“Mentre i poveri del mondo bussano ancora alle porte dell’opulenza, il mondo ricco rischia di non sentire più quei colpi alla sua porta, per una coscienza ormai incapace di riconoscere l’umano“: è un’affermazione dell’enciclica Caritas in Veritate che dedico ai miei visitatori per invitarli a leggere. La trovate al paragrafo 75. Domai darò altri spunti su questo testo importante la cui pubblicazione ha velocizzato imprevedutamente la mia calda giornata quasi arroventandola tra articoli, interviste e dichiarazioni.
Benedetto: mondo ricco incapace di riconoscere l’umano
7 Comments
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Buonasera.
Molto bella. Ho iniziato stasera la lettura e credo la continuerò domani.
Mi scuso se uso lo spazio per un messaggi personale.
@ CHERUBINO
Avrei il desiderio, da molto covato, di mettermi in contatto con te, oltretutto perchè leggendoti scopro “comuni interessi”.
Ovvio che sulla serietà e “fedeltà” dello scrivente non ci sono dubbi, ma non voglio forzarti la mano. Fammi sapere.
Un caldo e sereno saluto a tutti, e mi scuso dell’ “uso” improprio dello spazio.
Oggi, il giorno in cui è stata pubblicata l’enciclica, è anche l’anniversario del Motu Proprio Summorum Pontificum (7 luglio 2007).
Doppio grazie a Dio.
parole che lasciano senza parole … solo fatti e una sola Parola 🙂
Bellissima la terza enciclica del nostro Santo Padre!
Non c’è sviluppo se non umano e non c’è sviluppo umano senza la luce del Vangelo.
Buona giornata a tutti 🙂
“La luce che non vidi”, come “Il fiore che non colsi”.
(e qui ci vule sagacia con “l’Enigmistica”).
Buona giornata a tutti.
Qualche politico ha detto che è d’accordo completamente su tutto. Praticamente (questo lo dico io, con un pizzico di sfottìo) come se l’avesse scritta lui.
La possiamo considerare un’autorizzazione a verificare tra un anno cosa avrà fatto per attuare la “sua” enciclica? Ed in caso di esito negativo possiamo erigere un clown gigante con i nomi di chi si fa “bello” sulla pelle degli altri?
Secondo me un uomo politico che si muove e agisce, anche in politica, con idee ispirate dalla sua fede (sempre tenendo presente che esistono cittadini che fede non hanno e i cui diritti vanno comunque tutelati) va benissimo.
Avrei qualche preoccupazione se la politica servisse semplicemente ad “attuare” il Vangelo o, peggio ancora, un’enciclica papale. Non sarebbe giusto né per il Vangelo, che non è un programma politico certamente, né per tutti coloro che non hanno affidato al Trascendente il senso della propria vita. E sono moltissimi, la maggioranza.