Alberto Ablondi: “Toccherà prima a te o a me?”

Un uomo anziano e malato – che è anche un vescovo – parla della morte a una cugina vicina a morire e le parla con le parole d’ogni giorno ad ambedue familiari, essendo egli sceso da ogni cattedra per propria scelta già prima del pensionamento e della malattia. E’ Alberto Ablondi che fu vescovo di Livorno dal 1970 al 2000 e che ora ha 85 anni, non è autosufficiente, ha difficoltà a parlare e a scrivere eppure non cessa dal predicare appassionatamente il Vangelo di Gesù Cristo. – La lettera alla cugina e il sito internet dove seguire le catechesi del vescovo Alberto nel capitolo 6, UNA RAZZA DI LONGEVI, della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto.

26 Comments

  1. fiorenza

    Anche lui, dunque, “parla laico”, “con le parole di ogni giorno”, come faceva il Signore. E come è naturale, in quella sua lettera, il trapasso dalle parole di ogni giorno alla poesia! Come si innesta facilmente Davide Maria Turoldo in quel “Ti ricordi, Maria Teresa, quando tornavamo dal villaggio…”. Perché questo è (credo) la poesia: la parola che uno può dire quando è “sceso da ogni cattedra”: parola- pane nostro quotidiano. Parola-sacramento.
    Sono contenta di aver scoperto le parole di questo eroico tenerissimo vescovo

    11 Dicembre, 2009 - 23:31
  2. plpl8

    A proposito di esercizi d’elasticità mentale…

    sul sito del vescovo (http://www.versoildivino.it) nella Presentazione trovo

    Allora, una catechesi senza catechisti e anche senza catechismi?Certo, perché abbiamo scoperto Un Altro, il vero catechista: Gesù
    e ancora
    Altro che attardarsi su testi preconfezionati, che spesso arrivano ai bisogni quando questi sono cambiati, o che distraggono dalla tragedia di tanti uomini e tanti popoli

    …anche se sono convinto che per improvvisare un assolo del genere, bisogna aver studiato molto la classica 😉

    11 Dicembre, 2009 - 23:58
  3. discepolo

    Non so se è un fatto del Vangelo ma vorrei segnalare questo fatto .
    Cremona, nella scuola multietnica si cancella il Natale.Molti alunni immigrati, la ricorrenza cristiana diventa” Festa delle luci” .
    Il nuovo nome per non urtare la sensibilità degli studenti di altre fedi.
    Per il maestro ” in una scuola ad alta concentrazione di bambini extracomunitari il Natale non deve escludere nessuno”.
    Giangiacomo Schiavi, che firma l’articolo sul Corsera , non pare molto d’accordo e finisce il suo articolo con la frase “Non bisogna vergognarsi a difendere qualcosa che abbiamo nel cuore”
    mi chiedo e vi chiedo chi è il vero cristiano? chi per non urtare la sensibilità degli altri ecc. ecc. chiama il Natale “la Festa delle Luci” o chi tenta di difendere “quello che ha nel cuore” ? La risposta non è così scontata.
    MC

    12 Dicembre, 2009 - 15:19
  4. discepolo

    POST SCriptum
    nella stessa pagina di giornale lo stesso giornalista firma un articolo sui preti pedofili irlandesi e sulla dura reazione del Papa sugli abusi del clero.: “Vergogna per il caso Irlanda, convocati i vertici della Chiesa di Dublino”
    Le due faccie della stessa medaglia? Due motivi di riflessioni per i cristiani di oggi ? Il Vangelo non è solo “belle notizie” ma anche riflessione e interpretazione della realtà, in tutte le sue sfaccettature…..la realtà non è semplice e il bene e il male non sono divisi con l’accetta come vorrebbere gli antichi e moderni Manichei…
    MC

    12 Dicembre, 2009 - 15:26
  5. FABRICIANUS

    Scusate, O.T.

    Dopo un “serio” problema informatico(le cose serie sono altre, chiaramente) sono tornato on-line. Colgo l’occasione per salutare Luigi e tutti gli amici e le amiche del blog!!
    Fab.

    12 Dicembre, 2009 - 16:38
  6. mattlar

    Uno scoop.

    12 Dicembre, 2009 - 19:06
  7. mattlar

    Posso darvelo?

    12 Dicembre, 2009 - 19:06
  8. Francesco73

    Che pena la festa delle Luci.

    Come si fa ad essere davvero accoglienti se si disprezza sè stessi e ciò che si ha di più caro, sino al punto di barattarlo con nullità insipide e grottesche?Dove sta la mia sincerità e la mia verità se per piacerti dico che tutto è uguale a tutto?
    Puah.

    12 Dicembre, 2009 - 19:08
  9. mattlar

    Oggi – 12 12 2009 – ricorre il 37mo gentliaco del nostro “Marcello”, la cui amicizia consiglio a tutti.

    ps oggi siamo amici esattamente da 37 anni ! E’ una cosa incredibile e bellissima, oltre che rara!

    12 Dicembre, 2009 - 19:08
  10. Nino

    Per i nostri fratelli ebrei quest’anno la “Festa delle luci” è dal 11 al 19 dicembre
    http://www.israele-turismo.it/Tourism_Ita/Tourist+Information/Discover+Israel/Holidays/Chanukah.htm

    La comunità ebraica romana la festeggia ogni anno con gioia e, per iniziativa delle precedenti amministrazioni comunali viene istallato un grande candelabro a 7 bracci in piazza Barberini dov’è la fontana.
    ———
    Mi fido di mattlar e faccio con piacere gli auguri a Marcello.
    ———

    12 Dicembre, 2009 - 19:50
  11. roberto 55

    Tanti auguri a Marcello !
    Un caro “bentornato” all’amico Fabricianus !
    Un saluto a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: la “Festa delle luci” mi pare una trovata francamente penosa.

    12 Dicembre, 2009 - 20:36
  12. mattlar

    la festa delle luci è già presa, oltretutto. Hannukha…
    Devo dire che mutatis mutandis ho un problema analogo a scuola (materna) di mio figlio quest’anno. Le maestre (tra le quali una laicissima!!!) hanno detto a noi genitori di trovare una storia da leggere il giorno della festa a tutti i bambini… avete qualche suggerimento? A me vengono in mente solo racconti che fanno riferimento al natale, d’altra parte preferirei non leggere altro… e so bene (per averne avuto precedente esperienza) che non sarà facile trovarne una… avete qualche consiglio?

    12 Dicembre, 2009 - 21:10
  13. FABRICIANUS

    Auguri a Marcello!

    Ciao Roberto55

    12 Dicembre, 2009 - 23:26
  14. Luisa

    Stasera al TG5 ho sentito una maestra di Cremona giustificare la festa delle luci pretestando che il Natale è diventato un Natale-consumo…ma bella mia…allora datti da fare per ridare a Natale il suo significato, dà il buon esempio, informa, spiega a chi non è cattolico, falli partecipare a questa Festa cristiana, e se poi dei genitori rifiutano che i loro figli cantino i canti di Natale, rispettali, ma non è di certo sopprimendo la festa di Natale a scuola che riuscirai a ridargli il senso che dici ha perso!
    Quanta ipocrisia . Lamentable!

    12 Dicembre, 2009 - 23:49
  15. principessa

    @ mattlar

    Prova con i racconti di James Herriott , veterinario inglese. Sono sempre storie bellissime e di facile comprensione per i bambini. Auguri

    13 Dicembre, 2009 - 0:31
  16. mattlar

    Grazie mille, Principessa e Nino. Attingerò alle fonti che mi indicate !
    matt

    13 Dicembre, 2009 - 9:17
  17. discepolo

    E consiglierei a Mattlar di cantare il canto del Ghana ” Funga Alafia ashe ashe”
    che si canterà a Natale nella scuola di Cremona invece di “Tu scendi dalle stelle” .
    I bambini saranno” tutti in circolo con un lumicino in mano , in segno di pace e canteranno “Funga alafia ashe ashe”.
    Applaudono in molti, tra cui naturalmente quelli della FGCI e di Rifondazione e il filosofo Giorello , e dicono che quella della “festa delle luci della scuola di Cremona è davvero un grande segno si sensibilità” perchè, ci spiega il filosofo Giorello “La difesa di una sola identità è paura del diverso e insicurezza verso se’ stessi”
    E cosi’ noi, poveracci , che amiamo il Natale Cristiano, il racconto dalla nascita del Bambin Gesù, degli Angeli e dell’Adorazione dei Magi, il canto “ADESTE FIDELES” , i corali di natale di Bach e che preferiamo tutto ciò a Fedro e Calvino nonchè ai racconti (assolutamente insopportabili e insulsi) di James Herriot, nonchè alla mediodia del Ghana “FUNGA alafia ashe ashe ” siamo tacciati di essere paurosi e insicuri.
    Paurosì sì.. perchè la stupidità umana trionfante fa sempre paura!
    MC

    13 Dicembre, 2009 - 15:25
  18. principessa

    Cara Maria Cristina, evitero’ di risponderle come meriterebbe perche’ mi ritengo una persona bene educata e perche’ l’essere cristiani implica anche ascoltare chi non è concorde con me.
    Mi è stato insegnato che quando non ho nulla di gentile da dire circa una persona, o i suoi gusti, è molto meglio tacere. Gradirei facesse anche lei lo stesso.
    Auguri e cordialita’

    13 Dicembre, 2009 - 17:05
  19. Luigi Accattoli

    Mattlar principessa discepolo nino. Mia moglie – che è maestra e quest’anno ha una quinta – aveva questo stesso problema, di scegliere un testo natalizio accettabile da tutti avendo in classe un bambino ebreo e uno musulmano, oltre a vari figli di non credenti. Abbiamo cercato e infine trovato questa poesia di Vivian Lamarque (pubblicata la prima volta dal Corriere della Sera del 24 dicembre 1997):

    Neve che cammina

    Mattina cristallina di neve
    di Natale
    o che sia brina, o fosse
    farina? Guarda:
    passeri e uomini magri
    magri in lunga fila
    come bambini, chini
    affamati si sono, nel chinarsi
    a provare, le bocche un po’ imbiancati.
    Guarda: sembrano alberi di dicembre
    bianchi infarinati, neve
    che cammina. Sera di Natale
    metà bene metà male, notte
    a metà divina.

    13 Dicembre, 2009 - 18:15
  20. Luigi Accattoli

    Nessuno si scaldi o si offenda se il pianerottolo oggi funziona da laboratorio didattico in vista del Natale.

    13 Dicembre, 2009 - 18:21
  21. principessa

    Nessuna offesa caro Luigi, ma un “secondo me” avrebbe evitato quella che sembra una stroncatura e una sentenza sui gusti altrui. Del resto Mattlar aveva chiesto un consiglio di lettura per bambini, non di risolvere il problema dell’integrazione a scuola, che e’ ben più complesso e di cui ci preoccupiamo tutti. Ognuno di noi ha studiato nel suo campo e in quelli che sono i propri interessi personali ma questo non significa che non si possono avere anche dei gusti semplici che talvolta ti aiutano a rilassarti dalla fatica quotidiana. Notare sempre una critica da parte di Maria Cristina o di discepolo quando le cose non sono come pensano loro qualche volta può dare un tantino fastidio e ti fa interrogare sulla maniera di essere cristiani che si enuncia ma non si pratica.
    Comunque tanta cordialità, sempre. Siamo qui per camminare e crescere insieme…

    13 Dicembre, 2009 - 18:39
  22. principessa

    E, visto che ci siamo Luigi e che tua moglie è un’insegnante, mi piacerebbe capire le vere difficoltà che una maestra incontra.
    Quando ero bambina, nella mia classe c’erano bambine ebree, protestanti e non credenti (1965) e la mia maestra non ha mai avuto problemi nello spiegare a noi le religioni altrui e a loro che cosa fosse il Natale e perchè è così importante.Si celebravano le loro e le nostre festività con preghiere e letture adatte. Perchè oggi è così difficile?
    Mi pare di essere venuta su ( insieme alle altre 43 bambine) abbastanza bene, senza rinunciare alla mia fede e comprendendo anche quella degli altri.
    E con un buon livello di tolleranza e di difesa ben bilanciati.
    Un abbraccio anche a tua moglie, che mi ha fatto ricordare la mia amatissima maestra elementare con cui ho corrisposto fino a qualche anno fa quando lei è ritornata al Signore. Pare che la tua signora abbia la stessa sensibilità della signorina Emma.

    13 Dicembre, 2009 - 18:55
  23. Marcello

    Grazie a tutti per gli auguri per ieri (12/12) e una tirata di orecchie al carissimo mattlar che ha compiuto anche lui 37 anni il 6 dicembre… eh sì abbiamo solo sei giorni di differenza e per lunghi anni ci ha divisi soltanto un solaio.
    A proposito di coincidenze, anch’io ho una moglie che quest’anno ha una quinta! Lei si fa pochi problemi sul Natale perché è in una scuola di suore, ma nella “ateissima” scuola di mia figlia (2° elementare) il maestro (forse persino non credente) ha spiegato ai suoi alunni la storia di Gesù.

    13 Dicembre, 2009 - 22:46
  24. principessa

    Da quest’ultimo post di Marcello ( auguri in ritardo a te e mattlar!) mi pare di capire che una volontà costruttiva degli insegnanti possa, se non risolvere, mitigare un problema che comunque va affrontato con maturità, tolleranza e, guarda un po’!!, quell’ amore che Cristo tante volte ha predicato.
    Bravo al maestro di 2 elementare che, senza troppe storie, ha spiegato che è esistito Gesù ( che per alcuni è la vita stessa) e che, tra qualche tempo potrà anche parlare di Maometto, di Budda o di chi gli pare con lo stesso rispetto.

    13 Dicembre, 2009 - 23:32
  25. Clodine

    Ricordo come durante il tempo natalizio la scuola ferveva di canti, recite, composizioni di letterine zeppe di quei brillantini che ti lasciavano la pelle luccicante. Ricordo con tenerezza, ma anche angustia, il supplizio cui venivo puntualmente sottoposta a causa dei capelli biondi e l’espetto angelico, costretta a recitare in napoletano (io, che sono romana di generazioni) la famosa poesia di Sant’ Alfonso “Quanno nascette Ninno a Bettalemme”…. “era nott’ e pareva miezojuorno.Mai le stelle lustre e belle se vedetteno accossì;
    E ‘a cchiù lucente, Jett’ a chiammà li magge all’Uriente, de pressa se scetajeno l’ aucielle Cantanno de ‘na forma tutta nova…..È nato, è nato,dicevano, lo Dio che ‘nce ha creato!”..poi seguiva la famosa ninna nanna..con quel “dormi dormi” che era tutto un programma. E’un sacrilegio togliere ai nostri bambini questo incanto…che si fa attesa.

    14 Dicembre, 2009 - 10:22

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