“Nel lento scemare delle forze fisiche, interiormente sono in pellegrinaggio verso Casa”: così Benedetto in una breve lettera al “Corriere della Sera” per ringraziare – a cinque anni dalla rinuncia – quanti desiderano sapere come sta. Mando un bacio a Benedetto e metto il suo biglietto nel primo commento.
Benedetto cinque anni dopo “in pellegrinaggio verso casa”
19 Comments
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Caro Dott. Franco, mi ha commosso che tanti lettori del Suo giornale desiderino sapere come trascorro quest’ ultimo periodo della mia vita. Posso solo dire a riguardo che, nel lento scemare delle forze fisiche, interiormente sono in pellegrinaggio verso Casa. È una grande grazia per me essere circondato, in quest’ ultimo pezzo di strada a volte un po’ faticoso, da un amore e una bontà tali che non avrei potuto immaginare. In questo senso, considero anche la domanda dei Suoi lettori come accompagnamento per un tratto. Per questo non posso far altro che ringraziare, nell’assicurare da parte mia a voi tutti la mia preghiera. Cordiali saluti. Benedetto XVI
Due link per Benedetto: la sua lettera e il commento del collega Massimo Franco.
https://ilsismografo.blogspot.it/2018/02/vaticano-benedetto-xvi-ai-lettori-del.html
http://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_07/benedetto-xvi-lettera-corriere-papa-emerito-pellegrinaggio-verso-casa-ab335152-0b79-11e8-8265-d7c1bfb87dc9.shtml
meravigliiosa citazione della poesia del grande poeta tedesco Novalis
“nel lento scemare delle forze fisiche interiormente sono in pellegrinaggio verso la Casa”
Novalis:dal VI “Inno alla Notte”
“Ci ha riscaldati il torrido giorno,
ci ha fatti avvizzire il lungo affanno.
Non ci attraggono più terre straniere,
vogliamo tornare alla casa del Padre.”
“Laggiù ci accolga la sposa
soave, e Gesù prediletto –
Consolato spunta il crepuscolo
per gli amanti, i cuori afflitti.
Un sogno spezza i nostri legami
e ci immerge nel grembo del Padre.”
Che sia una citazione dell’amato poeta Novalis lo dice l’uso delle parole “pellegrinaggio “. come ogni poeta romantico sa , pellegrinaggio è sinonimo di corso della vita, di fluire del tempo, come il fluire di un fiume, pellegrinaggio è il percorso dell’anima che torna alla sua ORIGINE, che è Dio.
pellegrinaggio è ben diverso dal moderno “cammino” o “percorso” .Pellegrinaggio è parola romantica per eccellenza, piena di quella “sensucht” malinconia propria dei poeti romantici.
Caro Benedetto XVi il tuo pellegrinaggio è giunto quasi alla fine, lasci noi qui immersi nelle tenebre e nel gelo nel nostro “viaggio d’inverno” di schubertiana
memoria.
Pellegrino all’ultima tappa del pellegrinaggio Benedetto si era già detto nell’ultima parola da Papa, salutando la folla di Castel Gandolfo la sera del 28 febbraio 2013: “Non sono più Sommo Pontefice della Chiesa cattolica […], sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra… Ma vorrei ancora, con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell’umanità”.
Pellegrino , pellegrinaggio,
“peregrinus” vuol dire estraneo Un altro grande poeta tedesco George Trakl
scrive in una sua poesia :
“E’ l’anima un essere pellegrino sulla terra”
L’anima umana , quasi un ‘estranea gettata nella truce realtà del mondo e del male, peregrina sulla terra in cerca della sua CASA . la sua Casa non può essere che quella di DIO, suo Padre e Creatore.Alla fine della vita certi uomini molto saggi ( e Benedetto XVI è un o di questi) si rendono conto che la loro vita intera non è stata che un peregrinare per tornare alla CASA, all’ORIGINE, a DIO.
Fortunato chi sa dare senso alla propria vita senza sottrarne a quella degli altri.
Grande grazia
Bellissima iniziativa del laico Corriere e altissima risposta di Benedetto. Con una lezione, ancora, di teologia e spiritualità: la grande grazia (spirituale) è la concretezza, tutta umana e sensibile, dell’ “amore e bontà inimmaginabili” che lo circondano.
Amore e bontà espressi quasi sicuramente anche da gente poco credente o poco praticante, e comunque toccata dai valori rari dell’umiltà, riservatezza, e rispetto del successore, in una convivenza non regolata – dice bene Franco – da nessuna legge.
Un po’ forzato il piccolo rilievo di Franco che è un po’ “di ufficio” la sottolineatura della continuità tra i due papi. A me non pare.
Come non si puo’ non voler bene a Benedetto?
Per meglio dire : come si fa a non voler bene a Benedetto?
🙂
Caro Luigi,
la lucidità, anzi la semplice profondità di questo biglietto, che segue altri interventi molto significativi che Benedetto XVI ha fatto in questi cinque anni, e l’incantevole tratto di autentica gentilezza che – come altri qui hanno giustamente rilevato – è impossibile non cogliere, mi fanno pensare che, se fosse stato aiutato da un segretario di stato capace e fidato e da qualche altro collaboratore all’altezza della situazione, Joseph Ratzinger avrebbe potuto continuare ad esercitare il ministero petrino ancora per diversi anni, risparmiando alla chiesa almeno una parte delle sciagure che al presente la affliggono (e che, c’è da temere, in misura ancora maggiore la attendono). Certo non tutte, ma alcune sì. In una chiesa che non fosse sviata dal mito moderno dell’efficientismo, un saggio nonagenario, coadiuvato adeguatamente, andrebbe benissimo per guidare la barca di Pietro.
Del resto, quanto alla scelta dei collaboratori o dei consiglieri, non pare che anche l’attuale pontefice (ottuagenario) abbia la mano particolarmente felice, non trovi?
Condivido la riflessione di Leonardo, dalla prima parola all’ultima.
Sia benedetto Benedetto! Il quale, essendo in pellegrinaggio, sta attraversando il campo della vita (“per”=attraverso; “ager”=campo) per raggiungere Casa. Gli auguro di non aver fretta di arrivarvi…
Un grande, Benedetto, che va verso l’Infinito, la Felicità, il Tutto; consapevole della sua fragilità e della sua finitezza.
“Deus, cum volet, accipiat eum, et beatum faciat eum in caelo…”
Rif. 10.20 – Commenti e sciagure
E’ confortante sapere di persone più “benedettine” di Benedetto (papa).
a) Lui umilmente parla di forze fisiche che scemano, e qualcuno immagina che con validi collaboratori (speriamo non quelli a suo tempo scelti da lui, al massimo livello) avrebbe compensato il declino fisico, iniziato non da oggi.
b) Quanto ai consiglieri (cardinali) del Papa per il Consiglio dei 9 (C9), ai quali credo sottilmente si alluda, essi sono quelli dei concistori precedenti il 2013, tra i quali lui – come da accordi di conclave – scelto. Dei suoi cardinali è inserito nel Consiglio solo, a buona ragione, il segretario di stato.
Però: perchè rovinare una bella lettera di Benedetto, che piace a tutti, con insinuazioni sciaguratamente avventate?
Rif. 17.06. fine quintultima riga: …..ha scelto
Ragionare su come sarebbe andata se…e’ puro esercizio immaginativo.
Troppe incognite al punto da rendere ogni ipotesi indimostrabile.
Si abbia la semplicita’ onesta di dire: questo papa non mi piace, preferivo Il precedente.
Il resto sono solo chiacchiere
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/10/17/news/benedetto-xvi-ortodossi-hilarion-papa-chiesa-158036/
RAI STORIA: BENEDETTO XVI, UN RIVOLUZIONARIO INCOMPRESO. Omaggio al Papa Emerito a cinque anni dalle “dimissioni”. In occasione dei 5 anni della rinuncia del Papa Emerito Benedetto XVI Rai Cultura propone lo Speciale “Benedetto XVI, un rivoluzionario incompreso” di Antonia Pillosio, in onda domenica 11 febbraio alle 23.00 su Rai Storia. Il documentario, arricchito da materiali delle Teche Rai, propone spunti biografici suggeriti dagli storici Elio Guerriero, Andrea Riccardi e Don Roberto Regoli, dai vaticanisti Andrea Tornielli e Sandro Magister, dai Cardinali Gerard Ludwig Muller e Gianfranco Ravasi, da Padre Federico Lombardi e Antonio Paolucci. Il racconto parte dal gesto delle dimissioni, a lungo meditate e annunciate dopo l’inizio dell’anno della fede. Perché Benedetto XVI fa un simile annuncio l’11 febbraio, giorno della memoria della Vergine Maria a Lourdes, dedicato dalla Chiesa ai malati? Perché in una riunione di routine di cardinali? E perché la decisione di ritirarsi a vivere nel monastero di clausura all’interno del Vaticano? Non si è trattato di un moto di ribellione, né di un passo indolore, ma di un gesto profetico. E con la sua rinuncia ha affidato al suo successore Francesco l’eredità del suo impulso riformatore. “Lui ha scommesso sul Papa futuro, una persona in grado di affrontare il governo della Chiesa – dice Sandro Magister – che è qualcosa di tremendamente impegnativo, tanto che lui non si è sentito più in forza di poterlo fare.” – La scheda Rai continua al commento seguente.
Joseph Ratzinger brillante teologo, professore in quattro università tedesche, Arcivescovo di Monaco, per ventitré anni è Prefetto della Congregazione per la Fede, prima di diventare Papa Benedetto XVI. Il 19 Aprile 2005 con l’elezione di un papa teologo tedesco i cardinali elettori hanno lanciato un messaggio: è prima di tutto qui in Europa che la Chiesa deve ritrovare se stessa. “Lui dà due spiegazioni per la scelta del suo nome Benedetto – afferma Don Roberto Regoli – perché si è rifatto a Benedetto XV il Papa della Prima Guerra Mondiale, colui che si preoccupò della Pace e poi si è rifatto a San Benedetto da Norcia, il padre della cultura medievale tramite la rete dei monasteri benedettini. E qui c’è tutto il riferimento della questione delle radici culturali dell’Europa”. Il centro di tutto il pontificato di Benedetto XVI è la problematica della fede, il Papa insiste sulla centralità e la bellezza della fede in Cristo, scrivendo tre libri sulla sua vita. Nei suoi otto anni di pontificato, anche se tra luci e ombre, Benedetto XVI ha insegnato e indicato vie importanti per tutti, credenti e non credenti. Al documentario hanno collaborato la Kto, télévision cattolique, il Cortile dei Gentili, il Centro Televisivo Vaticano, la Biblioteca Ratzinger e la Fondazione Joseph Ratzinger Benedetto XVI, l’Archivio de L’Osservatore Romano mettendo a disposizione i propri materiali.