Bergoglio dice: accogliere i rifugiati ma con prudenza

Parlando con i giornalisti sull’aereo che lo riportava dalla Svezia a Roma, Francesco ieri ha detto parole utili a dirimere una delle dispute che lo riguardano: quella sull’accoglienza dei rifugiati. Ha detto che l’accoglienza va fatta con “prudenza”, calcolando le possibilità di sistemazione “perché un rifugiato non lo si deve solo ricevere, ma lo si deve integrare”. Nel primo commento riporto quella precisazione, negli altri metto altre parole papali sul lavoro schiavo e sul volontariato, infine svolgo una mia interpretazione di quanto Francesco ha detto sull’accoglienza.

53 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Cuore aperto e prudenza. Papa in aereo 1. Credo che in teoria non si può chiudere il cuore a un rifugiato, ma ci vuole anche la prudenza dei governanti: devono essere molto aperti a riceverli, ma anche fare il calcolo di come poterli sistemare, perché un rifugiato non lo si deve solo ricevere, ma lo si deve integrare. E se un Paese ha una capacità di venti, diciamo così, di integrazione, faccia fino a questo. Un altro di più, faccia di più. Ma sempre il cuore aperto: non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore, e alla lunga questo si paga. Qui, si paga politicamente; come anche si può pagare politicamente una imprudenza nei calcoli, nel ricevere più di quelli che si possono integrare. Perché, qual è il pericolo quando un rifugiato o un migrante – questo vale per tutti e due – non viene integrato, non è integrato? Mi permetto la parola – forse è un neologismo – si ghettizza, ossia entra in un ghetto. E una cultura che non si sviluppa in rapporto con l’altra cultura, questo è pericoloso. Io credo che il più cattivo consigliere per i Paesi che tendono a chiudere le frontiere sia la paura, e il miglior consigliere sia la prudenza.

    2 Novembre, 2016 - 12:23
  2. Luigi Accattoli

    Inquietudine della carne. Papa in aereo 2: Santità, qualche giorno fa ha incontrato il “Santa Marta Group” che si occupa della lotta alle schiavitù, tema di cui lei si era occupato già a Buenos Aires. Perché? C’è stata un’esperienza speciale o forse anche personale? Sì, io da tempo, da Buenos Aires, da prete, sempre ho avuto questa inquietudine della carne di Cristo. Il fatto che Cristo continua a soffrire, Cristo viene crocifisso continuamente nei suoi fratelli più deboli, mi ha sempre commosso. Ho lavorato da prete, piccole cose con i poveri, ma non esclusivamente, lavoravo anche con universitari.

    2 Novembre, 2016 - 12:24
  3. Luigi Accattoli

    Lavoro schiavo. Papa in aereo 3: Poi, da vescovo, a Buenos Aires abbiamo fatto [iniziative], anche con gruppi non cattolici e non credenti, contro il lavoro schiavo, soprattutto dei migranti latinoamericani che arrivavano in Argentina. Prendono loro il passaporto e fanno fare loro il lavoro schiavo nelle industrie, ma chiuse dentro… Una volta se n’è incendiata una e i bambini li avevano sul terrazzo, tutti morti e anche qualcuno che non è potuto fuggire… Davvero schiavi, e questo mi ha commosso. La tratta delle persone. E ho lavorato anche con due congregazioni di suore che lavorano con le prostitute, le donne schiave della prostituzione. Non mi piace dire prostitute: schiave della prostituzione.

    2 Novembre, 2016 - 12:24
  4. Luigi Accattoli

    Volontariato bellezza italiana. Papa in aereo 4: E qui si lavora lo stesso. Qui in Italia ci sono tanti gruppi di volontariato che lavorano contro ogni forma di schiavitù, sia di lavoro sia delle donne. Alcuni mesi fa ho visitato una di queste organizzazioni. Qui in Italia si lavora bene nel volontariato. Io non avrei mai pensato che fosse così. E’ una cosa bella che ha l’Italia, il volontariato. E questo è dovuto ai parroci. L’oratorio e il volontariato sono due cose che sono nate dallo zelo apostolico dei parroci italiani.

    2 Novembre, 2016 - 12:25
  5. Luigi Accattoli

    Mio commento sui rifugiati 1. Considero una fortuna che il Papa abbia precisato che il suo richiamo all’accoglienza non è un invito ad accogliere tutti: cosa che non ha mai detto ma che gli viene attribuita da chi mira a screditare la sua predicazione. Per cogliere bene la provvida precisazione che ha fatto in aereo, occorre leggere l’intera risposta alla domanda della giornalista svedese Elin Swedenmark, che chiedeva al Papa quale fosse il suo “messaggio” a chi teme eccessi negli arrivi e nell’accoglienza; e che avesse da dire alla Svezia “che dopo una lunga tradizione di accoglienza dei rifugiati adesso incomincia a chiudere le frontiere”.

    2 Novembre, 2016 - 12:25
  6. Luigi Accattoli

    Commento sui rifugiati 2. Rispondendo a quella domanda Francesco “prima di tutto” ha ringraziato la Svezia “come argentino e sudamericano” per aver accolto “tanti argentini, cileni, uruguayani”. E non solo li ha ricevuti, ma li ha “integrati in un popolo”. Ha fatto osservare che quasi un decimo della popolazione della Svezia è oggi composta di “nuovi svedesi”. Poi ha distinto tra migrante e rifugiato: “Il migrante dev’essere trattato con certe regole perché migrare è un diritto ma è un diritto molto regolato. Invece, essere rifugiato viene da una situazione di guerra, di angoscia, di fame, di una situazione terribile e lo status di rifugiato ha bisogno di più cura, di più lavoro. Anche in questo, la Svezia sempre ha dato un esempio nel sistemare, nel fare imparare la lingua, la cultura e anche integrare nella cultura”. E’ a questo punto che ha detto le parole che riportavo sopra, nel primo dei commenti a questo post: un no sia alla chiusura sia all’accoglienza indiscriminata; e un sì all’accoglienza prudente “ma sempre il cuore aperto”.

    2 Novembre, 2016 - 12:26
  7. Luigi Accattoli

    Sui rifugiati 3. Forse le parole di ieri possono ridurre l’assalto di chi equivoca o stravolge il “messaggio” del Papa. Almeno di chi lo interpreta male anche perché si tratta di un “pensiero incompleto”, come direbbe Bergoglio. Incompleto nel senso di aperto, in sviluppo. Ma la chiarificazione non servirà a nulla, o quasi, con chi le parole del Papa le stravolge per partito preso.

    2 Novembre, 2016 - 12:26
  8. Lorenzo Cuffini

    Toglierei decisamente il “o quasi”, Luigi.
    🙂

    2 Novembre, 2016 - 13:10
  9. maria cristina venturi

    Mia suocera abita in Svezia a Goteborg. ogni volta che viene a trovarci a Milano rimane scioccata da quello che vede : e cioè bande di immigrati clandestini che bivaccano, presumibilmente senza essere controllati da nessuno, che fanno i propri bisogni per le strade e nei giardinetti, e di cui la pubblica amministrazione si occupa solo se scoppia qualche rissa fra di loro. ormai sappiamo anche la “geografia di queste bande. porta venezia è in mano agli eritrei, il parco sempione agli spacciatori di droga marocchini e nord-africani, il corvetto in mano alle bande di latinos e ogni tanto ci scappa il morto accoltellato in cavallerie rusticane.
    Mia suocera rimane sconvolta. in Svezia , dice non permettono cose simile, i cittadini protesterebbero. già in Svezia non le permettono, le spieghiamo, ma a Milano sì, perchè chi osa protestare e dire che è incivile che vi siano queste bande di migranti senza documenti e senza casa, senza lavoro e alla deriva, di cui molti bambini e ragazzini subito cooptati per il racket della prostituzione, se dicevo qualcuno osa dire che è incivile tutto ciò viene etichettato come xenofobo-razzista.
    e i preti sono i primi a etichettare come xenofobo-razzista chi si lamenta che davanti alle scuole elementari stazionino e facciano i loro bisogni a cielo aperto , e spaccino droga , bande di immigrarti clandestini.
    che papa francesco riconosca che ci vuole prudenza e che non si può accogliere tutti indiscriminatamente è quello che qualsiasi persona RAGIONEVOLE pensa. ma beato lui che può dirlo ! A milano questo non si può dire , altrimenti ti viene subito chiesto se sei leghista .
    Non si può dire , non è politicamente corretto, che non si possono far venire TUTTi e poi , invece di avere un progetto sensato e sostenibile, lasciarli marcire come succede nel sudiciume, nella prostituzione anche minorile.
    tempo fa mi offri volontaria per fare il medico alla stazione Centrale dove bivaccavano famiglie di migranti soprattutto siriani che volevano andare nel Nord-Europa. si frmavano nel mezzanino della Stazione Centrale. li bivaccavano, dormivano , mangiavano , i bambini mezzi nudi correvano tra le gambe dei viaggiatori stupiti.
    Queste scene NON SI VEDONO IN SVEZIA. E neppure nella Città del vaticano.
    Vorrei che le vedesse anche mons. Galantino ogni tanto queste scene che non sono da paese civile: accoglienza da paese civile come quella che c’è in Svezia o in Germania non è “venite pure, noi non neghiamo a nessuno anche senza documenti di venire , ma poi arrangiatevi come potete”.

    2 Novembre, 2016 - 18:36
  10. maria cristina venturi

    Fra l“altro in Svezia dove pure i migranti sono accolti con casa e lavoro e sussidi statali i problemi non mancano e la gente,gli svedesi,sono sempre piu‘insofferenti di certi comportamenti soprattutto verso le donne,le ragazze,che non sono in linea con gli “standard“svedesi. Certo e‘irrealistico pensare che umigrante magari pakistano o afgano o sudanese possa comportasi come uno svedese,ma molti svedesi si chiedono perche‘le nostre ragazze devono sopportare comportamento che per noi spno medioevali?Perche‘non si debbono piu‘ritrovare la sera solo fra donne al pub senua essere pesantemente molestate?Perche‘ non possono andare nella piscina comunale senza essere pesantemente toccate?Questo mi racconta mia suocera :anche i miti ed accoglienti svedesi sono in maggioranza esasperati anche da loro la destra xenofoba fa proselito. Gli incoscienti che continuano a predicare l‘accoglienza indiscriminata e vagheggiano l‘utopia del meticciato di ciivilta‘non si rendono conto che le reazioni deipopoli non possono essere pianificate a tavolino. Forse qualcuno in Svezia ha spiegato a papa Francesco che ci sono problemi coi migranti
    Speriamo che questa improvvisa “prudenza“ di Francesco sia recepita anche dai vescovi e dai politici italiani piu“ferocemente immigrazionisti.

    2 Novembre, 2016 - 19:33
  11. LuigiMortari FIdes

    c.v.d.

    2 Novembre, 2016 - 21:30
  12. picchio

    Esatto Fides
    Cristina vicquery

    2 Novembre, 2016 - 22:50
  13. roberto 55

    “La chiarificazione non servirà a nulla, o quasi, con chi le parole del Papa le stravolge per partito preso” (Luigi Accattoli – 2 novembre, ore 12.26).
    Vi ricordate, amici Luigi / Fides e Cristina, quel vecchio proverbio dei nostri nonni ? “La prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo” !

    Buona notte !

    Roberto Caligaris

    3 Novembre, 2016 - 0:35
  14. Federico Benedetti

    A me sembra che Maria Cristina abbia detto cose sensate.
    Non basta aprire le porte e scaricare il peso e i problemi dell’immigrazione sulle comunità locali e sul volontariato, occorre una politica seria di accoglienza e integrazione (e tanti soldi).
    Inutile fare della “poesia immigrazionista”, come diceva il nostro amico Lycopodium, ma affrontare con realismo la questione.
    Ha ragione anche il Papa a parlare di prudenza nell’accoglienza.
    L’unico che ha torto è il Governo, perchè non sta gestendo bene (cioè con prudenza) il problema.

    3 Novembre, 2016 - 13:15
  15. Lorenzo Cuffini

    Vorrei capire da Fede in che cosa consisterebbero queste “buone” politiche pervicacemente ignorate dal perfido governo italiano, visto che ne parla di continuo. Ho il sospetto che consistano essenzialmente nel fottersene dei barconi e dei gommoni in mezzo al mare, lavandosene le mani e dicendo ” non è un affar mio”, ” non sono in grado di pensarci” ” ci pensino ben altri, piu’ ricchi” ecc ecc. Modello Gorino, per capirsi.
    Ma forse non è cosi, Fede?

    3 Novembre, 2016 - 14:16
  16. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    il Governo Renzi non è perfido, ma incapace.
    Detto questo, perchè non cambi punto di vista e provi a pensare che a Gorino sono stati “prudenti”?
    La soluzione è soccorrere tutti i naufraghi ma accogliere solo quelli che possono essere integrati, come ha detto bene il Papa. Capiamolo una buona volta.

    3 Novembre, 2016 - 14:51
  17. picchio

    gli abitanti di Gorino non sono stati “prudenti”. Non era quello che il papa intendeva. Il loro operato è stato riprovevole.
    cristina Vicquery

    3 Novembre, 2016 - 17:21
  18. Lorenzo Cuffini

    “Non me ne frega un casso” sarebbe la “prudenza”?
    Allora Mussolini col suo me ne frego! sarà ribattezzato Prudentissimo.
    S

    3 Novembre, 2016 - 20:21
  19. Lorenzo Cuffini

    Soccorrere tutti i naufraghi , ma accogliere solo quelli che possono essere integrati, sembra la quadratura del cerchio, ma faccio semplicemente notare che se entriamo in questo criterio a griglia, la stragrande maggioranza verrebbe soccorsa e poi, oplà, una bella pedata nelle chiappe e verrebbe rispedita indietro.
    Gran bel soccorso, davvero.

    3 Novembre, 2016 - 20:23
  20. LuigiMortari FIdes

    occorrere tutti i naufraghi , ma accogliere solo quelli che possono essere integrati

    No, perché secondo Federico, il governo invece ha fatto un appello a tutti gli emigranti a venire in Italia con uno slogan “Venite! Qui c’è posto per tutti! Capiamolo una buona volta!”.
    Toc, toc! C’è qualcuno lì dentro?

    3 Novembre, 2016 - 20:26
  21. Federico Benedetti

    Non difenderò le barricate di gorino, anche perchè sinceramente non ne ho più voglia. Tuttavia l’idea della prudenza, suggerita dal papa, non è del tutto estranea a quelle manifestazioni.
    A fronte di un’assenza dello Stato e del Governo (che si disinteressa dell’integrazione dei migranti imposti arbitrariamente ai comuni), le piccole comunità si regolano da sole: a Gorino non hanno ritenuto di poter integrare altri immigrati oltre a quelli, speriamo regolari, già presenti sul territorio (e magari soci della cooperativa pescatori).
    Chi decide i confini della “prudenza”?
    Se il Governo latita (perchè incapace o per strumentalizzare nelle sedi internazionali il problema dei migranti per altri scopi), la popolazione si regola da se’.
    Un mio collega meridionale dice “il pesce puzza dalla capa”: la responsabilità maggiore è di chi ci governa (e male)!

    4 Novembre, 2016 - 9:15
  22. Pasquale VILARDI

    Un tema dominante ( e qualificante ) nell’antico e nel nuovo testamento è il dovere di accogliere e proteggere l’orfano, la vedova e lo straniero e su questo non si può non essere d’accordo.
    Il problema è quello di coniugare un principio condiviso nel mondo cattolico ( e non solo) con gli aspetti organizzativi che l’accoglienza comporta.
    Interpreto le esternazioni papali come un invito a muoversi in questa direzione. Un invito rivolto sia alle autorità civili cui spetta il compito di organizzare le strutture sociali sia ai credenti ( singoli o riuniti in associazioni) che devono capire che una politica di accoglienza comporta una rinuncia ad una parte del proprio benessere. Non si tratta di rinunciare al superfluo ( non ha valore rinunziare a qualcosa che è un di più) ma ad una parte di quei beni che riteniamo ormai acquisiti e irrinunciabili per il nostro “benessere”. Quindi sì prudenza ( e intelligenza organizzativa) ma stiamo attenti a non scivolare su posizioni SS ( Salvini Socci).
    Il quadro fattoci dalla signora milanese purtroppo è realistico ( lo stesso si potrebbe dire di Roma) ed è utile per stimolare un intervento serio ed intelligente considerando anche( realisticamente) che la presenza di esclusi e sofferenti genera necessariamente tensioni e pericoli per l’intera società.

    4 Novembre, 2016 - 9:42
  23. picchio

    il voto ad Imperia è significativo nel dimostrare quello che da tanto tempo detto dice Francesco: spesso quelli che vanno in Chiesa sono più lontani da Cristo e dal Vangelo di quelli che non ci vanno

    cristina vicquery

    4 Novembre, 2016 - 9:52
  24. picchio

    secondariamente fin dall’elezione gli “oppositori” di Francesco ci hanno detto è un papa che cerca solo gli applausi del mondo…Ebbene il suo insistere su questo argomento così inviso alla pubblica opinione, il suo andare contro corrente, dimostra proprio il contrario. Il suo predicare è radicato esclusivamente nel Vangelo .
    cristina Vicquery

    4 Novembre, 2016 - 9:55
  25. Federico Benedetti

    Accostare le SS a Salvini e Socci è vergognoso.
    Se volessi polemizzare direi che il solito metodo comunista di dileggiare gli avversari.

    4 Novembre, 2016 - 11:29
  26. Federico Benedetti

    Mi può star bene l’invito evangelico ad accogliere gli stranieri ed associare l’accoglienza alla rinuncia di qualcosa che per non è necessario (non superfluo), ma bisognerebbe distinguere i piani: la Chiesa fa bene a evangelizzare e a sollecitare accoglienza, ma lo Stato (che sappiamo laico e che proprio questo Governo propone come laicista) dovrebbe essere più realista ed, appunto, prudente.

    @picchio,
    il voto dei parrocchiani di Imperia suggerisce anche che, prima di proporre grandi gesti, la Chiesa dovrebbe occuparsi della formazione dei laici, della catechesi e via dicendo (e, per la verità, non solo riguardo all’accoglienza degli stranieri). Ho già scritto come nelle barricate di Gorino mi è sembrato di scorgere il lascito di centocinquant’anni di predicazione socialista-comunista e di lotte sindacali piuttosto che gli appelli all’accoglienza di papa Francesco e di S. E. l’Arcivescovo… Aver contrastato pesantemente e per decenni la Chiesa e la sua predicazione porta a questo risultato. Credo che la Chiesa debba ripartire necessariamente da lì, da una nuova rievangelizzazione delle masse apostate.

    4 Novembre, 2016 - 11:45
  27. LuigiMortari FIdes

    Credo che la Chiesa debba ripartire necessariamente da lì, da una nuova rievangelizzazione

    Ma magari! Ed è proprio in questa direzione che si muove Francesco.

    4 Novembre, 2016 - 12:02
  28. picchio

    infatti Fides è un papa che è ripartito dal’AbC del cristianesimo
    cristina Viquery

    4 Novembre, 2016 - 14:17
  29. Pasquale VILARDI

    Mi scuso se qualcuno ha male interpretato l’acronimo SS. Il paragone sarebbe stato storicamente azzardato. Come è noto le SS eseguivano, senza discuterli, ordini superiori. Ciò che non si può dire di Salvini e Socci che manifestano autonomamente le loro idee: politiche, il primo, religiose il secondo. Idee che, peraltro si possono non condividere senza essere per ciò accusati di comunismo

    4 Novembre, 2016 - 16:10
  30. Federico Benedetti

    Nessuna accusa, mi riferivo al metodo, un metodo ben conosciuto.

    4 Novembre, 2016 - 16:49
  31. Enrico Usvelli

    Per non vedere arrivare almeno una parte di tutti questi profughi ci sono due modi: non farli partire o fermarli prima dell’arrivo in Europa. Questa seconda soluzione è quella che privilegia l’Europa. Prima sono stati fatti accordi con Gheddafi e ora li si stanno facendo con Erdogan. Cosa hanno fatto e cosa fanno coi profughi Libia e Turchia? Non ha importanza, occhio non vede cuore non duole. L’importante è far finta di credere che venga fatto quello che è scritto sulla carta degli accordi.
    Ma si può fare ancora meglio: l’UE regala soldi all’Eritrea per migliorare le condizioni della gente (che così non espatrierà). Tutti sanno che il dittatore userà quei soldi per aumentare il suo esercito di spie sparse tra la gente. Il risultato non cambia: gli eritrei smetteranno di venire in qua.
    Che schifo.

    4 Novembre, 2016 - 20:01
  32. Enrico Usvelli

    Perché la gente viene qua coi gommoni? Perché non c’è altra maniera. Se uno scappa dalla Siria o dall’Etiopia se riesce a sopravvivere al Mediterraneo una volta qua quasi sicuramente viene riconosciuto come avente diritto d’asilo. Perché non trovare la maniera di fare la selezione degli aventi diritto fuori dal territorio europeo, magari nelle ambasciate o in luoghi creati ad hoc? Non fa schifo usare il Mediterraneo come mezzo ‘naturale’ per la riduzione dei profughi? Solo nel 2016 ne sono morti 4000, quattromila!

    4 Novembre, 2016 - 20:18
  33. Lorenzo Cuffini

    E’ la pura verità, Enrico.

    4 Novembre, 2016 - 21:41
  34. Federico Benedetti

    Non è realistico pensare di accogliere tutti i poveri e i derelitti di questo mondo. È un buon proposito di persone anziane che possono permettersi il lusso di non pensare al futuro.
    Solo il 5% sono profughi, gli altri sono immigrati clandestini che pensano di poter approfittare dell’incapacità del governo italiano per ottenere con la forza (e illegalmente) ciò di cui non avrebbero diritto.
    Lasciamo perdere la poesia e cerchiamo di essere realisti e prudenti.

    4 Novembre, 2016 - 21:46
  35. LuigiMortari FIdes

    che pensano di poter approfittare dell’incapacità del governo italiano per ottenere con la forza (e illegalmente) ciò di cui non avrebbero diritto.

    E per questo accettano di fare un comodo viaggio di piacere su un barcone rischiando la pelle.

    4 Novembre, 2016 - 21:51
  36. Federico Benedetti

    Voi che siete così sensibili e buoni, quanti di questi migranti ospitate e mantenete a casa vostra?
    Altrimenti sono chiacchiere e valete quanto le ss di cui sopra.

    4 Novembre, 2016 - 21:53
  37. Federico Benedetti

    Il vostro buonismo è il miglior alleato dei trafficanti e degli scafisti. Se si fossero respinti i primi arrivi, quattro anni fa, quante vite di sarebbero salvate?

    4 Novembre, 2016 - 21:58
  38. LuigiMortari FIdes

    E così Federico si dichiara a favore dei respingimenti.
    Fantastico.

    5 Novembre, 2016 - 6:07
  39. Federico Benedetti

    E così nessuno di voi ha ospitato quella povera gente?
    Non ci posso credere!

    5 Novembre, 2016 - 8:32
  40. picchio

    io si caro federico, devo sbandierarlo ai quattro venti?
    ho ora il diritto di parlare di accoglienza? o secondo te solo chi si offre di ospitare un malato in casa può parlare di sanità ecc, ecc…..

    cristina vicquery

    5 Novembre, 2016 - 10:17
  41. Federico Benedetti

    Il punto non è questo, ma bisogna smettere di fare del moralismo agli altri e poi sentirsi chiamati fuori. Sul tema dell’accoglienza ognuno faccia quello che può senza pretendere che gli altri, che magari vivono altri problemi sulla loro pelle, facciano altrettanto.
    In generale, occorrerebbero più realismo e più comprensione dell’impatto negativo di questa immigrazione incontrollata nella vita di tanti italiani, magari meno fortunati e abbienti di noi…

    5 Novembre, 2016 - 10:55
  42. LuigiMortari FIdes

    Federico Benedetti, non credo proprio che tu sia uno stupido, anzi.
    Mi stupisco quindi dei tuoi sforzi per sembrare di esserlo.

    5 Novembre, 2016 - 10:57
  43. roberto 55

    “E così nessuno di voi ha ospitato quella povera gente ? Non ci posso credere !”;
    “Io si, caro Federico”;
    “Il punto non è questo”.
    Partecipo a questo blog da più di 8 anni e non ho mai riso tanto come stavolta ……..

    Buon sabato, amici (alla faccia della pioggia) !

    Roberto Caligaris

    5 Novembre, 2016 - 11:25
  44. picchio

    standing ovation per luigi Mortari

    ristina vicquery

    5 Novembre, 2016 - 11:44
  45. Federico Benedetti

    Piove anche qui, eppure io riesco ad essere ironico. Voi non mi stupite e non mi fate ridere.
    buon weekend!

    5 Novembre, 2016 - 12:56
  46. Fabrizio Scarpino

    Grandissimo Luigi Mortari (Fides).

    E grandissimo Roberto55.
    .
    Auguro a tutti una buona Domenica.

    Ah. Federico, alla tua domanda io non rispondo: io magari sono Zaccheo, ma tu di certo non sei Gesù il Cristo.

    5 Novembre, 2016 - 13:40
  47. Enrico Usvelli

    Grazie Luigi e Roberto, per fortuna ho controllato se c’erano altri commenti.

    6 Novembre, 2016 - 14:57
  48. roberto 55

    Grazie, Luigi / Fides: chapeau bas !
    Ciao !

    Roberto Caligaris

    6 Novembre, 2016 - 18:26
  49. Federico Benedetti

    Parlerei quasi di bullismo, che alla vostra età, oltre al resto, è anche patetico. Solo offese senza argomenti

    6 Novembre, 2016 - 19:06

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