Colpo di teatro in Vaticano: si dimettono il portavoce Greg Burke e la sua vice Paloma Garcia Ovejero. Mossa imprevista, di sicuro a matrice conflittuale, anche se al momento è difficile dirne la causa. Ci provo nei primi commenti con passaggi di un testo che ho scritto quasi senza riflettere – tanto mi facevano fretta – per il Corriere online.
Altalena vaticana: arriva Tornielli e se ne va Burke
19 Comments
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Due nomine papali. Delle dimissioni non viene data una vera spiegazione, come del resto sempre è avvenuto in Vaticano. Pare che gli ultimi sviluppi della riforma della comunicazione – tra i quali la nomina di Andrea Tornielli a direttore editoriale di quel dicastero – abbia provocato il risentimento dei due dimissionari. La notizia è stata data con la solita sobrietà istituzionale e poco hanno aggiunto le dichiarazioni dei personaggi coinvolti. L’annuncio è arrivato a mezzogiorno, come sempre avviene per “rinunce e nomine” riservate al Papa: «Francesco ha accettato la rinuncia del Direttore e del Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dott. Greg Burke e Dott.ssa Paloma García Ovejero, e ha nominato Direttore ad interim della Sala Stampa il Dott. Alessandro Gisotti, finora Coordinatore dei Social Media del Dicastero per la Comunicazione».
Ruffini non sapeva. Che si sia trattato di un colpo inaspettato, non consensuale, lo si ricava dal comunicato del prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, arrivato subito dopo: “Ho appreso della decisione di Greg Burke e Paloma García Ovejero. E della accettazione da parte di Papa Francesco delle loro dimissioni”. Dunque il responsabile del settore non sapeva. E’ ragionevole pensare che le dimissioni dei due, a lui subordinati, siano state anche contro di lui. Forse sono andati dal Papa a far valere le loro ragioni, che magari saranno state di lamento su Ruffini, e può essere che Francesco abbia confermato la sua fiducia al prefetto.
Una donna al vertice. Burke, statunitense, era portavoce dal luglio del 2016. Ovejero, spagnola, era la sua vice dall’agosto dello stesso anno: lei è la prima donna arrivata al vertice della comunicazione vaticana. Con la loro uscita di scena, il settore si presenta ora come tutto italiano. «Paloma e io – scrive Burke in un tweet – abbiamo rassegnato le dimissioni, in vigore dal 1/o gennaio. In questo momento di transizione nelle comunicazioni vaticane, pensiamo che sia meglio che il Santo Padre sia completamente libero di riunire una nuova squadra». «Sono entrato in Vaticano – dice ancora il portavoce – nel 2012 (come consulente della Segreteria di Stato per la comunicazione, su indicazione di Navarro-Valls, ndr). L’esperienza è stata affascinante, per non dire altro. Grazie, papa Francesco. Un abbraccio fortissimo. Nuovo anno. Nuove avventure». Anche Paloma Garcia Ovejero ha mandato un tweet di riconoscenza verso il Papa: «Termina una tappa. Grazie, Santo Padre, per questi due anni e mezzo! Grazie, Greg, per la tua fiducia, la tua pazienza e il tuo esempio».
Botti di fine anno. La nomina del laborioso e tranquillo Gisotti a portavoce ad interim lascia immaginare che dopo questo sisma avremo scosse di assestamento. Non è da escludere che a portavoce vaticano venga posto Andrea Tornielli, il vaticanista doc già al Giornale e poi alla Stampa, responsabile di Vaticaninsider, che il 18 di questo mese è stato nominato “direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione”: una nomina annunciata insieme a quella di Andrea Monda (scrittore e docente di religione) a direttore responsabile dell’Osservatore Romano. Una volta il portavoce vaticano, ovvero il direttore della Sala Stampa – si pensi a Joaquin Navarro-Valls e al gesuita Federico Lombardi – era un personaggio di primo piano nella scena vaticana. Con la subordinazione della Sala Stampa al Dicastero per la comunicazione quel primo piano era divenuto secondo e con l’arrivo di Tornielli passava a terzo. Forse questa discesa non era gradita ai due titolari che oggi si sono dimessi. Forse il passaggio di Tornielli a portavoce potrebbe mettere la parola fine a una vicenda che chiude a modo di girandola un anno che in zona vaticana è stato pieno di botti.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_dicembre_31/dimissioni-burke-ovejero-vaticano-colpo-inaspettato-non-consensuale-7604b43e-0d13-11e9-965f-3cea3a1727d4.shtml
E poi Tornielli sara’ creato direttamente cardinale ?
:)))))))
Non ci pensare più Luigi! Buon anno!
Tantissimi auguri, Luigi e frequentatori del blog
Cristina Vicquery
No Maria Cristina: non “direttamente”. Sarà cardinale dopo che avrà portato al Santa Marta lo scalpo di Viganò.
Il portavoce deve portare la voce quindi conoscere e condividere e saper interpretare il pensiero di colui che rappresenta di fronte ai media.
Non potra’ certo essere scelta gente tipo Valli, che va a intervistare oramai i più strani e curiosi oppositori del papa cercandoli col lanternino…
A proposito Valli e’ il classico esempio dell’uomo sbagliato al posto sbagliato (per parafrasare un suo post).
Non mi pronuncio sui nomi perché non conosco le persone…
Mi permetto solo di esprimere questo: è molto importante il modo di comunicare, ma non è meno importante la sostanza di quello che al comunicatore viene dato da comunicare…
Però non so se ho comunicato bene…
Cordialissimi auguri di un sereno anno nuovo al caro e stimato Luigi, e a tutti i visitatori del suo blog, indipendentemente dal loro modo di esprimersi e dalla
sostanza della loro espressione…
Caro Luigi, ho notato che, dopo che a volte intervengo io nel tuo blog, pochissimi si fanno ancora presenti…
Non vorrei essere causa di poca frequenza… Potrei tirarmi indietro io per favorire maggiore frequenza del tuo stimato blog…
Un bel saluto… Ciao…
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt201901/180102melloni.pdf
Il commento di Alberto Melloni alla vicenda. Sempre oltre la superficie…
Alberto Farina
Caro Giuseppe, grazie per gli auguri. Quel!o che dici è sensato e interessante, non sei certo un motivo per disertare il blog!
Alberto Farina
La “ gioiosa macchina da guerra” della Comunicazione mediatica della Chiesa di Francesco , cosi’ rinnovata con gli uomini giusti ai posti giusti, c’è la fara’ a sconfiggere le forze della reazione e i poteri conservatori che la insidiano? Si accettano scommesse : mi sa che Melloni come Achille Occhetto ha fatto i conti senza l’ oste . Anzi l’ Oste.
Rif. 18.41 – Bel commento
Mi pare un buon aiuto il commento di Melloni. Grazie a chi l’ha segnalato.
Forse non tutti i passaggi dell’articolo mi sono chiari. Ma oltre le constatazioni sulle provenienze ecclesiali dei due “bravi dimissionari”, mi pare convincente la riflessione sulla Chiesa – realta misterica – bersaglio delle destre anticristiane che sfruttano gli atei devoti e i superpapisti anticattolici. A tutti loro (super, devoti e anti) non serve un papa che si rapporta al vangelo direttamente e senza mediazioni di uffici stampa.
Paragonare a realtà ecclesiale a quella politica, mi sembra operazione piccina piccina. Francesco sta riportando il Vangelo al centro della vita della Chiesa. Credo che questo dovrebbe bastare. Ma per molti la Chiesa non è veicolo di irradiazione del Vangelo, ma altro. Se Francesco sarà sconfitto, sarà la Chiesa a perdere, anche se molti esulteranno.
Alberto Farina
Caro Alberto Farina, io sono un ignorante… Ti chiedo una cortesia. Mi spieghi dove si realizza la realtà ecclesiale?…
Impasta la tua sapiente FARINA e produci qualche pasta riconoscibile per un ignorante come me… Grazie!… 🙂 Niente di offensivo, ti giuro!…
Penso che l’ignoranza sia una situazione che ci accomuna tutti quanti, almeno fino a quando calcheremo le scene di questo mondo.
Sono convinto che la Chiesa sia al servizio del Regno di Dio che si realizza ogni qualvolta la signoria dell’Amore ha la meglio sulle logiche mondane. Ovviamente ciò presuppone che questa dinamica, se vuole irradiarsi ad extra, deve essere vissuta ad intra. Altrimenti possiamo chiudere baracca e burattini perché la Chiesa diventa ostacolo e scandalo. Comunque essa è un mezzo e non un fine. La furibonda opposizione a Francesco da parte di conservatori e tradizionalisti limita le potenzialità evangeliche. Non so se ho risposto, ma mi sembra importante distinguere fra Chiesa e Regno di Dio e affermare la strumentalita’ della prima rispetto al secondo.
Saluti
Alberto Farina
Grazie, Alberto!…
Saluti fraterni anche a te…