Bene immigrati e 25 aprile – male Ginevra e terremoto

Sono contento della decisione di Berlusconi di partecipare al 25 aprile, come già per il soccorso agli immigrati respinti da Malta. Non approvo l’assenza da Ginevra sul razzismo e l’ininterrotta passerella sul terremoto. Due a due: per un governo che non ho votato, il pareggio è già qualcosa. Qui un mio commento alla presenza della Santa Sede a Ginevra: http://www.liberal.it/media/110160/21_04_liberal_05.pdf

23 Comments

  1. Quanto scrivi Luigi, mi fa pensare che il male o il bene non sono mai da una sola parte. Vale in politica, nella famiglia, in parrocchia. Spesso si combattono guerre solo per punto d’onore, con molti morti e feriti.

    22 Aprile, 2009 - 9:11
  2. Francesco73

    Io non ho votato Berlusca, ma penso faccia benissimo ad andare (finalmente) alle celebrazioni del 25 aprile. Come pure penso che in Abruzzo la sua presenza sia stata – per quanto sovraesposta – opportuna.
    Su Ginevra non mi sono fatto un’opinione, ma penso che le ragioni di fondo che suggeriscono una presenza della Santa Sede siano comunque diverse da quelle che ispirano l’assenza a governi nazionali come il nostro.
    Spero comunque che le decisioni del governo e dei suoi leaders servano a consolidare e strutturare il PDL sulla base di una cultura cristiano-democratica a forte connotazione sociale, con in più un forte senso delle istituzioni.
    In quel caso, io potrei votarlo e mi sentirei di investirci.

    22 Aprile, 2009 - 12:52
  3. Francesco73, spera.
    Lo capisco.
    Abbiamo bisogno di certezze.
    Proprio stamani mi arrivava l’ultimo numero di IL REGNO, in cui Brunelli fa una acuta analisi sulla realtà politica italiana interessante.

    Ne ricevo l’impressione che bisogna stare molto attenti ad investire.

    Quella cultura cristiano-democratica etc. è finita, appartiene al passato,
    siamo costretti a trovare una nuova comprensione dell’attualità,
    questo ci richiederà fatica,
    ma ci chiede l’intelligenza del discernimento.
    un saluto

    22 Aprile, 2009 - 13:38
  4. PDL e connotazione cristiano democratica a forte connotazione sociale… mmm…. sperare non costa nulla, anzi, mi pare una risorsa in questo Paese.

    Illudersi (o rassegnarsi alla pochezza disponibile altrove e altrimenti) lo trovo più oneroso. Allo stato delle cose, intendiamoci.

    Non convinciamoci, ob torto collo, da cristiani, che quella è la sola “vera” possibilità di una presenza politica “a noi vicina”. Mi pare che in giro ci sia da parte di qualcuno parecchia fretta e voglia di “accasare la Chiesa” da qualche parte. Magari (senza malizia) solo per tranquillizzarsi un po’, dopo 15 anni di incertezza.

    Io continuo a credere che non sono “i valori” (quali? quando? come? … è un’espressione che non tollero più) il criterio di discernimento.
    Cerchiamone uno serio.
    E applichiamolo sempre criticamente, senza farci prendere per il naso. O per sfinimento.
    Sapendo che anche in politica “fare i cristiani” paga pochissimo… figuriamoci alle urne, e col nostro sistema sociale e politico…

    22 Aprile, 2009 - 13:54
  5. Francesco73

    Debbo una risposta a Matteo e Moralista 🙂

    Per cultura cristiano-democratica non intendo i “valori”. Questo è un termine abusatissimo, talmente tanto che lo trovo inappropriato persino in bocca ai preti, figuriamoci ai politici…
    Intendevo piuttosto un certo tipo di sensibilità politico/culturale, che in Italia – in epoche diverse – ha preso appunto forme diverse.
    Però è un patrimonio che c’è, e che a mio avviso si riassume proprio in una summa semplice e chiara: senso delle istituzioni, a-ideologismo, sussidiarietà, autonomia, socialità, corpi intermedi, promozione umana, valore della democrazia, laicità, concertazione, inclusività, accoglienza e senso sereno dell’identià.
    In tal senso, mi auguro che non si tratti di una storia del passato, ma di un riferimento permanente cui guardare con vigile attenzione, e da far vivere oggi per l’oggi e per il domani.
    Tutto qua.
    Ripeto, comunque, io non ho votato Berlusconi.
    Anche se nemmeno PD e temo, in tal senso, di essere qui in fortissima minoranza. 🙂

    22 Aprile, 2009 - 14:16
  6. Nino

    Gli analisti politici italiani, semplici cittadini o professionisti della politica, discettano e farfugliano ipotesi e tesi sul futuro politico dei partiti, dell’economia e di tutto un po’ come se vivessero in un paese “normale”. Quello che per i molti che vivono negli altri paesi occidentali è considerato un paese normale, per noi è la chimera, il sogno, l’utopia.

    Fare politica qui, significa ad esempio istituire una commissione di magistrati che affiancano il procuratore della repubblica dell’Aquila per monitorare l’eventualità di infiltrazioni malavitose sui prossimi appalti per la ricostruzione. Il paradosso è che ditte del settore edilizio anche di livello internazionale e che sono stata già beccate in combutta con il sistema mafioso, parteciperanno e si aggiudicheranno appalti sostanziosi, e ciao.
    Del resto un ex ministro delle infrastrutture non disse candidamente che con la mafia bisognava conviverci?

    Fare politica qui significa trattare dalla corporazione dei panettieri a quella degli autotrasportatori,
    Con le lobby delle professioni che hanno loro rappresentati in parlamento, idem con quella degli imprenditori e degli artigiani.
    Con l’ABI e la Banca d’Italia (partecipata dagli stessi istituti di credito, cioè chi deve controllare il sistema finanziario e del credito è controllato dallo sistema stesso )
    Con un bilancio della sanità da 90 mila miliardi di euro che insieme al resto delle prede provoca l’assalto alla diligenza di un Italia sforacchiata come il gruviera.
    Qui perfino il parcheggiatore abusivo ad esempio di piazza del collegio romano si tramanda l’abuso
    da generazioni.
    4 morti di media al giorno sul lavoro da anni e oggi il ministro tutto welfare, sanità e vanita, vara un decreto per salvare la dirigenza della Tysshen.
    Il mondo è oggi dominato dalla comunicazione, due righe scritte su di un qualsiasi quotidiano e preannunciate in TV sull’ipotesi di un minor utile del -1% sulla previsione del +10% e all’indomani la quotazione in borsa della società X scende di 4 punti.
    Un segretario di stato mendace ipotizza armi atomiche in IRAQ, e scoppia una guerra.
    Ebbene qui, in questo paese civile che alcuni si ostinano a vedere normale (ah,ah,ah grandi risate) l’informazione e perfino la controinformazione è in mano ad una sola persona, la stessa che da 15 anni fa il bello e il cattivo tempo. Costui risolverebbe i problemi del paese? Suvvia siamo seri.

    22 Aprile, 2009 - 16:02
  7. Nino

    altrimenti l’italianista, correttore di bozze bacchetta.
    THYSSEN

    22 Aprile, 2009 - 16:12
  8. caro Francesco, che non avessi votato Berlusconi, l’avevi scritto (Buttiglione che passa al Pdl è una profezia, però)…

    Oh… sarà che sono un ingenuo (o un idealista) … ma di tutte quelle cose che hai messo in fila non ne trovo quasi nessuna in quello che si prefigura essere oggi il neonato Pdl…

    22 Aprile, 2009 - 17:03
  9. @ Francesco73 – 22 aprile 2009 @ 14:16
    Leggendo delle tue attese,
    godi della mia stima e comprensione.

    tu scrivi:
    “In tal senso, mi auguro che non si tratti di una storia del passato”

    le attese da te citate, non dovrebbero essere storia del passato,
    purtroppo lo stanno diventando!!!!

    Mai come ora i calcoli politici di interesse personalistici o di gruppo o di lobby, hanno preso piede su tutto, un lavoro che è cominciato in anni passati, quando si è abbassato il livello di guardia sui valori della solidarietà, e lo spirito cristiano che aveva animato alcuni politici, pur con i loro limiti, è diventato solo un’aggettivazione politica di mercato.

    L’articolo di Brunelli che mi sono letto stamani, di semplice analisi sul dato politico attuale, non lascia per nulla sereni.

    Io in questo momento storico-politico, non ho risposte alle mie attese, le prossime elezioni, saranno per me un momento critico….

    22 Aprile, 2009 - 17:05
  10. Leggo che alcuni di voi affronteranno l’importante appuntamento del 6 giugno con dubbi, preoccupazioni e incertezze.

    Io no: quel pomeriggio mi accingerò a compiere il da farsi secondo ogni crisma istituzionale, entrerò senza indugio dal portone come ho fatto innumerevoli volte, salutando gli amici e i conoscenti, il presidente e tutti addetti ai lavori, mi dirigerò dritto verso il luogo prefissato, attenderò con pazienza di esercitare la parte di sovranità che mi compete e, al momento convenuto, finalmente, con la grazia di Dio, mi sposerò.

    22 Aprile, 2009 - 18:36
  11. Cherubino

    l’accenno ai valori non è peregrino in ambito politico, ma con qualche distinguo. Infatti ognuno ha valori seguiti, valori professati, i valori prodotti. Posso dire di credere nell’importanza di un valore, non seguirlo personalmente, ma prendere decisioni che inducon gli altri a seguirlo. Se vediamo nella storia recente, pessimi personaggi hanno fatto leggi utili magari poi cadendo in gravi errori (se non reati) personalmente. O vi sono brave persone che personalmente accolgono i bambini bielorussi e poi votano per le forze che diffondono xenofobia e razzismo.
    Su questa distinzione bisogna vedere quindi chi realizza e rinsalda -con i fatti- il bene comune e i diritti fondamentali e aumenta l’affezione degli italiani verso di essi. Anche se non fosse del tutto coerente con essi. Chi fa leggi non dicriminatorie, non a favore delle mafie e della corruzione, chi rispetta e fa rispettare il principio democratico della divisione dei poteri, chi favorsice una stampa e una televisione libera e pluralista, chi fa crescere negli italiani il senso della solidarietà e della uguaglianza di tutti davanti alla legge.
    Per inciso, è meglio affidarsi all’informazione in rete, sicuramente più libera e varia (io ad esempio spesso visito siti come http://www.antimafiaduemila.com … e leggo libri come “Colletti sporchi” di Ferruccio Pinotti).

    22 Aprile, 2009 - 19:48
  12. Francesco73

    Oh, allora tantissimi auguri a Grasselli! 🙂
    Allora offri almeno da bere, prima?
    🙂

    22 Aprile, 2009 - 20:57
  13. Luigi Accattoli

    Luca un bacio augurale! Sarò a Bologna il 22 giugno: ti trovo – per festeggiare – o sarai in viaggio?

    23 Aprile, 2009 - 0:09
  14. Francesco73

    La domanda è tardiva, ma da un pò ce l’avevo in canna: Affus, sei Blondet?

    23 Aprile, 2009 - 9:03
  15. Francesco73

    No, perchè io Blondet lo leggo eccome.

    23 Aprile, 2009 - 9:48
  16. marta09

    Auguri Luca … e anche alla tua futura signora!!!
    Ma te li farò meglio il 5 giugno!!!!

    23 Aprile, 2009 - 12:14
  17. A Dio piacendo il 22 giugno sono a Bologna. 🙂

    23 Aprile, 2009 - 12:26
  18. Luigi Accattoli

    Allora ci vediamo quel giorno? sarò a Bologna per la giornata di aggiornamento degli insegnanti di religione.

    24 Aprile, 2009 - 22:03
  19. A Dio piacendo! 🙂 🙂 🙂

    25 Aprile, 2009 - 17:42
  20. roberto 55

    Congratulazioni, Luca, e tanti auguri di ogni bene e felicità !

    Roberto 55

    25 Aprile, 2009 - 23:17
  21. Grazie a tutti voi per gli auguri!

    27 Aprile, 2009 - 8:49

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