Il Papa ha fatto 24 nuovi cardinali dei quali 20 “elettori”, cioè con meno di 80 anni. Tra gli elettori dominano i curiali – che sono dieci – e gli italiani, otto. Curiali e italiani trionfano anche tra i quattro con più di 80 anni e qui la faccenda è innocua. Ma con gli elettori no: che Benedetto voglia riportare il Papato in Italia? [Continua nei primi due commenti]
Benedetto vuole riportare il Papato in Italia?
21 Comments
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[Segue dal post] Ecco l’elenco dei cardinali letto dal papa alla fine dell’udienza generale in piazza San Pietro – i non elettori sono gli ultimi quattro:
1. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi;
2. Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto);
3. Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”;
4. Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura;
5. Fortunato Baldelli, Penitenziere Maggiore;
6. Raymond Leo Burke, Prefetto della Segnatura Apostolica;
7. Kurt Koch, Presidente del Consiglio per l’Unità dei Cristiani;
8. Paolo Sardi, Vice Camerlengo;
9. Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero;
10. Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici;
11. Gianfranco Ravasi, Presidente del Consiglio della Cultura;
12. Medardo Joseph Mazombwe, Arcivescovo emerito di Lusaka (Zambia);
13. Raúl Eduardo Vela Chiriboga, Arcivescovo emerito di Quito (Ecuador);
14. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa (Congo);
15. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo (Italia);
16. Donald William Wuerl, Arcivescovo di Washington (Usa);
17. Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo di Aparecida (Brasile);
18. Kazimierz Nycz, Arcivescovo di Warszawa (Polonia);
19. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Arcivescovo di Colombo (Sri Lanka);
20. Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Germania).
21. José Manuel Estepa Llaurens, Arcivescovo Ordinario Militare emerito (Spagna);
22. Elio Sgreccia, già Presidente della Pontificia Accademia per la Vita (Italia);
23. Walter Brandmüller, già Presidente del Comitato di Scienze Storiche (Germania);
24. Domenico Bartolucci, già Maestro della Cappella Musicale Pontificia (Italia).
[Segue dal post] Tra i nuovi cardinali ho alcuni buoni amici: Francesco Monterisi, Gianfranco Ravasi, Paolo Sardi, Paolo Romeo, Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Elio Sgreccia. Mando loro un saluto. Due a Ravasi, che la domenica mattina ascolto commentare le letture del giorno a Canale 5 dalle diverse chiese di Roma, generalmente davanti ad altari barocchi. Domenica scorsa teneva la breve lectio da Santa Prassede che per televisione sembrava ancora più bella.
Beh, allora -con tutti questi amici- speriamo in un papa Accattoli.
Un papa italiano? Bene. Ma in fondo anche Benedetto XV ha dimostrato di essere tendenzislmente itsliano; se non altro parla nella nostra lingua (cosa sempre più tracurata anche dagli italiani).
Benedetto XVI…
Luigi, che non sia un segno premonitore per Ravasi?
dalla Santa Prassede alla Santa Sede il passo è breve!
Caro Luigi,
non sono amico di Ravasi,
ma lo incontro spesso, soprattuto la domenica pomeriggio, in centro.
Un povero prete milanese lo soprannominava “la primadonna”, ma ai posteri i giudizi di merito!!!
Nella nomina di codesti cardinali, soprattutto di curia,
appare chiaro l’orientamento del papa di garantirsi una successione secondo i suoi “desiderata”,
(non è dato di sapere se Benedetto voglia influenzare il lavoro dello Spirito…).
Nemmeno Pio XII era stato capace….
Ridare forza alla Curia vaticana e al romano-centrismo, cosa che Paolo VI cercò di mitigare, cosa di cui Giovanni Paolo II se ne disinteressò beatamente,
ma è il punto di forza di Benedetto.
Leggere i nomi dei nuovi cardinali,
è leggere la conferma di una gerarchia che si arrocca dietro un “bastione”.
Mi serve da lezione la bell’anima di un sacerdote che conosco da svariati decenni,
uomo tanto semplice,
ma quando parlavo con lui, sin da ragazzo, (all’epoca estremamente mentalmente clericale come un papaboys odierno…)
non lo trovavo mai in sintonia, sembrava fuori dal mondo, lui pieno di una sua spiritualità, io affascinato dalla sua bontà, ma continuavo a non capire.
In riscontri successivi nel tempo ebbi conferma delle mie sensazioni.
Oggi “fà” il cardinale del nulla….
brav’uomo …. secondo le intenzioni del sommo pontefice.
Peccato che la stampa appropri a loro la funzione di “Chiesa”.
Peccato che quando Benedetto viene da noi a san Giovanni, non si possa rispondere in diretta alle sue belle parole, ma assolutamente prive di riscontri a cominciare da lui e a seguire alla sua corte di “alti funzionali”…
I cardinali nel loro rosso porpora splendente da “gaypride” dovrebbero ricordare il sangue dei martiri….
ma se uno di loro dovesse diventare Papa…. ha una bella papamobile in vetri antiproiettile,
alla facciaccia del martirio…. che fa tanto trendy parlarne…. da loro…
Ovviamente so che qualcuno può sentirsi “ferito” dalle mie sincere considerazioni,
ma le mie considerazioni,
sono anche quelle di tanta gente,
che non viene qui sul blog Accattoli, o che non conosce nemmeno Accattoli.
Dunque, alle anime belle invito a tener presente che oltre a loro (detentori della verità) c’è tutto il resto del mondo, anche tra i cattolici.
Qualcuno si può arroccare in un suo apologismo di maniera,
ma non cambia il mondo fuori di questo blog,
non può costringere tutti i cattolici ad un pensiero unico (e non è mai accaduto nella storia…)
Non credo che lo spazio che Luigi ci offre serve per affermare delle verità autoreferenziali e assolute per alcuni,
mi ricordo che Luigi ha affermato che questo spazio dovrebbe servire di incontro anche tra persone cattoliche o non cattoliche,
che tra loro si ascoltano.
Gli imput che Luigi ci offre sono una continua riflessione,
non sono una imposizione di una verità.
Le mie sono riflessioni che vengono dal concreto di chi vive nella Roma dei preti a iosa, delle decine e decine di vescovi, delle parrocchie, dei cinesi, dei bengalesi, della normale gente, papista o non papista, tradizionalmente più o meno cristiana, di parroci che si rendono conto degli attuali limiti storici e chiedono a gran voce la “corresponsabilità” dei laici cattolici all’attività sacerdotale nella comunità parrocchiale, di vescovi di settore, che passano il loro tempo tra vicariato, cresime nelle parrochie, feste di patroni.
Sono le mie verità esperienziali
che non posso e non devo imporre a nessuno.
Un saluto
la mia risposta è sì
Clonare Ratzinger?
Questa che il rosso porpora indichi il sangue dei martiri credo sia una forzatura storica.
Il rosso porpora -sono quasi certo- dovrebbe al contrario indicare la dignità imperiale che il papa ha ereditato dalla Roma antica e che concede (concede!!) ai cardinali.
La porpora è il colore degli imperatori romani e (quindi anche) di quelli bizantini.
Insomma, un motivo molto più prosaico.
Ciao a tutti: intervengo pochissimo per mancanza di tempo, ma vi seguo sempre con gioia; oggi, rileggendo il testo de “Les dialogues des carmélites” di Bernanos, musica di Poulenc (grandioso!), ho trovato questo aforisma che potrebbe andar bene per tutti, cardinali e non… “Quand les pretres manquent, les martyrs sur-abondent et l’équilibre de la grace se trouve ainsi rétabli” (2° atto, scena 4°)… se per “martiri” intendiamo in senso originario ed estensivo i “testimoni”… è una verità consolante…
(chiedo scusa per gli accenti mancanti, ma col pc non me la cavo molto!)
Un grazie a Matteo per i suoi commenti, non sempre li condivido, ma sono pensieri che mi fanno sempre riflettere……..
Io mi aspettavo monsignor Coccopalmerio, al momento presidente del Pont. Cons. per l’Interpretazione dei testi legislativi, ma per adesso niente. Speriamo in futuro.
Luigi, io però mi chederei se tra gli italiani possiamo segnare anche i curiali: a me un amico, al tempo dello scorso conclave fece quest’affermazione: “Guarda che Ratzinger è più italiano di te, è quasi 30 anni che sta in Curia”.
Se la guardiamo da questo punto di vista, allora sarà un Conclave ampiamente sbilanciato “in casa” e un segno del centralismo romano. Mi sembra un po’ un tentativo di arginare forze centrifughe che comunque necessariamente ci sono: la globalizzazione tocca anche la Chiesa.
Auguroni a tutti i neo eletti!
Questa infornata si presta a diverse considerazioni, e non tanto su questo o quell’escluso, quanto sul metodo.
Però è anche complicato trovare sempre l’equilibrio perfetto.
Speriamo facciano bene, tutti, con l’aiuto di Dio.
Oggi sul Corriere Della Sera prima pagina sui CONTI SOSPETTI DELLO IOR, un pagina e mezza a pag. 2-3 per pseigare come ci siano stati rapporti ed operazioni sospette. E Vi posso assicurare che nelle banche normali le operazioni antiriciclaggio vengono esaminate e le anomalie individuate.
Che dire sarà un altro bagno di sangue mediatico e il Vaticano e la santa sede ci faranno l’ennesima figura … dando spazio a polemiche, insulti, perdita di credibilità ecc.
Ma il caso Marcinkus con tutto quello che segui’ non ha insegnato nulla e perchè la Banca dello Ior non segue le normali procedure di controllo delle banche italiane, tanto che da un conto sono stati prelevati 140 milioni di euro in contanti!!
Vorrei tanto sbagliarmi ma mi sa che il Vaticano è finito un’altra volta con le mani nella marmellata….
Dimenticavo il Capo dello IOR Gotti Tedeschi che reputo una brava persona e che è arrivato per mettere ordine nei conti è stato informato della questione ieri ad un convegno in Via Veneto dal titolo “Etica e finanza” …………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Ma no caro Leone,
nessuna figuraccia.
Siamo noi, ignoranti e retrogadi, a non conoscere le leggi e i trattati internazionali che regolano i rapporti tra stati esteri con finanziarie e banche off shore.
Mi scuso per i tanti errori di battuta delpost di ieri, dovuti alla fretta … e agli occhi. Auguri sia al cardinale Antonelli che al vescovo Betori, ambedue umbri come me. Ricordo il cardinale Antonelli quando era vescovo di Gubbio, e con aria mite partecipava alla festa dei ceri; cosa assai gradita agli eugubini, dopo mons. Cesare Pagani, quanto mai estraneo alla festa, alla quale pure doveva partecipare per obbligo (ma aveva sempre la mitria storta). In quanto a mons. Betori è ancora giovane, verrà il suo momento. Mi rallegro per nomina del patriarca copto, mi sembra importante.
Concordo con Matteo sul fatto che la S. Sede dovrebbe attivare un ufficio (da assegnare secondo me a una donna) che raccolga i pareri della gente in risposta alle parole (sempre spledide, si veda la lettera ai seminaristi) di Benedetto XVI.
Comunque il futuro della Chiesa non dipende da queste nomine. Putroppo, come ha detto un prof. universitario assai impegnato da un punto di vista ecclesiale, la Chiesa non ha l’influenza, ma la polmonite. Diamoci da fare, l’emergenza, soprattutto educativa e di trasmissione della fede, è troppo grande.
Sì, la porpora cardinalizia è un retaggio imperiale. Come sono cambiati i tempi!
OT.
Pubblico omaggio all’idea genialissima del Moralista esposta nel suo blog:
http://mafuiane.blogspot.com/2010/10/lavoratori-eticamente-sensibili.html
Ravasi non mi sembra una “primadonna”, ma un grande intellettuale, di cui apprezzo le numerose pubblicazioni storico-esegetiche.Provate a leggere ad esempio il suo bellissimo, ampio commento al Cantico dei Cantici…
Non abbiamo vinto i “Mondiali” di calcio: chissà che non riusciamo a vincere il prossimo “Conclave” (il più tardi possibile, ovvio: lunga vita al nostro Papa !) !
A domani !
Roberto 55
Scherzi a parte, auguri a tutti i neo-eletti.
Buona notte !
Roberto 55