“Accusà er Papa a Sant’Uffizio” si diceva a Roma per le cause perse: un motto tornato attuale con la cacciata del cardinale Müller dalla Congregazione per la Dottrina, che oggi fa il lavoro che fu del Sant’Uffizio. Da un paio d’anni crescevano gli appelli dei tradizionalisti al buon Müller contro le novità bergogliane tant’è che Francesco un giorno disse: “Per favore non andate ad accusarmi con il cardinale Müller”. Accusa e causa persa: proprio come voleva il motto. – E’ un mio “spillo” pubblicato oggi da “La Lettura” del Corsera a pagina 16. Nel primo commento una noticina d’accompagnamento.
Accusà er Papa a Sant’Uffizio
29 Comments
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Da sette anni il “Corriere della Sera” ha una supplemento settimanale di cultura intitolato “La Lettura” e dal primo numero a oggi io vi tengo una mini rubrica di “450 battute spazi inclusi” intitolata “Due parole in croce”. Queste rubrichette nel gergo redazionale sono dette “spilli” perchè sono piccole e dovrebbero pungere. Poche volte le ho riportate nel blog ma intendo farlo d’ora in poi, con il nuovo corso, nel quale di più che in passato riporterò quanto pubblicato altrove.
“Accusà er Papa a Sant’Uffizio” è un motto riportato da Giuliano Malizia a pagina 41 del volumetto “Proverbi Romaneschi” (Tascabili economici Newton, 1994). – “Per favore non andate ad accusarmi con il cardinale Müller” è una battuta di Francesco del 15 giugno 2016 in San Giovanni in Laterano durante il colloquio con l’assemblea del convegno diocesano su “La letizia dell’amore”: il cammino delle famiglie a Roma alla luce dell’Esortazione Apostolica Amoris laetitia.
A roma si dice che ” la cicoria der papa è medicina”
…..
Fijji mii cari, state bene attenti.
Sovrani in alegria sò brutti esempi.
Chi ride cosa fa? Mostra li denti.
[da Le risate der papa]
Giuseppe Gioacchino Belli
Non ride più tanto, pare, quando è in privato, piuttosto mostra i denti…
https://benedettoxviblog.wordpress.com/2017/07/07/papa-francesco-tra-veleni-e-congiure-in-vaticano-ha-spostato-il-tavolo-e-mangia-con-pochissimi-commensali/
Mah, chiamare col nome del Papa emerito un blog che pare essere la sezione vaticana di Novella 2000…
Caruccie come sempre le due Kessler.
🙂
Il pezzo gossiparo linkato è un festival del già noto e del si dice che, con l’immancabile ” cardinale anonimo”: in grassetto per sottolineare l’inesistenza della fonte.
Lo spostamento del tavolo di Bergoglio, eh, checcapperi, questo si che è uno scooooooooppone!!!
Se poi il tutto dovesse essere finalizzato a dire che in Vaticano i nidi di vipere abbondano, sai che grande novità….GPII era spiato tipo film di 007 e a Benedetto giocarono gli scherzi che sappiamo.
Ma il fingere di vivere su Cattapapalla è sport nazionale : giornalistico, webbarolo, bloggante e di chi, eccitatissimo, si ciba quotidianamente del ” fiero pasto” di cotanta rumenta.
🙂 🙂 🙂
Caro Henry, ancora una volta per il sant’uomo che è Benedetto vale massimamente il proverbio ” dagli amici mi guardi Iddio…ecc ecc ecc”.
Lo crocifiggeranno finchè avrà vita alle loro fissazioni, e , temo, anche dopo.
“Lo spostamento del tavolo di Bergoglio, eh, checcapperi, questo si che è uno scooooooooppone!!!”
🙂 🙂 🙂
Della serie: vado a cercare l’ago nel pagliaio per dimostrare che questo papa è brutto e cattivo.
Ma questa gente che va in giro per il web a cercare aghi nei pagliai dei gossipari non ha niente da fare di meglio?
Ci sono stoviglie da lavare, per esempio, e pavimenti da spazzare e armadi da riordinare e bei libri da leggere.
Caro Lorenzo, a proposito delle due carucce Kessler, mi hai fatto venire in mente questa canzone che arrischio a trascrivere qui di seguito, anche se temo di essere radiato dal sig. Luigi:
Hello boys!
Da Roma e da Milano
noi pensiamo al Vaticano
e cantiamo qui nel blog
come sempre pa-pa uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uuuuuuffà!
Se il papa più non ride
e i denti forte stride,
noi comunque ancor cantiam
con più forza pa-pa uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uffa
pa-pa-uuuuuuffà!
Buona notte!
Nessun cartellino rosso da parte mia un encomio.
😀 😀 😀
Sei grande, giuseppe di melchiorre.
Buona notte!
Bellissimo, Giuseppe.
Standing ovation!!!
🙂 🙂 🙂 🙂
Iniziamo con un soprannome, scherzoso, poi passiamo alla derisione e poi… Il linciaggio?
Il bullismo di gruppo non è molto diverso.
Esprimo solidarietà umana e amicizia a Clodine discepolo, qui bersagliate e oggetto di scherno, per aver osato esprimere idee diverse dal coro.
Ma quale linciaggio? L’ ironia (peraltro benevola) puo’ essere solo a senso unico?
Good morning a tutti
buogiorno Andrea
cristina vicquery
Non discuto sull’ironia benevola (e ci mancherebbe!) di Giuseppe, che tutto sommato è stato simpatico. Non mi piace la logica del gruppo che deride le uniche voci fuori dal coro (con l’intento di emarginarle, isolarle, azzittirle). La maggioranza che non accetta i dessensi, la diversità…
A me sembra bullismo, ma non insisto oltre.
Buona giornata a tutti.
Chiarisco un’altra cosa: il Dadaumpa è solo un’espressione creativa di Giuseppe, che ci può anche stare.
I bulli sono coloro che hanno inventato il soprannome “Kessler” e coloro che lo hanno ripetuto per ridicolizzare due donne, nostre sorelle in Gesù Cristo, che sono intervenute in questo blog per esprimere legittimamente e liberamente la loro opinione. Spero di essermi spiegato.
Caro Federico, buon giorno. Stavo per scriverti, ma mi hai preceduto. Effettivamente io, più che altro, volevo rispondere anche a Clodine che stimo, anche se il più delle volte non sono in sintonia con quello che scrive. Ma questo è un altro discorso. Per rimanere in tema, lei ha citato un verso del Belli, in questo caso riferendolo al Papa, che scrive “Sovrani in alegria sò brutti esempi”. Clodine ha mancato di rispetto per il Papa? No, per me scherzava, e. sapendola intelligente, sono sicuro che poi lei ha riso leggendo la mia parafrasi kessleriana. Ma tu parli di bullismo e linciaggio corali. Poiché, come mio fratello in Cristo, voglio bene anche a te, la prendo solo come una iperbole. Sorridiamo insieme, dai!
Buona giornata anche a te.
Ti sei spiegato benissimo, Federico, e sei in perfetta malafede.
Come peraltro ti succede sempre più spesso.
Ti difetta anche l’originalità, cosa non nuova, perché l”epiteto “bullo”- che dovrebbe essere liquidatorio- lo hanno già utilizzato, ripetutamente e a sproposito ( ma appunto per questo a ragion veduta, sperando così di non rispondere delle cose gravissime che quotidianamente rovesciano qui sopra )- è stato ampiamente utilizzato proprio dalle “due nostre sorelle in Gesù Cristo, che sono intervenute in questo blog per esprimere legittimamente e liberamente la loro opinione”. Come al solito ricicci ciccia riciclata.
Precisazione necessaria fatta, entro nel merito della questione.
Le due persone in questione possono anche essere Sante Subito e ricettacoli di ogni virtù cristiana spandenti soavi effluvi di beatitudine.Nessuna difficotà a credere che lo siano.
Qui sopra vengono, e si manifestano e si esprimono con quello che scrivono. Come ripetutamente indicato, e puntualmente, ( basta risalire all’indietro utilizzando la comoda funzione Archivio dove tutto resta a futura memoria)
la loro libera e legittima opinione è assai di frequente letame puro, calunnia, menzogna, falsità e diffamazione NEI CONFRONTI DELLA TUA, NOSTRA E LORO CHIESA CATTOLICA, NEI CONFRONTI DEL TUO, NOSTRO E LORO PAPA .
Se io vengo a casa tua e getto in faccia a te e ai tuoi una mestolata di concime maleodorante, non esprimo liberamente e legittimamente la mia opinione da fratello in Gesù Cristo: ti sletamo casa, punto e basta.
Quindi no: non ti sei spiegato affatto.
Chiarisciti le idee.
Caro Federico, stavo scrivendo e mi hai preceduto. Non te la prendere per la mia interpretazione iperbolica di quanto scritto da te nel precedente intervento
Mettiamola sul “tot capita tot sententiae”, non solo tra noi due…
Di nuovo buona giornata a te e a tutti.
Caro Giuseppe,
va bene così, figurati. Amici come prima.
Lorenzo,
ma ti rendi conto di quello che scrivi?
Vatti a rileggere cosa ha detto il papa del “bullying”.
Ti garantisco che se c’è malafede non è la mia.
Mi basta sapere a memoria quello che certa gente ha scritto e continua a scrivere qui sopra.
Mi rendo conto di ogni singola parola che ho scritto.
Non sarebbe male che facessi altrettanto pure tu, di quello che scrivi.
Se invece preferisci continuare con la tua propaganda, padrone.
Auguri.
Chiamare bulli coloro che hanno inventato il soprannome “Kessler” mi pare un tantino esagerato e siccome la “colpevole” sono io, sono qui a domandare che cosa c’e’ di male? le due signore hanno il pensiero e le opinioni unificate, e allora? essere definite gemelle e’ ora un’offesa?
Sono sempre piu’ contenta della mia scelta del silenzio.Non solo sul blog, anche nella vita quotidiana. Avere una conversazione soddisfacente e interessante con qualcuno sta cominciando a diventare merce rarissima. A tutto vantaggio dei prevaricatori, dei depositari della verita’ assoluta e di quanti si sentono sempre un gradino piu’ su. Ma fatemi il piacere!
Mia nonna diceva che se la gente facesse la meta’ di quel che dice di voler fare non avrebbe tre quarti del tempo che ha.
Saluti
Non è la parola in sé, il soprannome o la canzoncina simpatica: tutte cose divertenti e accettabili tra amici. È uso che se ne fa, deridere per umiliare, per chiudere una conversazione, per azzittire che trovo molto prossimo al bullismo.
Il silenzio è d’oro, si può evitare di usare parole scherzose per offendere.
Parafrasando Bennato…. W LA NONNA, Cinzia.
🙂
Mi duole procurare un dispiacere a MARIA CRISTINA VENTURI, ma visto che è solita linkarci i pezzi di Marco Tosatti come se fossero Verbum Domini, è necessario registrare un increscioso incidente informativo in cui lo zelante giornalista, ormai esclusivamente antiobergogliano di professione, è incorso in questi giorni.
Nel seguente pezzo:
http://www.marcotosatti.com/2017/07/11/cosi-e-stato-cacciato-muller-rivelazioni-di-1p5-sullultimo-colloquio-cinque-domande-e-poi-via/
Tosatti strombazzava urbi et orbi la ricostruzione della cacciata di Muller con tanto di dettagli e minuterie.
L’intera ricostruzione, con tanto di riferimento personale al suo nome, è stata smentita in toto dal protagonista , cardinal Muller, come si legge a questo link:
http://www.catholicnewsagency.com/news/cardinal-muller-refutes-claims-about-conversation-with-pope-98906/
Come si puo’ leggere dal primo dei link citati, un reticente Tosatti aggiorna il suo articolo in data odierna riportando una nota di smentita della sala stampa vaticana, ma si prende ben guardia di riportare l’articolo con le parole di Muller stesso.
MCV avvisata, MCV mezza salvata….
🙂
Tosatti a fine luglio dell’anno scorso è stato l’unico ad aver citato un articolo di LifeSiteNews sulla conferenza stampa che avrebbe tenuto mons. Gadecki dopo l’incontro del Papa coi vescovi polacchi a porte chiuse. Dico avrebbe perché nessun altro ne ha parlato (che strana conferenza stampa!) e quello che avrebbe detto il Papa non è cosa di poco conto. Stando a LifeSiteNews il Papa avrebbe detto che ogni Conferenza episcopale è libera di interpretare le encicliche papali.
Una bomba come notizia, così credibile che nessun altro l’ha data o ha ritenuto opportuno citare LifeSiteNews.