Benedetto dice solo “rimaniamo uniti nella preghiera”

Grazie a tutti voi. Grazie di essere venuti così numerosi. Grazie. Grazie. La vostra presenza è un segno dell’affetto e della vicinanza speciale che mi state manifestando in questi giorni. Rimaniamo uniti nella preghiera, buona settimana per tutti, grazie“: sono le sole parole che Benedetto ha pronunciato all’Angelus in riferimento alla sua “rinuncia”. C’era in piazza la giunta del comune di Roma con il sindaco Alemanno, c’erano centomila romani ma egli, il papa rinunciatario, li ha salutati come se questa domenica fosse una delle tante, ognuna con il suo Angelus papale. Benedetto ha già detto molto sulla sua straordinaria decisione – vero fatto di Vangelo – e dell’altro dirà, da qui al 28, ma ieri ha solo predicato il Vangelo del giorno e ha aggiunto queste uniche parole sue: “Rimaniamo uniti nella preghiera”. Il riferimento era agli Esercizi di Quaresima, che iniziano oggi pomeriggio in Vaticano – predicati dal cardinale biblista Gianfranco Ravasi – e che dureranno per l’intera settimana. Nel silenzio di tutto il resto, lievita l’orazione.

5 Comments

  1. Mabuhay

    – vero fatto di Vangelo – :
    perche’ non fai un po’ di esegesi di questo fatto…e ce la condividi?

    17 Febbraio, 2013 - 15:07
  2. roberto 55

    Straordinaria la dolcissima “normalità” del nostro Papa Benedetto.
    Buona domenica !

    Roberto 55

    17 Febbraio, 2013 - 15:45
  3. Stephanus

    “Tardi ti ho amato bellezza tanto antica e tanto nuova…”. Agostino non si adonterà se applico le sue espressioni alla bella figura del mite Benedetto. Sembra che più d’uno (non nel blog, eh!) lo riscopra solo ora…

    17 Febbraio, 2013 - 20:02
  4. Clodine

    Mi mancherà molto, si, mi mancherà la voce di Benedetto XVI : sommessa, pacata, tranquilla nel suo incedere, ma con il potere di veicolare la Parola con una potenza senza uguali. Questo romano pontefice passerà alla storia e sarà annoverato, tra i posteri, come il Papa del coraggio che ha smosso acque limacciose: sedimenti di fango che hanno sporcato il volto della Chiesa divenuta usbergo di intrallazzi, potere, carrierismo e lo ha fatto senza paura ricusando di chiudere gli occhi dinnanzi al male morale e lo ha fatto con la forza del profeta investito dallo stesso Spirito Santo. Un gesto, il suo, davvero anacronistico in un tempo storico, il nostro, in cui regna sovrano l’attaccamento al potere, la menzogna per il potere, il genuflettersi dinnanzi agli idoli, per questo ha sopreso il mondo lasciandoci senza respiro! Grande Benedetto, lungi dall’essere questa rinuncia quale sintomatica espressione di debolezza è, invero, espressione di una forza interiore gigantesca perché , come dice l’apostolo Paolo nella II ai Corinzi :«Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza…Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte”
    W IL PAPA,
    W BENEDETTO XVI
    Resterà nel mio cuore per sempre.

    18 Febbraio, 2013 - 17:53

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