La Civiltà Cattolica, la rivista principe dei gesuiti, è arrivata sabato 11 febbraio al fascicolo 4.000: è la più antica rivista culturale d’Italia, il 5 aprile compirà 167 anni. Nacque come una testata di battaglia e battagliera è anche oggi, benché sia cambiato il segno del combattimento: nel 1850 l’obiettivo era di schierarsi a difesa del Papa, minacciato dalle rivoluzioni culturali e politiche; oggi è di difendere il Papa, il cuore dell’impresa è sempre quello, nella sua scommessa per una Chiesa in uscita. E’ l’attacco di un mio pitaffio sulla storica testata pubblicato oggi da Corsera Digital.
Auguri a padre Spadaro e a “Civiltà Cattolica” 4000
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Nel Corsera cartaceo di oggi c’è un mio altro articolo sulla nomina di un inviato papale a Medjugorie:
http://www.corriere.it/esteri/17_febbraio_11/medjugorje-papa-francesco-manda-inviato-speciale-a296397e-f04f-11e6-811e-b69571ccd9d9.shtml
Questa in breve è la mia interpretazione della decisione del Papa:
Può essere che Francesco voglia dare indicazioni pratiche su come accompagnare la «pietà popolare» che a Medjugorje fiorisce spontaneamente, e prima di farlo voglia un monitoraggio sul terreno. È meno probabile, invece, che a breve possa arrivare il giudizio definitivo sulle apparizioni: perché sono ancora in corso, perché non c’è nessun precedente di apparizioni con tanti veggenti (sei), avvenute in tanti luoghi (vedono la Madonna ovunque si trovino), lungo tanti anni.
«La tentazione identitaria — conclude perentorio — è la necrosi del cristianesimo».
Sintesi perfetta di una situazione di divisione nella Chiesa d’oggi.
Un cristianesimo cattolico, cioè universale, che vede contrapposti i cattolici nostalgici di una vecchia, meschina e cieca intransigenza, con cui si intendeva delineare un’identità in realtà solo istituzionale, per niente corrispondente al messaggio evangelico spesso manipolato anche per questioni di potere, e i cristiani che oggi sono più consapevoli della novità–la buona notizia– insita nelle parole del Cristo, e rigettano perciò quel rigorismo predicato dai molti pulpiti delle chiese del mondo cristiano. Una disciplina che ha prodotto tanti danni.
L’aggiornamento della Chiesa ci fu, dopo il Vaticano II, ma venne rallentato ad opera di chi per innata chiusura mentale ne temeva, in prospettiva, le conseguenze negative.
Anche oggi è così. Ci saranno sempre gli oppositori del nuovo che avanza; quelli che non sapranno riconoscere i segni dei tempi. Uomini di poca fede.
Ma oggi il vento della verità, lo Spirito divino, sembra avere più forza.
Il tempo non passa invano, grazie al cielo.
Il cattolicesimo deve temere ben altre tentazioni, molto più seducenti e pericolose, che possono allontanare da Dio.
In merito all’articolo di oggi sul Corriere, su Medjugorje: Accattoli si conferma un onesto giornalista (e non un Valli-teologo, presuntuoso). E’ difficile dedurre dall’articolo se Accattoli sia un fanatico o un tiepido o un nullo medjugorjsta.
In ogni caso dovrebbe essere evidente a tutti che l’iniziativa del papa non è un affossamento mariologico, ma l’inizio di un possibile “commissariamento pastorale”, forse auspicato anche dalla commissione Ruini.
C’è un filo nell’azione del papa: riformare la curia vaticana e riformare Medjugorje.
“Gli oppositori del nuovo che avanza”
Ma il.nuovo che avanza e’sempre positivo a prescindere dai contenuti, solo perche,’e’nuovo? Questa e’una ideologia politica che si chiama progressismo. SMENTITA DAI FATTI.Nella storia non c’e’sempre un progresso e non tutto quello che e’nuovo e’migliore di cio che veniva prima.Spesso anzi le novita’segnano un “regresso” in campo morale, politico, esistenziale.
Negli anni 20 in Russia il “nuovo”era il bolscevismo, e la dittatura del proletariato, negli anni 30 in Germania il.nuovo era il nazismo, negli anni 60 negli USA il nuovo era la rivoluzione sessuale e il consumismo sfrenato. Insomma il nuovo e’sempre positivo?E gli oppositori del nuovo sono sempre nel torto? Questa mi sembra una eresia che si chiama modernismo e che fu condannata da PIO X. I Modernisti pensano che sia la Chiesa cattolica a doversi ” rimodernare”per essere simile al mondo moderno a doversi adattare alle “novita”. Non si rendono conto che cosi’facendo danno piu’ importanza al mondo c he a Cristo e svalutano.il Suo messaggio L’unica vera novita’ positiva della storiae’stata l’Incarnazione di Dio, la venuta del Cristo. Dopo di essa le “novita”mondane le mode storiche i progresi posticci non sono nulla. RIdicolaggini positiviste e matetrialistiche tipiche appunto dell’ ottusa ideologia progressista che gia ‘ il poeta
Leopardi nella Ginestra e intanti altri testi aveva preso in giro “le magnifiche sorti e progressive”.
Su Medjugorji E’,quantomeno incoerente che chi dice di dormire sereno perche’ tanto i problemi della Chiesa li affida ai bigliettini che mette sotto la statua di San Giuseppe, chi si affida alla Madonna che scioglie i.nodi, si permetta poi di criticare con parole sarcastiche come uno scettico ultrarazionalista anticlericale la Madonna postina di Medjugorji. VA. bene che la coerenza non e’la virtu’prin c ipale di Francesco ma il sarcasmo che lui riserva alla Madonna superstar di Medjugorji e a quegli stupidotti ingenui dei suoi fedeli lo si potrebbe riservare anche a lui alle sue stuatuine di San Giuseppe che dorme, alla Madonna che scioglie i nodi ecc. ? 🙂 🙂
Si tratta di due piani totalmente diversi, quelli del papa sono preghiere con cui affida i suoi problemi a un santo. Non trasmettono nessuna nuova rivelazione o “segreto” al popolo di Dio. Come si fa a non vedere la abissale differenza????E poi vorrei dire a MCV che il modo con cui ha presentato la notizia del commissario inviato dal papa è stato oltremodo mistificatorio. E’ bastato leggere i giornali di oggi per rendersene conto.
Signora Venturi, una cosa è chiara: lei non conosce Gesù Cristo. Ne fa una maschera.
E allora perché ne parla?
La Chiesa cattolica non ha bisogno di maschere ma di Verità.
Le menzogne che falsificano la verità oscurano il vero volto del Cristo
Per quanto riguarda Medjugorje e tante altre apparizioni di Madonne, posso permettermi di dire che la fede vera non ha bisogno di apparizioni o di miracoli eclatanti?
Forse dovremmo abituarci a vedere i piccoli “miracoli” nella quotidianità della vita normale di ogni persona. Senza cercare di trovare puntelli alla nostra (fragile) fede in segni di grande clamore.
‘Secondo quanto dichiarato dal portavoce vaticano Greg Burke, la missione di monsignor Hoser come inviato speciale “non entra nel merito delle apparizioni mariane che sono una questione dottrinale di competenza della Congregazione della Dottrina della Fede (Cdf), che le sta ancora studiando. Quindi, l’arcivescovo polacco dovrà occuparsi della “vita liturgica e sacramentale del Santuario, cioè degli aspetti pastorali”.’ (In Terris- News on line)
O.T.
Scusate.
Sono lieto delle chiare e nette parole del papa avverso il crimine della pedofilia, pubblicate come prefazione a un libro in uscita in questi giorni scritto da una vittima di abusi.
Ne riprendono la notizia i quotidiani odierni.
Buon giorno a tutti. Dopo un periodo di black out in Abruzzo (terremoto insistente e diluvio di neve. Che tremenda esperienza!) torno on line.
Come più volte ho scritto, io sono un cristiano-cattolico comune, normale, non ho la cultura, per esempio, di Victoria Boe, che cito perché condivido molto, se non tutto, di quello che lei scrive.
A proposito di Medjugorje (con tutto il rispetto per chi ci va), mi chiedo: ma perché andare tanto lontano, se nel tabernacolo di ogni chiesa Gesù è presente veramente, realmente e sostanzialmente in corpo sangue, anima e divinità? Insomma il Gesù dei Vangeli, vissuto 2000 anni fa, è a due passi da casa nostra!
Io ci vado spesso e mi piace perfino parlarci. Non che abbia qualcosa contro Maria, anzi! Ne sono devotissimo e direi perfino innamorato. Luigi, con il quale mi sono confidato, lo sa. Ma Maria deve essere il tramite che porta a Gesù. Non si dice “ad Jesum per Mariam”? E io sono sicuro che Maria ci sta vicina davanti al tabernacolo, contentissima perché siamo con suo Figlio…
Scusate la mia bassa prosa…
Buongiorno Giuseppe. In questo momento sei a Castelbasso? E’ una bella giornata? Si vede la neve sul Gran Sasso?
Buongiorno Luigi. Non, non sono a Castelbasso, sono tornato a Rho. Ho deciso di tornare, ma a malincuore, ti giuro, dopo che, senza corrente elettrica per un giorno e mezzo (ma rifornita dopo un giorno e mezzo con un generatore elettrico), è saltata pure la linea telefonica e internet. Star giù da solo senza neppure poter essere in contatto con la mia famiglia, mi ha fatto decidere di tornare. Ma mi è stato possibile dopo che sono venuti i Volontari della Protezione Civile della Lombardia che hanno liberato il paese di molta neve, anche se non tutta, perché i vicoli del paese sommersi di neve, essendo stretti, non tutti permettevano l’ingresso dei pur piccoli spazzaneve. Io, a nome dei Castelbassesi, una volta tornato, ho fatto loro una pergamena informatica di ringraziamento. Ne sono rimasti contentissimi. Sono rimasto d’accordo con il Sindaco di Cassano Magnago che ci rivedremo questa estate, in tempi migliori. Sinceramente, mi sono commosso quando ho visto tutte quelle persone che toglievano la neve in un piccolo paese per loro sconosciuto. In questo ho visto la grandezza degli italiani. E ho dedicato a loro il “forti e gentili” che in genere si dice degli abruzzesi. Un detto che, però, non hanno inventato gli abruzzesi, ma un ferrarese, che nel 1882, dopo aver fatto un viaggio in Abruzzo, ha scritto un libro intitolato “Abruzzo, forte e gentile”.
Grazie per l’attenzione, Luigi. Saluti a casa, cordialmente!
Giuseppe,
sabato sera un frate cappuccino nell’omelia ricordava come, appena diventato sacerdote, gli tremassero le mani (come se avesse il morbo di Parkinson) nel toccare le particole, sapendo cosa in realtà erano. Poi, diceva, purtroppo ci ha fatto l’abitudine. Avendo Gesù nel tabernacolo non dovremmo avere bisogno di altro. Ma la nostra fede è debole ed abbiamo bisogno di trovare la maniera di ravvivarla, magari con un pellegrinaggio. Non siamo tutti uguali e quello che è inutile per qualcuno può essere utilissimo ad un altro. L’importante è non fare confusione nel rapportarsi ai santi, a Maria, a Dio.
Occorrerebbero miracoli eucaristici!
Come quello che avvenne nella mia città nella chiesetta di Santa Maria in Vado.
Esperienza straordinaria per i testimoni di allora e per tutta la città, che ha ricordato questo miracolo per secoli…
E’ lo stesso discorso delle apparizioni mariane (a parte che nessuno, ne’ il papa, ne’ la signora Victoria, ne’ altri possono spiegare alla Madonna come e quando apparire o cosa fare), guarigioni miracolose, la Sacra Sindone… tutti doni straordinari, dei quali essere grati a Dio, ma non necessari alla fede.
Un sostegno alla fede, quando vacilla, una prova, quando tende a dimenticare che il centro è Dio.
Disturbano i veggenti di Medjugorie?
A me risulta che i messaggi invitino al digiuno, alla preghiera e alla conversione, che i pellegrini passino il loro tempo recitando il rosario e percorrendo la Via Crucis, che ci siano confessioni, messe, sacramenti, atti di carità…
Certo ci possono essere dei dubbi o degli aspetti da chiarire, ci può essere una certa speculazione economica da parte della popolazione locale, poverissima fino a pochi anni fa, intorno al “business” del turismo religioso, ci possono essere comportamenti ambigui (dovuti, mi pare, anche all’atteggiamento ufficiale della Chiesa Cattolica che non prende posizione): si può e si deve “purificare” quello che non va, ma spero che non si voglia distruggere il tanto bene che è nato a Medjugorje e che è sotto gli occhi di tutti.
Enrico,
condivido, infatti ho espresso rispetto per i pellegrini.
Ti riporto i risultati di un’indagine stilata da ‘Famiglia Cristiana’ che nel 2006 commissionò un sondaggio alla Swg. Questa la graduatoria delle “preghiere indirizzate”: al primo posto Padre Pio con il 31% delle invocazioni, seguito da Sant’Antonio con il 25%. Maria è terza con il 9%, mentre San Francesco con il 7%, Santa Rita San Giuseppe con il 4% superano Gesù cui si rivolgono direttamente nelle loro preghiere solo il 2% dei cattolici.
Può darsi che adesso la classifica sia migliorata, ma l’importante è che, come in altre parole scrivi tu, la meta unica sia Cristo, e che i Santi siano solo compagni di viaggio per raggiungerla.
“Disturbano i veggenti di Medjugorie?”
Per quanto mi riguarda, io non sono disturbata affatto dai veggenti.
Ma ritengo del tutto improbabile che vengano proposti quotidianamente dalla Madonna, e da almeno trent’anni a questa parte, dei messaggi sulle preghiere da farsi, sulla pace ed altro ancora. Forse–azzardo– sono quei veggenti che vogliono mandare messaggi al mondo intero sulla necessità di pregare e di perseguire la pace, che non è poca cosa, tutt’altro…; e magari “strumentalizzano” la Madonna, che si serve di loro, e solo di loro, per indicare le vie giuste per quei lodevoli obiettivi.
C’è da dire poi che l’afflusso imponente di pellegrini in quel luogo fa sviluppare un’industria turistico-religiosa che porta danaro in un Paese prima molto povero, che oggi ha trovato una risorsa notevole in quei pellegrinaggi.
A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.
Che poi ci siano persone che hanno bisogno di apparizioni per essere confermate nella fede, posso anche ammetterlo.
Mi chiedo però perché mai le apparizioni siano esclusive di determinate persone, e non si ripetano, almeno una volta, per qualcuno di quelli che con tanta fede si recano lì sperando che Madonne lacrimose, sole rotante e fenomeni paranormali di vario genere si presentino anche a loro.
La Chiesa fa benissimo ad essere cauta, molto cauta, su fenomeni di questo tipo.
Dico ancora che non hanno secondaria importanza le autosuggestioni che si vengono a creare negli individui quando si trovano riuniti in folla per un evento qualsiasi. Quindi anche in un luogo affollato per motivi religiosi.
È quasi una corrente emotiva che percorre ogni elemento di quell’assembramento; è qualcosa che la psicanalisi potrebbe spiegare bene, perché c’è qualcosa di irrazionale in tutto questo.
Vado, per esempio, a Lourdes ( ci sono stata, in effetti) e in mezzo a quella folla che inneggia all’unisono alla Madonna, mi sento trasportata anche io dallo stesso afflato religioso e spirituale. Ed è, per così dire, nella norma che ciò avvenga.
Salvo che dopo qualche giorno tutto passa e lascia solo un ricordo.
Ma scendendo ben più in basso, nella profondità del male, quella corrente emotiva di cui sopra, accendeva le folle che inneggiavano spudoratamente ai peggiori tiranni-dittatori di questo mondo, in Germania e in Italia.
E la stessa corrente emotiva agisce in tutti i raduni del mondo; per esempio, anche nelle moltitudini dei giovani che accorrono ai concerti delle stars del mondo musicale.
Forse tutto si spiega col fatto che in certe occasioni ci si vuol sentire parte di un tutto, meno isolati; infatti l’isolamento, che–inutile negarlo–attraversa un po’ tutti, per certi versi ha effetti devastanti come una malattia. Si pensi alle celle di isolamento in una prigione: quanto di più crudele possa esserci.
Bon, quella delle apparizioni, e quindi anche quella di Medj, è proprio una questione di stretta, strettissima, indispensabile competenza della Chiesa.
Non di questo o quel fedele, di questo o quel presule, ma della Chiesa al suo più alto grado, e quindi, in ultima analisi, del papa.
Troppo chiedere di fidarci della Chiesa?
Io direi che è l’abc.
La bimillenaria storia cristiana, compresa quella delle apparizioni mariane, insegna che da sempre la Chiesa ( e per fortunissima!!!!) va con i piedi di stra-piombo in questi casi. Altrimenti il rischio di essere preda di legioni di visionari e sedicenti veggenti sarebbe ingestibile e ci affliggerebbe senza requie. Meglio un atteggiamento rigido, occhiuto e diffidente ( se la cosa viene da Dio, ogni nodo a un certo punto si scioglie) che una bonaria compiacenza irresponsabile.
Ne vanno di mezzo i veggenti autentici, come gli autentici mistici e molti futuri santi? Certo: è sempre stato così, e così dovrà continuare ad essere.
Un doloroso, ma necessario, effetto secondario, per dir così, che in molti casi ha rasentato e puo’ rasentare la persecuzione.
Fidiamoci della Chiesa, con i suoi tempi, i suoi limiti, e anche i suoi ondeggiamenti. Tutti e tre necessari.
Migliaia di pellegrini e devoti sono pronti a testimoniare di aver ricevuto una grazia. I messaggi diffusi invitano alla conversione e accostarsi frequentemente alla confessione e all’eucarestia… Non vedo come la Chiesa, anche sotto il pontificato di Bergoglio, possa non gioire di questo.
Ricordo comunque che l’inviato del Papa non si occuperà delle apparizioni, ma avrà solo una competenza sulle iniziative pastorali destinate ai pellegrini. Quindi, concretamente, al momento nessuno in Vaticano intende limitare i pellegrinaggi..
Penso che da molto tempo, ormai, si faccia molta tifoseria su Medjugorje anziché giornalismo. Detto questo, se Luigi non è riuscito a farsi etichettare a favore o contro Medjugorje vuol dire che sta facendo bene il suo mestiere (e non devo certo sottolinearlo io, che sono l’ultimo arrivato).
Ora però vorrei dirvi che ci sono stato di persona, a Medjugorje (molto spesso i tifosi dell’una o dell’altra parte non ci sono stati) e, a parte il rischio di finire come nella battuta di Fiorello: “Sono stato a Lourdes e ho trovato chiuso” (sono riuscito a confessarmi al secondo giorno di pellegrinaggio e per il rotto della cuffia, l’indomani si tornava in Italia), constato che:
1. Il paese è uguale a quelli della Calabria anni ’80 in cui ero bambino, persino le facce.
2. Il mercato dell’oggettistica sacra non è così (volgarmente secondo me) urlato come a Lourdes, dove però in compenso entri in Santuario e lì ritrovi l’atmosfera di preghiera (sempreché tu non ci vada in agosto, quando ci vanno i motociclisti per fare turismo, dice un amico sacerdote che bazzica molto il posto).
3. Tra 20 anni sarà certamente corrotto e l’oggettistica sarà ancora più urlata rispetto a Lourdes.
4. A me è parso che l’atmosfera fosse di fede, e confesso di aver vissuto una curiosa regressione sperando di vedere il miracolo del sole pure io. Poi però mi sono ripreso anche perché l’atmosfera mariana supera queste ingenuità. Almeno, per me è stato così.
5. Ci tornerei? Certo. Anche perché è un posto nel quale, sempre in tema di presenza mariana, si fanno molti esorcismi e molta gente torna a confessarsi dopo 50 anni. Qualcosa vorrà pur dire.
Aspettiamo di vedere che cosa deciderà il Papa, ricordando a tutti però che a Notre Dame du Laus le apparizioni durarono 54 anni tra ‘600 e ‘700 e il riconoscimento data al 2008.
Un saluto a tutti voi!
Grazie tonizzo – Antonino D’Anna per questa cartolina postale da Medjugorie: io non ci sono stato mai e leggo sempre con interesse i racconti di chi vi è andato con occhi sgombri.
Prego Luigi. Tra l’altro il francobollo da Medjugorje viene un euro e si imbuca nelle buche gialle delle lettere. Non mancano francobolli e cartoline nei negozietti, ovviamente.
Se volete e vi interessa, parliamo pure del genere di fedeli che puoi incontrare. Perché vi assicuro che le sorprese non mancano.
Giuseppe,
il fatto che le ‘preghiere indirizzate’ non vadano direttamente a Gesù potrebbe essere segno di umiltà. Nel senso che se io mi ritengo troppo peccatore per essere ascoltato da Dio, mi rivolgo a qualcuno che ritengo possa ascoltarmi e che sia a sua volta ascoltato in alto loco. Però devo ricordarmi di non pregare solo per chiedere ma anche per lodare e ringraziare e queste preghiere devono essere rivolte direttamente a Dio.