Questo Gesù con la tettina di Maria in mano è nella chiesa di Santa Maria a Vallo di Nera, dove sono stato ieri, tornando da Roccaporena a Roma. “Segnati dallo Spirito. La Cresima come sacramento per il combattimento della vita” era l’argomento del quale avevo trattato, insieme al parroco teologo Giovanni Zampa, con il vescovo Renato Boccardo e i preti di Spoleto e Norcia. Tra le immagini di Vallo di Nera porto quella della cagnola Nuvola che mi ha accompagnato nella visita agli affreschi di Santa Maria tra i quali è la Madonna del Latte del Maestro di Eggi col Bambino che mostra il seno fecondo di grazie della Mater Ecclesiae. Nel primo commento la cagnola.
La chiesa era chiusa. “Suoni al cancello che c’è davanti e se Rina è in casa le apre”. La signora era nell’orto tra le insalate con la cagnola un tantino addormentata, ma appena la padrona ha preso dal chiodo le chiavi Nuvola s’è animata, orecchie dritte e coda a bandiera è corsa al cancello, ne è sgusciata fuori quando questo s’è staccato dal pilastrino ed è andata con sicurezza alla porta del chiostro. Ci ha aspettati sul gradino con l’occhio che prometteva meraviglie, è andata avanti e indietro per i bracci del chiostro come a dire “guardate questo e poi questo e poi questo”. Con lingua aspettante s’è collocata sulla scala della chiesa e poi dentro, padrona del campo. Sdraiata infine su un angolo del tappeto che è davanti all’altare.
Andate a Vallo di Nera e crederete d’averlo visto in sogno.
Bello sia l’affresco sia il significato: ” il bimbo mostra il seno fecondo di grazie della Mater Ecclesiae”.
Un giorno mi ero imbattuta in un quadro molto bello della Madonna che allatta, facendo una ricerca con google immagini ho scoperto che c’è ne sono tanti, tutti molto belli.
Inoltre da wikipedia: “Nell’Europa occidentale con il culto si diffuse inoltre l’uso di custodire nelle chiese come reliquie ampolle contenenti il latte della Madonna (il Sacro Latte), cui si attribuivano gli effetti miracolosi di restituire il latte alle puerpere che lo avessero perso.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_del_Latte
sorry ce ne sono, non c’è…
L’Umbria è veramente bellissima, varia, piena di sorprese.
L’Umbria , cara Antonella, la verde Umbria, è la terra dei santi, i più grandi Santi che la Chiesa celebri sono nati in terra Umbra. Terra di gente buona e accogliente.
Tutto ci parla, tutto è segno per chi sa leggere, anche il piccolo bambino dal volto simile a un giovane imperatore, il Cristus vincit , il Cristus Imperat, che ci indica il seno della madre Chiesa, sempre bella, giovane,senza macchia né ruga. Una madre, La Chiesa, che non farà mai mancare il nutrimento spirituale a chi è oppresso dal peso della vita e del peccato :” venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e vi darò ristoro”…
Tutto ci parla, tutto è segno per chi sa leggere.
l’abito lapislazzulo: un magnifico portale verso il cielo, verso l’eterna salvezza per coloro che nella Chiesa si rifugiano. La Salvezza eterna [il premio per chi ha saputo soffrire perdendo la propria vita, talvolta] per raggiungere la quale si deve necessariamente attraversare il Cristus Imperat di rosso vestito: Egli è « al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione » perché il Padre «tutto ha sottomesso ai suoi piedi » (Ef 1,21-22).
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm
“L’ultima prova della Chiesa “, dal “Catechismo della Chiesa Cattolica” capitolo II°
” Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.”
Tutto ci parla, tutto è segno per chi sa leggere, lo sapevano bene gli artisti illuminati che attraverso il simbolo, che svela e nasconde, ci hanno lasciato in eredità queste opere straordinarie, dense di significati teologici. Ma il mondo, che vive in superfice, non riesce ad interpretare i segni dei tempi.