Finisco a Eataly per sbaglio – quello della stazione Ostiense – e leggo i motti che lo riempiono e tra essi mi segno questo Ennio Flaiano: “A Roma ogni mattina si alza un fregno”. Chiedo aiuto ai visitatori: vorrei sapere bene bene che significa, dove si trova. Mi pare adatto alla vicenda del malaffare, chissà.
A Roma ogni mattina si alza un fregno
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Qui nelle Marche con fregno si intende un oggetto più o meno inutile.
Il dizionario dice :
cosa o persona buffa o strana
http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=fregno
ho letto questo articolo sugli operai che lavoravano per la cooperativa 29 giugno e mi è venuto il magone.
.http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/10/news/tra_gli_operai_della_coop_di_buzzi_ormai_per_strada_ci_sputano-102535778/?ref=HREC1-2
sì perchè alla fine, col giustizialismo ci rimettono sempre i poveracci. sputare in faccia ad un operaio perchè lavora per la coop 29 giugno è il peggior giustizialismo .
Proprio perchè il giustizialismo , il mettere alla gogna con soddisfazione, il giudizio ancor prima della condanna in tribunale, mi è sempre sembrato una INCIVILTA’ quando tanto spesso era rivolto verso politici di destra, così ora mi sembra incivile il giustizialismo se applicato sulla inchiesta mafia capitale.
Le gogne, i giudizi sommari, gli sputi in faccia a chi magari non c’entra niente, sono cose incivili. Erano cose incivili quando fatte contro Berlusconi e la destra e sono incivili oggi.
Bisognerebbe che la giustizia fosse fatta senza emotività, senza passionalità politica, senza voglia di vendetta, senza fanatismo, ma anzi a freddo, razionalmente, con obbiettività.
ma questo forse in Italia è impossibile.
Er fregno buffo… Anfatti…
Fregna: vulva
Fregnaccia: stupidaggine
Fregnacciaro: che spaccia fandonie
Fregnaccione: lo stesso che fregnacciaro
Fregne: seccature
Fregno: persona o cosa di scarsa importanza
Fregno buffo: persona strana
Fregnone: fessacchiotto
Tutto questo è nei dizionari della lingua romana. Ma che ci dice Flaiano?
Da noi fregno o frego vuol dire ragazzino.
Che dice? Che a Roma ogni mattina si alza un fessacchioto inutile e contaballe.
Boh…….
A noi piace la fregna, altro non so dire….
😀 😀 😀 😀
Che spudorato !!!
😀 😀 😀
Omofobo!
La fregna e’ fuori moda adesso va il flexisexual. (Però fregno fregna: almeno è grammaticalmente corretto)
Non sono romano e non oso dire la mia, altrimenti c’è il solito arrogante che scatena l’apocalisse.
Dalle mie parti (ma anche altrove) si dice “ogni giorno ha la sua pena”.
Tra l’altro il costo dei fregni/fregne romani viene spalmato su tutta Italia. (Non che il resto non rubi uguale)
in effetti non siamo messi bene, fatta 100 l’assenza di corruzione noi abbiamo un indice di corruzione di 43 ( più basso e l’indice più esiste corruzione) che ci pone al 69 posto ( a pari merito con altri Stati) su 175 monitorati.
http://www.transparency.org/cpi2014/results#myAnchor1
altre statistiche ci dicono che, su trenta Stati Ocse, l’Italia è al ventiduesimo posto per corruzione nel settore delle public utilities e ventitreesima per corruzione nei contratti pubblici.
Aumentano le “consorterie” e non solo a Roma.
Personalmente sono rimasto colpito (e sconcertato) da questa recente notizia:
http://www.estense.com/?p=427422
non mi stupisce: il nostro è un paese con scarsissima mobilità sociale, la posizione nella vita e il reddito futuro di un figlio dipendono dalla posizione sociale, dal reddito e dalle conoscenze dei suoi genitori e non dai suoi studi o capacità. Da qui la “necessità ” percepita da molti di costruirsi “reti” di conoscenze.
Apprezzo come sempre Fabri, questa volta per l’enunciazione del suo, diciamo così, ” assioma fondante ”
🙂
Abbracci, abbracci a tutti!
Ciao Lorenzo
Caro Eugenio delle 10.04, lasciando da parte le “leggende nere” che riguardano la massoneria, da un punto di vista strettamente religioso e filosofico dovremmo però secondo me capire questo in merito alla “libera muratoria”: un massone soprattutto di livello alto ha una grande conoscenza del cattolicesimo e delle altre religioni…Da qui parte la loro “metodologia” di “contestazione” del cattolicesimo (al netto della fratellanza, tolleranza etc..etc…di cui i massoni parlano sempre.)
E’ una contestazione che parte da punti precisi e molto chiari: la domanda è, e per primo la rivolgo a me stesso: siamo in grado noi cattolici di rendere ragione della speranza che è in noi? Conosciamo la storia del Cristianesimo-cattolicesimo? E la storia della Chiesa? E il documento di Benedetto XVI sull’incompatibilità tra cattolicesimo e massoneria? Sappiamo rispondere alla domanda tipica e classica dei massoni sui Dogmi della nostra Fede? Dogmi che per loro sono come il fumo negli occhi?
Delle Scritture noi, che cosa sappiamo? Sappiamo argomentare dove sta la distinzione tra Autore con la A maiuscola della Bibbia e autore con la a minuscola della Bibbia?
Di Paolo apostolo, “accusato” dai massoni e anche da una parte del protestantesimo di aver stravolto il messaggio di Cristo noi, cosa siamo capaci di rispondere, anche alla luce dell’anno paolino?
Domande che pongo a me stesso e domande che pongo qui sul blog, con già una risposta (che rivolgo solo a me medesimo): Fabricianus, vai a studiare molto bene la tua religione, il tuo Credo, ma non dimenticare che Cristo ha già vinto tutto e che a molte cose ci pensa lo Spirito Santo
Oh Fabricianus !
Ma come te sei svegliato ? 😉
Comunque te do na’ dritta !
Quando vai alla Celebrazione Eucaristica,
se
ascolti una Lettura di Paolo, stai comodamente seduto,
se
ascolti i Vangeli (o i detti di Gesù), stai in piedi.
…. Fai un po’ tu !!!!!
😀
Ciao matteo
grazie mille.
Da una giovane amica romana cultrice delle humanae litterae ricevo questo messaggio:
Sicuramente non è quello che voleva dire Flaiano e probabilmente già lo sai, ma a Roma, nel linguaggio dei gggiovani, un “fregno” è un bel ragazzo, cioé: fisicamente appetibile. Si dice “è proprio un fregno”, come si dice “è una fregna” per le donne.
@matteo
Me so svegliato pensando troppo alla fregna.
🙂 🙂 🙂
Drinto a sto blogge sei rimasto l’unico che s’è sveija pensando alla fregna,
pensa
a come stanno messi l’antri,
che
se sveijano pensanno ar papa
e cor fregno già alzato
😀 😀 😀
Chi ha la fregola della fregna non è degno di entrare nel Regno dei cieli.
🙂
Ammazza, anvedi, ansenti.
😀
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/maschi-eterosessuali-ruota-gira-gay-trans-bisex-sono-nuovi-90524.htm
Sara per pubblicità Lesbo ?
“C’è una gran discussione fra femministe e transgender su cosa costituisca “una donna”,
questo è interessante:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/diventeremo-tutti-transgender/
Interessante di buon mattino leggere queste divagazioni sul tema. Sono d’accordo con Fabricianus, e apprezzo il fatto che abbia taciuto sull’altra metà del cielo, cosi come credo, per pudore, ha fatto il pubblico femminile. Approfitto dell’orario per vincere un certo imbarazzo e la dico io tutta…
Se noi ci pensiamo appena svegli e magari due tre volte al dì, le femminucce lo pensano almeno dieci volte al giorno (e almeno cento lo tacciono…). E questo ancor più quando appena si varca la soglia degli “anta” e i fuochi da sparare restano pochi. E ciò spiega l’esponenziale invasione dominio di milfone e coguarone. Certo, per i maschietti maturi potrebbe essere un vantaggio perchè sul binario opposto assistiamo ad un rinato interesse delle ventenni per i maschi maturi e tutto il bagaglio di vantaggi-attrazione che l’uomo completo a 360° può loro offrire.
Anche se, e qui ci tengo a specificare, per quel che mi riguarda personalmente ritengo la cosa impraticabile per motivazioni e convincimenti morali personali; quindi ritengo e affermo che effettivamente la carne di vitella è molto più buona della carne di vacca, ma apprezzabile solo dal punto di vista puramente estetico. Insomma, la apprezzo con l’occhio distaccato, clinico, del veterinario e non con quello del consumatore o potenziale tale.
Buona giornata a tutti.
Mi anticipo su eventuali risposte al femminile… 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=PQPg4MVj9Gw
“cosi come credo, per pudore, ha fatto il pubblico femminile”
Più che pudore è che con uomini che stanno ancora al “viva la fregna” una si butta sul vibratore”
https://www.youtube.com/watch?v=JfYgghOqo0s
Buongiorno.
Con tutta la carne, filetto, che c’è in giro buttarso sul vibratore è un vero peccato mortale.
Poi, de gustibus
(ed effettivamente questo è uno dei motivi per cui non riesco assolutamente in nessun modo a compatire il mondo lesbo).
Credo che qualcuno qui si sia svegliato male. Ma proprio male male.
Chiedo: non è meglio tacere piuttosto che dare fondo alle assurdità più penose che possano sentirsi?
Dire scemenze a nastro è offendere il buon Dio.
Quoto Sara1delle 8:09 e faccio presente che anche le donne hanno ben chiara la differenza (e la preferenza) tra carne fresca e meno fresca (è bene che non vi illudiate troppo sul fascino dell’uomo maturo).
Quanto apprezzo, e ho apprezzato, il tuo dire Rosa.
Pur se su posizioni tradizionali non hai esitato a parlare schietto, da vera femmina. Senza infingimenti, senza bigottismi senza falsi perbenismi o pudori ,non ha temuto di far emergere il connotato principale che le appartiene di diritto, e che mi permetto di apprezzare:<"maschio e femmine li creò"!
Il sesso è una meraviglia….
Perchè preferire i vibratori…..?? 🙂 🙂 Chiedo scusa se mi permetto….
Che grande dono è stata quella liturgia dei corpi (così la chiamava il Santo Giovanni Paolo II) che è l’unione carnale.
Come si gaude durante l’amplesso.
C’è quel desiderio di ebbrezza di cui parla Arthur Rimbaud che manda in visibilio.
Ci sono quelle carezze durante il rapporto che “inebriano più del vino” si legge nel Cantico dei Cantici. (E carezze non è proprio l’esatta traduzione di ciò che intendeva l’autore…E’ qualcosa di più…., forse petting diremmo oggi.)
E Tertulliano che afferma caro cardo salutis
Lodi, lodi a Tertulliano e a quel grande dono che è l’amplesso.
[P.S. Ovviamente San Giovanni Paolo II si riferiva all’unione coniugale……]
Buona giornata a tutti.
Non me ne vorrà Sara, l’apprezzamento non è andato a Rosa per spirito di squadra, poichè più vicina per afflato tradizionale. Pur se quotandoti, Rosa è stata pi+ vera e concreta, e ha avuto il coraggio di spostare il discorso dalla “plastica” alla pura “carne”, come E’ Giusto che SIA!
Fabricianus -posso permettermi?- giovane porco, col quale siamo in completa dissonanza su tutto, mi trova su questo in perfetta sintonia.
Io bevo solo, ed esclusivamente, il vino della mia vigna e l’acqua della mia fontana; non per questo però ho smesso di essere un maschio, è un onore ed onere che mi ha concesso il buon Dio è a cui ho messo e cerco di mettere “una catena”. Ma la passione è inestinguibile, pur se incatenata…
(è così che si tira vanti questo -porco- mondo…).
La parola ai Santi, sulle passioni” e sulle “catene”…
http://www.padrideldeserto.net/abramo-1/
(falsi bigotti, marcite nel fuoco. Non siete nè maschi/femmine e nè cristiani…)
Permetto, permetto UbiHumilitas……
🙂 🙂
Ammazza, anvedi, ansenti: avete fatto tutti il militare a Cuneo? Pure le signore? Che figata! Qualcosa eppur si muove, dunque. Che meraviglia. Quando fate i diavoletti, vi adoro.
Nicolatta, posso solo apprezzare! Anche lei -si suppone- ha una vulva e non se ne vergogna (anche se nomearla in napoletano sarebbe più bello e umano, ma mi trattengo per decenza!).
Mi complimento, e la saluto!
Caro Ubi, oggi lei mi è più simpatico del solito. E perciò voglio rassicurarla: quello che lei suppone è vero! Ce l’ho anch’io, porcazzozza! Ma la prego, non si inibisca, la chiami e la invochi come vuole.
https://www.youtube.com/watch?v=FCRo0Cth-wk
Nicoletta, ricambio l’odierna simpatia. Mi esimo dall’invocarla come vorrei, almeno su queste pagine. Condivido Benigni, cazzo! E in pricnipio “maschio e femmina li creò” suvvia!
Mi permetto aggiungere, in senso cristiano e non malizioso, a lei e a tutti: fatene buon uso finchè siete in tempo, oltre che a farvi entrare qualcosa di buono serve anche a farne uscirne (dopo 9 mesi circa) di buono; è cosi va avanti questo .porco, porco- mondo, non se ne scandalizzino i falsi -e bigotti-cristiani!
Mi sia concesso, molto cristianamante: “viva la pucchiacca” (da cui tutti siamo usciti al mondo, pure N.S. G.C [ovviamnete prima dell’avvento del cesareo…]…
Sara, ora è alle corde!
La rivendichi anche lei: ce l’ha o no!
viva la pucchiacca” (da cui tutti siamo usciti al mondo, pure N.S. G.C [ovviamnete prima dell’avvento del cesareo…]…
per ritornare a cose più serie, ma meno goderecce, non ho nessuna difficoltà a credere nel concepimento verginale di Maria, mentre mi riesce difficile credere, anzi non ci credo proprio, alla sua verginità durante e dopo il parto. Mi sembra derivante da un eccesso di devozione che alla fine riduce la verginità, a qualche centimetro di pelle.
@Picchio
ho sempre trovato molto curiosa questa affermazione.
Davvero le è più facile credere al concepimento verginale che al mantenimento del segno fisico della verginità femminile?
Io, dal punto di vista di un ragionamento che parta – anche inconsapevolmente – da presupposti naturalistici, direi esattamente il contrario. (A meno di fare come uno che conoscevo, che sosteneva che Gesù Cristo fosse in realtà una donna, in quanto nato per partenogenesi)
Finchè si ride e si scherza va tutto bene, per carità.
Eppure anche alla fine di queste risate grasse (non dirò da trivio o da osteria, anche se…), non posso evitare di pensare che l’amore e la sessualità per un cristiano è un’altra cosa. L’unione sponsale e coniugale, pur considerato nella sua piacevolezza e nella sua carnalità, è qualcosa di più.
E’ stata ricordata giustamente l’espressione “liturgia dei corpi” e già questo rende un’idea diversa da quella che propone il mondo.
si rosa
sin da quando dopo un periodo di agnosticismo sono ritornata alla fede non ho avuto problemi nel credere ad un inspiegabile e miracoloso irrompere di Dio nel partecipare alla nostra umanità, mentre quando ho sentito la storia della verginità di Maria durante e dopo il parto, sin dalla prima volta,ho scosso la testa. Probabilmente perchè il concepimento verginale è “necessario”, se non credi in quello anche il resto non ha senso, mentre la verginità durante e dopo il parto o la sua mancanza non apporta e non toglie nulla a credere Gesù vero Dio e vero uomo.
Signor Eugenio, al suo post delle 16:37 devo una risposta, poichè è nuovo del blog vorrei dare le ragioni delle mie affermazioni e, spero non se ne abbia, confutarne le sue. Mi dilunghero parecchio, spero sia paziente.
Innanzi tutto non ho parlato nè per ridere nè per scherzare ma seriamente -e con questo non voglio rivendicare il diritto ad un presunto linguaggio “da trivio o da osteria” – pur non usando termini medico-ginecologici.
Seconda cosa, se ben legge i miei interventi, si evince evidente che riferivo il tutto all’interno della unione coniugale con “esclusivamente, il vino della mia vigna e l’acqua della mia fontana” “la catena alle passioni” ecc.
Vede Eugenio, in questa epoca in cui un poco i cattolici sono attaccati dal “mondo” e sono attaccati nel “credo” con il grave problema di come risolvere la piaga dei matrimoni che si frantumano; siamo attaccati addirittura nella nostra umanità con la “teoria gender”, rispondere con un certo perbenismo di linguaggio e ancor peggio parlare di certi temi come se fossimo candidi angeli “asessuati” è assurdo, è un modo per non dare conto nè della nostra fede e nè della nostrà carnalità-umanità e naturalmente -e anche giustamente!- ci rende poco credibili ai nostri interlocutori (e specialmente a se stessi…) . Spiego perchè.
In natura si nasce maschi e femmine, e si dice è nato un/una dalla semplice osservazione dei genitali esterni. E’ un dato di fatto che è da folli negare sia se siamo cattolici e sia se siamo sostenitori di strane teorie… E a quei genitali è legato uno scopo ben preciso, a meno che non si scelga la verginità per il Regno dei Cieli. Maschi e femmine si attraggono in quanto tali, c’è poco da fare. E’ una “passione” connaturata. Solo quando abbiamo ben chiarito questo, ne siamo consci e lo rivendichiamo, possiamo parlare del fatto che la ragione e la fede sono -e dovrebbero- essere capaci di farci incanalare questa giusta passione nei giusti binari.
Il giusto binario di tutto ciò è il Matrimonio, che si fonda sul mutuo amore ma anche sulla sessualità, sessualità che deve essere vissuta in modo spontaneo casto e naturale (e dalle parole precedenti gli intelligenti capiscono certi limiti) ma certo anche non in modo meccanico (e anche qui gli intelligenti capiscono che tolti i limiti precedenti non ve ne sono altri e spazio a varianti e fantasie; come i bigottoni o certi fessi dovrebbero capire che evocare il “non lo fo per piacer mio ma…” è da veri babbei proprio, senza bisogno che stiamo a svelar loro i segreti del talamo nuziale…).
Solo quando saremo capaci di capire e vivere questo potremo “testimoniarlo” agli altri che magari non ci credono nel “Matrimonio” o almeno non credono alla sua “indissolubilità”.
Solo se senza infingimenti come cattolici rivendicheremo l’essere gli “sposi” una sola “carne” -si tenga ben a mente che le anime sono sempre due- col piacere di pestarsela ben bene quella “carne” -coi limiti posti e senza quelli non imposti- nell’illibatezza del talamo nuziale affinchè la natura e la vita faccia il suo corso, allora e solo allora potremo efficacemente difendere il Matrimonio e tutto ciò che ve ne discende.
Ciò non toglie nè sminuisce il fatto che il “Matrimonio” è comunione di anime anche altro.
Non siamo angeli asessuati nè tantomeno bestie che devono vivere di soli istinti e accoppiarsi alla fregola col primo simile che passa. Siamo umani.
Solo accettando e rivendicando la nostra sessualità, potremo rivendicare ciò che la nostra fede insegna, e cioè che le “passioni” vanno “regolate” e in certi casi incatenate.
Parlare come se non ne avessimo non rende ragione della nostra fede nè della nostra umanità che è anche carne oltre che anima. Carne in cui vi è salvezza e a volte anche perdizione.
Buona notte.
Ps Fabricianus oltre che giovane mi risulta non coniugato e quindi secondo me ben conosce Qoelet:
“Godi, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio.”
Ps2 Sempre Fabricianus ha specificato riguardo all’amplesso che “Ovviamente San Giovanni Paolo II si riferiva all’unione coniugale……”
Non vorrei fare la Boldrini della situazione ma dire Viva la Fregna o mi piace la Fregna con coro di applausi fa becerismo puro.
La Vulva di Begnigni è un’altra cosa.
E anche la Nannini è graffiante e provocatoria ma anche tenerissima:
(ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due
quando ognuno è da sempre nella sua solitudine
e regala il suo corpo ma non sa cosa chiedere.)
Però funziona così e pazienza.
“Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio.”
________________
Lo sapevo !
Prima fa il porcaccione con la sua bocchina rosa,
e
poi manda all’inferno il buon Fabbricianus !
Ci vuole un bravissimo terapeuta per schizzofrenici !
Caro Fabbricianus,
sul sesso, GPII è vecchio come il cucco.
Se si riesce a legare affetto e esso è dono bellissimo,
se non si riesce pazienza,
ma
a fondamento della relazione
vi sia sempre il rispetto per l’altro e mai la violenza e la sopraffazione.
La sessualità tra due persone
E’ sempre ritualità,
sempre.
Seduzione, incontro, unità, abbraccio.
Meno pippe mentali,
e
accettare i desideri nascosti di amare.
Al Signore il dono di purificare tutto,
come lo ha voluto nei soi desiderata.
Buon sabato
La Nannini comunque è una donna romanticissima: (come solo i bruschi sanno essere)
https://www.youtube.com/watch?v=KhoJvDtMlYg
Simpatico vedere Matteo chi si bea nella sua “reazionarietà” (non dico ignoranza) e soprattutto svelarne la bigottaggine. Quel passo di Qolet non serve a “condannare” ma proprio ad “assolvere” quei “peccatori” che si pentono “di non pentirsi d’aver conosciuto tutte quelle donne” e sperano che “Dio l’avrebbe capito”.
Sara invece scusera se ormai sembro impuntatao su una certa posizione.
Ma chiamarla in un modo o in un altro cambia poco, anzi in verità cambia qualcosa di interessante, e cioè l’interesse proprio per “quella”, interesse cosi forte che non ho esitato nè esito a definirlo “pensiero dominante”.
Questo disinteresse, questo linguaggio simil-ginecologico può dare quell’idea di asessuatezza, di disinteresse verso la cosa (nei due sensi) che fa molto poco umano e pure poco cristiano.
In quest’epoca in cui il Matrimonio viene rivendicato come diritto addirittura da persone dello stesso sesso, è bene che i cristiani, i cattolici, parlino bello chiaro, senza pudori e bigottismi, e lo difendano proprio con queste ragioni che gli sono proprie quel Matrimonio. E alla base di esso vi è la differenza sessuale dei due contraenti, devono essere “maschio e femmina” ed essere carnalmente attratti e desiderosi l’uno dell’altro. Non vi è Matrimonio se non si è “maschio e femmina”, non vi è Matrimonio se non c’è “consumazione”, non vi è Matrimonio se addirittura non vi è quella intenzione di fare propri gli atti del Matrimonio (infatti qui siamo proprio nei casi canonici di “nullità”).
Detto bello e chiaro, rivendicato questo , e cioè che a noi ci piace la f. (e alle signore piace il …) e allora il nostro Matrimonio è valido con tutti i crismi e carismi, allora possiamo passare pure alle fasi successive, e se vogliamo chiamarle “note dolenti”. Solo dopo questo passo preliminare poi potremo affermare che è “cristiana” l’astinenza temporanea e breve per reciproco desiderio dei coniugi e seriamente motivata (regolazione naturale delle nascite intensità della preghiera ecc), o addirittura totale per sopravvenuti gravi motivi di salute di uno dei due coniugi. Solo cosi potremo affermare che è “cristiana” la monogamia e il Matrimonio è “indissolubile” poichè siamo “una sola carne” e quella carne ci piace, oh si quanto ci piace.
E allora potremo parlare di metter le “catene alle passioni”, che tutti credo dovremmo avere, e che ci pigliano al passare di una interessante gonna, o da lato femminile di un interessante pantalone.
Saremo solo in questo caso davvero credibili poichè davvero rivendicheremo la nostra umanità, carnalità, che sappiamo contenere e insieme esplicitare nel giusto binario del Matrimonio. Non siamo angeli asessuati, noi cristiani siamo umani, di carne, carne che a causa delle passioni acquisite dopo il Peccato Originale non ha “contegno”, ma qual contegno a questa nostra carne ce lo diamo, con l’essere, avere un comportamento da “cristiani”.
Saluti.
Musicalmente parlando poi credo che il periodo “romantico” delle belle canzoni sia terminato negli anni ’80; periodo in cui poeticamente si cantava dell’amore e insieme delicatamente, poeticamente e velatamente tra le righe si alludeva anche alla sua dimensione carnale che le è propria. Ne è un esempio questa, meravigliosa, dei Matia Bazar:
https://www.youtube.com/watch?v=ayxtLHYi3dA
(e non per essere triviale, ma ritengo “poetica” anche “Telefona…” degli inarrivabili Squallor, poichè se si legge e intende bene il testo senza perbenismi, non si può non convenire con loro che “e questa è la verità, ch’ ce vuò fa?”; è un puro invito ai giovani a sposarsi piuttosto che “bruciare”…)
Oddio una decina di anni fa sempre la Nannini tirò fuori un disco bellissimo (grazie).
https://www.youtube.com/watch?v=epmEx4ylaT4
questa ad esempio è bellissima ricordo ad un saggio di danza la vidi usata per un passo a due, molto molto toccante.
Romantico è anche Cremonini:
(autore leggero ma molto elegante)
Da quando Baggio non gioca più…
https://www.youtube.com/watch?v=moGzzVcGd0I
Quando ero incinta si sentiva per radio questa canzone, soprattutto negli ultimi mesi:
https://www.youtube.com/watch?v=Vq7woSe6aEM
La cantavo sempre a mio figlio prima che nascesse, cambiando una su un milione con uno su un milione:
“Accettami e vedrai, insieme cresceremo
Qualche metro in più e il cielo toccheremo
Più alti dei giganti, più forti di Godzilla
Faremo una crociera su una nave tutta gialla
Andremo su un’isola che sembra disegnata
Con colori enormi e un mare da sfilata
Per quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto
Ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto
Non è il mio genere, ma carina Telefona:
🙂
Sara, possiamo citarni tanti. Romanticissimo è pure Carboni con quei testi intimisti timidi e delicati. Cosi come lo è stato Masini con quella sua rabbia gridata al mondo. Li trovo pure meglio del sempre ottimo Fogli e della splendida, pur se purtroppo da tanti dimenticata, “Mondo” a cui magari si può rimproverare di essere troppo smielata.
Ma fermiamoci qui. Il nostro amico “contatore” potrebbe aversene a male. Questa non è una chat, e sull’argomento musica e canzoni potrei tirare avanti per giorni, è nell’ordine la mia “seconda” passione.
Buona giornata, mi appresto ad andare al lavoro.
Musicalmente ricorda questa:
https://www.youtube.com/watch?v=DnpLfFd5PHI
Perchè sono due swing.
@matteo delle 08.53
Ciao matteo non vi è dubbio: al di sopra di tutto deve esserci sempre
il rispetto per l’altro e mai la violenza e la sopraffazione.
Un abbraccio e buona Domenica d’Avvento a te e tutte tutti.
F.
Salto a piè pari le divagazioni sulle canzoni, per andare a riallacciarmi a picchio che ha detto:”non ho nessuna difficoltà a credere nel concepimento verginale di Maria, mentre mi riesce difficile credere, anzi non ci credo proprio, alla sua verginità durante e dopo il parto.”
Ebbene,io ho difficoltà a credere anche nel concepimento verginale di Maria.
Chi è che è arrivato a tale certezza da farne un dogma di fede? Un papa del 1800, se non sbaglio.
Su quale base? Sull’espressione dell’angelo: “Ave,o Maria,piena di grazia”.
Dunque, la grazia piena di Maria sarebbe consistita nell’essere stata esclusa completamente, per volontà di Dio, da tutto ciò che avesse a che fare con la corporeità specificamente sessuale. E qua mi potrei fermare dato che le conseguenze vengono da sé.
Però a me piace affrontare la questione vera, che non può essere evitata.
Il sesso e la sua funzione, la sessualità, erano considerati peccaminosi.
Solo all’interno del matrimonio trovavano una legittimità in vista della procreazione. E provo a ricordare che il grande sant’ Agostino riteneva che si dovesse “arrossire” anche del sesso nell’ambito del matrimonio.
Capito? Lo diceva uno che di sesso si era saziato a proprio piacimento, prima di volgersi alle speculazioni teologiche, ed evidentemente lo aveva fatto in maniera del tutto irrazionale e ne provava un senso di colpa.
Il sesso: l’impudicizia più grande e grave che potesse esserci. Da condannare pressoché sempre, da nascondere il più possibile.
Per la religione cristiana l’ideale di sempre fino a non molto tempo fa era arrivare ad una dimensione angelicata. Gli uomini come angeli senza sesso.
Ora, io sarei portata a chiedere: perché Dio ha creato gli angeli tutti spirituali e gli uomini,invece, dotati anche di corpo? Per porre sotto giudizio gli uomini che, senza chiederlo, si sono ritrovati con un corpo e con i sensi, senza i quali il corpo non avrebbe ragione di essere?
Va da sé che, date queste premesse, ogni argomentazione su un Gesù etereo, quasi asessuato,e sulla madre Maria sempre Vergine e casta e purissima, risulta logica.
Ma se si ragiona solo un po’, risulta alquanto forzata perché in queste figure così fondamentali per la nostra religione, c’è qualcosa di fantasioso che sfugge alla naturalità umana.Gesù era(anche) Uomo, la Madonna era Donna.E come tali, seppure fossero–come erano–Santi al di sopra di tutti, non potevano–io ritengo– essere al di fuori delle “meccaniche” che fanno parte del mondo umano.
Per Maria l’essere “piena di grazia” non potrebbe intendersi come “grazia tutta spirituale”? Si parlerebbe, allora, di una stupenda creatura compartecipe in grado sommo della spiritualità di Dio nel suo cuore. Una verginità che,lungi dall’essere corporea,è tutta interiore,e sopravanza quella fisica.
PS
Resta il fatto che il sesso per adesso resta ancora un demone da vituperare e condannare e combattere con ogni arma possibile.
Condivido i post “sessuati” di Ubi e gli dedico queste due (per me magnifiche) canzoni di Giovanni Lindo Ferretti (allora nel gruppo PGR – per grazia ricevuta), sperando di non scandalizzare nessuno dei lettori di questo blog
http://youtu.be/Rz01V21uRLA
http://youtu.be/FZndu9c2jjU
“Per la religione cristiana l’ideale di sempre fino a non molto tempo fa era arrivare ad una dimensione angelicata. Gli uomini come angeli senza sesso.”
Da una parte può essere ma anche l’idea di una donna ridotta al suo solo sesso mi pare abbastanza reazionaria.
Se ti leggi le biografie della mogli di re altroché angelicate dovevano fare sesso e mettere al mondo figli.
Da quel punto di vista la donna che sceglieva la via della “castità” aveva anche la possibilità di avere un’alternativa (vedi Eloisa alla proposta di matrimonio di Abelardo risponde no grazie e diventa priora nel monastero).
In un certo senso le grandi figure di mistiche dal tardomedioevo in poi sono state delle femministe in erba.
“Da una parte può essere ma anche l’idea di una donna ridotta al suo solo sesso mi pare abbastanza reazionaria.”
Perché, io secondo te avrei detto questo? Avrei parlato di donna ridotta al “solo sesso”?
Se io avessi detto questo, sarei una squilibrata.
Hai capito male, hai frainteso alla grande.
Leggi bene, Sara, e non interpretare a modo tuo.
“…la donna che sceglieva la via della “castità” …
Lo faceva ritenendo il sesso impuro, secondo la logica del rifiuto del piacere fisico, che era ( ed è) una delle impalcature della nostra e di altre religioni. Sesso= tabù. Punto.
Guardi che Platone precede di 5 secoli il cristianesimo.
Nel platonismo dire sesso = tabù è una semplificazione inaccettabile, c’è invece la ricerca di una “sublimazione” dell’esperienza puramente matieriale.
E’ un discorso stralungo e non la finiamo più.
Io ricordo questo pezzo di Luciano de Crescenzo in un libro che lessi da ragazzina:
“Detto in parole povere, l’Amore per Platone
è una specie di ascensore che
al primo piano trova l’amore fisico
al secondo quello spirituale
al terzo l’arte e poi, via via
la giustizia, la scienza e la vera conoscenza
fino ad arrivare al piano attico
dove risiede il Bene”.
Così la devi vedere non sesso = tabù.
Sara, sei andata fuori strada. Nel tentativo acrobatico di difendere l’antisessualità della religione cristiana–cosa che già altre volte peraltro hai fatto– mi vai a parlare di Platone e della filosofia greca.
Non mi interessano, in questo contesto, né Platone né De Crescenzo né la sublimazione dell’amore.
Mi sono riallacciata ad alcune affermazioni di picchio riguardo alla verginità della Madonna e addirittura al suo immacolato concepimento, per esprimere il mio pensiero. E ho detto semplicemente che la nostra religione ha fatto quadrare cerchio assai ambiguo: l’innaturalità della verginità fisica di Maria e, ancor prima, del suo concepimento “immacolato”, per dimostrare l’assoluta purezza di Gesù, che essendo Dio oltreché uomo, doveva nascere da donna,sì, ma da una donna che fosse esente da qualsiasi ombra di peccato “originale” legato in qualche misura anche alla sessualità. La Chiesa dirà sempre che a Dio niente è impossibile: né il concepimento di Gesù ad opera dello Spirito Santo, né il concepimento della stessa Maria, madre di Gesù, più o meno nello stesso modo, e via dicendo.
Tutto ciò mi parla di una cosa: il sesso sempre visto come peccaminoso.Tutto ciò che è relegato nel sangue della donna e nella sfera di quella zona nascosta in cui c’ è, appunto, la specifica identità sessuale di ogni creatura umana, va in qualche modo rimosso o dimenticato o considerato impuro.
A te dice niente il fatto che in passato, prima delle nozze delle figlie, molte madri si premurassero di spiegare che cosa sarebbe accaduto verosimilmente la prima notte di nozze? Lo sai o non lo sai? Tutto era stato, fino ad allora, taciuto, proprio perché di certe cose non si doveva parlare neanche per scherzo. E se non è tabù questo, che cos’altro è?
Oggi è tutta un’ altra minestra, naturalmente, ma prima era così.
Anche queste piccole cose parlano e svelano. Bisogna ragionarci, Sara.
E poi, soprattutto, sfido chiunque a dire che in quella prima notte di nozze si celebrasse “la sublimazione” dell’ amore. Lo chiederei soprattutto ai maschietti del blog.
Smettiamola di indorare pillole che hanno il colore della realtà vera.
Guardi che il viva la fregna è frutto di quella mentalità per cui alla donna lo dicevano il giorno prima mentre il fregnaro andava in giro a spargere.
Ed è cosa vecchia come il cucco.
Riguardo al platonismo avrei più facilità a spiegarle la teoria della relatività per cui lasciamo perdere.
Se ti piace fare il minestrone, Sara, accomodati pure. Ma a me invece non piace affatto.
E neppure mi piace arrampicarmi sugli specchi come fai tu. E non mi piace contare frottole
e parlare a vanvera.
Quindi, lascia perdere, per amor del cielo!
Anvedi chi ti parla di “antisessualità della religione cristiana”. Ma ieri alle ore 10:37 non scriveva:
“Credo che qualcuno qui si sia svegliato male. Ma proprio male male.
Chiedo: non è meglio tacere piuttosto che dare fondo alle assurdità più penose che possano sentirsi? Dire scemenze a nastro è offendere il buon Dio.” ?
Ma sto’ nastro nun termina mai? Ha fatto un guazzabuglio nei suoi post dalle 13:15 a pochi minuti fa, mischiando senza capo nè coda Immacolata Concezione, Verginità perpetua, Dogma, Sant’Agostino, sesso, impudicizia, “grazia tutta spirituale”, sesso impuro, logica del rifiuto del piacere fisico, sesso=tabù e, dulcis in fundo, ha tirato una mazzata tra capo e collo a Platone che se risuscita e legge, poverino, muore di nuovo, di crepacuore.
Non ci viene fuori nemmeno il peggir cinepanettone natalizio.
Ascolti, si rilassi con questo Vasco d’annata:
https://www.youtube.com/watch?v=jqva3jIFtVs
Questa è poi una “chicca”:
“E poi, soprattutto, sfido chiunque a dire che in quella prima notte di nozze si celebrasse “la sublimazione” dell’ amore”
Che trasmissione è? Li cazzi de la camera da letto nostra in diretta?
Fortunatamente non va in onda su queste pagine. Senta a me, si rilassi, spenga la tv e accenda lo stereo, che è meglio…
Sto ancora ridendo. Rido sempre quando leggo le scemenze più assurde di chi non capisce un tubo di quel che gli altri dicono.
Il signor Ubi -ibi aveva parlato, di buon mattino, volgarmente di carne di vitella e di vacca e di vulva e di altre cose da voltastomaco, lanciandosi in un assolo sulle lodi sperticate della sessualità (nel matrimonio, beninteso!) ,e da lì, alla mia annotazione di disgusto, ha pensato che io dovessi essere una “bigottona” riguardo al sesso.
Poi legge i miei post riguardanti alcuni dogmi
cattolici e parlo di anti sessualità della Chiesa motivando il mio pensiero (che per altro non è solo il mio),
e il tizio molto sveglio come d’abitudine, resta stralunato per le mie presunte contraddizioni.
Tutti così acuti voi napoletani?
A me, tanto per intenderci, non fa schifo il sesso; mi fa pena quello che lei ha dato ad intendere della sua idea di sesso:
volgarissimo, idolatrato, orgogliosamente maschilista,tipico degli ignorantoni.
Io non ho alcun bisogno di rilassarmi;
Lei ha certamente bisogno di chiarirsi le idee riguardo al sesso. Può farlo andando sotto la doccia ben fredda e se le viene la fregola, provi con l’ortica. Mi hanno detto che funziona.
“parlo di anti sessualità della Chiesa motivando il mio pensiero (che per altro non è solo il mio),”
Anche lei però fa tutto un mucchio. Se le dico che la visione angelicata parte dal platonismo o dallo stoicismo e anche nel mondo tardoantico in cui il cristianesimo si è innestato c’erano tendenze ascetiche anche estreme (forte è la polemica dei padri della Chiesa contro lo gnosticismo) non è che lo può derubricare a non interessante.
Che ne sa che quello che lei Marilisa oggi pensa tra 200 anni verrà considerato una schifezza?
Anche lei vive nel mondo ed è influenzata dal pensiero dominante come lo erano gli uomini centinaia di anni fa.
Prenda per esempio l’inizio della congiura di Catilina di Sallustio:
“Tutti gli uomini che desiderano eccellere sugli altri esseri animati conviene che si adoperino con ogni sforzo a non passare la vita senza far parlare di sé come i bruti che la natura ha creati col muso rivolto a terra e schiavi del ventre. Or dunque, ogni nostra energia è riposta nell’animo e nel corpo: dell’animo ci serviamo piuttosto come capo, del corpo come servo; quello abbiamo in comune con gli dèi, questo con le bestie.”
E’ proprio del pensiero classico (e soprattutto delle elite) considerare lo spirito, la ragione l’intelletto superiori alla fisicità che anzi spesso è sentita come un ostacolo.
In ogni caso il rapporto del cristianesimo con il sesso è particolare, da una parte è vero c’è stato spesso una certa ostilità, ma nel cristianesimo c’è l’incarnazione, la resurrezione della carne, San Paolo che dice il corpo è il tempio dello spirito (legando in un certo senso inscindibilmente i due).
Al netto di bigottismi vari ho sempre considerato la teologia dell’amore incredibilmente affascinante.
Ecco, basta una parola in più ed è aperta la via al travisamento.
Mi è bastato dire che “quel pensiero non è solo il mio”, e Sara ne deduce con grande facilità che io vengo influenzata dal pensiero dominante.
E sbaglia di grosso, così come altri qui hanno sbagliato, prima di lei.
Quando riuscirò a farti capire, Sara, che io non sono influenzata da niente e da nessuno? Eppure l’ho detto da sempre.Vuoi che lo dica altre centinaia di volte?
Ti riesce tanto difficile credere che esistano persone, grazie a Dio, dal pensiero libero e non influenzabile? Esistono, sai? Ed io sono fra quelle, ovvero vado spesso controcorrente. E non mi ritengo una mosca bianca, sai? Moltissime altre come me, all’insaputa l’una dell’altra, lo sono, libere.E meno male.
Caso mai sei tu ad andare allineata con la Chiesa di una volta, un po’ a testa bassa.
Ma non vorrei essere fraintesa anche stavolta.
Con tutti i tuoi ragionamenti, adducendo a tuo favore passi di classici vari per sostenere che l’amore sensuale è ad un livello inferiore rispetto allo spirito, non dimostri quella che è la semplice verità. Quella a cui io guardo con il mio comprendonio. Senza essere condizionata da nessuno.
L’ uomo è dotato di un corpo e di un sesso come tutti gli altri animali. E non a caso. E se è vero che l’essere umano ha una razionalità che manca agli altri esseri animati, per cui può anche dominare, in certi momenti, l’istinto, ciò non toglie che la nostra religione ( ma non solo) ha sempre visto nel sesso un elemento di peccaminosità se al di fuori dall’atto procreativo.
Questo non può metterlo in dubbio nessuno.
Solo in questi nostri tempi le cose stanno cambiando. Evidentemente anche la Chiesa qualche progresso lo sta facendo.
Senza dimenticare che nel Cantico dei cantici si parla di un amore sensualissimo, e non fra coniugi. E sono pagine di alto livello poetico, di fronte a cui Platone, altri classici greci e Sallustio scompaiono.
Certo, se poi il sesso viene visto con la rozzezza e la volgarità di cui qualcuno ha dato prova nel blog, allora lo si può vedere “sporco” anche nell’ambito del matrimonio.
E a questo punto anche il “remedium concupiscientiae” di agostiniana memoria non fa altro che avvalorare la tesi per la quale la concupiscenza è ammessa nella unione coniugale, ma al di fuori è tutta da vituperare.
E su questo io mi permetto di dire che non sono d’accordo, ma non posso dilungarmi a spiegare il perché.
Che poi il corpo sia il tempio dello spirito, per cui non deve essere profanato in alcun modo (mentre molti lo fanno, eccome!), io su questo non ho nessun dubbio.
Il corpo non è solo godimento e trombate e’ anche malattia fame vecchiaia, che l’uomo abbia sentito il corpo come un peso in quest’ottica e’ comprensibile. Affrancarsi dal corpo rifugiandosi nel mondo delle idee era anche liberatorio.
Per il cristianesimo un Dio che si fa carne e’ un Dio che non sta sulla nuvoletta ma che condivide la vita vera quando Francesco parla di carne di Cristo cosa intende? I poveri i malati i deboli di cui nel Simposio non trovi traccia.
La visione angelica anche nell’amore cortese e’ una visione colta elitaria intellettualistica dove non vi sono le incombenze quotidiane.
Materialismo poi vuol dire determinismo razza vuol dire essere “imprigionati” in una condizione che non si può cambiare.
La moderna teoria del gender volendo e’ uno gnosticismo aggiornato perché rappresenta la volontà di sganciarsi dalla biologia stessa.
È un argomento che puoi comprendere secondo punti di vista diversi.
Voglio dire ostilità verso il corpo non è solo sessuofobia così come attenzione al corpo non è solo piacere.
“Voglio dire ostilità verso il corpo non è solo sessuofobia così come attenzione al corpo non è solo piacere.”
L’ostilità verso il corpo è una vera e propria colpa, secondo me.
La nostra interiorità non può fare a meno del corpo per esprimere se stessa. Ma resta il fatto che per molti il corpo è un peso assai gravoso per diversi e validi motivi.
Non sto a giudicare nessuno. Tuttavia non posso fare a meno di osservare che quell’ascetismo di tipo medioevale che tendeva a “punire” il corpo per sottometterlo allo spirito, era una devianza generata da concezioni religiose errate e, spero, superate e messe nel dimenticatoio più nascosto.
Sono state scritte almeno un paio di cose con estrema naturalezza che però con il cattolicesimo non c’entrano niente.
Mi fermerò solo un attimo su quella che a mio parere è più “pesante”: la sessualità va vissuta all’interno del matrimonio.
Sarà pure un principio “vecchio come il cucco”, ma resta un punto fondamentale della morale sessuale e familiare cattolica.
Sostenere che si può fare sempre e comunque quello che ci pare e piace avendo come unico limite il rispetto del “partner” è una tentazione diabolica alla quale i cattolici, pur con tutte le comprensibili difficoltà, sono chiamati a resistere.
Quando si usa l’espressione “seduzione diabolica” ci si riferisce proprio alla facilità con cui queste idee possano pervertire l’animo umano, anche il più ben disposto. Spero che nessuno se la prenda, ma il cattolicesimo, anche sotto il pontificato misericordioso di Francesco, insegna un’altra visione dell’amore tra un uomo e una donna, un’altra visione della sessualità e della famiglia.
Teniamolo presente.
“Sarà pure un principio “vecchio come il cucco”, ma resta un punto fondamentale della morale sessuale e familiare cattolica.”
E chi non lo sa ? Lo sanno anche i non-cucchi.
La morale sessuale cattolica è tutta fondata sul sesso all’interno del matrimonio.
E meno male che qualche passo in avanti lo ha fatto anche in questo senso. Prima il sesso solo a fine procreativo, ora –e meno male–anche come semplice espressione del reciproco amore. Ce n’è voluto del tempo per arrivarci, però.
Adesso dovrebbe fare un ulteriore passo in avanti, nel senso di riconoscere che l’essere umano ha una sua dignità che implica l’ uso libero e responsabile della propria volontà. Tutto ciò lo si potrebbe compendiare nell’espressione “libertà della coscienza”. Dove il Magistero, se non sbaglio, non ha nessuna voce in capitolo. Tranne che per i clericalissimi, che ragionano con la testa del Magistero, mai con la propria.
E la “seduzione diabolica” non c’entra un bel niente.
Non ho voluto intervenire sulla verginità di Maria (e ce ne sarebbe stato da dire…) proprio per non dovermi confrontare con lei, adesso non mi costringa a risponderle su questo.
Riguardo alla libertà di coscienza, basterebbe sapere che la coscienza è veramente libera solo quando è formata e consapevole delle conseguenze delle scelte che deve affrontare: in questo senso la Chiesa Cattolica (e il famigerato “Magistero”) ha voce in capitolo, essendo suo compito specifico quello di insegnare il bene ed educare le coscienze.
Occorre naturalmente una dose minima di umiltà che oggi (e qui in particolar modo) sembra addirittura eroica.
Mi preoccupa però come non si veda la seduzione del maligno.
“in questo senso la Chiesa Cattolica (e il famigerato “Magistero”) ha voce in capitolo, essendo suo compito specifico quello di insegnare il bene ed educare le coscienze.”
Per cui le coscienze ben educate, secondo lei, sarebbero solo quelle educate dal Magistero. Se vuole scherzare, lo accetto come scherzo, altrimenti le faccio notare che anche chi è extra Ecclesiam può avere una coscienza molto ben educata. A volte, anzi spesso, più bene educata di chi ci sta dentro.
E le faccio altresì notare che è la Chiesa stessa a sostenere il primato della coscienza senza distinzioni.
Ma ovviamente i clericalissimi, ben avvolti nel proprio mantello candido e puro, non saranno mai d’accordo su questo.
Il loro motto è: testa bassa e camminare per la strada che piace a me ( fino a quando mi cadrà il velo dagli occhi).
Prima o poi succederà.
Parlavo naturalmente di coscienze di cattolici, formati nella fede cattolica.