Pubblicato dal “Corriere della Sera” del 1° settembre 2012 a pagina 5 con il titolo “L’uomo che poteva conquistare il Papato”
Il cardinale Martini è stato un vero candidato al Papato nella seconda metà degli anni ’80 e nei primi anni ’90 ma non lo era più nell’unico Conclave al quale ha partecipato, che è stato quello del 2005 che ha eletto il cardinale Ratzinger. Ebbe tuttavia un ruolo di primo piano in quel Conclave e soprattutto nel pre-Conclave, un ruolo di “consigliere” che fu secondo solo a quello dominante del cardinale decano che ne uscì eletto.
La data chiave per la parte svolta da Martini in quel Conclave è quella del lunedì 11 aprile: siamo a metà della “sede vacante”, Wojtyla è morto il 2 aprile e Ratzinger sarà eletto il 19 aprile. Quel lunedì i cardinali riuniti nella Congregazione generale iniziano a discutere la situazione della Chiesa e continueranno a farlo per tutta la settimana.
Il cardinale decano invita i confratelli a indicare le priorità di cui tener conto nella scelta del nuovo Papa e dice che sono aperte le iscrizioni a parlare. Martini è il primo a prendere la parola. Indica due «livelli» di attenzione: uno generale, dove colloca l’opera di evangelizzazione, l’ecumenismo, i poveri e la pace; l’altro di questioni particolari, accennando alla collegialità da sviluppare a tutti i livelli della Chiesa, alla bioetica, alla famiglia, alla sessualità.
Martini parla per il tempo che ha a disposizione – cinque minuti – e poi si siede. Nessun altro ha chiesto ancora la parola e il decano dice: “Coraggio, abbiamo ancora del tempo per intervenire” ma il Collegio sembra intimorito in questo primo giro di opinioni. Ed ecco Martini che si alza di nuovo e dice “avrei ancora da dire”. E Ratzinger: “Parli ancora, volentieri l’ascoltiamo”.
Riprende la parola e ottiene – se possibile – ancora un più fitto silenzio da parte dei 134 cardinali presenti. Precisa che vede come «necessario» sviluppare la «concertazione» tra il Papa e i vescovi, realizzando strumenti nuovi di partecipazione al governo della Chiesa. È convinto che non bastino gli attuali Sinodi. Sostiene che su famiglia, sessualità e simili sia necessario «cercare» un nuovo linguaggio per parlare all’umanità di oggi e in particolare ai giovani, un’intera generazione dei quali rischia di essere “perduta” per la Chiesa almeno in Europa.
Martini aveva allora settantotto anni appena compiuti, già tremava per il Parkinson e usava il bastone. Era impensabile che dopo un Papa parkinsoniano ne venisse eletto un altro minato dalla stessa malattia. Ma già non era più da diversi anni un vero candidato al Papato anche per il cambiamento dei tempi e per la stanchezza delle idee di riforma all’interno della comunità cattolica.
Gli anni nei quali il cardinale Martini è realmente un possibile Papa – quando cioè riscuote nel Collegio cardinalizio un consenso vasto e forse preponderante, almeno tra i cardinali del Nord del mondo – sono quelli nei quali ricopre la carica di presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa, tra il 1986 e il 1993. E’ la stagione della caduta del muro e di utopie di pace e di nuova evangelizzazione che calamitano molti ambienti cristiani.
Una dozzina di anni più tardi quelle utopie risulteranno indebolite dalla caduta delle statistiche sulla pratica religiosa, dal rinnovato conflitto tra le religioni e dalla disaffezione dei giovani verso le Chiese storiche. In questo nuovo clima Martini può svolgere soltanto il ruolo di consigliere e lo svolgerà, in Conclave e dopo, per incoraggiare i propri sostenitori ad accogliere con sincero apprezzamento l’elezione del Papa teologo e a sostenerne l’azione purificatrice, aiutandolo per questa via a tener conto in qualche modo di quell’agenda riformatrice che aveva esposto nel pre-Conclave.
Ratzinger e Martini hanno svolto in parallelo un ruolo di primo piano lungo l’intero Pontificato del Papa polacco. Un ruolo diverso ma anche amico e bilanciato, segnalato in più occasioni da Giovanni Paolo II che per il 25 º di Pontificato – nel 2003 – regalò ai cardinali convenuti a Roma a festeggiarlo un volume biblico del cardinale Martini che aveva la prefazione del cardinale Ratzinger.
Luigi Accattoli
www.luigiaccattoli.it
[…] alla famiglia e alla sessualità, tematiche riproposte con schiettezza a più riprese, fin dentro al Conclave del 2005, quello da cui sarebbe uscito papa il cardinal Joseph […]