A Giulia e Antonio nella festa dei 60

“Sessant’anni di matrimonio (dico proprio sessanta): ci siamo arrivati! Festeggeremo domenica 30 giugno 2013 alla messa delle ore 10,30 nella Parrocchia di San Bruno, via della Pisana 370, Roma. Subito dopo insieme ai presenti stapperemo una bottiglia, in semplicità. Con i lontani nello spazio ci sentiremo vicini nello spirito. Vi aspettiamo tutti. Giulia e Antonio Thellung www.antoniothellung.it“: questo era l’invito e questa è la mia risposta. Amici ricchi di figli, nipoti e bisnipoti come alberi nella stagione dei frutti. Artisti di molte arti, spesso presenti in questo blog. Voi grati della vita, io grato di voi.

4 Comments

  1. lorenzo

    Ho sulla scrivania- e pure memorizzata, e se fossi meno imbranato e sapessi farlo, potrei anche postarla- la foto di un brindisi entusiasta di mio nonno Mario e di mia nonna Emma ( quella delle fave) il giorno del sessantaduesimo anniversario di matrimonio. Alla fine del pranzo, mio nonno si alzò in piedi niente commosso e con aria complice e sorniona, e alzando il bicchiere disse così:
    – Rifarei tutto! Peccato non averne altri sessanta-
    e mia nonna, religiosissima severa, maestra in pensione, pioniera del femminismo e aliena da ogni smanceria, scovò un sorrisino emozionato da sedicenne innamorata mai visto né prima né dopo.
    Impacchetto mentalmente il tutto, e lo giro con i miei auguri migliori a Giulia e Antonio.
    Che bellezza.

    30 Giugno, 2013 - 11:27
  2. Marilisa

    Auguro di cuore ogni bene al signor Antonio Thellung e alla sua Giulia.
    Dio benedica la sua bella famiglia donando a tutti loro pace e serenità.
    Vi sono vicina spiritualmente.
    Felice giornata, signor Thellung.

    30 Giugno, 2013 - 14:15
  3. lorenzo

    Piccola parentesi, che spero non dia fastidio agli sposini.
    Storie come le loro, storie di coppie cristiane , storie di matrimoni cristiani lunghi una vita, sono la testimonianza migliore della bellezza e della pienezza del matrimonio.
    Con tutto il rispetto , sono piu’ efficaci di qualunque testo dottrinale sul matrimonio, di qualunque lavoro di commissione teologica sul matrimonio, di qualunque catechesi sul matrimonio. Senza nulla togliere alla importanza e alla necessità di tutte queste cose sante, queste stesse cose restano teoria e principio, mentre il matrimonio è fondamentalmente vita concreta e vissuta. Se cristiano, è fondamentalmente Vangelo concreto e vissuto, con la semplicità e l’immediatezza della quotidianità,e la verifica spicciola e definitiva della esperienza sul campo, senza tante storie.
    Quando dico che ci sono campi e cose su cui solo noi laici possiamo dare una testimonianza specifica e credibile, l’unica che possa risultare agibile ed eventualmente appetibile per i giovani, anche per i piu’ lontani, penso ad esempio al matrimonio e alla famiglia.
    Dobbiamo sentirla tutta questa responsabilità.
    Verso la Chiesa, ma soprattutto verso chi nella Chiesa non c’è. Verso quelli che la Chiesa non “possono vederla”.Verso quelli che ne dicono peste e corna.
    Se il matrimonio puo’ tornare ad essere per tutti una alternativa credibile, unica, potente,appassionante, rivoluzionaria radicalmente per noi e conseguentemente esplosiva per il pezzo di società che abitiamo, tutto questo dipende esclusivamente da noi cristiani sposati. Certo, questo non potrà mai essere, se avremo fatto del nostro matrimonio un brodino di magro, una palla accademica, un’appendice scontata di tutto il resto della nostra vita, un qualcosa che è lì e vegeta da solo, una ruota di scorta della famiglia (quando invece ne è il motore primo e insostituibile) , un surrogato di altro.
    E, soprattutto, non potrà mai accadere, se avremo fatto del nostro matrimonio una roba che riguarda esclusivamente noi,magari un bellissimo giardino ma circondato da altissime mura insuperabili.O se, in quel giardino, avremo fatto entrare col contagocce solo pochi, selezionatissimi e iper referenziati colleghi
    di fede& religione, badando bene di non mescolarci mai con chi non appartenga a quella cerchia: quello che talvolta accade nei gruppi famiglia, di vario titolo, è proprio questo. Ma noi dobbiamo andare a saltar per aria FUORI!.

    30 Giugno, 2013 - 15:21
  4. mattlar

    Straordinario! Non pensavo. Veramente congratulazioni, ci sono abbondanti motivi per rendere grazie a Dio nel suo caso.

    2 Luglio, 2013 - 21:22

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