“La misericordia e il perdono non devono rimanere belle parole, ma realizzarsi nella vita quotidiana. Amare e perdonare sono il segno concreto e visibile che la fede ha trasformato i nostri cuori e ci consente di esprimere in noi la vita stessa di Dio. Amare e perdonare come Dio ama e perdona. Questo è un programma di vita che non può conoscere interruzioni o eccezioni”: l’ha detto stamane Francesco all’udienza generale. Nei primi commenti altre sue indicazione per il Giubileo della Misericordia.
Bergoglio: “Come Dio ama e perdona”
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La porta indica Gesù. Questo grande segno della vita cristiana [amare e perdonare] si trasforma poi in tanti altri segni che sono caratteristici del Giubileo. Penso a quanti attraverseranno una delle Porte Sante, che in questo Anno sono vere Porte della Misericordia. La Porta indica Gesù stesso che ha detto: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo» (Gv 10,9). Attraversare la Porta Santa è il segno della nostra fiducia nel Signore Gesù che non è venuto per giudicare, ma per salvare (cfr Gv 12,47).
Gesù è gratis. State attenti che non ci sia qualcuno un po’ svelto o troppo furbo che vi dica che si deve pagare: no! La salvezza non si paga. La salvezza non si compra. La Porta è Gesù, e Gesù è gratis! Lui stesso parla di quelli che fanno entrare non come si deve, e semplicemente dice che sono ladri e briganti. Ancora, state attenti: la salvezza è gratis.
Porta del cuore. Attraversare la Porta Santa è segno di una vera conversione del nostro cuore. Quando attraversiamo quella Porta è bene ricordare che dobbiamo tenere spalancata anche la porta del nostro cuore. Io sto davanti alla Porta Santa e chiedo: “Signore, aiutami a spalancare la porta del mio cuore!”. Non avrebbe molta efficacia l’Anno Santo se la porta del nostro cuore non lasciasse passare Cristo che ci spinge ad andare verso gli altri, per portare Lui e il suo amore. Dunque, come la Porta Santa rimane aperta, perché è il segno dell’accoglienza che Dio stesso ci riserva, così anche la nostra porta, quella del cuore, sia sempre spalancata per non escludere nessuno. Neppure quello o quella che mi dà fastidio: nessuno.
Riconoscere i peccati. Un segno importante del Giubileo è anche la Confessione. Accostarsi al Sacramento con il quale veniamo riconciliati con Dio equivale a fare esperienza diretta della sua misericordia. E’ trovare il Padre che perdona: Dio perdona tutto. Dio ci comprende anche nei nostri limiti, ci comprende anche nelle nostre contraddizioni. Non solo, Egli con il suo amore ci dice che proprio quando riconosciamo i nostri peccati ci è ancora più vicino e ci sprona a guardare avanti. Dice di più: che quando riconosciamo i nostri peccati e chiediamo perdono, c’è festa nel Cielo.
La pratica normale della Confessione, senza tante menate, è veramente la bomba atomica nella vita di un cristiano . Niente di magico, tutto di concreto.
Ed è, purtroppo, uno di quei punti in cui la “testimonianza militante” di noi laici, che ne avremmo una specificissima da dare, calata nel tuttiigiorni, manca quasi del tutto.
Mai troppo tardi, però.
dal blog di MICHAEL:
“Una volta mi è capitato di leggere un brano in cui Gesù diceva ad un mistico che dopo il perdono delle colpe commesse (mediante il sacramento della confessione) “Dio non ricorda più i peccati, li dimentica completamente”.
D’altronde anche nella Bibbia, in Geremia, sta scritto (5) : “Io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati”. Quindi Dio se vuole può “dimenticare”! Io credo che essendo la natura divina perfetta e intoccabile e visto anche che questo dolore enorme provocato dal rifiuto del dannato viene inferto all’Altissimo ingiustamente, l’Onnipotenza divina sia come costretta e autorizzata a sanare le sue ferite e, come fanno gli innamorati, stende un velo di oblio sugli ex amati che hanno provocato quelle lacerazioni, e li dimentica completamente. Una cancellazione conveniente e necessaria per conservare l’integrità, la perfezione e la felicità della Persona divina che per Sua natura non può permettere o tollerare macchie o ferite durevoli.
http://mi-chael.blogspot.it/2015/12/lamore-e-loblio-divini.html
http://lascuredielia.blogspot.it/2015/12/a-tanta-graziaaltrettanto-zelo.html#comment-form
certo penso anche io come Don Elia che “a tanta grazia altrettanto zelo” , cioè che la grazia del perdono di Dio non possa essere una “grazia a buon mercato” e che noi dobbiamo non farne qualcosa di superficilamente FACILE..
Certo dopo la Confessione e il pentimento Dio non ricorda neppure più i nostri peccati. però se noi continuiamo a farli , in continuazioni, gli stessi peccati, allora c’è qualcosa che non quadra… se noi ripetiamo e ripetiamo e ripetiamo nella nostra vita comportamenti peccaminosi
e lo facciamo “senza che niente fosse”, tranquilli, sicuri del fatto tanto andrò a confessarmi, allora la cosa non quadra..
ricordo di una donna che conoscevo che odiava il marito , aveva anche progettato in cuor suo, se non erro, di ucciderlo. ogni volta andava a confessarsi delle sue cattive intenzioni contro il marito. ogni volta aveva l’assoluzione , Ok.
ma alla fine questo che significa? Posso essere assolta per un pensiero o atto cattivo, ma se continuo a farlo a rifarlo a rifarlo, e se la MIA INTERA VITA è intrisa di questo pensiero peccaminoso , allora? che senso ha?
l’unica vera strada è la CONVERSIONE del cuore: non più piccoli minimi pentimenti per piccole minime cose che si ripetono monotonamente, ma una GRANDE GENEROSA CONVERSIONE,
nel caso della donna in questione , siccome all’amore non si comanda, non dico di obbligarla ad amare il marito ma almeno decidere UNA VOLTA PER TUTTE di non odiarlo e di non augurargli la morte.
Io spero e prego e sono sicura che in questo ANNO SANTO ci saranno tante conversioni dei cuori. conversioni definitive, assolute, non traccheggianti e non basculanti tra vorrei e non vorrei, credo e non credo, voglio e non voglio..
preghiamo che tante persone in questo Anno santo abbiano una conversione DEFINITIVA e VERA a Cristo!
Propongo un articolo sui Padri del Deserto riguardo giudizio perdono Grazia che ritengo una vera “Grazia”; dal blog Nati dallo Spirito:
http://www.natidallospirito.com/2009/10/29/%C2%ABnon-giudicate-e-non-sarete-giudicati-non-condannate-e-non-sarete-condannati%C2%BB-lc-637/
Per chi è un poco svogliato nel seguire i link anticipo la conclusione dell’articolo:
“Il nostro mondo religioso è spesso infettato da un immaginario legalistico di peccato e perdono – immaginario che ci rende istanteamente colpevoli e istantaneamente perdonati. Tale immaginario non ci permette di contemplare il vero effetto del peccato nelle nostre vite, né ci permette di capire il vero scopo del perdono che è guarigione.
Ma questi benedetti padri del deserto capirono tante cose. Non mettono in dubbio l’amore di Dio o la sua misericordia ma non si adoperano per il perdono come mera questione legale. Il perdono rappresenta, anche, la guarigione dell’anima e la restaurazione della nostra vita con Dio. Forse dovrei aggiungere un’ultima meraviglia alla mia lista: Dio ascoltò la loro preghiera e la Sua Grazia ridiscese sopra di lui.”
scusate non volevo fare proselitismo, augurandomi che tante persone si convertano a Cristo, visto che il proselitismo è stato condannato severamente dal Pontefice odierno papa Francesco.
Forse l’auspicio che tante persone si convertano a Cristo potrebbe dispiacere all’attuale Pontefice che forse preferisce che le persone non si convertano a Cristo ma rimangano nella loro religione di origine.
non sia mai che sia “ecumenicalmente scorretta” auspicando e sperando che tante persone si convertano a Cristo!
Maria Cristina Venturi
caro UBi
sono perfettamente in linea col link che hai postato.
In particolare condivo queste parole: Il perdono rappresenta la guarigione dell’anima e la restaurazione della nostra vita con DIo”
LA GUARIGIONE DELL’ANIMA. e’ un concetto enorme, profondissimo, non è possibile scandagliarlo.. è il concetto principale del cristianesimo.
Come medico ho a che fare colla guarigione dei corpi.
Già la guarigione dei corpi non è cosa facile e banale e superficiale e meccanica come si pensa. Anzi. l’uomo, come organismo, è un tutt’uno , non una MACCHINA, ma un elemento OLISTICO. La medicina moderna lo spezzetta in parti e apparati, per ogni parte c’è uno specialista. l’oculista, l’otorino, l’urologo, il cardiologo, lo psichiatra ecc ecc.
smembrando così il CORPO umano in piccole frazioni. ( come il motore di uan MACCHINA)
E L’ANIMA? chi se ne prende cura? chi la guida nei meandri, nelle insidiose e
pericolose secche e sabbie mobili e pericolosi dirupi?
Chi se ne prende cura?
i moderni preti, a partire dal loro capo supremo, non si prendono cura dell’anima.
l’importante è il “sociale” il “politico” l'”inquinamento globale” , i migranti, la giustizia sociale , l’economia insomma TUTTO è importante per i moderni preti tranne.. la salvezza dell’anima.
e così questa anima individuale, anima blandula vagula, se ne va nell’etere , e solo INTERNET la intercetta e la plagia .
“Il Perdono rappresenta la guarigione dell’anima! BELLO!.
Ma caro carissimo Ubi, prima dobbiamo parlare dell’ANIMA e della sua esistenza , prima di parlare della sua guarigione.
ho l’impressione che nessuno più ci creda nell’anima. neanche i preti cattolici.
Dispepolo, io sono critico, non cosi “netto” come te.
Diciamo -restiamo nell’ambito a te caro, la medicina- che per me la situazione è da codice giallo, tu lo vedi invece come rosso.
Ci sono delle sfumature, delle linee di confine e degli ambiti che hanno da esser rispettati: per cui, al momento, c’è del buono e del non buono, ma non vedo gli estremi della gravità che tu denunci. Oltre tutto, se mi consenti, in questo tuo eccesso di non delimitare questi confini, queste sfumature, presti il fianco e la difesa sguarnita a chi vuol dire il contrario da te. Bisogna essere, se mi permetti, più equilibrati nel sottolineare la realtà delle cose.
Allora, dici le cose come stanno, senza mettervi enfasi e farle sembrare peggio di quel che realmente siano allo stato dei fatti.
Quindi, se mi consenti, l’enfasi dovresti metterla sui possibili effetti, questo si, del trascurare la situazione; ma non puoi dipingerla peggio di quello che è attualmente.
discepolo
il cardinale raztinger consigliò a una donna luterana che voleva convertirsi al cattolicesimo di restare luterana, era una famosa traduttrice che tradusse in tedesco anche testi che raztinger scrisse in italiano,
http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/02/she-wanted-to-convert-but-she-listened.html
non ci si può proprio fidare di nessuno…