A un anno dalla cacciata Libero Milone chiede giustizia

Libero Milone, già Revisore generale dei conti in Vaticano, licenziato con gravi accuse nel giugno dell’anno scorso, torna a parlare a nove mesi dall’autodifesa del settembre 2017, dicendo in sostanza: non sono sotto inchiesta giudiziaria in Vaticano, nè sono stato condannato, chiedo dunque d’essere reintegrato, o comunque riabilitato. Nei commenti il diritto e il rovescio di quest’ultimo atto d’una vicenda oscura. Per quello che vale l’opinione di un vaticanista, io la penso come Milone: urge un chiarimento.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Nuova intervista di Milone. Così Libero Milone ha parlato in un’intervista del 7 luglio a Skytg24: “Quest’ultimo anno per me è stato difficilissimo: sentirsi accusare gratuitamente di qualcosa che neanche potevo sognare […]. E’ un fatto che ha pesato tantissimo su di me e sulla mia famiglia e [ha comportato] un danno enorme dal punto di vista professionale per quello che mi riguarda. Io questo devo superarlo. Se poi il Santo Padre vuole continuare nella sua iniziativa [di riforma del settore finanziario della Santa Sede] io sono disponibile a collaborare perché penso che sia un progetto grandissimo”. Nell’intervista Milone conferma quanto aveva già detto nel settembre dell’anno scorso sui motivi del suo licenziamento: “Può darsi che non volevano che le riforme economiche piuttosto importanti che il Santo Padre ha voluto andassero avanti”. In occasione dell’intervista un legale di Milone mostra alla collega di Skytg24 Stefania Trapani un rescritto del Tribunale Vaticano che, a firma del Presidente e del Promotore di Giustizia, così recita: “A richiesta dell’interessato, si dichiara che a carico del signor Libero Milone, nato a L’Aja (Paesi Bassi) il 16 luglio 1948, non risultano agli atti di questo Tribunale, nelle sue diverse articolazioni, provvedimenti penali in corso di istruzione, né sentenze di condanna. Città del Vaticano, 19 maggio 2018”.

    http://video.sky.it/news/cronaca/conti-vaticani-caso-milone-processo-archiviato/v433579.vid

    31 Luglio, 2018 - 22:44
  2. Luigi Accattoli

    Il fattaccio del giugno 2017. Il 20 giugno dell’anno scorso erano state annunciate le dimissioni di Milone, da due anni Revisore dei conti del Vaticano, senza che venisse data alcuna informazione sulle ragioni della decisione presa “di comune accordo”: così era detto nel comunicato. Tre mesi dopo, con dichiarazioni ai media in data 24 settembre, Milone afferma che le sue dimissioni non erano state “volontarie” e che a esse era stato costretto con “intimidazioni”; che era stato accusato falsamente di peculato con l’esibizione di una ricevuta recante la sua firma contraffatta. Gli risponde lo stesso giorno un comunicato della Santa Sede che “prende atto con sorpresa e rammarico delle dichiarazioni” e afferma che “in questo modo egli è venuto meno all’accordo di tenere riservati i motivi delle sue dimissioni”. Il comunicato argomenta che Milone “esulando dalle sue competenze ha incaricato illegalmente una società esterna per svolgere attività investigative sulla vita privata di esponenti della Santa Sede” e che “messo davanti alle sue responsabilità, ha accettato liberamente di rassegnare le dimissioni”.

    31 Luglio, 2018 - 22:45
  3. Luigi Accattoli

    Ufficio vacante. Milone è stato cacciato ma non è stato sostituito. Il rescritto del Tribunale, che ho trascritto sopra, certifica di fatto che la decisione presa contro di lui fu amministrativa, non basata su risultanze giudiziarie, né avvalorata successivamente in via giudiziaria. Dunque siamo all’anno zero della vicenda: la parola di Milone contro il comunicato della Segreteria di Stato. Nell’intervista al “Corriere della Sera” del 24 settembre 2017 alla domanda “perché non ha sporto denuncia” Milone aveva risposto: “Non è escluso che ci si arrivi”. Secondo me la nuova intervista sta a dire che Milone prepara la denuncia. Se la richiesta d’essere riabilitato non otterrà alcun effetto [dal Vaticano la sua intervista non ha avuto risposta], egli ricorrerà alla magistratura.

    31 Luglio, 2018 - 22:46
  4. Luigi Accattoli

    Come mai non se ne parla. Perchè scrivo ora di un’intervista data da Milone 24 giorni addietro? Perché non la conoscevo. Non l’avevo vista e nessuno dei siti che consulto e dei giornali che leggo ne aveva parlato. Me l’ha segnalata un amico e l’ho ritenuta interessante. Forse sono il primo che ha trascritto in italiano dall’audio e da un fermo immagine le parole che ho riportato nel primo commento.

    Crux ne aveva parlato – anch’esso in ritardo – il 28 luglio: https://cruxnow.com/vatican/2018/07/28/vaticans-ex-auditor-ready-to-return-says-its-not-too-late-for-reform/

    Qui invece un servizio tempestivo del National Catholic Register: http://www.ncregister.com/daily-news/vatican-withdraws-charges-against-former-auditor-general

    1 Agosto, 2018 - 1:16
  5. maria cristina venturi

    https://roma.corriere.it/notizie/politica/17_settembre_23/libero-milone-volevano-arrestarmi-ecco-mia-verita-sull-addio-vaticano-e4314860-a094-11e7-bad7-1b467cbbafcc.shtml

    “Non potevo più permettere che un piccolo gruppo di potere esponesse la mia persona per i suoi loschi giochi. Mi spiace molto per il Papa. Con lui ho avuto un rapporto splendido, indescrivibile, ma nell’ultimo anno e mezzo mi hanno impedito di vederlo. Evidentemente non volevano che gli riferissi alcune cose che avevo visto. Volevo fare del bene alla Chiesa, riformarla come mi era stato chiesto. Non me l’hanno consentito…».

    1 Agosto, 2018 - 11:21

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