Giornata di soprassalti per un vaticanista: il Papa annuncia dieci nuovi cardinali e racconta dalla finestra che è restato chiuso in ascensore per 25 minuti. Tra i cardinali ci sono il romano Zuppi, arcivescovo di Bologna; il portoghese Tolentino Medonça, bibliotecario; il gesuita Michael Czerny, sottosegretario ai migranti e segretario speciale del Sinodo dell’Amazzonia. Nei commenti l’elenco, le parole, i dettagli, le mie esclamazioni.
Bergoglio resta chiuso in ascensore e fa dieci cardinali
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Nuovi cardinali. Il prossimo 5 ottobre terrò un Concistoro per la nomina di 10 nuovi Cardinali. La loro provenienza esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra.
Ecco i nomi dei nuovi Cardinali:
1. S.E. Mons. Miguel Angel Ayuso Guixot, mccj – Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
2. S.E. Mons. José Tolentino Medonça – Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
3. S.E. Mons. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo – Arcivescovo de Jakarta.
4. S.E. Mons. Juan de la Caridad García Rodríguez – Arcivescovo de San Cristóbal de la Habana.
5. S.E. Mons. Fridolin Ambongo Besungu, o.f.m. cap – Arcivescovo di Kinshasa.
6. S.E. Mons. Jean-Claude Höllerich, sj – Arcivescovo di Lussemburgo.
7. S.E. Mons. Alvaro L. Ramazzini Imeri – Vescovo di Huehuetenamgo.
8. S.E. Mons. Matteo Zuppi – Arcivescovo di Bologna.
9. S.E. Mons. Cristóbal López Romero, sdb – Arcivescovo di Rabat.
10. R.P. Michael Czerny, sj – Sotto Segretario della Sezione Migranti – Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
Insieme ad essi unirò ai membri del Collegio Cardinalizio: due arcivescovi e un vescovo che si sono distinti per il loro servizio a la Chiesa:
1. S.E. Mons. Michael Louis Fitzgerald – Arcivescovo Emerito di Nepte
2. S.E. Mons. Sigitas Tamkevicius, sj – Arcivescovo Emerito di Kaunas
3. S.E. Mons. Eugenio Dal Corso, psdp – Vescovo Emerito di Benguela
Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché, confermando la loro adesione a Cristo, mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il Santo Popolo fedele di Dio.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/09/01/0650/01348.html
Michael Czerny. Che venga fatto cardinale un sottosegretario di un dicastero di Curia è senza precedenti. Sta a segnalare l’importanza che Francesco attribuisce all’impegno della Chiesa per i migranti e al Sinodo dell’Amazzonia per il quale Czerny è stato nominato segretario speciale. Ecco come il padre gesuita è presentato nei “cenni biografici” diffusi dalla Sala Stampa Vaticana subito dopo l’annuncio:
È nato nell’allora Cecoslovacchia nel 1946 ed ha fatto il suo ingresso nella Compagnia di Gesù nel 1963.
Nel 1973 è stato ordinato Sacerdote per la Provincia Canadese dei Gesuiti. Nel 1978 ha conseguito il dottorato in Studi Interdisciplinari presso l’Università di Chicago.
Nel 1979, a Toronto, ha fondato il Centro dei Gesuiti per la Fede e la Giustizia Sociale e lo ha diretto fino al 1989 quando, in seguito all’uccisione dei Gesuiti presso laCentral American University(UCA), si è trasferito in San Salvador dove, nel 1991 ha ricoperto l’incarico di Vice-Rettore dell’UCA e Direttore dell’Istituto per i Diritti Umani del medesimo Centro.
Dal 1992 al 2002 ha svolto il ruolo di Segretario per la Giustizia Sociale presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù e, successivamente, ha operato in Africa in qualità di fondatore e Direttore dell’African Jesuit AIDS Network(AJAN), Rete di sostegno ai gesuiti africani impegnati a dare risposte alla pandemia dell’HIV/AIDS.
Dal 2005 ha insegnato all’Hekima College, presso laCatholic University of Eastern Africadi Nairobi, collaborando con la Conferenza Episcopale del Kenya.
Nel 2009, Papa Benedetto XVI lo ha nominato adiutor (esperto) al Secondo del Sinodo dei Vescovi per l’Africa.
Dal 2010 è Consulente presso il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Lo scorso 14 dicembre 2016 il Papa Francesco lo ha nominato Sotto-Segretari della Sezione del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e migranti (Cfr. Statuto, Art.1, § 4).
Nell’ottobre 2018 è stato Membro del Sinodo dei giovani e nel 2019, Segretario speciale del Sinodo per la regione pan-amazzonica.
Chiuso in ascensore. Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Prima di tutto, devo scusarmi del ritardo, ma c’è stato un incidente: sono rimasto chiuso nell’ascensore per 25 minuti! C’è stato un calo di tensione e si è fermato l’ascensore. Grazie a Dio sono venuti i Vigili del Fuoco – li ringrazio tanto! – e dopo 25 minuti di lavoro sono riusciti a farlo andare. Un applauso ai Vigili del Fuoco!
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/09/01/0648/01345.html
128 cardinali elettori. Con le nomine annunciate oggi i cardinali elettori salgono a 128, ma già a metà ottobre saranno scesi a 124 perchè quattro di loro compiranno gli 80 anni lungo le prime due settimane del prossimo mese: il congolese Laurent Monsengwo Pasinya, emerito di Kinshasa; il polacco Zenon Grocholewski, emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica; l’italiano Edoardo Menichelli, emerito di Ancona-Osimo; l’indiano Telesphore Placidus Toppo, emerito di Ranchi. Dunque il superamento del tetto dei 120 elettori sarà presto riassorbito. Del resto è avvenuto più volte, sia con Giovanni Paolo II sia con Francesco, che quel tetto – stabilito da Paolo VI – sia stato considerato più come un’indicazione di massima che come un limite inderogabile.
Vocazione missionaria. La provenienza dei nuovi cardinali – ha detto ieri il Papa annunciandoli – “esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”. Conviene dunque rintracciare questo filo rosso della missionarietà nei dieci elettori e nei tre aggiuntivi.
Tre sono gesuiti e tutti e tre missionari ab origine. Jean-Claude Höllerich (Lussemburgo) lo è stato in Giappone, Michael Czerny (Slovacco) in America Centrale e in Africa, Sigitas Tamkevicius (lituania, non elettore) in patria e nei campi di prigionia dell’Urss.
Miguel Angel Ayuso Guixot (spagnolo, comboniano) è stato missionario in Egitto e in Sudan e si è poi occupato di quel settore della missione che è il dialogo interreligioso.
Eugenio dal Corso (veronese, non elettore) è stato missionario in Argentina e in Africa, dov’è stato anche vescovo.
Michael Louis Fitzgerald (inglese, non elettore) è in origine un Padre Bianco e ha poi sviluppato la sua vocazione missionaria nel dialogo interreligioso e come rappresentante del Papa in Egitto.
I cinque arcivescovi di città del Terzo Mondo che sono nell’elenco (Indonesia, Cuba, Congo, Guatemala, Marocco) penso che possano essere guardati come missionari per incardinamento in Chiese missionarie.
Secondo me il filo interpretativo delle nomine l’ha indicato il Papa con le parole “vocazione missionaria” ed esso è facilmente verificabile.
Grandi evangelizzatori ed evangelizzatrici. Può aiutare a capire la scelta di cardinali “missionari” – che il Papa ha segnalato ieri – una sua propensione a canonizzare figure di evangelizzatori, di cui ha parlato ai giornalisti durante il volo dallo Sri Lanka alle Filippine, il 15 gennaio 2015, a commento della canonizzazione di Giuseppe Vaz che aveva appena compiuto a Colombo: “Ho scelto la forma della canonizzazione equipollente [che non richiede l’accertamento del miracolo] per persone che sono state grandi evangelizzatori ed evangelizzatrici. Per primo Pietro Favre, che è stato un evangelizzatore dell’Europa: è morto si può dire per la strada, mentre viaggiava evangelizzando a quarant’anni. E poi gli altri, gli evangelizzatori del Canada, Francesco de Laval e Maria dell’Incarnazione: questi due sono stati praticamente i fondatori della Chiesa nel Canada, lui come vescovo e lei come suora, con tutto l’apostolato che facevano lì. Poi l’altro è Giuseppe de Anchieta, del Brasile, il fondatore di San Paolo, che da tempo era beato, ed ora è santo. Giuseppe Vaz, qui, come evangelizzatore dello Sri Lanka. E adesso, a settembre, Deo mediante, farò la canonizzazione di Junipero Serra, negli Stati Uniti, perché è stato l’evangelizzatore dell’ovest degli Stati Uniti. Sono figure che hanno fatto una forte evangelizzazione e sono in sintonia con la spiritualità e la teologia della Evangelii gaudium. E per questo ho scelto queste figure“.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/01/15/0037/00086.html
Da Madre Teresa al Cura Brochero. Sarebbe interessante andare oltre il filone delle canonizzazioni equipollenti e vedere come si manifesti più in generale nelle canonizzazioni di questo pontificato la dichiarata propensione e segnalare figure missionarie. Da Teresa di Calcutta al Cura Brochero, per intenderci. Alla promozione in atto della causa di Matteo Ricci.