“Quanta corruzione c’è nel mondo! E’ una parola brutta, se ci pensiamo un po’. Perché una cosa corrotta è una cosa sporca! Se noi troviamo un animale morto che si sta corrompendo, che è corrotto, è brutto e spuzza anche. La corruzione spuzza! La società corrotta spuzza! Un cristiano che lascia entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, spuzza!”: così Francesco stamane a Scampia, quartiere napoletano di tutte le devianze. Nel testo linkato l’editing vaticano gli fa dire che “la corruzione puzza”, ma Francesco ha detto “spuzza” ed è bene restituire alla parlata papale quella “s” di ribrezzo che c’era nell’italiano antico e che c’è in alcuni dialetti e sta a dire puzza rivoltante, fetore, fetenzia.
Parabola di Bergoglio a Scampia e del corrotto che spuzza
24 Comments
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Voglio bene al papa che mette il dito nella piaga di questo difficilissimo e martoriato Paese che è la nostra Italia.
Molto belle e intense anche le parole dette da papa Francesco sul lavoro, (o meglio, sulla mancanza di lavoro).
Buona V Domenica di Quaresima a tutti.
Ciao fabri
Concordo.Belle parole e “buffo “l’assalto delle suore di clausura al Papa.
Mi unisco ai commenti degli amici Fabricianus e Picchio: segnalo anche la denuncia – lanciata dal Papa nel corso della sua visita al carcere di Poggioreale – delle condizioni di vita dei carcerati (“indegne della persona umana”).
Buon sabato sera al “pianerottolo” !
Roberto 55
Certo che “spuzza” non lo avevo mai sentito. Lo terrò bene a mente.
«De cosa spussa l’acido solfidrico?» (cit. Ginzburg, Lessico famigliare)
Dunque il papa ha detto “spuzza”. O meraviglia delle meraviglie!
Non riesco a immaginare il vostro entusiasmo quando dirà “cacca”.
(Luigi, tu che sei il mio corrispondente di fiducia “in partibus Bergolii”: è stata questa la cosa più significativa che ha detto a Napoli?)
San Gennaro ha fatto ‘O MIRACOLO!
Il buon Andrea Tornielli si affretta a precisare estasiato che “E’ la prima volta davanti a un papa!” Infatti il miracolo non avvenne ne’ davanti a GPII ne’ davanti a Benedetto! Edavanti a Pio IX è dubbio!
E il Card. Sepe si affretta a dire che questo significa che San Gennaro vuole bene a papa Francesco!
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-napoli-39939/
Dunque San Gennaro non voleva bene ne’ a Pio IX ne’ Santo Giovanni Paolo II ne’ a Benedetto, davanti a cui rifiutò di compiere il prodigio ma invece vuole bene a Francesco. Anche i santi si sa hanno le loro simpatie ed antipatie.
Da tenerlo a mente!
Se poi qualcuno in tutto questo sente “spuzza” di smaccata cortigianeria, di adulazione e di papolatria oltre il limite del buon gusto, è pregato di turarsi il naso ed andare avanti…
E magari dovrà turarsi invece gli occhi e le orecchie davanti a questo “simpatico siparietto” come lo definisce Repubblica:
l’assalto delle suore di clausura
http://video.repubblica.it/edizione/napoli/c-e-il-papa-suore-di-clausura-in-delirio-il-cardinale-sorelle-tenimmo-che-ffa/195531/194542?ref=HREC1-6
L’assalto delle suore di clausura a papa Francesco col Card. Sepe che parla in napoletano io lo definerei un video CULT, una prima posizione assoluta in una
classifica del KITSCH clerical-religioso.(*)
Una testimonianza vera , involontaria e perciò sincera e come dire ? veramente popolare .
(*) DEFINIZIONE DI KITSCH:L’aggettivo tedesco kitsch /?k?t?/ qualifica oggetti artistici di cattivo gusto
Il kitsch è spesso associato a tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici; il termine può comunque essere utilizzato per descrivere un oggetto artistico che presenta una qualsiasi mancanza: una delle caratteristiche di questo tipo di arte consiste, infatti, nel tendere ad essere una imitazione sentimentale superficiale e teatrale.
No forse la prima posizione assoluta nella classifica del KITSCH clerical-papolatrico non ce l’ha l’assalto delle suore ma questo altro video sulla pizza:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/03/22/papa-francesco-si-fa-pizza-sul-lungomare-a-napoli-presa-al-volo-di-bergoglio/352293/
E badate bene ,(sia detto per le varie Marilise e Picchio) che in tutto questo io non sto criticando il papa!I Non sto dicendo nulla contro il papa Francesco ma solo contro i suoi smisurati ed esagitati accalamatori ! In questo caso povero papa Francesco non è colpa sua! Lui non c’entra , non è responsabile dell’isterismo dei suoi fans !
però forse ognuno ha i fans che si merita
Come disse Nicoletta, Y A W N !
Buona domenica !
Roberto 55
Che dire, discepolo? Se lei prova schifo per i “fans” del Papa, prenda atto semplicemente del fatto che Francesco non ha chiesto lui di avere dei “fans”. Se li attira naturalmente, e qualche ragione ci sarà. Non crede?
Ha provato qualche volta, al netto della sua ideologica e pregiudiziale antipatia per questo Papa, a chiedersi la vera ragione di tutto questo ?
E dovrebbe anche chiedersi perché mai se un pizzaiolo gli regala una bella e (suppongo) ottima pizza, lui dovrebbe rifiutarla con la “spussa” al naso, dimostrando in tal modo una deplorevole scortesia.
discepolo
invece di starnazzare subito perchè non leggi anche gli articoli oltre ai titoli che si sa sono fatti per attirare lettori e non sempre decisi dal giornalista?
tornielli nell’articolo scrive: “Ma sono solo tradizioni popolari. Da non sopravvalutare, dunque. Anche perché negli ultimi anni il prodigio si è verificato davanti al vescovo ortodosso di Cipro (il martire Gennaro è venerato pure dagli orientali), al Gran Maestro dell’Ordine di Malta e a un gruppo di vescovi albanesi.”
quindi la smaccata cortigianeria, di adulazione e di papolatria oltre il limite del buon gusto la vedi solo tu.
per il resto leggendo i deliri di discepolo mi associo a nicoletta e roberto : Y A W N
Picchio, la verità è che discepolo ( e qualcun altro) “starnazza” ad ogni appiglio a cui può attaccarsi per creare il fumo inconsistente del ridicolo. Magra consolazione per lei e per chi si trova sulla sua stessa linea.
Se discepolo leggesse quegli articoli in cui si parla di cose serie, e dunque seriamente si parla anche del Papa, si renderebbe conto di ben altre cose.
Vedrebbe, per esempio, che la maggior parte dei fedeli e dei preti che lo vedono come ideale punto di riferimento, salutano questa stagione della Chiesa come salutare e benefica.
Il potere di una Istituzione che si fonda sulla sacralità, è stato confinato in un angolo remoto da un uomo semplice che vede il potere come frutto di egoismo e di ambizione personale.
Il Vangelo di Gesù Cristo è stato riportato vitalmente al centro dell’attenzione di tutti, e l’autentico messaggio evangelico viene respirato (finalmente!) come aria fresca innovatrice.
Tutto ciò non può essere visto da chi si è abbarbicato, in superficie, ad un monumento antico che, con l’andar del tempo, ha prodotto una spessa patina di muffa, che ne ha oscurato la bellezza e lo spirito vivificante.
Questo succede ai monumenti che non vengono ripuliti e restaurati. Questo era successo anche alla Chiesa.
Cara Marilisa almeno noi abbiamo n “monumento antico“acui abbarbicarci!Per qunto muffito secondo la tua definizione e‘pur sempre una PIETRA. Voi avrete solo la melma in cui sprofonderete come nelle sabbie mobili. La melma,la Chiesa liquida,il magistero squagliato,il fango e la putredine saranno quello a cui VOI cara Marilisa cercherete invano di aggrapparvi nello sfacelo. Preferisco il monument di pietra anche se muffito alla melma.
Tu sei Pietro e su questa pietra fondero‘la mia Chiesa.
Cristo a quanto pare non disdegnava le pietre. Anche se muffite le pietre hanno una loro dignita. Preferisco le pietre ai sangui di San Gennaro che si liquefanno a simpatia
Ciao Roberto, ciao Picchio, ciao tutti, ciao ciao. 🙂
La pietra c’ è sempre, discepolo, ed oggi l’ Istituzione fondata su di essa è guidata da un “Pietro” che si chiama Francesco. Il quale, le piaccia o no, si sta adoperando per toglierle la muffa accumulata nel tempo.
Lei continui pure ad accarezzare la muffa, ma lasci che la maggior parte dei cattolici apprezzino spontaneamente chi vuol fare riscoprire lo splendore di una ” pietra” ripulita alla luce del Vangelo non solo enunciato e quasi spento, ma vivificato nella purezza del messaggio.
La Chiesa era rimasta indietro di due secoli, come disse il grande card. Martini ( il suo vescovo, discepolo), e in essa si respirava male. Una bella boccata di ossigeno era indispensabile.
Tranne per quelli che si erano abituati all’ odore del vecchiume.
Che lei ci si trovasse a suo agio non è una novità.
Lasci perdere, discepolo, le notizie che sono buone solo a far sorridere. Legga bene invece quel che dice il Papa tutte le volte che indirizza i suoi discorsi ad una comunità piccola o grande.
Se ci fa caso, tocca il nervo scoperto di una società che è intrappolata nella corruzione e nel menefreghismo. E se questi temi non vengono evidenziati almeno dal Papa , da chi allora?
Gesù ai suoi tempi faceva lo stesso: si rivolgeva ai suoi contemporanei mostrando loro i peccati da cui rifuggire. E indicando il rispetto e la dignità di ogni persona umana. Da qui bisogna ricominciare.
Se questo è vero, non si può non ascoltare la voce di chi non si stanca di ripeterlo a gran voce.
Tutto il resto è superfluo.
Il Papa attuale, Francesco, è stato più volte definito “sui generis”, espressione che include tutto ciò che ,per certe particolarità peculiari, è “originale”, nel senso che ha un suo carattere distintivo proprio ed esclusivo, pertanto non può includere la totalità.
E’“sui generis”, appunto, e bisogna lasciarlo stare così com’è accettandone le bizzarrìe , le stravaganze, o prendendone tout court le distanze…
E siccome nessuno può impedire ad un cattolico di pensare con la propria testa e, non da ultimo, la Chiesa è composta da una pluralità di anime credo sia doveroso il rispetto…Pertanto, io penso che quando la politica prevale sulla purezza della fede e il criterio è sempre e solo diplomatico e contingente sembrerà, in prima battuta, che la Chiesa ne giovi, ma è un’illusione. Questo “Bergoglismo” ipertrofico, iper-pastorale [ e anche a-teologico] imperante, a mio sommesso avviso, non solo non porterà alcun cambiamento alla realtà dei fatti, ma è destinato a lasciare una lunga scia di incognite…per nulla superflue…tempo al tempo…
..il rispetto della altrui sensibilità quando queste divergono dalla “propria linea”.
Il cattivo odore di cui ha parlato Papa Bergoglio non è solo a Scampia, ma direi che si avverte un po’ in tutti gli angoli della terra, compresi i quartieri ‘alti’, a meno che il mio olfatto non sia gravemente danneggiato. Scampia sarebbe il quartiere di tutte le devianze? Si vede che in altri luoghi le devianze vengono nascoste meglio. Peccato non poter fare esempi di vita vissuta non a Scampia, ma in famiglie di professori universitari del nord d’Italia. Non capisco perché il Pontefice che s’interessa tanto di mafia non affronti il problema alla radice, o almeno, a una delle sue radici: se un bambino e un adolescente viene cresciuto da un padre malavitoso, magari da un ‘boss’, è quasi certo che sarà costretto a seguirne le orme. Assorbirà gli ideali dei suoi genitori e si omologherà ai loro metodi, al loro stile di vita. Sembra tanto strano? Del resto questo è un aspetto del problema che quasi nessuno affronta, perché fa paura e ci mette davanti alle nostre responsabilità, che ci ricorda cosa significa ‘scagliare la prima pietra’. Perdonatemi, ma è più semplice e comodo criticare, giudicare, magari anche scomunicare gli ‘ex bambini” di Gomorra ormai cresciuti. Lo facciamo tutti e ci godiamo anche le fiction lucrando sulle loro vite devastate dalla nostra indifferenza. E’ proprio quello che ci aveva insegnato Gesù che trovava ripugnante non tanto la puzza dei ‘criminali’ (ne ha canonizzato uno illustre sul Golgota), quanto ‘il dare scandalo ai piccoli innocenti’. Insegnare a un ragazzino privo di difese psicologiche e di punti di riferimento a vendere droga, a usare le armi, questo davvero è maleodorante. Soprattutto quando è tuo padre a insegnartelo e non hai altri adulti per rimpiazzare tuo padre. Spero che un giorno Bergoglio o un altro Papa si occupi anche di questo aspetto del problema ‘mafia’, ‘camorra’, eccetera eccetera. E spero che vorranno occuparsene anche magistrati, assistenti sociali, politici, spero che ce ne interesseremo tutti un giorno, prima che sia davvero troppo tardi per riconoscere le nostre colpe, oltre quelle degli altri. Psicologia spicciola: ‘a volte giudichiamo gli altri per occultare le nostre colpe’. Qualche telefono azzurro, verde, fucsia, un numero gratuito per poter dire: ‘Aiutatemi, mio padre sogna che io porti avanti la sua ditta di narcotrafficante, cosa posso fare per piacere a papà senza infrangere la legge?’ Non credo basterebbe un numero di telefono, ci vogliono miracoli come quelli di San Francesco che rimproverò il confratello per aver scacciato i terribili briganti dal convento e andò a cercarli nel bosco dove si nascondevano per chiedere loro scusa. Una delle tante versioni della famosa leggenda del ‘lupo di Gubbio’.