Due parole in croce

Spilli del supplemento domenicale LA LETTURA

A partire dal 13 novembre 2011 il Corriere della Sera ha un supplemento domenicale intitolato LA LETTURA che nella parte alta delle pagine riporta brevissimi trafiletti detti in gergo “spilli” affidati a vari autori che li contrassegnano con una propria “testatina” [ovvero: titolo di rubrica] sempre uguale. La mia testatina dice: Due parole in croce. Qui riporto i miei “spilli” elencati dal più recente al più antico.

Non aggiungete morte a morte – 23 settembre 2012 – pagina 5

“Chi uccide sia messo a morte” affermava già il Codice di Hammurabi e quel principio l’afferma ancora il Codice dell’Autorità palestinese ma Egidia Arrigoni ha chiesto clemenza per gli uccisori del figlio Vittorio (avvenuta a Gaza nel 2011) che sono stati condannati all’ergastolo invece che fucilati. “Non aggiungete morte a morte” ha detto con semplicità rovesciando la sentenza delle antiche tavole.

 

A vescovo bevitore, Papa astemio – 2 settembre 2012 – pagina 17

Prima sfortuna: l’arcivescovo designato di San Francisco, Salvatore Cordileone, viene arrestato il 27 agosto perchè guida l’auto avendo bevuto qualche bicchiere di vino. Doppia sfortuna: dovrebbe insediarsi il 4 ottobre a San Francisco e il 9 ottobre dovrebbe comparire in tribunale. Sfortuna nera: toccherà a Benedetto XVI decidere se chiedergli di rinunciare alla nomina, e Ratzinger è un Papa astemio.

 

L’avvento dell’infiltrato – 26 agosto 2012 – pagina 8

Il corvo vaticano si considera un “infiltrato dello Spirito Santo” che è una specie sconosciuta. Paolo di Tarso parla del “soldato di Cristo” e la storia conosce crociati e templari, cavalieri e cordiglieri, mercenari e legionari, oblati, reclusi, disciplini, battenti e battuti, nonchè clandestini in terre di Cina e Islam. Ma l’infiltrato è nuovo e lo stanno spennando per vedere chi vi sia sotto.

 

Come il corvo di Esopo – 19 agosto 2012 – pagina 4

Ora è ufficiale: il corvo vaticano ha fatto la sua prima uscita pubblica in gennaio con un’intervista televisiva. Come il corvo di Esopo, non ha resistito alla tentazione di far sentire la propria voce sia pure contraffatta e da lì sono iniziati i suoi guai. L’ha tradito la troppa somiglianza con il corvo della favola. Sia Esopo sia le cronache d’oggi insegnano che ai corvi si addice il becco chiuso.

 

Il protocollo dei santi – 5 agosto 2012 – pagina 11

Cinque testimoni della fede saranno proclamati santi il 21 ottobre in quest’ordine: il prete Giovanni Battista Piamarta (1913), le suore Barbara Cope (1918) e Maria del Carmelo (1911), le laiche Caterina Tekakwitha (1680) e Anna Schäffer (1925). Viene affermato che tutti sono in Cielo, ma l’affermazione segue il protocollo vaticano: prima i preti e le suore, poi i laici. Anche lassù staremo in fila?

 

Fratelli coltelli – 29 luglio 2012 – pagina 24

Tra i copti d’Egitto nasce il partito dei “Fratelli cristiani” a specchio di quello dominante dei “Fratelli musulmani”. A guardarla da lontano non sembra un’accoppiata felice. Fratelli è “una parola comune tra noi e voi” per dirla con il titolo di un manifesto dell’islam dialogante (2007) ma quando si fa partito prelude alla tragedia che la nostra lingua evoca con la sentenza “fratelli coltelli”.

 

Salvezza dagli ebrei – 22 luglio 2012 – pagina 10

C’è un giudice a Colonia che sanziona il taglio del prepuzio di un bimbo musulmano ma è disapprovato dai più anche a difesa della circoncisione ebraica dalla quale viene quella dell’islam: come per la macellazione rituale e per la carne di maiale, anche in questo caso quello che infine abbiamo compreso per gli ebrei ci aiuta a capire i musulmani. “La salvezza viene dagli ebrei” diceva Giovanni 4, 22.

 

Guerra di parole antiche – 15 luglio 2012 – pagina 4

I mafiosi prendono forza anche da parole antiche come “famiglia” e “onore” ma oggi trovano nella Chiesa un avversario che usa contro di loro parole ancora più antiche: il vescovo di Agrigento li definisce “mercenari del diavolo” e gli nega i funerali (4 luglio), il Papa afferma (28 giugno) che don Puglisi è un martire perché fu ucciso dalla mafia di Palermo “in odio alla fede”. Vedremo chi la vince.

 

Atei cristiani in aumento – 1 luglio 2012 – pagina 12

“Non sono un credente ma uno sperante” scrive il socievole Luciano De Crescenzo dicendosi “ateo cristiano” (Fosse ‘a Madonna, Mondadori 2012, p. 15) con le stesse parole con cui lo faceva la puntuta Oriana Fallaci. Del resto la categoria è in crescita se già nel 2004 Federico Salvatore intitolò “Ateo cristiano” una canzone nella quale affermava di non credere ma di vivere “così come se avessi fede”.

 

Il corvo e il banchiere – 24 giugno 2012 – pagina 5

E’ un mese che un corvo è in gabbia e un banchiere è sbancato e non sappiamo che sia stato. Si dice che il corvo canti ma il suo canto è per ora secretato. Il banchiere “per ora” con parla per non “addolorare” Benedetto XVI. Un consiglio a Gotti Tedeschi banchiere del Papa tedesco: Benedetto è già addolorato, deve piuttosto tagliare qualche testa e può essergli utile che chi sa dica quello che sa.

 

Lupi grigi e corvi neri – 17 giugno 2012 – pagina 19

“Se Wojtyla perdonò Alì Agca che aveva tentato di ucciderlo di sicuro Ratzinger perdonerà chi ha rubato le carte”: in Vaticano l’argomento del perdono tira molto e le speculazioni precorrono i tempi. Ma non è detto che la clemenza verso un corvo nero sia più facile di quella verso un lupo grigio, qual era Agca: il lupo incarcerato non poteva più azzannare ma il corvo liberato potrà sempre cantare.

 

La ruggine e il corvo – 10 giugno 2012 – pagina 10

Il cardinale decano Angelo Sodano – sospettato di guidare la fronda anti-Bertone dentro la Curia Romana – assicura la propria collaborazione con un’intervista al bertoniano “Osservatore Romano”. Forse l’assicurazione è tardiva, forse è diplomatica. Ma sta il fatto che fino a oggi tra i due non c’erano state nè interviste, né assicurazioni. Le beccate del corvo fanno cadere qualche vecchia ruggine?

 

Dove tutti i corvi sono neri – 3 giugno 2012 – pagina 9

Messo in gabbia un corvo i gendarmi del Vaticano invocano l’aiuto delle autorità italiane per scovare i corvidi che sul loro e sul nostro territorio smistavano le imbeccate di quello. Non riuscendo ad andare dall’emittente ai destinatari sperano nel cammino inverso che però non è affatto agevole perché seguendolo si torna pur sempre alla Curia dei preti che è il luogo dove tutti i corvi sono neri.

 

Il cardinale e la prostituta – 20 maggio 2012 – pagina 9

Era come oggi un 20 maggio – quello del 1974 – quando il cardinale Jean Daniélou morì di infarto cadendo in ginocchio a Parigi in casa della prostituta Mimì Santoni alla quale aveva portato il denaro necessario a pagare l’avvocato del marito incarcerato. Tutti si scandalizzarono meno Mimì che disse: “Che bella morte per un cardinale cadere in ginocchio”. “Le prostitute vi precederanno”, parola di Gesù.

 

Ammutinamenti ai confini della Chiesa – 6 maggio 2012 – pagina 8

Chiesa Cattolica sull’orlo di una crisi: disobbediscono i parroci dell’Austria e le suore dell’America. Già ci avevano provato i teologi latino-americani e quelli dell’Asia. E’ la bassa forza che morde il freno mentre i vescovi non trovano ascolto né in alto né in basso. La Curia è nello sconcerto: sa che la caduta di Roma iniziò dagli ammutinamenti dei veterani nelle legioni stanziate ai confini.

 

Guerra di parole – 29 aprile 2012 – pagina 31

“Questo è il mio sangue versato per voi e per molti”: parole dei Vangeli che nelle traduzioni in alcune lingue moderne del Messale di Paolo VI sono diventate “per voi e per tutti”. Ora Papa Benedetto vuole che si torni al “per molti” dei Vangeli. Ai più stava bene la novità e ora sta bene il ritorno all’antico, ad altri no. Si dice che c’è grande crisi di fede ma la guerra è come sempre sulle parole.

 

La tomba del bandito – 22 aprile 2012 – pagina 15

“Via De Pedis dalla Basilica” grida uno striscione davanti alla chiesa di Sant’Apollinare in Roma. Io invece preferisco che resti lì a raccontare come i banditi abbiano sempre trovato asilo nelle Basiliche, da vivi e da morti, a torto e a ragione, ieri e ancora oggi. Troppo facile toglierlo ora che tutti sanno che non ci doveva entrare. Ora è utile che resti per dare ai visitatori tutte quelle informazioni.

 

Domanda postuma a Lucio Dalla

“Delle cose certe la più certa per me è credere in Gesù”: lo diceva Lucio Dalla in un’intervista radio del 2008 ora nel volume di Vito Magno Anche loro inquieti cercatori, edizioni Messaggero. Diceva ancora Dalla nell’intervista: “Passo con Gesù due o tre ore al giorno”. Possiamo farti Lucio una domanda postuma: quante ore passi con Gesù dal 1° marzo scorso? Vedi tu come farci avere la risposta.

 

Fidel e Benedetto nel segno della x – 1 aprile 2012 – pagina 18

Fidel infine ha incontrato il Papa, l’ultimo giorno della visita di Benedetto XVI a Cuba. Il Lìder Màximo di nuovo a tu per tu con un Pòntifex Màximus. Da antico cronista delle cose papali direi che fosse un appuntamento predestinato: c’erano buone questioni da trattare, c’era il precedente quasi normativo dell’incontro di Fidel con Wojtyla, c’era – imponderabile – l’attrazione di tutte quelle x.

 

Santorum e i mammalucchi – 25 marzo 2012 – pagina 10

“Prega e il Signore ti dirà che sono stato chiamato”: così parla Rick Santorum a sostegno della sua campagna per le primarie repubblicane negli Usa. Il mondo è pieno di “mammalucchi cristiani” che per farsi eleggere “corrono in aiuto all’onnipotenza di Dio”, diceva Von Balthasar nel 1966 per la Germania di allora. Ma vale anche per l’America di oggi: la stirpe dei mammalucchi è ubiqua e longeva.

 

Con Renzo Arbore in Vaticano – 18 marzo 2012 – pagina 31

Giuliano Ferrara vagheggia le dimissioni di Bendedetto XVI opinando che il gesto “sovrano e papocentrico” della rinuncia comporterebbe un “raddoppio” della forza del suo magistero. La materia è ardua ma basta quel “papocentrico” inedito nei secoli a svelarne i rischi: se lavori sull’etimo ti avvedi che esso ti porta più al Pap’occhio di Arbore (1980) che al Dominus Papa della tradizione romana.

 

Uno nero corvo – 11 marzo 2012 – pagina 30

C’era un corvo nella Bibbia al capitolo del Diluvio e pare vi siano oggi una ventina di corvi in Vaticano. Quello di Noè volava sulle acque a esplorare le terre emerse: “uno nero corvo” dicevano i volgarizzamenti medievali. Quelli vaticani – neri anch’essi – vanno ai giornali e in televisione a esplorare l’audience. Dopo il corvo Noè fece uscire una colomba: ma quando arrivano le colombe vaticane?

 

Tempismo papale – 4 marzo 2012 – pagina 9

Mai un genovese fece fortuna a Venezia e mai un veneziano a Genova, non volendo considerare fortunata la vicenda di Marco Polo che in catene a Genova dettò il Milione forse nel 1298. Ma ecco il Papa tedesco che nomina patriarca di Venezia il genovese Moraglia 632 anni dopo l’ultima guerra tra le due Repubbliche marinare. Non sappiamo come andrà, ma non possiamo dire che abbiano fatto le cose in fretta.

 

Mandare i poveri fuori parrocchia – 29 gennaio 2012 – pagina 9

“A causa della scarsità di fondi siamo in grado di aiutare solo i nostri parrocchiani” dice un cartello affisso da un parroco a Trieste. Crisi d’oggi ma anche questione antica: il Cattaneo (1801-1869) negli “Scritti economici” narra di “un privato che possedeva un’intera parrocchia” e mandava i “suoi poveri” a lavorare un suo podere in altra parrocchia “perché vi acquistassero domicilio a carico altrui”.

 

Il vizio di reprimere i vizi – 22 gennaio 2012 – pagina 14

In Arabia Saudita stanno ammodernando l’«Agenzia per la promozione della virtù e la repressione del vizio» con provvedimenti simili a quelli presi dalla Monarchia inglese nel 1820 quando la Gazzetta di Corte pubblicò un «manifesto per incoraggiare la virtù e la pietà e per reprimere il vizio». Quella competenza dei monarchi inglesi cessò poi a metà dell’Ottocento: che accadrà a Riyad da qui a trent’anni?

 

Pietra di inciampo – 15 gennaio 2012 – pagina 23

Gunter Demnig – artista tedesco – era a Roma in questi giorni a installare altre “Pietre di inciampo” (da Isaia 8, 14: “Egli sarà pietra di inciampo”) a ricordo delle vittime del nazismo. Per farsi capire dal grande pubblico quelle pietre i suoi ospiti italiani le hanno denominate “Memorie di inciampo”. Ma era meglio lasciare “Pietre di inciampo”, così qualcuno anche da noi inciampava nella Bibbia.

 

La fede spinge agli ossimori – 8 gennaio 2012 – pagina 10

Il mondo è pieno di cristiani laici e di ebrei secolarizzati. “Io sono un’atea cristiana” diceva Oriana Fallaci. Beniamino Andreatta creò la categoria degli “atei devoti” ed Eugenio Scalfari l’applica a Giuliano Ferrara che giura di non essere né ateo né devoto. Ed ecco Elso Baschini accusato dell’attentato all’arcivescovo di Firenze che si dice “credente e devoto”. La fede spinge agli ossimori.

 

La confessione del carcerato – 24 dicembre 2011 – pagina 16

Domenica 18 a Rebibbia un carcerato ha domandato al Papa se poteva chiedere l’assoluzione al Signore invece che al prete e Benedetto ha risposto che poteva, pur consigliandogli di andare anche dal prete. Ricordo un postino comunista che in morte si era “confessato con Gesù” e il prete intransigente con la figlia di lui: “Si doveva confessare con me”. Il Papa migliore è quello che parla ai carcerati.

 

Gramsci e il catechismo – 18 dicembre 2011 – pagina 11

I lefebvriani hanno detto al Papa che non accettano il Catechismo del 1992. Ma non era il catechismo cattolico un “capolavoro” di saggezza millenaria, per dirla con Gramsci, che lo paragonava al manuale del caporale e al regolamento carcerario? Lo era quello di Papa Sarto e non lo è più quello di Papa Wojtyla? Dovremo concludere che la Chiesa in cent’anni è cambiata più dell’esercito e delle carceri?

 

Lampada votiva – 11 dicembre 2011 – pagina 21

“Non siamo 007” hanno detto in Vaticano a chi chiedeva come mai tale Giulio Lampada, accusato ora di essere un boss della ‘ndrangheta, sia stato fatto due anni addietro “cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa”. Angelo Balducci divenne Gentiluomo vaticano per i meriti della “Cricca” ma che aveva offerto il buon Lampada alla Chiesa per esservi ricevuto come uomo d’onore? Forse una Lampada votiva?

 

Il Dragone e le Chiavi – 4 dicembre 2011 – pagina 28

“Ingerenza” definisce Pechino la rivendicazione papale delle nomine dei vescovi e Roma risponde con la scomunica. Il conflitto si è riacceso a fine novembre dopo che aveva fiammeggiato in giugno e luglio. Le due diplomazie più antiche non si parlano. Al tempo di internet il Dragone svolge le sue spire e le Chiavi di San Pietro lanciano le loro scomuniche come al tempo della Muraglia e delle Investiture.

 

Vedere meno vedere nero – 27 novembre 2011 – pagina 11

Il Papa è andato in Benin (18-20 novembre) anche per visitare la tomba del cardinale Bernardin Gantin (1922-2008) che ha definito “un amico e un esempio da seguire”. Quando Wojtyla nel 1984 aveva messo Gantin alla Congregazione per i vescovi c’erano state proteste bipartisan (da Siri a Dossetti) perché un nero ha “meno conoscenza delle cose”. Vedere meno alle volte aiuta ma vedere nero è sempre un guaio.

 

Il legno più dell’oro – 20 novembre 2011 – pagina 11

Da un mese un principio di artrosi costringe Papa Ratzinger a farsi portare in San Pietro su una pedana mobile: la stessa che fu usata da Papa Wojtyla a partire dal 1999. Sono due ora i Papi della pedana mobile – che ha preso il posto della sedia gestatoria – mentre sono tre quelli che hanno abbandonato la tiara: Luciani, Wojtyla, Ratzinger. La sedia gestatoria è durata più della tiara. Il legno più dell’oro.

 

Ratzinger per una nuova umiltà – 13 novembre 2011 – pagina 11

La fede cristiana è pacifica ma “anche in suo nome si fa violenza” dice Papa Ratzinger il 27 ottobre. Il 21 aveva affermato il dovere di una predicazione “alta” anche se i predicatori “non sempre ne sono all’altezza”. Il 28 agosto aveva invitato i suoi ex alunni a “chiedere perdono poiché portiamo agli uomini così poco la luce di Cristo”. Benedetto XVI sta insegnando alla Chiesa una nuova umiltà?

9 Comments

  1. […] “Prega e il Signore ti dirà che sono stato chiamato”: così parla Rick Santorum a sostegno della sua campagna per le primarie repubblicane negli Usa. Il mondo è pieno di “mammalucchi cristiani” che per farsi eleggere “corrono in aiuto all’onnipotenza di Dio”, diceva Von Balthasar nel 1966 per la Germania di allora. Ma vale anche per l’America di oggi: la stirpe dei mammalucchi è ubiqua e longeva. – E’ l’ultimo mio “spillo” pubblicato ieri dal supplemento domenicale del “Corriere della Sera” LA LETTURA a pagina 10. Qui puoi vedere gli altri quattordici “spilli” pubblicati fino a oggi: DUE PAROLE IN CROCE. […]

    26 Marzo, 2012 - 14:50
  2. […] a pagina 15 con il titolo DIRITTO D’ASILO. Chi voglia sapere che siano gli “spilli” veda qui. Se qualcuno si chiedesse del mio parere sull’apertura della tomba, che l’aprano pure […]

    22 Aprile, 2012 - 13:00

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