Benedetto: “La rinuncia era per me un dovere”

Nell’intervisa a Elio Guerriero per il volume che andrà in libreria il 30 agosto [“Servitore di Dio e dell’umanità. la Biografia di Benedetto XVI”, Mondadori] Papa Ratzinger segnala l’impossibilità di affrontare voli transoceanici tra le ragioni della rinuncia e indica la primavera del 2012 come il momento della decisione di lasciare. Nei commenti i brani dell’intervista anticipata dalla “Repubblica” del 24 agosto nei quali il Papa emerito narra la maturazione della decisione e l’amicizia paterna e fraterna con il successore.

34 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Impegni insostenibili. Nel 2013 vi erano numerosi impegni che non ritenevo più di poter portare a termine. In particolare era già stata fissata la data della Giornata Mondiale della Gioventù che doveva svolgersi nell’estate del 2013 a Rio de Janeiro in Brasile. Ora, a questo riguardo, io avevo due convinzioni ben precise. Dopo l’esperienza del viaggio in Messico e a Cuba, non mi sentivo più in grado di compiere un viaggio così impegnativo. Inoltre, con l’impostazione data da Giovanni Paolo II a queste giornate, la presenza fisica del Papa era indispensabile. Non si poteva pensare a un collegamento televisivo o ad altre forme garantite dalla tecnologia. Anche questa era una circostanza per la quale la rinuncia era per me un dovere.

    26 Agosto, 2016 - 9:30
  2. Luigi Accattoli

    Dopo Messico e Cuba. Il viaggio in Messico e a Cuba [23-29 marzo 2012] era stato per me bello e commovente da molti punti vista […]. In quegli stessi giorni, tuttavia, ho sperimentato con grande forza i limiti della mia resistenza fisica. Soprattutto mi sono reso conto di non essere più in grado di affrontare in futuro voli transoceanici per il problema del fuso orario. Naturalmente ho parlato di questi problemi anche con il mio medico, il Prof. Dr. Patrizio Polisca. Diveniva in questo modo chiaro che non sarei più stato in grado di prender parte alla giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro nell’estate del 2013, vi si opponeva chiaramente il problema del fuso orario. Da allora in poi dovetti decidere in un tempo relativamente breve sulla data del mio ritiro.

    26 Agosto, 2016 - 9:31
  3. Luigi Accattoli

    Paterno-fraterno. Com’è il rapporto con il suo successore? L’obbedienza al mio successore non è mai stata in discussione. Ma poi vi è il sentimento di comunione profonda e di amicizia. Al momento della sua elezione io provai, come tanti, uno spontaneo sentimento di gratitudine verso la Provvidenza. Dopo due pontefici provenienti dall’Europa Centrale, il Signore volgeva per così dire lo sguardo alla Chiesa universale e ci invitava a una comunione più estesa, più cattolica. Personalmente io rimasi profondamente toccato fin dal primo momento dalla straordinaria disponibilità umana di papa Francesco nei miei confronti. Subito dopo la sua elezione cercò di raggiungermi al telefono. Non essendo riuscito questo tentativo, mi telefonò ancora una volta subito dopo l’incontro con la Chiesa universale dal balcone di san Pietro e mi parlò con grande cordialità. Da allora mi ha fatto dono di un rapporto meravigliosamente paterno-fraterno. Spesso mi giungono quassù piccoli doni, lettere scritte personalmente. Prima di intraprendere grandi viaggi, il Papa non manca mai dal farmi visita. La benevolenza umana con la quale mi tratta, è per me una grazia particolare di quest’ultima fase della mia vita della quale posso solamente essere grato. Quello che dice della disponibilità verso gli altri uomini, non sono solamente parole. La mette in pratica con me. Che il Signore gli faccia a sua volta sentire ogni giorno la sua benevolenza. Per questo prego il Signore per lui.

    26 Agosto, 2016 - 9:33
  4. Luigi Accattoli

    Decise in primavera. Dall’intervista non apprendiamo elementi conoscitivi inediti sulla rinuncia. Sapevamo da indiscrezioni sicure del ruolo decisivo che vi avevano avuto sia la fatica del viaggio in Messico e a Cuba, sia la prospettiva della Giornata di Rio. C’era disputa se la decisione fosse stata presa nella primavera o nell’estate del 2012. Ora è chiaro che fu nella primavera. Forse sul finire della primavera. In un passo che non ho riportato Benedetto segnala come elemento per la scelta del monastero Mater Ecclesiae l’avvicendamento delle monache che vi risiedevano: “Avendo saputo che in quella primavera scadeva il triennio delle Visitandine, mi si dischiuse quasi naturalmente la consapevolezza che questo sarebbe stato il luogo dove potermi ritirare per continuare a mio modo il servizio della preghiera al quale Giovanni Paolo II aveva destinato questa casa”.

    26 Agosto, 2016 - 9:44
  5. maria cristina venturi

    OMNIA MUNDA MUNDIS
    (Tutto e‘puro per l‘uomo puro)

    26 Agosto, 2016 - 10:19
  6. Federico Benedetti

    Luca,
    nel tuo partito vi esprimete tutti così elegantemente?

    26 Agosto, 2016 - 13:10
  7. Clodine-Claudia Leo

    “Frangar non flectar”, fragile e forte, ossimoro che Benedetto XVI calza a pennello, in entrambe le versioni.

    “Frangar non flectar” “mi spezzerò ma non mi piegherò” : non credo esista locuzione più appropiata per descrivere la condizione avversa che ha fortemente influenzato il suo pontificato! Questo Papa che si è piegato ma non si è spezzato ha dimostrato di possedere un’intelligenza audace, un’anima e una fede che appartiene solo ai grandi , una moralità INATTACCABILE e incedibile anche dinnanzi ai ricatti. Per uno strano paradosso infatti, la plasticità, la capacità di cangiare ruolo ha intaccato un sistema robusto, rigido, incancrenito. Ha scoperchiato Pandora, ha osato come nessuno prima di lui. Ecco che quella fragilità ,flessibilità, adattabilità si è convertita in resistenza e forza. La forza di chi ha sa misurare il polso di se stesso e di ciò che lo circonda, di comprendere e conoscere i limiti, non solo suoi, ma anche degli altri , trovando il varco in cui passa la capacità di comprensione e di pietà…
    Grande Benedetto XVI

    26 Agosto, 2016 - 17:06
  8. Clodine-Claudia Leo

    … che ha intaccato un sistema in cui vigevano il compromesso,le cordate, le lobby occulte e il vizio a tutt’oggi inaffondabile. Forte e fragile….
    Anche Gesù – fragile e forte- accettò la condizione umana e la fine tragica ,inclemente. Eppure, solo in virtù di quella condizione di “fragilità”, riuscì ad esprimere appieno la sua divina sensibilità e capacità di percezione, trasformandola in forza: l’unica in grado di riscattare la “nostra” fragilità per donarci la vita eterna.

    26 Agosto, 2016 - 17:19
  9. Clodine-Claudia Leo

    @sorry17:06 ” Questo Papa che si è spezzato ma non si è piegato ha dimostrato di possedere un’intelligenza audace…”

    26 Agosto, 2016 - 17:29
  10. Lorenzo Cuffini

    Altrettanta intelligenza certo non hanno dimostrato, né dimostrano, i bambascioni che hanno caricaturato prima la figura di questo sant’uomo facendone un restauratore ( madechè?) da fumetto, e poi riempiendo di ragliate pagine e pagine sulla sua rinuncia….
    🙂

    26 Agosto, 2016 - 17:51
  11. Lorenzo Cuffini

    …per non parlare delle baggianate scritte sul ” vulnus” che sarebbe stato inferto al papato da rinuncia, papa emerito e “doppio” ( madeché?) papato….
    Chissà come ci si sente ad essere sbugiardati direttamente dal protagonista senza possibilità alcuna di equivoco?!
    🙂

    26 Agosto, 2016 - 17:53
  12. Clodine-Claudia Leo

    Certo è, che la lunga agonia di Giovanni Paolo II influì non poco nella scelta di Benedetto XVI . Non da ultimo, l’idea di una rinuncia papale (già contemplata nel canone 332) riveduta e corretta in “rinuncia per totale impedimento” era stata formulata da GPII nel 1983 canone335 anche se non l’applicò a se stesso trascinandosi fino alla fine.

    Tornando a Benedetto XVI : tutto si potrà negare e tutto si potrà dire, ma la mano piena di verità, per quanto non sempre sia saggio aprirla, presto o tardi, proprio come ogni altra verità sarà verrà alla luce e con la luce la verità brillerà come le stelle del firmamento e il mondo saprà che la scelta di Benedetto XVI “è il gesto conclusivo di una stagione di intrighi e veleni, è il segno del tormento interiore di un Papa solo, reso debole e malto. Di un papa, un uomo, colto e sensibile più incline al lavoro del pensiero che a quello della politica”, smembrato nello spirito, dilaniato nell’anima, infiacchito nel corpo, “consapevole che per guidare la Chiesa in questi tempi
    burrascosi occorrono energie che lui non ha più. Ma è anche un atto dalle profonde conseguenze e complesse ragioni politiche, che apre scenari con cui siamo destinati a confrontarci per anni a venire”

    Ci penserà la storia a raccontare gli eventi ,ad illustrare il bilancio del pontificato di Benedetto XVI. Ci penserà la storia a compiere la giusta indagine che sappia tratteggiare le tappe di un percorso, documentare le correnti della diplomazia vaticana, il Conclave, il significato delle scelte, le nuove sfide: ne prenderemo atto e piena consapevolezza… La storia è il tempo che vola senza riparare al bene non fatto, e senza allontanare il male che ancora si farà…

    26 Agosto, 2016 - 22:01
  13. Lorenzo Cuffini

    🙂
    La storia ci penserà senz’altro.
    La cronaca e i fatti , per l’intanto, pensano già ora a dire pane al pane e vino al vino alla compagnia delle pulcette saltimbanche di varia coloratura.
    Noi potremmo, senza tante menate e cortine fumogene inventate per darsi aria di chi la sa lunga, ma luuuuuuunga…(?!),potremmo intanto iniziare a prendere atto e piena consapevolezza delle parole dei due protagonisti chiave di questa vicenda, invece di ignorarli ostentatamente….

    27 Agosto, 2016 - 0:13
  14. roberto 55

    Premio “Quanno ce vò ce vò – 2016” all’amico (e ben ritrovato) Luca Grasselli, per il suo strepitoso intervento di ieri – ore 10.55.

    Buon sabato !

    Roberto Caligaris

    27 Agosto, 2016 - 9:31
  15. Clodine-Claudia Leo

    L’intelligenza finisce dove inizia la maleducazione caro Luca Grasselli!

    27 Agosto, 2016 - 13:31
  16. Lorenzo Cuffini

    Uh ma che bel motto & che bella indignazione cara Claudia Floris Leo.
    Volesse estenderli anche a chi ha scritto ( cito solo l’ultima in ordine di tempo)
    ” stronzate senza costrutto” ?
    🙂

    27 Agosto, 2016 - 17:00
  17. maria cristina venturi

    Non pensavo col mio commento di scatenare le ire dei garbati gentiluomini di questo blog. In realta‘cara Clodine volevo fare un elogio ao due papi:per le anime pure tutto e‘puro. Le anime pure quali Benedetto e Francesco vedono sempre e solo ilbene e sono lontane anni luce da intrighi,ambizioni e potere. Questo volevo dire:lla narrazione sei due papi che si vogliono bene,del rapporto spirituale dra i due e‘molto bella e venendp dalla loro atessa testimonianza mi spinge a pensare che in effetti loro la vivono cosi‘questa situazione. Ad altezze spirituali che solo un animo del tutto puro e e alieno sa ogni umana ambizione e sete di potere puo‘arrivare. Ma se questa narrazione e‘credibile per quanto riguatda i due papi,diventa meno credibile per quanto riguarda l‘entourage. Che durantw il pontificato diBenedettoci siano stati intrallazzi,giochi di potere,e intrighi vari e‘narrazione che fino ad ieri era quella accetata comunenente dalla maggioranza dei frequentatori di questoblog. Certo puo‘essere che tali intrighi e giochi di potere npn abbiamo avuto nulla a che fare fon le dimissioni do Benedetto. Tuttavia se si puo‘ mettere la mano sul fuoco sulla purezza do cuore deo due papi altrettanto non so puo‘dire del loro entourage. Capisco che ora la narrazione ufficiale vuole che “va tutto bene madama la marchesa“. Tuttavia temo che intrighi e giochi do potere in Vaticano co siano ancora e che le dimissipno do Benedetyp possano anche avere dei risvolto oscuri.
    Ma ip sono come ha ricordato Luca Grasselli npn un cuore puro ma piuttosto una mer…a

    28 Agosto, 2016 - 13:35
  18. maria cristina venturi

    Insomma quello che volevo dire e‘che le fiabe che finiscono col classico “….e vissero tutti felici e contenti“ sono molto belle ma ci vuole un cuore innocente da bambino per crederci. Io ammetto di aver perso la mia innocenza e di non credere piu‘alle fiabe o a Babbo Natale dall‘eta‘di sei anni.
    Per cui non e‘che non creda vero quello che dicono Benedetto sulle sue dimissioni e Francesco sui suoi rapporti coll“emeritp,per carita‘
    E“ che non credo che i cardinali,le cordate ecclesostichr le lobby, i poteri politici , siano linnocenti pargoletti da mondo delle fiabe.

    28 Agosto, 2016 - 13:50
  19. Clodine-Claudia Leo

    Cara discepolo “nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!”
    George Orwell 1903-1950

    28 Agosto, 2016 - 17:46
  20. picchio

    maria Cristina
    “Che durante il pontificato di Benedettoci siano stati intrallazzi,giochi di potere,e intrighi vari e‘narrazione che fino ad ieri era quella accetata comunenente dalla maggioranza dei frequentatori di questoblog. ”

    Durante tutti i pontificati, compreso questo di Francesco, ci sono intrallazzi, giochi di potere e intrighi vari.
    Più che gli intrighi nella sua decisione di dimettersi, stando alle parole di Benedetto, a cui non vedo ragione di non credere, hanno giocato le sue condizioni di salute, era caduto alzandosi di notte in Messico e anche qui ad Aosta procurandosi tutte due le volte delle ferite, e la stanchezza legata all’età. Molti sono stati edificati dalla lunga malattia di GPII, ma negli ultimi anni non si sapeva chi in effetti governasse la Chiesa. Credo anche che lui non volesse replicare una situazione di questo tipo, ma quest’ultima è solo una mia supposizione.

    Cristina Vicquery

    28 Agosto, 2016 - 18:41
  21. Clodine-Claudia Leo

    ” Cari amici – in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perché io impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perché io impari ad amare sempre più il suo gregge – voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi”

    Queste sono le parole che pronunciò Benedetto XVI durante la Santa Messa, Imposizione del Pallio e consegna dell’anello del pescatore all ‘inizio del ministero Petrino, durante l’Omelia in Piazza San Pietro quella Domenca del 24 Aprile 2005. Un’omelia intuitiva,profetica che lasciava presagire l’epilogo.

    28 Agosto, 2016 - 22:56
  22. Clodine-Claudia Leo

    Qualcuno dovrà chiedere scusa a Benedetto XVI:
    Sfido finanche un Carnera a remare per otto anni contro corrente: poi facciamoci raccontare quante energie gli restano!

    A me francamente i siparietti e gli inchini tra i due papi non distolgono dall’amara verità! E la verità è una (tutto il resto è una pantomima)

    Benedetto XVI È stato lasciato solo . Chi lo ha amato e seguito non dimentica la lettera piena di amarezza che scrisse ai vescovi nel marzo del 2009, a motivo della violenta polemica riguardo la revoca della scomunica dei vescovi lefebvriani. In quella lettera accorata, piena di dolore, cita anche quei molti, tanti, cattolici -oggi “invasati” di misericordia, apolatri all’ennesima potenza- che a quel tempo la parola “misericordia” non sapevano dove fosse di casa.

    Ma, come era d’uopo che dovesse sopportare l’indicibile proprio perché “nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario! Tuttavia le caricature che gli attribuirono -sul versante dello stile liturgico le tanti e tali le allusioni abiette e molto altro che è meglio non rammentare,alla fine sono state smentite anzi, per contro è confermato con i fatti che l’ “umile servo nella vigna del Signore” col quale si è presentato dopo la sua elezione non era una frase fatta ma la verità-
    Malato, vecchio? No…odiato. Eppure le parole che ha portato sono state queste:
    1 Amore
    2 Ragione
    3 Adorazione
    4 Creazione
    5 Chiesa
    6 Bellezza
    7 Cristo al centro.
    E siccome di ogni parola vana si dovrà rendere conto, cosa diranno al Signore nel giorno del giudizio coloro che parlano, parlano, parlano ingannando, mentendo, dicendo ogni falsità? E Che diremo noi, costruttori della sua Chiesa e Regno per non aver edificato né la Chiesa e né il regno , mandati per essere luce del mondo e sale della terra e aver diffuso stoltezza, insipienza, inganno tenebra e peccato…

    28 Agosto, 2016 - 23:07
  23. Clodine-Claudia Leo

    Che papa Francesco ci abbia messo una pezza con una parziale amnistia (espressione dell’anno giubilare) della confraternina di San Pio X , non sposta di una virgola il linciaggio morale indegno che gravò sulle spalle di Ratzinger… per quello come per altri fatti…tipo la vergognosa mobilitazione, gratuita, degli universitari della Sapienza e l’affronto del Rettore con tanto di lettera firmata dai profffff…
    E stendiamo un pietoso velo sulla crocifissione mediatica mondiale, che subì; l’imponente levata di scudi che si levò a seguito della lectio papale del 12/9 a Ratisbona per che cosa? Udite udite: una citazione dell’imperatore bizantino Manuele II Paleologo nel corso di un suo scambio di battute con un persiano . Frase estrapolata malignamente dal suo ampio e articolato contesto sulla “trascendenza assoluta” del Dio islamico -così diversa dalla sintesi ebraica e cristiana e greca di “fede e ragione” – che scatenò l’inferno tra o la umma musulmana.
    Vecchio e malato? Se è riuscito a resistere ed ha ancora la pelle addosso è già una grande Grazia…un dono di Dio!

    28 Agosto, 2016 - 23:41
  24. Clodine-Claudia Leo

    Nessuno lo difese: dov’era la curia i cardinali i vescovi, dove…?? che io ricordi ci fu un intellettuale, un tale Robert Redeker, che lo difese sul quotidiano Le Figaro: fu costretto a vivere alla macchia, a cambiare domicilio, a nascondere la propria faccia, a perdere la cattedra per una fatwa.

    La rinuncia fu per Lui un “dovere”? Beh…domandiamocelo seriamente.
    L’unico dovere, povero Papa, è stato sopportare: è più facile morire che sopportare tanto dolore !

    29 Agosto, 2016 - 0:00
  25. picchio

    perchè non stanno remando contro il papa attuale ? ma per favore… ll mordere e divorare dei Galati che allora Benedetto citò non continua forse ad esistere? Su alcuni siti stanno persino “lavorando” perchè si arrivi alla deposizione di Francesco per eresia! Benedetto al confronto è stato trattato con i guanti..

    Se poi si ritiene che quello che dice Benedetto nelle interviste siano solo stupidaggini non gli si fa un buon servizio perchè così facendo si aprono queste tre alternative, poco lusinghiere per lui:
    1) il papa emerito non sa quello che dice, ormai non c’è più con la testa
    2) e’ un codardo che pensa una cosa, ma ne dice un’altra
    3) è ricattato perchè ha qualche scheletro nell’armadio ed è costretto a dire così

    cristina vicquery

    29 Agosto, 2016 - 0:02
  26. picchio

    riguardo al discorso di Ratisbona il povero B16, di cui io non ho mai sopportato i gusti liturgici, bisogna dire che fu massacrato ingiustamente dai mussulmani, ma ora continua ad essere massacrato dai conservatori che leggono il discorso in una chiave che non è quella di Benedetto

    cristina vicquery

    29 Agosto, 2016 - 0:07
  27. Clodine-Claudia Leo

    La croce è nel destino di Pietro.

    29 Agosto, 2016 - 0:10
  28. Clodine-Claudia Leo

    Il crollo del Papato – ” Il 5 marzo 2013 è stata un’altra data cruciale con le dimissioni del Papa Benedetto XVI. E dato che Ida Magli sa perfettamente che le dimissioni (termine burocratico) può darle un capo di stato, un primo ministro, ma non il Papa, constata in questo avvicendamento della chiesa, tutta la tragedia della “perdita del Sacro”. “Il Parlamento e il Papato possono continuare a fingere di esistere, come nei fatti sembra che facciano, ma la forza del Sacro, l’hanno persa per sempre”. L’ascesa alla sede vacante è stata come è noto rimpiazzata da un gesuita, il cui Ordine, un tempo era addetto alla guardia del Papa. Nessuno ha creduto ai motivi di stanchezza e di vecchiaia (“ingravescentem aetatem”) di Benedetto XVI. Buon senso vuole che se la decisione è stata così repentina è perché altrettanto traumatici e repentini sono stati i fatti che hanno costretto Ratzinger alle “dimissioni”. E ora da chi è stato sostituito il vecchio Papa divenuto “emerito”? Mica da un giovincello! Da un 77enne, proveniente dal Nuovo Continente (“la fine del mondo”) con la sua finta familiarità di finto parroco di campagna. Su questo strano anomalo “colpo di stato” all’interno di una millenaria istituzione religiosa, si dovrà ancora fare piena luce.
    Di grande interesse il capitoletto intitolato al gesuita Ignazio di Loyola e le donne, che ben disvela come gesuitismo e ipocrisia siano in pratica, la stessa cosa”

    Non conosco l’autore di questo articolo ma posso dire di condividerlo…in linea di principio

    29 Agosto, 2016 - 7:36
  29. Certo, Clo, che legare così intimamente gesuitismo e ipocrisia … è un po’ grossa.
    E’ un ordine che ha dato e dà tanto alla chiesa. Sarebbe come dire che un santo (Ignazio) ha fondato una realtà aderire alla quale significa cercare la dissimulazione come carisma …
    Io non ci credo.

    29 Agosto, 2016 - 8:55
  30. picchio

    caspita! Un Papa , che è anche un fine teologo, sa che il papa può dare le dimissioni e lo fa un’antropologa dice che non può farlo e un cattolico, a cui tu ti associ, ritiene che l’antropologa abbia ragione???? incredibile.
    Il povero Benedetto continua ad essere lasciato solo…..pure da chi diceva di amarlo.

    Riguardo alla vecchiaia e alla stanchezza è evidente come sia un discorso personale: per Ratzinger la trasferta a Rio era un incubo, per Francesco no. Verrà anche per lui l’ingravescentem aetatem, per ora se la cava..

    cristina vicquery

    29 Agosto, 2016 - 9:08
  31. Clodine-Claudia Leo

    Cara Nico, non mi stupisco più di niente. Non dimenticare che la compagnia di Gesù è sempre stata una straordinaria macchina di potere dove la «ragion di Stato” il dialogo con re e diplomatici contò molto. Tuttavia di Papa Francesco nutro affetto e penso che la sua forza più che nell’occupare un “potere” consista nel seguire la via della Croce di Cristo, i cui disegni spesso non coincidono con i sogni, anche i più belli e giusti, degli uomini.

    29 Agosto, 2016 - 9:25
  32. Lorenzo Cuffini

    Straordinario!
    Non si considera minimamente la parola diretta di due papi, bollandola come siparietto, e si gabba per verità un balzano commento webbarolo sentenziante e poggiato su balzanissime considerazioni di un’antropologa….
    Dura rinunciare al ruolo istituzionale di pulce in cattedra.
    E gli effetti sono irresistibili.

    29 Agosto, 2016 - 13:08
  33. Lorenzo Cuffini

    Comunque anch’io non mi stupisco piu’ di niente.
    Dopo aver sentito affermare qui pubblicamente che ” la questione della legittinità del papa è tutta da approfondire” , posso anche sentire altre asinate tipo ” il crollo del papato” ( je piacerebbe…:) ) ” l’ascesa alla sede vacante è stata rimpiazzata da “, ” l’anomalo “colpo di stato”( con pudiche quanto inutili virgolette”)…..
    🙂

    29 Agosto, 2016 - 13:28

Lascia un commento