Un’indagine coinvolgente e aperta a tutti
Questo è il terzo volume che pubblico con il titolo Cerco fatti di Vangelo. Il primo apparve nel 1995 con la SEI editrice, il secondo nel 2011 con la EDB con la quale ho concordato di continuare la mia inchiesta finchè essa incontrerà il favore del pubblico. Il primo volume raccontava 224 storie, il secondo 139, questo ne ha 135: un totale di 498 avventure cristiane nell’Italia di oggi. Sono sempre fatti di oggi, tutti italiani, narrati in breve – mediamente uno per pagina – e con referenze documentali esplicite.
Nel lungo intervallo tra il primo e il secondo volume della serie, ho condotto altre inchieste sfociate in volumi con rapide narrazioni: Cento preghiere italiane di fine millennio (La Locusta 1996), Nuovi martiri. 393 storie cristiane nell’Italia di oggi (San Paolo 2000), Islam. Storie italiane di buona convivenza (EDB 2004). Nell’insieme fino a oggi ho narrato oltre 1200 storie di vita.
Per fatti di Vangelo intendo le testimonianze cristiane più radicali e disinteressate, direttamente ispirate alle beatitudini e all’esempio di Gesù: la fede pagata con la vita, ogni forma di misericordia fino alle adozioni difficili e al dono del proprio corpo nei trapianti, la povertà scelta o accolta, la sofferenza redenta dalla grazia, l’amore senza motivo e quello per i nemici, l’accettazione della morte nella speranza della risurrezione, la riscoperta della preghiera pubblica.
E’ attraverso tali fatti che i cristiani d’Italia lungo gli ultimi decenni hanno saputo attestare in forme nuove la fede di sempre e hanno dato risposte creative a incredibili esplosioni di violenza, alle solitudini metropolitane, alla crisi sociale della famiglia, all’arrivo tra noi di altre genti, alla droga e all’Aids, a ogni nuova paura della morte.
L’esperienza di giornalista – prima alla Repubblica, poi al Corriere della Sera e oggi come moderatore di un blog – mi ha permesso di cogliere, attraverso i terminali della professione, innumerevoli segni cristiani che nessuno narrava, misconosciuti non solo nel mercato dei media ma persino nella comunità della Chiesa. Dalla percezione di questa inavvertenza è venuta la decisione di dedicarmi all’impresa di dare dignità di notizia al bene che venivo scoprendo.
I capitoli di questo volume, come già quelli dei precedenti, mirano a ordinare secondo alcune ampie categorie le storie collezionate:
- cristiani che negli ultimi decenni sono morti a centinaia nella missione alle genti, per salvare gli ebrei dalla persecuzione nazista, per la giustizia e la dignità dell’uomo e della donna;
- persone che dichiarano di perdonare gli uccisori dei parenti;
- uomini e donne che si “addormentano nella speranza della resurrezione”, che cioè accettano la malattia, la vecchiaia e la morte fidando nella promessa del Signore;
- tra questi i malati di aids che compiono un cammino di conversione e muoiono santamente (vi sono casi in ogni nostra città);
- portatori di menomazioni che reagiscono a esse e le vincono e si mettono al servizio dei fratelli meno fortunati e lo fanno nel nome del Signore;
- innumerevoli cristiani che si dedicano – nella quotidianità – al servizio del prossimo, a missioni di pace, al soccorso dei poveri in ogni parte del mondo;
- coppie che adottano bimbi menomati per amarli due volte; o realizzano “case aperte” e “case famiglia” per dare un focolare a chi non ce l’ha;
- sposi e genitori – sempre più numerosi – che partono per attività missionarie, a volte portando con loro i figli;
- consacrati e cristiani comuni che vivono particolari esperienze di attestazione della fede nella vita pubblica, facendosi pellegrini, eremiti lontani dal mondo e oranti in mezzo a esso.
Porre fatti di Vangelo è – oggi come sempre – la prima e fondamentale via dell’evangelizzazione. Narrarli fuori del loro ambiente contribuisce a valorizzarne l’efficacia. Essi costituiscono un segno eloquente e non infrequente dell’amore di Dio nel mondo d’oggi e ci forniscono la riprova che la testimonianza viva della fede incrocia la nostra epoca. Agiscono da contravveleno per ogni scoraggiamento di fronte al peccato dei credenti e riconciliano tra loro le diverse componenti ecclesiali. Raccoglierli e farli girare è di aiuto alla crescita di una pedagogia testimoniale.
Lo sviluppo di questa pedagogia potrebbe favorire l’acquisizione – nella Chiesa – di un linguaggio meno di scuola e meglio aderente alla vita. Incoraggerebbe a mettere in onore la narrazione della fede e a preferirla al conflitto delle interpretazioni che accentua la divisione nelle comunità. Aiuterebbe a dare attenzione al vissuto dei credenti e dei giusti che operano nello stesso contesto e a mostrare come vi possano essere tra loro creativi punti di contatto e una reciproca attrazione al bene.
Tra i protagonisti di questo volume – come dei precedenti – c’è qualche nome famoso ma per lo più si tratta di cristiani comuni senza alcuna notorietà e di santi che restano sconosciuti anche a se stessi. Invito i lettori a unirsi alla mia indagine e a segnalarmi casi di loro conoscenza: i fatti di Vangelo abbondano “ovunque due o tre si riuniscono nel mio nome”.
Luigi Accattoli
www.luigiaccattoli.it
Per collaborare all’indagine. Chi volesse segnalarmi fatti simili a quelli qui narrati, può farlo con la posta elettronica o con la posta ordinaria. Per questa l’indirizzo è Via di Santa Maria Maggiore 112 – 00184 ROMA. L’indirizzo e-mail è luigi.accattoli@gmail.com. Qui sopra, sotto la mia firma, è segnato l’indirizzo del mio blog, visitando il quale si può accedere a una “pagina” intitolata “Cerco fatti di Vangelo”, elencata sotto la mia foto, che costituisce il laboratorio in cui ho preparato questo volume e nel quale ne vengo predisponendo altri.
Le storie di questo volume sono tutte nuove rispetto a quelle dei volumi del 1995 – che fu il primo con il titolo Cerco fatti di Vangelo (Sei Editore) – e del 2001, Cerco fatti di Vangelo 2 (EDB). Alcune delle storie presenti qui, circa una su cinque, erano apparse – in una redazione più ampia e meno aggiornata – in qualcuna delle riviste alle quali collaboro o collaboravo: L’Eco di San Gabriele, La Voce di Padre Pio, Il Regno. Ringrazio i loro responsabili per l’autorizzazione a riprendere quei materiali.