Bergoglio a una mamma sola: cerca la famiglia di Gesù

Nella conversazione con i ragazzi romeni la quinta risposta del Papa [vedi post del 21 febbraio] è a una giovane mamma che non ha potuto tenere la figlia, si sente giudicata, teme la solitudine e chiede al Papa che senso abbia la sua vita. Francesco le consiglia di “cercare la compagnia della comunità cristiana”, cioè della “famiglia di Gesù” e della Madre che Gesù ci ha dato: famiglia nella quale nessuno dovrebbe restare “solo”. Nei commenti la domanda, la risposta, un mio appunto.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Mi sento sola. Quinta domanda: Succede che mi sento sola e non so che senso abbia la mia vita. La mia bambina è in affido e alcune persone mi giudicano che non sono una buona mamma. Invece io credo che mia figlia stia bene e che ho deciso correttamente anche perché ci vediamo spesso.

    26 Febbraio, 2018 - 22:48
  2. Luigi Accattoli

    Affidarsi gli uni agli altri. Francesco: Sono d’accordo con te che l’affido può essere un aiuto in certe situazioni difficili. L’importante è che tutto sia fatto con amore, con cura per le persone, con grande rispetto. Capisco che spesso ti senti sola. Ti consiglio di non chiuderti, di cercare la compagnia della comunità cristiana: Gesù è venuto a formare una nuova famiglia, la sua famiglia, dove nessuno è solo e siamo tutti fratelli e sorelle, figli del nostro Padre del cielo e della Madre che Gesù ci ha dato, la Vergine Maria. E nella famiglia della Chiesa possiamo ritrovarci tutti, guarendo le nostre ferite e superando i vuoti d’amore che spesso ci sono nelle nostre famiglie umane. Tu stessa hai detto che credi che tua figlia stia bene nella Casa-famiglia anche perché tu sai che lì ci tengono alla bambina e anche a te. E poi hai detto: “Ci vediamo spesso”. A volte la comunità dei fratelli e delle sorelle cristiani ci aiuta così. Affidarsi l’uno all’altro. Non solo i bambini. Quando uno sente qualcosa al cuore si affida all’amica, all’amico e fa uscire dal cuore quel dolore. Affidarsi fraternamente gli uni agli altri, questo è bellissimo e questo lo ha insegnato Gesù. Grazie.

    26 Febbraio, 2018 - 22:48
  3. Luigi Accattoli

    Fare famiglia con altri. Ogni volta che qualcuno piange per la solitudine il cristiano che l’ascolta dovrebbe parlare come il Papa parla a questa donna: invitarlo a non chiudersi, indicargli la possibilità di trovare un focolare, accompagnarlo nella ricerca. Cerca la famiglia di Gesù, cerca i fratelli che la compongono, cerca la Madre che la protegge. Non sono parole retoriche: ci sono ovunque tanti ambienti dov’è possibile fare famiglia con i cristiani. Spesso può essere risolutore un piccolo gesto di avvio di quella ricerca del focolare. C’è chi non sa che vi sono intorno case famiglia, famiglie allargate, mense e dormitori per chi è solo. Oltre al gesto audace e raro del prendere in casa chi è solo, c’è quello del tutoraggio e della guida nella ricerca. Facendo volontariato in parrocchia ho una frequente esperienza di tali gesti di avvio del cammino di uscita dalla solitudine.

    26 Febbraio, 2018 - 22:49

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