Il Papa ha messo un gesuita spagnolo – Guerrero Alves – a capo delle finanze vaticane, al posto del cardinale Pell, che è in carcere in Australia. Un uomo nuovo dunque, estraneo alle cordate curiali e che non vuole fare carriera: a suo nome il superiore generale della Compagnia di Gesù ha chiesto al Papa di non farlo vescovo, in modo che domani – alla fine del “servizio” che ora gli viene affidato – possa tornare al ruolo di semplice gesuita. Nei commenti entro nel merito di questa novità anticordata e anticarriera, piccola ma promettente.
Alle finanze vaticane un gesuita che non farà carriera
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Il padre gesuita Guerrero Alves, spagnolo, consigliere generale della Compagnia di Gesù, sostituisce il cardinale George Pell nel ruolo di prefetto della Segreteria per l’Economia. Sessant’anni, spagnolo di Merida, ha studiato economia, è stato superiore della Provincia gesuitica di Castiglia, professore di filosofia sociale e politica all’università Pontificia Comillas, maestro dei novizi di Spagna, missionario in Mozambico. “Sono una persona che viene da fuori della Curia Romana ed entra in un mondo nuovo” ha detto a VaticanNews il padre Alves: “Avrò bisogno di un po’ di tempo per adattarmi e imparare, per conoscere e familiarizzare con le persone, con le procedure”. Mettere a capo delle finanze vaticane uno che è stato missionario in Africa mi pare un buon colpo. Ma il miglior sale di questa nomina credo sia quello anticarriera, di cui al commento seguente.
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-11/papa-francesco-segreteria-economia-prefetto-guerrero-alves-pell.html
Gesuita semplice. VaticanNews informa che “il padre Sosa, Superiore Generale della Compagnia di Gesù, ha chiesto a Sua Santità che questa nomina non venisse associata all’episcopato, in modo che padre Guerrero possa tornare, dopo aver finito il suo servizio, alla normale vita di Gesuita”. Questo mi piace. E oso immaginare che un passo avanti sarà compiuto quando ogni ecclesiastico chiamato in Curia ne uscirà con lo stesso vestito con il quale vi era entrato cinque o dieci anni prima.
Sale e pepe. Oltre che sale c’è anche pepe in questo gesuita che vuole restare un semplice gesuita: infatti lo statuto della Segreteria per l’Economia prevede che il responsabile di questo dicastero sia un cardinale. La Segreteria è «competente per il controllo e la vigilanza in materia amministrativa e finanziaria sui dicasteri della Curia Romana, sulle istituzioni collegate alla Santa Sede o che fanno riferimento ad essa e sulle amministrazioni del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano».
Che gli ha detto il Papa. “Spero di contribuire alla trasparenza economica della Santa Sede e all’impegno di fare un uso efficiente dei beni e delle risorse che sono al servizio dell’importante missione evangelizzatrice della Chiesa”: in questa dichiarazione del nuovo prefetto dell’Economia si riflette l’indicazione che gli avrà dato Francesco di persona.
Pell 78 anni. Il padre Juan Antonio Guerrero Alves succede al cardinale George Pell, che è stato il primo a ricoprire il ruolo di «prefetto all’Economia», nominato da Francesco il 24 febbraio 2014. Pell, 78 anni, ha concluso il mandato quinquennale il febbraio di quest’anno, ma già dal luglio del 2017 era in «congedo» nel suo paese per difendersi in tribunale dalle accuse di pedofilia. Ieri l’Alta corte australiana ha accettato il suo ricorso in appello, perchè venga riesaminata la condanna a sei anni di carcere per abusi su minori che gli è stata inflitta dal tribunale di Melbourne lo scorso marzo: egli si è sempre dichiarato innocente.
Rif. 15.40 di ieri – Retro-cedere
Un religioso che “svolto il compito temporaneo di guardiano torna ad essere semplice frate” non è qualcosa di nuovo sotto il sole: solo qualcosa di gravemente dimenticato. Bravi gesuiti, bravi religiosi.
la mia parrochia è affidata, da sempre, fin dai secoli passati, ad un ordine religioso. Nel settembre dell’anno scorso è arrivato un nuovo parroco, giovane, e il vecchio parroco di 70 anni è rimasto e fa il vice, è stato di fatto retrocesso.Una cosa rara a vedersi in una parrocchia retta da sacerdoti diocesani
cristina vicquery