Ci sono attentati pesanti e attentati leggeri. Ma ce ne sono anche di leggerissimi e che esistono poco. Chi li incontra si affretta a narrarli a Belpietro: o subito dopo – appena scese le scale – o con qualche mese di anticipo. Lui ci crede sempre.
Belpietro e gli attentati che esistono poco
31 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Il vero attentato è quello che giornalisti come Belpietro e Feltri stanno organizzando contro la nostra democrazia. Non ho mai acquistato i due giornali da loro diretti: se tutti facessero come me, sarebbero costretti a cambiare mestiere. Ma evidentemente molti credono ai “capri espiatori” (i “comunisti”, i magistrati, gli extracomunitatri, l’Unione europea ecc.) icreati a bella posta per concentrare su di loro l’odio della gente e fare così il gioco del signore di turno..
Non ci sono parole per commentare le ultime pseudonotizie provenienti dalla coppia Belpietro-Feltri. Non ci sono parole.
Io comincio a essere stufo di questa situazione. Basta, basta, basta.
Voglio un paese sereno, che si confronti su idee e posizioni diverse, ma con serenità e rispetto reciproco l’uno per l’altro.
E invece, dal 1994, da quando è sceso in campo il sig. B. non è più così.
Mi si potrà obiettare: ma perchè, democristiani e comunisti non erano in perenne antitesi e conflitto?? Certo, ma almeno vi era il rispetto delle ISTITUZIONI E DELLA COSTITUZIONE. Ora a Destra cercano di calpestare continuamente questi capisaldi del nostro Ordinamento. Ciò è, secondo me, inaccettabile!!!!!!!!
Scusate lo sfogo.
Ciao a tutti!!
F.
@mabuhay
Carissimo amico, come vedi, perdo la pazienza anch’io.
Un abbraccio.
F.
Nell’articolo incriminato a un certo punto Belpietro si chiede “Perché mi sono deciso a scrivere?” e poco oltre “C’è qualcuno che ha interesse a intorbidire le acque?”…
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=WCAG4
… questo giornalista coraggioso merita risposte.
Libero del 27 dicembre, apertura della prima pagina a nove colonne: FINI E’ FALLITO
Libero del 28 dicembre, apertura della prima pagina a nove colonne: I FALLITI ATTACCANO LIBERO
Libero del 29 dicembre, apertura della prima pagina a nove colonne: I FALLITI CI VOGLIONO UCCIDERE
Anche questo è giornalismo.
Giornalismo infeltrito.
“(…) creare un giornale è impresa semplice e facile, pochi abbonati bastano perché il giornalista copra le sue spese e così il numero dei periodici o semi-periodici supera ogni immaginazione…Tutti possono essere giornalisti ma sono pochi i veri giornalisti.”
Alexis de Tocqueville, 1831
(La democrazia in America)
..forcaiolo,sciacallo, arrogante e pornografico, deprimente e scandaloso, osceno, millantatore,squadrista e fascista, giornalismo di leccapiedi che non ha altro di cui occuparsi se non a togliere le zolle di cacca che sbucano come fiori da sotto i piedi del loro imperatore!
“… Maurizio Belpietro su Libero che, citando fonti anonime, racconta di un attentato a Fini per la prossima primavera…”: così il Corsera oggi a pagina 12, con ogni serietà, in un articolo a firma Andrea Garibaldi. CITANDO FONTI ANONIME RACCONTA DI UN ATTENTATO A FINI PER LA PROSSIMA PRIMAVERA: perchè ridete?
Non mi stupiscono i Belpietro, i Feltri e il caimano.
Mi stupisco e ormai sono quasi allo sconforto per chi li legge e chi li vota.
Grande Luigi!
Spazzare via questa immondizia.
Grande Luigi!
… a proposito di quella monnezza di cui si diceva ieri…
..ogni riferimento a ” monnezza ad personam “è…puramente..frutto del nostro inconscio collettivo!
Meglio la spazzatura di Napoli che questo schifo !
Fabricianus e cari tutti…il vostro piu’ che condivisibile sdegno aggiunge solo sconforto ai miei gia’ abbattuti sentimenti circa il tema… Meno male che il nostro Luigi ha un carattere “natalizio” che lui applica prontamente a tutto,anche alle piu’ irritanti e schifose situazioni.
Con il B. e compagnia, la menzogna appare sempre vestita a festa, creativa e attraente, proprio come la pubblicita’ e la televisione le cui strategie e categorie, l’uomo-plastica (berlusconi) usa a piacimento in politica e nella sua vita. L’amorale civica di gran parte degli italiani -ben foraggiata e coccolata da questa inetta classe politica- sta facendo il resto. Che il 2011 ci porti la fine di Berlusconi, almeno politicamente. Per altre vie lo sapra’ il buon Dio (anyway, Luigi tu saprai che il suo mausoleo e’ gia’ pronto e bell’e’ finito da qualche anno, per cui anche se muore domani il monumento se l’e gia’ fatto. Diventera’ un luogo di attrazione, grazie alle escort che saranno “le cicerone” incaricate di spiegare e raccontare con dettagli la burlesca e canagliesca vita del nostro plastic man).
La nostra, non puo’ diventare una “normale” situazione di dialettica/scontro politico, fino a quando sto’ qui sara’ in giro x difendere il suo impero economico, i suoi interessi privati. Menatela come volete, ma e cosi’.
quoto Mabuhay
mi associo!
OK.
ma permettimi di aggiungere una postilla
“difendere il suo impero economico, i suoi interessi privati.”
E quelli dei numerosi altri a cominciare dal “gentiluomo di Sua Santità”, i Previti, i Cantoni, etc, etc.
E noi cattolici, pastori e gerarchia inclusa?…In tutti questi anni che si e’ fatto? Come siamo stati parti di questa disgrazia?
Naturalmente nessun vade retro DAVANTI-AI-VALORI-NON-NEGOZIABILI, soprattutto quando sono annunciati, difesi, legiferati e NON_VISSUTI da una mandria di lestofanti, profittatori e puttanieri !
I valori per carita’ non sono negoziabili, ma i cattolici…accipicchia sono molto … negoziabili! Eccome! Non entro in dettagli e in nomi x carita’ cristiana e opportunita’ di tempo liturgico…
Ma parlando di “negoziabili”, nessuno se ne intende come lui, il B.quando si tratta di comprare e vendere…! E sa molto bene come negoziarsi i cattolici x gli affari suoi. Cosi’ che intanto lui continua a “negoziarsi” bene bene i cattolici, inclusi vescovi, cardinali, preti e illuminate menti.
In sintonia con Mabuhay, sia per il post 9.54, sia per quello delle 13.02.
Specifico: post delle 9.54.
Mabuhay, contestualizza quello che dici !
Almeno in fine d’anno volevo stendere un velo pietoso sulla gerarchia, ma per essere chiaro su come la penso rimando al discorso di Natale e all’ampia intervista fine anno dell’emerito card Ruini dell’altro giorno sul Corsera.
Una chicca di discorso e d’intervista tutti e solo strettamente politici.
Politica e schieramento sfacciatamente governativo in cui auspica alleanze di ri-centrodestra.
E nulla di nulla che abbia una qualche ispirazione evangelica.
Ciao, Beatitudini.
Personalmente rivendico il diritto di essere al tempo stesso antiberlusconiano convinto e difensore dei “valori non negoziabili” (anche se preferirei usare un’altra espressione, come “valori naturali, fondamentali”, ed allargherei la lista rispetto a quella comunemente recepita e divulgata).
Oh Santa Madre del Bambin Gesù! I valori non negoziabili… Ah! Ah! Ah!
Sua Eminenza Card. Bagnasco a Repubblica di domenica 18 dicembre esorta al dialogo. Poi ribadisce i valori non negoziabili e guarda un po’ riguardano i temi su cui si deve discutere: coppie omosex, direttive anticipate di trattamento, fecondazione in vitro…
Schizofrenia o cerchio-bottismo?
Mi sembra che il trattare attentati che esistono poco e altri avvenimenti similari, per sollecitare nei lettori istinti non proprio d’amore, costituisca un uso perverso della pubblica informazione, ispirato in qualche modo dal comportamento esemplare del “padrone” di quegli stessi strumenti. Un negoziatore a tutto campo, come dice Mabuhai.
Per questo penso che un così onorevole giornalismo sparirà con l’uscita dalla scena politica di Berlusconi. Infatti tali servizi sono tenuti in piedi da una speciale categoria di lettori, i più zelanti verso il capo, bisognosi di farsi dire a quali argomenti pensare, e come, per sentirsi vicini il più possibile a lui. Una volta lui sparito dalla scena, gli stessi zelanti sentiranno il bisogno di approdare a pensieri liberatori.
E i tanto onorevoli giornalisti dovranno trovare qualcos’altro da fare per guadagnarsi la pagnotta.
Un sereno principio a tutti.
A proposito di giornalisti: Tiziana Ferrario, ingiustamente umiliata da Scodinzolini, è stata reintegrata nella RAI, dove ultimamente veniva pagata per non fare nulla.Spero che ora il direttore abbia il buon senso di rispettare una sentenza.
Vi segnalo inoltre il libro autobiografico di Maria Luisa Busi, un’altra grande assente dal grande schermo, accantonata perchè non si era inchinata dinanzi al “capo”.