Benedetto: “In questi giorni per me non facili”

Benedetto sta tenendo l’udienza generale e lo seguo con Telepace. Per fortuna ora parla, perché la sua faccia tristissima e preoccupata con cui ascoltava la lettura nelle diverse lingue del brano biblico di apertura mi era divenuta insostenibile. Persino a me cinico giornalista. Ha ringraziato per il “sostegno tangibile” che ha avvertito “in questi giorni per me non facili”. Gli mando una carezza. In casa quando ci mettiamo a tavola preghiamo per lui e per i cardinali che dovranno eleggere il nuovo Papa. Per me in questo suo dolorante commiato ci sono anche risvolti personali di memoria. Ne ho accennato in un articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a pagina 3 con il titolo Quando ammise di invidiare la “pensione”.

56 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il battimani alla fine della catechesi lo commuove. Pare sia per piangere. “Grazie della vostra simpatia”. Fa cenno con la mano di smettere, e con un sorriso in mezzo alla mestizia.

    13 Febbraio, 2013 - 11:54
  2. marta09

    Qui si vede meglio!
    Mamma mia!!!! 😯 😯

    13 Febbraio, 2013 - 12:00
  3. germano turin

    Grazie per aver riportato l’articolo Luigi,

    sono parole che aiutano a pensare e a meditare.

    Non voglio, non posso e non devo cercare di mettermi nei suoi panni: ho già abbastanza guai per conto mio che non riesco a risolvere. Figurati se riesco a scalfire i suoi.

    Però un pensiero affettuoso, personale e riconoscente lo voglio dedicare all’attuale Pontefice che, fra qualche giorno, ritornerà ad essere il Cardinale Ratzinger.

    Affettuoso perchè per quanto poco appariscente, vedo la sua figura autorevole emergere dai giochi di potere che si svolgono attorno a lui: non che lui non li veda. Ne prende atto e lascia che decantino. Come sempre.

    Personale e riconoscente perchè, coi suoi libri, mi ha regalato dei brani di teologia pura, che non avevo trovato, prima d’ora da nessun’altra parte. Magari da altre parti ci sono altre cose altrettanto importanti però i casi sono due: o non ho avuto l’opportunità di leggerli oppure non li ho capiti come ho capito lui nei suoi libri.

    Grazie Santità: che il meritato riposo ti sia leggero, proficuo e ristoratore come Tu lo avresti voluto in questi anni che, invece, lo Spirito ti ha chiamato ad impegnare in altre cose. Pesanti, come sempre.

    13 Febbraio, 2013 - 12:03
  4. giorgio

    Ha rivoluzionato il Ministero Petrino : se anche il Signore si riposo’ il settimo giorno, è giusto che anche il suo Vicario in terra, dopo tanto impegno si riposi. Preghiamo per la sua salute, che possa vivere in serenità gli anni che restano, e preghiamo il Signore che ispiri i cardinali nella scelta di un pastore che sappia guidare con saggezza e carità la nostra Chiesa.

    13 Febbraio, 2013 - 12:15
  5. Quanto cammino è stato fatto da Pio XII a Benedetto XVI, e come è cambiata la figura del Papa!

    13 Febbraio, 2013 - 13:05
  6. Mabuhay

    Quando non si puo’ piû svolgere il servizio dell’autorità,
    non si deve restare con il potere dell’autorità,
    bisogna rinunciare!
    Questa si’ che è pura libertà evangelica.
    Che lezione da Benedetto XVI!

    Anche se, lo confesso, mi fa venire i brividi sentirlo dire “Ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato…”

    13 Febbraio, 2013 - 13:28
  7. luca73

    Grazie mille Luigi, per la magnifica testimonianza dell’umanità e della squisita gentilezza di Papa Benedetto!

    Ed, ovviamente, infinite grazie a Papa Benedetto per quello che ha sempre fatto per la Chiesa di Gesù Cristo!

    13 Febbraio, 2013 - 13:37
  8. discepolo

    Oggi sulla prima pagina del Corriere Claudio Magris paragona il gesto del Papa a quello dell’anziano eschimese, che, secondo le tradizioni di quel popolo, accortosi di non avere più le forze, lascia l’igloo per inoltrarsi da solo nella notte artica dove troverà la morte…Ovviamente Magris fa un elogio del gesto del vecchio eschimese il vecchio eschimese secondo Magris dimostra una “lucidà e una forza superiori ai suoi compagni”.
    Ma io vorrei sommessamente obbiettare : non mi pare che il gesto del vecchio eschimese sia un gesto “cristiano” ma pagano!!!
    Solo il paganesimo infatti pone le proprie aspettative e le proprie ragioni di vita in valori quali la “forza fisica” la “capacità di lavoro”. certo il vecchio eschimese fa una scelta dignitosa perchè, per gli altri della tribù egli diverrebbe solo un peso non potendo più cacciare ne’ pescare , ma essendo ancora una bocca da sfamare. E dunque il vecchio eschimese si suicida per il bene della comunità..
    Ma tutto questo si inscrive in un orizzonte cupo dove non c’è Dio.
    La’ dove c’è Dio e il Dio cristiano, la vecchiaia , il mancar delle forze, il dover diperndere dagli altri non è mai stato visto come un peso e un difetto!! A nessuno è stato chiesto di annullarsi perchè divventato un “peso inutile”!!!
    qui i siamo al ribaltamento completo della concezione cristiana: il mito dell’efficenza e della salute fisica è quanto di meno cristiano esista!!
    Quindi secondo me il paragone è assolutamente improprio , non si può paragonare il gesto di Benedetto con quello dell’anziano eschimese che si allontana dall’igloo nella notte artica,
    Resta però la sensazione suggerita dall’affascinante immagine, un vecchio che si allontana solo e fragile nella notte, lasciando una comunità egoista e ingrata…… Credo che anche per Benedetto l”allontanarsi” verso la notte non sia del tutto gioioso come tutti i giornalistii ci hanno voluto far credere: che la sua rinuncia non sia così serena, che la sua anima non sia così tranquilla, che il suo gesto non sia così privo di problemi, che insomma tutto quello che è successo, non sia così positivo…E la commozione oggi nel sentire vicini i fedeli e del veder il loro “affetto” fa capire che a questo vecchio papa l’affetto e il calore umano dei fedeli siano le cose che gli sono mancate di più…

    13 Febbraio, 2013 - 14:22
  9. Sara1

    Sempre dal corriere Galli della Loggia:

    “Le dimissioni papali vogliono dire con la forza delle cose un’oggettiva desacralizzazione della sua carica. Il contenuto teologico di questa (l’essere cioè egli il vicario di Cristo) rimarrà pure inalterato, ma sono i suoi modi di designazione e il suo esercizio, la sua «aura», che vengono riportati a una dimensione assolutamente comune. Se infatti è possibile che il Papa si dimetta – rovesciando così una prassi secolare del vertice supremo – allora anche altre novità sono possibili. Anche altre prassi secolari possono egualmente essere rovesciate ai livelli inferiori………….
    Quelle regole possono e devono cambiare, dice il gesto del Papa. Come per l’appunto egli ha fatto con una regola (e quale regola!) che lo riguardava. Può ancora, per esempio, la sua stessa elezione essere riservata a un pugno di anziani oligarchi maschi per entrare nel cui novero non si bada a nulla? Può ancora il potere delle Congregazioni essere tutto concentrato nelle loro mani? È ammissibile che esista tuttora un bubbone come lo Ior, la banca vaticana?”

    http://www.corriere.it/editoriali/13_febbraio_13/il-seme-fertile-di-una-rinuncia-ernesto-galli-della-loggia_3901ba56-75a6-11e2-a850-942bec559402.shtml

    13 Febbraio, 2013 - 14:42
  10. Luigi Accattoli

    Queste le parole di papa Benedetto all’inizio dell’udienza generale:

    Cari fratelli e sorelle, come sapete ho deciso … [applausi] – grazie per la vostra simpatia! – ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e per la preghiera con cui mi avete accompagnato. Grazie! Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni, per me non facili, la forza della preghiera, che l’amore della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà.

    13 Febbraio, 2013 - 15:22
  11. Luigi Accattoli

    Il collega Marco Tosatti:

    La decisione [della “rinuncia”] è maturata senza consultare nessuno. I primi a esserne informati sono stati – una ventina di giorni fa, secondo le nostre informazioni – il cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e il segretario particolare, monsignor Georg Gaenswein. Successivamente è stato messo a parte del segreto il cerimoniere del Papa, monsignor Guido Marini; e infine tre giorni fa l’ex segretario di Stato, e decano del sacro Collegio, il cardinale Angelo Sodano. Dei problemi fisici del Papa si è parlato; il cuore, la pressione in certi momenti quasi fuori controllo, l’anca e il ginocchio, il timore che potesse ripetersi l’ictus che lo ha colpito un’estate dell’inizio degli anni ’90 a Bressanone, mentre era in vacanza al seminario diocesano con suo fratello Georg. Ma chi lo conosce parla anche della sua caratteristica, che lo ha accompagnato tutta la vita,e cioè la tendenza a somatizzare problemi e difficoltà della Chiesa. E anche del suo desiderio di vedere attuate alcune riforme che però non è riuscito a porre in cantiere.

    Leggi tutto.

    13 Febbraio, 2013 - 16:03
  12. discepolo

    In un libro uscito nel 1974 ma quanto mai attuale “Roma senza Papa” di Guido Morselli (Edizioni Adelphi) c’è la prefigurazione di cosa sta accadendo oggi: una frase mi ha colpito “ilTemporale sta sloggiando l’Eterno dalla sua ultima cittadella” . Nel romanzo, la frase è detta a proposito del fatto che la città del Vaticano e San Pietro dove più non risiede il Papa, diventano la sede dell’ONU.
    Ma si può applicare anche all’oggi: il Temporale ( cioè il tempo) cioè le dimissioni che hanno una scadenza il 28 febbraio , sta sloggiando l’Eterno (cioè il mandato petrino che è Eterno, TU es Petrus) dalla sua ultima cittadella, dalla sua ultima roccaforte che è il Papato romano…
    Insomma dire che stiamo assistendo a una svolta epocale è poco!
    Questo Papa ha fatto con le sue dimissioni quello che un Concilio Vaticano III non avrebbe fatto! molti ne sono contenti.
    io sono addolorata e costernata . perchè la vittoria del Temporale sull’Eterno è una vittoria di Pirro. Ciò che oggi è “novità” tra trecento anni sarà vecchiume mentre l’Eterno è l’Eterno.

    13 Febbraio, 2013 - 19:08
  13. Sara1

    L’UNITÀ DELLA CHIESA – Nell’omelia delle celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, il Papa «dimissionario» ha rilevato con amarezza come «il volto della Chiesa venga, a volte, deturpato dalle «divisioni nel corpo ecclesiale». Il Papa si è soffermato molto sul tema dell’unità della Chiesa, prendendo spunto dall’invito biblico: «Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo». «La dimensione comunitaria – ha spiegato – è un elemento essenziale nella fede e nella vita cristiana. Cristo è venuto per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Il «Noi» della Chiesa è la comunità in cui Gesù ci riunisce insieme: la fede è necessariamente ecclesiale. E questo è importante ricordarlo e viverlo in questo Tempo della Quaresima: ognuno sia consapevole che il cammino penitenziale non lo affronta da solo, ma insieme con tanti fratelli e sorelle, nella Chiesa».

    POSSIBILE SPIEGAZIONE – Il Papa ha dunque invitato a vivere la quaresima come tempo per «riflettere» su come «il volto della Chiesa venga a volte deturpato da colpe contro l’unità della Chiesa e divisioni del corpo ecclesiale». Superare «individualismi e rivalità» può essere un «segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede». Parole che sembrano una spiegazione della sua «libera scelta» di rinunciare a proseguire nel cammino della guida della Chiesa.

    http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_13/papa-divisioni-chiesa_ee4c5590-75fd-11e2-a850-942bec559402.shtml

    13 Febbraio, 2013 - 19:19
  14. Caro Luigi, è proprio vero; anche a me si stringeva il cuore. Era un uomo affranto, forse non per sè, ma per la Chiesa, e per non essere in grado di fare qualcosa di buono per lei. Ha pescato tutta la notte, senza prendere nulla, se non gli sberleffi di Twitter; ha seminato, ed ora altri raccoglieranno. Si merita un premio: che, per lo shok subito dalle sue dimissioni, cessino le contese e le rivalità all’interno della Chiesa. Una casa divisa in se stessa, finisce inevitabilmente per crollare.

    13 Febbraio, 2013 - 20:24
  15. Marilisa

    “Ciò che oggi è “novità” tra trecento anni sarà vecchiume mentre l’Eterno è l’Eterno.”

    Discepolo, lei sembra dimenticare che l’Eterno è Dio, il quale è IO SONO, e questo “ESSERE” riguarda ogni momento della vita quindi anche i momenti del futuro.
    L’ ESSERE si svolge nel corso della vita, per cui è probabile che la novità di oggi sarà superata domani, quando ci saranno altre novità da accettare. Ma molti saranno quelli che, come lei oggi, non riusciranno ad accogliere le novità del domani, cioè i segni dei tempi, perché nostalgici del passato e convinti che solo il passato custodisca, sotto una coltre di muffa, quello che è visto come “il bene assoluto” da non modificare.
    Ci rifletta.

    13 Febbraio, 2013 - 20:36
  16. FABRICIANUS

    Discepolo ciao, perché non ti fidi di papa Ratzinger?

    13 Febbraio, 2013 - 20:48
  17. Sara1

    Perché i tradizionalisti sono rimasti feritissimi dalla scelta del Papa. Per tanti ovvi motivi, perchè vedevano il lui il loro campione, perchè intuiscono meglio di altri la deflagrazione di questa scelta, perchè è quanto di più lontano dalla loro idea di Chiesa.
    La Raffaella ratzingeriana e il suo blog invece sono arrabbiatissimi con la Chiesa che considerano responsabile di tutto per aver sempre ostacolato Benedetto.
    Mi chiedo come accetteranno (se lo accetteranno) il nuovo Papa sapendo che Benedetto è ancora in vita.

    13 Febbraio, 2013 - 20:55
  18. FABRICIANUS

    E’ già, cara Sara1, non escludo tu abbia fatto centro.

    13 Febbraio, 2013 - 21:44
  19. Luigi Accattoli

    INDIRIZZO DI OMAGGIO DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE al termine della celebrazione delle Ceneri nella Basilica di San Pietro

    Beatissimo Padre, con sentimenti di grande commozione e di profondo rispetto non solo la Chiesa, ma tutto il mondo, hanno appreso la notizia della Sua decisione di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore dell’Apostolo Pietro.
    Non saremmo sinceri, Santità, se non Le dicessimo che questa sera c’è un velo di tristezza sul nostro cuore. In questi anni, il suo Magistero è stato una finestra aperta sulla Chiesa e sul mondo, che ha fatto filtrare i raggi della verità e dell’amore di Dio, per dare luce e calore al nostro cammino, anche e soprattutto nei momenti in cui le nubi si addensano nel cielo.
    Tutti noi abbiamo compreso che è proprio l’amore profondo che Vostra Santità ha per Dio e per la Chiesa che L’ha spinta a questo atto, rivelando quella purezza d’animo, quella fede robusta ed esigente, quella forza dell’umiltà e della mitezza, assieme ad un grande coraggio, che hanno contraddistinto ogni passo della Sua vita e del Suo ministero, e che possono venire solamente dallo stare con Dio, dallo stare alla luce della parola di Dio, dal salire continuamente la montagna dell’incontro con Lui per poi ridiscendere nella Città degli uomini.
    Santo Padre, pochi giorni fa con i Seminaristi della sua diocesi di Roma, Ella ci ha dato una speciale lezione, ha detto che essendo cristiani sappiamo che il futuro è nostro, il futuro è di Dio, e che l’albero della Chiesa cresce sempre di nuovo. La Chiesa si rinnova sempre, rinasce sempre. Servire la Chiesa nella ferma consapevolezza che non è nostra, ma di Dio, che non siamo noi a costruirla, ma è Lui; poter dire noi con verità la parola evangelica: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10), confidando totalmente nel Signore, è un grande insegnamento che Ella, anche con questa sofferta decisione, dona non solo a noi, Pastori della Chiesa, ma all’intero Popolo di Dio.
    L’Eucaristia è un rendere grazie a Dio. Questa sera noi vogliamo ringraziare il Signore per il cammino che tutta la Chiesa ha fatto sotto la guida di Vostra Santità e vogliamo dirLe dal più intimo del nostro cuore, con grande affetto, commozione e ammirazione: grazie per averci dato il luminoso esempio di semplice e umile lavoratore della vigna del Signore, un lavoratore, però, che ha saputo in ogni momento realizzare ciò che è più importante: portare Dio agli uomini e portare gli uomini a Dio. Grazie!

    13 Febbraio, 2013 - 23:01
  20. Luigi Accattoli

    Così aveva parlato Benedetto all’inizio dell’omelia, che sarà la sua ultima:

    Venerati Fratelli, cari fratelli e sorelle! Oggi, Mercoledì delle Ceneri, iniziamo un nuovo cammino quaresimale, un cammino che si snoda per quaranta giorni e ci conduce alla gioia della Pasqua del Signore, alla vittoria della Vita sulla morte. Seguendo l’antichissima tradizione romana delle stationes quaresimali, ci siamo radunati oggi per la Celebrazione dell’Eucaristia. Tale tradizione prevede che la prima statio abbia luogo nella Basilica di Santa Sabina sul colle Aventino. Le circostanze hanno suggerito di radunarsi nella Basilica Vaticana. Siamo numerosi intorno alla Tomba dell’Apostolo Pietro anche a chiedere la sua intercessione per il cammino della Chiesa in questo particolare momento, rinnovando la nostra fede nel Pastore Supremo, Cristo Signore. Per me è un’occasione propizia per ringraziare tutti, specialmente i fedeli della Diocesi di Roma, mentre mi accingo a concludere il ministero petrino, e per chiedere un particolare ricordo nella preghiera.

    13 Febbraio, 2013 - 23:09
  21. fiorenza

    Il mio “particolare ricordo nella preghiera” lo avrà di sicuro….
    Lui, insieme con tutti quelli che soffrono, con i quali ho sempre condiviso il cammino quaresimale.
    Vi saluto, all inizio di questo cammino. Saluto in particolare il nostro grande e straordinario amico Luciano che ci ha ricordato che c’è sempre l’Angelo, che ci detta che cosa fare. Ciao caro Luciano. Buon “tempo favorevole” a tutti.

    13 Febbraio, 2013 - 23:23
  22. marta09

    Non sono andata a ricevere “Le Ceneri” (che sono gli ulivi bruciati della Pasqua precedente) perchè “Le Ceneri” le ho ricevute ieri direttamente sul cuore ed oggi – con le parole del Papa – sono state impresse.
    Ma …
    “Quando la paura bussa alla tua porta, manda la tua fede ad aprire: non troverà nessuno.” (Martin Luther King)

    13 Febbraio, 2013 - 23:40
  23. Mabuhay

    Grazie Fiorenza per ricordarci della presenza di Luciano, che non smette di benedirci. Un ringraziamento ed un affettuoso ricordo anche a lui!

    14 Febbraio, 2013 - 7:25
  24. lycopodium

    Sara1, interrompo il mio temporaneo silenzio per ricordarti che i volti, le parole e le azioni delle attuali jene ridens li hai conosciuti anche tu e sai come sono e cosa fanno. Raffaella è solo un blog, loro sono il Potere.

    14 Febbraio, 2013 - 7:29
  25. Sara1

    Caro Lyco, penso che la lezione di questo gesto, (per questo lo collegavo ai precedenti dei grandi scontri della Chiesa) sia proprio che il servizio non va mai gestito in funzione del potere, qualsiasi forma e direzione il potere prenda.
    Ci sono troppi ratzingeriani che hanno ridotto questo papato a uno scontro con la parte avversa (una specie di controrivoluzione per annullare qualche decennio di storia) se la minoranza arrivasse al potere sarebbe più gentile dell’attuale maggioranza?
    Non credo e infatti non è questo il punto.
    Il grande messaggio da lui lanciato, l’invito all’unità, anche ieri è passato in secondo piano e invece è quello che dovremmo tenere sempre a mente.

    14 Febbraio, 2013 - 9:11
  26. giorgio

    “La Chiesa si rinnova sempre, rinasce sempre. Servire la Chiesa nella ferma consapevolezza che non è nostra, ma di Dio, che non siamo noi a costruirla, ma è Lui; poter dire noi con verità la parola evangelica: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare.”
    Se l’ha capito anche il card.Bertone ! (dopo bisogna vedere se alle parole seguiranno i fatti) può capirlo qualsiasi fedele: la Chiesa è sempre riformabile, e NON è un pensiero esclusivo della riforma protestante.
    Vedasi per approfondire : http://www.ansdt.it/Testi/CulturaMonastica/Ratzinger-Messori/index.html

    14 Febbraio, 2013 - 10:34
  27. “il mandato petrino che è Eterno”

    Ma chi l’ha deciso ?

    Dove è stato scritto ?

    Anche questo è Tradizione immutabile ?

    Perchè tanta fatica a stare con i piedi per terra ?

    14 Febbraio, 2013 - 10:36
  28. Mi diverte tantissimo

    pensare a tutti quei Blog

    che avevano fatto di Benedetto XVI . Ratzinger

    il loro titolo di Bandiera !!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Il 28 febbraio alle ore 20:00
    dovranno chiudere ?????

    Che faranno le tante Raffaelle razzingeriane ????

    pietremiliaripaparatzinger.blogspot.it

    paparatzinger6blograffaella.blogspot.it

    papabenedettoxvitesti.blogspot.it

    magisterobenedettoxvi.blogspot.it

    ratzingerfanclub.com

    popebenedictxvinews.blogspot.com

    popebenedictxviblog.blogspot.com

    pontificateofpopebenedictxvi.blogspot.com

    benedictxvi.tv

    theratzingerforum.yuku.com

    schallonbenedict.blogspot.com

    bxvicuriosita.blogspot.com

    faithofthefathersbenedictxvi.blogspot.com

    pontificateofpopebenedictxvi.blogspot.com

    elpapabenedicto16.blogspot.com

    thebenedictnotes.blogspot.it/

    b16benedictoxvielpapadelarazn.blogspot.com

    ratzinger2005.skyrock.com

    …………………………………………….
    ………………………..
    …………….

    Una straordinaria mitizzazione,

    anomala nella storia moderna,

    materiale che gli specialisti futuri studieranno e approfondiranno.

    14 Febbraio, 2013 - 11:08
  29. La “Raffaella ratzingeriana” non mi ha mai ispirato simpatia -e l’ho scritto anche su questo blog quando sul tema Luigi propose un post…- per i toni forse un poco troppo urlati e per l’ondivagare tra sentimentalismo, trionfalismo e sospetti di persecuzione, e per il suo modo di proporre certe “soluzioni” di modo troppo semplicistico e “terreno” (la Chiesa è però spirituale…).
    Però è una blogger come tutti e credo vada rispettata, anzi le deve essere riconosciuto l’enorme merito di aver fatto sapere e tenutici informati -in tempo quasi reale- su quanto avveniva nella Chiesa e si diceva sul Papa, nel bene e nel male (e qui assegno una nota di demerito per avere forse dato voce a chi io non la darei, vedi alcuni siti riportati tra i suoi “siti migliori”).
    Detto questo, penso che il richiamo all’unità dovremmo ascoltarlo un poco tutti, anche se, deve esser detto bello forte, NON SI PUO’ far finta che tutto vada bene! L’un contro l’altro armati con la clava, con l’intento di “far fuori” la parte opposta non è cosa buona; non lo è voler cancellare in un senso o nell’altro la storia (Per capirci la “rottura” in avanti o all’indietro).
    Però, l’un con l’altro (lo et-et) armati di ragione e pazienza, qualche “problemino” andrebbe risolto…
    O no?

    14 Febbraio, 2013 - 12:28
  30. Luigi Franti

    Se fossi io lo Spirito Santo, adesso orienterei i cardinali a scegliere un papa con queste due caratteristiche: integra fede cattolica e tanta, tanta “cattiveria”. Dopo tutti questi “papi buoni” o buonissimi, penso che ce ne voglia uno cattivo, ma cattivo sul serio, da far paura.

    14 Febbraio, 2013 - 12:37
  31. Sara1

    Io ho avuto una disavventura con lei, il primo blog dove fiduciosa ho cominciato a seguire il Papa anni fa, è finita che mi hanno bannato, l’unico posto dove sono stata bannata, ho scritto nei giorni della pedofilia in forum frequentati da rifondaroli e radicali e mi faccio bannare dal blog del Papa. Ho masticato amaro poi mi è passata.
    Ma questo fanatismo non ha fatto bene alla Chiesa e oggi mi chiedo cosa faranno da domani.

    14 Febbraio, 2013 - 12:39
  32. Sara1

    Matteo, premesso che non capisco questa sua gioia nel vedere il Papa come un impiegato, dalle 9 alle 5 orario continuato sabati e domeniche liberi, pensione anticipata, secondo me questi blog non chiuderanno almeno questo è quello che leggo e di conseguenza appunto mi chiedo se questa parte di Chiesa accetterà il nuovo Papa sapendo ancora vivo il loro idolo.
    In ogni caso c’è fermento tra loro e la questione dei tradizionalisti più accesi rimasta in sospeso chissà come verrà affrontata dal nuovo pontefice.

    14 Febbraio, 2013 - 13:01
  33. Sara, non per difenderla, ma giusto per dire, Raffaella col tempo si è “affinata” molto. Col tempo -come il vino, ma è meglio non toccare l’argomento vino, ma toccare il vino direttamente 🙂 – e l’esperienza ogni blogger migliora. Anche io spero col tempo di essermi affinato (spero siano cadute in oblio certe scelleratezze che ho scritto.
    Poi non so a quanto tempo addietro riferisci l’evento, ma se non lo sai devo riferirti che tempo fa figurava, e da molto non più, tra le collaboratrici del suo sito una signora col nome di ….. (cinque lettere). Io chiesi se era la stessa che imperversava (ora non più, la si legge solo su siti di “nicchia”) su tanti altri siti, ma non ottenni mai risposta…..
    Chissà se era omonimia o era proprio lei…

    14 Febbraio, 2013 - 13:04
  34. Sara1

    Non so Ubi, i primi tempi non usavo sempre lo stesso nome, diffidenza da internet immagino, e in ogni caso non è che sia andata tanto in giro, leggo molto più di quello che scrivo.

    14 Febbraio, 2013 - 13:15
  35. Mi sia consentito riportare con copia-incolla quanto riporta Rainews-24 a proposito di quanto detto dal Papa:

    Il testamento spirituale di Benedetto XVI
    “Il mondo ha percepito il Concilio dei media – ha detto Benedetto XVI al termine di una lunga ricostruzione storica del clima e dei contenuti dell’esperinza del Vaticano II- non quello dei padri, quello della fede. La sfida è trovare nella parola di Dio una parola per oggi e per domani. Il Concilio dei giornalisti ha un’ermeneutica diversa, politica: il concilio era lotta di potere fra fazioni della Chiesa. Fra chi cercava la decentralizzazione della chiesa, un ruolo per i laici e la sovranità popolare e chi insisteva per culto e partecipazione. La banalizzazione del Concilio è stata violenta, ha prevalso una visione nata fuori della fede”.

    http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=174915

    Riflettiamoci sopra, mettendo mano all’interruttore che aziona i neuroni e non al randello.
    Buona giornata a tutti, io devo andare al lavoro tra poco…

    14 Febbraio, 2013 - 13:20
  36. Luigi Accattoli

    Luigi Franti: “Se fossi io lo Spirito Santo”. Attento cattivissimo Franti: quello è un pensiero che è già venuto a Paolo Gabriele.

    14 Febbraio, 2013 - 14:57
  37. “Dopo tutti questi “papi buoni” o buonissimi, penso che ce ne voglia uno cattivo, ma cattivo sul serio, da far paura.”

    ?????????????????????????

    E che fa un papa cattivo ??????

    Mi manda in galera ??????

    Mi commina una sanzione miliardaria ?????

    Mi fa licenziare ??

    Mi sfratta di casa ?????

    Puo’ fare paura ai suoi dipendenti !

    Può licenziare i suoi dipendenti
    preti o vescovi……

    Può cacciare dai conventi
    suore o frati…….

    Cavoli loro !!!!!!

    Chi jie lo dice de fasse preti…… e ssore….

    Io sono un cittadino italiano,
    e
    non credo che er papa me possa fa granchè….

    So finiti i tempi de baffone…. er papa-re

    Bàu, bàu, bàu

    ho fatto paura ????

    A regà,
    er popolo de la Chiesa è guidata dar Signore,
    che nun s’è mai divertito a fà l’omo nero.

    14 Febbraio, 2013 - 17:33
  38. lycopodium

    Ahhhhhhhhhhhh queste liste e questo dissenso, forse domani apparato di potere, non più solo fenomeno, ma anche epifenomeno.

    15 Febbraio, 2013 - 6:51
  39. Mabuhay

    Matteo, non fare l’iconoclasta… il Medioevo e’ finito… 😉

    15 Febbraio, 2013 - 8:04
  40. Luigi Franti

    Dubito che sul mercato cardinalizio si trovi il prodotto , ma si dovrebbe cercare uno come Sisto V.
    Un marchigiano con le palle … perché almeno uno c’è stato, gentile dottor Luigi 🙂

    15 Febbraio, 2013 - 8:24
  41. Luigi Franti

    E del resto, Sisto Sesto sarebbe bellissimo come nome!

    15 Febbraio, 2013 - 8:27
  42. Luigi Accattoli

    Per mostrarsi gagliardo Luigi Franti parla come la Littizzetto.

    15 Febbraio, 2013 - 8:50
  43. Sara1

    Nel paese vicino c’è una bellissima pizzeria dedicata a Papa Sisto: in cima ad una collina, vista mare, ci sono stata poche volte ma d’estate è una meraviglia.
    Più che altro simpatico il fatto che Benedetto sia stato derubricato a Papa buono..(sempre di integra fede cattolica?)
    🙂

    15 Febbraio, 2013 - 8:57
  44. Mabuhay

    Volentieri condivido, scusandomi per l’inglese:

    “Dear Brothers and Sisters,
    Pope Benedict XVI’s renunciation of the ministry as Bishop of Rome on February 11, 2013 came as a surprise. The announcement also brought sadness to us. We felt like children clinging to a father who bids them farewell. But sadness gives way to admiration for the Holy Father’s humility, honesty, courage and sincerity. His paramount desire is to promote the greater good of the Church. We know that the Papal ministry is not an easy task. So we thank Pope Benedict XVI, who was elected Pope at the rather advanced age of 78, for selflessly guiding the Church these past eight years with his teaching, simplicity and gentleness.

    “I am inviting all of you to pray for Pope Benedict XVI especially as he devotes the coming years at the service of the Church through a life of prayer. Let us also pray for the Cardinal Fathers who will elect a new Pope in the coming conclave. In this Year of Faith, let us fix our eyes on Jesus the Good Shepherd. With Him and the Life-giving Spirit, we will journey towards the Father and the Kingdom of God with much hope and love.”

    +Luis Antonio G. Cardinal Tagle

    Archbishop of Manila

    15 Febbraio, 2013 - 9:07
  45. Luigi Franti

    Bravo il dottor Luigi! Una risposta, se non proprio con le palle, diciamo con le palline. “Si può dare di più”, ma è già qualcosa.

    Ho visto l’elenco delle cose che possono far paura al signor Matteo e preso atto della sua dichiarazione che, non essendo dipendente vaticano, non ha paura di nulla.
    Io pensavo che Sisto Sesto potrebbe cominciare col dire che a far peccato si va all’inferno. A me questo farebbe paura.

    15 Febbraio, 2013 - 14:51
  46. Con la scusa dell’inferno

    tanti cristiani hanno massacrato altri fratelli cristiani e non.

    Non è la paura che salva,

    ma l’amore.

    Nell’amore non c’è paura scrive un evangelista che forse lei non conosce.

    Che vadano con la loro paura.

    A me basta solo il Signore.

    Qualcuno ancora crede che per la salvezza
    c’è bisogno di costruire una icona di Xr. str…zo.

    Facciano pure e se lo tengano…..

    Mi ritenga il suo cordiale eretico.

    Bàu

    PS.
    Grazie per il “signor” ma io non lo fui mai….

    15 Febbraio, 2013 - 15:06
  47. Marilisa

    Condivido, Matteo.
    Signor L. Franti, provi a spiegarmi cos’ è “il far peccato”.
    Glielo chiedo solo perché il peccato ha cambiato faccia molte volte.
    Anche per la Chiesa istituzionale. Se n’è accorto per caso?
    Provi a spiegarmi, la prego.

    15 Febbraio, 2013 - 16:22
  48. Luigi Franti

    Tipo … violare i comandamenti? Non so, cose così.

    15 Febbraio, 2013 - 16:30
  49. Federico B.

    Ma cosa volete che importi del peccato ai relativisti di oggi e di sempre?
    “Secondo me” non è peccato questo, “secondo il tale” non è peccato quello… alla fine non è peccato niente.
    Il peccato e il male non esistono, l’inferno è vuoto e il diavolo non è così brutto come lo si dipinge (e comunque non esiste).

    Bravi, ma la dottrina cattolica è un’altra cosa, come giustamente sottolinea Franti. Proprio un’altra cosa.
    L’amore e la misericordia del Signore non ci autorizza a compiere il male, il peccato resta peccato anche se non lo riconosciamo come tale e solo il sacramento della confessione ci assolve dai peccati.

    «Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
    Mt 16, 19.

    Poco più avanti:
    «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

    Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l’opera sua».
    Mt 16, 24-27.

    15 Febbraio, 2013 - 17:04
  50. Marilisa

    Federico B., lascia perdere va’.
    Non ho intenzione di perdere tempo con te.
    I tuoi bla bla bla sul relativismo non mi interessano.

    15 Febbraio, 2013 - 17:18
  51. Caro Franti,

    non rubo, non uccido.

    Vorrei semplicemente essere profondamente libero di “amare”.

    Invece sento che tanti blocchi, in me, mi tolgono la gioia di amare
    come
    il Signore dice di amare me.

    Mio padre mi ha insegnato a vivere Dio come padrone di cui aver paura.

    Io mi sono liberato di quel “Padrone” folle e spaventoso.

    Un Dio che uccide.

    Se a te fa piacere,
    tienitelo.

    Io rispetto la tua libertà.

    15 Febbraio, 2013 - 19:31
  52. Buon Federico,

    se hai tanto bisogno dell’inferno,

    perchè io te lo dovrei togliere ?

    Vai tranquillo !!!

    Rispetto la tua libertà e i tuoi bisogni.

    15 Febbraio, 2013 - 19:37
  53. lycopodium

    14 febbraio 2013 @ 12:37
    Ecco, mi vorrei tanto Umberto Eco, per poter scrivere il mio “Elogio di Franti”.

    16 Febbraio, 2013 - 7:30

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