Ciarrapico sul partito delle kipà: grave.
Berlusconi e le barzellette: non grave.
Bossi sui romani “porci”: non grave.
Commissione di inchiesta sulla magistratura: grave.
Berlusconi Bossi Ciarrapico: grave – non grave
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Ciarrapico sul partito delle kipà: grave.
Berlusconi e le barzellette: io qui direi grave.
Bossi sui romani “porci”: non grave.
Commissione di inchiesta sulla magistratura: grave.
Concordo quindi su tutto tranne il punto due. Le barzellette di Berlusconi rivelano il personaggio: blasfemo, sessista, maschilista e un tantino anti-semita o se non altro fascistoide.
Adesso tutti mi diranno che sono qui e sono là.
Intanto questo don Rodrigo della Brianza sta facendo e dicendo di tutto. Si tratta di una vera e propria minaccia per l’ordinamento repubblicano.
Paralizza l’Italia da sedici anni per non vedersi condannato nei processi.
Va fermato.
Quello che ancora più mi preoccupa è ciò che resterà. Lo zoo è stato aperto, come ha detto Marchionne.
Per rinchiudere le bestie, per eliminare la cultura dell’avere che prevale sull’essere, per ridare dignità alle Istituzioni calpestate di questo bellissimo ed amato Paese, quanto tempo occorrerà?
Le generazioni degli anni 80-90 saranno in grado di sostenere l’onere?
Come dice BXVI oggi a Palermo:
“L’empio, colui che non agisce secondo Dio, confida nel proprio potere, ma si appoggia su una realtà fragile e inconsistente, perciò si piegherà, è destinato a cadere; il giusto, invece, confida in una realtà nascosta ma solida, confida in Dio e per questo avrà la vita”.
Non bisogna scoraggiarsi. Con fede, determinazione e persino sacrificio occorre testimoniare autenticamente Cristo. Penso sia l’unica via percorribile per realizzare un vero umanesimo cristiano.
Grazie Luigi per questo spazio di libertà!
@Marco
bello il “don Rodrigo della Brianza” … azzeccatissimo!
Vabbé … attendiamo Fra Cristoforo allora?
Oppure … attendiamo la “peste”?
😀
Non è questione di grave o meno grave … è proprio lui il “grave” in persona!
E’ davvero un “caso (dis)umano” … eh eh eh
(si ride per non piangere e per tenere a bada il resto)
La logica è davanti agli occhi, i fatti parlano anche i bambini e se è ancora “li” ‘sto don Rodrigo allora il popolo italiano è cieco e meno dei bambini.
Ogni sua parola è offesa alla dignità umana … eppure ….
Il suo successo? Quello di aver convinto gli italiani a non fidarsi degli italiani, ha diviso l’Italia in due. quelli contro e quelli pro …
Direi che più che don Rodrigo, mi pare diabolico il “tizio”.
Ti ringrazio Marta09.
Che bello leggere una donna che dice queste parole.
Io però non credo che il popolo italiano sia cieco. In fondo FI aveva circa il 25% dei voti che su un totale del 64% degli aventi diritto come votanti significa circa il 15% di tutti gli italiani.
La forza di Mr B. che, battute a parte, è ben superiore a don Rodrigo poggia su tre colonne:
– il potere mediatico enorme: controlla Mediaset, la RAI (tranne qualche isola felice come Annozero, Blunotte, Presadiretta o Report), finanzia giornali e giornalisti.
Lei dice che il popolo italiano è cieco. Credo che certo pseudo-giornalismo e certa dis-informazione, distorcendo la realtà, censurando e manipolando i fatti senza alcuno scrupolo, di fatto acciechi i segmenti meno evoluti culturalmente del popolo;
– il potere economico e gli appoggi occulti: ha comprato tutto e tutti. Quando non è riuscito a corrompere, ha ricattato;
– l’abilità personale dell’uomo d’affari, che cerca sempre di piacere, che fa il sondaggio, che illude di essere lì per il prossimo non per i suoi interessi.
Ha illuso la Chiesa di essere difensore e baluardo del cristianesimo contro il relativismo, il post-comunismo e l’ateismo quando lui stesso è sempre stato vicino ai socialisti oltre che massone. Ha illuso i liberali di voler attuare una rivoluzione liberale per il Paese. Ha illuso un po’ tutti di aver la bacchetta magica per risolvere i problemi. In realtà semplicemente non vuole finire condannato nei processi a suo carico.
Tra l’altro mentre si invita ad abbassare i toni e molti si sperticano in manifestazioni di solidarietà a Belpietro, re Silvio ha insultato pesantemente Magistrati e Corte Costituzionale oltre ad aver definito “famigerato” De Pasquale.
Quando certe cose le dicono i berlusconian-padani non viene mai in mente che qualche pazzo dei loro possa prendere la pistola…
La situazione è gravissima. Occorre che ognuno di noi senta di essere decisivo in queste settimane, abbia la consapevolezza che la nostra amata Italia ha bisogno di italiani! Ha bisogno di gente che voglia riprendere in mano la propria vita. Che abbia sogni e s’impegni per realizzarli.
Passerà B. come passati sono tanti altri e passerà anche la peste.
Carissimo Luigi, sulla più o meno gravità delle parole e del linguaggio usato quotidianamente, si può sempre trovare un accordo. Ma ad onor del vero è’ stata una parte importante della filosofia moderna che non lo ha trovato. Ha considerato infatti la parola, il discorso – il “logos” – all’origine del pensiero e della conoscenza. All’origine addirittura dei rapporti umani. In altri termini noi ci relazioniamo agli altri adoperando parole a cui conferiamo un significato che per noi è importantissimo. Senza indagare queste vette della filosofia e per i miseri mortali che volano basso, come siamo, il disaccordo sulla gravità delle parole sopraggiunge quando dimentichiamo che le parole, gravi o non gravi, sono sempre “pietre”, come ha ricordato Carlo Levi. Rimandano cioè a una realtà solida che è parte fondamentale dei nostri valori e delle nostre aspettative. Una banalità a titolo di esempio: quando noi pronunciamo la frase “ una donna buona” vogliamo dire altra ma altra cosa da “una buona donna” che invece ci fa subito pensare alle “escort” dei nostri giorni !
L’intervento di Ciarrapico, la barzelletta di Berlusconi, i “porci “ di Bossi, la Commissione di inchiesta sulla magistratura, sono tutti “racconti” che traducono convincimenti profondi, espressi con parole che rimandano inevitabilmente alle attese di Ciarrapico, Berlusconi e Bossi. Una volta d’accordo su questo è certo che la gravità o la non gravità assume un valore relativo. Ma sbaglia molto, come mi sembra abbia fatto scivolando su una buccia di banana quella bella testa pensante di Mons. Fisichella, chi ritiene che ogni cosa vada necessariamente “contestualizzata”. Il contesto è sempre utile e ci fa capire tantissime cose. Va bene. Ma contestualizzando tutto senza una gerarchia di valori, si arriva all’elogio del relativismo assoluto. Ti saluto cordialmente. nino
Se è grave Ciarrapico sul partito delle kipà, perché non è grave Berlusconi per la barzelletta “pesante”? A me sembra che il senatore Ciarrapico abbia voluto portare in giro Fini. Ma, si sa, la politica non è il mio forte …
Chiedo, per favore, al nostro gentile ospite di spiegare il perché di quel “non grave” al secondo punto.
Sto cercando di spiegarmelo da solo, ma trovo risposte poco convincenti.
A meno che dalle barzellette non sia stralciata la bestemmia.
In quel caso comprendo, ma non concordo: ho un’idea romantica dei ruoli istituzionali. Voglio Presidenti del Consiglio ascetici.
Il ministro (dal quale ci si può attendere magari anche che parli omettendo il dito medio alzato) Umberto Bossi presta giuramento sulla Costituzione, mentre lo statuto del suo partito afferma che il movimento politico “ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana” (art. 1). I suoi ministri disertano volentieri le feste della Repubblica, ma non mancano alla bendedizione delle bocce del fiume Po; non fanno suonare l’inno nazionale, preferendo Va pensiero; un sindaco leghista dice che toglierà gli stemmi leghisti che occupano la scuola di tutti solo se glielo chiederà Bossi.
Fermo restando che la Padania non esiste, certamente se prendiamo una singola frase può essere una battuta non grave. Ma come suggerisce l’ineccepibile on. Fisichella, credo che l’affermazione sui Romani vada contestualizzata. Veramente non sono gravi le sue affermazioni? Veramente si tratta solo di una battuta? E’ un ragazzo…?
A Marcello e Antonella e Marco e tutti che mi interrogano sul “non grave” per la barzelletta-bestemmia, una risposta breve essendo in viaggio e strattonato tra articoli e conferenze: non conviene fare una bestemmia di ciò che voleva essere una battuta.
postilla… mi sembra molto più “grave” della bestemmia, la ormai rituale non richiesta “giustificazione” semi-teologica di Fisichella… ma purtroppo sono un insopportabile disco rotto.
Ho capito: “orchidea” al maschile non è una bestemmia.
Mi sa un po’ di dichiarazione di nullità: la bestemmia non c’è mai stata, il peccato è nullo.
Su mons. Fisichella (che mattlar continua a chiamare onorevole) concordo con ilmoralista.
“non conviene fare una bestemmia di ciò che voleva essere una battuta”.
Scusa, Luigi, non riesco a capire cosa vuoi dire…
Concordo con Marcello e Moralista sulle considerazioni a proposito di mons. on. Fisichella… pessimo figuro cui con cordialità rivolgerei ben contestualizzati insulti… mi trattengo in questa sede.
Evidentemente a Luigi viaggiare fa bene, perché la sua difesa (implicita) di mons. Fisichella è perfetta: in quattro parole chiude la questione. Mi stavo chiedendo se intervenire in difesa del bistrattato monsignore, ma vi confesso che non ne avevo molta voglia (non per lui, per voi). Ora però mi basta dire che sottoscrivo e lo faccio volentieri.
(Che poi la barzelletta facesse cagare e che deponga totalmente a sfavore di chi la racconta è un altro paio di maniche. Ma del resto, uno dei motivi per cui Berlusconi è abbastanza piaciuto a una parte cospicua della nazione italiana è che a molti ricorda una figura familiare e tutto sommato gradita: il vecchio zio danaroso e sporcaccione, che insisteva a voler raccontare barzellette patetiche, a noi ragazzi chiedeva con l’aria complice come ce la cavavamo con le ragazze, toccava il culo alla donna di servizio, e però a Natale magari ci regalava uno di quei foglioni da diecimila lire. Il problema è che Fini invece assomiglia al cugino stronzo, livoroso e in lite per l’eredità della nonna, che pure c’è in ogni famiglia italiana. Di Pietro e D’Alema non si limitano a sembrare, ma sono proprio due tipi divers, ma ugualmente odiosi, di questurini … e così via. Ecco perché finora Berlusconi ha vinto)
per la precisione…
pur non avendo mai avuto l’abitudine di bestemmiare, e di sorvolare su chi lo fa, ho imparato da fatti di vita… che ci sono bestemmie che sono “più” preghiera, per certe persone, di certe altre cattolicissime cose… per certe persone.
O comunque ho prova che quella bestemmia è stata l’apertura di un dialogo faccia a faccia, profondo e “redentivo”.
Per questo sono con Luigi sulla valutazione “non grave” sulla bestemmia.
è grave tutto il testo: “il contesto” evocato – per argomentare altro – da Fisichella, questa misteriosa untuosa fretta del medeismo monsignore – e dei giornalisti che lo conoscono – di fare il VII Cavalleggeri per Mr B, la volgarità e la vacuità della polemica politica cui ormai sembriamo condannati.
Quindi, su quest’ultima questione, sono un po’ d’accordo anche con Leonardo… mi sa che sto diventando democristiano… 🙂
Ohibò, Leonardo! Vuoi forse dirci che Berlusconi piace perché gli italiani sono poco seri (votano Berlusconi perché lo sporcaccione piace)? Ma lo sai che “l’elettore ha sempre ragione”? E’ un dogma da almeno 2000 anni!
Oppure ci vuoi dire ciò che spesso ripeti: Berlusconi fa schifo, ma è sempre meglio degli altri.
Rispetto questa tua nobile posizione (è sempre meglio di “Forza Silvio”), ma non la condivido affatto.
Io penso l’esatto contrario: piuttosto che lo sporcaccione, mi prendo il questurino!
Spero che rispetterai questa mia idea, come io la tua.
Certo che la rispetto, ci mancherebbe altro. Mi sono limitato a spiegare perché gli italiani da sedici anni non votano per gli avversari di Berlusconi (anche nel 2006 Prodi non vinse, in realtà: aver preteso il contrario causò la catastrofe del suo governo). Io non credo che lo amino così tanto come pensa lui: non più di quanto amano il negoziante da cui vanno a far la spesa, pur sapendo che li sta, almeno un po,’ fregando. Però è cordiale, simpatico e alla mano e in fondo puoi pensare che, se ci stai attento, non ti fregherà troppo e alla fine saremo contenti tutti e due.
L’altro no: il questurino (o agente delle tasse, o impiegato pubblico che ti deve dare una qualsiasi delle mille autorizzazioni che serve per vivere, o vigile urbano che ti inchiappetta perché vai ai cinquantacinque dove c’è l’obbligo dei cinquanta ecc. ecc.) è una figura che l’italiano subisce e conosce da secoli. Nel fondo del suo cuore lo odia, anche se non lo dà a vedere, cerca di farselo amico e se può cerca di diventare lui questurino. Ma quando va a votare, se può non lo vota, perché non si fida. E fa bene.
Chiarissimo, Leonardo.
Io temo, invece, che il successo di Berlusconi dipenda dalla somma tra il conservatorismo e lo spirito da tifoseria del nostro elettorato.
Insomma gli italiani sono in maggioranza più inclini al centrodestra e -da bravi tifosi- alla fine lo votano sempre… perché, si sa, “la Roma è sempre magggica, pure quanno perde”.
Ma è un’analisi troppo rozza.
Oh! My Good !
La parabola dello zio ricco e sporcaccione con il cugino e il questorino
mi sembra un fantastico spaccato concreto,
che aiuta a capire questa Italia che vota,
più che filosofeggiare…
Sara’ xe’ le cose che meno sopporto in vita mia sono bestemmiatori e ubriachi fradici; sparare una bestemmia in una barzelleta poi, ma si puo’? E poi anche perche’ c’e’ di mezzo il B. che -come si sa- non posso sopportare e mi sta terribilmente sulle cocche; io non me la sento di ‘assolvere’ con quella leggerezza di spirito-gentilezza ecumenica del nostro Host. A L’Aquila, davanti al terremoto…il gaudente tira su il morale con le sue barzellette… Ma lui e’ una barzelletta. E purtroppo -per la ricchezza, l’egoismo, il dio piacere- e’ l’idolo di tanti italiani. Parlate pure di destra o sinistra, conservatori….ma svegliatevi cavolo! Leonardo: Berlusconi e’ un conservatore? E’ un liberale? Ha un programma politico-economico a servizio del bene comune, del paese? Ma su per carita’, svegliamoci! ….
(E -circa la bestemmia- non condivido neanche la strumentalizazzione dei media -per lo piu’ ipocrita e pelosa.)
Ed e’ ora di finirla con ste’ battute “Sono porci etc etc…; bingp bongo…vi cacceremo a calci in culo…”: da quanti anni questi stanno sparando cavolate, insulti, contro tutti e tutto, e poi- sotto sotto- si fanno i loro PORCI interessi politici ed economici, usando il basso ventre -e gli affini valori- come guida? La coerenza non e’ un valore in politica lo si sa gia’: se non sei -almeno un po’- puttana non puoi resisterci dentro; l’on./mons. Fisichella lo sa bene e l’ha assunto a criterio delle sue valutazioni sui soggetti politici nostrani. Ve lo ricordate o no difendendo la Lega che -dice lui- sostiene i valori non negoziabili della Chiesa? Scusate, ma questo ci fa o ci e’? Ma dobbiamo proprio svendere il Vangelo ad ogni costo? Qualcuno dica a Bagnasco che non inviti piu’ i cattolici ad entrare in politica, xe’ con il Fisichella ce ne’ e avanza. AAAIIUUUUUTO!
Ma per un cristiano, di nome e fatto, la coerenza e’ ancora un valore o no? Almeno il desiderio di coerenza…possiamo incoraggiarci almeno ad uno sforzo di coerenza…un pochino?
Matteo…coincido…si e’ postato insieme
Per Mattlar , Marco e Matteo e per tutti questi “buoni cristiani “che detestano quel “pessimo figuro ” e quel vigliacco di mons. Fisichella: state allegri, ragazzi, Fisichella è stato dimissionato! (vedi notizia su
http://www.paolorodari.com ) così non potrà più “contestualizzare”!!!
Intanto “fuori uno”!!!!
quanto all’altro, calma ragazzi, lasciate fare ai nostri cari giudici.. prima o poi riusciranno a fregarlo…
“Berlusconi e’ un conservatore?
E’ un liberale? Ha un programma politico-economico a servizio del bene comune, del paese? ”
Ingenuone !
Berlusconi è un intelligentissimo conservatore della propria posizione economica di potere, ed ogni argomento è buono per lui,
il suo essere presente sui luoghi dolorosi
è mandare un messaggio di interesse al bene comune.
Poi? lo fa?
eeeeh!
non si può avere tutto !
Mabuhay ,
la coerenza è dato molto relativo,
non fù assolutamente virtù dei nostri padri nella fede,
da Abramo a scendere,
Gesù ha costituito l’eccezione,
ma da Giacomo, Pietro e Giovanni in poi
è rimasto tutto umanamente relativo,
tranne quando dare la vita ha rappresentato nonostante i propri limiti,
l’affermazione della propria fede per testimoniare Cristo e la liberazione degli uomini.
Nelle umane frammentazioni,
oggi quel Francesco d’Assisi,
mi addita una coerenza,
ma senza chiederlo in modo violento,
lui
lo è naturaliter…
@Moralista,
bé anch’io ho avvertito più una bestemmia quella di Fisichella che non quella di un diabolico Ber …
Gli avrei mollato un pugno sul naso molto volentieri e lo avrei spedito vestito di soli stracci in Guatemala (e perché mi sento buona, altrimenti …)
Ma si sa, di mercenari ce ne sono ovunque, di asini che camminano giusto perchè gli fan vedere la carota ce ne sono ancora di più.
Certo che sarebbe interessante chiedere al porporato (speriamo di vergogna) chi sta servendo se Dio o mammona (ed il tizio brianzolo ha tutta l’aria di una “mammona” o si traveste da tale)
U Signur! Sto diventando acida come un limone acerbo!!!!
Ma tant’è che l’Italia non l’ha ancora finita con la sua secolare storia di invasori che invadono … a volte vengono da fuori, a volte vengono da dentro … Càpita!
L’importante è fare come i cani quando piove a dirotto: si scrollano da dosso l’acqua.
e non preuccupatevi, i “questurini” alla lunga vincono . sugli sporcaccioni,..i moralisti hanno alla fine la meglio sui bestemmiatori, gli invidiosi sugli ingiustamente fortunati, e i mediocri seduti sulla riva a non far nulla, prima o poi vedranno passare nel fiume il cadavere dell’odiato “genio e sregolatezza” che si era dato tanto da fare!
c’era solo un tale che aveva amato più il bestemmiatore, lo sporcaccione, il genio e sregolatezza, più del giusto e moralista e mediocre figlio maggiore…quel tale della parabola evangelica, quel vecchio sciocco che aveva accolto con gioia il figliol prodigo…
Discepolo, ti piace Berlusconi e ti scaldi con chi non lo ama.
Tutto lecito.
Ma non scomodare la Sacra Scrittura.
Te lo chiedo per favore.
Discepolo chi hai messo nella parte del figliol prodigo, Fisichella o Berlusconi?
Non ti piace che io ritenga Fisichella un pessimo figuro?
a Moralista,
ho letto tutto d’un fiato la riflessione-esperienza che scrivi su Vino Nuovo e sul tuo blog. E’ un bell’invito ad un ampio respiro.
E’ da leggere con calma e gustare.
In Francia e Germania, per conoscenza personale il tuo interrogativo è affrontato e ha il suo spazio. Gli USA ne fecero anche un documento nel 2005 sui ministeri laicali ecclesiali. Molto interessante.
Ma in quei paesi il vaticano non esiste,
in USA
il cattolicesimo è andato avanti grazie soprattutto all’impegno concreto dei laici in tutte le strutture ecclesiali e civili. Lì la Gerarchia ha poco da fare la schizzinosa,
diversamente da quanto avviene in Italia, dove troppo spesso la Chiesa è vista come luogo dove esercitare un potere per affermare il proprio ego sacerdoti o vescovi che siano, ma anche ai piccoli livelli di parrocchia.
In Italia continueremo a pagare pegno.
Finchè avremo il “nostro vescovo” che viene a san Giovanni all’incontro diocesano a dirci belle parole,
e non fa nulla per dare seguito concreto a quelle parole…
Da quando sono diventato comprensivo con Vallini,
mi riesce di capire quel buon uomo di Fisichella, se avesse avuto un backround come il compianto Boccaccio già parroco in periferia…
Se si passa il tempo tra monsignori e onorevoli,
certe deformazioni mentali sono umanissime,
la coerenza
se uno non ce l’ha
non se lo può dare….
(don Abbondio ? no.)
Intanto la stampa cavalca l’onda,
fa pressione sulla pubblica opinione,
vuole che la Gerarchia cattolica sconfessi Berlusconi,
una sorta di scomunica
alla Clemente VII De’ Medici,
insomma vogliono un atto politico
sancito dalla Gerarchia vaticana come nei migliori casi della storia,
che in altre sedi essi stessi condannano
come intromissione del potere della Chiesa.
Insomma quella vecchia roba da sacro romano impero,
che i laicisti cattolici o meno condannano,
tranne che auspicarlo…..
a seconda di quanto giovi alle visioni di certe politiche di gabinetto…
La Gerarchia vaticana non può scomunicare/sconfessare,
perchè non le appartiene nel suo ordine,
e poi,
perchè non si taglia le palle,
nel suo bisogno di avere mano libera
su favori fiscali, banca vaticana, 8 x 1000…, favori internazionali…
chiunque sia a governare…..
Non mi stupisco quasi mai, ma devo confessare che di fronte a tanto odio e disprezzo nei confronti di mons. Fisichella, da parte di tanti di voi, un’increspatura di sorpresa mi è venuta. Io lo stimo, ma per dire come lo considerate voi ci vorrebbe il frasario napoletano (che per insultare qualcuno è il massimo).
Purtroppo non sono napoletano (nessuno è perfetto) e devo limitarmi a copiaincollare questa lista, sperando faccia al caso vostro:
Fisichella curnute,femminielle,ommo e lota,lutammare,arrocchiapampene,n’zivuso,ommo e duie sorde,guallaruso,cachiere,ricuttaro,pippa appilata,papusciare,nguacchiate,merdaiuolo,soreta sa fa cu King Kong, si comme nu telegiornale senza nutizie nu sierve!Fiete e ommo, ommo che nu vaie niente,rinale, recchia e cantero scassato,lutammare,sicchio e lota,scardae furmaggio fradicia rusecata a nu soricio ricchione.cornuto a paletta porta–pollastre, piecoro lanuto ,tauriello,cervenara, magna–magna,crastato, cornocopia, sauta–e–tozza,sciagallo, sarchiapone,catarchio, straccia–vrache,scampolo d’allesse,scauzacane, maccarone senza sale,Naserchia, guallaruso!babane, catarchie, chiafeje,pierde–jornata,
porcagliune, varvajanne, macchiune, piezze de catapiezze,pappalasagna, zuca–vroda,scampole d’allesse,vozzacchie ‘nzallanute,spellecchione, annettapruase,
(La nostra umiltà, che è di stanza a Firenze ma se non ricordo male ha le sue umili origini ai piedi del Vesuvio, potrebbe fare molto meglio).
@ Discepolo,
vedo che nel tuo intervento
mi addebiti pensieri che non ho espresso.
Ma che fai ?
Me leggi alla come cavolo ti pare?
Mons. Fisichella ha giudicato dal punto di vista di un confessore (non c’era piena avvertenza né deliberato consenso), non di un politico.
Miiiiiii!
Lorenzo Leuzzi !!!!!!
Madonna !!!!!!
Ma come li scelgono ?
Avrò di che divertirmi nei prossimi anni.
UAUH !!!!!
Certo di un cappellano alla Camera ce ne è bisogno,
è come un ambasciatore della Lobby…. ovvio quale…
Adesso la stampa si può divertire a conoscere questo personaggio,
difficilmente dimenticabile da chiunque vi abbia avuto a che fare.
Certamente un brav’uomo.
Ma che livello ragazzi !!!
D’altronde con il co-governatore Bertone
per questi campi andiamo !!
Grazie discepolo per l’informazione, donna o uomo che tu sia.
Antonella.lignani probabilmente hai ragione tu. Anche io credo che mentre il narratore raccontava la barzelletta non sapeva come sarebbe finita. Per la verità, devo dirti che mi è sorto anche il dubbio che in realtà non volesse proprio raccontarla: credo che gliela abbiano estorta. Ma non escludo che solo a posteriori si sia reso conto che la combinazione di quelle parole significava una bestemmia.
Marcello, perché mai te la prendi con Discepolo quando us.. ehm cita la scrittura?
Caro mattlar, è la vecchiaia.
Leonardo,
Sua Umiltà Reale si sta godendo il meritato riposo e una occhiatina la butta, nonostante in casa sua sia dì di festa…
Sorvolo su tutto quanto hai scritto.
A Mattlar che mi chiede che cosa io intenda dicendo che “non conviene fare una bestemmia di ciò che voleva essere una battura”.
Rispondo dalla stazione di Cesena, dove sono appena arrivato e dove stasera – ma non in stazione – parlo a un convegno diocesano sulla sfida educativa. Dunque poche parole improvvisate.
Quando sento che viene fatto fuori luogo il nome di Dio, mi affretto a pensare con forte convincimento che quella persona non l’intenda maledire ma lo nomini “invano” non sapendo quello che fa. Così è stato per la barzelletta di Berlusconi.
Pensare con forte convincimento: dirlo al Signore a scusante di chi lo nomina invano e di me che sono presente a quella stolta nomina.
A scusante dell’umanità.
Che ci guadagniamo ad accumulare carboni ardenti sul capo dell’umanità?
Se concertando e deprecando arriviamo alla conclusione che si tratta di una bestemmia, non facciamo che peggiorare la nostra condizione. Non solo quella di Berlusconi, ma di tutti.
Antonella mi ha chiesto perchè “allora” reputo “grave” la battuta di Ciarrapico su Fini e le kipà. Scuso Berlusconi – nel senso chiarito qui sopra – perchè a mio intendimento voleva solo far ridere: mentre per bestemmiare bisogna volerlo. Ciarrapico invece non voleva affatto far ridere.
Voleva dire – almeno questa è l’unica interpretazione che mi è parsa convincente – che Fini è un rinnegato, come lo sono i giudei. Essendosi fatto una volta giudeo, andando a Yad Vashem e indossando allora la kipà e affermando laggiù quel giorno che il Fascismo era stata un’incarnazione del male, si è fatto anch’egli rinnegato tra i rinnegati. Avendo cioè una volta tradito – la fede fascista: Ciarrapico è un nostalgico – tradirà ancora. Ora non posso
andare oltre questo spunto, ma credo di aver detto che cosa intendevo. Le parole “Chi ha tradito tradirà ancora” accostate alla kipà, materia e forma del tradimento, non sopportano un’interpretazione scherzosa.
Mah … nonostante di carattere cerco sempre di trovarci del buono in tutti, io dico – vista la posta in gioco – che una bestemmia detta sotto l’influsso di una rabbia ha come attenuante la rabbia stessa, ma una bestemmia detta/ripetuta in una barzelletta non ha neppure l’attenuante, ma ha l’aggravante di “mettersi in mostra”, di stare al di sopra, di non avere rispetto per niente e nessuno e neppure per Dio.
La bestemmia di un ubriaco che, se è vero che non sa quello che dice sotto i fumi dell’alcool (che potrebbe essere una ubriacatura da potere), è anche vero che nasce diritta dal cuore, dal di dentro, da un animo che ha molto da pulirsi.
Le parole pubbliche di Fisichella sarebbero andata a bene in privato, in una confessione e non in una parola pubblica, autorizzando – quasi – la bestemmia “se” detta sotto forma di battuta.
Bestemmia è e bestemmia rimane … e – tra l’altro – non è così rara da sentire anche molto vicino a noi.
Però, mi chiedo, mettendo da parte il perbenismo ed anche l’ipocrisia, come mai una bestemmia detta – ad esempio – al Grande Fratello (mamma mia!) comporta l’allontanamento a calci di chi l’ha detta (per scherzo o meno, in una barzelletta o meno, per rabbia o meno), mentre se la dice un uomo politico di “quella” elevatura viene addirittura “motivata” ed “attenuata”? Come mai?
Credo esista una responsabilità di immagine non indifferente ed addirittura credo che quella bestemmia non sia nient’altro che la carta d’identità di chi l’ha pronunciata.
Chi ha cariche così pubbliche ed alte non dovrebbe mai scordare la che la sua parola arriva ovunque, anche alle orecchie dei bambini … qualsiasi sua parola ha una risonanza impressionante che varca ogni confine. Quindi che immagine diamo degli italiani quale “quello lì” è, e quale immagine diamo come cattolici quale “quello lì” si dichiara?
Io, lo considero di una gravità impressionante, ma ancor più impressionante è la leggerezza di Fisichella che poteva almeno premettere che non gli è lecito bestemmiare in pubblico prima di dire che “non deve essere tolta (la bestemmia) dal contesto di una barzelletta” … che – aggiungo io – Berl poteva anche omettere di dire o cambiare imprecazione.
Ma – si sà – l’unico che ha osato dire ad un potente (re) “Non ti è lecito” ci ha rimesso la testa e – guarda caso – questo “re” che ho citato aveva moooolte cose in comune con BS.
Poi, ovvio c’è la misericordia, c’è la preghiera per la sua conversione, non c’è giudizio di condanna sulla persona … ma per favore che venga allontanato dal posto che occupa, se non altro per non aumentare le sue colpe.
Non lo so, io continuo a dire che è un comportamento diabolico … che va ad attestare un etica assurdamente bassa che la nostra politica sta raggiungendo … Comportamento e non persona diabolica con cui non mi sento di etichettar”lo”.
Cmq Leonardo, quanto a insulti in dialetto napoletano hai da imparare anche a confronto dei bambini…
http://www.youtube.com/watch?v=HMC6oInyUk0
Ovviamente, io prendo ed invito a prendere le debite distanze da chi, con qualunque mezzo (e nel caso sopra la cinematografia) e suggestione vuol far passare il popolo napoletano dedito al turpiloquio intensivo…
c’è chi è volgare, ma non è la regola, poichè la volgarità stessa travalica ogni confine geografico…
Vabbè… Discepolo mi hai “citato” due volte ma non ho capito bene con chi o per cosa te la prendi… 😀
Quanto alle provocazioni “leonardesche”… per quanto mi attiene, sono certo di non odiare Fisichella, perché per odiare qualcuno lo devi conoscere bene, temere e in fondo averne rispetto e soggezione… mi mancano diversi elemnti di questi, quindi… però l’ho incontrato e ne ho vivida memoria. Non ne ho stima. Non voglio dire di più.
Detto ciò, mi piacerebbe che il confessore Fisichella si sperticasse in spiegazioni sempre e comunque. è già la seconda volta che pubblicamente “giustifica” Berlusconi… chissà…
Putroppo come scopriamo non potrà più legittimanente scendere in campo per “giustificare”, che so, i peccati di Vendola o di Fini.
Anche se può impressionare, mi sembra che Leonardo (9,47) descriva con disincanto almeno una componente del Berlusconi che affascina noi italiani. Ovviamente non è l’unica sua parte, essendovi insieme anche il Berlusconi volpino che ha fatto soldi sottraendoli furtivamente proprio da quelle tasche che lui ha sempre detto di non aver mai toccato (le nostre, con il meccanismo perverso della pubblicità).
Non vorrei qui giudicarlo per la bestemmia, sentendomi, anch’io peccatore per aver bestemmiato talvolta (sempre da arrabbiato, mai in barzellette).
Per altro lato credendo, io, che ognuno si immagini il Signore un po’ a sua somiglianza – pur dichiarandolo Unico – ho idea che il nostromo veda anche in Lui assai guapperia al punto da sentirselo tollerante complice nelle sue intemperanze.
Certo, emerge dovunque la tendenza di B a mostrare ch’egli è capace di trasgredire, laddove gli altri sono proni alle regole. E questa penso sia un’altra ragione, potente, che affascina al punto che, più lui trasgredisce, più le simpatie di laici e di religiosi fluiscono da quella parte: ossia, più gli crescono i consensi delle persone che desidererebbero fare altrettanto.
Come dicono miei amici, lui parla alle pance e non ai cervelli, e dunque le pance accorrono.
Il dubbio sta in questo: pensiamo che un tale timoniere possa essere adatto ad affrontare i difficili problemi che si presentano al paese? E a lui, tali problemi importano? Insomma, la domanda che si farebbe un ammalato grave che si trovasse di fronte a un medico, simpatico forse, ma un po’ crapulone, bugiardo e libidinoso (non voglio parlare dei suoi mazzieri).
PS- Bravo Luigi. Come sempre, il Blog si svolge a livelli stimolanti.
Grazie Luigi per la risposta e l’approfondimento.
Per me comunque queste barzellette sessiste, fascistoidi e volgari non si addicono alla quarta carica dello Stato.
Sicuramente in termini di gravità rispetto a Ciarrapico e al comizio di ieri sera sul “famigerato” De Pasquale e la Magistratura politicizzata non c’è paragone.
Mr B. sta mettendo a rischio l’equilibrio tra i poteri costituzionali. Va fermato.
Auguro a tutti gli ammiratori del “genio e sregolatezza” che il tale responsabile di avervi fatto un grave torto, corrompendo il giudice vinca la causa che gli avete intentato.
Così oltre ad essere proni, sarete anche sodomizzati.
E il genio alle vostre spalle godrà, godrà e godrà!
Saluti!
Ehi @Marco, calma.
Non si augura un male così … assolutamente no.
Io spero invece che tutti si riprendano la coscienza … Spero in quello.
Da parte mia, ciò che scrivo qui, lo dico anche in giro e non vi dico i commenti da lobotomizzati che ricevo.
Qualcuno ha detto che Mr.B. è l’immagine dell’italiano medio, il furbo nazionale … mah … onestamente credo che sia un po’ vero, ma molto falso.
Certo che livelli etici, morali e politici così bassi – forse – non li abbiamo mai raggiunti nella storia.
Luigi, la tua spiegazione non mi convince. A me al contrario, sembra che l’occasione della bestemmia nella barzelletta sia un’aggravante per futili motivi. E comunque, potrei anche condividere l’ipotesi che il giudizio morale sulla bestemmia aggrava tutta l’umanità e non solo Berlusconi. La mia preoccupazione non è tanto per l’anima di berlusconi, ma per la dignità del nostro paese. Se per ipotesi uscisse un video con Berlusconi a tavola con amici che fa le gare di rutto libero, il mio giudizio sarebbe lo stesso. O meglio, più che un giudizio sarebbe un’occasione di grande tristezza. E’ un segno di decadenza.
In più, da questa storia emerge ancora una volta la strumentalizzazione reciproca di berlusconismo e fisichellismo che fa del reciproco rapporto utilitaristico il motivo che sorregge (per ora) entrambi, a prescindere dal rispetto per la salute dello Stato e dalla verità della Parola e dei comandamenti.
Per me la battuta di Berlusconi è grave. Non solo per la bestemmia, ma anche (molti sembrano diomenticarlo) per l’incredibile volgarità nei confronti della Bindi. Come se per una donna impegnata in politica fosse fondamentale la bellezza fisica… Che poi non tutte le scelte politiche di Rosy Bindi siano condivisibili (io ad esempio la giudico un ottimo ministro della sanità; la apprezzo di meno come ministro della Famiglia fiklo-DICO e come sostenitrice entusiasta di Bersani) è un’altra faccenda: la persona va comunque rispettata.
Mi spiace Luigi, ma la domanda e le relative risposte che proponi a mio avviso non si pongono.
Nel senso che i diversi autori hanno purtroppo incarichi e reponsabilità istituzionali e ci rappresentano.
Dopo essere stato rappresentato da gente come Aldo Moro, Fanfani, De Gasperi, e perfino da Craxi, oggi provo semplicemente disagio e disgusto.
Già, ho dimenticato la Bindi!!!
Onestamente mi sono sentita offesa personalmente, come tutte le altre volte – d’altra parte – in cui il “tipo” ha pubblicizzato la sua grettezza e volgarità.
Ma, si sa, le donne sono sceme e servono solo ad una cosa (o così almeno la pensa lui).
Ciò nonostante, rimango nauseata da un individuo simile, ma direi che la Bindi e l’offesa fatta a tutte le donne è “solo” un atteggiamento ovvio per un uomo (???) che non rispetta né Dio, né la Nazione e neppure sua moglie e forse neanche i suoi figli.
Probabilmente ci crede tutti scemi o giù di lì.
Ma ora basta insultarlo – o meglio – a fare il book delle sue malefatte … e mi sto chiedendo chi l’ha votato, chi l’ha voluto … Me lo chiedo davvero perchè è un autentico mistero.
Ciarrapico sul partito delle kipà: basta con le ipocrisie, bisogna contestualizzare la frase !
Berlusconi e le barzellette: nuove, nuovissime, divertenti, divertentissime, simpatiche, simpaticissime;
Bossi sui romani “porci”: ma, via !, è solo una colorita battuta;
Commissione di inchiesta sulla magistratura: ottima idea ! Potrebbero farne parte Callisto Tanzi, Fabrizio Corona, Vanna Marchi, Luciano Moggi e Cesare Previti.
Buona notte a tutti !
Roberto 55
@ Marta09,
mi scuso per l’immagine truculenta…
A me proprio non tornano i conti: (Belpietro, Berlusconi, Bossi, Ciarrapico e loro sodali e avversari) batte (Benedetto e Follereau) 113-37.
Mi sento deluso.
Meglio una cena con Rosy Bindi o con Noemi Letizia (Daniela Santanché/Maria Vittoria Brambilla)?
ops mi rendo conto dell’errore… Maria Littoria Brambilla
scusate
@ lycopodium 5 ottobre 2010 @ 5:25
“(Belpietro, Berlusconi, Bossi, Ciarrapico e loro sodali e avversari) batte (Benedetto e Follereau) 113-37.
Mi sento deluso.”
Avevo notato….
In questo caso non è matematica ma pura opinione.
Lì ove Luigi pubblica dei post che sono anche sensibilità propri anche del lettore o su cui il lettore vi si rispecchia appieno,
vi è pressochè nulla da scrivere,
è pacifico.
Vi sono post pubblicati da Lugi,
di argomenti che accendono o infuocano normalmente gli animi.
I post di Luigi non sono misurabili dai commenti,
ma dalla sua intrinseca valorialità
e la misura dell’interesse è posto dalle riprese sul mondo web o dalla stampa.
Noi commentatori,
siamo la varia umanità,
che sviscera nel peggio o meglio…
Io commentatore sono interessato
a superare il mio limite
di credere che il mio pensiero sia il migliore,
in uno spazio web
dove è molto facile
aggredire senza essere visti….
E questo mi sembra fantastico
in una scuola alla libertà della parola in parte virtuale
che Luigi porta avanti in questo suo sito.
Personalmente
è quanto mi attrae di più nel web dei cattolici
nel cortile del mondo “gentile”.
Il mio augurio è che in questo spazio
possa anche incontrare persone estremamente diverse
quei “gentili” o quegli ex-cattolici che sentono di non avere più nulla da condividere all’interno della Chiesa ma hanno una intima nostalgia di una Chiesa….
non dimentico
anche i cattolici che si sentono fortemente legati ad una forma tradizionale,
in virtù della loro necessità di avere una identià definita,
ma che fanno enorme difficoltà ad accogliere le diversità degli altri fratellli nella fede e nella Chiesa.
Un saluto
Faccio mia la delusione di Lycopodium…
troppi politicomani…
troppa carne confida nella carne… eppur non giova a nulla!
Ne ho preso spunto… e mi “rifaccio” il blog o sito o che… boh?
Grazie, Ubi.
p.s. Al padre Scalese puoi inviare commenti via email (ma immagino che lo sappia già).
Il quale Padre ha questo pungente commento sulle ricadute “ecclesiastiche” della vicenda:
“domenica 3 ottobre 2010
La bestemmia secondo l’Osservatore
Rimango viepiú basito dalla deriva laicista, in cui sembra irrimediabilmente incappato L’Osservatore Romano. Il Presidente del Consiglio Berlusconi racconta una barzelletta con finale blasfemo e l’organo ufficioso della Santa Sede che fa? In un articoletto di cronaca su “Tensioni e polemiche in Italia”, fra le altre cose, commenta: «In questo contesto appaiono tanto piú deplorevoli alcune battute del capo del Governo — piú o meno recenti e di cui peraltro Berlusconi si è subito scusato — che offendono indistintamente il sentimento dei credenti e la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah». Quando ho letto questo commento, mi son stropicciato gli occhi e mi son chiesto: ma cos’è questo? un comunicato del Presidente Napolitano? No, si trattava proprio dell’Osservatore Romano! Capite? La bestemmia va stigmatizzata semplicemente perché “offende il sentimento dei credenti”. Al contrario, le battute sugli ebrei non offendono il sentimento degli ebrei, ma “la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah”. A quanto pare, secondo l’Osservatore, la memoria delle vittime della Shoah è sacra; il nome di Dio, no!
Perlomeno, Avvenire, con ben altro stile, ha ricordato che la bestemmia, oltre a offendere il sentimento dei cittadini, offende Qualcuno a cui è dovuto il massimo rispetto: «Su ogni uomo delle istituzioni, su ogni ministro e a maggior ragione sul capo del governo grava, inesorabile, un piú alto dovere di sobrietà e di rispetto. Per ciò che si rappresenta, per i sentimenti dei cittadini e per Colui che non va nominato invano».
Pubblicato da Querculanus a 10:38”
La bestemmia, il cerchio e la botte
di Giorgio Bernardelli | 04 ottobre 2010
Sulle parole di mons. Rino Fisichella che nel mondo cattolico fanno discutere ancora più della squallida barzelletta di Berlusconi
La bestemmia nella barzelletta di Berlusconi è un tema che si commenterebbe da solo: come ogni bestemmia dice solo l’estrema pochezza di chi la pronuncia. C’è però un aspetto che rende lo stesso interessante questa vicenda: ieri nelle discussioni sul sagrato di tante parrocchie italiane, molto più che della nuova performance del presidente del Consiglio, si parlava del commento pronunciato da mons. Rino Fisichella, sulla necessità di «contestualizzare» quanto accaduto, per «non creare burrasche ogni giorno» ed evitare «strumentalizzazioni politiche».
Questa uscita del presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione a me ha fatto venire in mente una questione che sta diventando teologica: quella del cerchiobottismo ecclesiale. Perché sì, a volte si è proprio costretti a dire alcune cose; però si bada bene a non turbare troppo gli equilibri. «Certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che è il nostro linguaggio e la nostra condizione» era la premessa da cui partiva sabato il ragionamento dell’arcivescovo sulla bestemmia del presidente del Consiglio. In parole povere: Berlusconi ha sbagliato, però c’è anche un altro lato.
Secondo me sbaglia chi si straccia le vesti solo per questo specifico caso. Perché in Italia, da ormai parecchi anni, è diventato un classico del rapporto Chiesa-politica: siccome devo condannare l’atteggiamento del politico di una parte, ci aggiungo anche un bel richiamo a chi sta dall’altra. Un colpo al cerchio, un colpo alla botte. Fisichella lo fa con Berlusconi, ma (anche se più rari) si possono trovare pure esempi a parti invertite. Anzi, si potrebbe addirittura lanciare un giochino in vista dell’ormai imminente Settimana Sociale di Reggio Calabria: scova il colpo al cerchio e il colpo alla botte nelle relazioni. Ho l’impressione che di materiale di questo tipo ne troveremmo parecchio.
La domanda allora diventa: ma perché? Per quale motivo non possiamo limitarci a dire quello che pensiamo e basta? Come mai persino di fronte a un comandamento violato la prima preoccupazione diventano le possibili strumentalizzazioni politiche? Perché siamo prigionieri di questo equilibrismo che alla fine ci rende solo ridicoli, come puntualmente è successo nel caso della «contestualizzazione della bestemmia»?
«Sia il vostro parlare sì sì e no no, tutto il resto viene dal maligno». Non mi risulta che in quel caso ci fosse un altro lato.
Un bel commento che riassume il mio pensiero, aggungo che quando senyto barzellette che evocano bestemmie ho un senso di disagio, maggiore di quando sento una persona che bestemmia in un accesso di rabbia.
Io penso come l’amico Mattlar che bestemmiare in una barzelletta per farsi notare e approvare è veramente NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO…
Eccesso di rabbia scusate
Leone bentornato. Secondo me andava bene anche “accesso” nel senso di “attacco”, come si dice della tosse.
Grazie Luigi sulla grammatica posso migliorare… e non solo su quella..