“Voglio dire che anche oggi, nel contesto della cultura moderna, con tutti i problemi che abiamo, anche oggi è possibile credere in Gesù Cristo, la luce che ci orienta anche nelle circostanze attuali”: sono parole dette ai giornalisti da Benedetto XVI durante il volo Roma-Valencia, sabato scorso. Le propongo come l’esempio più semplice di ciò che intendo quando affermo che il papa teologo si pone continuamente di fronte alla difficoltà a credere che ha l’umanità di oggi e cerca come di viverla dentro di sè, per poter in qualche modo venire in suo aiuto. Sono parole simili ad altre che ognuno di noi si trova a pronunciare quando vuole rispondere alle domande dei figli, o dei genitori, o degli amici che chiedono se davvero crediamo – poniamo – alla resurrezione della carne. Mi propongo di tornare sull’argomento e di proporre domani un altro esempio, preso sempre dal viaggio a Valencia, di ciò che intendo quando indico il papa come un cristiano che parla a nome di tutti.
“Anche oggi è possibile credere” dice Ratzinger
2 Comments
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Certo, “è possibile credere in Gesù Cristo???, ancora oggi, nonostante tutto! Sono d’accordo con le sue parole, caro Accatoli, il nostro Pontefice vuole venire incontro al desiderio di Dio che c’è in ciascuno di noi! Ci sta invitando a scommettere un po’ di più sulle Verità della nostra fede. Il coraggio di scommettere! Ecco cosa è venuto a mancare negli ultimi tempi! Ecco il nostro vero problema! La “grande paura??? del nostro secolo: quella di prendere sul serio Dio. Significherebbe cambiare vita, far coincidere ogni istante della tua umanità con il progetto che Dio ha su di te. NO! E’ proprio troppo!!
Così ti accontenti di poche briciole: piccoli episodi da vivere serenamente e con pochissimi intimi – ciascuno dentro il proprio pezzetto di realtà – ancorati alle proprie certezze, senza ulteriori fatiche da affrontare. Insomma, per farla breve, piuttosto che immergerti nel Mistero di Dio preferisci una sana e pacifica stabilità da difendere.
Michelangelo
Michelangelo e Cogitor sono nomi che chiedono rispetto! Tra le sue parole condivido soprattutto quella sulla tentazione di “vivere serenamente e con pochissimi intimi” l’avventura della fede. Ciò che è venuto a mancare credo sia la convinzione che è possibile attirare altri alla fede e che conviene proporla con rispetto e prudenza a ognuno che incontriamo, senza lasciarci condizionare troppo dalle previsioni di ascolto. Opportunamente e inopportunamente. Anche un blog può aiutare a superare il calcolo delle opportunità.
Saluti, Luigi