“La stella parla adagio e il coyote grida forte“: saluto Roberto Roversi – che lascia il pianeta – con questo verso che scrisse per Lucio Dalla e che mi pare dica qualcosa del pianeta e della sua ubicazione nell’universo.
A Roversi: la stella parla adagio e il coyote grida forte
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Con tutto il rispetto per il poeta Roberto Roversi e per Lucio Dalla, l’urlo del coyote in questo momento mi fa pensare solo alle urla dei miei pronipotini (due anni e tre mesi) lasciati ieri sera dai genitori “in libera uscita” in casa dei nonni. Eppure, nonostante tanto fracasso, era possibile sentir parlare le stelle.
“L’Italia sepolta sotto la neve” con il titolo “Trenta miserie d’Italia”.
“Appartengo alla schiera, non folta, convinta non solo che si possa ma che si debba morire per la così detta “patria”,…” La pace universale è l’utopia sovrana e solenne dei vecchi sapienti, e solitari, assisi davanti alle grotte delle alte montagne. ” (Roberto Roversi, 2011)
Avrebbe dovuto dedicarla al papa che va predicando la ragionevolezza dei mussulmani.
Tre i miei incontri a distanza con Roberto Roversi. Il primo attraverso un’antologia della rivista OFFICINA, della quale era stato fondatore (insieme a Leonetti e Pasolini) ed editore. Il secondo nella pagine di un’altra antologia, intitolata MANUALE DI POESIA SPERIMENTALE a cura di Guglielmi e Pagliarani, pubblicata dalla Mondadori nel 1966. Il terzo nelle parole delle canzoni di Lucio Dalla. Solo questo terzo incontro ha avuto durata.
Viviamo alle origini del mondo
umidi di brina di caverna
[Roberto Roversi, Il sogno di Costantino, da Dopo Campoformio, Einaudi 1965 – poemetto riportato nell’antologia di “poesia sperimentale” citata al commento precedente, pagina 217]
Altre parole di Roversi, dallo stesso poemetto del commento precedente – qui si sente Leopardi:
… per salite un poco arse prima
poi forre erbose, scatenati silenzi,
fra alberi e soli immensi …
Altre ancora, dalla stessa fonte:
… case
dentro cui nudi mendicanti
muoiono nella luce orgogliosa dei santi…
… nell’occhio della notte folgorata…
… gli infuocati riflessi del mistero
si compongono adesso nella gioia…
… L’uccello della notte
fa lutto sulle colonne…
… Pochi segni indicano noi all’ombra che segue…
… Mai fu così prossima la fine…
… più pazienza dell’uomo verso l’uomo…
… Non c’è pietà, se non dimenticare…
… Essere stati vivi sarà inutile? …
Grazie di tanti splendidi spunti, Luigi.
Segni del destino.
Un omaggio al poeta Roversi.
Letto stamani in via del Collegio Romano appena dopo il MIBAC verso via del Caravita sulla borchia di metallo dell’Enel :
Melina Riccio
Pace vera
Gratis pulisco
Gioisco
Libero dal fisco
Grazie anche da me, per un blog che saluta i poeti.
(quelli veri)
“e se la stella con la coda tante storie raccontava
la fantasia del coyote col suo fuoco la bruciava”
“La stella allora si dichiara spenta e muore
ed ora è un pugno di cenere il suo splendore”
E’ così, dunque?
“Può la morte ordire il suo acuminato massacro
ridurre in cenere il delfino
il vascello in fuoco
la sovrastante nuvola in ciclone e
travolgere la vita?”
E’ ancora il parlare “adagio” di Roberto, che continua.
La sua stella che -lontana dalle furiose fantasie del pianeta- splende ancora. E ci guarda:
“le erbe scoppiano al morso di un insetto
gorghi d’acqua fremono nella gola degli uccelli sui rami
nere piume straziano nubi conficcate nell’aria
osservano i fiumi bruciare e le rive deserte
chiamare chiamare. Ah! le
canzoni di Dalla un tempo s’alzavano dai prati
come trottole lanciate dai bambini.
…
nessuna primavera rasserena la voce delle fiabe
fra i tizzoni fradici dell’inverno”
(Pochi versi, trovati qua e là, nella rete)
“Nuvolari è basso di statura, Nuvolari ha la maschera tagliente. Nuvolari è 50 chili d’ossa, di morire non gl’importa niente. Corre se piove, corre dentro al sole, tre più tre per lui fa sempre sette. Conl’Alfa rossa fa quello che vuole, in un fuoco di 100 saette”
“Ma Nuvolari rinasce, come rinasce il ramarro. Batte Varzi, e Campari…”. Buon viaggio. A te l’incitamento per Dalla e Nivola: “Correrai più veloce per le vie del Cielo”.
“Nuvolari è basso di statura / Nuvolari è al di sotto del normale / ………. Nuvolari ha un fisico eccezionale”.
Un caro saluto a Roberto Roversi: sono così rari, ormai, i poeti …………….
Buona domenica sera agli amici.
Roberto 55
Amo il poeti che riescono a sollevare lo sguardo dal prorpio ombelico. Questo è un poeta, e ci riesce.