Ai referendum darò tre “sì” ma voi ditemi perchè

Avremo dunque tre referendum, ne sono contento e immagino che segnerò tre “sì”. Aiutatemi miei bloggers a motivarli, se li condividete. O a ripensarci, se siete per il “no”.

65 Comments

  1. nico

    A scuola lo scorso anno gli studenti del liceo delle scienze sociali hanno fatto una ricerca sulla disponibilità e il consumo dell’acqua potabile nel mondo, con risultati vergognosi (per noi della società opulenta).

    Il referendum intende evitare che si compia il passaggio infausto dall’idea “acqua=diritto” all’idea “acqua=bene”.
    Se l’acqua è un diritto, deve essere garantita, a tutti, a prezzi equi.
    Connesso c’è l’impegno anche per noi consumatori a non sprecare e a non inquinare.
    Se l’acqua è un bene, è soggetta alle leggi di mercato, se ne remunera la produzione, si distribuisce se c’è interesse, e via di seguito.

    Certo, la seconda opzione garantirebbe maggior efficienza alle aziende produttrici e minori sprechi.
    Ma siamo sicuri che l’introduzione di questa idea non sia, a lungo termine, pericolosa per noi tutti (come tante altre idee connesse con la vita umana come “bene disponibile”, chiavi di accesso all’eutanasia, o all’IVG)?

    1 Giugno, 2011 - 16:14
  2. mattlar

    Non erano quattro?

    1 Giugno, 2011 - 16:39
  3. Marco

    Si ma gli argomenti sono tre.
    Acqua pubblica, legittimo impedimento e nucleare.

    Vota 4 SI e non sbagli!!!

    BERLUSCONI DIMISSIONI!

    1 Giugno, 2011 - 16:44
  4. Gioab

    Se dopo la prima caduta di Icaro per aver voluto volare troppo altro, e il conseguente sciogliersi della cera, nessuno ci avesse mai più provato, oggi non si potrebbero ammirare le meraviglie di questo pianeta dallo spazio. Nemmeno se i fratelli Wraight non fossero stati così perseveranti passando da un fallimento all’altro.

    Ma se le italiche cucuzze sempre pronte a seguire lo stregone di turno, essendo figli “bamboccioni” della cultura della rinuncia, quelli che vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, seduta al posto fisso, perché hanno poche idee e pure sballate anche dal punto di vista religioso, ammesso e non concesso che si arrivi ad un nucleare non pericoloso, per fusione e non per fissione, avendo rinunciato oggi a quella tecnologia futura, che faranno dopo, si daranno nuovamente le martellate sulle cucuzze per essere stati così poco pieni di dignità e intraprendenza come già accaduto ? Errare umanum est, perseverare est diabolico no ?

    L’ideologia è per quelli che sono senza cervello e purtroppo sono sempre la maggioranza. c’è sempre una mamma incinta…..

    “Ma il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito. La via dei malvagi è come la caligine; non hanno saputo in che cosa continuano a inciampare.” (Proverbi 4.18-19)
    Forse dovrebbero fare un referendum per eliminare anche i coltelli. Infilati nella pancia altrui fanno male !

    1 Giugno, 2011 - 17:19
  5. Al referendum non si può far mancare la propria voce di cittadini e saranno…
    quattro “SI”.

    Però… non dimentichiamo che siamo anche (e soprattutto) cittadini del “Cielo”…
    alziamo gli occhi anche un po lì…

    1 Giugno, 2011 - 19:35
  6. Marco

    Il Cielo del cielo!

    1 Giugno, 2011 - 19:48
  7. giordano

    Ai referendum voterò 4 SI e queste sono le mie motivazioni per i due quesiti relativi all’acqua:
    sono convinto che alcune cose debbano essere pubbliche ( ad es. la scuola, la sanità, la giustizia, ecc). Tra le cose pubbliche l’acqua potabile lo è dai tempi degli acquedotti degli antichi romani e le prove di privatizzazione in Italia e nel Mondo hanno causato, di norma, aumenti delle tariffe e maggiori inefficienze perché le aziende private, ovviamente, puntano a massimizzare i profitti.

    Non è scontato raggiungere il quorum necessario, anzi, all’ultimo referendum ha votato meno del 25% degli aventi diritto decretando un clamoroso insuccesso dello strumento referendario anche a causa di una sapiente strategia mediatica di mancanza di informazione abbinata ad espliciti inviti ad andare al mare, ma questa volta se tutti facciamo girare la voce si può raggiungere il quorum. Grazie Luigi.

    1 Giugno, 2011 - 20:43
  8. Marcello

    Voterò anch’io quattro “sì”.

    Il nucleare è troppo costoso (anche per quel che riguarda sicurezza e rifiuti) e -per ora- non è un gran investimento; il legittimo impedimento è una “zozzeria ad personam” e (anche se fosse una buona cosa) il cancellarlo è un segnale importante contro l’arroganza dei potenti; l’acqua (e questo è il quesito che mi lascia più dubbioso) in fondo la preferisco pubblica, soprattutto perché temo il prevalere dell’interesse privato su quello pubblico.

    Detto questo auspico l’innalzamento del numero di firme necessario per la richiesta di un referendum e l’abbassamento (o l’azzeramento) del quorum.
    I referendum sono una gran cosa. Sono un’iniezione di democrazia diretta e sono il più efficace strumento di lotta “antipartitocratica”.

    1 Giugno, 2011 - 21:29
  9. Nino

    Caro Luigi, quando le norme referendarie sono abrogative partecipare e votare è sempre DOVEROSO E SACROSANTO.

    Raccogliere 1 milione di firme è una roba sovrumana per chi organizza e per chi si fa registrare mettendoci faccia e firma.

    Non molti paesi hanno questo privilegio e disertare per far mancare il quorum è solo da poveri e piccini cardinali come Ruini.

    Andrò come sempre, e sai cosa voterò.

    2 Giugno, 2011 - 4:46
  10. Clodine

    Mi appello al senso civico degli italiani: non snobbate mai alcun referendum perché è l’unico strumento in mano al popolo -art 75 della costituzione- non per eleggere candidati di questo o quel vessillo ma per entrare a piè pari nel tessuto giuridico del nostro paese. A volte non si riflette abbastanza su questo importantissimo mezzo democratico che c’è stato dato affinchè il popolo abbia un ruolo eccellente, potente, sovrano, legislativo di petizione, di controllo e cancellazione circa gli abusi, su ciò che non ci piace!!

    Straordinario strumento…tutti dobbiamo andare a votare, alzare i nostri sederoni pigri e recarci alle urne senza indugio!! fACCIAMO PERNACCHIA A CHI INVITA AD ANDARE AL MARE!!

    E SE QUANTO APPROVATO DAL POPOLO NEL REFERENDUM VIENE STRAVOLTO DA UNA POLITICA PREPOTENTE: CON I FORCONI IN PIAZZA..CON I FORCONI !!

    QUATTRO SI ovviamente, ripeto QUATTRO SI -elementare watson- ci mancherebbe!

    2 Giugno, 2011 - 5:21
  11. Clodine

    Ah! le motivazioni.
    Sul nucleare, ce ne sarebbero un miliardo da elencare, a partire dal territorio della nostra penisola -incerto, instabile soggetto ai terremoti- e dunque negativo ad alcun tipo di impianto. Poi, basterà ricordare che non si sa come smaltire la monnezza di Napoli, ne dove installare un termovalorizzatore, figuriamoci una cattedrale atomica e figuriamoci le scorie!!! Puntiamo sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili: un passetto indietro, forse, per farne due avanti in termini di salute e vivibilità! perciò : basta!

    Sull’acqua giù le mani!! primo e secondo quesito del testo referendario. Adesso basta con i prepotenti che lucrano su questo bene che appartiene alla collettività ed è inalienabile: privatizzazione o affidamento ad un soggetto di diritto pubblico? Che ne pensate?…c’è da dirlo? Eppoi (secondo punto del ref. abrogativo) a che pro quel 7% che ci fanno sborsare e che entra di diritto nelle tasche dei papponi di turno…basta! Non si può fare..

    Legittimo impedimento….cosaaaa!!??? Legge ad personam coniata di fresco art 1 del 7 aprile 2010….Puoi anche essere papa re…Vai bellino!! Hai sbagliato?? Paghi…compari in udienza come un comune cittadino e ti fai giudicare! La legge DEVE essere uguale per tutti, e non forte con deboli e debole con i forti: basta!

    2 Giugno, 2011 - 6:10
  12. Clodine

    AH!! Il Berlusca a casa…si conceda un lungo riposo…per la pace del popolo italiano che non ne può proprio più..

    2 Giugno, 2011 - 7:18
  13. mattlar

    Viva l’Italia. Viva la Repubblica.

    2 Giugno, 2011 - 7:45
  14. Gioab

    Se il capo del governo venisse processato a fine mandato piuttosto che durante il mandato, la legge non sarebbe più uguale per tutti ?

    E se Cosima Misseri viene arrestata dopo 1 anno dai fatti o Danilo Restivo dopo 17 anni dal fatto, la legge è ancora uguale per tutti ?

    W la repubblica… delle banane e di chi se le mangia !

    2 Giugno, 2011 - 8:55
  15. Alexandros

    Sono felice che la Corte di Cassazione abbia impedito che si attuasse l’inganno dichiarato. Ora spetta al popolo pronunciarsi. Speriamo abbia la consapevolezza dell’importanza delle questioni. Io andrò a votare quattro sì, e per quanto mi è possibile ricorderò a tutti gli amici e i conoscenti che è fondamentale andare a votare in questa occasione.

    2 Giugno, 2011 - 8:56
  16. Gioab

    Nella Repubblica delle banane si fanno anche i referendum per abrogare una legge che non c’è !
    Con una legge uguale per tutti si processa qualcuno dopo 17 anni mentre il capo del governo per un reato che non c’è si deve processare domani mattina perché questa è democrazia delle banane. Na hanno mangiate troppe !

    Qualcuno ha dimenticato troppo presto le magliettie che recavano la scritta sono un C….one forse dovrebbero rimettersele in omaggio alla coerenza come quelli che vanno in cerca della dignità. Se la sono persa per stada e non sanno più dove ritrovarla.

    Si parla di crescita e nei paese seri la crescita corrisponde all’aumento delle strade, delle scuole degli ospedali, dei negozi, della popolazione e di ogni altra attività che produce un aumento del pil.
    Nella repubblica delle banane la crescita corrisponde alla diminuzione dei figli, della famiglie, dei matrimoni, dei negozi, degli ospedali, delle strade sempre più vecchie e logore, ma con l’aumento dei prezzi, dell’avidità e degli aborti.
    E’ sempre colpa delle banane. Sarà che fanno rinseccolire le meningi ? Forse per questo le scimmie ne magiano tante !

    2 Giugno, 2011 - 9:22
  17. Gioab

    Se il capo del governo venisse processato a fine mandato piuttosto che durante il mandato, la legge non sarebbe più uguale per tutti ?
    E se Cosima Misseri viene arrestata dopo 1 anno dai fatti o Danilo restivo dopo 17 anni dal fatto, la legge è ancora uguale per tutti ?

    Nella Repubblica delle banane si fanno anche i referendum per abrogare una legge che non c’è !
    Con una legge uguale per tutti si processa qualcuno dopo 17 anni mentre il capo del governo per un reato che non c’è si deve processare domani mattina perché questa è democrazia delle banane. Na hanno mangiate troppe !

    Qualcuno ha dimenticato troppo presto le magliettie che recavano la scritta sono un C….one forse dovrebbero rimettersele in omaggio alla coerenza come quelli che vanno in cerca della dignità. Se la sono persa per stada e non sanno più dove ritrovarla.

    Si parla di crescita e nei paese seri la crescita corrisponde all’aumento delle strade, delle scuole degli ospedali, dei negozi, della popolazione e di ogni altra attività che produce un aumento del pil.
    Nella repubblica delle banane la crescita corrisponde alla diminuzione dei figli, della famiglie, dei matrimoni, dei negozi, degli ospedali, delle strade sempre più vecchie e logore, ma con l’aumento dei prezzi, dell’avidità e degli aborti.
    E’ sempre colpa delle banane. Sarà che fanno rinseccolire le meningi ? Forse per questo le scimmie ne magiano tante !

    2 Giugno, 2011 - 9:24
  18. Marco

    Testimone eretico e pure berlusconiano.
    Stai proprio inguaiato Gioab!

    2 Giugno, 2011 - 9:50
  19. discepolo

    io credo che il referendum sul nucleare non dovrebbe essere fatto sull’onda dell’emotività e della paura anche se giustificate da quanto è successo in Giappone. negli USA per esempio l’amministrazione di OBAMA ha rilanciato il nucleare. fior di scienziati e di persone PERBENE 8 cioè non di pazzi che vogliano la distruzione dell’umanità9 sono a favore dell’energia atomica.
    Io non dico di essere sicura e invidio la tranquilla sicurezza di quanti votano sì senza pensarci un attimo..
    io invece ci penso, e ascolto anche cosa hanno da dirmi sull’argomento persone che ne sanno veramente molto più di me .. fisici nucleari in primis.. nessuno di voi si pone il problema se votare si all’inquinamento dato dall’energia che si ricava dal petrolio e dal carbone!!! eppure tali forme di
    energia siono mille volte più nocive per la salute del nucleare!!
    insomma penso che sul nucleare il cittadino comune non possa scegliere perchè non sa , non conosce tutta la profondità del problema .. la maggior parte delle persone sceglierà in maniera emotiva o ancor peggio ideologica.. il contrario della ragione .. ma scegliendo così si è davvero sicuri di perseguire il bene dell’uomo ????
    ‘ ripeto io ho molti dubbi sul nucleare non certezze e soprattutto SO di non SAPERNE abbastanza su questa questione e quindi di non essere in grado di scegliere a ragion veduta…
    so che molti bloggers mi sbraneranno per questo, ma fido in Luigi, persona
    ragionevole che ascolta tutte le ragioni..
    MC

    2 Giugno, 2011 - 10:40
  20. discepolo

    solo ubi humilitas ha accennato al “cielo” oggi.. eppure oggi è la festa dell’Ascensione di Nostro Signore..” una nube lo avvolse ai loro occhi e ascese al Cielo”
    festa ovviamente derubricata e sottovalutata dalla moderna concezione cristiana che pensa tutto si svolga qui in terra, e il cielo è solo un MITO..
    (una volta un sacerdote spiegò a mio figlio che “il regno dei cieli” è una metafora, un modo di dire per dire.. la società qui su questa terra.. mio figlio allora gli chiese. ma perchè allora Gesù non ha detto la società qui su questa terra? il sacerdote non seppe rispondere…)
    per chi ci crede ancora nel Cielo, buona festa dell’ASCENSIONE!!!
    MC

    2 Giugno, 2011 - 10:48
  21. giordano

    Con il disastro nucleare di Fukushima ancora in corso mi sembrava superfluo motivare il SI per impedire la produzione industriale di energia dalla fissione nucleare, tanto più che la Germania che pure ha investito moltissimi soldi in centrali atomiche ha deciso di spegnerle, TUTTE, anche le più moderne, entro il 2022.
    Comunque la mia motivazione al SI per impedire la produzione industriale di energia dall’atomo è la seguente ed è semplice e del tipo che più mi piaceva quando andavo a scuola, una dimostrazione per assurdo e quindi con un forte radicamento nella ragione.
    L’energia nucleare come può essere utilizzata oggi scalda l’acqua per fare corrente elettrica. Questo metodo genera talmente tanta dispersione di energia termica (oltre il 70% dell’energia termica prodotta viene dispersa nell’ambiente perché l’acqua riscaldata per far girare le turbine non può essere riutilizzata in quanto le centrali atomiche debbono essere costruite lontano dalle città) per produrre poca energia elettrica (meno del 30% del calore prodotto diventa energia elettrica utilizzabile) che se applicassimo, per assurdo, questo metodo di produzione di energia a tutti gli abitanti del pianeta la Terra non potrebbe sostenerne il carico termico (attenzione la cosa è realistica perché Cina, India e Pakistan hanno già la tecnologia atomica). Si alla ricerca sul nucleare da fusione a fini scientifici, ma no a produzioni industriali troppo inefficienti e con sprechi ed “esternalità negative” troppo grandi. Si al risparmio energetico. Si alle energie rinnovabili. Si ai cogeneratori che producono energia elettrica e anche acqua calda. Si a nuove reti elettriche intelligenti e paritarie per meglio sfruttare cogeneratori e produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
    Buona Festa della Repubblica Italiana!

    2 Giugno, 2011 - 11:03
  22. discepolo

    Certo, buona festa della repubblica italiana.
    oggi tutti festeggiano la repubblica italiana , pochissimi festeggiano l’Ascensione di Gesù cristo.
    ma di repubbliche nel corso dei millenni ce ne sono state tante e tante ce ne saranno, che sorgeranno e finiranno…, e fra duemila tremila anni chi se ne ricorderà più ????
    di Cristo uno solo….che è ETERNO!!!!
    come diceva il beato cardinale Newman :
    “Tra il tutto e qualsiasi cosa al di sotto del tutto vi è un divario infinito”

    MC

    2 Giugno, 2011 - 11:09
  23. Clodine

    Mia cara, la fede nel Signore Asceso al cielo trionferà sempre sulle necessità, è una fede, qualla, che non lascia mai le cose come sono. O sposta le montagne o trasforma le persone. Il che è un miracolo altrettanto grande…

    Ti abbraccio

    2 Giugno, 2011 - 11:29
  24. Nino

    “io credo che il referendum sul nucleare non dovrebbe essere fatto sull’onda dell’emotività e della paura anche se giustificate da quanto è successo in Giappone. negli USA per esempio l’amministrazione di OBAMA ha rilanciato il nucleare. fior di scienziati e di persone PERBENE 8 cioè non di pazzi che vogliano la distruzione dell’umanità sono a favore dell’energia atomica.”

    Per la grande maggioranza degli italiani, non si tratta di onda emotivq.
    Avevamo già votato e vinto in n referendum sulle centrali nucleari.

    Energia nucleare equivale a ENERGIA MORTALE certa.

    Puoi metterla come vuoi, indorarti la pillola con la solita banalità che ai nostri confini ve ne sono e tutto quel che segue, per cui tanto vale.

    Ma come cara MC, staminali e testamento biologico NO e megamultiolocausto SI?

    2 Giugno, 2011 - 13:02
  25. raffaele.savigni

    Anch’io voterò quattro sì all’abrogazione.

    2 Giugno, 2011 - 13:14
  26. Mabuhay

    E io ho gia’ votato quattro si’!
    I motivi? Me li avete gia’ dati tutti voi! Ciao

    2 Giugno, 2011 - 13:26
  27. giordano

    Grazie a “discepolo” per avermi ricordato la ricorrenza dell’Ascensione di Gesù al Cielo.
    Sono un po’ impreparato sulle Feste Religiose e su questa in particolare, così ho sfruttato l’occasione per ripassare. Si celebra 40 giorni dopo la Pasqua e da quello che ha scritto “discepolo” intendo che ha una particolare importanza per la collocazione fisica del Figlio in Cielo con il Padre.
    Buona Festa dell’Ascensione di Gesù cristo!

    2 Giugno, 2011 - 13:31
  28. Gioab

    @ Marco

    Non si devono giudicare le persone distinto Marco, si giudicano le azioni, i fatti che le persone compiono. Si giudicano in base ai principi esposti nella Parola e sulla base delle testimonianze, e delle prove. Mai sulla base delle emozioni e in caso di dubbio si assolve.

    In caso di fallimento e di mancato raggiungimento dell’obiettivo, si giudica sulla base delle azioni fatte per il raggiungimento dell’obiettivo, e anche se questi non è stato raggiunto si assolve. Se le azioni fatte sono corrispondenti ai principi esposti si assolve mentre si può condannare anche qualora l’obiettivo sia raggiunto ma ottenuto con i modi o metodi scorretti .

    Si, è proprio da inguaiati essere imparziali, mettendo da parte le emozioni o le preferenze personali e giudicare con giusto giudizio. Hai ragione.

    2 Giugno, 2011 - 14:34
  29. Gioab

    @ Marco

    Avevo scordato, sai perché secondo me è stolto cercare di processare il Capo del Governo durante il mandato ? Perché può reagire in una escalation di conflitto fra poteri che non facilita la ricerca della verità e inevitabilmente danneggia tutti e due.

    Se invece lo processano quando il mandato è terminato, è tutto più facile perché non avendo egli più poteri non può più reagire o se lo facesse potrebbe farlo solo in modo molto limitato e inefficace.

    Questo dimostra come chi decide di processarlo “durante” è manifestamente in mala fede atta solo a danneggiarlo, non a fare giustizia. Mentre se volessero veramente fare giustizia non avrebbero tutta quella fretta.

    Come abrogare una legge che non c’è perché già abrogata. E’ solo un dispetto che dimostra la poca nobiltà dei servitori dello stato sempre dediti a rimarcare il proprio privilegio e la propria incapacità.

    Questo rende piccoli ed contrario ai principi della Parola. E’la rivendicazione dell’egoismo del privilegio.

    “Ma il più grande fra voi dev’essere vostro ministro. Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.” ( Matteo 23.11)

    2 Giugno, 2011 - 14:47
  30. FABRICIANUS

    @discepolo

    Permettimi una precisazione:
    verissimo, oggi è la Festa dell’Ascensione, oltre a quella della Repubblica.
    Ma il calendario liturgico Romano ormai festeggia l’Ascensione la Domenica, quindi quest’anno, il 5 Giugno.

    Diversa cosa per gli ambrosiani come te, che con il nuovo Lezionario, la festeggiano oggi, esattamente 40 giorni dopo la Pasqua.

    Un abbraccio.
    F.

    P.S. ai Referendum sono orientato a votare SI’ a tutti e quattro, ma sul nucleare vorrei informarmi di più.

    2 Giugno, 2011 - 14:55
  31. Marco

    Gioab

    Costituzione della Repubblica italiana, Art. 3, comma 1:

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    Sul nucleare concordo con quanto affermato da Margherita Hack:
    http://temi.repubblica.it/micromega-online/margherita-hack-no-al-nucleare-in-italia-ma-si-alla-ricerca-puntare-su-rinnovabili-e-solare/

    Sull’acqua pubblica: io penso che disporre di acqua sia un diritto di ciascun individuo e dunque che il bene acqua sia di proprietà dell’intera specie umana. Per questo motivo voto si affiché tale bene resti collettivo e comunitario, non privato.

    2 Giugno, 2011 - 15:01
  32. giosal

    Le considerazioni che, da qualche anno, sono fatte in Usa sull’energia nucleare grosso modo sono quattro:
    – i costi di investimento e ritorno, comparati con quelli di altre fonti energetiche (oggi, da 1200 a 2500 $/kW – come es., circa la metà dell’installazione di un kW fotovoltaico in Italia);
    – la sicurezza dell’impianto (si parla di “quarta generazione”, tra un po’…Come dire ch nel futuro faremo impianti più sicuri… )
    – la sicurezza da attacchi terroristici
    – lo smaltimento delle scorie.

    Sul combustibile (Uranio 235) e il suo costo: da dire che le sue riserve, al ritmo dei consumi attuali, sono valutate tra i quaranta e gli ottant’anni. Significa che, via via che il materiale scarseggerà (o sarà sempre più profondo da estrarre) il suo costo aumenterà, come aumenterà d’ora in avanti quello degli idrocarburi.

    Lo smantellamento e lo stoccaggio degli impianti nucleari, a fine vita, nella generalità non è ancora stato pianificato (e i primi impianti furono costruiti negli anni sessanta: via via che inizieranno ad andare in pensione, comincerà una nuova serie di problemi…).

    Le scorie: nessun paese ha pianificato siti di stoccaggio in generale. Per ora, quasi tutte le scorie restano stoccate in “deposito temporaneo” presso gli stessi impianti (ossia, il problema esploderà al momento di dover smantellare gli impianti…Anche in Italia, gran parte delle scorie sono ancora ferme, da più di vent’anni, presso le quattro centrali dismesse).
    In Usa, a metà anni ottanta, il Congresso individuò un sito di stoccaggio negli Yucca Mountains (nel Nevada, lontano da Las Vegas). Ma la designazione non ebbe mai seguito operativo (ci vorrebbero anni, per preparare il sito), finché fu scoperto che il posto è percorso da alcuni acquiferi che, con il tempo avrebbero rischiato di portare in giro la radioattività. Così qualche tempo fa Obama ne cassò la designazione. Ma vi fu un ricorso da parte di Stati (non il Nevada) che sentono il bisogno di disporre di un sito allo scopo. Così la materia è in corso di discussione: http://www.nytimes.com/2011/03/24/us/24yucca.html?ref=yuccamountain
    Nel frattempo, dovunque, il materiale “scarico” ma radioattivo continua ad accumularsi presso le centrali…

    Sono d’accordo con discepolo: “il referendum sul nucleare non dovrebbe essere fatto sull’onda dell’emotività”. Nessun referendum lo dovrebbe. Anzi, i referendum dovrebbero essere occasioni di approfondimento degli argomenti come mai, da parte della popolazione.
    Ma alcuni nostri politici li vogliono proprio come non dovrebbero essere, quando non li vogliono affatto.
    Per quello che può valere, i miei saranno quattro SI.

    Mabuhay, hai già votato? Ci spieghi?

    2 Giugno, 2011 - 15:31
  33. Gioab

    @ Marco
    Ogni parere ha diritto di cittadinanza, ma perché mai pur avendo pari dignità per esempio i figli degli emigrati nati in italia sono considerati stranieri pur essendo vissuti qui per magari 15 o più anni ? come vede lei fa bene a citare l’Art. 3 coma 1 ma l’ipocrisia è sempre regnante sovrana malgrado la Costituzione.

    Le faccio una domanda su quanto affermato da Margerita Hack “si alla ricerca” ; e se con quella ricerca si trovasse un modo di utilizzare il nucleare in modo più sicuro ? Che fa continua a ricercare o lo usa ? E quale sarebbe il modo sicuro accettabile ? Dove posizionerebbe l’asticella ? Il successo è la somma dei fallimenti !

    Per quanto riguarda l’acqua, si riferisce a quella potabile o a quella non potabile ? E chi dovrebbe potabilizzarla e portargliela a casa, il comune con le mille poltrone di affaristi eletti e traffichini ? O qualche imbottigliatore lobbistico che ha sborsato qualche appetitosa mazzetta per metterla in bottiglia ?

    Lei potrebbe fare tutto da se, se la va a raccogliere con l’otre al pozzo, poi la fa bollire e quando si raffredda se la beve. Facevano così un tempo dopo averla filtrata. Sono sempre scelte per risparmiare, in ogni caso l’acqua sarebbe pubblica, nessuno gliela negherebbe neanche se fosse nel deserto, salvo che la fonte sia in qualche proprietà privata dove non le permettono l’accesso.

    Come dicevo tutti hanno diritto ad avere delle idee il difficile è riuscire a vedere come si realizzano. Il mondo non è fatto per le enunciazioni di principio, è fatto di duro lavoro e impegno per realizzare gli obiettivi e poiché l’uomo è divenuto “imperfetto” non può pretendere la perfezione da chi non ce l’ha. Anche se lo dice la Costituzione che è solo un pezzo di carta con idee nobili ma vetuste e fuori tempo.
    Provi a riflettere sul Padre Nostro e chiedersi perché mai dovrebbe venire un Regno ! Se fossero tutti così nobili e altruisti non ce ne sarebbe bisogno.

    2 Giugno, 2011 - 15:45
  34. @giosal
    Gli italiani residenti all’estero devono far pervenire il loro voto al Consolato d’Italia competente per zona al massimo per il giovedì precedente la consultazione in Italia, avendo ricevuto il plico per votare già da una settimana (quelli fortunati).

    2 Giugno, 2011 - 19:24
  35. Mariaelena

    Luigi, io mi appello ad una motivazione ELEMENTARE per giustificare il mio SI al quesito referendario riguardante il nucleare:
    non è la materia ad essere pericolosa (si, lo è, lo so, lo so), sono gli italiani ad esserlo.

    Ma voi vi fidate di chi costruisce strutture con sabbia di mare (la tragedia del sisma in Abruzzo avra insegnato qualcosa. Spero), materiale scadente, ecc.?

    Di chi, durante le prove di intervento in una simulazione di disastro nucleare (visto in una puntata di Iacona se ricordo bene), semplicemente non c’è alla sua postazione, a spingere il pulsante per dare l’allarme? E alla domanda del giornalista sul perché non fosse presente, così risponde: “No, questa prova era solo una messinscena ma se dovesse essere vero sarò presente, ve l’assicuro? GULP!

    No, dico, scherziamo?

    2 Giugno, 2011 - 21:31
  36. Clodine

    E che dire del termovalorizzatore d’Acerra che funziona per metà e alle due si blocca mandando in putrefazione tonnellate di rifiuti non potendo essere bruciati?..
    E della mafia, camorra, ndrangheta ne vogliamo parlare??
    Pensate che non mettano le loro zampacce luride sulle eventuali centrali?? Lucrando sui materiali, giocando sullo smaltimento delle scorie con la facilità con la quale si gioca su un tavolo da bigliardo.
    Il nucleare in Italia?? CHE DIO CE NE SCAMPI E LIBERI !!!..??
    Ci farebbero fare la fine del sorcio nel giro di un settennio….
    Per carità!!

    3 Giugno, 2011 - 3:27
  37. Mabuhay

    Giosal: ti ha gia’ risposto Principessa. Io sono tra i fortunati…. 🙂
    Grazie Principessa e grazie Lycop per il link.
    Ciao

    3 Giugno, 2011 - 6:57
  38. giosal

    Lycopodium su Vandana.
    Un paio di settimane fa Vandana Shiva è stata a Firenze, a “Terra Futura”. http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=93573
    Ha presentato, con Grazia Mammuccini e Giannozzo Pucci, la versione italiana di “Navdanya” (= nove semi), l’associazione che ha fondato in India vent’anni fa, a difesa della biodiversità e dell’agricoltura naturale. Il movimento, oltre a curare una cinquantina di banche delle sementi, raccoglie in India circa mezzo milione di piccoli agricoltori, che si ribellano all’imposizione dei semi da parte delle multinazionali. Semi da cui nascono piante che NON riproducono semi attivi, stravolgendo un principio base della vita – e anche dell’economia di sussistenza.
    Un grazie a Principessa e Mabuhay. Un caro saluto a tutti

    3 Giugno, 2011 - 8:54
  39. Clodine

    Mabu, risiedi all’estero tu?

    3 Giugno, 2011 - 11:19
  40. Io andrò a votare e dirò a tutti SI.
    I motivi sono facilmente capibili:
    Sull’acqua basta guardare l’unico caso di privatizzazione effettuato in Italia. Prezzo lievitato del 40% a fronte di investimenti nulli (voi avete visto un privato che disinteressatamente fa più dello stretto necessario?)
    Sul nucleare penso che l’Italia non se lo possa permettere… figurarsi, per tenerle bisogna avere l’eccellenza in sicurezza ed investimenti.. dove invece in Italia si specula su tutto specialmente sulla sicurezza (ricordate ad esempio l’ospedale de L’Aquila indicato come antisismico crollato miseramente?)
    Sul legittimo impedimento: la legge è uguale per tutti o no?

    3 Giugno, 2011 - 13:56
  41. giordano

    Visto che per la vittoria dei referendum l’unica incognita è il raggiungimento del quorum, che è nazionale, e quindi OGNI VOTO CONTA, faccio mio l’appello di Adriano Celentano ad Annozero: “se c’è qualcuno che il 12 e 13 giugno dovesse essere già al mare deve fare il piccolo sacrificio di tornare a casa, votare e ritornare al mare. Dopo, le vacanze saranno senz’altro più belle perché avrete gettato un’ancora di salvezza non soltanto per i vostri figli, ma anche per i figli dei vostri figli. E questa è una cosa che prima di dirvela io ve la sta dicendo la dolce brezza del cambiamento.”

    3 Giugno, 2011 - 18:53
  42. Mabuhay

    Clodine: si’! Sono molto piu’ spesso all’estero che in Italia, dove mi reco solo per motivi “maggiori”! Ciao.

    4 Giugno, 2011 - 6:26
  43. mattlar

    Ieri stavo pensando che l’ultimo referendum andato a buon fine dovrebbe essere quello del ’94. Da questo è stata data la stura al cainano.
    Il prossimo referendum che andrà a buon fine sarà quello del 12 13 giugno 2011. E siglerà la fine del cainano.
    Che strano destino: e poi dice che i referendum sono inutili!!!

    4 Giugno, 2011 - 9:07
  44. giosal

    Lycopodium: condivido appieno il pensiero di Binaghi, che poi è lo stesso espresso da Nino, nel successivo post sulla Festa della Repubblica (3-6, ore 13,36): bisogna smetterla di “pompare nelle orecchie dei popoli il mito della crescita illimitata…che presuppone infinite risorse” in uno spazio che, invece, è finito, e “pochi finora hanno capito che l’autentico progresso sta nel mettere in discussione questo mito, avviarsi verso una gestione austera delle risorse, una dimensione comunitaria della convivenza, un atteggiamento critico e non supino nei confronti delle opzioni tecnologiche e del consumo del superfluo… Questo, e non quello di cui si parla sempre a proposito delle moschee, è il vero scontro di civiltà…”

    Sulle centrali nucleari: un’affermazione a mio parere disonesta è che noi ne abbiamo bisogno perché le nostre tariffe elettriche sono maggiori delle altre europee.
    Che siano maggiori è cosa vera, e di cui anch’io vorrei conoscere la ragione, sicuramente dipendente da disfunzioni generali dell’intero sistema. Ma non è vero che ciò dipenda dalla mancanza, in Italia, di centrali nucleari: nel paese esistono impianti tradizionali con una capacità di produzione elettrica superiore del 50% a quanto si consuma. Solo che tali impianti sono tenuti spenti perché, per gli operatori, risulta più conveniente comprare elettricità dalla Francia.
    E la Francia, a sua volta, dopo averne usata quanto per lei necessaria, ha convenienza a vendercela anche sotto costo, in particolari ore del giorno: una centrale nucleare non può essere spenta semplicemente girando una manopola, come un motorino o un fornello. E, una volta avviata, l’energia va smaltita il più possibile. Ecco che la quantità in sovrappiù, in determinate ore del giorno, conviene perfino regalarla piuttosto che tenersela: pena l’accumulo di calore nell’impianto, che in qualche modo va eliminato se non vogliamo incorrere in conseguenze simili a Fukushima.

    4 Giugno, 2011 - 10:13
  45. Blas

    Il mondo a bisogno di acqua potabile e l´Italia la spreca perche bisogna agiornare gli impianti. ¿Chi paghera i nuovi impianti? Gli italiani o con le tasse o con il canone. Se tu credi che lo stato italiano ti riscuoterá meno per lo stesso servizio vota sí.

    L´energía diventa ogni giorno piú cara e in Italia non cé di sufficiente, puoi pagare le centrali nucleri di Austria, Francia e Svizzera e avere il rischio attraversando le Alpi, o puoi construire nuove, piu sicure in territorio italiano. (Pensa che dopo un terremoto grado nove e un maremoto su una centrale vecchia, di radiazione non é morto nessuno).
    Se credi che i tuoi vicini ti venderanno a piu buon mercato che lo stato italiano vota si.

    Un avvertimento esse poveri per Cristo porta in paradiso, esser poveri per propia volontá no.

    4 Giugno, 2011 - 20:34
  46. giordano

    @discepolo, sul nucleare scrivi ” ascolto anche cosa hanno da dirmi sull’argomento persone che ne sanno veramente molto più di me .. fisici nucleari in primis..”.
    Per me va bene ascoltare chi ne sa di più e per non ascoltare solo i fisici nucleari, che in tempi di conflitto di interessi 😉 e lavoro che scarseggia non terrei proprio in primis, proporrei di tenere in buona considerazione anche l’opinione espressa oggi dall’Associazione italiana di oncologia medica:
    “Gli oncologi italiani si schierano compatti contro il nucleare. Come anticipato nei giorni scorsi, arriva oggi dal congresso Asco di Chicago, il più importante incontro mondiale di oncologia, l’appello dell’Aiom, l’associazione italiana di oncologia medica, a votare sì al referendum del 12 e 13 giugno. «Il nucleare è la cosa più cancerogena che esista – sottolinea il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono – e non è controllabile, come ha dimostrato Fukushima. Lasciamo stare le centrali, puntiamo sulle energie alternative, che sono poco inquinanti e non presentano i rischi enormi per la salute che ha il nucleare».”

    4 Giugno, 2011 - 20:38
  47. Leonardo

    Non che mi illuda che serva.
    Ma siccome ogni tanto passo ancora di qua a vedere se c’è ancora qualche segno di vita intelligente (quasi niente, direi), a scarico di coscienza mi permetto di suggerirvi di andare a vedere cosa dice del referendum sull’acqua una persona che quella legge la conosce davvero e il cui nome non dovrebbe far scattare in voi riflessi pavloviani: dico Franco Bassanini, di cui potete leggere, ad esempio, una breve e chiarissima intervista al Corriere del 24 aprile scorso.
    Fatto. Con le opere di misericordia spirituale per oggi sono a posto.

    5 Giugno, 2011 - 16:20
  48. Nino

    Sull’acqua.
    Si dice e si sa da decenni che ioltre il 30% e passa della risorsa idrica dell’italietta finisce in sprechi per deficit di condutture mai manutenute dai comuni.
    Di altra significativa percentuale in mano alle mafie si sa meno, ma sempre di acqua pubblica si tratta e la ruberia è nota a politici e magistrati.

    Domanda: quello che insulse classi politiche non sono riuscite a risolvere in decenni ( sprechi, mancata manutenzione, mafie, ecce ) Lo risolve il bravo privato come Caltagirone, per cui il genero PF Casini vota 3 si e un NO
    ( quello per l’acqua pubblica) ?

    Oppure, anche se sembra utopia, è possibile che una nuova generazione e nuove teste a capo di pubbliche amministrazioni, controllate da cittadini finalmente non più sudditi riescano a fare que che il decenni i loro nonni e padri non sono riusciti a fare?

    Voglio sperare di SI.

    Due note integrative :
    -1 In alcuni comuni del Lazio gli acquedotti sono gestiti da privati, ebbene l’acqua è carica di arsenico ed altre porcherie ed è diventata non potabile
    -2 L’italia, dopo i paesi arabi è il secondo paese al mondo per consumi di acqua minerale malgrado sia tra le nazioni in surplus di acqua.

    Meditate gente.

    Infine, l’amico Franco Bassanini non è il Padreterno, e non è detto che come quel genio rincoglionito del Prof. Battaglia sul nucleare non sia sensibile alle sirene delle lobbies.

    5 Giugno, 2011 - 16:45
  49. Nino

    Sul nucleare, sull’acqua e in genere sulle risorse comuni del pianeta.

    Possibile che i problemi e lo sviluppo della GLOBALIZZAZIONE riguardino solo il mercato e i verbi: vendere e comprare e non il Dissipare?

    Il nucleare, il petrolio e il carbone ovvero le fonti energetiche inquinanti e mortifere, non sono più solo problemi del singolo paese ma del PIANETA, cioè dell’umanità il cui interesse è vivere al meglio ricostruendo quel paradiso terrestre che ha avuto in regalo senza alcun merito.

    Anche se questo confligge con gli interessi di multinazionali e oligarchie egoiste, cieche, sorde e miopi circa il futuro del pianeta e dei suoi abitanti, gli uomini di buona volontà debbono prendere il pallino e fare di tutto per salvare questo mondo cacciando il perfido satana in forma di consumismo e aviditaà che ci stanno portando alla rovina.

    5 Giugno, 2011 - 17:02
  50. giordano

    @leonardo
    La gestione del servizio idrico da parte di privati, in Italia, dove sperimentato, non sta portando ne efficienza, ne risparmi, ne qualità maggiore rispetto alla gestione da parte delle aziende pubbliche. La teoria di Bassanini e della commissione Attali va benissimo per nazioni dove il controllore pubblico studia capitolati di servizio vincolanti e li fa applicare.
    Abbiamo sperimentato anche il caso delle Autostrade gestite da Benetton. Di fatto il gruppo Benetton si è comprato i controllori dell’Anas che dovevano controllare il gruppo privato e verificare che avesse investito capitali nelle autostrade e così il privato invece di investire, bellamente, con le tariffe autostradali aumentate e senza fare investimenti nella rete autostradale si sta ripagando il finanziamento chiesto per comprare le autostrade.
    Si fidi Leonardo in Italia privatizzare il servizio idrico non migliorerà il servizio se prima non viene istituito in ente in grado di tenere sotto controllo i privati.
    Buona domenica e grazie per avermi coinvolto nelle opere di misericordia.

    5 Giugno, 2011 - 17:58
  51. giosal

    Credo che noi non siamo attrezzati a discutere delle grandi questioni dell’uomo e, quando ci si presentano, le trattiamo come si parlasse di una partita di calcio tra il Chievo e l’Anconetana.
    Blas (mi sembra) sintetizza in poche parole il problema dell’acqua: “Il mondo ha bisogno di acqua potabile e l´Italia la spreca perche bisogna aggiornare gli impianti. Chi pagherà i nuovi impianti? Gli italiani o con le tasse o con il canone. Se tu credi che lo stato italiano ti riscuoterá meno per lo stesso servizio vota sí”.
    È ovvio – per chiarire – che gli italiani pagheranno i nuovi impianti, INDIPENDENTEMENTE da chi li gestirà.
    Nel passato, finché li ha gestiti il pubblico, si sono verificate trascuratezze e formati carrozzoni indecenti (non certo dappertutto). Da qui nacque la proposta di rimbalzare l’incarico sul privato, dando per scontato che la sua gestione sarebbe stata più economica. Poi, quella realtà si è spesso mostrata diversa dalle aspettative. E così è maturato un ripensamento.
    Alcune grandi città europee, dopo l’esperienza della gestione privata, tornano indietro. In particolare proprio Parigi, la capitale di due delle principali multinazionali che lavorano nel settore: la Veolia e la Suez.
    Qui sotto un paio di siti per chi volesse leggere le ragioni parigine – simili a quelle paventate e, in vari casi, verificatesi in Italia, come ad es. ad Arezzo:
    http://paris-ile-de-france.france3.fr/info/veolia-remporte-le-marche-de-l-eau-49582202.html?paragraphe=5
    http://oggiscienza.wordpress.com/2010/03/01/acqua-pubblica-a-parigi-e-di-nuovo-realta/
    È mio parere che l’acqua, come bene universale, di principio dovrebbe essere in mani pubbliche, mani che vorremmo dotate di senso di responsabilità. Ma questo è proprio il punto debole di molti nostri amministratori, e di noi italiani in generale: che manchiamo del senso del bene comune, essendo indotti a considerarlo come bene “di nessuno”, piuttosto che come bene “di tutti”. Risultato: il bene comune è sperperato o trascurato (in genere, dalla tradizionale ideologia di “sinistra”), o più semplicemente viene privatamente rapinato (dalla tradizionale ideologia di “destra”). Che fare? Svegliarsi come cittadini: votare, e poi tenere d’occhio i nostri eletti. Non credo ci siano molte altre alternative.
    Leonardo: sono un estimatore di Bassanini da lunga data, ma forse in tale capitolo hanno ragione Nino e Giordano.
    Un saluto
    Leonardo: sono un estimatore di Bassanini da lunga data, ma forse sul presente capitolo hanno ragione Nino e Giordano- Un saluto

    5 Giugno, 2011 - 19:20
  52. Nino

    Dunque Leonardo e chi voterà Si al referendum sulla gestione degli acquedotti pubblici ha deciso di remunerare per legge il capitale investito da privati con il 7%.

    In pillole e ad uso del genio Leonardo, significa che il privato copre i costi, diciamo attuali, con i canoni attualmente pagati dai cittadini ai comuni a prescindere da quello che i Bassanini di turno dichiarano essere costi esorbitanti per la comunità dovuti a grandi inefficienze di gestione e ai costi di personale clientelare in esubero rispetto al reale fabbisogno.

    Quindi se 100 fosse il costo reale per gestire ACEA a Roma, per effetto delle inefficienze e dei surplus di personale il costo attuale è 130, riversato in canone e consumi per i cittadini.

    Così, nel nuovo scenario, Il privato si sostituisce e incassa 130 ma siccome è efficiente gli costa 100.

    Quindi senza colpo ferire ottiene un primo utile di 30 e come premio per i presunti miglioramenti strutturali che il comune, non corrotto e non corruttibile, dovrebbe monitorare si prende il 7% annuo su di un capitale ipotetico di 50 milioni di euro che fa 3,5 milioni/anno.

    Domanda può segnalarci il buon Leonardo in quale paese, non dei campanelli, si obbliga una pubblica amministrazione a garantire per legge il 7% o altra percentuale ad un una impresa privata per un servizio?
    Leonardo sa cosa significa impresa? E da grande esperto del mercato e di società dei consumi sa cosa significa INTRAPRENDERE?
    Può dire il rischio d’impresa dov’è in questo businnes case?

    Chiedo scusa a Giordano ma avevo già scritto il pezzo sulle Autostrade, non ANAS, consideralo un rafforzativo.

    Un esempio di come finirebbe è quello della gestione delle autostrade affidate in concessione al gruppo Benetton che dalla filatura si è dato alla più comoda e lucrativa esazione dei pedaggi.
    Sulla manutenzione e sulle migliorie strutturali che per contratto avrebbe dovuto apportare, ne parliamo un altro giorno.

    5 Giugno, 2011 - 19:41
  53. Leonardo

    Ringrazio il prof.Ceccanti per la segnalazione. Molte delle considerazioni espresse in quesl sito sono del tutto ragionevoli e le condivido. Solo, rimane per me incomprensibile la scelta di chi andrà alle urne per votare no al quesito referendario, essendo chiaro che quel voto in realtà ha l’effetto di un sì in quanto contribuisce al raggiungimento del quorum. Ma forse non lo capisco perché sono completamente estraneo a qualsiasi “mistica del voto”, che mi pare indegna di una democrazia, e, più in generale, incompatibile con una concezione laica della politica.

    Ci sarebbe poi un discorso più ampio, che mi piacerebbe una volta o l’altra poter fare, circa l’incongruità dell’istituto referendario (almeno nella prassi che ad esso hanno imposto per primi i radicali), rispetto all’impianto complessivo del nostro ordinamento costituzionale. Per farla brevissima: in un sistema come il nostro, in cui è evidente la scelta fondamentale di far esprimere al popolo la sua sovranità nelle forme e nei limiti propri della rappresentanza (quindi centralità del parlamento, ecc: non siamo la Svizzera!), l’appello diretto al popolo ha un senso soltanto su grandi questioni di principio e in materie sulle quali sia possibile effettivamente esprimersi con un no o con un sì perché i termini dell’alternativa sono semplici, netti e chiari a tutti. La riscrittura delle leggi tramite “chirurgia abrogativa mirata” inventata dai radicali è un obbrobrio, e bene fa il popolo sovrano a rifiutarsi di praticarla.

    6 Giugno, 2011 - 12:59
  54. Nino

    In mancanza di meglio:
    – no m’interessa il colore del gatto ma se prende i topi
    oppure
    – Faute de mieux, on couche avec sa femme

    —-

    Così come, che senso ha mantenere una legge che permette l’elezione di organismi istituzionali come ad esempio le province con il 42% dei votanti?

    6 Giugno, 2011 - 13:31
  55. Le mie riflessioni sul referendum/ Anzitutto andare a votare, poi due Sì e due No
    di Stefano Ceccanti
    Per i referendum penso che il nostro primo diritto e dovere sia andare a votare, anche se l’altissimo quorum è un ostacolo enorme alla validità della consultazione.
    Ricordo a tutti le parole di Aldo Moro in Assemblea costituente il 16 ottobre del 1947 sul valore del referendum che, secondo me, ci dovrebbero indurre a votare:
    «Il presupposto dal quale partiamo nell’atto di stabilire, come abbiamo stabilito stamane, il referendum è questo: la possibilità di un disaccordo, fra la coscienza pubblica e le Camere che di essa dovrebbero tener conto nell’attività legislativa. Quindi, è inutile richiamarsi alle Camere, è inutile dire che esse intendono bene qual è il loro dovere di fronte ad una legge la quale non corrisponde alla coscienza pubblica. Ammettere il referendum significa ritenere appunto la possibilità di questo disaccordo, la possibilità di questa minore comprensione da parte delle Camere nei confronti di una evoluzione della coscienza pubblica, la quale può manifestarsi ed operare fin dal primo momento in cui la legge è entrata in vigore…».
    Quanto al merito,capisco che un grande partito abbia bisogno di lanciare messaggi semplificati, come 4 Sì o 4 No, o comunque identici soprattutto sulla stessa materia, però il ruolo del singolo parlamentare che segue la materia è diversa e, fermi restando i doveri di non radicalizzare le differenze in una medesima comunità politica con una campagna pubblica di dissenso, di spiegare che si può arrivare dai medesimi princìpi anche a conseguenze parzialmente diverse.
    Il referendum impone, nel contempo, ai partiti seri di dare un’indicazione chiara di voto, ma chiama anche in causa l’autonoma responsabilità dei cittadini, compresi i militanti di partito che, quando non sono d’accordo con alcune indicazioni, hanno però il dovere di spiegare in modo serio e argomentato la propria posizione.
    Ricordo in ogni caso, prima delle mie conclusioni personali, che il Pd ha dato indicazione di voto per quattro Sì.
    1. Legittimo impedimento (scheda verde): un Sì convinto
    Su questo non vi annoio perché da tempo vi ho inviato le mie motivazioni. Se credete le leggete qui:
    http://www.landino.it/2011/06/perche-si-al-legittimo-impedimento/
    E’ vero che la Corte costituzionale ha depotenziato la legge, ma è bene dare un giudizio politico serio su questa catena di leggi ad personam: nel caso del legittimo impedimento si è persino assistito a un Ministro (Brancher) nominato solo per potergli far utilizzare la legge in questione in un suo processo…

    2 e 3. Acqua: A partire dal disegno di legge del Pd Sì alla scheda rossa, No alla scheda gialla

    Per orientarmi sull’acqua io sono doverosamente partito dalla proposta ufficiale del Pd che ha rappresentato un’ottima sintesi tra partito e gruppi parlamentari nello scorso novembre.
    Il Pd ha infatti una sua organica e ottima proposta sull’acqua, depositata alla Camera primo firmatario Bersani, n. 3865, la potete leggere qui:
    http://www.camera.it/Camera/view/doc_viewer_full?url=http%3A//www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp%3Fcodice%3D16PDL0047780&back_to=http%3A//www.camera.it/126%3FPDL%3D3865%26leg%3D16%26tab%3D2
    al Senato è la 2462, prima firmataria Finocchiaro, la potete leggere qui, il testo è identico, l’ho firmata anch’io:
    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=514688
    Questa proposta dice molte cose, tra cui all’art. 9 che l’autorità politica affida il servizio idrico integrato a soggetti che possono essere sia privati, sia pubblici, sia misti. Se non vi volete perdere nell’articolato, lo spiega bene la relazione a pag. 3. Il servizio è pubblico, nel senso che è delineato dentro regole pubbliche, governate seriamente da un’autorità, ma la gestione può essere di soggetti anche privati o misti, esattamente come il sistema scolastico pubblico si compone di scuole pubbliche gestite direttamente dallo Stato o dagli enti locali e da scuole paritarie, nella logica affermata dalla legge voluta dall’Ulivo (la 62/2000) e, per l’insieme dei rapporti pubblico-privato-terzo settore dal nuovo articolo 118, comma 4 della Costituzione che non fa coincidere interesse generale e gestione diretta del pubblico, così come l’insegnamento sociale della chiesa non identifica il bene comune con la gestione diretta della politica e si richiama ai principi di sussidiarietà e di poliarchia.
    Se usiamo la proposta del Pd come parametro è difficile sfuggire a queste conseguenze:
    la scheda rossa, che colpisce l’articolo 23-bis, sui “servizi pubblici locali di rilevanza economica”, del d.-l. n. 112/2008, già modificato nel 2009 (il decreto Ronchi) è una norma fatta male, che abbiamo provato inutilmente a modificare inserendovi l’Authority di controllo (emendamento che ci fu rifiutato perché non attinente alla materia…!!!) e che crea un sistema rigido di gare con affidamento a) a imprese private scelte mediante gara; b) a società controllate dall’ente pubblico, ma nelle quali un soggetto privato detenga almeno il 40% del capitale. Se salta restano comunque dei vincoli europei e si può costruire una regolazione più flessibile, come quella della proposta Pd (vedi l’articolo 9). Per questo credo sia giusto votare Sì.
    Invece la scheda gialla, che colpisce il primo comma dell’art. 154 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 (Norme in materia ambientale), dove parla di tariffa che tenga conto anche “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito” e non solo dei costi di gestione, vuole abrogare anche qualcosa che sta pari pari nella proposta del Pd (articolo 10 comma 2 lettera e”- remunerazione dell’attività industriale”), per cui sembra logico votare contro il quesito, con un bel No. Altrimenti si preclude del tutto l’ingresso dei privati e si creano peraltro problemi serissimi anche ai gestori pubblici per reperire risorse per gli investimenti sulla rete idrica.
    Comunque, siccome l’acqua è un tema complesso, per lo più articolato su due schede, Vi consiglio di leggere l’ampio dibattito pluralistico che trovate sul blog Landino
    http://www.landino.it/2011/06/no-ai-referendum-sullacqua-soprattutto-sulla-scheda-gialla/
    nonché le considerazioni analoghe alle mie di Pietro Ichino
    http://www.pietroichino.it/?p=15095
    e di Massimo D’Antoni
    http://www.leftwing.it/economia/343/acqua-e-liberta

    4. Quesito sul nucleare (scheda grigia): perché No
    Dopo l’intervento della Cassazione e in attesa di quello di domani della Corte Costituzionale, a quanto credo di capire, con riserva di verifica, siamo chiamati a votare se vogliamo in sostanza una rinuncia definitiva al nucleare. Ora, se è comprensibile un atteggiamento di prudenza nel contesto attuale, tuttavia non ci sono evidenze scientifiche univoche tali per cui la politica debba precludersi in futuro di esaminare anche tale opzione, in un mondo dove ci sarà sempre meno petrolio, dove nessun grande Paese extraeuropeo vi rinuncia e dove i Paesi europei vicini o non rinunciano al nucleare (come la Francia e quelli dell’Est) o, se lo fanno, come Germania e Svizzera danno l’idea di concepirlo come una moratoria temporanea.

    6 Giugno, 2011 - 16:37
  56. Nino

    Ringrazio il Sen. Ceccanti per la chiara esposizione e le motivazioni che hanno definito l’iter legislativo dei quattro quesiti referendari.

    Ed anche l’onesta con cui ha voluto anticipare la sua posizione circa il voto dei singoli quesiti, disgiunta dai 4 si indicati dal PD.

    Giusto interrogare la coscienza su questioni come quelle che abbiamo davanti, e regolarsi di conseguenza sia per i governati che per i governanti.
    Solo poche sintetiche osservazioni circa i due no che il Sen. Ceccanti ci ha preannunciato.

    Sull’energia nucleare
    -“se vogliamo in sostanza una rinuncia definitiva al nucleare.” Forse sbaglio, ma mi pare di aver sentito dire che ogni quesito referendario vincente o perdente può essere riproposto dopo 5 anni.

    Diciamo una sorta di estensione della moratoria deliberata dal governo all’indomani dei fatti giapponesi.

    Sulla remunerazione del capitale investito da privati
    La questione ha a mio avviso due aspetti.
    -Il governo, i partiti e chi rappresenta i cittadini, ovvero gli affidatari della concessione a terzi di una risorsa comune , hanno predisposto un businnes case con relativo piano finanziario?
    -Gli affidatari possono sapere come e perché si è stabilito un minimo garantito al gestore? Come esce la percentuale del 7% ?

    La Toscana ad esempio si sta orientando verso un azionariato a partecipazione popolare, potrebbe essere un’alternativa?

    Un’ultima considerazione generale.

    A me pare che la quota di maggioranza del PIL italiano sia prodotto dai soliti 4 gatti che da almeno mezzo secolo si arricchiscono con le concessioni e le commesse pubbliche vedi FIAT, Telecom, Mediaset, Autostrade, ecc. gente con giganteschi conflitti d’ interesse che incrocia poltrone, potere, consigli di amministrazione,presidenze, controllori di se stessi in un sistema autoreferenziale, anacronistico.

    Gente come i “balneari” che pagano canoni per concessioni demaniali di 5 mila euro l’anno e in soli tre mesi incassano 10-15 milioni. Abusivi e non che non accettano bandi pubblici di gara ma pretendono perfino 90 anni di concessione.
    Perché mai caro Senatore i privati dovrebbero invertire questa splendida ed efficacissima consuetudine nella gestione dell’acqua e di altri servizi pubblici?

    6 Giugno, 2011 - 21:36
  57. giosal

    Giusto, Nino! Ovvero, del comportamento di alcuni “privati” (e del pubblico che non controlla):
    http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_06/cronache_ecomafia_05ee5192-904c-11e0-bd7e-24c232303fed.shtml
    http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_giugno_7/scotti-arrestato-traffico-illecito-rifiuti-pavia-190814737496.shtml
    Fare i propri affari, anche i più turpi, in silenzio. Nascondere le cose sporche che in seguito, prima o poi, esploderanno sotto forma di catastrofi. I danni? Toccheranno a chi verrà dopo.
    Da Napoli a Pavia, da Roma a Milano il traffico dei tossici è dolce musica alle orecchie del malaffare. Anche i padani, distratti da anni di sciocche retoriche, rischiano di risvegliarsi immersi nel sudicio e nelle mafie.
    Con le teste che ci ritroviamo al comando in Italia, credo che accadrebbe/stia accadendo la stessa cosa per le scorie radioattive.
    Dell’acqua: quel 7%, di minimo, che la legge intende garantire come remunerazione del capitale investito, è parso strano anche a me, facendomi pensare che, alla sua origine, non ci sia tanto uno spirito attento al “bene comune” quanto un maldestro tentativo di succhiarlo.
    In Toscana, è giusto dall’inizio di questa vicenda che si è iniziato a parlare di una partecipazione popolare alla gestione, diretta (con azioni) o indiretta (con obbligazioni). Ad esempio, con un tasso (attuale) di remunerazione del 3%, ben sotto al 7, e pur sempre remunerativo per i tempi che corrono. Stiamo cercando di capire quali possano essere le forme migliori per creare il senso diffuso di “responsabilità”, offrire una ragionevole remunerazione e porre la popolazione nella posizione di controllore generale delle gestioni. La questione è materia di generale dibattito.
    Senatore Ceccanti, oltre a possedere lo “spirito” del problema e alla sua posizione di parlamentare, lei ha un ottimo profilo di costituzionalista, caratteristiche ideali per una ricerca del genere. Se verrà dalle nostre parti e vorrà darci una mano, sarà il benvenuto. Un caro saluto

    7 Giugno, 2011 - 14:22

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