Non bisogna illudersi, i problemi che pone il secolarismo del nostro tempo e la pressione delle presunzioni ideologiche alle quali tende la coscienza secolaristica con la sua pretesa esclusiva alla razionalitá definitiva, non sono piccoli. Noi lo sappiamo e conosciamo la fatica della lotta che in questo tempo ci è imposta. Ma sappiamo anche che il Signore mantiene la sua promessa: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”: così Benedetto ha parlato alla Curia romana venerdì e mi pare leghi a meraviglia i due sentimenti del cristiano nell’imminenza del Natale, l’uno che viene dal bambino che sarà sempre con noi, l’altro dal dileggio di chi ci vede inteneriti da quel mistero. Aggiungo solo che quella tenerezza riscatta il dileggio.
Benedetto: la gioia del Natale e “la lotta che ci è imposta”
8 Comments
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La cosa peggiore del dileggio, caro Luigi, è che ha creato un clima (a volte anche dentro di noi) per cui pare quasi sconveniente pronunciare in pubblico le parole cristiane.
Dal sito della BBC http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/7111620.stm
“Tony Blair avoided talking about his religious views while in office for fear of being labelled “a nutter”, the former prime minister has revealed. ”
Cioè: Blair pensava che parlare della propria motivazione derivante dalla religione lo facesse passare per un pazzo visionario.
Posto che essere religiosi non significa automaticamente essere i più adatti a un compito di governo, doversi nascondere dietro un “we do not do God” è triste e priva l’intera società di un contributo forte.
Caro Luigi,come lei sono stata colpita da questo passaggio del discorso di Papa Benedetto.
“….Ou quand les grands esprits se rencontrent…”
Senza impiegare parole troppo forti, e con le dovute proporzioni, nel mio piccolo mondo, sono confrontata regolarmente e specialmente a Natale e Pasqua all`ironia di chi, conoscendo il mio percorso, pensa che io abbia fatto un passo indietro! Come è possibile che un`intellettuale come me, che ha tanto cercato e studiato anche le spiritualità non cristiane, possa essere ritornata alla Chiesa con i suoi dogmi, il suo Papa con il suo Magistero… incomprensibile per taluni !
Ma c`è anche rispetto e chissà , forse un pò d`invidia davanti alla gioia semplice dela mia fede, che si commuove davanti a quel Bambino che ci viene incontro!
Allora sì è vero ogni tanto mi arrabbio davanti alle offese ,agli attacchi verso la Chiesa cattolica, a modo mio e con i miei poveri mezzi, cerco di testimoniare ,ma in fondo sono fiduciosa che tutto succede secondo un misterioso disegno divino.
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”
A lei caro Luigi,alla sua famiglia, a tutti gli amici di questo blog, auguro di tutto cuore un dolce, sereno e felice Santo Natale !
Da Serena Sartini ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, potresti segnalare nel tuo blog il “presepe vivente” della Comunità di Villaregia, in via Berlese 55, Roma, 18° chilometro della Laurentina? Pecorelle, capretta, asinelli, cavalli e poi i pastori, gli angeli, il fornaio, il fabbro, Maria, Giuseppe, i Re Magi e quanti circoleranno per le vie dell’improvvisata Betlemme daranno vita a un presepe dove i visitatori saranno guidati alla capanna nella quale troveranno Maria, Giuseppe e un bellissimo bambino. Il presepe sarà attivo nei giorni 26 e 29 dicembre a partire dalle ore 15. Alle !7, 30 vi sarà l’arrivo dei Magi per un momento festivo comune. Ai visitatori verrà fatta la proposta di impegnarsi per il sostegno del Centro per Minori “Santa Giulia” di San Paolo del Brasile, dove la Comunità di Villaregia accoglie bambini di strada. Ogni giorno, in questo Centro, 100 bambini possono studiare, giocare, avere un pasto completo. Grazie
Beh, già che ci sono possono schernire anche Tony Blair, da pochissimo passato dall’anglicanesimo al cattolicesimo. A me, però, si parva licet, la cosa non dico che mi inorgoglisca (ché sarebbe ovviamente sciocco), diciamo che mi fa piacere e che mi dispiace per i dileggiatori.
Buon Natale a lei, caro Luigi, e a tutti i lettori di questo meraviglioso blog, ai quali dedico un citazione che amo molto:
“Happy, happy Christmas, that can win us back to the delusions of our childish days; that can recall to the old man the pleasures of his youth; that can transport the sailor and the traveller, thousands of miles away, back to his own fire-side and his quiet home!”
–Charles Dickens, The Pickwick Papers, 1836
“Meraviglioso blog”: grazie Windrosehotel! A Luisa, ad Alessandro e a Leonardo: aiutiamoci – qui e ovunque – a trovare le parole e i sentimenti giusti per non tacere mai le parole cristiane e per riuscire a proporle senza mancare di rispetto a nessuno. Credo che questa sia la sfida dell’epoca. Sento che possiamo riuscirsi dopo le contrastanti esperienze dell’invadenza e del nascondimento, dalle quali ormai dovremmo essere liberi.
Caro Luigi, hai trovato oggi le parole migliori per esprimere il senso profondo del tuo blog e – mi sembra di poter dire – di molta della tua attività professionale e non. Ma anche di quello che potrebbe essere il cammino della nostra Chiesa e di noi tutti cristiani.
Del resto,
“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce.
Per coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.”
Buon Natale a te, Luigi, e a tutti voi che leggete.
Luca, grazie della tua vicinanza.