“In questi giorni la comunità internazionale ha seguito con grande preoccupazione la difficile situazione dei cristiani in Pakistan, spesso vittime di violenze o di discriminazione. In modo particolare, oggi esprimo la mia vicinanza spirituale alla signora Asia Bibi e ai suoi familiari, mentre chiedo che al più presto le sia restituita la piena libertà. Prego per quanti si trovano in situazioni analoghe, affinché i loro diritti siano pienamente rispettati“: così il papa all’udienza generale. Asia Bibi – 45 anni, cinque figli – è condannata a morte per blasfemia. La condanna è stata pronunciata il 7 novembre dal tribunale del distretto di Nankana (Punjab). Il fatto è del giugno 2009: al lavoro nei campi con altre donne, di fede musulmana, viene accusata dalle compagne di “impurità” in quanto cristiana. Lei si difende ricordando come Gesù sia morto saulla croce per l’umanità e chiedendo alle altre che cosa avesse fatto Maometto. Quest’argomentazione le è valsa l’accusa e la condanna per blasfemia.
Benedetto per Asia Bibi: “le sia restituita la piena libertà”
14 Comments
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A costo di sembrare monotoni, non stanchiamoci di chiedere la libertà per Asia Bibi. Infatti sappiamo che in ambito internazionale solo “repetita iuvant”, e direi “opportune et inopportune repetita”.
Concordo pienamente con Antonella Lignani e aspetto che tanti amministratori non si vergognino (non dico del Vangelo… che non tutti conoscono e compulsano) e non temano – in base a cinici calcoli – di indicare ai loro concittadini che questa è una battaglia di civiltà, prima che di religione e va combattuta apertis verbis. L’esito non è scontato, ma se non combattiamo questa, quale altra allora?
Spero di non urtare la sensibilità di chi pensa che queste parole (battaglia, civiltà) siano da cancellare e/o edulcorare sempre e comunque: io credo che tutte le parole (urbane) si possano usare e, anzi, debbano essere usate quando è indispensabile.
Un primo modo di farsi sentire è inviare una mail di protesta per la condanna di Asia a questo indirizzo:
salviamoasiabibi@asianews.it
e aderendo alla campagna di AsiaNews per salvare la vita di Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte per una falsa accusa di “blasfemia”
http://www.asianews.it/notizie-it/Firme-da-tutto-il-mondo-per-salvare-Asia-Bibi-20022.html
Asia, vieni via con me.
(Quel nome di battesimo in codesta circostanza non può essere altro che provvidenziale. Voglio dire, quando Asianews è sinonimo di “news su Asia” -o sulle varie, troppe, innumerevoli Asie d’Asia, o d’Asie- , beh, ecco, andrebbe rispolverata la categoria de “i segni dei tempi”.)
Vittorio Messori questa sera a Genova in cattedrale: (vado a memoria) “…nonostante tutto l’ecumenicamente corretto, bisogna pur dire che non è vero che tutte le religioni sono uguali, che una vale l’altra… Per il cristianesimo infatti, noi non siamo ‘dei pacchi postali che l’ostetrico invia al becchino’ …”
Buona notte.
Per fortuna si stanno muovendo i mussulmani.
E’ necessaria una grande mobilitazione internazionale.
http://www.tv2000.it/sat/asiabibi/salviamoasiabibi.htm
Bravo e coraggioso il nostro Papa Benedetto !
Buon sabato a tutti !
Roberto 55
Qualcosa si sta muovendo.
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=35057&lan=ita
Accadde oggi, all’ombra del Concistoro:
Dal Pakistan al Congo.
http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/26430.php?index=26430&lang=en
“RINUNCE E NOMINE , 20.11.2010
# NOMINA DEL NUNZIO APOSTOLICO NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
Il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo S.E. Mons. Adolfo Tito Yllana, Arcivescovo titolare di Montecorvino, finora Nunzio Apostolico in Pakistan.”
(Non so in che chiave leggerlo, però…)
Speriamo che le buone notizie siano confermate.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo496354.shtml
Speriamo che le assicurazioni del ministro Frattini siano ben riposte; certo che non si è fatto molto al proposito.
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=56877&idsezione=4
Mi sembra di essere una specie di “vox clamantis in deserto”.
La fede e l’impegno a non voler scendere dalla Croce sono essenziali per un papa, ha detto Benedetto XIV. Ma non possiamo lasciar passare sotto silenzio le croci dei cristiani nel mondo.