Oggi pomeriggio sarò a TV200 per commentare le due visite di Francesco a Bozzolo e a Barbiana, alle tombe di don Primo Mazzolari e di don Lorenzo Milani. Lungo la giornata inserirò nei commenti a questo post elementi di cronaca e parole del Papa. Questa è una bella giornata.
Aggiornamento al 21 giugno. Qui trovate il link alla registrazione della trasmissione alla quale ho partecipato.
Questa è una BELLISSIMA giornata!!!
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Discernimento come via. Bozzolo 1. Don Primo è stato giustamente definito il “parroco dei lontani”, perché li ha sempre amati e cercati, si è preoccupato non di definire a tavolino un metodo di apostolato valido per tutti e per sempre, ma di proporre il discernimento come via per interpretare l’animo di ogni uomo. Questo sguardo misericordioso ed evangelico sull’umanità lo ha portato a dare valore anche alla necessaria gradualità: il prete non è uno che esige la perfezione, ma che aiuta ciascuno a dare il meglio. «Accontentiamoci di ciò che possono dare le nostre popolazioni. Abbiamo del buon senso! Non dobbiamo massacrare le spalle della povera gente». E se, per queste aperture, veniva richiamato all’obbedienza, la viveva in piedi, da adulto, e contemporaneamente in ginocchio, baciando la mano del suo Vescovo, che non smetteva di amare.
Non ignorarli ancora. Bozzolo 2: Cari amici, vi ringrazio di avermi accolto oggi, nella parrocchia di don Primo. Siate orgogliosi di aver generato “preti così”, e non stancatevi di diventare anche voi “preti e cristiani così”, anche se ciò chiede di lottare con sé stessi, chiamando per nome le tentazioni che ci insidiano, lasciandoci guarire dalla tenerezza di Dio. Se doveste riconoscere di non aver raccolto la lezione di don Mazzolari, vi invito oggi a farne tesoro. Il Signore, che ha sempre suscitato nella santa madre Chiesa pastori e profeti secondo il suo cuore, ci aiuti oggi a non ignorarli ancora. Perché essi hanno visto lontano, e seguirli ci avrebbe risparmiato sofferenze e umiliazioni.
Luigi, per cortesia, ricorda a tutti anche le ragioni per le quali questi due sacerdoti sono stati definiti “preti scomodi” e oggi vengono riscoperti.
Se non si affronta anche il motivo per cui le gerarchie di allora erano perplesse di fronte ai metodi (o ad alcune espressioni) di don Mazzolari e don Milani, oggi si farà fatica a comprendere la portata di questo omaggio di papa Francesco e il bene che ne può derivare alla Chiesa di oggi.
Per favore.
Tensioni ma mai fratture. Barbiana 1: Don Lorenzo ci insegna anche a voler bene alla Chiesa, come le volle bene lui, con la schiettezza e la verità che possono creare anche tensioni, ma mai fratture, abbandoni. Amiamo la Chiesa, cari confratelli, e facciamola amare, mostrandola come madre premurosa di tutti, soprattutto dei più poveri e fragili, sia nella vita sociale sia in quella personale e religiosa. La Chiesa che don Milani ha mostrato al mondo ha questo volto materno e premuroso, proteso a dare a tutti la possibilità di incontrare Dio e quindi dare consistenza alla propria persona in tutta la sua dignità.
Riconoscimento del vescovo di Roma. Barbiana 2: Prima di concludere, non posso tacere che il gesto che ho oggi compiuto vuole essere una risposta a quella richiesta più volte fatta da don Lorenzo al suo Vescovo, e cioè che fosse riconosciuto e compreso nella sua fedeltà al Vangelo e nella rettitudine della sua azione pastorale. In una lettera al Vescovo scrisse: «Se lei non mi onora oggi con un qualsiasi atto solenne, tutto il mio apostolato apparirà come un fatto privato…». Dal Card. Silvano Piovanelli, di cara memoria, in poi gli Arcivescovi di Firenze hanno in diverse occasioni dato questo riconoscimento a don Lorenzo. Oggi lo fa il Vescovo di Roma. Ciò non cancella le amarezze che hanno accompagnato la vita di don Milani – non si tratta di cancellare la storia o di negarla, bensì di comprenderne circostanze e umanità in gioco –, ma dice che la Chiesa riconosce in quella vita un modo esemplare di servire il Vangelo, i poveri e la Chiesa stessa.
Anch’io prenda esempio. Barbiana 3: Il prete «trasparente e duro come un diamante» continua a trasmettere la luce di Dio sul cammino della Chiesa. Così Francesco ha terminato il discorso che ha tenuto a Barbiana e poi ha aggiunto a braccio: “Prendete la fiaccola e portatela avanti. E pregate per me, non dimenticate, perchè anch’io prenda esempio da questo bravo prete, e anche voi sacerdoti, anche anziani, perché non c’è pensione per i sacerdoti, tutti avanti, e con coraggio”. Nel quaderno dei visitatori di Barbiana il Papa ha scritto: “Ringrazio il Signore per averci dato Sacerdoti come don Milani. Francesco 20-6-2017”.
dalle Lettere di don Milani:
lcune frasi dell’epistolario di don Milani, che ora dovrebbero figurare nel Meridiano di prossima uscita: “E so che se un rischio corro per l’anima mia non è certo di aver poco amato, piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto!)” – e poco più avanti, in una lettera a un giornalista poi suo biografo: “E chi potrà amare i ragazzi fino all’osso senza finire di metterglielo anche in culo, se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’Inferno ?” – già anni prima in una lettera a un amico, aveva scritto: “Vita spirituale? Ma sai in che consiste oggi per me? Nel tenere le mani a posto”».
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/01/18/cattivi-scolari-di-don-milani-la-catastrofe-del-forteto/
http://isoladipatmos.com/supplica-al-sommo-pontefice-santita-non-andate-a-rendere-omaggio-ad-un-cattivo-maestro-lorenzo-milani/
http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/21/news/le_vere_parole_di_don_milani-163527168/
“Calamitato dalla letteratura, dalla poesia, dalla pittura fin da adolescente, artista bohémien dalla non celata omosessualità nella Firenze di fine anni Trenta, è quasi dandistico il suo primo incontro con il messale romano: “Ho letto la Messa. Ma sai che è più interessante dei Sei personaggi in cerca d’autore? “
C’E’ STATA RECENTEMENTE UNA POLEMICA SU UNO SCRITTORE, WALTER SITI MI PARE, CHE HA USATO QUESTE FRASI PRESE A SE STANTE PER MONTARE LA PANNA MONTATA SU DON MILANI, NESSUNO DEI SUOI ALUNNI HA MAI AVUTO PROBLEMI DI QUESTO GENERE, MI SPIACE MARIA CRISTINA VENTURI MA SEI FUORI STRADA… DON MILANO PUO’ NON PIACERE PER MOLTOI APSETTI, MA NON ANDIAMO FUORI DAL SEMINATO.. E’ QUESTO CHE NON MI PIACE DI CERTE POLEMICHE, CHE NON RISPETTANO LE PERSONE….
il discernimento, come la supercazzola di Amici miei spiega tutto1
anche la VOGlia (CONFESSATA9 DA dON MILANI DI METTERGLIELO IN QUEL POSTO
Ai preti scomodi e di sinistra tutto è permesso vedi vicenda del Forteto, in cui si sono compiuti per anni abusi sessuali sui minori , col silenzio complice delle autorità di SINISTRA.
insomma morale della storia: se un prete è di sinistra può fregarsene di tutto e fare quel che gli pare.
caro Leone Minuscoli, sai qualcosa della vicenda del Forteto?
le frasi riporate sono autentiche di don Milani. magari non sarà passato a vie di fatto, ma onestamente ha scritto quello che voleva.
http://isoladipatmos.com/supplica-al-sommo-pontefice-santita-non-andate-a-rendere-omaggio-ad-un-cattivo-maestro-lorenzo-milani/
http://www.panorama.it/news/cronaca/scandalo-forteto-firenze/
Qui si può leggere un mio testo recente su don Milani, scritto prima che venisse annunciato l’omaggio del Papa alle due tombe:
http://www.settimananews.it/profili/amatissimo-maestro-scomodo/
https://www.riscossacristiana.it/la-missione-postuma-di-don-milani-di-elisabetta-frezza/
L’aggettivo “scomodo” non vuol dire nulla, sono i soliti aggettivi vaghi che non si sa cosa significhino.
scomodo per chi? per le autorità ecclesiastiche? ogni prete ribelle è scomodo!Anche Mons. Levfreve era scomodo per le autorità ecclesiatiche !
oggi i preti scomodi per esempio sono i quattro cardinali dei dubia. scomodi per l’autorità ecclesiastica.
Bene: dopo tutto sto pattume, un pochetto di aria fresca, no?!
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” Dal Card. Silvano Piovanelli, di cara memoria, in poi gli Arcivescovi di Firenze hanno in diverse occasioni dato questo riconoscimento a don Lorenzo. Oggi lo fa il Vescovo di Roma. Ciò non cancella le amarezze che hanno accompagnato la vita di don Milani – non si tratta di cancellare la storia o di negarla, bensì di comprenderne circostanze e umanità in gioco –, ma dice che la Chiesa riconosce in quella vita un modo esemplare di servire il Vangelo, i poveri e la Chiesa stessa.”
Punto.
Maria Cristina, vieni a riprenderti i cassonetti della monneza che ti sei portata dietro, va.
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Scomodi, le Veroniche Lario di Santa Romana Chiesa?!
E per chi mai?!!
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Con tutto il rispetto dovuto alla carica, mi sembra che l’unica cosa scomoda dei “4 dell’Ave Dubìa” possano essere i metri und metri di raso purpureo con cui uno di loro è solito pavesarsi. Ma gli piace talmente tanto, a sto sant’uomo, fare ingressi vari e posare in pose da ritrato fiammingo, che tutto mi sembrano, per lui, fuorché scomodi.
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Lorenzo,
proprio per questo avevo chiesto esplicitamente a Luigi di raccontarci le ragioni per le quali i due sacerdoti in questione erano “scomodi” ai loro tempi e sono ricordati come tali. Conosciamo le obiezioni dei gruppi critici verso il papa Francesco, ma sarebbe importante conoscere anche la versione dell’altra metà campo. Aspetti positivi (ampiamente noti e oggi ricordati in continuazione) e problematicità devono andare di pari passo, altrimenti come potremo approfondire e comprendere pienamente il significato della visita del papa a Bozzolo e a Barbiana?
Credo che anche le pietrine della spiaggia dove tu vai , Federico, sappiano le ragioni per i quali i due sacerdoti fossero ritenuti scomodi ai loro tempi.
Dobbiamo sempre far finta di essere nati ieri, o catapultati oggi stesso da Marte?
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L’importante, come ricorda con puntiglio Luigi nel suo articolo, è che LO SONO ANCHE ADESSO, scomodi. E le reazioni scomposte che suscitano, ne sono una prova evidente.
Quanto alle obiezioni dei gruppi critici verso il papa Francesco, non è che abbiano alcuna importanza specifica su questo argomento in particolare, così come la versione dell’altra metà del campo….Sta mania di ragionare per schieramenti è da gettare dritta nel cestino.Ciascuno ha modo e agio di farsi una opinione e ragionare e valutare con la sua testa, mi pare, senza attendere come si esprima Tiio, Caio e Sempronio….
Comunque, visto che citi, citiamo bene: se vuoi parlare di ” gruppi critici vero il papa Francesco” e ” degli altri” , il paragone con l’altra metà campo non vale. La proporzione più attendibile è 2% i primi, 98% gli altri: una metà campo un po’ grossina……….
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Giornata felicissima questa del 20 giugno. Oltre ogni previsione e attesa – secondo me – la visita del papa: privata e pubblica, personale e ufficiale; non liturgica, non commemorativa né riparativa; ma programmatica e orientativa. E’ stata come una proposta di “Evangelii gradus” (cammino del Vangelo) per i preti e la Chiesa italiana, e non solo italiana.
Perché tanto delle esperienze pastorali di Mazzolari e Milani non è stato capito né accettato ieri; e oggi, grazie anche al papa, può essere recepito?
Un testo di diario del 1933 di Mazzolari forse è illuminante: ”Appartengo a una generazione di preti che per primi avevano capito la necessità di distaccarsi da una preparazione di lamento e di condanna, come la generazione dal 1870 in poi. Eravamo la prima generazione attrezzata alla lotta sul campo della libertà. I preti della mia generazione sono forse gli unici che nel momento presente vivono in agonia e sentono come pochi l’assenza della Chiesa dalle grandi questioni umane”.
A “non lamentarsi e a non essere assenti delle grandi questioni umane” si è arrivati e si arriva, anche oggi, con passi diversi.
In aggiunta, per don Milani, anche il parere della mamma (ebrea): “Solo in seminario trovò subito ciò che istintivamente cercava con tutto se stesso: una ragione assoluta per vivere, una disciplina costante”.
A margine: contro chi coscientemente ha scritto la splendida bestemmia “ho voluto più bene a voi che a Dio…ma lui non sta attento a queste sottigliezze”, non ci sono parolacce che tengano da buttare addosso.
Federico Benedetti ma come puoi avere ancora l’ingenuita’ di chiedere obiettivita’storica e verita’su Don Milani?Ad una chiesa quella bergogluana che va avanti solo per forza di “propaganda” di parti t o?
Don Milani e’un santo e perfetto perche’ cosi’ ‘ha deciso Ber g oglio. NESSUNA veridicita’storica,nessuna obbiettivita’c’e’da aspettarsi in simile clima!Ripeto la PROPAGANDA. della Chiesa bergogliana e’simile alla propaganda dei regimi comunisti:ma quale obbiettivita’puoi aspettarti?
Il popolo adeguatamente ignorante ed indottrinato non fara’che seguire docilmente la versione riveduta ecorretta propinatagli dall’alto. Sono ovviamente censurate tutte le voci critiche. Don Milani non si puo’cri t icare,e’ santificato di imperio e al dila’della ragionevolezza e verita’storica.
A questo punto a nessuno interessa il.vero DonMilani della storia con le sue luci ed ombre, ma solo.la figura mitica che oggi ci propinano.
Esaltano Don Milani prete scomodo che si ribello’alla Chiesa dei suoi tempi e mando affanculo le autorita’ecclesistiche dei suoi tempi, ma intanto i preti scomodi e i laici scomodi di oggi li censurano e li insultano! E Bergoglio SC OMUNICAchi si ribella a lui!
Don Milani
IL DOVERE DI NON OBBEDIRE
caro Lorenzo Cuffini don Milani teorizzò il dovere di non obbedire.
come lo metti insieme al tuo teorizzare invece il dovere di obbedire sempre e comunque a Bergoglio?
come spieghi logicamente che Don Milani non obbedendo alla chiesa del suo tempo fece bene e invece oggi chi non obbedisse alla Chiesa di Bergoglio farebbe male?
forse lo spieghi con la famosa frase di ORWELL dalla Fattoria degli animali.
“Gli animali sono tutti uguali . ma ce ne sono alcuni più uguali degli altri.”
Così nella Chiesa tutti devono obbedire, ma c’è qualcuno che può disobbedire. purchè sia ovviamente dalla “parte giusta” e disobbedisca alla autorità ecclesiatica solo di una determinata specie , i cosiddetti tradizionalisti, perchè chi invece disobbedisce ai progressisti deve essere scomunicato!
https://books.google.it/books?id=g2BJDQAAQBAJ&pg=PT13&lpg=PT13&dq=Ho+letto+la+Messa.+Ma+sai+che+%C3%A8+pi%C3%B9+interessante&source=bl&ots=ph-Q_T6ku9&sig=IcJDscWbo_f0IUg29a6NHhcxCYI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi98ojYjb_TAhVlLsAKHfoBAPwQ6AEIQzAF#v=onepage&q=Ho%20letto%20la%20Messa.%20Ma%20sai%20che%20%C3%A8%20pi%C3%B9%20interessante&f=false
Mai detto, né pensato, che si debba ” obbedire sempre e comunque a Bergoglio”.
Intanto quello che dico di Bergoglio, l’ho detto e lo dirò di tutti i papi.
Poi, perché ho detto e dico ( per quanto non vedo a chi mai possa fregare) che ognuno puo’ disobbedire sempre e comunque: e non solo al papa, ma pure alla Chiesa e persino a Dio stesso.
La nostra libertà ce lo consente.
Basta che sia chiaro A TUTTI che MIA E’ LA DISOBBEDIENZA, perchè mia e’ la libertà.
Quello che secondo me non ha senso fare è dire: disobbedisco perché QUESTA MIA NON E’ DISOBBEDIENZA MA OBBEDIENZA A UNA VERITA’VERA CHE SOLO IO POSSIEDO.
LA disobbedienza non intacca mai, anzi, al contrario la rafforza, la legittimità e il ruolo della autorità.Non implica un tentativo quotidiano, obliquo, perverso di delegittimare dalla mattina alla sera la figura in questo caso del papa- momentaneamente Bergoglio.
Il paragone con i cosiddetti disubbideinti di oggi salta proprio in questo: che costoro NON DISUBBIDISCONO per nulla. Fanno le Veroniche Lario coi media, si aggirano per circoli, conferenze e centri studi riveriti e osannati come guru dell’antibergoglismo. Don Lorenzo le sue scelte certamente solitarie , allora, se le è pagate a suon di processi e di vita precaria e stentata. Le Veroniche Lario di Santa Romana Chiesa si aggirano come personaggi del jet set, e qualcuno ne adotta anche le toilettes da gran sera……
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grazie, padre Amigonicome sempre belle riflessioni.
mi ricordo come fosse oggi quel “ho voluto più bene a voi che a Dio…ma lui non sta attento a queste sottigliezze”
cristina vicquery
A quale ora il programma in cui sarà presente Luigi Accattoli?
Non mi è simpatico don Milani, ma più per una questione caratteriale. Quanto a ciò che scrive Maria Cristina, qualcuno nato da donna è mai stato esente da tentazioni? Don Milani ha avuto l’umiltà di riconoscerlo, la forza di non cascarci e l’energia per volgerle al bene. Dopo di che, nessuno è perfetto, e non è solo un modo di dire.
Maria Cristina Venturi, forse non mi legge, Don Milani puo’ piacere po meno ma fare polemiche su qualche frase presa qua è laà e accusarlo di presunta pedofilia è un’operazione che mi ripugna francamente..
Lorenzo, Maria Cristina,
non è ingenuità la mia. Vorrei però che si mettesse a fuoco una cosa e che Luigi ci aiutasse ad affrontarla insieme su questo blog.
Don Milani e, un po’ meno (almeno questa è la mia sensazione), don Mazzolari sono due figure problematiche, divisive. Molto apprezzate ma anche molto criticate. Ricordo che quando ero nell’Azione Cattolica mi hanno proposto alcune riflessioni dell’uno e dell’altro sempre presentandole positiviamente, a dimostrazione che non erano “banditi” dalla Chiesa “ufficiale” nemmeno prima di questo pontificato. Erano apprezzati per alcuni aspetti, meno per altri.
Il punto è che se ne facciamo un’apologia, o addirittura una beatificazione non canonica, continueremo a scontrarci tra favorevoli e contrari, turiferari e critici, spostando l’accento da un singolo aspetto all’altro (compresi quegli aspetti che Leone Minuscoli definisce “ripugnanti” e che, purtroppo, però ci sono, e rischiano di essere enfatizzati se censurati).
Chiedevo a Luigi, quando potrà, di proporci una lettura sufficientemente completa dei pregi (che conosciamo e oggi saranno ulteriormente approfonditi) e dei difetti, delle criticità, di quei “problemi” che li hanno resi “scomodi” per i loro vescovi di allora. Non per sminuire quel modello positivo che oggi viene proposto da tutti i media (e che è la lettura più facile e banale, dato che è il papa stesso a rendere omaggio al loro apostolato), ma per comprendere fino in fondo cosa hanno vissuto, le difficoltà e l’incomprensione che hanno incontrato, la forza e il valore del loro impegno.
Questo è il senso della mia richiesta.
La disobbedienza alla Chiesa è disobbedienza e basta, non esiste la disobbedienza obbediente è un ossimoro. Il fatto che don Milani, oggi,sia recepito da questo papa non dovrebbe stupire essendo la mentalità dell’attuale pontefice Francesco, e dell”intero suo Magistero, improntata sulla stessa lunghezza d’onda del prete di Babbiana: stessa ideologia che definire marxista non si fa peccato. Ma questo è evidente ce lo dice il suo modus operandi, la sua didattìca il suo insegnamento tutto dedito a sottolineare le ingiustizie sociale, la povertà l’ignominia di questa condizione intesa come cappio al collo, radice amara di ogni ignoranza (?) e Dio, ne contesto, non è che un’ombra incombente del tutto inefficace in quanto la “redenzione” si gioca qui. Una redenzione “immanente” e perciò è lecito a rovesciare l’impianto ideologico del cattolicesimo a tacciare di inefficacia, con tanto di statistica “istat”, la catechizzazione, la predicazione, la liturgia frutto di teologia obsoleta, tramontata,secolare, da buttare ..
Dovrebbe stupire, viceversa – e domandarci- perché i papi prima di lui, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, eccetto una timida malcelata “sim-patia” , di fatto non lo abbiano mai riabilitato. Ora, che all’interno di tutto questo ci sia anche l’omosessualità di don Milani non farebbe testo se non fosse per la smania sessantottina con i suoi “dogmi” pienamente abbracciati da Papa Francesco secondo il quale i diritti di Dio sono gli stessi dell’uomo e si soddisfa agli uni soddisfacendo gli altri, che la piena libertà etico sessuale è un diritto d’ognuno. che il prete è l’uomo del marciapiede e non dell’altare. Così, proprio come per Pier Paolo Pasolini ( con tutto il rispetto ma credo la somiglianza regga) alla fine è abbandonato e lasciato al suo destino non soltanto dalla Chiesa ma anche dall’ideologia di destra e da quella di sinistra.
@Barbiana
Don Milani muore nell’estate del ‘67 e la sua ricerca sarà «rapita dal Sessantotto», che farà di lui «l’icona di un mondo che gli era estraneo» (Melloni).
Certamente gran profeta nell’auspicare un sistema scolastico acattolico e aconfessionale inteso come strumento rivoluzionario, del tutto fallito quanto a tacitare e decretare la subcultura del silenzio: nessun avanzamento sul piano dei veri diritti, eccetto dibattere su amene questioni che non spostano di un grammo l’ago della bilancia . Nessuno vuole infagare la memoria di questo sacerdote, semmai riassumerne realisticamente i tratti,per una maggiore comprensione , semplicemente…
Non so cosa ci sia di vero o di calunnioso in quanto riportato da MCV
Comunque mi associo alla riprovazione di Leone e altri nei confronti della degenerazione disgustosa di chi, travolto da spirito di polemica, confonde tentazione con peccato
Gesù Cristo “È STATO TENTATO IN OGNI COSA COME NOI, SENZA PERÒ COMMETTERE PECCATO”. (Ebrei 4:15).
Federico, non mischiamo le parole, ripugnante e’ accusare Don Milani di pedofilia, ptendendo spunto da alcune frasi, per il resto io preferisco Don Mazzolari, meno problematico sotto diversi punti di vista…mai fu accusato da nessuno Don Milani di omosrssualita’ e ben che meno di pedofilia, per cui se vogliamo criticarlo facciamolo sul concreto delle sue idee, alcune illuminanti, altre meno, non su pruriti non positivi….
federico
leone non definisce ripugnanti alcuni aspetti di Don Milani, dice che accusarlo di pedofilia è un’operazione ripugnante. E’ cosa diversa.
Sul perchè vennero silenziati e non accettati dalla Chiesa del tempo è, a mio parere, l’essere profetici, cioè al di fuori del loro tempo, per questo incompresi dalla Chiesa di allora.
Mi ha sempre colpito molto di don milani il suo ricorso assiduo alla confessione, cosa che me lo fa sentire molto vicino, ogni volta che un prete capitava a Barbiana o lui scendeva si faceva confessare..
L’insieme delle sue lettere è molto bello e rivelano una profonda fede.
cristina vicquery
scusa leone non avevo visto il tuo post, stavo scrivendo il mio e si sono incrociati
cristina vicquery
Picchio mi ha preceduto.
L’esempio della pratica costante della confessione e dell’attaccamento quasi feroce alla su Chiesa, compresi i momenti di maggior attrito con qualcuno di essa, bastano e avanzano a dimostrare come non sia per niente vero , anzi sia una bubbola di dimensioni colossali, l’idea di un don Milani tutto terreno, tutto politico, tutto sociale.Chi lo scrive, semplicemente non ha letto un’acca delle sue parole. Assolutamente impensabile applicare a lui una affermazione di questo genere:” Dio, ne contesto, non è che un’ombra incombente del tutto inefficace in quanto la “redenzione” si gioca qui.”
L’esatto opposto.
Suggerisco a tutti una lettura interessante per capire esattamente le dinamiche che , obligatoriamente, beninteso, dati i tempi, la diversità dei ruoi e il clima del periodo, si mossero tra le gerarchie al più alto livello e don Lorenzo. E’ il racconto franchissimo, come sempre, di don Loris Capovilla, datato 97, che ricostruisce bene clima , rapporti, apprezzamenti e incomprensioni, ma che non si esime dal riconoscere comunque la FEDE GRANITICA di don Lorenzo.
http://www.famigliacristiana.it/articolo/il-rimpianto-di-capovilla-don-milani-non-era-come-lo-raccontai-a-papa-giovanni.aspx
Io ho conosciuto e parlato con Francuccio Gesualdi ed ho letto testimonianze di altri suoi ragazzi. Nessuno si è mai sognato di pensare che fosse omosessuale.
Siti: chi era costui? Ha mai parlato con don Milani? No, ha solo ‘interpretato’ alcune sue frasi e gli ha dedicato una sua schifezza.
Trovo vergognoso che sedicenti cristiane si dedichino alla calunnia contro chi non gli sta simpatico.
Da In Terris:
Il cardinale Bassetti
Processo canonico o meno, “per come l’ho conosciuto io, don Lorenzo Milani è santo. E il santo non è colui che ha meno difetti di tutti o che moralmente ha il profilo più alto di tutti. Questa è una concezione della santità un po’ superata. Il santo è uno che è vaccinato di Spirito Santo. E che rimane anche con il suo caratteraccio”. Almeno questa è la posizione di un altro cardinale toscano, il presidente della Cei Gualtiero Bassetti. In un’intervista a TV2000 l’arcivescovo di Perugia ha affermato anche che “Don Lorenzo a volte ha avuto dei modi di trattare quasi al limite. Ma perché è santo? (dico santo in senso lato) Perché tutto nasceva dalla purezza del suo cuore e lui insegnava anche in quel modo. Lui si superava tutti giorni. Quella di don Lorenzo è una santità che sarebbe difficilmente canonizzabile secondo anche gli schemi che abbiamo oggi e poi forse non ce n’è bisogno. Non c’è bisogno che don Lorenzo faccia i miracoli perché la sua vita è stata un miracolo”.
Chiaro? Tutto nasceva dalla purezza del suo cuore. Meditate, gente, meditate.
Accomunare don Milani al Forteto è un’altra porcata. Sarebbe come dire che quel che ha combinato Mussolini è dovuto ai suoi studi presso i Salesiani di Faenza.
Non credevo che si potesse scendere a livelli così bassi qua sopra.
‘stessa ideologia che definire marxista non si fa peccato.’
Si fa, si fa, oh se si fa!. Calunniare è peccato ed anche grave.
Lorenzo
Ricordo anche che si era convertito da adulto e aveva molti amici atei e questi quando vedevano come la Chiesa lo trattava e quanto lui ne soffrisse lo invitavano a lasciare il sacerdozio e lui rispondeva :” non lascerò mai la Chiesa perché se lo facessi a chi potrei chiedere il perdono dei miei peccati ? ”
Cristina vicquery
Ora attendo la seconda puntata degli interventi di alta teologia di Maria Cristina Venturi: la omosessualità di papa Paolo VI. Non ho parole per esprimere il mio disgusto.
Anche Pier Paolo Pasolini è stato un grande scrittore, un poeta come ce ne sono pochi ed anche un’anima sensibile, dalle sfumature delicate, dal tratto gentile. Un grande intellettuale di sinistra che ha tradotto i disagi delle borgate, le storie dolorose dei ragazzi di strada privati di ogni diritto, lasciati al loro destino, straccioni con le pezze al culo,ma , puri, incontaminati proprio in virtù del loro totale analfabetismo. Un maestro nel farsi interprete del fallimento della politica soprattutto quella di sinistra, comunista, fallimentare nel suo proclamarsi mediatrice delle classi deboli ma che, ebbra del potere, collusa, in realtà più che ai diseredati guarda al suo ombellico. Pasolini mai ritenne disdicevole l’essere considerato marxista, ma neppure la Chiesa se ne scandalizza, anzi, il marxismo è studiato nelle facoltà di teologia come un metodo di analisi della realtà utile per comprendere l’attuale crisi del capitalismo. Che c’è di male.
Pasolini era tutto questo, ed è stato odiato proprio da quella sinistra di appartenenza per aver messo in luce una situazione sociale esplosiva messa in ombra e mai affrontata da chi avrebbe dovuto, politicamente, farsene carico. Perciò è stato affosato dalla sinistra, come pure odiato dalla destra e dalla Chiesa , non ne parliamo.
Ma fu anche un omesessuale dichiarato, con la banconota delle 10milalire pronta per comprarsi quei “teneri agnellini” tanto amati.
Di don Milani c’è un dossier, con lettere autografe che presentano chiare allusioni [«questa lettera è per te solo [ dice il committente…] se sei solo io son sicuro che mi intenderai come al tempo in cui ci si intendeva».] ma questa è solo una delle molte, ma non importa voglio dire …vedete…qui non interessa il fatto in sé, che francamente è affar suo come sono affar loro tutti gli intrallazzi omosessuali , le lobbi gay, che nella Chiesa ormai sembra rappresentino la normalità (hai voglia il papa a riformare) . Ma, visto che parliamo di don Milani, parliamone, rispettiamone la memoria senza infingimenti…
E’ una grande stronzata affiancare Pasolini a don Milani in questo modo. Lasciatemi chiamare le cose con il loro nome!
Non jo mai sentito che Don Milani fosse omosessuale, maanche se lo fosse stato prima di diventare prete, non si hanno tracce di questo dopo che divento’ prete….
a margine:
Anche Pasolini credeva in Cristo nella sua umanità, esattamente come lo intendono oggi molti cattolici “io non credo che Cristo sia figlio di Dio, perché non sono credente – almeno nella coscienza. Ma credo che Cristo sia divino: credo cioè che in lui l’umanità sia così alta, rigorosa, ideale da andare al di là dei comuni termini dell’umanità. Per questo dico « poesia »: strumento irrazionale per esprimere questo mio sentimento irrazionale per Cristo. Vorrei che il mio film (Il Vangelo secondo Matteo) potesse essere proiettato nel giorno di Pasqua in tutti i cinema parrocchiali d’Italia e del mondo ” scriveva in una lettera Non sono forse le stesse parole che si sentono sovente da tanti cattolici laici? Anche su questo blog?
Una forma di nuovo arianesimo speculare anche, in parte, al pensiero di don Milani che spese tutte le proprie energie nella scuola serale laica ed aconfessionale…poi, per dire,non è una novità che nella Chiesa di Francesco Pasolini è già in Paradiso…
Mi dispiace Salvi, ma ti sbagli se pensi che la Chiesa attuale rinneghi Pasolini, tutt’altro. Anche questo è un segno dei tempi..
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/che-miracoli-fa-arte-osservatore-romano-ora-esalta-ateo-pasolini-81384.htm
Confermo quanto detto poco fa.
Henri Nouwen sacerdote morto nel 1996 è stato un grande maestro di vita spirituale, direttore di ritiri, , prolifico autore di bellissimi libri era omosessuale., quindi di che stiamo parlando?
Cristina vicquery
Pasolini c’entra con don Milani come i cavoli a merenda. Comunque a proposito di Pasolini prima che con la cosiddetta Chiesa attuale prenditela con don Giussani che per molti aspetti stimava Pasolini (non certo per la sue frequentazioni sessuali!)
http://www.insegnareonline.com/istanze/scuola-scomoda/pedagogia-pasolini-don-milani
http://www.lavoroculturale.org/scuola-langer-don-milani/
Invece Pasolini e Don Milani, è pacificamente riconosciuto, che hanno moltissimi punti di contatto! Continua pure a confermare….Ci mancherebbe…liberissimo di farlo…
Quali punti di contatto?
Non certo i comportamenti sessuali
Anche don Giussani trovava punti di contatto tra il suo giudizio sulla societa’ contemporanea e quello di Pasolini. E con questo?
L’onestà di Don Milani nel ritenersi un educatore laico è esemplare, coerente….
Al contrario essere presbitero e omosessuale in atto, e andare a fare predicozzi, magari scrivere libri d’ascesi , farsi maestro di spiritualità , candodo angioletto dopo averlo preso tranquillamente in quel posto (scusate ma quando ce vo’ ce vo’) risulta abbastanza spregevole, per quanto mi riguarda, anzi, vomitevole!
Che vai dicendo? Abbiamo il coraggio di fare nomi cognomi e circostanze documentate. Altrimenti e’ calunnia.
Luigi Accattoli avresti mai immaginato a quale infimo livello di discussione sarebbe stato portato il tuo incipit?
Quanto marciume c’è in questo blog!
Tutto portato da certi cattolici lefebvriani.
Non sanno più a che santo votarsi questi luridi individui che vogliono affossare la Chiesa vera e giusta.
Sto parlando di contatti culturali Salvi, ma li leggi i lòink o cosa…sei tu che continui a battere quel tasto, del quale farei volentieri a meno…
Per come la vedo io, l’omosessualità praticata come normalità all’intero della sfera religiosa, ecclesiale, presbiterale, è una lebbra, la lebbra che deturpa l’anima della Chiesa…
Vediamo di non rivoltare la frittata
il rif @Clodine-Claudia Leo scrive,
20 giugno 2017 @ 21:54
E’ in risposta a quall’individuo che stima tanto ” Henri Nouwen sacerdote grande maestro di vita spirituale, direttore di ritiri, , prolifico autore di bellissimi libri era omosessuale.” Di quel genere di preti sto parlando.
Su don Milani mi sono espressa abbondantemente e rispettosamente.
Luridi individui sono quei preti, monsignori, vescovi che nella chiesa fanno i loro porci comodi e infangano, sporcano, il Corpo di Cristo, indegni…
Temevo questo scontro, tutto sommato inutile, perché ognuno rimane sulle sue posizioni e si inaspriscono i toni. Forse solo Luigi può provare a proporre una sintesi convincente per tutti.
I Link che ti ho inviato, Salvi, non mentono…sono chiarissimi, senza ombra di allusioni, che invece tu hai voluto dare..TU, non io!
La frittata te la spiatterei volentieri in faccia….
Si sta trasmettendo su TV 2000 un bel film d’annata su don Milani.
Consiglio di guardarlo.
Chi ha postato quanto segue?
“Di don Milani c’è un dossier, con lettere autografe che presentano chiare allusioni [«questa lettera è per te solo [ dice il committente…] se sei solo io son sicuro che mi intenderai come al tempo in cui ci si intendeva».] ma questa è solo una delle molte, ma non importa voglio dire …vedete…qui non interessa il fatto in sé, che francamente è affar suo come sono affar loro tutti gli intrallazzi omosessuali , le lobbi gay, che nella Chiesa ormai sembra rappresentino la normalità (hai voglia il papa a riformare) . Ma, visto che parliamo di don Milani, parliamone, rispettiamone la memoria senza infingimenti…
Qui nessuno e’ fesso
Andrea Salvi scrive,
Invece sei proprio un fesso Salvi, oltre che manipolatore.
Quell’aspetto di don Milania appartiene alle recensioni a ciò che la sua biografia racconta di lui. Aspetto sul quale, considerando l’incensazione, la ” beatificazione” va messo nel conto che include anche questo aspetto, che non ha messo certo messo in giro Clodine.
Mentre, l’accostamento a Pasolini (del quale tutti conoscono la storia, la vita, e la tragica morte per cui non è si cade dal pero!) verte espressamente e chiaramente senza ombra di possibili allusioni sulla cultura, la pedagogia condivisa..tutto qui.
Basta, Salvi, che qui se c’è qualcuno disgustato dal modo disonesto di leggere i post è la sottoscritta.
Lurido individuo henri nouwen???
Dove vive questa??
Cristina vicquery
Rispedito al mittente (Clodine) il suo ultimo intervento. Troppo comodo cercare di nascondere la mano dopo aver gettato il sasso!
evidentemente per clodine essere omosessuale equivale a fare sesso. Ebbene Henri Nouwen era omosessuale e casto e se clodine scrivesse di quello che conosce non avrebbe scritto quelle stupidaggini
cristina vicquery
“”Questa”, ci chiami ammeta.
Dove vivo? non certo sopra ai monti, come haidi in compagnia delle caprette che ti fanno ciao! Ma…tra capre ci si intende !
hoh ha parlato di nuovo la figlia di maria che….
cristina vicquety
Non mi avevi dato l’ “addieu” , qualche tempo fa, Cristina Viqueri ?
Non mi sono dimenticata di te. Ecco, ritirati di buon grado, ed evita di importunarmi, ma soprattutto di nominarmi, non ti gradisco. Spero di essere stata chiara!
Vai, fa dietro front , avanti e marc…gira al largo…fuori dai piedi!
veramente sei tu che sei andata a scrivere di henri nouwen senza saperne una cippa, cosa che fai quasi sempre peraltro……
chi ti aveva interpellata?? non eri stata l’unica a parlare di omosessualità…
quindi piantala tu di importunare me e continua pure a scrivere le tue stronzate in santa pace
cristina vicquey
Che dire? Il fondo sembra essersi toccato, ma ogni volta si scende e alla grandissima.
Niente di nuovo sotto il sole.
La cloaca, che puo’ portare? Il suo contenuto.
Alle spregevolezze letamare di Claudia Floris Leo, aggiungeremo questo cameo su don Lorenzo Milani, estremamente significativo:
” essere presbitero e omosessuale in atto, e andare a fare predicozzi, magari scrivere libri d’ascesi , farsi maestro di spiritualità , candodo angioletto dopo averlo preso tranquillamente in quel posto (scusate ma quando ce vo’ ce vo’) risulta abbastanza spregevole, per quanto mi riguarda, anzi, vomitevole!”
O forse ho capito male io?
Forse Claudia Floris Leo si riferisce a qualcun altro?
Se è così, potrebbe cogliere l’occasione per fare pubblica ammenda, e chiedere una delle decine di scuse che DEVE alla sua Chiesa e al suo Signore.
O forse si riferiva a Henry Nowen?
E in questo caso, da quali fonti trae informazioni certe sul fatto che avesse preso di qua e di là la qualsivoglia cosa?
Quale che sia il bersaglio della delicata annotazione, in assenza di dati che siano certi e che forse saranno in suo possesso, sempre di spregevolezza si tratterebbe.
Io sono propenso a togliere il condizionale.
Claudia Floris Leo, che dice?
“Quell’aspetto di don Milania appartiene alle recensioni a ciò che la sua biografia racconta di lui. Aspetto sul quale, considerando l’incensazione, la ” beatificazione” va messo nel conto…”
Peccato che la biografia di cui lei parla, racconti un’autentica balla, cara signora maldicente. Per cui, fossi in lei, prima di mettere in giro certe calunnie ci penserei mille volte. Calunniare è un grosso peccato, non lo sa?
Lei però attinge volentieri alle balle perché le servono per infangare chi non è cattolico secondo il suo vetusto paradigma. Lo hanno capito tutti qui, esclusi quei due o tre che le danno credito a prescindere.
Lei combatte contro i mulini a vento.
Tantissimi auguri di buon onomastico a tutti i Luigi di questo gruppo, a cominciare dal padrone di casa Luigi Accattoli.
ATTO TERZO.
SCENA PRIMA
picchio scrive, inserendosi nel dibattito tra me e Salvi…
20 giugno 2017 @ 21:35
Henri Nouwen sacerdote morto nel 1996 è stato un grande maestro di vita spirituale, direttore di ritiri, , prolifico autore di bellissimi libri era omosessuale., quindi di che stiamo parlando?
Cristina vicquery
Clodine risponde a Salvi glissando la provocazione:
Clodine-Claudia Leo scrive,
20 giugno 2017 @ 21:54
“L’onestà di Don Milani nel ritenersi un educatore laico è esemplare, coerente….
Al contrario essere presbitero e omosessuale in atto, e andare a fare predicozzi, magari scrivere libri d’ascesi , farsi maestro di spiritualità , candido angioletto dopo averlo preso tranquillamente in quel posto (scusate ma quando ce vo’ ce vo’) risulta abbastanza spregevole, per quanto mi riguarda, anzi, vomitevole!”
Continuo la discussione con Salvi e s’inserisce la Boe
Victoria Boe scrive,
20 giugno 2017 @ 22:07
“Quanto marciume c’è in questo blog!
Tutto portato da certi cattolici lefebvriani.
Non sanno più a che santo votarsi questi luridi individui che vogliono affossare la Chiesa vera e giusta”.
Ovviamente per individuo qui s’intende riferito alla sottoscritta definita (testuali) ” cattolica lurida lefebvriana portatrice di marciume che non sa più a che santo votarsi per affossare la VERA Chiesa” . Mi sembra che il concetto sia stato espresso con dovuta chiarezza.
SCENA SECONDA
@Clodine-20 giugno 2017 @ 21:54
Rispondo con somma pazienza chiarendo che il termine “indivduo” non è riferito al teologo Henri Nouwen “sacerdote grande maestro di vita spirituale, direttore di ritiri, , prolifico autore di bellissimi libri ecc.”che non nomino, ma alla stessa Viqueri che preferirei ignorare….E che: ” Luridi individui sono quei preti, monsignori, vescovi che nella chiesa fanno i loro porci comodi e infangano, sporcano, il Corpo di Cristo, indegni…”
Entra picchio
20 giugno 2017 @ 22:43
Lurido individuo henri nouwen???
Dove vive questa??
Cristina vicquery
( continua nella provocazione):
picchio scrive,20 giugno 2017 @ 22:53
“evidentemente per clodine essere omosessuale equivale a fare sesso. Ebbene Henri Nouwen era omosessuale e casto e se clodine scrivesse di quello che conosce non avrebbe scritto quelle stupidaggini”
cristina vicquery
Rispondo:
“Questa”, ci chiami mammeta.
Dove vivo? non certo sopra ai monti, come haidi in compagnia delle caprette che ti fanno ciao! Ma…tra capre ci si intende !
Insiste:
picchio scrive,
20 giugno 2017 @ 23:02
“hoh ha parlato di nuovo la figlia di maria che…. (?)
cristina vicquety
Rispondo
Clodine-Claudia Leo scrive,
20 giugno 2017 @ 23:05
Non mi avevi dato l’ “addieu” , qualche tempo fa, Cristina Viqueri ?
Non mi sono dimenticata di te. Ecco, ritirati di buon grado, ed evita di importunarmi, ma soprattutto di nominarmi, non ti gradisco. Spero di essere stata chiara!
Vai, fa dietro front , avanti e marc…gira al largo…fuori dai piedi!
Prosegue imperterrita:
20 giugno 2017 @ 23:20
“veramente sei tu che sei andata a scrivere di henri nouwen senza saperne una cippa, cosa che fai quasi sempre peraltro……
chi ti aveva interpellata?? non eri stata l’unica a parlare di omosessualità…
quindi piantala tu di importunare me e continua pure a scrivere le tue stronzate in santa pace”
cristina vicquey
P.S
Chi ha detto alla Viquery che non conosco una cippa del teologo Nouwen che non cito, sul quale non discuto lo sa solo la sua testa di picchio.
Comunque non nomino né Nouwen, né Mazzolari, se non un riferimento alla ripugnanza che provo per chi -presbiteri, Cardinali, vescovi, papi, non faccio distinzioni di sorta- fa voto di castità, povertà, e obbedienza e pratica l’omosessualità. Per quanto mi riguarda trovo la cosa indegna. E’ un aspetto che ritengo centrale per il fallimento della Chiesa che imploderà se non si libererà da questo male endemico portatore di una serie di mali morali …
Continua lo scambio di battute con Salvi ed ecco che entra in scena l’ineffabile Lorenzo Cuffini che si unisce alle altre con fuochi pirotecnici aggiungendo alla “lurida lefevbbriana” epiteti come “cloaca portatrice di spregevolezze e letamate vomitevoli che deve fare decine di ammende per chiedere scusa alla Chiesa .
ULTIMO ATTO
entra la Boe che con la classica rivoltella alla nuca per finire il nemico – e qui mi viene da ridere : ultimo atto degnao del classico motto “Eschilo Eschilo che qui si Sofocle, le scale sono Euripide”, se non fosse che ci sarebbe da piangere- che con la sua requisitoria piena delle solite invettive che non fanno testo chiude il siparietto
La commedia ha termine. Si spengono i riflettori sopra lo squallore, ma non sulla cattiveria e l’odio che come due case confinanti si aprono a vicenda: la prima apre la porta alla seconda la quale è sempre aperta sulla prima.
Ah. Se gli uomini fossero così cattivi come si dipingono, sarebbe facile regolarsi. Invece sono peggio….
A Luigi Accattoli
Tanti cari auguri !
Se oggi vuoi rilassarti oggi non cercare qui altro che auguri!
Auguri Luigi, un bacione dalla tua Clodine…
🙂 :):)
Come si dice : ” l’assassino torna sempre sul luogo del delitto “……
AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
si dice anche che Il motivo per cui si ammazza una formica sta tutto nella facilità con la quale si può farne sparire il cadavere.
signora Clodine, le ripeto lo dice solo lei che Don Milani era omosessuale, non risulta, e men che meno pedofilo, per cui di cosa stiamo parlando, solo di maldicenze.. e se anche Don Milani avesse avuto pulsioni omosessuali, se non sono praticate la Chiesa accetta questo anche come cammino di santità..
Non so non capisco come si possa accusare qualcuno senza prove..
E gli articoli che ha postato sulla cultura non mi pare che parlino di omosessualità…per cui non CAPISCO DI COSA STA PARLANDO,
Comunque questo sta a testimoniare che io non sono schierato con nessuno, posso andare d’accordo su un argomento con alcune persone e con altre su altri..
quello che faccio fatica a digerire è la calunnia pero’ bisogna stare attenti con le parole, sono peggio della clave talvolta’.. ed è quello che ho notato subito su questo Blog..
Leone, sicuramente saranno maldicenze, ma, non capisco perché me ne stia affibiando la paternità?
si tratta di calunnie? non lo so, non mi interessa, lo capisce che è assurdo ritenermi responsabile di qualcosa della quale mi limitato semplicemente a riportare dopo aver letto ,e attentamente, le biografie tra le più disparate compresa quella di Alberto Melloni (introduzione all’edizione critica dell’opera omnia su Don Lorenzo Milani in uscita nei Meridiani Mondadori) con il quale peraltro concordo nel definire il libro di Siti -con dedica a don Mazzolari- indegno per trama e contenuti dai riferimenti per nulla “puramente casuali” del quale quello si, che si dovrebbe vergognare per la crudezza e l’oscenità di quanto racconta.
La studiosa Anna Canfora, docente di Storia della Chiesa a Napoli, presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale, che le lettere di don Milani ha studiato a fondo fa riferimento ad accuse di cui era stato fatto oggetto e di cui aveva contezza. Se la prenda con i biografi, che vuole da me…
Non sono certo io che scrive : «Don Milani venne trasferito a Barbiana, dopo la morte del proposto di San Donato, perché inviso ai potentati locali. Ma naturalmente questo non si poteva ammettere, quindi vennero messe in giro calunnie, anche dai preti». Non si parlava di pedofilia ma di omosessualità. «C’è una poesia intitolata Orfano , in cui don Milani esprime quello che poteva essere l’atteggiamento dell’educatore — continua Anna Carfora — e si parla di amore di carne. Non si tratta di amore sessuale. Piuttosto don Milani prende le distanze in maniera drastica da quell’amore spirituale, svuotato, non concreto che allora faceva parte delle formazione ecclesiastica».
Amore di carne ma non sessuale, ma insomma, non è che stiamo ordinando una bistecca al ” Carni&Food”, lo capisci Leone che sono proprio i biografi i principali responsabili , se deformano il linguaggio è ovvio che poi il lettore resta confuso…non è che possiamo lapidare chi legge, ma chi le scrive certe cose….
Tratto da ” Biografi e studiosi di Cristina Taglietti
in “Corriere della Sera” del 21 aprile 2017
Qui nessuno è cretino, Claudia.
Se una serie crescente di persone nota cose grandi come una casa in quello che regolarmente scrivi, e lo fa non perché è perfidona, malvagiona, e pratica l’odio e la cattiveria contro di te, che nessuno manco sa chi sia (come tra tutti qui), fatti delle domande e datti delle risposte.
Oppure anche no.
Magari piantala con sti pscodrammi personali, please.
Infatti, ha ragione nel dire che ” gli articoli che ho postato sulla cultura non mi pare che parlino di omosessualità…per cui non CAPISCO DI COSA STA PARLANDO”.
Infatti, di cosa si sta parlando: non lo vedi Leone che è tutta una montatura ad arte, ma il baldacchino di cartone casca sempre sopra di chi lo monta.
Un caro saluto.
Beh, che nessuno sia cretino, la vedo dura…basta che si guardi callo specchio Cuffini e ne vedrà riflesso giustappunto uno: lei!
Come vuoi.
Vedo che sei ripassata al lei distanzioso
Se vuoi divertirti a raccogliere quello che semini a mani piene, divertiti.
Una montatura ad arte?
Magari.
Il letame che getti fuori è tutta roba tua, ed è letame autentico.
Ti ci trovi bene? Accomodati.
Leone ha ragione da vendere.
Gli aticoli linkati parlano di cultura, e non c’entrano un cavolo con quello strombazzato poco prima e in lungo e in largo, salvo poi fare l’indifferente…
Per esempio, con queste parole:
Clodine-Claudia Leo scrive,
20 giugno 2017 @ 21:01
“(Pasolini) fu anche un omesessuale dichiarato, con la banconota delle 10milalire pronta per comprarsi quei “teneri agnellini” tanto amati.
Di don Milani c’è un dossier, con lettere autografe che presentano chiare allusioni [«questa lettera è per te solo [ dice il committente…] se sei solo io son sicuro che mi intenderai come al tempo in cui ci si intendeva».] ma questa è solo una delle molte, ma non importa voglio dire …vedete…qui non interessa il fatto in sé, che francamente è affar suo come sono affar loro tutti gli intrallazzi omosessuali , le lobbi gay, che nella Chiesa ormai sembra rappresentino la normalità (hai voglia il papa a riformare) . Ma, visto che parliamo di don Milani, parliamone, rispettiamone la memoria senza infingimenti…”
Ognuno vede, legge e capisce.
E riconosce il puzzo del letame e in faccia chi si vuol tirare. Lontano un miglio.
francamente non ho letto un solo articolo dove viene ESPLICITAMENTE detto che Don Milani era omosessuale e nessuno dei suoi RAGAZZI HA MAI DETTO NULLA IN MERITO.
PER CUI IO MI APSETTO CHE UN CRISTIANO E CATTOLICO PRIMA DI GETTARE SASSI O DI PUBBLICARE QUALSIASI COSA CONTROLLI UN MINIMO SE QUELLO CHE SCRIVE E’ VERO.. SE NO RISCHIA DI RENDERSI COMPLICE..
E’ UN PO’ COME GETTARE IL SASSO E POI TOGLIERE LA MANO..
RICORDIAMOCENE TUTTI IO PER PRIMO…
Questo termine “letame”, è disgustoso proprio come chi lo pronuncia in continuazione.
Riguardo allo stesso, tutto cuffiniano, la Chiesa se lo tira in faccia da sola, scandali gravi dalle altrettanto gravi conseguenze che certo giornalismo cavalca e assapora . Scandali gravi, dolorosi. Sta scritto:”Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna”.
Gesù di Nazareth
Vangelo secondo Matteo, I sec.
Su don Milani, Leone, è stato scritto tutto e il contrario di tutto,e se si è scritto di tutto e il suo contrario evidentemente è stato un personaggio dalle tinte forti che ha fatto parlare molto di sé alimentando un mito, un eroe che allo stesso tempo è anche un antieroe. E’ stato un dissidente, un anticattolico, un comunista il che fa di lui un prete sui generis e qui non ci piove!
Lo accosto a Pasolini del quale ho letto quasi tutto, per la sua audacia nel lanciare un messaggio importante sulla cruda realtà della gioventù del primo dopoguerra, del gravissimo analfabetismo che si registra in Italia dal nord al sud e che il Partito Comunista con i suoi slogan del quale entrambi evavn posto la loro fede di fatto gettava la sua maschera. Al contempo ne critico la moralità (bazzicava , Pasolini, e molto il quartiere Tiburtino III in prosimità della zona dove era ubicata l’abitazione di mio padre, e la mia attuale, il quale raccontava di questo scrittore conosciuto molto bene dagli abitanti) per questo ne parlo. Di Don Milani non so apprendo dai biografi che ne tracciano la personalità, sono ricercatori seri, cattolici dei quali mi fido. Che c’è di male?…si dice..e…non si dice..fanno fatica ad intepretare il senso delle espressioni, parole, lettere di Don Milani. E se fanno fatica loro quanto più noi che leggiamo,e perché si fa fatica non se ne dovrebbe parlare?
E qui chiudo! Arrivederci…
Ecco il link alla registrazione della trasmissione di TV2000 alla quale ho partecipato:
http://www.tv2000.it/ildiariodipapafrancesco/video/il-diario-di-papa-francesco-puntata-del-20-giugno-2017/
DON MILANI DA quello che ho letto mai è stato comunista, mai è stato anticattolico, è stato un prete scomodo, a volte troppo radicale nella sua ricerca della verità, quindi non raccontiamo balle…
Letame è un termine reale, ci sta ogni tanto nei discorsi, come tutte l e parole forti va usato con cura…
E’ stato un prete con i suoi pregi e i suoi difetti.
Massacrarlo in nome di un anticomunismo un po’ superficiale come è quello di diverse testate, non mi sembra corretto, accostarlo a Pasolini ancora meno salvo dal punto di vista culturale, ci rifletta signora, qui ha sbagliato e non poco…
Don Milani ” è stato un anticattolico, un comunista “.
Cretinate destituite di ogni fondamento.
MAI STATO NE’ L’UNO NE’ L’ALTRO.
E allora, Claudia Floris Leo, come la mettiamo?!
“Di Don Milani non so “.
Brava, prima cosa sensata detta in due giorni.
Si fermi lì, e stop.
Permettetemi di non entrare nella disputa. Mi concedo, tuttavia, di porre in rilievo che la pedofilia è cosa ben diversa dall’omosessualità, a prescindere dal povero don Lorenzo Milani e dalla bella giornata che Luigi Accattoli pensava si sarebbe riflessa sul suo pianerottolo: ahi lui.
Chiedo a Clodine-Claudia Leo e a Picchio-cristina vicquey di non interloquire tra loro. Di non farlo in generale e di non farlo specificamente sul tema dei loro ultimi commenti a questo post. Non potrò leggere fino a sera inoltrata ma quando leggerò cancellerò eventuali loro insistenze sulla controversia che vengono svolgendo. Cancellerò anche semplici allusioni a essa o risposte a questo mio avvertimento.
Grazie Luigi!
Ringrazio tutti degli auguri per l’onomastico che ricambio con auguri di buona estate.
Quella di ieri è stata per me comunque una bella giornata. So bene che c’è sempre chiasso ai piani bassi.
La cosa forte è che comunque la bellezza della giornata di ieri, nonostante ogni nostro sforzo contrario, si è riflessa comunque, grazie ai virgolettati di Luigi e grazie al link del programma a cui ha partecipato.
Si possono attivare tutte le macchine di fango dell’universo mondo, ma alla fine di questa giornata quello che resta, e resterà, è una frase semplicissima e lapidaria scritta da un papa su un quaderno a quadretti: ” Ringrazio il Signore per averci dato sacerdoti come don Milani- Francesco”.
Fine di ogni ciarla.
Bella l’intervista Luigi. L’ho ascoltata tutta. Mi è piaciuta moltissimo la nota sui Parroci, che sono veramente fondamentali per le comunità. Il mio è straordinario, e il vice parroco lo è ancora di più. Uomini di preghiera pur nella loro giovinezza: Infaticabili e onesti pastori della vigna del Signore.
Bella anche la figura di Don Primo, che conoscevo, ed è giusto si apra finalmente il processo di beatificazione.
Sono d’accordo, anche, sulle pacate riflessioni destinate a don Lorenzo. Come anche tu fai intuire , molto di questo sacerdote attivamente impegnato in politica resta sospeso dentro una cornice di opacità proprio per il carattere spinoso, esacerbato, eroso quasi da un ‘ interiore inquietudine tanto da restare incomprensibile agli stessi biografi che non riescono a tracciarne appieno la complessa personalità. Mi è piaciuto il riferimento al talento di don Lorenzo per la scrittura: bella penna, affascinante che io ( e non solo io) trovo simile, nella nervatura, a quella di Pier Paolo Pasolini anche rispetto ai contenuti di forte denuncia e allarme sociale , salvo divaricarsi dal punto di vista narrativo assai più realistico, violento cruda quello pasolinano. Simili anche per lo scontro inevitabile che entrambi ebbero con le forze politiche, tiranniche,di quegli anni .
Un’ultima battuta: anch’io, come Luisa, ho a cuore l’insegnamento ed ho affisso come manifesto “lettera ad una professoressa” fin dai tempi della scuola dell’obbligo. Una lettera che conosco parola per parola, e che raccomanderei a tutte le insegnanti vecchie e nuove, anziane o meno, di farne gran tesoro.
Di nuovo tanti auguri, e grazie! Un bacio Clodine
Caro Leone Minuscoli,
i Padri dell’isola di Patmos hanno pub blicato sul loro sito la Supplica al sommo pontefice perchè non andasse a rendere omaggio a Don Milani , scrivendo
una visita privata promossa a Barbiana dall’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e da Michele Gesualdi, allievo del Milani e Presidente della Fondazione intestata al Priore di Barbiana, potrebbe mutarsi in una vera e propria “beatificazione” di questo cattivo maestro, con conseguenze politiche, sociali e pastorali ancora peggiori.
Non mi pare che Padre Cavalcoli e Padre Ariel Levi di Gualdo siano due calunniatori di professione e non mi pare si possa liquidare come “letame” il dossier che Pier Luigi Tossani ha raccolto su Don Milani.
Almeno caro Leone Minuscoli , in un processo a Don Milani, si dovrebbero sentire le due parti, la difesa e l’accusa, e non partire in quarta dicendo che è letame ogni accusa .
1) la voce sulla non celata omossesualità di Don Milani è scritta nero su bianco in un articolo uscito il 21 aprile 2017 su Repubblica, a firma Silvia Ronquey in cui viene tracciato questo ritratto: “Milani è il rampollo di un’alta borghesia ebraica di antico lignaggio, radicate posizioni liberali, sofisticate tradizioni culturali – bisnonno senatore, Freud e Joyce, Svevo e Pasquali tra le conoscenze di famiglia, l’intelligencija russa nel Dna – che si fa traditore sia del proprio ceto, sia degli schieramenti autoritari della propria chiesa,….Ma la sua conversione non è certo dall’ebraismo al cristianesimo, bensì da un battesimo di convenienza, ricevuto per sfuggire alle leggi razziali, a un abito scomodo, indossato per vocazione di riscatto: quello di cercatore di verità.Calamitato dalla letteratura, dalla poesia, dalla pittura fin da adolescente, artista bohémien dalla non celata omosessualità nella Firenze di fine anni Trenta, è quasi dandistico il suo primo incontro con il messale romano: “Ho letto la Messa. Ma sai che è più interessante dei Sei personaggi in cerca d’autore? “, scrive diciottenne all’amico Oreste del Buono” (Silvia Ron
2) lo stesso papa Giovanni XXIII definì Don Milani “un pazzo uscito dal manicomio”, dunque caro Leone Minuscoli, anche una opinione del tutto negativa su Don Milani è lecita se ce l’ebbe il santo papa Giovanni XXIII e non può essere liquidata sprezzantemente come letame
3) Rodolfo Fiesoli, allievo e chierichetto preferito del Milani e Presidente della fondazione Don Milani fino alla sua condanna definitiva per abusi sessuali, è stato il fondatore e il direttore della Comunità il Forteto vicino Firenze. Per anni si sapeva e arrivavano testimonianze su cosa accadeva il quella comunità, cioè abusi sessuali ripetuti e violenze sui minori. la verità però tardò a frasi strada perchè essendo Il Forteto protetto da politici e cattolici di sinistra anche in quella occasione si preferì minimizzare dicendo che era “letame” le accuse fatte al fondatore del Forteto. Rodolfo Fiesoli sarà per anni, fino all’ultimo arresto, consigliere del Centro Documentazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana.
4) se lei è libero di considerare letame le accuse a Don Milani , mi scusi ma io sono libera di considerare parole scioccanti e profondamente SBAGLIATE in bocca a un prete quelle scritte dal Don Milani stesso nella Lettera a . pubblicata nella raccolta di Lettere dai meridiani Mondadori:
«Come facevo a spiegare che amo i miei parrocchiani piú che la Chiesa e il Papa? E che se un rischio corro per l’anima mia non è certo quello di aver poco amato, ma piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto!)». e che «… E chi potrà mai amare i ragazzi fino all’osso senza finire col metterglielo anche in culo se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’Inferno e desideri il Paradiso?».Parole che forse il Milani ha solo scritto ma il suo allievo Rodolfo Fiesoli del Forteto ha messo in pratica, come ormai, dopo la condanna definitiva, nessuno può più negare.
In conclusione. caro Leone Minuscoli lei prende un abbaglio se crede che a considerare Don Milani un “cattivo maestro” siano solo calunniatori di professione. Al contrario i pareri discordi su questa figura di prete dovrebbero consigliare la prudenza nell’additarlo quale modello, specialmente nel suo rapporti coi minorenni.
Di seguito troverà tutti i link
come vede tutto ampiamente documentato e per nulla “inventato”.
ripeto in un processo caro leone Minuscoli si ascoltano le due parti, non una parte sola !
http://isoladipatmos.com/supplica-al-sommo-pontefice-santita-non-andate-a-rendere-omaggio-ad-un-cattivo-maestro-lorenzo-milani/
http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/21/news/le_vere_parole_di_don_milani-163527168/
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/01/18/cattivi-scolari-di-don-milani-la-catastrofe-del-forteto/
https://www.ilcovile.it/raccolte/RACCOLTA_COVILE__8_Forteto.pdf
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/06/17/news/forteto_la_sentenza_16_condannati_su_23_imputati-117059291/
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/01/17/831539-forteto-schiavi-sessuali-soldi-regione.shtml
.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/10/10/gli-omissis-del-professor-melloni-sul-don-milani-di-papa-giovanni/
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2014/04/18/don-lorenzo-milani-maestro-buono/
https://www.loccidentale.it/articoli/3784/don-milani-e-i-maestri-del-68-cosi-il-prete-rosso-si-fece-mito
La discussione su Don Milani potrebbe andare avanti per anni, fra gli esaltatori e i detrattori del prete di Balbiana . quello che è intollerabile caro leone Minuscoli è che si bolli come “letame” ogni voce critica.
così nascono i “miti”.
Considero un atto di disonesta’ intellettuale e una vera calunnia attaccare una persona attribuendole le colpe di un suo allievo. Inaudito.
E’ come se per distruggere MCV andassi a rovistare tra i suoi ex allievi e ne trovassi uno criminale: e allora?
Ma mi scusi io ho forse detto che Don Milani è esente da critiche, lei non h ha letto quello che ho scritto, letame non è la critica seria e onesta, è il voler accusare una persona per una frase, un articolo di Repubblica..
Don Milani è figura complessa e non esente da critiche, ma questo non ha nulla a che fare con queste accuse che gli vengono mosse, mai è stato accusato di omosessualità e di qualsiasi altra cosa dai suoi alunni, sulla vicenda del Forteto, le responsabilità sono individuali, se ogni maestro dovesse essere responsabile dei crimini dei suoi alunni, sarebbero tutti in galera…. per me Don Milani va eventualmente criticato sulle sue idee, ma qui su questo blog si va giu’ un po’ troppo pesanti per i miei gusti..
Anche per i miei!
A mio parere l’ intervento fiume di MCV di poco fa meriterebbe un intervento di censura per i toni clamorosamente calunniosi.
Per conto mio la censuro ignorandola d’ora in poi su questo argomento. Ma mi dispiace che chi si avvicina a questo blog legga insulti di questo genere.
“quello che è intollerabile caro leone Minuscoli è che si bolli come “letame” ogni voce critica.
così nascono i “miti”.”
Quel che invece è intollerabile è che le voci critiche siano appestate da giudizi irresponsabili, volti ad infamare le persone che hanno un pensiero diverso. E questo è, a tutti gli effetti, letame e va chiamato col nome che ha: LE-TA-ME. Che fa sentire il suo puzzo lontano mille miglia.
Si possono dare opinioni divergenti su una persona qualsiasi ( una persona qualsiasi!), ma insinuare nei commenti, come qui è stato fatto, particolari pruriginosi per screditare quella persona, è azione malvagia, assimilabile alla malvagità tentatrice di quel famoso serpente che si insinuò, secondo la storia biblica, nella mente dei progenitori del genere umano.
I miti, nel senso migliore del termine, non nascono dal nulla.
HANNO RAGIONI VALIDE anche se scomode per i soliti benpensanti che male pensano.
Le si può ignorare, le si può cancellare o calpestare, ma vivono di vita propria, che ha un’eco vasta oltre ogni tempo.
Basti pensare a Gesù Cristo e alla sua vicenda terrena finita in tragedia.
Le Sue ragioni dopo duemila anni sono ancora qui.
E siamo arrivati a dire che Gesù Cristo è un mito.
Chapeau!
Capisco la sensibilità di tutti, comprendo il desiderio di di difendere don Milani e il Papa che gli ha reso omaggio, ma in questo blog si leggono abitualmente cose ben più gravi, ai limiti dell’eresia (a mio parere anche oltre), come appunto la riduzione del Signore a un mito. Evitiamo di scandalizzarci a seconda dei gusti.
Ciò che trovo pesante, e insopportabile, è che su 116 commenti più di cento unilaterali nel contenuto sono incentrati su Clodine , la voce del dissenso.
Credo che se don Milani fosse qui e avesse potuto leggere tutti gli insulti che mi sono arrivati in questi oltre cento messaggi, avrebbe preso tutti a calci nel culo!
Oltre 100 commenti nei quali -eccetto i miei e quelli di Cristina- non v’è traccia di uno straccio di supporto storico,di conoscenza critica della persona di Don Milani, del suo curriculum, del suo iter di uomo e prete, dei suoi metodi d’insegnamento, della sua cultura, della sua vita, dei suoi pensieri, dei turbamenti che lo trrpassavano. Nessuno di questi cento ha in mano -sul piano delle testimonianze postume-,uno straccio di documentazione eccetto una cosa: la pietra da scagliare su clodine e naturalmente sulla Venturi. Solo “opinioni” , sterili opinioni che eludendo l’obbligo di “pensare”.
Bravi cattolici misericordiosi. Alzata di scudi per aver osato accennare alla presunta omosessualità di Milani, la sua adesione al comunismo e l’accostamento a Pier Paolo Pasolini. Che grande scandalo!
“Comunista, certamente lo è, sia pure a modo suo, senza tessera e con la fede religiosa. L’epiteto che lo classificherà meglio però è classista. Il suo dogma sociale è estremamente semplice: al mondo non esistono che due classi, i poveri e i ricchi, oppressi e oppressoro. E da esso con dialettica inesorabile deduce tutte le coseguenze. Per gli altri, s’intende, ma prima di tutto per sé come uomo e come prete. Poiché la sua parte nel mondo sono poveri solidarizza solo con poveri. Agli altri, ai ricchi. ai borghesi ai loro servi (specie se intellettuali) non riserva che disprezzo e rancore, gli anatemi e le fruste del Vangelo”
( Falconi: il prete amaro di Barbiana , in Roma 1965)
Come educatore le critiche poi non scarseggiano, definito da Sebastiano Vassalli – insegnante figlio del poplo arrivato alla laurea con grandi sacrifici – che scrive:
“maestro improvvisato e sbagliato, manesco e autoritario, a Barbiana erano considerati strumenti didattici : scapaccioni, scappelotti, frustate, cazzoti e, qualche volta , anche cinghiate
Gli fa eco Tullio De Mauro:”
“Io però ogni tanto sento la necessità di rileggermi gli sfoghi di Vassalli, non so esattamente il perché. È un modo per sentirmi un po’ meno puttana? Dovrebbe consolarmi il pensiero che, sì, non avrò salvato Io ci tengo a mantenere una certa distanza da don Milani, non perché disapprovi le sue frustate. Al contrario, è l’unico modo per sentirle. Se gli corressi incontro se sillabassi anch’io “I care” come certi suoi discepoli postumi, magari la cinghia mi eviterebbe, ma che studente sarei? Cosa imparerei da lui? Diventerebbe un’altra icona, una di quelle figurine che ti sorridono e ti confortano qualsiasi cosa tu faccia. Don Milani era ruvido, manesco, mi dava della puttana ed è difficile che condividesse il mio rispetto per le sex-worker”.
Archivio > la Repubblica.it 06/ 1992
Mi domando se insulti come : “sporche, luride levebriana” “cloaca portatrice di spregevolezze e letamate vomitevoli che devono fare decine di ammende per chiedere scusa alla Chiesa ” sia meno tollerabile di quanto abbia ricevuto il povero don Milani, e se nominare Gesù Cristo dopo averle schiantate su una persona sia meno riprovevole moralmente rispetto all’aggettivo “omosessuale”. …e…se Il rispetto che si esige debba essere riservato alla persona di don Lorenzo, suppongo che quel trattamento valga per tutti, o no?! O forse questi aggettivi inqualificabili non emano il puzzo del LE-TA-ME e non denotano un animo malvagio?
Tenetevi le vostre opinioni ,ma cercate di apparire ragionevolmente persone per bene di tanto in tanto.
“E siamo arrivati a dire che Gesù Cristo è un mito.
Chapeau!”
Tu, Federico, hai capito questo?
Chapeau alla tua ottusità che va in crescendo.
Non mi pare che Padre Cavalcoli e Padre Ariel Levi di Gualdo siano due calunniatori di professione.. scrive MCV
TI pare molto male cristina, padre cavalcoli in un articolo postato tempo fa qui da federico, su cui anche luigi ebbe da ridire, padre cavalcoli definiva padre guttierez un non credente..e molto altro…
cristina vicquery
“Ciò che trovo pesante, e insopportabile, è che su 116 commenti più di cento unilaterali nel contenuto sono incentrati su Clodine , la voce del dissenso.”
🙂 🙂 🙂 🙂
Clodine, chi?
La voce del dissenso, de che?
Cento e più commenti contrari stanno a significare una cosa sola: la quantità di somarate enorme che hai scritto. Continua così, vedrai che arriverai con facilità a dugento…..
Quanto a MCV, visto che si è autocopiaincollata, lei e le sue prestigiosissime fonti, quello che c’era da dire è già stato detto ieri.
Però benissimo hanno fatto Leone, Andrea e Cristina a ribadire quello che non si puo’- assolutamente- non ribadire.
Tre persone x cento commenti….mi sento veramente lusignata di suscitare, da sola in queste tre persone tanto interesse.
🙂 🙂 🙂 🙂
Interessante il commento di Claudia Floris Leo all’intervista di Luigi.
Riesce a parlare esclusivamente di se stessa .
Salvo un passaggio in cui afferma che Accattoli “lascia intuire che molto di questo sacerdote resta sospeso dentro una cornice di opacita’ “.
Stranissimo.
Io non ne ho trovato traccia , di questo voler lasciar intuire”…..
🙂 🙂 :):)
🙂 🙂 🙂
L’interesse che susciti tu è nullo, fortunatamente.
E’ il concime che riversi, che si fa notare: come tutto il concime, attira per il tanfo che spande.
Vedi tu, se ti aggrada essere lusingata, son lieto che la faccenda ti lusinghi.
Giova ancora ricordare, metodologicamente, alle due Kessler del fertilizzante, che citano la qualunque per dire che la cosa è vera, che se io mi affaccio , alzo il peperone per aria , sobbalzo, torno alla tastiera e scrivo” stasera gli asini volano”, se domani qualcuno sostenesse, citandomi, che gli asini volano, direbbe una solenne cretineria in ogni modo.
Se dunque il Tizio, il Caio o il Smepronio vengono citati, non per questo quello che hanno scritto risulta vero.
In particolare, ricordo a Claudia Floris Leo che le due bischerate cosmiche che ha scritto su don Milani ( tra tutto il resto, purtroppo) cioè che fosse COMUNISTA e ANTICATTOLICO, sono e restano due bischerate comiche in saecula saeculorum.
Ancora nel commento delle 18.44, tocca leggere: “la sua adesione al comunismo”.
Ridajie. Ballista, e de coccio.
🙂 🙂 🙂
Don Milani defini pubblicamente il suo ves c ovo “un rimbambito indiavolato”,defini la chiesa uffi ciale:merda ‘Azione cattolica;merda.
I suoi degni fans proseguono nella ostentazione di superiorita’e ribellione luciferina e nell’ins u lto.Per Lorenzo Cuffini tutto e tutti,a meno che non siano d’accordo con lui,sono degni di insulto.
Quando si dice che i cattivi maestri fanno danni incalcolabili:qualunque imbecille che si sente comeDon Milani si sente autorizzato a trattare di “merda”chiunque non la pensi come lui.Qualunque imbecille crede chel’obbedienza ai superlori non sia unavirtu..Qualunque imbecille arrogante fa l’elogio dell’ignoranza e di disprezza il.sapere come classista.
Caro Don Milani che danni hai fatto!
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Veramente qui se c’è qualcuno che da anni, quotidianamente, ricopre di insulti dozzinali e ripetitivi il papa, la Chiesa, e tutto quello che non le va a genio, questa è Maria Cristina Venturi.
Dunque, non dar del tu agli altri, procedi nella tua opera di delegittimazione sempre piu’ smaccata e sconfitta in partenza.
Nel tuo infimo dimensionale, mi preoccuperei dei danni che fai tu.
“Ostentazione di superiorità e ribellione:”
Dì un po’, Maria Cristina!!
Ma sputar sentenze, accuse, giudizi e quaqquaraggini assortite- purchè RIGOROSAMENTE infamanti – sul tuo papa, tu che come me vali sottozero in autorità di fede, non la ritieni mica , per caso, lontanamente, una OSTENTAZIONE DI SUPERIORITA’ grande come San Pietro con le proiezioni blasfeme della natura sopra ?!!!
E dare al papa transeunte, sempre inesorabilmente il tuo papa, dell’eretico, del bestemmiatore, anzi del BESTEMMIATORE, del massone, del comunista( ne abbiamo un’altra che spare somarate, qui), tanto per citare alla rinfusa, non lo ritieni mica, per caso, lontanamente una RIBELLIONE enorme, quai quasi pari al manto da mongolfiera del Cardinal Dubiosus Sempre Nel Tuo Cuore?!
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Essignur……
😀 😀 😀
Si sarebbe potuto discutere sulle questioni reali: il suo era classismo se non comunismo? Il suo metodo che prevedeva anche la frusta (nei casi estremi, lettera ad una professoressa pag.82) era realmente educativo? ecc.
Grazie a qualcuno che ha preferito provocare scegliendo (non ho capito se a casaccio o con criterio) qualche citazione choc ci siamo persi un occasione di discutere tranquillamente su cose interessanti.
Sono veramente amareggiato.
Ho voluto curiosare in rete ed ho scoperto che anche ‘Libertà e persona’ avvalla la teoria della pedofilia ed accosta a don Milani la faccenda del Forteto.
Sulla questione pedofilia dice cose sagge il vicepresidente della fondazione don Milani di cui non ricordo il nome. Don Milani aveva un sacco di nemici che l’avrebbero messo volentieri a tacere, dice, se ci fosse stata una minima possibilità di accusarlo di pedofilia od omosessualità l’avrebbero sicuramente fatto. Dice inoltre che le lettere sono pubblicate da anni, bisogna leggerle integralmente, prendendo un brano fuori contesto si può far dire a don Milani quello che si vuole.
Il criterio c’era, eccome! E non è sfuggito a nessuno. Ed era quello di scegliere qualche citazione che fosse in grado di infangare una persona (don Milani), considerata sporca, comunista, non cattolica, ribelle.
Criterio perseguito con insistenza dalle solite persone devotissime e bigotte, che poi hanno cercato di aggiustare il tiro malamente, facendo un passo indietro e due in avanti.
È l’ ideologia applicata alla religione a fare agire così.
Ma, come bene ha detto Luigi in quella trasmissione, un prete come don Milani, anche se maltrattato dalla sua Chiesa, non è mai uscito dalla scena della società e della cultura italiana, e mai ne uscirà.
È stato anche lui un profeta nella sua breve esistenza.
Scomodo, nella sua franchezza, e originale, ma pur sempre “profeta”. Non capito ( figurarsi!) e non amato dalla Chiesa autoreferenziale che esigeva obbedienza. Non capito e non amato, ancora oggi, da chi fa riferimento a quella Chiesa lì. Mater, magistra e più di una volta “matrigna”, come nei casi di don Mazzolari e di don Milani.
Oggi riabilitato, quest’ultimo, grazie a papa Francesco, che sa riconoscere gli alti meriti di chi si adopera in ogni modo per eliminare, per quanto possibile, le ingiustizie. Tutte le ingiustizie, primariamente quelle sociali, che stanno alla base di tutte le altre.
Caro Usvelli anch’io sono amareggiato ma non sorpreso. Le due signore che imperversano su questo blog ogni giorno raccolgono in rete sui siti a loro congeniali le notizie a loro congeniali e poi letteralmente le vomitano qui. E’ una espressione forte direbbe Leone, ma scusatemi alla fine la ritengo la più appropriata dopo aver assistito a uno spettacolo così indecente. Spero che non proseguono su questo tono, sarebbe la fine di ogni confronto serio. Buona giornata a tutti.
Caro Enrico,
Hai ragione a scrivere che avremmo potuto discorrere, con più frutto, di altri aspetti.
Era questo senso delle mie ripetute richieste a Luigi.
Per due giorni la quasi totalità dei media cattolici hanno confezionato un santino, una vera e propria apologia, le uniche voci critiche qui riportate sono giudicate inappropriate e disgustose. Non era meglio una lettura equilibrata, che raccogliesse e spiegasse anche le obiezioni che nel tempo ha incontrato la persona e l’apostolato di don Lorenzo Milani?
Federico, si puo’ discutere su tutto e la figura di Don Milani è complessa, mentre Don Primo Mazzolari lo sento piu’ vicino, ma non in questo modo, questo blog è infettato dal virus della polemica fine a se stessa, senza costrutto, lo dico senza alcun
astio verso le persone, in fondo come disse bene Don Mazzolari, siamo tutti un po’ Giuda perché tutti abbiamo tradito il Signore..
Spero che guarisca il Blog…
Nell’ intervento su sat 2000 non mi sembra proprio che Luigi Accattoli abbia usato toni apologetici per Don Milani. E’ da li’ che si doveva partire, non dalla bassezza della polemica finalizzata al discredito delle persone.
Come ha detto lo steso Begoglio, non si tratta di cancellare la storia : e questo vale in tutti i sensi e in tutte le direzioni.
La cosa grottesca, con tutto quello che si sarebbe potuto discutere sui temi proposti dalla vicenda di don Milani e dalle sue parole, è che si è preferito partire da un balzano appello al papa perché disertasse la visita alla sua tomba e si è finiti a cercare di curiosare grufolando dentro le sue mutande….
La qual cosa, è nei fatti, la dice stralunga sulle reali intenzioni di dialogo.
Che, infatti, non ci sono mai.
Queste sono solo ulteriori conferme.
Quando si parla di personaggi che hanno diviso l’opinione pubblica, persone sul ricordo delle quali ci si continua a dividere, la sfida è presentare, oltre agli innumerevoli meriti, anche gli aspetti meno positivi e poi arrivare a presentare cosa possono insegnare a noi oggi. Questa era la sfida da cogliere.
Una volta le maldicenze sui beati e santi degli ultimi 2 secoli venivano dal mondo anticlericale, ateo militante.
Qui non stiamo parlando di beati o santi ma noto una certa analogia di atteggiamento
Restando all’immagine proposta da Andrea, ricordo però che nel processo di canonizzazione c’è/c’era la figura dell’avvocato del diavolo, che andava a valorizzare tutti gli aspetti problematici della vita e delle opere di un candidato.
Nei giorni scorsi c’è stata una beatificazione mediatica di don Milani e gli aspetti problematici sono stati del tutto ignorati. Chi li ha sollevati (i soliti ambienti critici verso il pontificato di Bergoglio), lo ha fatto con eccessi verbali e da una vis polemica fuori luogo.
Non era proprio possibile un approccio diverso, meno “apologetico”, più equilibrato?
Ho idea che anche gli estimatori di don Milani volessero il “santino” e non fossero poi interessati più di tanto ad approfondire la sua figura.
Ho usato prima la parola sfida: si trattava, per una volta, di mettere da parte la partigianeria che ci divide e cogliere la sfida che avevamo da parte. Nessuno lo ha voluto fare e mi dispiace.
Luigi non mi e’ sembrato apologetico. E lo dico non per rispetto per il padrone di casa.
“Il genere umano e, dal solo individuo in fuori, qualunque minima porzione di esso, si divide in due parti: gli uni usano prepotenza, e gli altri la soffrono. Né legge né forza alcuna, né progresso di filosofia né di civiltà potendo impedire che uomo nato o da nascere non sia o degli uni o degli altri, resta che chi può eleggere, elegga. Vero è che non tutti possono, né sempre”
Giacomo Leopardi
Pensieri, 1845.
Riguardo al blog e alle modalità di confronto tra opinioni diverse, sono rimasto colpito dalle parole espresse da Guido Mocellin su una discussione avvenuta su FB per iniziativa di Assunta/Nico e alla quale ho partecipato anche io.
La riporto sperando che nessuno degli interessati se la prenda.
https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/se-e-come-si-discute-sui-socialdi-come-pregare-il-padre-nostro
E’ possibile che anche qui si possa vivere quello spirito che viene ben descritto nella conclusione di Mocellin? Riporto le sue parole:
“Dopo averli letti tutti, apprezzo la natura aperta del gruppo di “amici” che si incrociano in questo profilo: pur evidenziando una certa omogeneità, non pare un gruppo esclusivo né escludente. Poi il rispetto: anche se l’argomento suscita una certa passione negli interlocutori, nessuno di loro trascende veramente, al massimo ci si concede qualche ironia”.
Luigi Accattoli ha ritenuto di risolvere il problema imponendoci di firmare con nome e cognome, forse però non è la soluzione migliore. Varrebbe la pena rifletterci su.
La posizione del cardinale Betori su don Milani che non va canonizzato perché “deve continuare a parlare a tutti”:
L’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, non ha dubbi: “fino a quando ci sarò io non si aprirà alcun processo di canonizzazione. Barbiana non sarà mai un santuario”, ha detto a Vicchio, subito dopo la partenza del Pontefice. Ancora Betori: “mi sembrerebbe di ingabbiarlo in un abito troppo stretto (tutto ecclesiastico); deve continuare a parlare a tutti. E ciò non significa sminuirne la statura eccezionale di uomo, di cristiano e di prete, come ci ha ricordato il Santo Padre, ma piuttosto riproporlo in libertà a tutti”.
http://ilsismografo.blogspot.it/2017/06/italia-il-cardinale-giuseppe-betori-su.html
Le parole del cardinal Betori a me paiono del tutto condivisibili.
La figura di don Milani non si presta alla santificazione nel senso ecclesiale del termine. La sua importanza, il suo carisma, sono di tutt’altro genere. Rimandano alla lettura nuova che lui fece delle modalità e dello scopo di educare; con l’intento prevalente di aprire la mente dei ragazzi e renderli consapevoli che l’istruzione non è un vuoto a perdere, ma serve a diminuire o eliminare del tutto la divisione fra i privilegiati che possono rivendicare una superiorità derivante dalla cultura che hanno, e chi invece si sente penalizzato dalla mancanza di istruzione.
Ancora oggi è evidente questa disparità, questa soggezione, anche se in misura minore. Magari lo capissero i ragazzi di oggi che frequentano la scuola malvolentieri.
E poi la figura di don Milani richiama fortemente al senso della giustizia sociale, che sembra un obiettivo politico ma non lo è.
Don Milani non era né di destra né di sinistra. Non aveva etichette di marca partitica.
Voleva l’uguaglianza che si legge nel Vangelo, amava i poveri sempre sottomessi e voleva affrancarli, abbastanza utopicamente, dalla condizione subalterna in cui la vita li aveva posti. E che lui sentiva profondamente ingiusta.
Trovo ineccepibile la posizione di Betori, che , peraltro, è l’unico deputato a parlare “con autorità” dell’argomento.
Di passaggio, segnalo a Maria Cristina che i reverendi abitatori dell’isola di Pathmos con grande enfasi e in stridente rossetto ieri proclamavano che ” una visita privata promossa a Barbiana dall’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori…. potrebbe mutarsi in una vera e propria “beatificazione” di questo cattivo maestro”…..
Quando si dice la profetica lungimiranza dei reverendi padri.
🙂 🙂 🙂