Il Corsera pubblica un colloquio con Francesco a firma Massimo Franco, del quale segnalo quattro passaggi che riporto nei commenti: un invito all’Occidente a fare autocritica sulle “primavere arabe” e tre inaspettati riferimenti a tre donne: Angela Merkel, Giusi Nicolini, Emma Bonino.
Bergoglio su primavere arabe e su Angela Giusi Emma
16 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Primavere arabe. L’intervento militare dell’Occidente in Nord Africa e le cosiddette «primavere arabe» sono stati un azzardo che ora si paga a caro prezzo. «Sulle primavere arabe e l’Iraq si poteva immaginare prima quello che poteva succedere. E in parte c’è stata una convergenza di analisi tra la Santa Sede e la Russia. In parte, è bene che non esageriamo perché la Russia ha i suoi interessi». Ma il Papa invita sempre a pensare «alla Libia prima e dopo l’intervento militare: prima di Gheddafi ce n’era uno solo, ora ce ne sono cinquanta. L’Occidente deve fare autocritica».
Angela Merkel. Nella visita al Parlamento di Strasburgo, nel novembre del 2014, Francesco non esitò a evocare «un’Europa nonna e non più fertile e vivace». «Mi chiamò la cancelliera tedesca Angela Merkel: era un po’ arrabbiata perché avevo paragonato l’Europa a una donna sterile, incapace di fare figli. Mi chiese se davvero pensavo che l’Europa non poteva fare più figli. Io le risposi che sì, l’Europa ne può fare ancora, e tanti, perché ha radici solide e profonde. Perché ha una storia unica. Perché ha avuto e può avere ancora un ruolo fondamentale: pensiamo solo alla cultura e alle tradizioni che incarna. E perché nei momenti più bui ha sempre dimostrato di avere risorse non sospette». Francesco paragona il Vecchio Continente a Sara, la moglie di Abramo. Sara è sterile e quando ormai ha più di settant’anni, secondo gli usi di quei tempi remoti dà in moglie la sua schiava al marito perché partorisca per lei un figlio. Poi, però, miracolosamente, riesce ad averne uno a novant’anni. «L’Europa è come Sara, che prima si spaventa ma poi sorride di nascosto». La sua speranza è che l’Europa «sorrida di nascosto» agli immigrati.
Giusi Nicolini. La forza [per fare figli] può venire all’Europa dalla memoria dei «grandi personaggi dimenticati» della sua storia recente. Francesco è un ammiratore dei protagonisti della rinascita europea dopo la Seconda guerra mondiale. Cita Konrad Adenauer, Robert Schuman, Alcide De Gasperi. Ma intravede «grandi dimenticati» anche nella cronaca dei nostri giorni. «Ad esempio la donna-sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini», per il modo in cui si è spesa a favore dei profughi.
Emma Bonino. Francesco è solito citare «tra i grandi dell’Italia di oggi» sia il capo dello Stato emerito, Giorgio Napolitano, che l’ex ministro Emma Bonino. «Quando Napolitano ha accettato per la seconda volta, a quell’età, e sebbene per un periodo limitato, di assumersi un incarico di quel peso, l’ho chiamato e gli ho detto che era un gesto di “eroicità” patriottica». Quanto alla Bonino, a interlocutori che strabuzzano gli occhi sentendo citare l’esponente radicale, sostiene che «è la persona che conosce meglio l’Africa. E ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa. Mi dicono: è gente che la pensa in modo molto diverso da noi. Vero, ma pazienza. Bisogna guardare alle persone, a quello che fanno».
Sono d’accordo sul guardare alle persone oltre lo schermo delle ideologie. Napolitano e la Bonino mi paiono buoni esempi. A Emma avevo dedicato dieci anni addietro il primo post di questo blog:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/voglio-bene-a-emma/
Guardare le persone oltre lo schermo delle ideologie è sempre una sorpresa!! Anche guardarle oltre lo schermo delle fedi, o della non fede.
Pure guardare me stesso aldilà di quello schermo è un esercizio salutare, anche se per niente automatico.
Quanto alla ” gente che la pensa in modo molto diverso da noi”, piu’ che pazienza! , io dico : menomale!!!
🙂
Chi la pensa come noi ci rassicura
Chi la pensa in maniera diversa ci fa crescere
Un saluto
Cinzia Cripe
Cinzia Cripe buona giornata. Vieni più spesso a trovarci. E avvertimi quando verrai a Roma per l’Anno Santo.
CHE BELLA SORPRESA !
CIAO, CINZIA !
Roberto Caligaris
HI CINZIA!!!
Concordo totalmente.
“Bisogna guardare alle persone a quello che fanno”
Ma lo sa Bergoglio cosa faceva la Bonino negli anni 70 con la pompa da biciclette?
http://www.losai.eu/quando-emma-bonino-praticava-aborti-clandestini-con-la-pompa-delle-biciclette/
e se lo sa , cosa FACEVA la Bonino fra le gambe spalancate di una povera donna (perchè qui non si tratta di pensare ma di FARE) come
può giudicare GRANDE una procuratrice di aborti?
E la “cultura dello “scarto”? E la sacralità della vita umana? possibile che il papa possa valorizzare un giorno una cosa e il giorno dopo il suo contrario?
https://bergoglionate.wordpress.com/2016/02/08/la-nostra-lettera-a-jorge-bergoglio-no-la-bonino-non-e-una-grande/
Ciao Cinzia!!
Evviva!!
Si legge nel pezzo di Massimo Franco:
“Quanto alla Bonino, a INTERLOCUTORI CHE STRABUZZANO GLI OCCHI
sentendo citare l’esponente radicale ….”
Eccoli arrivati puntualmente, sul binario delle 10,14 e su quello delle 10,16, un paio di questi strabuzzoni……
🙂
Un abbraccio Luigi! a te e a tutti gli amici del blog.
Credo che per l’anno Santo dovrò accontentarmi della Porta Santa al Sacro Cuore qui dove vivo. Troppi impegni che non mi consentono di spostarmi per ora.
Ma stai certo Luigi che appena farò un viaggio in Italia verrò a trovarti di sicuro!
Un saluto collettivo
Cinzia Cripe
Faremo un Anno Santo di recupero… ma intanto manda un piccione alla settimana…