Qui nel blog ho già trattato l’8 luglio del volumetto dell’Associazione Essere Qui: Il gregge smarrito. Chiesa e società nell’anno della pandemia, Rubbettino 2021. Sono tornato sull’argomento con un testo più ampio pubblicato dalla rivista Il Regno. Nel primo commento riporto un brano che adombra, con garbo, una critica.
Ancora sul “gregge smarrito” in dialogo con De Rita e soci
8 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Condivido la sostanza di quanto propone il rapporto degli intellettuali convocati da Giuseppe De Rita. Mi permetto una sola osservazione a lato – o in aggiunta – ai paragrafi sulla mancata profezia comunitaria dei credenti nel fuoco della pandemia, ovvero sulla sensazione d’assenza o d’irrilevanza della Chiesa in questa occasione. Sensazione attestata dalla maggioranza degli intervistati dai costruttori del rapporto.
Per svolgere questo paragrafo aggiuntivo sposto l’attenzione dai messaggi sulla pandemia al vissuto dei morenti, dei guariti e di quanti hanno «dato la vita» per soccorrere il prossimo in questa dolorosa stagione.
Dal mio punto di osservazione, che è quello di un raccoglitore di storie di vita del tempo pandemico (nel mio blog ne ho recensite un centinaio), azzardo una parola di maggiore fiducia: forse a quello che è mancato, se è mancato, nella voce della Ecclesia docens ha in parte supplito la testimonianza data in vita e in morte dall’insieme dei credenti. Cioè dalla Ecclesia patiens.
https://ilregno.it/attualita/2021/16/gregge-smarrito-luigi-accattoli
Mi pare che sia proprio ciò che dice Gesù nei vangeli.
https://gpcentofanti.altervista.org/il-tornare-in-galilea-di-tutta-la-storia/
Nel commento sopra mi riferisco alle osservazioni di Luigi, che condivido.
Fortunatamente abbiamo un Pastore celeste! “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”.
E’vero Antonella, abbiamo Cristo il Buon Pastore che non ci abbandona anche quando i pastori terreni ci abbandonano.
Tuttavia e’stato triste e scandaloso, per molti credenti, soprattutto anziani, nelle grandi citta’, essere stati lasciati soli., Aver trovato la porta della chiesa chiusa, essere tenuti lontani dalle chiese e dai sacramenti, dall’Eucarestia, da parte dei pastori terreni durante la pandemia. I fatti raccolti da Accattoli sono bellissimi e commoventi, ma la sua raccolta comprende solo i fatti positivi ed edificanti .. Su quelli negativi, squallidi, scandalosi, funerali negati, chiese chiuse col lucchetto, gente morta senza i sacramenti, si stende un velo pietoso di silenzio.E’ Bene additare il buono che c’e’ stato anche durante la pandemia, le storie edizione ficcanti, ma omettere e censurare invece tutto il negativo non rende un servizio alla realta’ “a tutto tondo”. Perche’ scegliere sempre e solo.le storie edificanti, censurando invece quelle scandalose da’ una immagine edulcorata della realta’.
La macchina del fango in qualche caso ha nome e cognome.
Noi qui ne abbiamo diverse, in questo caso una che si chiama Maria Cristina Venturi che continua, impetrerrita, dall’inizio della pandemia, a versare calunnie a gogò sull’atteggiamento sacrosanto e benedetto che la Chiesa Cattolica ha tenuto durate il lockdown.
Ci sarebbe mancato pure che coltivassimo amorevolmente luoghi privilegiati di contagio come chiese e funzioni, frequentate come sono in massima parte da popolazione anziana ed espostissima.
A me risulta che è piuttosto vero il contrario, che a tutt’oggi molti anziani sono estremamente prudenti, se non riluttanti, a tornare in chiesa, nonostante le misure messe in atto e le rassicurazioni fornite.
Il numero dei preti e religiosi crepati per Covid sta lì a dimostrare alla intrepida leonessa fangarola pronta a scandalizzarsi – esclusivamente pro domo propria – che non si tratta di letteratura edificante, ma di cronaca spicciola e documentata.
Una bella faccia di bronzo, a parlare della “immagine della realtà” che si fornisce, quando si lavora alacremente a gettare melma e balle in quantità .
Ciò nonostante , non c’è calunnia e fango che tengano: qua ( e ovunque, grazie a Dio ) nessuno è fesso.
Bravissimo Lorenzo !
Concordo, approvo e sottoscrivo tutto quel che hai scritto, dalla prima all’ultima riga, parola per parola, punti, virgole e spazi interlineari compresi.
Roberto Caligaris
Rif. 7 ottobre ore 0.15
D’accordo con Caligaris