“Il grande freddo fa paura a tutti e chi vive in strada non sa come difendersi. L’assessora al Sociale del Comune di Roma Francesca Danese chiede aiuto a tutti, volontari laici e religiosi, associazioni e parrocchie: aprite i vostri spazi ai senzacasa”: le iniziative del Comune in questo servizio del Corsera. «Invito le comunità, soprattutto nel periodo delle feste, a promuovere iniziative di solidarietà concreta offrendo un riparo a chi vive in strada» era stato l’appello del direttore della Caritas di Roma alla viglia del Natale.
“Aprite le parrocchie ai senza casa”
25 Comments
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Per vicinanza di materia, ecco un’iniziativa dell’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia:
http://www.diocesi.torino.it/diocesi_di_torino/curia/00052565_Mons__Nosiglia_visita_la_casa_occupata_La_Salette.html
Penso che nell’emergenza l’apertura delle chiese per la notte sarebbe opportuna. Quello che fa rabbia è che ogni anno si sia di nuovo nell’emergenza, come se il freddo intenso fosse qualcosa di non prevedibile. Ci sono grandi spazi utilizzabili, anche in zone centrali: in Prati le ex caserme, a Ostiense l’ex mattatoio, che ha enormi spazi utilizzabili. Bisognerebbe creare tanti ostelli dedicati, sparsi per la città, soprattutto nel centro, in cui chi vuole abbia una alternativa alla strada ed un luogo di riferimento in cui sia possibile anche portare il proprio cane (ho saputo l’altro giorno di una persona morta per strada perché negli ostelli non accettavano che portasse il cane e lei non lo voleva lasciare, nemmeno per la notte). Io sarei disposta a pagare anche una tassa di scopo se finalmente ci fosse un progetto per risolvere questa situazione angosciosa. E tutti i soldi che, spero, requisiranno a Buzzi e Carminati sarebbero ben spesi così.
Scusate, non morta per strada, morta di stenti per aver dormito sempre in strada per il problema del cane.
Concordo Rosa nell’emergenza anche l’apertura delle Chiese non sarebbe male.
Proprio giorni fa mi è capitato di leggere questo:
Il Papa apre i conventi a 15mila profughi
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/12/22/il-papa-apre-i-conventi-a-15mila-profughi2623.html
Anche nell’emergenza, quando si dispongono di tantissimi altri locali pubblici (ad esempio le scuole, che restano chiuse quindici giorni) e privati, anche appartenenti alle parrocchie e agli ordini religiosi, non vedo che bisogno ci sia di cominciare PROPRIO dalle chiese che sono principalmente luoghi di culto, di adorazione e di preghiera.
Penso sia preferibile l’apertura dei conventi e degli altri spazi, spesso inutilizzati o utilizzati solo parzialmente (anche se questo significa rinunciare definitivamente al loro scopo originario) piuttosto che le chiese.
http://www.osservatoreromano.va/it/news/perche-qui-abita-dio
Eugenio, perché siamo in una situazione di emergenza, in cui c’è bisogno di un riparo qui e ora, di un luogo già aperto, e caldo, e dotato di un bagno. Al centro di Roma le chiese sono tante, inoltre, molto “prossime” ai luoghi dove stazionano di solito queste persone, potrebbero essere accolte poche persone in ogni chiesa. Poi, lo ripeto, fa scandalo per me che il Comune si trovi regolarmente scoperto in situazioni che si ripetono ogni anno, e scarichi una cosa che dovrebbe essere ordinaria amministrazione come emergenza sulle spalle di volontari. Tanti anni fa, in Polonia c’era ancora il comunismo, ho conosciuto qui a Roma un ragazzo polacco che stava scappando dal suo paese, e che rimase esterrefatto nel vedere a Roma tanta gente buttata per terra per strada, e mi ricordo di quanto mi sono vergognata quando mi disse: da noi però questo non succede. È una cosa indecente che nessuna amministrazione comunale abbia pensato di risolvere questo problema con politiche pubbliche, e sia ancora sempre e solo una questione di carità e di volontari.
Perchè non domandare ai capi religiosi di aprire ai senza tetto e agli immigrati, quasi tutti Musulmani del resto, anche le Moschee, ad esempio, sparse e centinaia sull’intero stivale che tanto sono costate in termini di terreno elargito e quant’ altro …O agli Ebrei, affinché ospitino gli indigenti nelle loro Sinagoghe in questo momento di emergenza proprio come fecero i Cattolici in tempi funesti? Potrebbe essere una buona occasione per consolidare quel “dialogo Interreligioso” così caldamente auspicato. Inoltre, visto che adoriamo tutti lo stesso Dio e le due religioni cosiddette “del Libro”condividono con il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo il sacro precetto dell’amore per il prossimo, e specialmente per gli ultimi, i poveri, gli affamati, non ci sarebbe nulla di così trascendentale che lo impedisca. O no?! O forse, le Chiese possono essere trasformate in Trattorie e dormitori per profughi, zingari, senza fissa dimora [per quanto noi li si accolga con amore fraterno] e per altri luoghi di culto, ovattati in profumati incensi, custoditi gelosamente, si avverte odore di profanazione? Mah. Francamente…qualcosa non torna.
Claudia, francamente non capisco: se lo faranno, sarà meglio per loro, se non lo faranno, sarà peggio per loro, perché a quanto dice il Vangelo, su questo tutti saremo giudicati, musulmani ed ebrei compresi.
Rosa il fatto che non si vedessero barboni per strada potrebbe essere segno positivo e negativo.
Pure Salvini invidia Corea e Russia perché non ci sono mendicanti bisognerebbe vedere dove finiscono.
Poi che si possa fare molto di più e’ certo.
Certo Rosa,sono d’accordo. Ma era solo un pensiero a voce alta…provocatorio per quanto recondito, ma solo un pensiero tra me medesima.
Un caro saluto
Cara Rosa,
non discuto sull’emergenza e sul fatto che sia un bel gesto di vera carità, specie se confrontato con le chiacchiere di sindaci e politici in genere.
Mi spiace solo che si voglia vedere in una chiesa solo l’edificio formato da quattro mura, sfruttabile da chiunque e per qualunque scopo.
Considera quello che dalle mie parti abbiamo vissuto nel 2012, la domenica 20 maggio alle 4 del mattino, festa dell’Ascensione: a parte tutto il resto (non ci voglio proprio pensare!), persino in un paese come il mio, piuttosto distante dall’epicentro del terremoto, hanno transennato e “chiuso” tutti i ponti e gli edifici storici, compresa la chiesa parrocchiale, in attesa delle verifiche sulla stabilità. “Non abbiamo neanche la chiesa” diceva mia madre, terrorizzata da una notte spaventosa come poche. Il parroco ha celebrato ugualmente una messa sul sagrato, a debita distanza dal campanile, ma rimanere senza “neanche la chiesa” (a noi che tutto sommato non abbiamo quasi avuto problemi con le nostre case) ci ha lasciato una sensazione tremenda. Le chiese non sono solo edifici.
Eugenio, io sono d’accordo che le chiese non sono solo edifici, e fosse per me comincerei intanto a riportare il Santissimo all’altare centrale in modo che sia chiaro, quando si entra, che quello non è’ un museo per turisti, ma la casa di nostro Signore. Come tale e’ anche la casa di chi ha bisogno: in tante chiese, almeno qui, si vedono durante il giorno persone che vivono per strada che dormono o passano del tempo seduti verso il fondo della chiesa e nessuno giustamente li manda via. Sarei invece un bel po’ più dura verso chi si mette a fare conversazioni telefoniche nella cappella del Santissimo, senza che nemmeno gli passi per la testa che sta perlomeno disturbando chi pensa che almeno in quella cappella si debba rispettare il silenzio della preghiera.
Per Sara: no, quel ragazzo intendeva che c’erano rifugi per chi viveva in strada e che non venivano lasciati cosi’ (non mi illudo certo che la situazione in generale fosse migliore, sono stata in Polonia in quegli anni e non ho mai visto tanti ubriachi alle 11 della mattina come in quel viaggio). Ora come ora, non saprei, comunque.
Lo squillo del telefonino in chiesa, anche durante la messa, suscita in me pensieri irriferibili.
Non credo che gli ebrei e i musulmani siano in media meno “caritatevoli” dei cristiani. Hanno ancora però per i loro luoghi di culto, sinagoghe, moschee, la reverenza che un tempo anche i cristiani avevano per le loro chiese.
Gli ebrei e i musulmani non hanno avuto la perdita del senso del sacro e la secolarizzazione e mondanizzazione della loro religione come i cristiani. I loro edifici di culto non ospitano barboni e senzatetto, ma neppure sono diventati “location” per mostre concerti eventi. Ricordo che la Cappella Sistina è stata affittata alla Porsche per un” evento “, poche settimane fa.
Per ebrei e musulmani i loro luoghi di culto sono il LUOGO, lo spazio sacro dove è DIO. Perchè ebrei e musulmani credono ancora in Dio.
i cristiani ormai credono solo nella Caritas, intesa non come virtù teologale, ma come ONG. E infatti la giustificazione dell’affitto della Cappella Sistina alla Porsche è stato: ma daremo i soldi in beneficenza!
Bene, Rosa, anch’io riporterei il Santissomo all’altare centrale! Non mi piacciono le chiese in cui non si sa dove sia il tabernacolo.
Ancora contro Messori
http://www.aleteia.org/it/editoriale/articolo/messori-papa-francesco-attacco-corriere-sera-reazioni-commenti-boff-5865716787970048
Addirittura si è scomodato Boff in persona:
http://leonardoboff.wordpress.com/2014/12/27/appoggio-al-papa-francesco-contro-un-scrittore-nostalgico/
Lui che contro il Papa precedente ci aveva scritto addirittura un libro si inalbera per un articolo di giornale:
http://www.ibs.it/code/9788879812757/boff-leonardo/papa-difficile-amare.html
Non c’è più religione
Discepolo, non capisco perché contrappore l’amore a Dio e l’amore al prossimo quando proprio Gesù li ha uniti per sempre nel comandamento dell’amore. Comunque qui non si parlava di trasformare permanentemente le chiese in ostelli, ci si chiedeva se a fronte di una colpevole (da parte delle autorità civili) emergenza “freddo” e considerando che a Roma le zone maggiormente frequentate dai barboni (scusatemi il termine, non lo uso in modo offensivo) sono ad alta densità di chiese, che sono dagli stessi molto frequentate di giorno (ed anche di notte, molti dormono nei cartoni davanti alle chiese) fosse opportuno offrire un riparo, per non dover leggere sul giornale anche quest’anno di persone morte assiderate per strada. Dov’è lo scandalo? Pensi che a nostro Signore dispiacerebbe?
Volenti o nolenti, anche nell’ottava di Natale, siamo di nuovo alle prese con gli “antibergoglio” su cui il nostro padrone di casa discetta e chiede contributi. Adesso anche il povero, onestissimo, prudentissimo, coltissimo Messori, è arruolato nelle bieche schiere dell’esercito del Male (ormai siamo alla saga del Signore degli anelli, con i comandanti/orchi dell’esercito di Sauron che si chiamano Magister, Socci, Tosatti, Burke, Mueller…).
Ma se parliamo dei presunti “antibergoglio”, non possiamo considerare un oppositore, anche se dall’estrema opposta, anche chi, come il vescovo di Anversa, monsignor Johan Bonny, che vuole il riconoscimento delle coppie gay. http://www.lanuovabq.it/it/articoli-si-alle-coppie-gayla-chiesa-belgaanticipa-il-futuro-11346.htm
E prima era anche favorevole ai preti sposati : http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/belgio-belgium-belgica-14392/
Ma allora i Vescovi che vanno contro la Dottrina, il Catechismo ecc, , e anche, mi risulta, CONTRO quello che il Papa attuale ha sempre detto e affermato, sono da considerare anche loro “antibergoglio” o no ??
Nell’articolo linkato da Luigi ho letto che hanno aperto alcune stazioni della metropolitana.
Quando studiavo a Milano ricordo che la metro e la stazione centrale erano molto ambite per questo.
http://it.radiovaticana.va/news/2014/12/29/freddo,_paura_per_i_senzatetto_lappello_di_santegidio/1116320
E così a Roma abbiamo già il primo morto di freddo, dice il tg1. E poi veniamo a sapere che all’aeroporto di Genova fanno la pet therapy a chi soffre di stress da attesa del volo.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_30/clochard-ucciso-freddo-6e31062c-9012-11e4-a207-f362e6729675.shtml
Mi dispiace Rosa.
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014-12-31/2014123129193736.pdf
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014-12-31/2014123129194068.pdf
Condivido la preoccupazione e le domande di Gianrinaldo.