Parto per Itri e non porto il computer: ci rivediamo qui domani pomeriggio. Sono tra i relatori a un dibattito su “La conversione oggi” con Claudia Koll e suor Anna Nobili: loro hanno vissuto forti conversioni dalla mondanità al Vangelo, io – forse un fratello maggiore – ho tenuto d’occhio chi intorno a me si convertiva. L’iniziativa di chiamarci a confronto è di Orazio La Rocca collega di Repubblica. Vi dirò vi dirò. E qualcosa anche di Itri dirò: Itri forse da Iter, perché lungo l’itinere dell’Appia. Fu patria di Fra’ Diavolo che combattè i francesi e fu impiccato a Napoli. Cercherò l’ombra sua nei pressi della casa diroccata dove nacque e un poco visse.
A Itri con Claudia Koll e Anna Nobili
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Credo si tratti di quella bellissima ballerina,suor Anna,si, ho letto la sua storia, la voce che dentro di lei si fa strada tra l’inquietudine di una vita tutto sommato appagante , serena, densa di tutto, del superfluo senz’altro. Ma povera, veramente povera dell’essenziale, da lasciarti con la cenere tra i denti. Un po’ come quella, narrata spesso e con sempre nuove sfumature a tinte talvolta forti che colpiscono, di Claudia Koll, che amo e non mi stancherei di ascoltare…starei ore ed ore in ascolto…tanto colpisce la parte più profonda di me la sua sconvolgente conversione.
Facci sapere Luigi, aspetteremo, con te, all’ombra della casa diroccata.
Convertirsi: una parola impegnativa. Sabato scorso ho assistito ad una conversione o forse a un tentativo di conversione: durante la celebrazione eucaristica due persone che avevano in passato litigato fra loro con ricorso ai tribunali, hanno parlato insieme, forse si sono riconciliate: in ogni caso hanno tentato.
Di Fra’ Diavolo neanche l’ombra. Non c’è stato tempo. Ho solo chiesto dove fosse la sua casa semidistrutta durante la seconda guerra mondiale ottenendo da un indigeno questa risposta vaghissima: “E’ lassù, vede quel voltone, dietro a quello ma dall’altra parte”.
Ho visto invece bene la via Appia Antica e ascoltato informazioni puntuali: “E’ proprio questa, il tracciato è sicuro, hanno fatto degli scavi che lo dimostrano, Ma il selciato no, questo è un rifacimento. Quello antico è due metri più sotto”.
Fra Diavolo mi fa pensare a un film di Stallio e Ollio degli anni ’30.
E’ lo stesso personaggio?
Stan Laurel e Oliver Hardy erano soprannominati Stanlio e Ollio e presero spunto proprio dal Frà Diavolo italiano per uno dei loro famosissimi film.
La Via Appia in zona Itri fu percorsa da Paolo nel viaggio verso Roma, come attestano gli Atti degli Apostoli, nel capitolo 28 che è l’ultimo:
Approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni. Salpati di qui, giungemmo a Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l’indomani arrivammo a Pozzuoli. Qui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con loro una settimana. Quindi arrivammo a Roma. I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio.
Siracusa, Reggio Calabria e Pozzuoli mi sono care per essere nominate nel Libro degli Atti. Il Foro di Appio e le Tre Taverne non essendo identificati con sicurezza mi permettono di avere caro tutto il percorso dell’Appia da Terracina a Roma.
Ho conosciuto e conosco persone (anche bravi attori, per vie che non sto qui a dirvi) che non credono in dio, il vostro Dio o altri, che si sentono pienamente realizzate e che sono felici, per quanto lo si possa essere, quanto e forse più di Claudia Koll e di suor Anna Nobili; non lo vanno sbandierando in giro, anche per una forma di pudore e di rispetto per chi magari è in mezzo al guado di una vita ingrata. Le Nostre non mi sono particolarmente simpatiche e io neppure mi stanco mai di sentire Claudia Koll che parla, semplicemente perché cambio canale. Non giudico, tuttavia, né loro né i loro fans attuali (magari il target è cambiato), anche perché queste conversioni non hanno tolto granché all’arte. Come si dice, a ognuno la sua strada.
Piuttosto, mi piacerebbe comprendere quella frase di Luigi in mezzo al post di apertura : ” … io – forse un fratello maggiore – ho tenuto d’occhio chi intorno a me si convertiva. ”
Quel “fratello maggiore” si riferisce all’età? o forse a qualcuno che ha sperimentato anni prima un qualche percorso di fede o di conversione?
Principessa il riferimento è all’età ma anche al cammino che l’età comporta.
Quanto al vivo dibattito che qui e nel post che segue si è sviluppato sulle conversioni. Seguo e narro da tanto queste storie. Ovviamente conoscevo anche quelle di Claudia e Anna ma non me ne ero mai occupato, anche perché come metodo vado a cercare il meno noto. Ho colto l’occasione di un incontro diretto – che ha avuto anche un bel momento a tavola – per interessarmene. Sono riconoscente di ogni osservazione. Tutte mi sono utili, come anche tu osservi in un commento all’altro post. Ho già scritto il testo per suor Anna, che metterò domani.