Tre giovani neri scolano due lattine di birra a testa seduti sulle fioriere che sono al centro di piazza dell’Esquilino, dietro la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Io – seduto sul bordo di un’altra fioriera – osservo le lattine abbandonate a terra che versano l’ultima schiuma sul selciato: “Ora le lasceranno lì”. Ma terminata la chiassosa bevuta i tre si alzano dinoccolati – li immagino senegalesi – e raccolgono diligentemente le lattine. I primi due fanno cenno al terzo che ne sta dimenticando una e quello torna indietro e la prende tra l’anulare e il mignolo della mano con cui tiene il telefonino al quale sta parlando. Se ne vanno decisi. Io prendo carta e penna per un post buonista, ma ecco che i tre si dirigono come atto dovuto all’aiuola centrale e infilano con grazia le sei lattine tra i cespugli di felci che l’ornano. Due lattine per ogni felce.
All’Esquilino due lattine per ogni felce
46 Comments
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Eh ehehe…E bravi i sengalesi ! In fondo, Luigi, han fatto quello che fanno anche in politica: nascondere, eclissare, camuffare: l’importante è che la sporcizia non si veda, per il resto chissenefrega!!
Un bacio!
Luigi, sono un affranto testimone di situazioni analoghe… io ho un teoria, ma è un po’ buonista… quindi aspetto qualche annetto per esprimerla…
Magari nel loro paese si usa cosi!
Magari non c’erano cestini portarifiuti!
Magari dovevano andare in qualche posto per trovare lavoro!
Magari … ma intanto hanno “spostato” (e non nascosto) i rifiuti in un luogo dove non davano fastidio.
Ma perchè guardare i senegalesi?
Anche tanti “bravi” (manzoniani) italiani fanno così, anzi fanno di peggio, molto peggio e manco si affaticano a raccogliere le lattine e le lasciano in “bella vista” sul selciato!
Eh no! Mi dispiace, almeno qui a Roma le lattine nelle fontane di Piazza De’ Spagnia, Trevi, Esedra ecc non sono i romani a buttarcele, così come le cartacce, i panini smozzicati e gli avanzi dei pranzi al sacco. Se parliamo di rifiuti urbani che si accumulano nei cassonetti a causa di una cattiva gestione dei comuni è una cosa, ma quella non è imputabile al cittadino. Per il resto No! Mi dispiace cara Marta09, non sono gli italiani a fare scempio. Assitiamo certamente a opere di vandalismo con imbrattamento dei muri ad opera di ragazzi burloni in cerca emozioni. Ma per quanto riguarda la “sporcizia” estemporanea in bella vista che troviamo a via dei Fori Imperiali o nei giardini capitolini della Roma storica, come pure in altre grandi città italiane -Milano. Torino, Verona, Firenze ecc – li’ c’è la firma sia di quel nutrito popolo di extracomunitari che vagano senza meta, come dei senza fissa dimora, ma in maniera consistente è riferibile al turismo itinerante: comitive come orde di barbari che si riversano nelle nostre città d’arte senza rispettare il grande patrimonio culturale e artistico che viene loro offerto per lasciare, alla partenza, ricordi non proprio edificanti del loro passaggio. Ma a casa loro, nei loro paesi: guai a buttare una cicca, si rischia di essere presi per un orecchio!
Chiedo venia “Piazza Di Spagna”
…Fontana della Barcaccia di Pietro Bernini (padre di Gian Lorenzo)…sono riuscita a contare ben 3 lattine di birra e 2 di coca.cola…senza contare i piedi sudati messi in ammollo, non certo dei romani!!
vuoi vedere che crescono le lattine di birra il prossimo anno ?
vabbè… senegalesi vs romani? non ci siamo…
Clodine, ma erano solo dei “magari” … e poi in Senegal non credo siano così schizzinosi come in Svizzera o in Germani 🙂 …
E poi … appunto! Hanno messo le lattine dentro i cespugli, non per strada, non nelle fontane, non in bocca a qualche statua.
Ma sono con te che c’è poco rispetto per l’arredo urbano, ancora di meno per le opere d’arte … ma a Milano (Milano che non è più dei milanesi … ma tutto sommato è anche educativo e buono questo) ne succedono di tutti i colori … e gli autori di questi scempi spesso provengono da altre Regioni d’Italia e non da altri stati … spesso sono per mano di “universitari” (basta fare un giro alla Statale!!!) … Insomma, non ci vedo ‘sta gran differenza tra un senegalese o un italiano/svizzero/francesce ecc. … che conta sono le persone e quale rispetto hanno per gli altri e le cose d’altri.
Certo che anzichè lamentarci, un coraggioso “Scusa, ma perchè non butti in questo cestino le lattine?” … non ci starebbe male! Certo, ci possono essere reazioni esagerate … ma se tutti facessero così credo che le cose cambierebbero. Ma non ne abbiamo il coraggio, abbiamo paura (io per prima) e quindi … sono co-responsabile della sporcizia anche se mi lamento.
era Stati e non stati …. scusate 🙁
Mah! Quante volte vedo gettare fazzolettini di carta o altro dalle auto in fila davanti a me … il vero problema, secondo me, è che siamo un paese di persone un po’ incivili e senza alcun senso civico perchè si è vero che Roma è sporca grazie ai turisti o immigrati (ma non solo, basta visitare le periferie) ma tutti i paesini, i villaggi, i nostri boschi (il mare) sono pieni di bottiglie, cartacce, buste di plastica, ecc. (più nel sud che nel nord). Chi deve tenere pulita la città in primis deve essere il cittadino e poi il comune farà il resto. Mi sembra che manca il sentimento di appartenenza alla cosa comune.
Il fatto che quando una scuola introduce l’ora per insegnare a risparmiare, a riutilizzare, a riciclare e a rispettare l’ambiente questo fa notizia, beh, ci dice tutto! 😉
Sono nato a Roma,
da sempre vivo a Roma,
da sempre nel “ventre molle” della Città,
ho visto tutto quel che è cambiato in questi decenni.
Con la massima tranquillità,
affermo con tutti,
anche sul bus, quando sento le solite, “bezzoche”, che rimpiangono i tempi antichi (memoria persà….già malati di alzheimer),
che i non romani acquisiti,
fanno semplicemente quello che ho sempre visto fare a noi italiani (tanto brava gente!), ripetono le stesse parolacce, hanno imparato ad essere menefreghisti, anche arroganti…
viaggiate nella Roma-est, bus… trenino…tramvetto…così che vi rendiate conto…. di quel suk multiculturale, mutuato dal peggio del nostro italianesimo, ma anche con perle straordinarie di solidarietà…
Quando ho ripreso qualche ragazzino, che graffitava sui muri, o che tentava di distruggere qualcosa di pubblico,
ho rischiato di essere linciato dal genitore, soprattutto mamma….italiani…
ora mi sembra troppo facile che tutto il negativo lo addebitiamo su italiani acquisiti, su emigrati,
già…
mi ricordo, la Roma di quando arrivavano i pugliesi….i napoletani…. i calabresi… i siculi….
Luigi, la dimica era la stessa anche se rapportata a quei tempi…
mi ricordo anche certa criminalità che girava attorno alla stazione Termini…. (quella strana zona grigia che ricordo fin da bambino…), la tanta gente del sud che vi girava, e come nella povertà, spesso entravano in certi…giri…
Abbiamo dimenticato favolosamente tutto….!!!!!
C’è sempre un “sud” più povero che gira nelle nostre città.
I writers che fanno tanto schifo a Emilio Fede, che ora sono criminalizzati, che qualcuno vorrebbe ammazzare,
erano senegalesi, o italiani…romani????
Strano, i writers, non riescono ancora ad associarli ai negri,
sappiamo che quelli che “decorano” i vari muri, della città, sono italianissimi, romanissimi….
si sentono condanne pubbliche…
aspetto, che se ne cominci a vedere di …colore…..
così finalmente daranno una etnia-identità precisa anche a quelli che “scarabocchiano-sporcano” i muri,
ma che soddisfazione quando si potà dire che sono loro… i negri…. puzzolenti, rom e altro…
ma non italiani,
ma non romani….
“Signore ti ringrazio perchè non sono come loro,
mi hai fatto italiano, ….”
Grazie Matteo, concordo.
Un appello al moralista: ti prego diccela la tua “teoria”! Non solo sei “il” moralista, ma sei pure un abitante “ariano” dell’Esquilino… hai paura di dire una cosa buonista? … mi subisci il fascino del male?
Ma no ma no, e che sono inioranti (sic!) e pensano che seminando le lattine nascono piante di birra! O no?
Ebbé? Però le hanno infilate con grazia ‘ste lattine! O no? Chissà se le avessero scaraventate cosa sarebbe successo? 😛
Il premio della critica stasera va a don Luca. Troppo forte!
no… non mi espongo con la mia teoria… sono emotivamente fragile in questo periodo, sebbene ariano e quindi “perfetto”… (adesso Marcello te becchi… affus… te la sei cercata)… non sosterrei le critiche.
don Luca, una correzione: seminano le lattine perché sperano cresca l’albero dell’alluminio… a rivenderlo a quei simpaticoni – mediamente italici – che “ricettano” metalli, ci si guadagna di più…
è evidente che nascondere le lattine vuote sotto il cespuglio è deprecabile. Oltre tutto è un vero spreco ! se le vendevano agli ultras davanti a qualche stadio per i loro “esperimenti balistici” magari ci guadagnavano gli spiccioli per il pranzo…
ah, sono anche d’accordo con Gabriella: il fatto che in Italia tutti si permettono di tutto, perchè i primi sono gli italiani. Che quando vanno all’estero diventano dei perfetti gentleman. Avete visto la Gabbanelli sulla questione dei Tir ?
@il moralista
ops… forse hai ragione, chevvuoi deformazione professionale, cerco di guardare di più il contenuto del contenitore 😉
Boh! A questo punto sono tentata di prendere questo post di Luigi come un test di quanto siamo immediati nel giudicare gli altri e quindi, più che buonismo, parlerei di perbenismo … ma anche di dietrologia selvaggia, complesso di superiorità ecc. ecc.
Inviterei tutti al famoso spettacolo pirotecnico di Monza: prima la meraviglia di fuochi coreografati sulle musica, ma poi … quando è tutto finito, quando si accendono i fari e la gente lascia il prato dietro la Villa Reale a voltarsi indietro e guardare … beh … è uno shock! Eppure è gente perbene, eppure sono italiani, eppure è anche gente si spessore politico e culturale, eppure … Mi domando, allora, perchè inalberarsi tanto e sprecare tempo e parole per un gesto fatto da uomini di colore (con un immagine da derilitti, ma che magari sono laureati e pure intelligenti) e non porsi minimamente il problema del tutto italiano?
Forse il post di Luigi è stata una speranza delusa, una cosa del tipo “Se rispettano l’ambiente loro, che non sono italiani, perchè non lo rispettiamo noi che è casa nostra?” …
1- Due lattine di birra per ognuno dei”tre giovani neri” seduti sulle fioriere al centro di un piazza. Luigi guarda.
2- Luigi vede le lattine vuote abbandonate a terra Pensa che verranno lasciate lì: “cattivismo”.
3- I tre si alzano e le raccolgono. Luigi si prepara a pensieri di “buonismo”.
4- I tre infilano le lattine tra i cespugli di felci della fioriera centrale, “due lattine per ogni felce”: illuminazione. Sospensione dell’attività giudicante, in bene in male
5- Risultato: la vita di nuovo da guardare, da ascoltare, da cogliere nel suo ritmo, nelle sue arcane simmetrie.
6-Ulteriore, inevitabile risultato: la felicità linguistica di questo post.
7- Accade, a volte, a qualcuno, che l’albero della conoscenza del bene e del male torni ad essere quello che era stato destinato ad essere dal Dio che è “tutto e solo” Amore”: albero della vita.
comunque.
le sei lattine abbandonate tra i cespugli non sono cancerogene e solo blandamente inquinanti.
i 600.000 italiani (specialmente milanesi e romani) che scorrazzano in SUV 24 ore su 24 anche per fare 35 cm sono molto peggio dei 6 senegalesi.
ebbravo Ignigo74!!!
… Ma Fiorenza … di alberi nell’Eden ce n’erano 2: uno era quello della Vita e l’altro era quella del bene e del male. 🙂
Dio l’ha voluto così, li ha voluti così.
2 alberi=la scelta da che parte stare o guardare
… e quello che è successo nella “parabola della mela” lo abbiamo visto tutti: “E colpa sua! No, sua! No, è stato il serpente!” … Tutti che incolpavano gli altri e nessuno che incolpava sé stesso con un umile “Che deficiente sono stato!” … e quello che è peggio è che “nessuno è rimasto al suo posto … e tutti si sono nascosti … per vergogna”.
Ma sulla felicità linguistica di questo post concordo in pieno!!! … anche sulla simpatia di certi interventi!!!
Un OT dedicato in particolare a Discepolo:
http://santaruina.splinder.com/post/20741644/Pandemia%2C+gli+stregoni+al+lavo
caro Lycopodium
l’influenza da virus H1N1 arriverà sicuramente la prossima stagione, e sarà una normalissima influenza come tutte le altre, molti i contagiati , pochi i morti.. tutti gli anni siamo alle solite con questi allarmismi.. ogni anno c’è chi dice che sarà un influenza “tremenda” e spinge la gente a vaccinarsi..non so a chi possa giovare tutto questo allarmismo se non alle case farmaceutiche produttrici di vaccini.. detto questo anche se ci si vaccina non è una tragedia.. altra bufala che gira da anni è la fobia del vaccino come se i vaccini fossero pericolosi ,.. non è così.. sono solo a volte costosi e inutili.. ma pericolosi mai…
L’irrazionalità e quelle paure nascoste in quello che Jung chiamerebbe “l’inconscio collettivo” ci spingono ancora oggi, in un epoca in cui non c’è più la peste nera, ne’ gli untori, ne’ un complotto dietro le malattie, a rivivere
vecchi clichè che ci portiamo dentro.. la parola “pandemia” scatena oscure paure.. di altre cose dovremmo avere paura .. per esempio di come viviamo
quotidianamente , soprattutto nelle grandi città, non più a misura d’uomo
ma disumane e disumanizzanti…
un caro saluto a tutti
per esempio riflettete su questa notizia
“a Milano si impicca ragazzino di 9 anni”
Quello che dicevamo nei giorni scorsi, sul disagio e la sofferenza dei più piccoli, dei bambini, che sta diventando in certi casi intollerabile, dovrebbe metterci in discussione noi adulti, noi, i nostri stili di vita, quello che siamo e che trasmettiamo alle nuove generazioni.. Si parlava del fatto che Dio è amore, sì ma noi, noi uomini non ci stiamo allontantanando sempre più da questo Amore?
non lo stiamo sostituendo con l’amore di noi stessi? e così facendo non stiamo allontanandoci dalla verità?
interrogativi angosciosi..
discepolo,
con la tua presenza posso mettermi a riposo
🙂
Sottoscrivo totalmente l’osservazione di discepolo, ma aggiungerei che oggi siamo vittime di uno dei frutti marci della modernità, l’ideologia della sicurezza. Da questo punto di vista, leggi come la malefica 626 sono eloquenti. Si vorrebbe un mondo in cui i rischi sono aboliti, dimenticando che la vita stessa è mortale. Non sto dicendo che allora dovremmo foderarci di amianto, mangiare diossina e infilare i bambini della scuola elementare in budelli senz’aria e senza uscite … ma quando sento dire che le fotocopiatrici dovrebbero stare in locali appositi perché dentro un ufficio in cui la gente lavora potrebbero essere pericolose, quando vedo tamponare tutte le porte di un corridoio per riaprirle a un metro di distanza perché non possono essere in corrispondenza con quelle di fronte, quando vedo bellissimi edifici storici deturpati da orribili scale di sicurezza, ecc. ecc. penso con infinita nostalgia alla mia scuola elementare con una bella caldaia a carbone nel bel mezzo dell’aula … andare a prendere il carbone era un divertimento e nessunoo si è mai scottato, che io ricordi (e comunque se qualcuno si è scottato certamente non ha fatto causa alla scuola …) … Che mondo meraviglioso!
Sì, certo, si moriva. Ma mi pare che si muoia anche adesso, no?
Dimenticavo, quando si andava dal medico (che spesso in ambulatorio fumava!) non si aveva la pretesa che ci guarisse.
hai ragione Matteo, sono un po’ menagramo…tutti gli altri scherzano sulle lattine e io tiro fuori il ragazzino che si impicca.. chiedo scusa.. adesso appena leggerete il mio nome farete gli scongiuri…! 🙂 🙂
mi vestirò come Totò nello iettatore, occhiali scuri, completo nero , bastone da passeggio con il pomo a forma di teschio…..
dedicato a Leonardo
a te che sei nato/a prima del 1970
A ben pensarci è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!
da bambini andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag..
E viaggiare nel cassone posteriore di una pick up, in un pomeriggio torrido,
era un regalo speciale…
i flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari….
bevevamo l’acqua direttamente dalla canna del giardino , non da una bottiglia …che orrore!
andavamo in bicicletta senza usare il casco.
passavamo i pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”.. ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede…e dopo numerosi incidenti
imparavamo a risolvere il problema .. noi da soli !!
uscivamo di casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo…
non esistevano i cellulari..incredibile!!!
Ci procuravamo delle abrasioni.. ci rompevamo le ossa e i denti.. e non
c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva colpa.
Ti ricordi degli incidenti??
avevamo delle liti, a volte dei lividi. e anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto, la maggior parte delle volte senza che i nostro genitori lo sapessero mai…
mangiavamo dei dolci, pane con tantissimo burro e bevande piene di zucchero.. ma nessuno di noi era obeso!!!
ci dividevamo un Fanta con altri 4 amici dalla stessa bottiglia.. che orrore..
ma nessuno mai morì a causa dei germi..
Non avevamo videogiochi, ne’ le videocassette, ne’ il PC, ne’ internet..
avevamo semplicemente degli amici.. uscivamo di casa e li trovavamo.. andavamo in bici o a piedi a casa loro, suonavamo il campanello o entravamo e parlavamo con loro…
Figurati: senza chiedere il permesso! da soli!!! nel mondo pericoloso e crudele!!
senza controllo!! come siamo sopravvissuti?
ci inventavamo giochi con bastoni e sassi, giocavamo con vermi ed altri animaletti e malgrado le avvertenze dei genitori nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi..
alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano ripetere la seconda elementare.. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo..!
le nostre iniziative erano nostre, e le conseguenze pure.. nessuno si nascondeva dietro a un altro..l’idea che i nostri genitori ci avrebbero difesi se trasgredivamo una legge non ci sfioravaneppure.. loro erano sempre dalla parte della legge.
se ti comportavi male i tuoi genitori ti punivano e nessuno li metteva in galera
per questo..
sapevamo che quando i genitori dicevano No , significava proprio No…
i giocattoli nuovi li ricevevamo al compleanno e a natale non tutte le volte che si andava al supermercato..
i nostri genitori ci facevano pochi regali ma con amore, non per sensi di colpa…
e le nostre vite non sono state rovinate perchè non ci diedero tutto ciò che volevamo…
avevamo libertà e regole, insuccessi e successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli..
tu sei uno di loro e sei sopravvissuto.. Complimenti!!!!
Discepolo, bellissima la tua dedica a Leonardo 🙂
caro Leonardo, quello che dici sulla 626 mi sembra un pò esagerato. E’ vero che a volte vi sono dei punti poco intelligenti e tropposcrupolosi, ma quando vedo gli operai sui tetti della villette senza nessuna protezione, quando vedo in coda all’INAIL anziani con probabili tumori da amianto, quando vedo falegnami senza qualche dito o occhio, o qualche posto dove c’è stato un cantiere con residui ferrosi arruginiti proprio dove passano e giocano bambini… direi che la cultura della sicurezza, magari con un grano di sale, dovrebbe essere un pò più diffusa e non vista solo come un obbligo fastidioso.
Ma chi ha detto che quei tre dovevano essere proprio senegalesi ? E se fossero, invece, i fratelli (a quel punto, ed ovviamente, di nazionalità italiana), rispettivamente, di Fiona May, Mario Balotelli e Carlton Myers ? Quanto scommettiamo che i nostri commenti sarebbero (stati), comunque, diversi ? Non dico necessariamente migliori, non dico necessariamente peggiori, non dico necessariamente più indulgenti, non dico necessariamente più severi, ma, di certo, diversi ?
Per il resto, sì, concordo con Clodine nell’assegnare il “premio speciale della critica” a Don Luca, MA (c’è sempre un “MA” ……..) “ex-aequo” con Ignigo74: d’accordo, Clodine ?
…………………….. però, Moralista, non puoi tenerci “sulle spine” ! Qual’era, dai !, il tuo pensiero “buonista” ? Non scagliare il sasso per poi nascondere la mano !
Buona domenica del “Corpus Domini” a tutti voi !
Roberto 55
P.S.: Leonardo, quando proporrai anche l’abrogazione dello “Statuto dei Lavoratori” per tornare ai “bei tempi” del “sciur padrùn da li beli braghi bianchi” (non che ci manchi molto, in verità …..) ?
Appunto, Roberto, … quello che avevo scritto: “perbenismo, dietrologia selvaggia, complesso si superiorità …” … ma evidentemente nessuno ci ha fatto caso! Ma che càspita … e ben venga il “buonismo”, magari anche un po’ ingenuo, almeno la smetteremo di essere “giudicanti” senza davvero conoscere (sport preferito dai cristiani … che sono un po’ troppo convinti di esserlo … perchè il Cristo in terra ha fatto esattamente l’opposto di quello che facciamo e pensiamo noi).
E per il Corpus Domini … beh! quell’Ostensorio portato per le vie della città è il CAPO di un Corpo e quel Corpo, che piaccia o meno, sono tutti coloro che stanno “dietro” e sotto quell’Ostensorio … compresi i preti che si sentono sempre un po’ troppo alla “testa”.
Sono un po’ amara e spigolosa oggi … portate pazienza! 🙂
Buongiorno a tutti.
“Apparenza” e “sostanza”.
L’apparenza in questo caso sarebbe la “presunta” appartenenza ad un determinato ceppo etnico, oppure una “nazionalità”. Parlarne credo sia molto “relativo” ed “apparente”, non giova a nulla e potrebbe “dividere”.
La sostanza è “tre giovani”. Parlare dei giovani (futuro della società e della Chiesa) invece credo riguardi molto la “sostanza”. Sulla sostanza il ragionamento allora può essere a mio vedere “proficuo”. E la prima domanda (fondamentale) che mi pongo è: Io che “esempio” do.
Fuori tema per il Sig. Luigi. Ieri sono stato dai frati francescani per un saluto. Ho incontrato il frate “cuciniere” e ho scambiato due brevi parole, ma l’ho osservato profondamente. Mi è venuta in mente la scritta che campeggia in alto a destra “Cerco fatti di Vangelo”. Se devo intendere “fatti” come “accadimenti” non so dirle e proporle nulla. Se invece come intendo io “fatti di Vangelo”, cioè hanno fatto del Vangelo il loro modo di essere, la loro vita esteriore ed interiore, allora posso dirle che il frate cuciniere è “fatto di Vangelo”. Che bello solo ammirarlo.
Ritorno in tema con l’argomento giovani. Purtroppo spesso si additano vedendoli “fatti” in un certo modo. Quanto sarebbe bello poterne additare tanti (e ci sono, non dubitate!), dicendo: guarda quello è “tutto fatto” di Vangelo!
Buona Domenica a tutti.
Domenica tranquilla, vedo, sul “pianerottolo” di Luigi: la bella giornata, il sole ed il primo caldo (finalmente, pure da noi) hanno indotto molti degli amici, immagino, alla gita al mare od alla scampagnata “fuori porta”.
Peccato, Luigi, che il “tempo tiranno” abbia costretto, stamane, il conduttore della trasmissione televisiva “A Sua immagine” ad interromperti proprio quando stavi, mi sembra, iniziando ad affrontare l’argomento della “transustanziazione”.
Buona domenica sera e buon inizio di settimana lavorativa a tutti !
Roberto 55
P.S.: Marta, sei ancora arrabbiata ?
qui a milano caldo torrido.
Leonardo, ci vorrebbe un etto e mezzo delle tue freddure.
No! Non sono arrabbiata … magari!!! E’ vero, Ignigo74, fa molto caldo … il sole brucia ed anche il mio cuore (accidenti a me) … ma io ho freddo!!!
I giudizi spietati e senza appello, mi gelano le ossa, da qualsiasi parte arrivino e vadano e mi metto sempre “nei panni” dei giudicati … Ma leggerlo su un blog fa un effetto, viverlo su altre persone … un altro … e mi cadono le braccia e mi sembra impossibile e vorrei diventare così stupida e demente da non capire/pensare/vedere nulla … per quello che serve!!!
http://www.youtube.com/watch?v=L2xX8tWaTx4
«fa molto caldo … il sole brucia ed anche il mio cuore (accidenti a me)»
questo è terribilmente sexy
(chiedo scusa se decontestualizzo, ignorando bellamente tutto il resto … ma noi uomini degli anni cinquanta siamo fatti così. Se volete potete chiamarmi papi Leonardo)
Molto, molto bello, ieri, l’ Angelus del papa per il Corpus Domini. Soprattutto per quella frase sul pane “frutto della terra e del cielo”. Per ascoltarlo, ho ritardato di un’ora la mia partenza. E sono tornata appena in tempo, stanotte, per donarvi, prima della mezzanotte, prima che finisse la festa, quell’ “Adoro Te devote” , frutto, anch’esso, della terra e del cielo, e che, comunque e dovunque cantato, sempre mi fa piangere.
Stanotte ho sognato tutta la popolazione del blog, seduta in festa in un grandissimo spazio…
Buona giornata, con affetto, a tutti.
Leonardo-marta09, ossia “inattesa seduzione sul pianerottolo” 🙂
ehi!!! @Moralista … sta calmo è!!! Se non capisci neppure tu cosa stavo dicendo … siamo alla frutta!!! 😀
Non era lungo come commento eppure ci si è fermati alle prime 2 righe!!! Ed era quanto scritto dopo che interessava, non le prime 2 righe!!!
Quasi quasi mi invento un nickname da uomo … Così forse avrebbe tutto un altro sapore, magari quello giusto!
è il bello della comunicazione… la notizia va in testa al testo… il resto nessuno lo legge!
😀
avete letto (io l’ho letto ieri sul Corriere) che tra una settimana inizierà un programma sull’immigrazione, su Rai Uno in seconda serata? finalmente qualcuno inizia a parlare di cose serie, invece che di ‘isole dei famosi’ e giochi a premi…che ne dite?