Su Islam e cittadinanza buone proposte da Farefuturo

“Dare cittadinanza a chi nasce in Italia alla fine delle scuole elementari, oppure dopo cinque anni di residenza regolare a chi dimostra di conoscere la lingua italiana e di condividere i valori e i diritti costituzionalmente garantiti”; “introdurre l’ora di religione islamica facoltativa nelle scuole pubbliche”: sono proposte di Adolfo Urso sottosegretario allo Sviluppo economico e segretario della fondazione FAREFUTURO che fa capo a Fini. Le trovo intelligenti e spero che vengano discusse con attenzione, evitando le diatribe per partito preso, guardando a quanto avviene negli altri paesi, tenendo conto dell’esperienza nel campo dell’accoglienza che hanno coloro che la praticano. “E’ l’arte del cavallaro la cura dei cavalli” dice Socrate a Eutifrone che risponde: “E’ così, o Socrate”.

42 Comments

  1. Bella sfida.
    Soprattutto quella sulla religione.
    Se l’insegnamento della religione cattolica la si intende anche come chiave alla comprensione della cultura di questo paese, allora bisognerebbe dire di no alla proposta.
    Ma la si potrebbe vedere come una acquisita maggiore cittadinanza della religione e del pluralismo delle religioni in Italia, come si vede per l’8. Verrebbe da dire perchè non anche i valdesi, o i testimoni di Geova.
    Ma esiste un unico interlocutore per la religione islamica? Quale è il grado di accettazione del rapporto con lo stato italiano (che sarebbe sicuramente il problema dei TdG)? Le altre confessioni cristiane accetterebbero di uscire dall’accettazione rigida del concetto laicista di laicità dello stato a cui aderirono per reazione anticattolica?

    17 Ottobre, 2009 - 15:36
  2. Francesco73

    🙂

    La proposta parte da buone intenzioni, ma siccome temo che non sia possibile introdurre nella scuola italiana tanti insegnanti per quante sono le diverse confessioni religiose (chè giustamente tutte potrebbero rivendicarlo), si finirà con il proporre una bella ora di cultura religiosa generale, che tutto ricomprende, abrogando l’insegnamento cattolico.
    Un risultato, comunque, lo si otterrebbe.

    🙂

    17 Ottobre, 2009 - 15:56
  3. Leonardo

    Sarebbe un insegnamento confessionale.

    17 Ottobre, 2009 - 15:58
  4. principessa

    Negli USA, dopo una residenza continua di 5 anni, per ottenere la cittadinanza se ne fa richiesta all’ufficio Immigrazione dopodiche si va a sostenere un’esame di Storia,Geografia ed Educazione Civica a livello college (di quelli che più di una volta ho battuto il marito-cittadino-americano ai quiz) e poi, se si è promossi, si accede alla cerimonia di giuramento alla bandiera e alla patria con conseguente naturalizzazione e passaporto.
    Ma non si potrà mai diventare presidente degli USA, per esempio, perchè non si è nati nella nazione, mentre tutte le altre cariche non sono precluse.(es.: la signora Albright qualche anno fa pur essendo la terza carica dello Stato non avrebbe potuto succedere al presidente in caso di necessità essendo nata nell’allora Cecoslovacchia) così come non potrebbe Schwartznegger, essendo nato in Austria.
    Per quanto riguarda la religione, apprezzo molto il modo di fare statunitense.In ogni scuola esiste una cappella multireligiosa con la presenza in organico di rabbi,preti,imam e così via dove si recano i fanciulli per apprendere ciascuno i fondamenti della propria religione. Non esistono simboli alle pareti, ma, di lezione in lezione, c’è la bandiera americana accostata al simbolo religioso di quel momento di apprendimento.
    Funziona, non ci sono dispute,nessuno prevale su nessun altro e,così facendo, si insegna anche la tolleranza e l’accoglienza.
    Volendo – e la volontà mi pare essere la parola e l’azione chiave – si può raggiungere una civile convivenza nel pieno rispetto gli uni degli altri.

    17 Ottobre, 2009 - 16:00
  5. Leonardo

    Quello islamico, intendo. (Ma a ben pensarci anche quello di cultura religiosa “generica” sarebbe confessionale … di confessione massonica).

    17 Ottobre, 2009 - 16:00
  6. Leonardo

    principessa, quella è l’America, un grande paese (nel senso che c’è tanto spazio che ci si sta tutti, bene o male). Questa è l’Italia, un paesino da niente, che se è qualcosa lo deve a (ciò che resta della) sua identità cattolica. Quando non saremo più cattolici per niente, non saremo più niente.

    17 Ottobre, 2009 - 16:03
  7. principessa

    La cittadinanza di nascita invece è un po’ più complessa. Se si nasce negli USA da genitori stranieri, arrivati ai 18 anni si deve scegliere quale cittadinanza mantenere. Invece la cittadinanza statunitense è automatica per figli di padre americano e madre straniera, mentre non accade al contrario (e confesso che questa non mi è mai piaciuta).

    17 Ottobre, 2009 - 16:04
  8. principessa

    Visto che la bistrattiamo sempre questa America, qualche volta potremmo anche imparare da essa come fare a non perderci…
    Non sono d’accordo che “solo” la identità cattolica abbia dato spessore al nostro Paese…

    17 Ottobre, 2009 - 16:12
  9. plpl8

    scusate ma …quella islamica é una religione ?
    qual é l’Amore che mi insegna ? il rispetto per la donna,
    per gli ultimi dov’é ?
    senza tener poi in conto la possibilità di uccidere, di essere fuggevoli,
    di raccontare menzogne, di fare le cene più ricche dopo la mezzanotte
    del ramadam…
    Se poi vogliamo fare statistica assieme aquelli che saltano in aria…beh allora
    ammettiamo pure l’ora di religione.
    Questo é l’odio che mi porto dentro…scusate per l’etichetta di cristiano che mi porto addosso….

    17 Ottobre, 2009 - 16:16
  10. principessa

    scusami plpl8, ma non commettiamo l’errore madornale di confondere la religione islamica che sì , guarda un po’ , parla d’amore! con i fondamentalismi che sono deleteri in qualsiasi religione.
    E te lo dice una che deve al fondamentalismo islamico la sua totale rovina economica, dopo anni di sacrifici …

    17 Ottobre, 2009 - 16:38
  11. principessa

    L’odio e la rabbia che io mi porto dentro sono inimagginabili. Ma sono anche cristiana…

    17 Ottobre, 2009 - 16:40
  12. plpl8

    principessa, il confine é così sottile che faccio fatica a distinguerlo…e non te lo dico io ma i missinari che sono in Terra Santa

    17 Ottobre, 2009 - 16:43
  13. principessa

    sì, caro amico,comprendo la quasi invisibilità del confine , ma se parliamo della religione dobbiamo pur credere che sia una fede votata al bene dell’uomo. Altro discorso sono gli uomini e la loro personale interpretazione della fede. Credimi, io ho bisogno di sperare che i musulmani cercheranno di vivere la “bontà” del loro credo e che sono sempre la minoranza coloro che usano bombe al posto dell’amore.
    (ho detto musulmani perchè si sta parlando di Islam, ma potrebbe essere qualunque altro credo…fino a pochi anni fa in Ulster erano i Cattolici e i Protestanti a mettersi bombe sotto il sedere in continuazione…)

    17 Ottobre, 2009 - 16:49
  14. principessa

    Proprio ieri ricorreva il 31 anniversario dell’elezione a Pontefice di GPII.
    Il suo insegnamento più grande è stato l’aver sconfitto potenze con la bomba atomica soltanto con l’amore e la fede…
    Meditiamo…

    17 Ottobre, 2009 - 16:52
  15. raffaele.savigni

    Sono favorevole anch’io alla proposta (ovviamente a condizione che l’ora di religione islamica non venga utilizzata per favorire una propaganda fondamentalista ma un civile confronto culturale). Non ha senso contrapporre all’ora di religione cattolica il “niente”: lo studente deve essere obbligato a scegliere tra l’ora di religione cattolica, quella di un’altra religione (islamica compresa) ed un’ora di storia delle religioni con un insegnante competente ma non necessariamente aderente ad una confessione religiosa, reclutato per concorso. Il problema se mai sta nella praticabilità di questa soluzione: ovviamente ci vorrebbe un numero minimo di studenti per attivarlo, altrimenti anche un solo studente “testimone di Geova” o “bahai” potrebbe esigere un insegnante solo per lui (e accorpare studenti di più classi non è facile: altrimenti si dovrebbe spostare l’ora di religione l pomeriggio per “ristrutturare” i gruppi-classe secondo le scelte degli studenti e delle loro famiglie. L’importante che un’ora di cultura religiosa ci sia comunque PER TUTTI: servirà, spero, a correggere e superare le diffidenze reciproche che nascono dall’ignoranza.

    17 Ottobre, 2009 - 17:40
  16. Nino

    L’argomento è di quelli tosti assai.
    Luigi lo maneggia e lo propone con cura.
    Avverte e sa bene che è roba da professionisti altamente specializzati in mine, campi minati, e allo stesso tempo dell’innesco e del disinnesco di materiale altamente esplosivo.

    Principessa ci offre un’ipotesi di soluzione che conosco e che personalmente condivido, pur nella consapevolezza della reale ed oggettiva complessità e delle difficoltà giuridico-istituzionali e culturali dell’attuazione di uno strumento legislativo come quello statunitense.

    Che prende forma dal famoso primo emendamento che garantisce la libertà di culto, parola e stampa, il diritto di riunirsi pacificamente e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti. Esso inoltre proibisce al Congresso di “fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione”

    http://www.firstamendmentcenter.org/about.aspx?item=about_firstamd

    First amendment : “Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the Government for a redress of grievances.”

    The First Amendment was written because at America’s inception, citizens demanded a guarantee of their basic freedoms.
    Without the First Amendment, religious minorities could be persecuted, the government might well establish a national religion, protesters could be silenced, the press could not criticize government, and citizens could not mobilize for social change.

    Sono sorpreso invece di scoprire solo ora che esisto solo perché cattolico.
    Questa verità mi ha sconvolto e gettato nel baratro, dovrò andare in analisi.
    Ma questa è un’altra storia.

    17 Ottobre, 2009 - 19:12
  17. principessa

    http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=2539741

    A proposito di convivenza,vi invito ad ascoltare la canzone “stand by me” eseguita da numerose persone nel mondo e poi tutte le tracce sono state sovrapposte.Semplicemente straordinaria…

    17 Ottobre, 2009 - 20:54
  18. Massimo

    Che si arrivi ad accogliere con favore l’ora di religione islamica dimostra a quali esiti paradossali può arrivare l’idea che la scuola debba prevedere ore confessionali “gestite” direttamente dalle chiese.
    Prevediamo pure, come suggerisce Raffaele Savigni, ore per tutte le religioni nonché un’ora di cultura (e storia) delle religioni, aconfessionale e insegnata da docenti selezionati per concorso pubblico. Così, tempo 2-3 anni, l’ora di religione cattolica confessionale non la seguirà più nessuno. Quella islamica forse invece sì… a quel punto immagino l’imbarazzo.
    A mio avviso l’unica soluzione ragionevole è un’ora di religione obbligatoria per tutti e non confessionale (cioè con insegnanti non scelti dalla curia). Per ragioni ovvie in tale ora si darebbe un peso prevalente alla religione cristiana e alla confessione cattolica.

    17 Ottobre, 2009 - 23:22
  19. Principessa descrive il funzionamento sulla carta del sistema statunitense. Nella realtà la presenza della bandiera americana accanto ai simboli religiosi non ha escluso i conflitti e le tensioni sociali tra le etnie e le religioni. Le cose peggiori sugli ebrei le ho sentite da parenti di mia moglie meridionali immigrati in tenera età negli States con figli sposati con altri ex-italiani, assolutamente restii a misurarsi con gli altri. Il modello americano reale credo sia un po’ diverso da quello che appare. Dopo di che sfido in Italia a far approvare esami test quiz giuramenti mani sul cuore inni bandiere limiti all’eleggibilità preclusioni tutte cose che verrebbero spernacchiate al solo proporsi, quanto a una loro eventuale applicazione si trasformerebbero in farse al cui confronto l’esame per la patente è accademia dei Lincei… La nostra è una nazione incorreggibile, vacua, fanatica dell’unico vero a grande dio che la sovrasta dalla culla alla tomba: Franza o Spagna purché se magna. Il resto è letteratura, fine colto e misurato esercizio di stile… Per le pezze giustificative attendo le vostre reazioni: ho un campionario per tutte le taglie… Dimenticavo: l’islam a scuola. Magari in arabo. Così alla mia elementare di via Zamagna a Milano (nel quartiere dove abita il primo kamikaze made in Italy) in cui non c’è un bambino italiano si potrebbero anche avere insegnanti locali, che ci andrebbero a fare i nostri? L’attività di questi organismi collaterali a ciò che resta dei partiti mi pare getti ancor più confusione e delirio nel già precario stato di salute della discussione.

    18 Ottobre, 2009 - 1:21
  20. nicol

    Siamo nell’era dei vacui propositi, dell’apparenza e della dimenticanza?
    L’ora di religione non è catechismo cattolico rivolto ai bambini di famiglie cattoliche: è prevista come studio di un pensiero e di una cultura che hanno influenzato quasi tutte le produzioni artistiche e culturali nel nostro paese (a volte per contrapposizione e a volte per adeguamento). Non per nulla ormai i programmi prevedono fin dalle elementari accenni ad altre religioni.
    Il problema è quando le cose nascono su compromessi di potere e non ideali. Per mantenere il controllo su questo insegnamento le gerarchie ecclesiali hanno chiesto di scegliere direttamente gli insegnanti di religione (io dico ma non si potevano accontentare di avere il controllo di tutte le facoltà di teologia in Italia?). All’inizio questo comportava uno “status” diverso per l’insegnante di religione: nessun posto fisso e niente punteggio. Ma sembrava troppo poco così è stato chiesto che la materia venisse adeguata alle altre, adattandosi a fare concorsi (ma solo sulla legislazione, solo la Curia può giudicare la preparazione) e garantendo l’inamovibilità (arma a doppio taglio: così la Chiesa perde il controllo…).
    Ma i nodi vengono al pettine: così non funziona più per nessuno. Scontenti gli insegnanti che si sentono di serie B (ma quanti sono preparati? Avete dato un’occhiata ai libri? E quanti si assentano ad ogni raffreddore?), scontenti i “non avvalentisi” che però non fanno nemmeno la fatica di chiedere un’ora alternativa seria, scontenti i colleghi che vedono entrare qualcuno attraverso canali privilegiati ecc.
    E cosa si propone? Ora di Islam, tutti contenti. Ma che senso ha? Perché si dovrebbe insegnare l’Islam e non il pensiero di Confucio o l’ateismo programmatico di Mao nei quartieri cinesi?
    Ma se a qualcuno venisse in mente che è giunto il momento di una bella riforma, coraggiosa e lungimirante per proporre l’insegnamento della religione (non solo cattolica naturalmente) a tutti i ragazzi, come cultura, insieme alla altre materie e con lo stesso status?

    18 Ottobre, 2009 - 9:17
  21. don78

    Io credo che si faccia una leggera confusione: si crede che l’insegnamento dell’islam a scuola possa sostituire l’insegnamento dell’islam in moschea, e quindi rendesse meno radicale l’islam dei ragazzi, come se l’IRC sostituisse il catechismo in chiesa o, ancora di più, la fede che si trasmette (o non si trasmette) a casa e in famiglia (dove si sta molto di più di un’ora alla settimana).

    A scuola (nel nostro sistema occidentale) si trasmette cultura e conoscenza, non si trasmette la fede (quella che ti fa decidere di partire missionario o di farti saltare come kamikaze).

    Io propendo attualmente per un insegnamento obbligatorio della religione cattolica, perchè quella ha lasciato una traccia rilevante nella cultura, nell’arte, nella poesia, nella musica etc. del nostro Paese (per inciso non credo che questo tipo d’insegnamento debba essere controllato dai vescovi). Questa era l’idea di Cacciari che più o meno condivido. Non credo che in questa idea c’entri molto l’insegnamento dell’islam a scuola.

    18 Ottobre, 2009 - 9:30
  22. nicol

    Cito un intervista al card. Bagnasco:
    “Si propone l’ora di religione islamica nel­le scuole, lei che ne dice?
    «L’ora di religione cattolica, nelle scuole di Stato, si giustifica in base all’articolo 9 del Concordato, in quanto essa è parte integran­te della nostra storia e della nostra cultura. Pertanto, la conoscenza del fatto religioso cattolico è condizione indispensabile per la comprensione della nostra cultura e per una convivenza più consapevole e responsabile. Non si configura, quindi, come una cateche­si confessionale, ma come una disciplina cul­turale nel quadro delle finalità della scuola. Non mi pare che l’ora di religione ipotizzata corrisponda a questa ragionevole e ricono­sciuta motivazione».”

    http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_18/Bagnasco-no-ai-conflitti-su-tutto-l-italia-ha-bisogno-di-coesione-gian-guido-vecchi_da7aaa90-bbb5-11de-b0a3-00144f02aabc.shtml

    Obbligatoria, sono d’accordo, ma solo se non confessionale e quindi con insegnanti pubblici che accedono al ruolo tramite regolare corso di studi e con regolare concorso.
    Mi permetto di aggiungere che non si può più nemmeno pensare di lasciar fuori la cultura islamica (e non solo quella) dallo studio del pensiero e della cultura religiosa.

    18 Ottobre, 2009 - 9:57
  23. Leonardo

    Mi secca, ma sono d’accordo con Nicol e don78. Potrebbero cortesemente cambiare opinione?
    In base al concordato dell’84 la scelta più coerente (e più opportuna, specialmente oggi) sarebbe un insegnamento curricolare, obbligatorio, di religione cattolica (non di storia delle religioni o altro), impartito da insegnanti assunti per concorso come tutti gli altri, senza bisogno di alcun benestare della chiesa (che tanto non se ne fa niente: ci sono insegnanti di religione che fanno tutt’altro nelle loro ore, alcuni fanno anche propaganda anticattolica, e i vescovi non intervengono, quindi …).
    L’unico limite, ma è un limite deontologico che vale per tutte le discipline, consiste nel fatto che, dalla cattedra, il docente di religione cattolica, quale che sia la sua personale convinzione, deve insegnare i contenuti del cattolicesimo, così come il magistero li definisce, non quello che lui pensa sia il cattolicesimo. Cioè non deve fare quello che fanno molti preti nelle loro omelie domenicali.

    18 Ottobre, 2009 - 10:28
  24. discepolo

    E se invece non si insegnasse nessuna religione a scuola? se se abolisse l’ora di religione?
    sono sempre di più le famiglie e i bambini che non fanno l’ora di religione, prima avevano un ‘ora alternativa , adesso dopo i tagli della Gemnini, manco più quella, e vagano per i corridoi o stanno in una aula a fare battaglia navale.
    nella scuola media del mio figlio più piccolo (seconda media) a fare religione è meno di metà classe, non perchè gli altri siano musulmani o ebrei, ma perchè sono di famiglie che non gli vogliono far fare l’ora di religione.
    Nel liceo del mio maggiore(quarta liceo scientifico) su 25 alunni sono 5 quelli che fanno l’ora di religione.
    ora mi chiedo. che senso ha continuare così e anzi mettere anche l’insegnate di islam, il rabbino, il protestante , il valdese, ecc. ecc.
    non è meglio che la loro religione i bambini e i ragzzi se la imparino a casa, nella loro famiglia nella parrocchia o nella moschea o nella sinagoga?
    non è meglio invece che si facciano più ore di storia in cui si studi la storia comparata delle religioni?come ha detto don78 non sta alla scuola trasmettere la fede.
    i nostri fgili fanno già quattro anni di catechismo per la comunione e la cresima, vi assicuro, che come mi raccontano i mei ragazzi, nell’ora di religione leggono sottobanco i fumetti………

    18 Ottobre, 2009 - 10:40
  25. Francesco73

    Se don78 continua in questa pericolosa deriva, finirà di certo per scavalcarmi a destra, e di brutto…
    E non gli basterà citare Cacciari per farsi perdonare…

    🙂

    18 Ottobre, 2009 - 10:40
  26. discepolo

    Io sono andato in una scuola privata quindi non solo avevamo l’ora di religione ma anche la messa mattutina e le preghiere a metà mattina , la confessione non obbligatoria (ma coldamente raccomandata ) almeno una volta il mese….
    durante l’ora di religione il nostro prete ci parlava di politica, di sport, di libri, ci chiedeva di noi ,dei nostri problemi insomma si parlava di tutto meno che di religione.. faceva bene , era adorato da tutti…..

    18 Ottobre, 2009 - 10:46
  27. geeraerts

    don78 ha detto:
    “[…] A scuola (nel nostro sistema occidentale) si trasmette cultura e conoscenza, non si trasmette la fede […]”
    Sono in completo accordo con questa affermazione.

    don78 ha detto:
    “[…] Io propendo attualmente per un insegnamento obbligatorio della religione cattolica, perchè quella ha lasciato una traccia rilevante nella cultura, nell’arte, nella poesia, nella musica etc. del nostro Paese (per inciso non credo che questo tipo d’insegnamento debba essere controllato dai vescovi). […]”
    Sono in completo DIS-accordo con questa affermazione.
    La religione e’ una filosofia della METAFISICA e dovrebbe costituire uno dei pilastri fondanti dell’esistenza di una persona; storia, cultura, arte, poesia, musica, etc. sono invece eventi MONDANI.
    Perche’ ci si ostina a giustificare l’ora di religione nelle scuole (e anche la presenza del crocifisso, gia’ che siamo) nelle aule con argomenti mondani e non con argomenti religiosi, cioe’ metafisici?

    Saluti mondani

    18 Ottobre, 2009 - 12:37
  28. nicol

    Spiace anche a me Leonardo, ma che ci vuoi fare …
    Su un paio di particolari forse ci discostiamo (se ti fa sentir meglio): 1. l’insegnante di religione cattolica deve insegnare quale sia il pensiero della Chiesa per fornire parametri culturali di riferimento, ma il pensiero della Chiesa non è così monolitico ed è dovere dar conto (con umiltà e un po’ di competenza) di un dibattito secolare e delle evoluzioni nell’espressione di tale pensiero.
    2. L’ora di religione deve aprirsi anche ad altre religioni, già è previsto ma mancano le competenze.
    Eliminare quest’ora? Un vero peccato: sarebbe tagliar via un pezzo di cultura per la paura del confronto. E’ quello che succede a volte agli esonerati: entrano in una chiesa e non sanno chi sia quello sulla croce, parlano di Noè e immaginano un cartone animato giapponese (risposte reali date dai bambini: l’altare è una cosa che fa diventare alti e politeista è una ciotola per le ostie), si dicono cattolici e professano la reincarnazione e soprattutto non hanno le coordinate per capire Dante e San Tommaso.
    E’ vero che se l’ora di religione è una chiacchierata sul nulla allora effettivamente ce la risparmiamo, ma siamo sicuri che non esistano strade migliori?

    18 Ottobre, 2009 - 12:47
  29. fiorenza

    E’ vero, se si tratta di cavalli, non tutti sanno prendersene cura ma solo le persone esperte di cavalli. E se si tratta di “prendersi cura degli dei”? Poveri Eutifroni, con le loro proposte “intelligenti”! (E non dirò nulla dell’orrore che mi suscita il nome “Farefuturo”.) “Confusione e delirio”: ha detto proprio bene Debenedetti. Già questo stesso giudizio era implicito, del resto, nell’ironia socratica del post di Luigi.
    Leonardo, non so che ne pensi tu ma, a proposito della “perfidia” di Luigi o della “cattiveria dei buoni”, a mio parere questo post da colomba in cui scintilla l’astuzia del serpente segna un culmine per ora insuperato e, forse, insuperabile.

    18 Ottobre, 2009 - 13:03
  30. Nicol: “studio di un pensiero e di una cultura che hanno influenzato quasi tutte le produzioni artistiche e culturali nel nostro paese (a volte per contrapposizione e a volte per adeguamento)”: ma è proprio questo che non frega più nulla, è questo che si vuole togliere di mezzo. Non è la credenza in quanto tale perché a questa è riservato uno spazio intimistico e di coscienza nella sua accezione positivistico-evoluzionista. In questa dimensione la coscienza religiosa è semplice predisposizione naturale, meno evoluta di altre, a cui alcuni individui sono ancora legati per motivi che appartengono alla scarsa evoluzione della loro configurazione mentale. In questo senso la permanenza delle vecchie immagini del mondo è un retaggio da superare al più presto. Se la cosa è ancora tollerata per gli anziani i bambini e i giovani devono allontanarsene al più presto possibile e meno hanno contatti con questo retaggio meglio è per tutti. La tolleranza apparente per le immagini dell’islam è di sola congiuntura, tatticamente efficace per il contenimento di quelle cristiane. Una volta depotenziate queste ultime anche l’islam trapiantato in occidente dovrà subire la stessa sorte del cristianesimo. Il nuovo mondo, rinnovato e fondato sul complesso delle tecno-scienze, non ha alcun bisogno delle immagini tradizionali; preferisce di gran lunga il new-age e una vaga deificazione dell’energia cosmica divenuta motore evoluzionistico. Purtroppo la consapevolezza della posta in gioco in queste vicende apparentemente democratico-costituzionali è molto molto bassa.

    18 Ottobre, 2009 - 14:08
  31. Leonardo

    Fiorenza, già mi sono dichiarato e sai che ho un debole per te: su “farefuturo” condivido l’orrore (ma, parlando di Fini, basta guardare le sue cravatte); sulla perfidia di questo messaggio di Luigi, mi fido di te (del resto, è un campo in noi uomini restiamo sempre un po’ indietro, per quanto ci sforziamo), perché devo confessare che in questo caso non l’avevo avvertita, forse per non aver dato troppo peso alla chiusa. Rileggendo, trovo che anche mia moglie me lo avrebbe fatto notare.

    18 Ottobre, 2009 - 14:45
  32. discepolo

    secondo me eliminare l’ora di religione sarebbe l’unica soluzione da paese civile moderno, non governato da (alcuna)religione.
    lo dice uno che è religioso, e che detesta la modernità, ma trovo del tutto assurdo che ci sia in Italia un “concordato”, (poteva andare bene ai tempi del fascismo), trovo del tutto assurdo che ci sia l’8 per mille, trovo del tutto assurdo che ci sia l’ora di religione, con insegnanti pagati dallo Stato, ma scelti dalla Chiesa.. chi non è religioso cosa dovrebbe dire?’ anche gli atei pagano le tasse.. perchè devono pagare un insegnante di religione, cattolica o musulmana che sia?
    la nostra fede non ci renda ottenebrati, il lume della ragione ce l’hanno anche i cristiani .. o no?
    si dice che la religione è cultura.. certo.. allora si insegni bene la storia .. quanti dei nostri figli sanno quando è nato Maometto, quando Budda, se prima o dopo Cristo, quando è stato distrutto il tempio di Gerusalemme, quando è vissuto calvino, chi sono i quaccheri?? questa non è cultura?
    quella che fanno nell’ora di religione cattolica a scuola è CULTURA? ma via , non facciamo ridere………

    18 Ottobre, 2009 - 16:52
  33. Buona Domenica.
    Sulle “fondazioni”… mi ero già espresso…

    A proposito di cavalli…, si inizia a strigliarlo dalla criniera, per arrivare alla coda. Il cavallo non serve però per essere accudito ma per correre…..
    per raggiungere… altre mete.
    Va… cavalcato. E’ l’arte del cavallo farsi cavalcare.
    Quella del fantino cavalcarlo.

    Poscritto: non vi sentite un po… cavallo. Forse no ma……

    18 Ottobre, 2009 - 17:17
  34. roberto 55

    NEGHER, NEGHER !
    TERRORISTI, TERRORISTI !

    …………………… ops !, scusate, ma m’ero distratto un attimo ad ascoltare alcune articolate riflessioni sull’argomento espresse dagli ascoltatori di “Radio Padania” (gli amici del “pianerottolo” del Centrosud non sanno cosa si perdono …).

    Scherzi a parte, tra il partito di Don78 ed il partito di Raffaele Savigni mi schiero con Raffaele (per inciso, Don78: a me pare di ricordare – ma posso sbagliarmi – che Massimo Cacciari non si fosse espresso così ma, invece, proprio nel senso manifestato da Raffaele).

    Buona serata della XXIX domenica del Tempo Ordinario a tutti ! (non c’è Ignigo74, stasera, e, dunque, posso permettermi il lusso d’essere “romanocentrico”).

    Roberto 55

    18 Ottobre, 2009 - 19:36
  35. raffaele.savigni

    Non sono affatto d’accordo con Discepolo. E lo invito a non generalizzare i suoi giudizi sugli insegnanti di religione: ci sono quelli sfaticato o “in difficoltà”, ma ce ne sono molti assai preparati e competenti, capaci di educare veramente i ragazzi. Io ne conosco alcuni che, magari provvisti di più lauree e di qualche pubblicazione, hanno rinunciato a fare il concorso a cattedre per Filosofia e Storia o Lettere per continuare a insegnare per tutta la vita Religione, accettando con ciò uno stipendio più basso ed una marginalità didattica.

    18 Ottobre, 2009 - 20:14
  36. don 78,
    da quando ti leggo,
    oggi per la prima volta sei riuscito a sbiancarmi tutti i capelli.

    E pensare che capisco la tua logica.

    Nel mio cuore impuro, la condivido,

    ma
    se chiedo lumi alla ragione (non seguo vilosofie benedettiane)
    il cuore ha ragioni,
    che la ragione non può condividere.

    La cosa migliore è la riforma del dato concordatario.

    La religione fuori dalle scuole,
    tradizione cattolica o meno.

    Sono pe parroccfhie, oratori, scuole rabbiniche o coraniche,
    che si devono assumere la responsabilità di trasmettere la cultura
    e le tradizioni religiose,
    non è un obbligo che deve appartenere allo Stato.

    Ma sono realista,
    arriveremo allo scontro
    tra tradizioni religiose,
    per la volontà di potere di mantenere l’egemonia del Vaticano e Gerarchie
    sulla cultura italiana.

    Stando così le cose,
    attendo,
    sapendo,
    che queste lotte di religione,
    non mineranno la mia fede nel D-io
    dei miei Padri,
    nel D-io,
    che nella Chiesa mi è stato trasmesso,
    e di cui la gerarchia cattolica ha paura di perderne il possesso esclusivo.

    La mia solidarietà umana e non spirituale ,
    per il Generale C.A. Angelo Bagnasco,
    che da buon conduttore di eserciti,
    mantiene con forza le posizioni dai fortini papalini.
    Mi fà tenerezza,
    me lo ricordo in quei ricevimenti….
    molto riservato, sobrio, non ricercato se non per la sua posizione (diversamente dal futuro Mani….)
    Un buon Generale,
    un buon uomo,
    ma che come Andreotti che nel 1989 affermo’ in TV che non era ancora ora per la caduta del muro di berlino…… accadde dopo poche settimane….

    Ahhhh!!! bel ricordo…. “il deserto dei tartari” di Buzzati….
    fu un libro che mi fece conoscere un amico parigino….

    18 Ottobre, 2009 - 20:21
  37. Leonardo

    Bella questa battuta sul generale di corpo d’armata, non l’avevo ancora sentita.

    (comunque, da ex prete qualcosa della soggezione ai superiori ti è rimasta: l’ortografia la maltratti finché vuoi, ma generale lo scrivi sempre con la maiuscola).

    18 Ottobre, 2009 - 20:28
  38. coraggio leo,
    non mi frega una minchia dei tuoi preti,
    ne che non capisci una minchia dei generali.

    capisco perfettamente che la verità di scopre i nervi,
    e a me va benissimo,
    o ci fai l’abitudine,
    o ci fai l’abitudine,
    io non schiodo.

    La verità prima di tutto.

    Esercita pure la tua fantasia masturbatoria.

    Vai nella tua cappella privata
    e ditti una coroncina
    a sconto dei miei peccati.

    Almeno a te farà bene.

    Io intanto mi attacco all’ortografia,
    tu ti attacchi alla minchia
    dei preti o dei militari.

    Fai tu.

    Vedi se questo è da ex prete.

    mi spiace per le donne e i don del blog oltre che per Luigi,
    ma
    con Leo ci lega una affetto speciale,
    a cui lui testimonia con forza di non rinunciare,
    si dovesse sparare alle palle.

    18 Ottobre, 2009 - 23:38
  39. Leonardo

    Che tanfo!

    19 Ottobre, 2009 - 13:27
  40. sempre così,
    quando non vai a farla al bagno.
    metti il pannolone

    19 Ottobre, 2009 - 13:50
  41. Leonardo

    A questo punto io mi devo fermare, perché non posso seguire Matteo nelle latrine …
    però due parole di serena spiegazione agli altri frequentatori di “chez Luigi” (oltre che al padrone del locale, che peraltro già le sa, queste cose) le debbo. Non è che ce l’ho particolarmente con lui (è vero che lo stupro continuo a cui sottopone la lingua italiana mi provoca un fastidio fisico, ma potrei far finta di niente), è che mi pare abbia introdotto in questo ambiente un tasso di maleducazione e di volgarità, e un rancore verso la chiesa, che mi paiono disdicevoli. Sono arrivato alla conclusione che tutto ciò non sia altro che il riflesso di certe sue vicende personali, e, se lo ammettesse sinceramente, potrei capire gli sfoghi e le eruttazioni di malanimo verso la chiesa a cui tanto spesso si lascia andare. Invece, come capita spesso, ci vuol far sopra un’ideologia.

    P.S. a dire il vero avevo già due volte fatto spontaneamente il voto di “sopportare pazientemente” la persona molesta, ma siccome sono stronzo anch’io la mia parte è un boccone troppo ghiotto per me. Ora taccio.

    19 Ottobre, 2009 - 14:58
  42. mi è difficile capire di quale chiesa tu stia parlando.

    Presumo che devi averne fondata tua di diritto privato,
    in cui se la pubblicità non funziona ci perdi una barca di soldi.

    La Chiesa Universale, quindi cattolica,
    non è proprietà personale,
    nè tua, nè mia,
    ci siamo ambedue,
    se vuoi,
    e se non ti piace che ci stia anche io,
    fai ciccia.

    Il tasso di maleducazione,
    è il tuo prendere per attacco personale
    lo scambio di opinioni legittime che si possono avere su una organizazzione mondiale (che dovrebbe essere la Chiesa Popolo di Dio)
    che non e’ portata avanti da un faraone figlio del dio sole,
    ma da uomini che hanno preso le redini dagli Apostoli, uomini non insindacabili, e che hanno avuto parechio di che confrontarsi,
    cosa che agli integristi non piace affatto,
    piuttosto preferiscono l’uomo della provvidenza… che decide per tutti, preferendo per gli altri il tenere la materia grigia nel sonno della ragione.

    Spiega quello che vuoi
    agli amici di casa Luigi,
    l’unico fatto che è evidente,
    è che ogni volta io faccio un commento,
    tu non hai nulla da dire che
    insulti insolenti e sprezzanti nei mei confronti.

    Se ritieni la chiesa una tua proprietà personale,
    su cui io non possa dire nulla,
    preparati che ti ribatto riga per riga.

    La Chiesa è soltanto di Cristo,
    e come dice er marchese der Grillo,
    tu non sei un cazzo.

    Fatte papa,
    e fatte na chiesa a misura tua
    e nun ce sbomballà.

    Ora vatte a fa na coroncina de penitenza,
    per essere riuscito a farmi perdere
    la serenità in un rapporto interpersonale,
    approfittandoti per mesi in attacchi continui
    in cui io ti ho lasciato fare.

    Continua cosi’.

    Se questo è quello che ti diverte,
    io sono certamente un pessimo cristiano,
    ma tu sei un semplice rompicoglioni
    che non ha mai nulla da proporre,
    ma soltanto palle da rompere.

    Contento?

    Adesso puoi andare dal tuo padre confessore a piangere
    di contrizione per come sei capace di togliere serenità alle persone.

    Ma và ffanculo

    19 Ottobre, 2009 - 15:47

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