Visitatori belli ho deciso: dal 1° gennaio potrà commentare solo chi si firma per esteso. Do l’avviso con un mese di anticipo in modo che ognuno possa valutare. Per chi usa pseudonimi le possibilità sono due: mantenere l’attuale denominazione e firmare per esteso alla fine del commento, o iscriversi di nuovo con nome e cognome. Nei primi commenti qualche spiegazione.
Avviso choc: da gennaio commenta solo chi si firma
90 Comments
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Malincuore. E’ una decisione che prendo a malincuore, sapendo che alcuni commentatori abbandoneranno. Ma immagino che ne entreranno di nuovi, attirati dalla minore turbolenza e dalla possibilità di uno scambio dove ognuno si fa responsabile di quello che dice.
Pesci cattivi. Ne verrà – spero – un vantaggio per me. Sapete che da un anno sperimento modalità diverse di controllo del pianerottolo. Solo l’attuale, di mia verifica di ogni commento e di cancellazione dei pesci cattivi prima o dopo la pubblicazione, ha dato risultati, ma per me è troppo faticoso. Con l’ammissione dei soli commenti firmati, torneremo alla pubblicazione immediata degli stessi e io potrò occuparmi del blog a intervalli più lunghi.
Fatica. Sulla fatica che sbocca in questa decisione, ecco quanto ne ho scritto in due articoli per la rivista “Il Regno”:
http://www.dehoniane.it/control/ilregno/articoloRegno?idArticolo=988866
http://www.dehoniane.it/control/ilregno/articoloRegno?idArticolo=990544
Ma su, firmate! Che ci vuole?
Bellissimo! Soprattutto se si fa il confronto con il Luigi “ecumenico” dei tempi di Ratzinger. Questa climax verso il “Controllo”, sempre più controllo (e, ça va sans dire, sempre più bontà, tenerezza e misericordia …) è stupenda.
E molto, molto bergogliana.
Franti..ciao… ! Vedi di farti vivo, dai…
… Io non ho difficoltà a firmarmi con il mio vero nome -cosa già sperimentata- tanto ormai siamo tutti controllati, anche nei sacri Palazzi: vescovi, cardinali, preti, suore, tutti, tutti tutti tutti controllati…
Perciò. Magari userò un solo cognome e non due, se si può anche la foto, nel mio profilo migliore-
Se Luigi Accattoli lo ritiene opportuno, così sia; perché no!?
Per avere praticato a lungo l’anonimato, posso confortare gli eventuali dubbiosi sull’outing identitario.
Non è cambiata manco una favella.
Intesa sia come paroletta, sia come verdurina…..
🙂
non ho problemi a firmarmi per intero tanto come dice Clodine siamo già tutti controllati ed “etichettati”
Maria Cristina Venturi
PS: ma poi, firmandosi, si può essere una voce critica nell’attuale regime sud-americano o le voci critiche saranno comunque censurate?
Sì, Clodine, siamo tutti controllati. Stamattina al solito bar passato mezzogiorno mi godevo da brava pensionata cappuccino e brioche, quando un amico che passava mi ha rimproverato perché non era l’ora della brioche. L’altro giorno un barbuto islamico mi ha rimproverato perché fumavo. Ci sono tantissimi controllori in giro.
Nessun problema a firmarmi.
Neanche a mettere il codice fiscale, fosse necessario!
Vediamo chi ci sta; un mese di tempo per decidere è più che sufficiente.
Luigi Mortari
una curiosità, Luigi.
Come farai a verificare l’autenticità del nome e cognome con cui uno si iscrive al sito?
Signora Lignani anche lei fumatrice?
Sono disposto a venirla a trovare, far colazione con lei per poter fumare in santa pace al bar del paese più di una sigaretta con lei. Oramai a noi fumatori non sanno più come ghettizzarci.
Luigi, per esteso vuol dire pure il nome per esteso.
All’epoca in cui sono nato io al Battesimo e all’anagrafe ne ho avuti tre.
Vorrei omettere il primo segnandolo solo puntato e gli altri due estesi e l’anno di nascita. In italia quello sono solo io.
Altro, ma lo ritengo fondamentale: se poi uno gioca a dire chi è chi lei che fa?
Mi farebbe piacere una risposta.
E con i giudizi offensivi sulla qualità delle persone come farà?
Deve intervenire lei, non noi!
P.S. Opinione è una cosa, e riguarda l’opinione della persona, e siamo qui per questo; sulle qualità delle persone è “giudizio” e non è corretto esprimerli (c’è una persona particolare qui che i suoi epiteti li distribuisce a pioggia)
Grato sapere.
Anch’io fumo, solo d’estate però. (è strano ma ha un suo perché)
Ma quanti Luigi in questo blog!
Ci devo pensare.
Non crea nessun problema firmarsi a chi parla di liturgia, a chi discute sull’uso del latino, a chi si sente inserito nell’ortodossia tradizionale e con le spalle coperte, nè a chi difende il concilio, neanche a chi discute della morale in generale, neppure a chi discute della morale degli altri, neanche a chi si batte il petto con meacupla rituali, o a chi gli errori li ha fatti in passato ed ora è nel giusto.
Per chi come me si è trovato a parlare di comportamenti propri che non sono ancora annoverati nella normalità nè dalla Chiesa, nè ancora dalla società civile, la questione è più delicata.
Digitando un nome e cognome in google escono risultano gli interventi fatti.
Il nick non serve nel mio caso a coprire l’identità, ma a cercare quella giusta riservatezza in un confronto trasparente.
Ubi, il mio bar è in piazza Magherini Graziani a Città di Castello. Il mio numero telefonico è in elenco. Venga pure!
Anche io avevo parlato di riservatezza, Manuel, ma per motivi diversi dai tuoi.
Luigi mi sembra un po’ ossessionato dalla presunta necessità di una firma. Ogni tanto la mette in campo. È un suo rovello.
A me però sembra un falso problema. Se io infatti decidessi di firmare, manterrei lo stesso identico stile. Fra l’ altro il mio nome è quasi uguale al nickname. Ma è il cognome quello che conta di più.
Si vedrà…
Tengo presente Signora Lignani, grazie!
Firmare con nome e cognome non basterà: in questo blog siamo arrivati a una relativa pace solo perchè certe “linguacce” non hanno più partecipato alle nostre discussioni. Basterebbe impedire l’accesso agli indisciplinati.
Personalmente io qui ho scritto con il mio nome, con nome e cognome (a seguito di una richiesta di Luigi) e con vari pseudonimi: sempre riconoscibile e sostanzialmente sempre lo stesso. Avendo ricevuto offese irripetibili e piuttosto gravi, intimidazioni e maledizioni (di tutto, signori), preferisco non espormi più con il mio nome. Luigi mi aveva già concesso questa possibilità e gli chiedo di continuare per le stesse ragioni che gli avevo scritto.
Se non fosse possibile, valuterò come regolarmi.
Spero comunque che non vengano “discriminati” gli eterosessuali…
Marilisa, infatti speravo che bastasse per esempio presentarsi a Luigi via mail, magari anche con documento di identità. Capisco la preoccupazione di chi è responsabile di quello che viene pubblicato sul proprio blog.
Mi sembra di capire che la firma con nome e cognome serva più per l’autoregolamentazione delle discussioni ipotizzando che se uno si firma si presume che non valichi il limite.
Non so quanto sarà efficace anche perchè mi sembra che alcune persone che si sono firmate non abbiano dimostrato sempre logica ed equilibrio.
Manuel per caso ha sentito Petrus ultimamente? (non è che si è offeso per qualche cosa che abbiamo detto che non si sente più…)
Sara1, no…a dire il vero sono stato un po’ latitante io nel blog, perchè poco online nell’ultimo mese.
Manca da un po’?
Comunque non avrei problemi a presentarmi a ciascuno in mail.
Da un lato,( incredibilmente !!! 🙂 ) per una volta sono più ottimista io di Luigi, riguardo al blog. Sono pronto a scommettere che nessun commentatore, all’atto pratico, abbandonerà….
Ma rientro subito nella norma statistica per una notazione pedantina della serie ” si, però” : ben vengano i nomi e cognomi, ma di per sé non sono antidoto né alla beceraggine, né alle azzuffatine né al signoramaestramihannodettounaparolaccia. Quello che fa la differenza- e la ha fatta in questi mesi- è la presenza costante del padrone di casa, non solo e tanto in qualità di censore, quanto in qualità di contrappeso, di risposte nel merito e nel metodo, di puntualizzazioni e messe in riga se necessario.Il che, ha ragione Luigi, per lui significa una quantità di tempo e di grane quotidiana e sempre daccapo….una fatica notevole.
Eppure credo che sia l’unico modo, ancor meglio certamente se la consuetudine nicKarola se ne andasse finalmente in pensione, per garantire un funzionamento al meglio del blog…Se il ” blog d’autore” vuole vivere e fungere, richiede la presenza attiva, e per giunta puntuale e costante, dell’autore stesso. Il piccolo caso del bellissimo e anomalo blog ” il Tesoro nel campo” andato mestamente a morire dopo un avvio e una serie di anni palpitanti, puo’ servire come esempio concreto.
🙁
Anche io sento la mancanza di petrus. Se continua a leggerci, gli mando un bacio.
Lorenzo, parliamo chiaro, e lasciamo perdere i facili entusiasmi: il nome e cognome serve per auto-censura.
Se prima verso certi personaggi, di Chiesa soprattutto perchè più “meritevoli”, con artifizi letterari, figure retoriche ecc. si poteva dire ciò che si pensava, tipo ad es. “non vale una mezza cartuccia e si a fatto strada a furia di bacia-mani-piedi e leccatine varie, o è solo un fortunato perchè facendo parte di un club è tra i cooptati o rava tipo è un venduto opportunista o un voltagabbana, ora non si potrà farlo più. e sai perchè? Perchè il quaquaracqua ti querela.
Allora sarebbe bello che il quaqquaraqua che son io firmo e dico quel che penso e l’altro quaqquaraqua ribate a quel che penso, non che mi quereli …
Un uomo di Chiesa che querela? Siamo a questo?
Ma una volta ti menavano o ti ignoravano. Adesso “querelano”, dimentichi del Vangelo, querelano! Vergognoso!
ahah…io non penso di avere mai dato occasione di querele a nessuno! neanche sotto nick!
Invece tanta tanta gente in facebook ad esempio pubblica senza filtri e si sfoga in rete, senza pensare al valore che lo scritto ha.
Da questo punto di vista facebook è un ottimo esempio negativo: il nome cognome (data di nascita, like, amici etc.) non sufficit!
Forse ho scatenato io dicendo che schifo a Galantino stamattina.
Ho scritto sotto impulso, non so e’ querelabile? Mi riferivo all’intervista e al tono generale ed è anche lungo spiegare perché mi faccia schifo.
Non dico di no, Ubi, non dico di no.
Ma , indipendentemente dalle querele- per le quali non ho alcuna simpatia -, resta il fatto che oltre alla autocensura,( che cmq. è un piccolo accorgimento che pratichiamo quotidianamente in tutti gli ambiti della nostra giornata, quindi ha di suo qualche vantaggio pratico nella convivenza civile tra le persone) metterci il nome e cognome quando si parla di Chiesa e di Cristo da anche un” costo” e un “peso da portare” a quello che diciamo. Fosse solo il fatto che il giorno dopo chiunque ti puo’ fermare e chiedere ragione e conto di quello che resta scritto nel web,e che gli amici ti possono, banalmente, spernacchiare e prendere per i fondelli per quanto uno ha sparato in modo tonitruante nella foga del momento.
E tutto questo, e molto altro di anche meno piacevole, accade.
E’ un bene, io dico.
Se è vero che siamo ” la faccia di Cristo” nel web, metterci la nostra faccia vera penso sia il minimissimo che possiamo fare.
Comunque posso affermare già da oggi -quindi date piglio alle migliori bottiglie che avete in riserva, stappate e brindate!- che “non mi avrete“.
Ne faccio un punto d’onore, poi in seguito spiegherò nel dettaglio -sarò lunghetto- tutte le motivazioni dettagliate.
Chi la pensa come me poi possiamo magari organizarci con Skype, con cui ci si può iscrivere lasciando visibile solo il nick senza altri dettagli e chattare conversando degli argomenti di Chiesa.
Non mi interessa nè la visibilità nè le “campagne” e questa ne è la riprova.
Caro Lorenzo, un peso de che? I tronfi titoli? (Senza nulla togliere a chi li ha).
“Basta il Battesimo” dixit Francesco. E le croci, l’unica di cui potersi vantare (S. Paolo E S. Francesco dixit).
“Non cercar di sapere chi ha detto una cosa, ma bada a ciò che è stato detto. Infatti gli uomini passano, “invece la verità del Signore resta per sempre” (Sal 116,2); e Dio ci parla in varie maniere, “senza tener conto delle persone” (1Pt 1,17)”
L’imitazione di Cristo
QUali tronfi titoli????
🙂 🙂 🙂
Il ” peso” di quello che hai scritto, di come lo hai scritto, di a chi lo hai scritto ecc ecc ecc
“spernacchiare e prendere per i fondelli”
L’uomo di Chiesa -che è pure “persona pubblica”- dovrebbe averne a vanto ed onore ad esser trattato come trattarono il Maestro.
Non mi risulta proprio dal Vangelo che abbia chiesto a quelli che lo percossero, insultarono, deridevano, lungo la strada del golgota e sulla Croce:
scusi ma lei chi è, come si chiama, che titoli ha?
Lorenzo, è facile cedere a certi entusiasmi, difficile osservare il recondito …
E comunque: “non mi avrete” …
Appunto, Ubi.
E glielo hanno chiesto eccome, chi era.E in piu’ momenti.
Non mi pare che sia ricorso a nick di genere…
🙂
poi, per carità. Non vuoi ” concederti “? Non farlo, ovvio.
Mah, tutto sommato preferirò cento volte ricevere dell’imbecille da una persone che si espone col proprio nome e cognome.
E non escludo affatto di ricorrere allo strumento della querela, che è pur sempre uno strumento di garanzia e di tutela dei propri diritti e un modo onesto e democratico di difendersi dalle offese.
Quando sentirò un giudice affermare che l’epiteto di imbecille non è ingiurioso sarò più sereno.
Lorenzo, non giocare. Tutti sapevano chi era Gesù.
Era lui che non chiedeva agli altri che lo insultavano deridevano percuotevano…
Ma ti capisco, sei felice, hai vinto la partita a cui ti eri accodato.
Interessanti i due articoli sulla rivista Il Regno.
Il problema della tenuta di un blog “aperto” è duplice : in primis una fatica immensa a leggere tutte le esternazioni dei partecipanti al blog (salvo affidarsi a qualche strumento automatico) e poi una difficoltà operativa ad impedire e contenere il cosidetto “dialogo fra sordi” tipico di quando si interviene a sostegni di una tesi contrapposta ad altra tesi. Ma erra così anche agli inizi della Chiesa e i concili sevivano giusto a dirimere le diatribe dottrinali. Oggi in materia di religione cristiana e cattolica però, dopo il Vaticano II, c’è il magistero della Chiesa che scrive e parla, penso che al cattolico possa bastare; poi se ci sono tanti “chierici” che interpretano, spiegano, propongono,erudiscono sulla loro personale teologia: ecco questi li lasceremo volentieri sproloquiare per conto loro.
Grazie per l’ospitalità e Buon Natale 2015 a tutti.
Un interessante articolo (anche nei commenti):
https://berlicche.wordpress.com/2015/10/26/il-santo-e-la-sibilla/
Non mi pare di avere vinto nulla, Ubi ,se non forse una giornata di libertà a pingpongar online….premio si fa per dire, a onor del vero, con scadenza fissa ore 18.00.
E forse ti sei distratto, se proprio c’era una partita da giocare, la mia è sempre stata un’altra….ma questo ora non c’azzecca.
Per il sig. Accattoli:
1) con WordPress, CMS di questo blog, non credo sia necessaria una nuova iscrizione per cambiare nome, cognome e nickname; sono tutti campi modificabili del profilo utente, incluso l’indirizzo email.
2) il controllo che ogni messaggio riporti in calce la firma è pure un’attività amministrativamente pesante. E’ molto più semplice controllare il nick name e verificare che esso stesso riporti il nome e cognome espressi per intero.
3) per quanto riguarda l’autenticità di email e nome e cognome (vedi commento precedente di Fabrizio) si potrebbe richiedere ad ogni utente l’invio di un messaggio email con in allegato la scansione di un documento di identità. Non è una cosa poi tanto complessa e in questo modo, qualora la polizia postale richiedesse le generalità degli utente, cosa che sovente accade a seguito di querele, l’amministratore sarebbe in grado di fornirli direttamente.
Sempre qualche novità su questo blog 🙂
Stai tranquilla Sara non credo che tu sia passibile di querela , ma anche io come Lorenzo mi sono chiesta cosa ti facesse tanto schifo.
Cristina Vicquery
Anche a me manca petrus che saluto 🙂
Cosa mi ha fatto schifo? Mah un po’ Galantino stesso che detesto mi sembra il tipo che parla molto più facilmente di quello che dovrebbe, a volte anche a sproposito e se la cava quasi sempre dando dell’ideologico all’altro, un po’ il tono da “avvertimento” con il riferimento a chi pensa che basti aspettare che passi la nottata.
Come il solito chi vince poi vuole anche stravincere, ma per me le cose dette sul divorzio valgono anche per gli altri peccati.
Si condanna il peccato ma non il peccatore, da tutto questo strascico di intercettazioni più che questo o quel reato vien fuori un mondo di relazioni deteriorate e non serve fuggire in Africa se non riesci a costruire relazioni evangeliche con chi hai a fianco.
Fides, faccio il cavilloso:
in una scansione di un documento di identità posso far comparire quello che voglio con 10 minuti di Photoshop.
Per essere certi bisognerebbe che il moderatore accertasse poi la veridicità del documento.
Beh, fabrizio,
credo che in questo caso sarebbe la polizia postale a dover accertare il reato.
Grazie della risposta sara.
Ti capisco benissimo, Manuel . Un abbraccio . 🙂
OT. Gironzolando qui sul sito di Luigi ho trovato questa pagina di preghiere/testimonianze che vi invito a leggere:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/20-preghiera-pubblica/diciassette-preghiere-trovate-nei-giornali/
Grazie Mario75
Io non mi firmerò con nome e cognome perché Internet e’ un mare aperto e immodificabile e le conseguenze di questo non sono prevedibili, non tanto per quello che uno può dire o non dire (questo attiene alla responsabilità personale), ma per quello che altri possono associare al tuo nome. La modifica “ex post” e’ poco efficace. Chi fa una professione come quella del giornalista accetta queste regole del gioco ed ha gli strumenti per contrastarle in qualche modo, il signor chiunque no.
Poi se uno ha un blog deve accettare la fatica di occuparsene, altrimenti che lo apre a fare?
Ciao a tutti.
Ho letto l’articolo con l’intervista proposto da Sara.
………. ………. …. …….. ……… ……… …… ………. ……. …. …… … !!!!!
:- ) Comunque, facendo una statistica e prendendo per buone le dichiarazioni d’intenzione attuali, il blog perderebbe:
per la squadra dei “critici non allineati”: Ubi, Spiletti, Franti, Fabrizio.
Per i non omologabili a schieramenti: Rosa. In “forse” Sara che non ha espresso al momento intenzioni.
Per gli “allineati e coperti” : la voce solista del coro, per gli Osanna e i Gloria, è in “forse”.
a dire il vero fabrizio, che si è già firmato in passato con nome e cognome, non ha scritto che non scriverebbe più, ma si è limitato ad esprimere dubbi, da bravo quasi avvocato, sulle modalità di controllo della veridicità delle generalità fornite.
Vedete cari Rosa e Ubi , io penso che Luigi Accattoli seppure “a malincuore” voglia prendere questa decisione per mantenere la pace, intesa come “quieto vivere”.
citando un prelato assurto ad onore di giornali , mons. Cipolla , Vescovo di Padova per aver dato ragione a chi non vuole le celebrazioni del natale cristiano a scuola:
” Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace e pur di mantenerci nell’amicizia”.
http://www.lastampa.it/2015/12/01/blogs/san-pietro-e-dintorni/padova-cipolla-e-lappeasement-ENKS5wAapDV8EJXxgWtFIK/pagina.html
Stiamo facendo tutti “tanti passi indietro” , rispetto a dieci, vent’anni fa , sia nella libertà di esprimerci anche contro il “pensiero unico dominante” sia nella privacy,e tutto questo perchè ? per PAURA. sì perchè in fondo a chi vuol mantenere la “pace” a tutti i costi ci sta la paura, paura delle contrapposizioni, paura dello scontro di idee diverse, paura della zuffa, paura del contrasto, paura …
Eraclito disse che la guerra “polemos” è la Madre di tutte le cose.
ma oggi abbiamo una tale idolatria della cosidetta “pace” e una tale paura della cosidetta “guerra” una tale paura dei contrasti, da sacrificare tutto,TUTTO! le nostre tradizioni la nostra pricacy, la nostra libertà, la nostra identità, le nostre stesse idee e convinzioni, per amor del quieto vivere per dire come ha detto Il vescovo Cipolla
“io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace”
e facciamoli questi passi indietro! vedremo poi , tra qualche anno , se questi passi indietro ci hanno davvero portato alla pace e all’amicizia! Se davvero la pace intesa come mancanza di contrasti è positiva..
vedremo se firmandoci su questo blog con nome e cognome eviteremo gli insulti e LA TOTALE MANCANZA DI EMPATIA FRA CATTOLICI.
vedremo se non festeggiando il Natale cristiano nelle scuole per non offendere i musulmani davvero fra qualche anno l’amore el’ amicizia trionferanno.
Vedremo se aveva ragione Eraclito o se ha ragione il vescovo Cipolla.
Chi vivrà vedrà.
Maria Cristina Venturi
Tanto che segue il blog con interesse ed attenzione, la signora Picchio non sa che ci sono due “fabrizio”.
E confonde anche le persone, l’avvocato con chi si interessa di musica …
Ma dove lo vede al mondo Discepolo?
Anche ieri sera 14 morti, è un continuo, è rimasta ferma anche lei a peace and love mentre è già tramontato da un pezzo.
Dove lo vede al mondo l’irenismo Discepolo?
Il Vescovo Cipolla comunque fa proseliti:
oggi sul Corsera a pag. 25 “cronache”
Il prete cancella la Messa di Natale “nella scuola ci sono fedi diverse”
la decisione del parroco è stata comunicata ieri ai docenti
“ci hanno comunicato che la Messa non sarà celebrata per non discriminare gli studenti di altre fedi”
Notate che non si tratta di una scuola statale ma un istituto PRIVATO CATTOLICO DI MONZA.
cioè nella scuola privata cattolica si sostituisce la santa Messa con “un momento di riflessione con canti e proiezioni di immagini”
cosa proietteranno le immagini di Topolino per non offendere nessuno?
🙂
le scuole sono laiche e non si dovrebbe celebrare il Natale cristiano per questo motivo, non per non offendere i mussulmani.
Comunque le Chiese sono vuote mentre scuole pubbliche, sale consiliari e persino i tribunali si stanno popolando di strani personaggi che portano Gesù bambini e crocefissi.
Non c’è speranza che tali personaggi riempiano le Chiese , per loro quei simboli non hanno in realtà nessun valore religioso, ma solo un valore -nel migliore dei casi – tradizionale. Dietro non c’è la fede, ma la paura o in alcuni casi persino l’odio.
Cara Sara infatti al mondo la pace non si vede, e come ha fatto notare Clodine mai come in questo tempo in cui si riuniscono ad ogni piè sospinto le “tre religioni” per incontri ecumenici ( un rabbino e un iman e un vescovo, come nelle barzellette) la pace latita….ma in compenso la parola pace è quella più citata nei discorsi retorici di preti vescovi e papi. I
L’irenismo “peace and love ” un po’ ingenuo degli anni 70 si è evoluto, è stato sostituito dall’ideologia dell'”inclusività” .
Pace e fratellanza universale e bontà sono i valori su cui tutti si ritrovano e su cui il Vescovo Cipolla può andar d’accordo col rabbino e coll’Imam.
sempre, beninteso , che non celebri la messa di Natale.e che non nomini Cristo ..ma una indistinta festa dei BUONI SENTIMENTI.
nella mia scuola da sempre non facciamo presepi o alberi natalizi organizzati ufficialmente dalla scuola, ogni classe può fare, come nel resto dell’anno, quello che vuole per agghindare la sua aula.C’è chi mette ghirlande, chi alberelli, chi un presepe , chi scatole di regalini, molte classi non mettono nulla.
Picchio ripeto che la scuola di Monza dove il parroco non dirà Messa è una scuola cattolica e non statale.Non è una scuola statale ma cattolica , capisci?
Quanto a “tali personaggi”non so a chi alludi. con tali oscure parole .
La Chiesa che frequento io a Milano è PIENA di giovani dai venti ai trentanni, per nulla sfigati ne’ strani.
vieni e vedi.
discepolo
io ho risposto al tuo post delle 10.48 dove parlavi genericamente di scuole
alludo a tanti politicanti di destra ed estrema destra e ai loro poveri seguaci
Nel liceo di mio figlio il presepe lo fanno, ci ho badato martedi quando sono andata a parlare con i professori.
Poche statue piuttosto grandi sul pianerottolo delle scale, statue bianche senza la capanna, molto carino.
per le scuole cattoliche è tutto un altro discorso, trovo ridicola quanto accaduto nella scuola di Monza, sempre che sia vero.
Ad Istanbul ci sono molte scuole cattoliche, frequentate per la maggior parte da mussulmani e in tutte si celebra la Messa.
Discepolo apprezzo le tue parole, mi farebbe piacere.
Peccato che la pace come assenza di guerra, conflitto, te la puoi scordare.
All’orizzonte veloce come un tornado avanza la “guerra”.
Beata (guai direi) a te che non te ne accorgi.
Tenetevi in Grazia di Dio.
Liceo statale, città di sinistra in regione di sinistra.
Ciao picchio,
poco male…I fabrizio che intervengono sono due.
Io sono il “quasi avvocato”…. 😉
Riguardo al tema introdotto da discepolo, trattandosi della mia città vi posso dire che il preside ha affermato sul nostro quotidiano locale che la scelta di Monza non ha nulla a che vedere con quanto accaduto a Rozzano.
Sul parroco che coordina queste scuole poi, tranquillizzo tutti. Sa bene quello che deve fare in tema di evangelizzazione.
Ciao.
E’ dal 23 novembre che mi sto dedicando a rilegger(mi)e il blog per vedere di capire il “mutamento” che è avvenuto, mutamiento mio, degli altri e della discussione in generale.
Ho scovato una chicca di Luigi che fa riflettere:
Luigi Accattoli scrive, 29 settembre 2012 @ 21:18
Ubi il sito lo posso rovinare solo io, stante il principio che non è ciò che entra nei siti che contamina i siti ma ciò che esce dai loro gestori…
Ciao Fabrizio
Il quasi avvocato voleva solo essere scherzoso, scusami.
Un saluto e grazie per le puntualizzazioni.
Ciao picchio
non hai nulla di cui scusarti.
Un abbraccio.
“…mai come in questo tempo in cui si riuniscono ad ogni piè sospinto le “tre religioni” per incontri ecumenici ( un rabbino e un iman e un vescovo, come nelle barzellette) la pace latita….ma in compenso la parola pace è quella più citata nei discorsi retorici di preti vescovi e papi.”
Discepolo, ha mai sentito dire che i tempi di Dio non sono gli stessi degli uomini? Io l’ho sempre sentito.
Chi si illude di vedere realizzate nel segmento di tempo in cui vive, le proprie aspettative, è convinto che Dio con una specie di bacchetta magica metta in essere i desiderata degli uomini.
Questa è una visione sbagliata di Dio. Si deve avere una prospettiva molto più ampia degli accadimenti umani.
Se ci fa caso, ogni giorno e ogni ora e ogni istante, da più di duemila anni in tutto il mondo si invoca, recitando il Padre nostro, il Regno di Dio. Eppure, ad oggi ancora non si è realizzato pienamente.
Significa che i nostri tempi sono diversi da quelli di Dio.
Infatti, molto è cambiato, nonostante tutto, dai tempi antichi a quelli nostri. E sicuramente non tutto in peggio.
Non sono, dunque, retorici i discorsi dei preti, vescovi e papi che parlano di pace. Non lo sono affatto.
E non sono inutili gli incontri ecumenici delle tre religioni– e di tutte le religioni– che si mettono reciprocamente in ascolto e in dialogo fra loro. Servono innanzitutto a mettere in comune il positivo che in ognuna c’è. Perché in ognuna c’è una scintilla divina che procede dall’essenza di Dio. Si chiama A-MO-RE. E non è esclusivo, questo Amore, della religione cristiana, come forse lei crede. Tutti quelli che si sono radicati in questa credenza hanno sbagliato e sbagliano. E hanno imboccato la via del fondamentalismo, che porta solo rovine e arresta il cammino della pace.
Quando capirà questo, finalmente avrà capito qualcosa, per quanto è possibile capire, di Dio. Altrimenti, potrà sempre continuare a formulare concetti nozionistici appresi dai libri e rimasti chiusi nella sua mente refrattaria ad ogni cambiamento sia pur minimo.
La pace oggi non c’è, almeno non dappertutto. Oggi, anzi, sembra assai lontana.
La vita umana fin dai primordi ha avuto lunghe scie di sangue, perché l’uomo ha sempre posto sé stesso al centro dell’Universo, ritenendosi capace di fare il bello e il cattivo tempo. Una lunga catena di rivalse scaturite dalla voglia di prevaricare accumulando ricchezze anche a costo di schiacciare un altro uomo e di ferire il pianeta Terra.
Grandezza e miseria dell’ Uomo si sono sempre accompagnate. Dai tempi di Adamo ed Eva, di Abele e Caino.
E l’eco è arrivata fino a noi e arriverà più lontano ancora.
Ma anche a piccoli passi, fino a che ci saranno uomini di buona volontà–a qualunque religione appartengano– che faranno sentire la loro parola di PACE , questa si diffonderà dappertutto e si farà strada nella mente e nel cuore degli uomini tutti. E allora sarà il compimento del Regno di Dio.
Ognuno di noi, però, deve fare la sua parte, anche se piccola, in questo processo.
“La Chiesa che frequento io a Milano è PIENA di giovani dai venti ai trentanni, per nulla sfigati ne’ strani.”
Questo contraddice quel che lei, discepolo, ha sempre detto circa la mancanza o l’indebolimento della fede nei nostri tempi.
Ciao Picchio! grazie dell’abbraccio!
Ubi, sinceramente, viste le tue analisi su come va il mondo cattolico, non vedo quale sarebbe il problema di firmarti.
Discepolo:
Ho appena commentato, con nome e cognome, in facebook un intervento contro il vescovo di Padova. L’autore del post e i suoi amici insultavano pesantemente dicendogli di dimettersi e di smettere di fare il vescovo.
Ho guardato il video dell’intervista: mi è sembrato solo un uomo di buon senso! Non ha detto quello che hanno riportato i giornali. Ha semplicemente detto che “Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni”.
Non è un passo indietro, ma un passo avanti verso il prossimo.
Quello che è successo in Lombardia è che la lega, cui non è mai interessato molto del cattolicesimo, ha riempito di presepi gli uffici pubblici. Sinceramente preferisco andare all’anagrafe e avere poca attesa, piuttosto che vedere se c’e’ il presepe o meno! Un tempo le suore mettevano i crocifissi anche nei gabinetti, poi hanno pensato che forse non era necessario!
L’invito del vescovo di Padova va letto come l’invito a riscoprire il senso del Natale!
Non è affatto diverso dall’invito di tanti parroci a non celebrare il natale commerciale, ma a riscoprire l’essenziale.
Il senso mi sembra che sia chiaro: sbattere in faccia al vicino il presepio non ha senso.
(ho detto presepio per dire panettone o qualunque simbolo!)
e aggiungo , Discepolo, che questo fatto dovrebbe rasserenarti, invece sei sempre arrabbiata e catastrofica.
ciao Manuel
anche io ho letto del vescovo quello che hai letto tu. Ma per qualcuno i vescovi dovrebbero essere i primi a far la guerra, che tristezza ..
Ecco parole che non posso che condividere::
http://www.vitomancuso.it/2015/12/03/misericordia-un-appello-rivolto-a-tutti/
Manuel,
plaudo a chi mette crocifissi e presepi, non per devozione ma per rispetto della nostra identità e delle nostre tradizioni, piuttosto che a chi li ha SEMPRE tolti, per puro odio ideologico.
Dalle mie parti la sinistra voleva togliere i crocifissi dai luoghi pubblici già il 25 aprile del 1945, quando dettava legge dietro il paravento del CLN. E ha continuato anche dopo. Anche oggi.
Capisco le critiche alle Lega su altre questioni, ma c’è un limite a tutto.
Cara Marilisa,ho. omesso di specificare,ma l‘avevo gia‘detto che io vado in una Chiesa dove si celebra la Messa Antica in Rito Ambrosiano con canti in gregoriano. Gia‘ai tempi del Card. Martini era stata data dal cardinale stesso ,molto prima del Summorum Pontificem,l‘autorizzazione a celebrare in un unica Chiesa della citta‘la Santa Messa secondo l‘antico rito. Ti potra‘stupire che proprio il Card. Martini avesse dato tale permesso,ma coso‘e‘stato. Dunque la Santa Messa in Rito Antico e‘seguita da tanti giovani,veramente piu‘dai. giovaniche da gente di cinquanta-sessantanni.Se npn ci credete venitr e vedete! Se passate da Milano una domenoca sato‘felice di di pryarvi!
Credo che Lugi Accattoli ha il mio indirizzo.
Maria Cristina Venturi
Scusate gli errori.
sottoscrivo discepolo,non appena posso, perché mi trovo distante rispetto alle basiliche che celebrano la Santa Messa col rito antico, anche io vado ad abbeverarmi alla fonte, ed è bellissima la partecipazione all’antico Rito che va al di la del semplice “sentire”, “rispondere”, “partecipare”, molto, molto al di la… Dall’inizio alla fine è un crescendo di pace vissuta in un silenzio interiore, nell’ascolto del cuore e ..ci si annulla…
Ci sono tanti ragazzi e ragazze che partecipano con attenzione, inizialmente ne fui meravigliata, stupita di tante “singolari” presenze, ma poi ho capito perché…è struggente il rito antico.
Ma certo che ti crediamo Discepolo perchè non dovremmo?! L’appunto mio e penso anche di Marilisa è che non capisco proprio, a maggior ragione se ti trovi bene nel tuo frequentare la Messa insieme a tanta bella gioventù, perchè tu ti debba lamentare in continuazione con quei toni catastrofici, continuando a ripetere tra l’altro che il papa non parla mai di Cristo senza batter ciglio come ti ha fatto notare Luigi quando lui ti dimostra il contrario
Clodine
Nelle grandi città esiste un serbatoio di persone che si recano apposta in quella chiesa per la Messa tridentina. Ovviamente se trasportassimo i giovani che assistono alla Messa NO in un’unica parrocchia vedremmo allo stesso modo tanti ragazzi e ragazze che seguono con attenzione la messa, nonostante il rito moderno non sia struggente.
Nella mia Diocesi , in un paese, il parroco dopo ila promulgazione dello Sp celebrò per un paio di domeniche il rito tridentino , alla messa delle 10 , benché nessun parrocchiano ne avesse fatto richiesta. Quando ritornò alla messa NO non ci fu neanche una persona che gli chiese di tornare a celebrare la messa tridentina, anche solo ogni tanto.
Se Benedetto XVI ritenne opportuno liberalizzare la S.Messa in Latino fu perché venne tolta senza motivazione e, a mio avviso, quel lunghissimo “tratto” di strada in cui si è voluto “inabissare” la Tridentina si è interrotta, anche, parte della “trasmissione integrale della fede” . Perché la legge della preghiera della Chiesa corrisponde alla sua legge di fede.
E chi si stupisce per l’insofferenza di tanta gente dinnanzi ad una celebrazione di così forte impatto, in Latino, così “violenta” , quasi, per le anime rese “implumi”? La mente, il corpo, lo spirito, sono distanti ormai, hanno rimosso quel potente senso del sacro…
Quando manca il latte materno i neonati cosa fanno: si adattano all’Humana, al Mellin, al Plasmon già pronto e imbottigliato che non fa male, il gusto è gradevole, l’ apparato digerente si ‘assuefà al surrogato e il piccolo non cerca più la sostanza dal seno della madre se non inconsciamente. Nessun impegno al livello della suzione: si stacca la spina all’istinto materno e tutto va giù, come acqua. Il sistema immunitario si adatta alla nuova situazione, produrrà anticorpi più deboli con tutto quello che ne consegue…
Non so se ho reso l’idea, forse no, ma c’ho provato.
clodine
Il periodo in cui si celebrava la messa tridentina non è mai stato un età dell’oro come tu e altri sembrate pensare e sovente la trasmissione integrale della Fede era solo un’adesione puramente formale ad essa, e di questo sono stata testimone , ora invece è una scelta consapevole.
Io invece la vedo diversamente da te Picchio, semplicemente perché non si può standardizzare la fede, che è personale. Una scelta sarà tanto più consapevole quanto più si allontanerà dall’ordinario. Per quanto mi riguarda, per anni sono uscita dalla Chiesa con la testa piena di parole che non era La Parola, siparietti, preghiere improvvisate, canti profani, balletti e applausi scroscianti . Mia figlia era strafelice, ma io no, ne uscivo vuota e triste.
Poi compresi che si mutilavano a piacimento parti intere della Santa Messa senza che alcuno prendesse provvedimenti. A me, cresciuta con una suora, figlia spirituale di Padre Pio, non poteva sfuggire la situazione e la causa del mio malessere. Ti parlo per la mia esperienza che non la tua, evidentemente, ma simile a quella di molti altri. Forse, per molti , le persone come me sono “pezzi da museo” da riporre in una nicchia, ma anche dentro una nicchia abbiamo lo stesso diritto di vivere La Santa Messa come un risveglio da quel sonno che ottunde e dal quale difficilmente ci si può svegliare se non si ascolta attentamente la voce interiore, l’ascolto di Dio che parla in noi, nell’ anima, e ci interroga.
Età dell’oro? Chi può dire se veramente non lo fu? Credo (Alla luce dell’attuale situazione, evidente , e non è il caso neppure elencare tanto è palese lo sfacello) che siano i fatti a dirlo, più che le parole, e forse “molto” andrebbero ripensato, se non altro per capire cosa non ha funzionato ..
Oggi riesco ad apprezzare anche il NO, il quale tanto dipende dal ministro che lo celebra: alcuni sono sacedoti santi veramente preparati e officiano la Sacra Liturgia e la Santa Messa con grande dignità
Clodine
ognuno naturalmente ha il diritto di seguire la liturgia che più gli aggrada.
Riguardo alla situazione attuale, gli amanti della Messa Tridentina ragionano come se l’unico cambiamento avvenuto all’interno delle nostre società sia stato quello liturgico, quando invece ci sono stati profondi mutamenti delle nostre strutture sociali.
Sulle “strutture” sociali”, quelle mutano costantemente per induzione , quasi, in modo meccanico. Si evolvono e si adattanto al particolare momento storico. Se il Colosseo oggi è un monumento testimone muto di un Impero che si è sgretolato sotto l’incalzare di eventi imponderabili è già un monito tra i tanti di come l’umanità evolva in modo inesorabile e inarrestabile. Cos’ come i ricordi di Piazzale Loreto, o il Colosseo quadrato di Eur, o la piazza di Brandeburgo evocatori di strutture di morte di un passato grazie a Dio da tener a memoria imperitura.
Ma quando parliamo di “strutture” della Chiesa Cattolica allora il registro va sintonizzato su altre frequenze, forse sarebbe meglio definirle “ultrasuoni”: la struttura sacramentale della Chiesa Cattolica con la Sua liturgia Sacramentale è perenne e immutabile perché ordinata alla santità delle membra di Cristo pertanto non è modificabile. Ogni tentativo di cambiamento presuppone lo smantellamento delle fondamenta con il conseguente crollo dell’edificio!
Non è questione di nostalgia, ma di sostanza…Tant’è…