Trasferta a Povegliano Veronese dove ho tenuto ieri un incontro con il collega Lorenzo Fazzini di Avvenire su VIVERE DA CRISTIANI OGGI – tema che va oltre la mia portata – e richiesto di qualche suggerimento su come parlare ai giovani che non praticano più ho lodato le occasioni conviviali straparlando di “tavolate sotto gli alberi” e possibili primi approcci alla Bibbia dopo una pizzata collettiva. Credevo di aver detto un’idea insolita, ma stamattina don Osvaldo, l’ottimo parroco – accompagnandomi al Santuario della Madonna dell’Uva Secca e poi alla stazione di Verona Porta Nuova – mi ha descritto il Pranzo della Comunità che si farà domenica, non so se sotto gli alberi, con tavolate che raccoglieranno 400 persone, cento delle quali immigrate: “Perchè non vogliamo festeggiare da soli”. Salendo sul Frecciargento mi sono detto: “Se non c’ero io a buttare là quell’idea, mo’ che ci arrivavano!”
Alla Festa della comunità di Povegliano Veronese
23 Comments
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Caro dottor Luigi,ma lo sa che è proprio vero?se non c’era lei ad avere questa idea,neppure noi amici/colleghi ci saremmo mai arrivati!
Le spiego:almeno una volta al mese siamo un gruppo di amici e colleghi che si ritrovano per cena e dopo cena.Sempre più spesso i discorsi cadevano sulla religione (in generale) e su come oggi ci si pone davanti a Dio e alle Sue richieste per vivere la fede in pieno.Ebbene,dietro “consiglio” delle sue “Pizza e Vangelo” amico/familiari,abbiamo iniziato da un paio di mesi ad avere cene a tema e,visto il successo e l’entusiasmo che esse riscuotono anche presso altri a cui se ne parla,stiamo pensando di farle diventare bisettimanali o settimanali.Siamo un po’ stufi delle solite mostre,vernissages,bar o locali per tirar tardi!si prova molta più soddisfazione a scambiarsi idee,ad imparare insieme,a litigare con affetto ma sempre tenendosi per mano,anche quando si hanno fedi differenti!
La ringraziamo per averci insegnato,con il suo esempio,a stare insieme e a farlo diventare un momento di arricchimento reciproco.
“Tavolate che raccoglieranno 400 persone, 100 delle quali immigrate”: questa è la mia terra, regione dove – con buona pace dei “signori” della Lega Nord e delle loro pretese d’esserne i “portavoce”: “ma de che ?”, come dicono a Roma – impegno civile, spirito di fraternità, accoglienza e solidarietà sociale non sono solo parole ma fatti concreti, realizzati giorno per giorno, con tenace, silenziosa generosità da tanti sconosciuti operatori evangelici.
A “questa” terra sento d’appartenere con orgoglio: grazie, Luigi, d’avercene raccontato una pagina.
Buona notte !
Roberto 55
E grazie, anche, Luigi, per l’altro preziosissimo esempio che ci dai, che è la capacità di sorridere di se stessi. Buona notte anche da me.
EPPUR SI MUOVE…
( importante che non occorrano secoli per attuare le intenzioni )
Articolo di Orazio La Rocca su Repubblica di mercoledì 26 maggio.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/05/26/la-sfida-di-ravasi-un-luogo-per.html
Nasce “Il cortile dei Gentili” fondazione voluta da Benedetto XVI
La sfida di Ravasi
“Un luogo per il dialogo con i non credenti”
E’ bene ricordare che l’idea originale viene del Venerabile profeta Card. Martini che all’epoca del suo mandato in quel di Milano inventò e sperimentò con successo “La Cattedra dei non credenti”, da cui un libro dello stesso titolo.
“E’ bene ricordare”, dice Nino, da chi viene “l’idea originale” del “cortile dei Gentili”.
E se non c’era Martini “a buttare là quell’idea, mo’ che ci arrivavano”.
veramente l’idea originale del “cortile dei gentili” viene dagli Ebrei. Nel Tempio di Gerusalemme del tempo di Gesù, costruito da Erode il Grande,nel 20 a.C., c’erano tre portici o “atrii ” , procedendo dalla periferia verso il santuario interno il primo e più periferico era accessibile a chiunque e perciò era chiamato “atrio dei gentili”, potendo essere frequentato anche dai pagani .
ma il passaggio nel secondo atrio era severamente proibito ai non ebrei sotto pena di morte (i pagani dunque non potevano passare nell’atrio interno)
Il cosiddetto “atrio dei gentili “era il luogo di convegno per chi abitava a Gerusalemme per trattare gli affari, sentire le novità, un po’ come il foro romano.
Insomma era diventato un pubblico mercato, con i venditori che offrivano buoi pecore , i cambiavalute ecc. ecc.
Fu in questo atrio che Gesù, secondo il vangelo di Matteo, cacciò a frustate i
mercati e rovesciò i banchi dei cambiavalute.
poi il Tempio di Gerusalemme fu distrutto come sappiamo dai Romani e con esso anche il”cortile dei gentili”.
adesso il “cortile dei gentili “viene ricostruito in forma “metaforica”.
Ok! Mi arrendo.
Non ci ero arrivato, del resto leggo raramente il Libro di cui ho scarsissima cultura.
Ma grazie a te potrò recuperare.
Del resto il Venerabile Padre Carlo ha semplicemente copiato l’originale, purtroppo essere riuscito dopo oltre 2000 ad interessare i moderni gentili in quel della Milano da bere è stata una quisquiglia.
Nino, non ti adirare, ma dato che continui a indicare come “Venerabile” il card. Martini e non si tratta quindi di un refuso casuale, ti ricordo (sono più che sicuro che tu lo sappia) che tale titolo viene conferito (dal Papa) post mortem ai “Servi di Dio” nell’ambito di un processo di beatificazione, dopo il Decreto sulla eroicità delle virtù (o il martirio). Dato che il card. Martini, seppur sofferente, è vivo (per non dire che tu non sei il Papa) la cosa mi sembra per lo meno affrettata. Spero che mi crederai sul fatto che personalmente non cerco la polemica, tuttavia non capisco l’insistenza in primati e primazie. Tanto meno se, al di là della volonta, vengono ad alimentare la solita e stucchevole polemica ta “Papa” e “antipapa”.
Discepolo continua ad intervenire sui vari “post” del blog di Luigi Accattoli, come se nulla fosse, e, così, continua ad ignorare l’invito che il nostro comune padrone di casa gli/le ha rivolto, ancora giorni or sono (dopo il “bisticcio” con Principessa), a tendere la mano verso la stessa Principessa (invito ripreso e ricordato, a più riprese anche dagli amici Clodine e Rossocardinale, oltre che, per quel che vale, dal sottoscritto).
Perdonami, Discepolo, ma vuoi almeno avere la cortesia di rispondere ?
Buona serata !
Roberto 55
caro Roberto 55 chiedo umilmente perdono a te a, a Luigi Accattoli a Principessa ,a Clodine , tendendo non una ma due tre quattro mani.. scusatemi ancora se oso scrivere quello che penso.. scusatemi ancora se dopo essere stato trattato come un deficiente da Principessa ( “forse non eri del tutto sveglio. dopo il turno di notte”) ho osato difendermi.. scusatemi ancora se oso pensare con la mia testa e dire ciò che penso.. scustemi ancora se non mi prostro come un cortigiano servile dinnanzi a Principessa..(“oh come hai ragione cara, oh come sei brava , ti abbraccio ti bacio , ti saluto, ) scusatemi ancora se oso scrivere ancora su questo blog.. scusatemi ancora se esisto..
ti bastano come scuse Roberto55 ? o non bastano e vuoi sfidarmi a duello per l’onore e il buon nome di Principessa’ ? ti lascio la scelta delle armi!
Gerry
è un vecchio discorso che altri prima di te mi hanno puntualmente segnalato con le tue stesse argomentazioni che nulla hanno a che vedre l’animo e lo spirito con cui attribuisco l’aggettivo al Padre Carlo che considero un vero padre e maestro.
Se penso che a Licio Gelli, anche lui ancora invita, è attribuito lo stesso aggettivo mi viene il vomito.
Mamma mia, Discepolo …………………………: credimi, mi sento in imbarazzo per te.
Roberto 55
Caro Roberto 55,le fa molto onore(e mostra la sua fede)l’aver cercato un dialogo e una via di pacificazione nell’increscioso incidente che ha visto l’abbandono del blog da parte di Principessa,ma,se mi permette un consiglio,vorrei dirle di non abbassarsi a certi livelli:l’ironia stupida e patetica di cui è stata intrisa la risposta che le è stata riservata veicola una piccolezza d’animo e una meschinità di pensiero non comuni e mi trova compagno del suo imbarazzo.Passi oltre!,certa gente,seppure dicesi portatrice di fede,non è in grado di praticarla quando gliene viene concessa l’opportunità e dichiara essere una difesa l’attacco alle altre persone.Principessa sa che siamo in molti ad apprezzarla e a provare sincero affetto per lei.Neppure quando ci sono stati i troll su questo blog si era vista tanta arroganza e spocchiosità.Cosa vuole?ci sono persone che credono d’aver raggiunto l’apice della conoscenza sol perchè hanno studiato,perchè affermano di pensare col loro cervello e perchè credono di avere coraggio ad andare controcorrente,senza comprendere che a volte è il procedere insieme che richiede coraggio,fede e intraprendenza.A queste persone saccenti non giunge mai alcun dubbio che l’aver dimenticato le buone maniere e il cuore sia qualcosa di cui preoccuparsi.
Carissimo Roberto che dire: Ex abundantia enim cordis os loquitur. !
Ciò che avevo in animo dire è stato già egregiamente espresso da rossocardinale il quale si è fatto interprete del nostro pensiero. Aggiungere anche solo una parola a quanto detto vorrebbe dare eccessiva importanza a ciò che è gretto, inutile, banale e merita appunto indifferenza…Di gente con le caratteristiche di cui sopra, caro rossocardinale ne è pieno il mondo! Purtroppo, ce li troviamo alla posta, al mercato, in banca, sono mine vaganti, di quelli da tenere alla larga onde evitare di cacciarsi in un maledettissimo mare di guai! Questo è un blog e il dialogo è virtuale -per quanto dietro ad ogni nome ci sia un volto, una persona, un’anima- ecco, immagiamo cosa potrebbe accadere nella vita reale trovarsi faccia a faccia in un piccolo contenzioso [risolvibile tra persone buone e civili con una pacca sulla spalla] di fronte a gente che palesano tanta puzzolente arroganza. Allora due sono le cose: o trovi la persona in quel momento calma che accetta il compromesso o succedono le tragedie. Per questo la cronaca è zeppa di pagine nere e per futili. E’ d’uopo, quindi, quando ci si imbatte in simili calamità applicare una sola regola: ignorare le postille e andare avanti….anzi, siccome siamo cristiani, e lo siamo realmente, mettiamo in pratica il Vangelo: ” amate i vostri nemici…e se qualcuno ti leva il mantello, lasciagli prendere anche la tunica”, E’ difficle lo so, ma quando mai seguire Cristo è stato facile? Anche quanto è accaduto su questo blog a principessa merita una riflessione: non è la prima volta che discepolo insulta sena motivo alcuno, e la deve smettere di trattare le persone come ” bagattella di poco conto”…la deve smettere!
@Discepolo:” tendendo non una ma due tre quattro mani.. scusatemi ancora se oso scrivere quello che penso..”
Che discepolo pensasse non me ne sono mai accorta, francamente, uno che spara frasi del genere e con quel tono non può essere che un capra e una zucca vuota!
UN CAPRA…..(?) …no! non è un errore..
nel senso che, siccome son due -maschio e femmina li creò….più che Adamo ed Eva nella fattispecie abbiamo “pinca ponco e panco pinco”- diciamo che con un fava ho preso due piccioni !!?
Saluto tutti e incoraggio ognuno a esprimersi con gentilezza, che è rara sulla terra. Baso l’incoraggiamento sul fatto che in vita sono sempre riuscito a dire la mia – a volte anche vivacemente – senza alzare la voce. Se ce l’ho fatta io, che sono uomo meccanico e di piccolo affare, ce la può fare chiunque.
Uriah Heep, praticamente.
eh già! Master Leonard….
Uriah Heep ? Il gruppo rock degli anni ’70 ?
Roberto 55
Mmm … demonologhe dilettanti, rockettari di mezza età … ma in che bar sono capitato?
Ma che, niente niente, preferivi Orietta Berti ?
Roberto 55
Ahhh AHhhh…a me piaceva l’Oriettona nazionale, le sapeso tutte ai tempi di suor sorriso e siccome avevo una discretuccia vocetta tutte le recitine di fine anno me le facevano sorbire a me: che tragedia erano per me quelle sibizioni, una vera tortura..e vabbè.. fin che la barca va lasciamola andare….quando l’amore viene il campanello suonerà!!! Preferisco farlo tacere , “gli uomini… che mascalzoni!”