Antonietta Potente: nessuno sa di noi domenicane

“Quasi mai si parla di noi domenicane, anche in queste rievocazioni degli 800 anni dell’Ordine, e penso che sia una perdita grave di memoria delle origini della famiglia domenicana che furono plasmate con la vita delle donne. La prima comunità fondata da Domenico era femminile. Bene o male nei secoli passati persino i cronisti parlavano di noi. Si raccontavano aneddoti e si trasmetteva sapienza. Eravamo mistiche, audaci nell’ascolto del Mistero e impegnate nella cura dell’esistenza umana. Capaci di imparare a leggere e scrivere da sole o con altre donne. Oggi invece l’Ordine sembra essere dei soli frati che in noi donne non riescono a vedere delle compagne di ricerca”: così Antonietta Potente da me intervistata per telefono – si trova in Bolivia – per gli otto secoli dell’Ordine domenicano.

11 Comments

  1. picchio

    grazie Luigi. Una grande donna che non conoscevo
    cristina vicquery

    20 Dicembre, 2016 - 22:58
  2. Federico Benedetti

    “impegnate nella cura dell’esistenza umana”
    Infatti ricordo di scuole prestigiose e collegi gestiti da queste suore negli anni passati.
    Peccato che, almeno dalle mie parti, un po’ alla volta abbiano dovuto chiudere a causa del calo delle vocazioni.
    Chissà cosa direbbe di questo il Savonarola?

    21 Dicembre, 2016 - 10:27
  3. Fabrizio Scarpino

    O.T.

    Mi perdoneranno le suore domenicane, ma segnalo la notizia, visto che in molti utilizzavano la vicenda come “munizione” -absit iniura verbis- anti Bergoglio.

    (ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 20 DIC – Natale fuori dal carcere per monsignor Lucio Vallejo Balda. Stasera il prelato coinvolto e condannato per il cosiddetto caso ‘Vatileaks 2’ lascia la cella del Vaticano, ma cessa anche tutti i suoi legami con la Santa Sede. Lo ha deciso Papa Francesco con un “provvedimento di clemenza”. “Considerato che il Rev. Vallejo Balda ha già scontato oltre la metà della pena, il Santo Padre Francesco gli ha concesso il beneficio della liberazione condizionale” hanno fatto sapere dal Vaticano, spiegando che “si tratta di un provvedimento di clemenza che gli permette di riacquistare la libertà. La pena non è estinta – si precisa -, ma egli gode di libertà condizionale”. A partire da questa sera il sacerdote lascia dunque il carcere e “viene a cessare ogni legame di dipendenza lavorativa con la Santa Sede”; rientra dunque nella giurisdizione del Vescovo di Astorga (Spagna), sua diocesi di appartenenza. Non è specificato se tornerà a casa o resterà, almeno nell’immediato, a Roma.

    21 Dicembre, 2016 - 12:36
  4. Clodine-Claudia Leo

    Non solo delle domenicane non si parla, ma di nessun ordine religioso femminile si parla, di nessuna suora, religiosa, monaca, di nessuna di queste donne straordinarie si parla mai , malgrado, sembrerebbe, che molti ordini femminili siano stati fondati anche prima di quelli maschili.

    Già nel 376 Ambrogio di Milano descriveva la vita di un gruppo di donne bolognesi votate alla verginità e nel 384 ci sono testimonianze di altre comunità femminile stanziata nella Tebaide egiziana . A Roma San Girolamo parla della comunità di Lea ottima madre spirituale e che dire delle battaglie religiose di Marcella,di Olimpia,di Maria Egiziaca descritte dalla pellegrina Egeria; Delle vite di queste donne, come delle loro consorelle più o meno anonime, si sa pochissimo malgrado abbiano camminato nel solco della tradizione dei padri. Probabilmente il motivo è da ricercare nell’isolamento religioso in cui vissero e gli archivi dei loro monasteri, trovandosi in zone di clausura, rimasero inaccessibili agli studiosi…
    Dedico a suor Antonietta Potente -potente di nome e di fatto- queste belle parole scritte da San Giovanni Crisostomo alle vergini eremite dei deserti egiziani descrivendo con finezza e lucidità il nuovo tipo di virtù che esse incarnano:

    ” Le donne qui non hanno minore filosofia e vigore degli uomini: vigore non per maneggiare lo scudo né per cavalcare, come vorrebbero i più severi legislatori e filosofi greci, ma per partecipare ad una battaglia ben più aspra e dura. Esse combattono con gli uomini una comune guerra contro il demonio e le potenze delle tenebre. La fragilità del loro sesso non è affatto d’impedimento in questi combattimenti. Queste lotte non richiedono la forza del corpo, ma la buona volontà dell’anima. Perciò, molto sovente, in tal genere di guerra, si sono viste donne combattere con maggiore coraggio e generosità degli uomini e riportare, quindi, le più gloriose vittorie”
    .

    21 Dicembre, 2016 - 21:25
  5. roberto 55

    Sbaglio, Luigi, o suor Antonietta ritiene che l’azione riformatrice di Papa Francesco non sia (ancora) abbastanza efficace / incisiva / risoluta ?
    Sbaglio ?

    Buona serata a tutti.

    Roberto Caligaris

    22 Dicembre, 2016 - 20:15
  6. Luigi Accattoli

    Non sbagli. Ritiene che la “conversione” bergogliana sia più personale che istituzionale. Non solo, ma non mostra fiducia in generale nelle riforme annunciate, come fosse convinta che la Chiesa piramidale sia destinata a riassorbire i tentativi di rinnovamento. Io non condivido questa sfiducia.

    22 Dicembre, 2016 - 20:57
  7. maria cristina venturi

    io penso che abbia ragione Luigi Accattoli a non condividere la sfiducia di suor Antonietta Potente sulle “riforme” in Vaticano . Le cose cambiano e velocemente!Ogni giorno ne veniamo a sapere una “nuova” ( a proposito leggo nelle notizie biografiche di suor Potente che ha convissuto per 15 anni con una famiglia in Bolivia, ma le monache domenicane non facevano voto di clausura? forse suor Antonietta ha lasciato il convento la clausura e i voti ?)
    in realtà il rinnovamento della Chiesa va avanti non solo velocemente ma a velocità accellerata. MOTUS IN FINE VELOCIOR.
    Il Vescovo di Santiago , tanto per dirne una . ha ordinato preti due omosessuali conviventi :
    https://www.osservatoriogender.it/larcivescovo-santiago-julian-barrio-ordina-sacerdoti-due-uomini-omosessuali-conviventi/

    Un gesuita spagnolo ha finalmente rinnegato pubblicamente la verginità di Maria e la nascita soprannaturale di gesù senza avere alcun rimprovero dai vertici vaticani:
    http://www.marcotosatti.com/2016/12/22/maria-non-era-vergine-e-giuseppe-neanche-parola-gesuita-spagnolo-che-dice-la-severa-congregazione-per-i-religiosi/

    Anche in Curia fra poco avremo riforme “coraggiose” e radicali , cardinali e prelati conviventi e di seguito a ruota: la comunione ecumenica coi luterani e coi pentecostali , l’abolizione del celibato del clero, l’adozione di un nuovo catechismo della Chiesa cattolica ( magari consultando come esperto Eugenio Scalfari) in cui cambieranno un bel po’ di cose..
    Insomma le cose cambiano, e anche velocemente!
    se poi cambiano “in meglio” beh, questo è un altro paio di maniche !

    🙂 🙂

    23 Dicembre, 2016 - 15:48
  8. maria cristina venturi

    Inoltre ci sono riforme ancora più radicali e coraggiose ed epocali che papa Francesco ha GIA’ attuato:
    per esempio
    1)è andato di persona a comprare le scarpe ortopediche.
    2)ha telefonato a UNO MATTINA per fare gli auguri di Natale.
    Questa “conversione” nazional-popolar-mediatica sono sicura sarà permanente e non momentanea.
    Qualunque pontefice, dopo papa Francesco, dovrà per forza, se non vuol passare per reazionario e superbo , andare a comprare di persona le scarpe meglio se ortopediche e nere, e telefonare a UNO MATTINA!
    queste sono Riforme con la R maiuscola da cui non si torna più indietro!

    🙂 🙂

    23 Dicembre, 2016 - 16:02
  9. roberto 55

    Anch’io, Luigi, non condivido la sfiducia espressa da Suor Antonietta: posso immaginare le resistenze (“nascoste, che nascono dai cuori impauriti ed impietriti, e che si alimentano dalle parole vuote del gattopardismo ……… di chi ….. si dice pronto al cambiamento ma vuole che tutto resti come prima”, e “malevole, che germogliano in menti distorte”, ha ben detto ieri il Santo Padre) che all’interno della Curia romana intendono frapporsi all’azione di Papa Francesco, e che non vanno sottovalutate, ma mi conforta sia la determinazione che lo stesso Papa Francesco sa impiegare nel perseguire i propri obiettivi (e di cui, appunto, anche ieri, nell’incontro con la Curia, ha dato saggio) che il grande sostegno che il popolo di Dio mostra sempre al nostro Papa.

    Buona serata al “pianerottolo” !

    Roberto Caligaris

    23 Dicembre, 2016 - 20:39
  10. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi: “Le monache domenicane non facevano voto di clausura? forse suor Antonietta ha lasciato il convento la clausura e i voti?” Antonietta Potente non è una monaca domenicana, ma una suora domenicana. Ha convissuto con una famiglia avendone avuto l’autorizzazione dalla sua congregazione, che si chiama Unione suore domenicane di San Tommaso d’Aquino. Nel mondo ci sono 171 congregazioni di suore domenicane, che in totale sono più di trentamila, presenti in 101 paesi. Le monache sono tremila, ripartite in 213 monasteri di cui 32 in Italia. I frati domenicani invece sono 5650. Quanto mi piace spiegare le cose. Grazie Maria Cristina d’aver posto la domanda.

    23 Dicembre, 2016 - 20:42
  11. Luigi Accattoli

    Sempre per il piacere di spiegare dico qualcosa sulle riforme bergogliane e sul perché io non condivida la sfiducia professata da dalla suora domenicana. E’ vero che le riforme di struttura vanno lente ma non è vero che siano poco significative. Ricordo le più puntute.
    La costituzione del Consiglio dei Cardinali (Consilium Cardinalium Summo Pontifici) – detto C9 – che ha il compito di consigliare il Papa nel governo della Chiesa (annunciato nell’aprile del 2013).
    La costituzione della Segreteria per l’Economia (febbraio 2014) e della Segreteria per la comunicazione (giugno 2015), con il compito di governare unitariamente i tanti organismi operanti in questi due settori.
    La riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio (agosto 2015).
    Creazione dei dicasteri “per i Laici, la Famiglia e la Vita” e “per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale” (agosto 2016) che accorpano sei precedenti organismi.
    Ciò si dice sempre per il piacere di spiegare.

    23 Dicembre, 2016 - 21:09

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