Benedetto 4: trovavo irragionevole l’idea di essere eletto

A pagina 173 di “Ultime conversazioni” (Editore Garzanti) Papa Benedetto ragiona della sua elezione e afferma di non aver preso “veramente sul serio” quanti alla vigilia del Conclave gli parlavano della possibilità della sua elezione: “Pensavo: non esiste, è irragionevole”. Metto quelle parole a titolo della quarta puntata antologica del volumetto, che offro ai visitatori.

15 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Non potevo rifiutare l’elezione. Ci fu un minuto in cui lei rifletté se dovesse accettare davvero l’elezione? Certo, anzi ci pensai in continuazione, ma in un certo senso sapevo di non poter dire di no.

    26 Settembre, 2016 - 22:27
  2. Luigi Accattoli

    Perchè non fece riforme. Avrebbe potuto annunciare una riforma, come fa papa Francesco, e nominare almeno le commissioni competenti. Ognuno ha il proprio carisma. Francesco è l’uomo della riforma pratica. È stato a lungo arcivescovo, conosce il mestiere, è stato superiore dei gesuiti e ha anche l’animo per mettere mano ad azioni di carattere organizzativo. Io sapevo che questo non è il mio punto di forza. E non era nemmeno necessario perché era appena entrata in vigore la riforma della curia voluta da Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica “Pastor Bonus”. Non mi sembrava giusto ribaltare subito di nuovo tutto. La verità è che non potevo intraprendere nessun tipo di operazione di carattere organizzativo a lungo termine. Ma ero anche del parere che non fosse il momento di farlo. [Pagina 181]

    26 Settembre, 2016 - 22:27
  3. Luigi Accattoli

    Via la tiara. Lei è il primo papa dell’epoca moderna a sostituire nello stemma l’imponente tiara con una semplice mitra. Ci fu opposizione in seno al Collegio cardinalizio? Non ne ho avuto sentore. In ogni caso nessuno ha sollevato obiezioni con me. Era anche giunto il momento perché se la tiara non si porta più va sostituita anche nello stemma. [Pagina 182]

    26 Settembre, 2016 - 22:27
  4. Luigi Accattoli

    Quanta sporcizia. Nella già citata Via crucis al Colosseo del Venerdì Santo del 2005 lei parlò della sporcizia presente nella Chiesa. Si riferiva già allora ai casi di abuso? C’erano anche quelli, ma ho pensato a tante cose. Un cardinale della Congregazione per la dottrina della fede viene a conoscenza di così tanti particolari, perché tutti gli scandali arrivano lì, che bisogna possedere una grande forza d’animo per sopportare. Che nella Chiesa ci sia della sporcizia è cosa nota, ma quello che deve digerire il capo della Congregazione per la dottrina della fede va molto oltre e pertanto volevo semplicemente pregare il Signore che ci aiutasse. [Pagina 188]

    26 Settembre, 2016 - 22:28
  5. Luigi Accattoli

    Scrivere libri. Non ha riflettuto anche se fosse giusto che un papa scriva libri? Sapevo semplicemente che io dovevo scriverli. Pertanto non avevo alcun dubbio che avrei potuto farlo. Il primo volume uscì in occasione del suo ottantesimo compleanno, nel 2007. Come trovò il tempo per dedicarsi a questo lavoro? Me lo chiedo anch’io. In questo caso il buon Dio deve avermi particolarmente aiutato, ma riuscire a portare a termine questo proposito mi stava molto a cuore. Come da un lato è importante la liturgia in quanto esperienza personale della Chiesa e tutto si perde quando la liturgia viene snaturata, così se noi non conosciamo più Gesù è la fine della Chiesa. E il pericolo che Gesù venga distrutto o svilito da un certo tipo di esegesi è enorme. Per questo ho dovuto addentrarmi un po’ nella lotta della giungla dei dettagli. Qui non è sufficiente interpretare spiritualmente il dogma, ci si deve addentrare nella discussione senza perdersi in dettagli esegetici, ma abbastanza perché si veda che il metodo storico critico non ci impedisce di credere. [Pagina 192]

    26 Settembre, 2016 - 22:28
  6. Luigi Accattoli

    Fede ben salda. C’è stato nella sua vita il momento in cui ci si chiede se tutto quello che crediamo su Dio non è solo un’idea? Se un giorno non ci si debba svegliare e dire: sì, ci siamo sbagliati? La domanda «Tutto questo ha davvero un fondamento?» naturalmente si ripresenta sempre in ciascun uomo ma io ho avuto così tante esperienze concrete di fede, esperienze della presenza di Dio, che ho armi a sufficienza per superare quei momenti. E i grandi dubbi non ci furono mai? Nel corso della sua giovinezza, per esempio, quando era studente? Allora meno che mai. La Chiesa era ancora così viva, tutto era ancora così facile e diretto, autentico e privo di contrasti. No, solo dopo, quando il mondo è andato in pezzi e il cristianesimo, la stessa Chiesa, sembrava aver smarrito la propria identità. Tuttavia la mia fede era ben salda, grazie a Dio. [Pagina 194]

    26 Settembre, 2016 - 22:29
  7. Luigi Accattoli

    Tassa ecclesiastica. Veniamo alla questione della tassa ecclesiastica in Germania: se fosse dipeso da lei, su questo punto avrebbe preso una decisione diversa? Effettivamente ho grossi dubbi sulla correttezza del sistema così com’è. Non intendo dire che non ci debba essere una tassa ecclesiastica, ma la scomunica automatica di coloro che non la pagano, secondo me, non è sostenibile. [Pagina 202]

    26 Settembre, 2016 - 22:29
  8. Luigi Accattoli

    Gay in Vaticano. Il suo successore ha parlato di una lobby gay in Vaticano, una «cupola» omosessuale che costituisce un problema. È anche lei della stessa opinione? Effettivamente mi fu indicato un gruppo, che nel frattempo abbiamo sciolto. Era appunto segnalato nel rapporto della commissione di tre cardinali che si poteva individuare un piccolo gruppo di quattro, forse cinque persone. L’abbiamo sciolto. Se ne formeranno altri? Non lo so. Comunque il Vaticano non pullula certo di casi simili. [[Pagina 214]

    26 Settembre, 2016 - 22:30
  9. Lorenzo Cuffini

    Grazie anche per questa puntata dell’antologia, Luigi.
    Quanta bella aria fresca e tonificante.

    27 Settembre, 2016 - 8:59
  10. maria cristina venturi

    E i grandi dubbi non ci furono mai? Nel corso della sua giovinezza, per esempio, quando era studente?
    Allora meno che mai.La Chiesa era ancora così viva, tutto era ancora così facile e diretto, autentico e privo di contrasti. No, solo dopo, quando il mondo è andato in pezzi e il cristianesimo, la stessa Chiesa, sembrava aver smarrito la propria identità. Tuttavia la mia fede era ben salda, grazie a Dio. ”

    Basterebbero queste parole a disperdere ogni facile ottimismo e ogni stile pubblicità-progresso sulla situazione odierna della Chiesa.Benedetto ci dice che ha mantenuto la fede anche DOPO che il mondo e il cristianesimo sono andati in pezzi ( dopo il 68? dopo il vaticano II?.)
    E la “sporcizia della Chiesa ” di cui parlò non è che è miracolosamente svanita con un colpo di bacchetta sudamericano
    la sporcizia è ancora tutta lì, ben occultata e riverniciata , il mondo è ancora in pezzi e la Chiesa ancora sembra aver perso la sua identità.
    Speriamo solo di poter dire alla fine della nostra vita come dice Benedetto
    “tuttavia la mia fede era ben salda , grazie a Dio”
    ma quante anime si perderanno nel frattempo?

    27 Settembre, 2016 - 10:26
  11. picchio

    Maria Cristina
    tu editi tutte le citazioni secondo la tua ottica..Benedetto non dice come tu commenti “Benedetto ci dice che ha mantenuto la fede anche DOPO che il mondo e il cristianesimo sono andati in pezzi…..” Il cristianesimo per lui non è andato in pezzi, solo il mondo lo ha fatto… Certo la Chiesa SEMBRA per lui aver perso la sua identità.
    Poi molte cose sono un po’ filtrate…..tutto nei ricordi di quando siamo giovani ci pare più bello: La Chiesa era ancora così viva, tutto era ancora così facile e diretto, autentico e privo di contrasti…..
    Come dicevo ci ricordiamo che tutte fosse bello nella nostra giovinezza…. ma una Chiesa priva di contrasti non si è mai vista da quando esiste.

    cristina vicquery

    27 Settembre, 2016 - 15:24
  12. Lorenzo Cuffini

    Non c’è nessun facile ottimismo da disperdere sulla Chiesa : né su quella odierna, né su quella passata, né su quella futura. Bastano e avanzano le parole di Cristo ” senza di me non potete nulla “, valide per sempre. Né si vede quale facile ottimismo sarebbe possibile a chi riconosce come ” colonne della fede” uno spergiuro traditore pubblico e un altrettanto pubblico reiterato assassino di cristiani, o a chi si è macchiato di tali e tanti misfatti storici da rendere necessari un riconoscimento pubblico di responsabilità e un altrettanta pubblica domanda unilaterale di perdono….
    Quello che è da disperdere, assolutamente, perché radicalmente e profondamente anticristico, è il facile , facilissimo, entusiasta pessimismo a cui ci si abbandona con acre quanto dissipatoria volutta’ ….non lo credi anche tu, Maria Cristina Venturi?

    27 Settembre, 2016 - 15:52
  13. Lorenzo Cuffini

    Quante anime si perderanno, nel frattempo?, si chiede Maria Cristina , divorata sembrerebbe da zelo apostolico & missionario….
    Ora, da cattolico basico, ” che non si puo’ essere così bigotto e papista”, le domando: secondo lei, chi è in grado di salvare una sola di queste anime, se non la Chiesa? Chi è in grado di sciogliere e legare, se non la Chiesa? Su chi non prevalebunt, se non sulla Chiesa?
    Mettendosi a fare predicazione in proprio, sulla base di nonsisache,nonsisachi, demolendola senza costrutto, senza autorità e senza controllo alcuno, sicura di non contribuire, nel suo microscopico, all’opera di presunta perdizione?
    Come diceva Arbore ai tempi della pubblicità della birra: meditate gente, meditate…
    🙂

    27 Settembre, 2016 - 17:59
  14. LuigiMortari FIdes

    …quando il mondo è andato in pezzi e il cristianesimo, la stessa Chiesa, sembrava aver smarrito la propria identità.

    Un colpo di sciabola al modernismo. Indiscutibilmente.

    27 Settembre, 2016 - 20:34
  15. Mario Romeo

    “Il mondo è andato in pezzi” mi ha fatto pensare alla guerra mondiale

    30 Settembre, 2016 - 23:56

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