Stamane sono salito all’Eremo di Camaldoli tra una folla di abeti. Eravamo duemila. Avevo già fatto quella camminata nel luglio del 1968 e i duemila già c’erano tutti. Cinquant’anni come il giorno di ieri. “Che racconti?” m’interrogavano. “Abeti belli – rispondevo – io sono quello d’allora e svolgo altrove le lectio che ho imparato qui. Continuate ad accompagnare chi sale all’Eremo”. Guardandoli mi è parso di sentire un coro si sì.
Tra la folla degli abeti verso l’Eremo di Camaldoli
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E’ in luglio e agosto che la Fuci fa quassù le settimane teologiche e gli esercizi spirituali: non all’Eremo che è a 1100 metri ma nel Monastero, due chilometri più in basso. La settimana di quest’anno è sul tema
“Sete di vita”. Corporeità, sessualità, affettività
Gli esercizi spirituali sono intitolati:
“Un cuore in ascolto”. Il discernimento
Non ricordo il titolo della settimana del 1968 ma ricordo l’argomento: il sentimento della giustizia nei profeti d’Israele. E ricordo l’afflato delle meditazioni bibliche di don Benedetto Calati, ispirate al detto di Gregorio Magno: Scriptura crescit cum legente (La Scrittura cresce con colui che la legge).
Ho scelto di fare una vacanza nel Casentino – nei giorni metterò qui nel blog altre foto randagie – perchè è in programma una mia relazione nel monastero di Camaldoli, presso la Sala del Landino, il sabato 21 avendo a uditori un gruppo di ex fucini, sul tema:
L’anno V di Francesco. Primo bilancio di un pontificato di rinnovamento
A suo tempo metterò il testo o rinvierò a testi di analogo argomento che sono già nel blog.
Che bello! Il clima è sicuramente invidiabile! Forse per questo sono. accadute tante belle cose a Camaldoli!
E’ bello parlare con gli alberi, perché si può colloquiare con loro senza parole. E’ una sorta di comunicazione tra due anime, una specie di empatia.
A Camaldoli non ci sono mai stato, spero di poterci andare presto. Tienici aggiornati Luigi. Grazie.
Buona Domenica a tutti.
L’ora nel Vangelo di Giovanni, era il tema del convegno estivo che seguii a Camaldoli. C’era padre de la Potterie, c’erano migliaia di lucciole ai bordi della strada. Era il 1977.