Articolo pubblicato dal “Corriere della Sera” il 23 febbraio a pagina 23 con il titolo “E spunta l’ipotesi di una messa concelebrata”
Quella vista ieri è la terza compresenza dei due Papi, non tenendo conto di quelle riservate – più numerose – delle quali abbiamo saputo dal portavoce e che ci sono state narrate con foto e video. Li avevamo visti insieme nei Giardini Vaticani il 5 luglio, all’inaugurazione di una statua di Michele Arcangelo: un’occasione semipubblica, lo stesso giorno nel quale veniva pubblicata l’enciclica Lumen fidei, nella quale pure sono compresenti.
Sono stati poi rivisti dagli ospiti del Santa Marta mangiare insieme allo stesso tavolo il 27 dicembre, avendo come commensali alcuni comuni collaboratori. Quel pranzo d’auguri, tra Natale e Capodanno, ebbe pochi testimoni ma fu un passo avanti rispetto all’incontro senza parole dei Giardini Vaticani: perché allora ci fu conversazione, e non a due ma a più voci.
Per intendere la condizione del Papa emerito, più importanti delle “uscite” (una volta è andato a Castel Gandolfo per un concerto, il 18 agosto; un’altra è andato al Gemelli a fare visita al fratello don Georg, il 3 gennaio) sono le sue prese di parole, che pure ci sono state e di due abbiamo notizia: un’omelia riferita dalla Radio Vaticana il 1° settembre, rivolta agli ex-allievi universitari; e la risposta – apparsa il 24 settembre sul quotidiano La Repubblica – al matematico Piergiorgio Odifreddi che gli aveva indirizzato una pubblica interpellanza con il volume Caro Papa ti scrivo (Mondadori 2011).
Se Francesco è stato d’accordo – com’è necessario supporre – per la pubblicazione di quella risposta, c’è da aspettarsi che un giorno possa anche invitare Benedetto a concelebrare sulla piazza o in Basilica, e magari anche a tenere l’omelia. La canonizzazione dei Papi Roncalli e Wojtyla – fissata per il 27 aprile 2014 – potrebbe essere un’occasione.
Luigi Accattoli