Molti preti in Africa hanno figli da una o più donne: il rispetto del celibato è raro e nella loro cultura avere figli è un’opera degna – e quasi una necessità – per un vero uomo. Il fenomeno è stato finalmente riconosciuto da un episcopato importante, quello del Congo, che con un documento recente ha chiesto ai preti con figli di lasciare il sacerdozio e di dedicarsi “completamente” al figlio o ai figli da crescere. Nei primi commenti le affermazioni centrali di quel documento e una mia nota.
Africa: troppi i preti con famiglia -un documento dei vescovi del Congo
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Chiediamo a ogni prete che abbia un bambino. «Considerando, da un lato, i diritti e gli obblighi dei genitori riguardo la loro progenie e dei figli riguardo i loro genitori e, dall’altro, l’incompatibilità del ruolo di “padre di famiglia” con il ministero e la vita sacerdotale in regime cattolico romano, chiediamo a ogni prete della Chiesa-famiglia di Dio che abbia un bambino di occuparsene completamente e, per fare questo, di sollecitare la dispensa dagli obblighi sacerdotali presso il santo padre».
Il Regno-documenti 11/2022 ha offerto la traduzione italiana del documento Alla scuola di Gesù Cristo (cf. Ef 4,20). Per una vita sacerdotale autentica. Esortazione ai presbiteri sulla castità sacerdotale e sui diritti dei bambini e delle persone vulnerabili, pubblicato il 4 marzo di quest’anno al termine dell’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO).
Con questo testo l’episcopato congolese ha affrontato il fenomeno diffuso dei preti con famiglia, frequente nelle comunità cattoliche del continente africano. Una scelta di trasparenza che è stata intrapresa anche nella prospettiva della visita di papa Francesco, che avrebbe dovuto recarsi dal 2 al 5 luglio nella Repubblica democratica del Congo, che conta 47 diocesi cattoliche alle quali appartengono il 40% dei quasi 90 milioni di abitanti. Per chi non ascolterà l’appello dei vescovi alla coerenza di vita si prospetta la dimissione dallo stato clericale. Il viaggio del papa è stato poi rinviato a causa delle difficoltà di deambulazione di Francesco.
https://re-blog.it/2022/06/14/la-chiesa-congolese-e-la-castita-dei-preti/
Non ci sono statistiche. Su quanti siano i preti africani con figli – ovvero con una famiglia nascosta, che qualche volta è una famiglia poligama – non ci sono statistiche. Missionari di mia conoscenza affermano unanimi che “sono la maggior parte”, “quasi tutti” e che spesso “hanno figli anche i vescovi”. L’argomento è tabù e non se ne parla quasi mai pubblicamente: il documento dei vescovi del Congo è un’eccezione che forse potrebbe aprire un nuovo capitolo. Secondo alcuni buoni conoscitori del cattolicesimo africano, la questione del celibato del clero dovrebbe essere affrontato applicando all’Africa un diritto simile a quello delle Chiese orientali cattoliche, che prevede un clero sposato accanto a uno celibatario.
Per le linee guida della Santa Sede sui sacerdoti con figli – fenomeno che ovviamente non riguarda la sola Africa – vedi questa intervista di Andrea Tornielli al cardinale Beniamino Stella:
https://it.zenit.org/2019/02/28/figli-dei-sacerdoti-il-criterio-da-seguire-e-il-bene-dei-bambini/
La poca trasparenza è spesso conseguenza delle logiche di apparato. Talora si può finire per criticare giustamente una logica d’apparato precedente ma di fatto alla luce di una logica d’apparato nuova.
https://gpcentofanti.altervista.org/la-ferita-mortale-di-questa-civilta/
Anche in Italia cinquanta -sessanta anni fa c’ erano tanto preti con famiglia e figli : nei paesini di provincia erano frequenti. N piccolo paese dove e’ nato mio padre, in Toscana, tutti sapevano che il parroco aveva un’ amante e due figli.
In Africa e’ come se fosse lo stesso tipo di societa’ ma con cinquanta-sessanta anni di ritardo . Fra cinquanta anni anche in Africa arrivera’ la crisi delle vocazioni ,e in seminario ci andranno solo o prevalentemente certi tipi di persone. Come e’ successo da noi.
I problemi non si risolvono mai: risolto il problema del celibato dei preti se ne presentera’ un altro e cosi’ via all’ infinito .
Rif. 18.59 – Problemi mai risolti
La sociologia di “sana cucina di Voghera” porta ad ammettere che “certi problemi” non si risolvono mai (o con estrema difficoltà). Quel che era in Italia vari decenni fa (ante-concilio)
è adesso in Africa (almeno: in parti dell’Africa). E ciò che oggi difetta qui difetterà in ugual o maggior misura anche in Africa. Concordo in buona sostanza. E non c’è bisogno di invocare, né da una parte né dall’altra, papa Francesco.
E qualcuno si incarichi di far conoscere al cardinal Sarah questo documento dei vescovi congolesi.