“L’animo umano è foggiato in modo da esser attratto dal trucco più che dalla verità”: Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia. “Sic sculptus est hominis animus, ut longe magis fucis quam veris capiatur”. Nell’edizione BUR 1999, traduzione di Luca d’Ascia, la sentenza è alla pagina 157. Della cui giustezza m’avvedo dal blog, mirando a quanti mai più sieno qua drento nomina et cognomina truccati a petto dei veri.
Attratti dal trucco più che dalla verità
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🙂
(Luca d’Ascia, figlio di Ugo! Era nel mio liceo: un piccolo genio che traduceva dal greco quasi senza usare il vocabolario. Che incanto. Grazie Luigi, [re]susciti bei ricordi)
Ho conosciuto Ugo, genio e follia.
Effettivamente, anche se il nomen non era tra i nomina truccati, perché impigrirsi sul cognome?
Lorenzo, perfetto, così si fa… questo è giorno da segnare con un sassolino bianco… albo signanda lapillo…
Se dobbiamo mettere il cognome obbligatorio basta dirlo, è la prima volta onestamente in 10 anni che me lo chiedono. (per me non è stato corretto nemmeno rivelare il cognome di Discepolo contro la sua volontà)
In genere infatti si punta più sulla moderazione, non si pubblicano i commenti offensivi e volgari che siano scritti con il nome e cognome o che siano anonimi.
cioè così ho sempre visto fare.
Il mio vero nome e’Bond.
James Bond.
Ma che non si sappia in giro!
Shakespeare,Romeo e Giulietta. atto 2,scena 2:
Giulietta:non sei tu Romeo e un Montecchi?
Romeo:Ne’l’uno ne’l’altro bella fanciulla,se l’uno e l’altro ti dispiace.
Giulietta:e’solo il tuo nome che e’mio nemico.Tu saresti te stesso wnche se npn ti chiamassi Montecchi.Oh prendi qualche altro nome!Che cosa eMontecchi? Non e’la mano ne’il piede il braccio il viso ne’alcuna parte di un uomo. Che cosa c’e’in un nome? il fiore che chiamiamo rosa con un altro nome avrebbe lo stesso dolce profumo.
Stamattina Discepolo in grande spolvero!
Il cognome suo lo conosciamo però quindi è a posto.
Io communique ho un déjà vu…
z. per zullino
comunque
Se potessi tornare indietro nel tempo io non metterei né nome, né cognome, né altre informazioni personali. I miei interventi non perderebbero senso e verità ed eviterei il rischio, sperimentato anche qui ad opera di un facinoroso militante di una potente compagine politica, di delazioni e minacce.
Incontrare gente di questo calibro è un’esperienza che fa desiderare l’anonimato, anche a costo di eliminare un cognome o di utilizzare qualche altro trucco…
A parte il fatto che in Italia la tradizione dei soprannomi personali o familiari (dalle mie parti si dice scutmai) è antichissima e mi sembra logico che anche sul web in qualche modo venga portata avanti. “Discepolo” o “Lycopodium” (a proposito, dove è finito?) potrebbero essere soprannomi più azzeccati, più veri e più significativi di tanti anonimi e ripetitivi nomi anagrafici ai quali comunque (!) manca un volto.
La differenza è qui uno “scutmai” si può scegliere (e magari cambiare, come la ginestra) mentre in passato veniva affibbiato dagli altri e rimaneva appiccicato addosso per sempre, magari anche ai figli, senza possibilità di redenzione.
Chiedo a Luigi: se mi fossi iscritto su questo blog con un soprannome che mi hanno dato a scuola o con lo scutmai dei miei vecchi sarei stato meno autentico?
Al di là di questo: se è così importante allora si cambino i parametri di accesso.
Chi accetta mette il cognome e chi non vuole non si iscrive.
Altrimenti si percepisce come una colpa quello che l’iscrizione attuale permette.
Luigi….sai chi sono io? Se non lo sai ASCOLTA!
http://youtu.be/rCvJOUQGrmg
non te l’aspettavi eh…ehehehehe…
Papè questi film li tiene nascosti e se li guarda e riguarda in studio da solo sghignazzando come un bambino.
http://www.youtube.com/watch?v=IXUJbW9rg8U
Giusta l’osservazione di Federico 9,02 nel denunciare la paura di incorrere in facinorosi.
Giusto anche lo spolvero di Discepolo 8,48. Infatti, putiamo il caso di uno che scrive cose da grande somaro: tale è (e purtroppo a volte tale rimane) anche se non mette il nome.
Un caro raro saluto agli amici del pianerottolo: riesco a leggere ogni tanto. Giorgio Salvatori
Ma poi, se uno mette nome e cognome falsi facendoli passare per veri, e qualcuno anche qui lo fa, cosa cambia?
Le procedure informatiche prevedono da sempre il nikname, o no?
Questa di Luigi, sul nome e cognome, mi sembra, ad essere sincera, un po’ una fisima, con tutto il rispetto per Luigi.
Giosal,
intervieni comunque sempre a sproposito.
L’unico somaro è chi attacca con mezzi vergognosi (diciamo pure fascisti nella sostanza), senza saper argomentare, le legittime critiche (sostenute sempre da notizie di cronaca locale e nazionale, facilmente verificabili) sommessamente avanzate nei confronti di una compagine politica che governa comuni, città metropolitane, province, regioni, che detiene (in virtù di una legge elettorale incostituzionale, ma transeat) la maggioranza nei due rami del Parlamento ed esprime il Governo e la Presidenza della Repubblica.
Senza contare gli altri intrecci, più o meno noti, con il mondo economico, finanziario e sindacale.
L’unico somaro è il prepotente che si invaghisce acriticamente di una fazione e vuole azzittire chiunque OSI pensarla diversamente.
L’unico somaro è chi sa di aver sbagliato (e pesantemente) e si rifiuta di scusarsi, permettendosi anzi frizzi e lazzi fuori luogo.
Lascio ad altri giudicare quanto serva presentarsi come laici e democratici e poi comportarsi nei fatti da fanatici integralisti e da fascisti.
Fascisti rossi, ovviamente.
In altre parole io mi sono limitato a fare opposizione contro i potenti di turno evidenziando e citando notizie di cronaca locale e nazionale, qualcun altro si è comportato da somaro minacciandomi e denunciandomi ai giornali e al Partito, illudendosi di azzittirmi con metodi meschini e violenti. Anonimo o con tanto di nome e cognome, chi è prepotente, fascista e somaro si riconosce sempre.
“L’unico somaro è chi attacca con mezzi vergognosi (diciamo pure fascisti nella sostanza), senza saper argomentare…”
D’accordo con te, Fede B!
Giorgio Salvatori
Non confondiamo le parti.
Chi ha usato quei mezzi sei tu, non io.
E la cosa che mi fa esacerbare a distanza di tanti mesi è che nessuno dei laici e democratici frequentatori di questo blog ha voluto prendere posizione, come se fosse la cosa più normale di questo mondo passare da uno scambio di opinioni, anche contrastanti, alle intimidazioni e alla pubblica delazione… Forse è proprio così, in certi ambienti progressisti(diciamo pure fasciocomunisti, per citare Antonio Pennacchi) i metodi sono questi.
Aggiungo un’altra cosa: è per gente così, come il compagno delatore, che mi è impossibile anche solo prendere in considerazione di votare per il PD.
Oltre a quanto già detto, certi somari fanno anche un pessimo servizio al Partito a cui hanno venduto l’anima.
Con questo ho perso al miè fiurett, ma almeno ho distinto bene la questione: io sono stato minacciato, denunciato, intimidito, intimato a tacere da una persona che non gradiva che evidenziassi alcune vicende di cronaca e che usassi espressioni evidentemente e palesemente satiriche come “Repubblica sovietica dell’Emilia Romagna”…
Prendere posizione su cosa Fede? Non ho capito.
«Nessun nome. Nessun ricordo oggi del nome di jeri; del nome d’oggi, domani. «Se il nome è la cosa; se un nome è in noi il concetto d’ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come cieca, non distinta e non definita; ebbene, questo che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quell’immagine con cui gli apparvi, e la lasci in pace e non ne parli più. Non è altro che questo, epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita».
Se perdonate la citazione sin troppo scontata.
(E comunque ho pensato che forse l’autore di cui sopra osserverebbe che anche Luigi Accattoli, in fondo, è uno pseudonimo. Sulla rete, non siamo tutti pseudo? … )
@Sara.
il compagno giosal ha scritto (e pubblicato su questo blog, nella pressoché totale indifferenza dei tanti lettori) al quotidiano Il Resto del Carlino e all’ufficio stampa regionale del PD che un tale Federico (e ha aggiunto il cognome e tutto quello che si ricordava di questa persona) si permetteva di parlare male del Partito, invocando interventi, ammonimenti, censure e denunce. Per che cosa? Per aver riportato cose risapute, pubblicate sui giornali locali e nazionali, facilmente verificabili su web e ovunque, per aver azzardato sommesse critiche con un linguaggio polemico e colorito (l’URSS dell’E-R), per aver osato contestare l’onnipotente PD locale e i suoi sostenitori (tra cui il pessimo pubblico delatore).
Mi sono permesso di chiamare questo metodo con aggettivi forti ma pertinenti come: intimidatorio, minatorio, violento e fascista. Il compagno giosal ha suggerito anche il termine “somaro” e lo trovo appropriato.
Mi spiace che NESSUNO (o quasi) si sia sbilanciato ad esprimere un minimo di solidarietà umana e cristiana e abbia espresso almeno qualche perplessità, un giudizio negativo, una presa di distanza da questa odiosa e veramente violenta iniziativa. Come si è visto non mi sono lasciato intimorire né azzittire, ma sono rimasto deluso dai tanti democratici a parole che poi adoperano o comunque accettano metodi di questo tipo per tentare di eliminare i propri avversari.
Se questo fosse stato un condominio vero e non quella casa del popolo che è, sono sicuro che qualche reazione ci sarebbe stata.
Veramente, se non ricordo male, a suo tempo qualcuno di noi disse quel che pensava del comportamento del signor giosal.
Poi, certo, lo abbiamo sepolto nell’oblio. Ma meritava che se ne parlasse ancora?
Chiedo scusa al pianerottolo per Federico B: ogni volta chi gli concedo udienza, lui si scompone.
Luigi, ma per farlo entrare, gli domandi la tabellina del due?
bene, Giosal ha smentito la tesi di Luigi: si può dare il cognome ed essere pirla uguale.
In effetti non ha tutti i torti nemmeno Franti potrebbe essere Luigi a darsi un nick come noi, è un altro punto di vista per essere alla pari…
🙂
Ringrazio Franti per aver ricordato Leonardo, una delle rare voci fuori dal coro. Per certi aspetti preferirei anch’io l’oblio, ma non riesco proprio a dimenticare l’arroganza e la violenza con cui quel tale voleva costringermi al silenzio.
Grazie anche a Sara per aver voluto condividere con tutti noi la conclusione a cui è arrivata in merito a questa spiacevole vicenda.
Giosal si scusi per come si è comportato ed eviti battutine insulse.
E’ da somari anche non rendersi conto della gravità di quello che ha fatto.
Brava Sara! Vedo che non conosci la vicenda…
Non la voglio nemmeno conoscere, però il commento delle 13 e 34 era arrogante, invece di buttarvi sui cognomi fareste prima a rispolverare l’educazione, è anche qui equo ed egualitario.
più equo
….Sulla rete, non siamo tutti pseudo? …
No.
Bena Sara! Per me, vale quanto sopra…
“Si puo’ dare il cognome ed essere pirla uguale.”
Verità sacrosanta. Anzi, nel caso mio, dato di fatto.
Se non altro, un pirla un po’ meno bamboccione.
La vicenda è chiara come la tua arroganza, oggi come allora.
La mia ricostruzione del resto è fedele e chiunque può verificarla facilmente.
E’ triste che in tutti questi interventi non figuri un minimo ripensamento, un rammarico, niente, nemmeno di fronte ad una richiesta esplicita.
perchè chi non scrive il cognome è un bamboccione?
guardi potrei scriverlo senza problemi tanto scrivo ogni giorno senza filtri, ma a questo punto è questione di principio.
nessuno in 10 anni mi ha dai chiesto il cognome è come se uno volesse a tutti i patti il mio numero di telefono o che mi spogliassi davanti a tutti.
non si fa e basta non è educazione insistere nel chiedere dati che il regolamento non impone di dare e che uno non vuole dare.
Se si concede la libertà di usare il nick poi si rispetta la libertà di usarlo.
pazzesco è così su tutti i siti.
Mah, se cominciamo con le autocertificazioni anagrafiche cambia anche il format della nostra rappresentazione. Ai piaceri dell’immaginazione e delle diatribe tra personaggi “letterari”, per quanto mi riguarda dovrei sostituire quelli della curiositas genealogico-biografica.
Sapere di Nicoletta Zullino, per esempio, mi spingerebbe a voler indagare se è la figlia di Pietro Zullino e la nipote di Maria Federici Agamben (e poi se, per questa via, sia anche imparentata con Giorgio Agamben) ecc. ecc.
Quanto a Lorenzo Cuffini, sarà parente dell’omonimo meccanico di Borgaretto di Beinasco?
Insomma, mi metterei a giocare a “Le vite degli altri” (dopo aver visto quel bellissimo film lo dico sempre a mia moglie che mi sarebbe piaciuto tanto lavorare alla Stasi …).
Ci prenderei gusto, non lo nego, ma vogliamo mettere il gusto di potersi bastonare così liberamente, senza farsi male, tra pupi?
Come forse ho già detto un’altra volta, temo che nella vita reale il mio autore troverebbe rispettabile perfino l’autore di “Matteo”.
Luigi, che ha incontrato due o tre volte il mio autore potrebbe, credo, confermare che è una personcina civile e ammodino. Tutta diversa da me.
Che si scalda tanto a fare, Sara?
Guardi che l’ho scritto in n. 2 commenti, fino ad ora non l’ho mai scritto manco io, qui.Poi, leggendo quella frasetta di Luigi, ho pensato ( l’ho pensato io, per quello che riguarda me) che effettivamente, aveva ragione.
Appunto perché anch’io scrivo senza filtro, non vedo problema, per quanto mi riguarda, a piazzare sto benedetto cognome, che peraltro c’è già da altre parti.
Appunto perché si scrive senza filtro.
Chi insiste? Ognuno faccia quel che crede.
Quanto al ” si fa così” , o alle ” procedure informatiche” cui faceva riferimento Marilisa – ciau Marilisa! – , boh, uno se le puo’ anche cambiare, grazie a Dio.
Nessuno obbliga a farlo, ma mica è vangelo.
Ma certo, caro Franti, c’est moi. Lei ha azzeccato tutte e tre le parentele.
Giocare alle “Vite degli altri” è divertentissimo, ma dura il tempo di un fiammifero. E dopo possiamo tornare a bastonarci liberamente. 😉
Dipende da quel che uno ci sta a fare sul web, caro Franti.
A me , per esempio, delle vite degli altri non me ne frega un beneamato tubo, e se la cosa puo’ dare un briciolo di fuggevole sollievo , effimero, alla sua curiosità, le confesserò platealmente che lo scrivente non è affatto parente dell’omonimo meccanico di Borgaretto di Beinasco (Torino) , ma è lui in carne ed ossa…A chi cappero mai interessa?!
Certo che si sta qui per giocare ai pupi, si spiegano molte cose per altri versi incomprensibili.
Ma se dei pupi con ce ne cale manco un pelino….
non ce ne cale…
Per Sara e per lo smemorato di Pietrasanta:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2012/11/01/politici-inquisiti-fate-come-vendola/#comments
Che si scalda tanto a fare, Sara?
Sarà la terza o la quarta volta che facciamo il sondaggio sui cognomi, si è già risposto più volte sinceramente a questo punto pare che se uno non lo da sbaglia no?
Fine.
“… ma sono rimasto deluso dai tanti democratici a parole che poi adoperano o comunque accettano metodi di questo tipo per tentare di eliminare i propri avversari.”
Scusa Federico: deluso solo dai democratici? E non da quelli che sono pronti a mandarti baci e abbracci quando tu concordi con entusiasmo con loro? Io francamente da questi sarei rimasta molto delusa. Dal mutismo di questi.
Però, se non ricordo male, ci fu un certo Ubi che prese le tue difese.Ma non sono sicurissima.
E comunque ognuno di noi, caro Federico, dovrebbe sentirsi offeso quando viene assalito di brutto, e non si sente neanche un pigolio da parte di chi frequenta il blog. Pensa a me, per esempio: l’eretica da bastonare a più non posso. Anche tu l’hai fatto. Solo che tutto questo mi scivola addosso come acqua. Acqua sporca certo, ma scivola lo stesso e poi mi so lavare molto bene e non resta niente.
No, hai ragione da vendere, non è un condominio vero e proprio. Mai pensato che lo fosse.
“Ringrazio Franti per aver ricordato Leonardo, una delle rare voci fuori dal coro.”
Questa del “fuori del coro” è una delle barzellette più divertenti che io abbia sentito da almeno un anno a questa parte. Mi trovo a ridere di gusto senza volerlo. Sono sicura che anche lui–l’esimio Leonardo/Luigi Franti (?)– sta ridendo.
Ma sì, diamoci un secondo nome tutti, e anche un terzo e un quarto. Perché no? In fondo è un bel gioco che non fa male a nessuno. Al massimo si può fare una figura bruttina che porta a sbellicarsi dalle risate, ma niente di più.
Sono Eddard Stark, noto Ned. Mio papà (George Martin) mi ha fatto fuori troppo presto, ma io alla facciaccia sua, mi sono ripreso, emigrando in un mondo di ladri, ma non di eroi.
Nikolai essere valuoruoso suoldato odia putridi zuombie muorti non muorti,
Nikolai breve apparimento su bluogguo, ricuorda uno suolo valuoroso eroe di bluogguo lui chiama Lazzaro. Tutti il resto come Edward R.
Pruoblema essere che ” anche se io bevo tutta vodka di Russia voi restate brutti”.
https://www.google.it/search?q=ned+stark&num=100&lr=&newwindow=1&as_qdr=all&tbm=isch&imgil=HmTLiz5CZ_yNUM%253A%253Bhttps%253A%252F%252Fencrypted-tbn3.gstatic.com%252Fimages%253Fq%253Dtbn%253AANd9GcSaM4POFErt91QJ0y7CCCU6u4IvodfpPoPrwlb02iOs9TNWJzk8%253B1024%253B576%253BH_4BONEML3ThvM%253Bhttp%25253A%25252F%25252Fwww.hbo.com%25252Fgame-of-thrones%25252Fcast-and-crew%25252Feddard-stark&source=iu&usg=__jQq9iRLoDMALwHZmnORHGe6Ksck%3D&sa=X&ei=2IV2U-_rFLCg7AbRnYCwBg&ved=0CDUQ9QEwAA#facrc=_&imgdii=_&imgrc=HmTLiz5CZ_yNUM%253A%3BH_4BONEML3ThvM%3Bhttp%253A%252F%252Fi.lv3.hbo.com%252Fassets%252Fimages%252Fseries%252Fgame-of-thrones%252Fcharacter%252Feddard-ned-stark-1024.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.hbo.com%252Fgame-of-thrones%252Fcast-and-crew%252Feddard-stark%3B1024%3B576
“Mio papà (George Martin) mi ha fatto fuori troppo presto, ma io alla facciaccia sua, mi sono ripreso, emigrando in un mondo di ladri, ma non di eroi.”
Che perspicacia quella di Nikolai Belinski!
Però è strano che il padre abbia un nome che di russo non ha niente. Ed è ancora più strano che abbia ripreso un modo tutto italico di parlare, compreso quel “facciaccia sua” che da un russo, forte bevitore di vodka, non ci si sarebbe aspettati. E trovo strano anche che si sia riaffacciato proprio adesso che si parla di nomi, cognomi e pseudonimi o nikname.
Ci dica, caro Nikolai, al netto di tutte quelle “u” (troppe!) con cui infiora i suoi discorsetti, chi è davvero lei? Come si chiamava prima di oggi? Questo Nikolai è il fratello gemello di un frequentatore passato del blog, un “putrido zuombie”che aveva un altro nome? Ce lo dica, prego; oggi siamo tutti molto interessati a questo argomento. Se vuol soddisfare la nostra curiosità, noi sapremo capirla senza indignarci. Promesso.
Accipicchia che cantonata! Ho confuso Nikolai con Nedstark.
Ma non importa, tanto sono la stessa persona.
Signova cuonfuonde valuoroso eroe medievale con piccuolo suoldato.
Valuoruoso eroe medievale infinito superiore, lui kombat come vero uomo cuorpo a cuorpo con armi punta e taglio
Nikolai saluta valuoruoso Ned.
Uoggi suocietà smidollati zombie non distingue valuoruosi intrepidi da fifoni fa solo scaramuccie a paruole, vuote paruole.
Gattto, valuorosissimo e nuobile animale altro giorno ricordato a smidollati opulenti zuombizzati cuosa essere valore e intrepido cuoraggio e cuome essere sempre pruonti a difendere chi e ciò che si ama anche a riswchio della vita..
Mio valuoruoso amico micione siberiano misha, stato uore ed uore a guardare filmato di suo amico eroe con lacrime agli occhi.
http://www.youtube.com/watch?v=kBTAdUfxTFk
Tu cuosi difende tuoi affetti, tua religione , da zuombie nemici?
Super-youtube-gattone!
Signova cuonfuonde valuoroso eroe medievale con piccuolo suoldato.
Sì, confonde. Ma non confonde Nikolai con quello che chiamavasi Ubi.
Signora ne è più che certa.
Se posso interrompere per un attimo il cazzeggio generale libero e anche divertente , vorrei chiedere una cosa a tutti.
Questo blog, mi pare che sia evidente a chiunque ci piazzi il naso sopra- impossibile quindi che non lo sia per chi ci scrive, specie se correntemente- è molto diverso da altri blog similari. Non solo per il modo di porsi nel proporre i post e lanciare le discussioni, ma anche per la presenza di sezioni particolari (” Cerco fatti di Vangelo, o Pizza e Vangelo, per dire) che ne fanno una cosa a parte, nel modo cattolico di stare nel web.
Un modo ben consapevole di che cosa si sta parlando, di come si vuole parlarne, di cosa si vuole ” testimoniare” : con il modo di farlo, prima ancora che con i contenuti
“.Come ha avvertito più volte, per esempio, il direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, la presenza missionaria di un cristiano nei media vecchi e nuovi richiede la riscoperta della pratica del discernimento e la rieducazione a una vera e profonda vita spirituale; insieme o addirittura prima ancora della preparazione tecnica e teologico-culturale. Un giornalista che vive nel mondo ma con uno spirito allenato, solido nella fede ma libero, difficilmente cade nel bigottismo.” scrive S.Sereni su Copercom, parlando in generale, non certo del nostro ospite. Ma mi pare che sia su questa strada che si pone Luigi.
La domanda è: ma noi che ” commentiamo” , non siamo altrettanto cristiani , non stiamo pure noi negli stessi media, non siamo intercettati e letti da quei numeri pazzeschi che bazzicano e leggono questo blog che abbiamo conosciuto qualche settimana fa? Non dovremmo pure noi sentirci rimbombare nelle orecchie e friggere sotto il sedere quell’invito che GPII, Benedetto e adesso Francesco ci rinnovano , quello di essere nell’etere- visto ceh ci siamo, eccome!!- non per noi stessi, ma per gli altri?
Io dico senz’altro di sì.
E allora, ferme restando le differenze di opinione, la libertà di opinione,la veemenza delle opinioni,pure, ferme restando anche le motivazioni palesi o segrete che ciascuno si porta dentro mescolate alle evidenti in tutti passione, & fede, ( debolezze, paure, insoddisfazioni, revanscismi, narcisismo). insomma fatto salvo tutto questo, non possiamo prendere in esame la provocazione che ci viene dal padrone di casa- firmarsi!non chissà che roba- come un modo per cambiare e crescere anche noi?
Io direi di sì.
Senza per questo, lo dico senza polemiche, ridurre tutto a questioni di regolamenti procedurali informatici, a filosofie di navigazione virtuale, a casi di etichetta & educazione, a dichiarazioni di voler prendere e andarsene, o ad alzate insofferentissime di spalle?
Tutto questo ci puo’ benissimo stare. Ci starebbe meglio in ogni altro blog, per meglio dire. In questo, ci sta un po’ meno.
Poi, ognuno naturalmente, tutto considerato, puo’ restarsene tranquillo e beato a continuare con i nick come anche io ho sempre continuato.Non c’è critica e non c’è “colpa” . Ma è quel ” sempre” che non vale la pena di prendere- di per sè- come un sottanone rassicurante a cui appendersi, a prescindere, rifiutandosi per questo di mettere nemmeno in discussione la possibilità di cambiamento.
Tutto quanto scritto va inteso rigorosamente e noiosamente sotto un “secondo me” grande come una casa,ovvio.
Gracias e buona domenica.
No No!
Una curiosità, fra’ Lorenzo: ma se lei è sempre dietro a scrivere sti pipponi lunghi lunghi che non finiscono più, chi la manda avanti l’officina nel frattempo?
” La c’è la Provvidenza” caro Franti.
http://www.laleggepertutti.it/29373_commenti-diffamatori-e-anonimi-sul-blog-e-forum-responsabilita-solo-del-titolare
Non so se qualcuno l’avesse già notato, magari mi ripeto, ma parrebbe che la responsabilità per commenti diffamatori su un blog da parte di utenti anonimi sia solo dell’amministratore, che pertanto è tenuto a prevenire tali reati applicando la moderazione.
Grazie Elsa. Ne sono ben consapevole. E sento vivamente quella responsabilità come dico nel post e nei primi due commenti di stamane: Firmate come volete e state sereni.