Immaginavo di trovare il tempo per raccontare qualche aspetto sorprendente della giornata del papa ad Ankara, ma non l’ho avuto. Riesco a scrivere due righe solo ora che qui è quasi mezzanotte. Ci siamo alzati stamane alle 5 e domani la sveglia è alla stessa ora. Dunque solo un saluto e un’istantanea dall’aereo, con papa Benedetto impegnatissimo a spiegare a noi giornalisti la portata simbolica di questo viaggio. in tre giorni si può fare “ben poco”, ma si può affermare un ‘simbolismo’, sia in ordine al dialogo e alla pace, sia verso l’unità delle chiese. Per la prima volta tutti siamo rimasti al nostro posto, egli aveva un microfono e non c’era bisogno di accalcarsi per sentirlo. I fotografi erano davanti per poterlo riprendere, noi ‘redattori’ dietro a sentire. Ricordo papa Wojtyla assaltato dai giornalisti, proprio mentre veniva in Turchia, nel 1979, che restò sconcertato per la ressa indegna che gli facevamo intorno e se ne andò senza lasciare spazio alla consueta conversazione, adirato: ‘Chiedete sempre democrazia, e poi vi comportate così’.
Benedetto impegnatissimo a spiegare
3 Comments
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Felice di leggerti Luigi,
questa sera a Ballarò
han mandato uno spezzone
di Wijtyla ad Ankara e parlavano
clima (emotivo) assolutamente
freddo.
Tu che ci dici??
a presto e buon lavoro!
Errata etc. etc.
Felice di leggerti Luigi,
questa sera a Ballarò
han mandato uno spezzone
di Wojtyla ad Ankara e parlavano
di clima (emotivo) assolutamente
freddo.
Tu che ci dici??
a presto e buon lavoro!
clima emotivo non saprei, certo ad Ankara ci sono soltanto incontri formali, politici e diplomatici, ma su questo piano e come copertura mediatica il papa è stato accolto molto meglio di come ci si immaginava sulla base delle polemiche delle ultime settimane. il clima sarà di certo più caldo a Efeso, dove mi trovo in questo momento e a istanbul, dove saremo stasera, domani e dopo. luigi