Papa Francesco aveva già detto alle suore l’8 maggio “siate madri e non zitelle” e deplora ora i “consacrati zitelloni” che “non sono fecondi”: ne ha parlato poco fa al capitolo degli Agostiniani. Le ultime zitelle delle nostre lettere erano di Aldo Palazzeschi: nelle Sorelle Materassi che sono del 1934 e nel Palio dei buffi che è del 1936. Gli ultimi zitelloni dobbiamo andarli a cercare in Antonio Baldini: in Umori di gioventù, che è del 1920. Poi l’eclissi del matrimonio aveva cacciato zitelle e zitelloni dalla lingua scritta, ma l’italiano degli emigrati parlato da Bergoglio ce li riporta come nuovi. Nei primi commenti due chicche da Palazzeschi e da Baldini, in merito allo scottante argomento.
Bergoglio dalle zitelle agli zitelloni
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Aldo Palazzeschi del Palio dei buffi: “Se si fosse accontentato di una zitelluccia bruttarella, risecchita, dimenticata, gialla come lui, o verdiccia, di quelle che chiudono gli occhi pure di conservare una posizione dignitosa, avrebbe potuto avere una moglie”.
Antonio Baldini di Umori di gioventù: “Eterno sospiro dei poeti zitelloni, verso una semplice donna di casa, che vada e venga e canti per casa… e li ripaghi nell’intimità delle amare delusioni e dell’agguerrita astiosità del mondo”.
Infine il Papa di poco fa: “Come siamo con l’inquietudine dell’amore? Crediamo nell’amore a Dio e agli altri? O siamo nominalisti su questo? Non in modo astratto, non solo le parole, ma il fratello concreto che incontriamo, il fratello che ci sta accanto! Ci lasciamo inquietare dalle loro necessità o rimaniamo chiusi in noi stessi, nelle nostre comunità, che molte volte è per noi ‘comunità-comodità’? A volte si può vivere in un condominio senza conoscere chi ci vive accanto; oppure si può essere in comunità, senza conoscere veramente il proprio confratello: con dolore penso ai consacrati che non sono fecondi, che sono ‘zitelloni’. L’inquietudine dell’amore spinge sempre ad andare incontro all’altro, senza aspettare che sia l’altro a manifestare il suo bisogno“.
Papa Francesco non sa, e meno male, che da noi per legge e per correttezza non si deve più dire zitelle/zitelli e neanche nubili/celibi, vedove/vedovi. Per tutti questi si deve dire “liberi”. Gli altri, i costretti (sempre meno), si dicono coniugati, coniugi, non marito e moglie; né padre/madre ma genitori, non c’é più patria potestà (questo è per legge) ma potestà genitoriale.
Tutte queste finezze, a quanto pare, non sono arrivate agli emigranti. Buon per Papa Bergoglio, e anche per noi che grazie a lui – e forse anche all’emigrazione all’inverso che fa passi veloci – riscopriremo la genuina realtà delle cose nella vox populi, e lasciaremo pian piano le paturnie della post-civilizzazione?
Uh Uh Uh,
buon Luigi,
dopo la scotennata
in quel post su Francesco e le priorità,
tu….
te ne esci niente di meno con Palazzeschi ??? 🙂 🙂
Aldo Giurlani era proprietario di un appartamento in un palazzetto vicino al tuo…
era uno dei vari modi di investire le sue entrate che gli venivano dal suo genio letterario.
Lui abitava nei pressi del teatro Valle, mi ricordo quell’abitazione con annesso appartamento di servizio per la governante.
Quando morì,
mi ricordo il nipote della governante, parlava con il mio papà della vita di Giurlani, con strani giri di parole,…..diceva…. che aveva qualcosa tipico di quella gente intellettuale….. che sta bene….
Io non ci capivo nulla….
…quando lo seppi….. all’università….. e si parlava di filosofia, poi.. per quelle strane associazioni di pensieri parole e ciaccole, qualcuno disse dell’opera di Palazzeschi, ora non so a quale motivo,
ma li’ seppi. … anche….
Ora che casualmente mi ci fai pensare,
soprattutto dopo quel casino che hanno fatto in quell’altro post….
me la rido alla grande,
che tempi imbecilli, quando si aveva paura di parlare,
e
che tempi imbecilli
quando ancor oggi vogliono che si abbia paura di parlare.
(Ti ho scritto solo per associazione di idee)
Mah, questo passaggio del papa su zitelle e zitelloni non è che mi convinca molto… Il discorso è più largo, molto più largo e abbraccia varie sfere, non solo quella religiosa.
Anzi, voglio provocare un pò: a volte è proprio un’errata interpretazione del cammino religioso a creare zitelle e zitelloni tra i consacrati.
Bergoglio essendo un religioso e quindi avendo professato i tre voti, sa bene cosa significhi il voto di castità.
Bergoglio é un religioso e ha quindi professato i tre voti, sa bene quindi in cosa consiste il voto di castità: non solo una rinuncia ma essenzialmente la libertà di potersi donare agli altri totalmente.
Giuseppe2
Non tutti i celibe è le nubili sono zitelloni o zitella: solo quelli che non amano gli altri.
picchio,
ma la castità che c’entra ?????
Non esageriamo !!!
Zitelli de core lo si è a prescindere dall’uso o meno dei genit***
se vai fuori strada te vengono tutti appresso……
Ma è il caso ?
Interessante, Giuseppe2,
ci divide l’analisi di un certo problema, ma per il resto…
Sono però meno ottimista di lui sull’effettiva capacità della periferia del mondo di far fronte quella che lui chiama “post-civilizzazione”
(quanto a invertirne la tendenza poi…).
Zitelle sono soprattutto quelle donne che NON hanno scelto di rimanere nubili (un po’ come la Perpetua di don Abbondio che, secondo le “amiche”, “non aveva trovato nessun cane che la volesse”).
A questo proposito ricordo una simpatica invocazione:
“San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso San Pasquale!”
Ma possibile che con tante cose di cui parlare Matteo ha subito pensato e ha sentito il bisogno di riferire un pettegolezzo sui gusti sessuali di Palazzeschi?
E poi sono gli altri a essere “ossessionati”?
Certo come dice Luigi l’argomento è “scottante” e di intensa attualità!
Soprattutto rispetto ad altri argomenti tipo la Siria , i gasati col nas nervino , l’imminente pericolo di una guerra internazionale, il ruolo dell’Onu, ma sì su queste baggatelle lasciamo esprimersi il buon Bagnasco ! tutte queste cose poco importanti in confronto all “‘imprescindibile ddibbbattito ” su zitelle/zitelloni cristiani da salotto o da sacrestia , vitelloni, pelagiani , carrieristi e giovani depressi da mandare dallo psichiatra…….
A ognuno le sue priorità! E la prima priorità del Papa è ovvio, in tempi come questi, è scongiurare il terribile pericolo mondiale che la gente si comporti da zitelle” o , non sia mai , che sia pessimista! !!
@Giuseppe: Quando rifeci, anni fa, la carta d’identità, le impiegate (peraltro bravissime) volevano indicare come stato civile “libero”. Mi opposi – in modo che non indicassero nulla, come la legge consente – aggiungendo “per me il contrario di ‘libero’ non è ‘coniugato’, ma ‘carcerato'”.
Visto che la discussione mi sembra già incline a finire in vacca, termino il lavoro: ricordo benissimo, per tradizione familiare, la preghiera-filastrocca su san Pasquale Baylon citata da Federico. Per la medesima via me n’è giunta un’altra, presumibilmente apocrifa, rivolta a santa Liberata, protettrice delle partorienti: “O santa Liberata, / fa’ che sia dolce l’uscita / come fu dolce l’entrata”.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_agosto_28/papa-celebra-messa-sant-agostino-giovani-pessimisti-psichiatra-2222798313857.shtml
Gli psichiatri sentitamente ringraziano Sua Santità !
@discepolo: il papa sulla Siria sta facendo appelli su appelli, non puoi non essertene accorta. Com’è che questa noterella sullo zitellaggio spirituale t’ingastrisce tanto?
beh Luca libero in realtà sta a significare solo ” libero di contrarre un matrimonio” non implica niente altro 🙂
sei quindi libero di incarcerarti successivamente.
Luca Grasselli : Il Papa sta facendo appelli su appelli.
Ah sì ? In queste ore decisive c’è una intensa attività diplomatica della Santa S ede per scongiurare l’intervento americano in Siria?? ‘ Non me ne ero accorta!! e pare non se ne ne siano accorti neppure altri commentatori !
L’ unica presa di posizione chiara mi sembra finora quella del Patriarcato di Mosca
http://www.asianews.it/notizie-it/Patriarcato-di-Mosca:-I-“giustizieri-internazionali”-Usa-sacrificano-cristiani-e-musulmani-in-Siria-28848.html
http://www.formiche.net/2013/08/28/papa-francesco-perplesso-sulla-guerra-di-obama-alla-siria/
Già fatto, picchio, già fatto nel frattempo!
naturale che il patriarcato di Mosca appoggi l’alleato di Putin.
Non vengo informata dell’attività diplomatica della Santa Sede a differenza di te che vedo sei tenuta al corrente di tutto.
Pacifisti a corrente alternata: a Obama si permettono cose che ad altri non sarebbero (e non sono state) perdonate.
Non mi riferisco naturalmente a Papa Bergoglio che almeno in questa vicenda immagino stia seguendo le indicazioni della diplomazia vaticana. Mi riferisco al silenzio degli arcobaleni e del pacifismo rosso nostrano.
Federico, gli arcobaleni sono associazione che hanno come progetto il cambiamento della condizione sociale, culturale, umana, giuridica e politica delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Quindi cosa c’entra la Siria? La bocciofila del suo paese ha forse preso posizione a riguardo?!?
Mi riferivo alle bandiere arcobaleno, presentate come “bandiere della pace”.
Ma forse è la pace in Siria che non interessa ai pacisfisti italiani.
le bandiere della pace e quelle della comunità LGBT sono diverse, hanno dei colori invertiti
“Invertiti”? Non si dice! 😉
e vero luca.. mi hai colto in “fallo” 😉
Già che ci siamo, dò il mio contributo alla discussione. Da me ancora zitella si usa per definire la donna non sposata che ha passato una certa età (diciamo ben oltre la 40ina). “E’ rimasta zitella”.
In dialetto il concetto è più approfondito: una donna non sposata è schétta, schietta. Come il vino che non è ancora “tagliato” con altro, ancora mescolato con altro vino a produrre un altro vino. Vino nuovo, se Luigi mi fa passare la battuta. Oppure è signurìna, se è oltre la quarantina e passa. Allo stesso modo l’uomo è schéttu oppure signurìnu se è uno scapolo sulla cinquantina. Ma in questo caso si dice scherzosamente.
Vi saluto mentre vado a pranzo con una tarantella tipica dei matrimoni:
Abballàti, abballàti,
fìmmani schétti e maritàti
e si non abballàti bonu
no vi cantu e no vi sonu!
(Ballate, ballate,
donne single e sposate
se non ballate bene
non vi canto e non vi suono)
Un saluto a schétti e maritàti. E ricordate: meglio schétta che single.
@ 29 agosto 2013 @ 10:30
io mi sono rivolto a Luigi e non ad altri nel mio commento.
Personalmente non ti penso.
Faresti meglio ad occuparti di tua moglie.
Questo interesse per me mi sembra morboso,
forse
ossessivo…..
Nemmeno io penso a te, ma prima di offendere il prossimo usando espressioni pesanti (e “distruttive”) come “morboso” e “ossessivo”, prova un po’ a riflettere sulle tue ossessioni. Il tuo commento era chiarissimo e significativo.
matteo
ti ho letto solo ora scusa, io ho parlato di castità, ma la castità non è “non fare uso dei genitali o per meglio dire non è solo quello: è molto di più è essere disponibili ad amare gli altri in modo più pieno.
ho parlato del voto di castità perchè il papa si stava rivolgendo a dei consacrati e il senso del suo discorso sui zitelloni è proprio questo.
E anche quando a parlato di zitelle si rivolgeva alle consacrate e faceva riferimento a come vivere pienamente il voto di castità
A proposito di pacifisti e pacifinti, un amico mi ha segnalato che in un recente appello al governo contro l’intervento in Siria c’è la firma della cantante Fiorella Mannoia che, secondo questo articolo, avrebbe firmato nel 2008 una petizione per cancellare l’obiezione di coscienza all’aborto. Io penso che l’obiezione di coscienza sia un diritto e vada difesa in ogni caso, sia per gli interventi militari che nel caso della vita dei bambini che non sono ancora nati.
Esistono forse vite di serie A e vite di serie B?
http://www.vita.it/societa/famiglia/aborto-12-grandi-firme-per-cancellare-l-obiezione-di-coscienza.html
Mi dispiace, ma Matteo dovrà farsene una ragione (come ama dire lui). Mi ero proposto di astenermi da ogni commento, perché proprio non vale la pena di occuparsi di lui, però il rilievo che ha fatto Federico B. sul suo “strano” intervento di ieri è quello che credo sia venuto in mente un po’ a tutti. Quando certe cose sono evidenti, c’è poco da scalmanarsi.
Per venire a cose più belle: grazie davvero a Luigi, per i due scampoli di prosa che ci ha regalato. Il massimo del godimento l’ho provato delibando quel “risecchita”, che mi ha fatto pensare ancora una volta a quanto i toscani siano superiori a tutti noi altri nell’uso della lingua. Noi avremmo detto “rinsecchita”, ed è tutta un’altra cosa.
Invece il mio sentimento verso il brano di sacra eloquenza bergogliana che ci ha riportato rimane purtroppo freddo e perplesso. Cose giuste, per carità, ma sembra una vecchia predica di un buon parroco degli anni cinquanta.
@29 agosto 2013 @ 15:27
Non me ne frega delle tue ossessioni,
tienitele per te.
Il mio era un commento per Luigi,
se
voi vecchioni ve ne sentite toccati,
andate al CIM a farvi curare.
Come ho detto, c’è poco da scalmanarsi.
Ci risiamo!
Come volevasi dimostrare, ecco l’ennesimo riferimento ad un disturbo psichiatrico (dopo l’uso di termini come “ossessione” e “morboso”, ora c’è l’invito a curarsi in un centro di igiene mentale): chi non la pensa come Matteo è un matto da internare…
Non è possibile esprimere le proprie idee senza offendere e disprezzare il prossimo?
Caro Federico un consiglio da amica. rassegnati!
infatti oggi l’invito a consultare specialisti come psichiatri e psicologi viene
dalla più alta Autorità ! . Ai giovani che sono pessimisti il Vicario di Cristo consiglia di affidarsi a uno psichiatra. E dunque ! come può stupirsi che
altri , molto meno autorevoli che Bergoglio, ma comunque ringalluzziti da tale esempio , non richiedano per chiunque non la pensi come loro l’intervento dello psichiatra? Mi pento i non aver fatto tale specialità. sai quanti pazienti gli psichiatri avrebbero oggi!
@ 29 agosto 2013 @ 16:04
mi pensi sempre troppo.
Ma non mi frega nulla di te.
Che te sei sposato per finta ??? i famosi matrimoni in bianco…..
Ma guarda chi mi va a capitare !!!
Accipicchia che commento di buon senso! Dettato certamente dalla grande simpatia per il Papa. Lo si capisce subito.
Eppure, lei che lavora nel settore medico dovrebbe sapere più di chiunque altro che, indipendentemente dalle parole del Papa, gli psichiatri oggi vanno per la maggiore ( ha ragione a invidiarli). E dovrebbe saperne anche le ragioni.
Però lei prende la palla al balzo, con stupefacente acume, per lanciare una stoccata–l’ennesima– a papa Francesco a cui da subito ha riservato le sue viscerali simpatie. E tutti si chiederanno il perché.
Nessuno infatti ha capito finora quali sono le sue posizioni in fatto di religione.
Invece quelle in fatto di politica, a dire il vero non si capiscono molto, dato che le piace parecchio dare un colpo a destra e uno a manca, a seconda del fantasioso estro del momento.
Se facesse un po’ di chiarezza in se stessa, forse renderebbe più chiaro anche agli altri il suo pensiero.
Non sono, ahimè, una ragazza, ma mi precipiterò ugualmente a cercare uno psichiatra perché lo ha detto il Papa. E consiglierò anche ad altri di farlo per lo stesso motivo. E poi lo farò sapere al Papa per dargli soddisfazione. E sono sicura che lui mi telefonerà per ringraziarmi.
Discepolo, ma il papa era ironico. I R O N I C O.
Ha ragione Marilisa: “…indipendentemente dalle parole del Papa, gli psichiatri oggi vanno per la maggiore…”
Ma mi pare che si comunichi poco e ci si azzuffi troppo spesso.
Fate una pausa e leggetevi questo:
http://www.tecnoteca.it/articoli/realta
Certo che il papa era ironico. Non c’è niente di male in questo (Anzi, l’ironia vedo che va per la maggiore anche qui). Ma che ci posso fare se a me dà l’impressione di uno che vuol fare il simpatico e se quelli che vogliono fare i simpatici mi provocano la più viscerale antipatia? Questione di gusti.
Luigi mi riferivo a discepolo. Tu hai tutto il diritto di tenere le tue preferenze e le tue idiosincrasie. E siccome io ho le mie, mi urta che si riportino in maniera distorta le fonti. Siamo nell’era di internet. Basta un secondo per controllare. Allora perché non riportarle giuste?!
Importante il link di Giuseppe2.
Da parte mia, ho sempre tenuto a marcare la “differenza fenomenologica” tra il nickname e il soggetto in carne ed ossa che lo sostiene.
Persona e personaggio non coincidono…
@ 29 agosto 2013 @ 17:34
Ecco l’ennesima vile e meschina allusione (e sempre alla stessa cosa poi, chissà perchè?).
Cosa dovremmo pensare allora di un attempato single che partecipa al Gay Pride di Roma?
Allusione alla tua ossessione per me !!!
e infatti mi hai rotto i coglioni !!!!!
Non ti ho ordinato io di pensarmi ogni giorno……
Guardati nel tuo sconcio ambiguo inconscio.
E,
poi
caro ambiguo,
sono venti anni che non sono più single,
la sera ho un caldo cuore ed un caldo corpo,
una pelle favolosa
in cui godo della gioia della creazione del Signore.
Se tu mi devi pensare e scrivere di me così tanto,
risolviti i tuoi problemi
con qualche bravo terapeuta.
Se vuoi,
oltre ad essere andato a fare foto al pride a giugno scorso,
sarò
anche a fare foto al pellegrinaggio della Summorum Pontificum di ottobre.
E quando avrò tempo faroò la galleria fotografica.
Intanto vai a risolvere i tuoi problemi sessuali e non pensarmi.
“la sera ho un caldo cuore ed un caldo corpo,
una pelle favolosa
in cui godo della gioia della creazione del Signore.”
Ma come parla?! Praticamente un incrocio tra il linguaggio dei fotoromanzi e certi libretti delle Paoline che giravano in parrocchia negli anni ’70.
Non penso affatto a te se non quando leggo, purtroppo, quello che scrivi.
Se scegli di partecipare ad un blog, accetta anche che qualcuno legga quello scrivi e voglia magari rispondere.
quello che scrivi
“la sera ho un caldo cuore ed un caldo corpo,
una pelle favolosa”
Matteo te chiavasse…
… na seggiata nfaccia…
🙂
Scusatelo … è anziano!
Un ossimoro sull’inquietudine: “Il tesoro di Agostino è proprio questo atteggiamento: uscire sempre verso Dio, uscire sempre verso il gregge… E’ un uomo in tensione, tra queste due uscite; non “privatizzare” l’amore… sempre in cammino! Sempre in cammino, sempre inquieto! E questa è la pace dell’inquietudine” (Francesco agli Agostiniani, di cui nel post).
@ 30 agosto 2013 @ 18:46
io non mi prendo il disturbo di citarti mai.
Ma tu non manchi di aggredirmi.
La dice lunga sulla tua francescana spiritualità di cui fai sfoggio.
@ Elsa
per quanto non ti citi,
nel mio rivolgermi all’autore del blog
non manchi di metterti allo stesso livello dei tre “signori”.
Eppure
ha dato di meglio.
Continua ad essere il mio augurio.
Per il resto
anche se mi umilia,
con i tre deficienti che mi attaccano cos’ sovente
non ho altra arma
che quella di capire perchè lo fanno,
ed
usare la loro stessa malvagità “in meglio”.
L’autore del blog
lascia liberi anche si essere malvagi…..
alle brutte userò la salmodia del santo padre Davide,
quella delle maledizioni……..
che chiama in causa il Signore…
Sarebbe stato più cristiano scusarsi per aver usato a sproposito il termine “ossessione” e per tutte le altre cattiverie (dulcis in fundo l’accusa di malvagità).
A me hanno insegnato a non maledire nessuno, mai, e a pregare per coloro con in quali non vado d’accordo.
Il Signore benedica tutti i frequentatori di questo blog e ci aiuti ad esprimerci senza offenderci continuamente.
cattolica ipocrisia a cui siamo abituati
Aggiornamento:
dulcis in fundo l’accusa di ipocrisia.
in fundo….
Se non mi pensi ci aiutiamo,
se invece continui a trovare motivo per attaccarmi,
sarò lieto di trascinarti con me agli inferi.
La scelta l’hai fatta sempre tu
fino ad ora.
Chiedo scusa ai lettori a cui capita di leggere di coteste tristezze,
ma al bullismo,
se non interviene apposita legge,
io ho imparato a rispondere con uguale e stessa reazione.
Certo che ti scusiamo!
Sei anziano….
Elsa,
non mi sogno di chiedere scusa a te,
ma a tutte quei tanti lettori,
che normalmente leggono i post di luigi,
ed incontrano commenti str****.,
come anche i miei,
ma
normalmente,
non scrivono mai
e non hanno nessun interesse ad entrare
in beghe da gallinaio.
In quanto al mio arrivo alla vecchiaia,
ne sono grato al Signore,
e non di certo a lei,
una vecchiaia che mi fa vedere sempre megio le vostre ipocrisie,
una vecchiaia che non deve temere le raccomandazioni.
Quando capiterà
potrà venire con me agli inferi.
Con i miei migliori auguri
Elsa
per me le non mi fa testo
“sarò lieto di trascinarti con me agli inferi”
che dire? Cedo di fronte a una minaccia tanto terribile!
Ognuno è libero di allietarsi come preferisce, personalmente sarò lieto quando riuscirò a leggere commenti un po’ meno feroci.
Sono disposto, naturalmente, a fare la mia parte.
non e’ una minaccia,
piuttosto
una liberazione
http://www.youtube.com/watch?v=3eoW2WRepCI
piuttosto
una liberazione
agli anziani succede purtroppo prima o poi
Grazie Elsa,
siamo nella stessa barca,
ti posso trascinare con me.
meglio con una donna
che con uomini veci e laidi…
de gustibus….. a me.
Fatti bella che passo