Con questo paesaggio della “Madonna di Foligno” di Raffaello segnalo la gioia di quella città per aver riavuto in visita un quadro che ha segnato la sua storia e ancora ne segna il nome. Sono stato a Foligno per l’Assemblea diocesana e mi hanno ospitato nel Monastero di Sant’Anna dove il quadro era stato per duecento anni. Nei primi commenti la vicenda del quadro e l’occasione della mia andata a Foligno.
A Foligno con Raffaello e tanti altri per una notte
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La Madonna di Foligno la puoi vedere in copia dietro l’altare maggiore della cattedrale di Foligno. Si tratta di una delle più girovaghe tra le Madonne di Raffaello: dipinta nel 1511-12 per una chiesa romana, migrata a Foligno nel 1565, rapita da Napoleone, restituita dopo il Congresso di Vienna ma fermata a Roma da Pio VII. Ora è nella Pinacoteca Vaticana ma Foligno l’ha riavuto per una settimana ed è incredibile l’emozione che ne ha riportato l’intera città. Me ne hanno parlato il vescovo, le monache di Sant’Anna, i partecipanti all’Assemblea.
La casa tempo della trasmissione della fede era il tema dell’Assemblea diocesana, che ha avuto come ospiti esterni i coniugi Zattoli-Gillini e me. La casa non come luogo ma come tempo: il tempo della casa, cioè della famiglia. Una provocazione era già nel titolo dell’assemblea. Casa come “luogo cronologico e spazio temporale” ha detto il teologo e parroco don Giovanni Zampa.
Ancora Giovanni Zampa: “Nel Nuovo Testamento la casa è il tempo privilegiato per l’evangelizzazione: Gesù stesso, che dice di non avere dove posare il capo (Lc 9,58), di fatto alloggia nella casa di Pietro a Cafarnao, non disdegna di entrare in casa di Levi, di Zaccheo, di Simone fariseo e di molti altri per mangiare e, nello stesso tempo, coglie l’occasione per insegnare, guarire e perdonare. Senza dire di tutte le case che diventano testimoni dell’annuncio della salvezza in tutto il mondo allora conosciuto: la casa di Giuda, a Damasco, dove Paolo incontra Anania (At 9,11); la casa di Enea a Lidda (At 9,32ss); la casa di Tabità e quella di Simone conciatore, a Giaffa (At 9,36ss); la casa di Cornelio a Cesarea (At 11,24ss); la «casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco» a Gerusalemme (At 12,12); la casa di Lidia e quella del carceriere a Filippi (At 16,11ss); la casa di Priscilla e Aquila a Corinto (At 18,1ss); la casa dell’evangelista Filippo (At 21,8); la casa di Mnasóne di Cipro, nei pressi di Gerusalemme (At 21,16); la casa di Publio a Malta (At 28,7ss) fino alla conclusione del libro degli Atti, dove diventa protagonista di evangelizzazione la casa di Paolo: «Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva preso a pigione e accoglieva tutti quelli che andavano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo con tutta franchezza e senza ostacoli» (At 28,30-31)”.
Ho visto che ti hanno messo come dessert! Carini. E carino anche quel loro episcopus puer.
Bello quel particolare della pala d’altare della “Madonna di Foligno”, che rammenta tanto quegli affondi simbolici del Giorgione.
Una scelta intelligente, e anche felice, quella di focalizzare l’attenzione su quattro case e una sciabola di luce -particolare apparentemente secondario rispetto alla bellezza e complessità dell’opera- un “guardare dentro” , quasi con la lente, nel tentativo di captare il messaggio recondito contenuto in quel suggestivo frammento di quotidiana esistenza dove un piccolo gregge, sorpreso da un buio piombato senza preavviso da un evento cosmico, continua a brucare l’erba ignaro del pericolo accorso. E si, perché sembrerebbe che da quel mare celeste che tutto sovrasta, che da quel cielo abitato da spiriti angelici che funge da cerniera all’intera rappresentazione l’intervento della Madre di Dio sia stato davvero straordinario e provvidenziale, tanto da permettere a quelle case e ai loro abitanti di uscire indenni dalla potenza distruttrice di un meteorite.
La casa :percorso interiore dell’individuo, dimora indistruttibile eppure fragile, tanto fragile, dove ci si può sentire servi o padroni. Contenitore di relazioni fasulle, di inganni, sofferenze e presenze negative, oppure: dimora accogliente dove alberga pace, vita, sicurezza in una parola: Dio. Non le pareti, ma chi la abita fa la differenza.
A proposito di casa: il nostro teologo Zampa le ha citate quasi tutte tranne una: quella in Cana di Galilea, dove si celebrarono le famose nozze e ancora una volta l’intervento di Maria fece si che Cristo desse inizio ai segni, ed era il sesto giorno della settimana, quello della creazione dell’uomo e della donna. Quanti spunti di riflessione in questo frammento di raffaelliana bellezza…
C’è un’altra casa che dimentica, Zampa, mi sembra, ed è una dimenticanza che ha tutta l’aria di un lapsus freudiano..Eh si, perché è li che appare per la prima volta l’opera evangelizzatrice, ed è quella di Elisabetta ad Ain Karim.
Io ci sono stata, e come poté una donna tanto giovane come Maria, incinta, a dorso di un asino, percorrerla senza incorrere in grossissimi problemi me lo vado ancora chiedendo. Più di cento chilometri da Nazareth tra le montagne della Giudea, inerpicata tra le rocce, lassù, in alto, la si scorge, quella povera casa dove incontrò il grembo dell’anziana parente.
Proprio come quel cielo popolato da puri spiriti in cui impera “La Madonna di Foligno” unisce il cielo alla terra così Lei, la Madre di Cristo è anello di congiunzione tra le due dimensioni. Ma l’umanità sembra non accorgersene nella maniera più totale…un Gesù senza Maria, francamente, mi lascia perplessa!
Mah, chissà, forse anche la Madonna sta diventata una figura marginale, se non addirittura un’antesignana “profetessa di sventura”
Luigi,
“Con quello che succede in cielo, sulla terra e sotto terra” stiamo a vedere se la Madonna di Foligno sta a Roma, a Parigi o a Foligno ? 🙂
Ci siamo capiti, no ?
Speriamo che il prossimo Sinodo sulla famiglia sia aperto da una solenne cerimonia che lo metta sotto la protezione della Santa Madre di Dio. Ma dubito che cosi‘sara‘. I vescovi e i prelati moderni hanno piu‘fede nei questionari e piu‘gusto per i giornalisti che per cerimonie liturgiche e AveMarie. Oggi come al solito su Repubblica Eugenio Scalfari da‘il suo personale appoggio e la sua benedizione alle tesi di Kasper e se ne esce con questa frase singolare:
Mi sono convinto che la sua (di Francesco) non e‘ una riforma della Chiesa,ma una rivoluzione…La dottrina tradizionale insegnava che l‘anima e‘immortale.SE muore nel peccato lo scontera‘ dopo la morte del corpo.Ma per Francesco evidentemente non e‘ cosi‘.“
Singolare affermazione ,no dire che il Papa cattolico non crede nell‘immortalita‘dell‘anima?
Spero che i vaneggiamenti senili di Barbapapa‘siano smentiti dal Papa in persona. Francesco di‘qualcosa di cattolico,per pieta‘ !!!
Se vi interessa l‘omelia domenicale di papa Eugenio potete trovarla su “Il sismografo“
http://www.repubblica.it/politica/2014/09/21/news/editoriale_scalfari_21_settembre-96291107/?ref=HRER2-1
Quando poi, con gran tripudio si Scalfari and co, la Chiesa cattolica sarà “rivoluzionata” e praticamente distrutta, anche grazie all’aiuto di teologi, vescovi e papi “illuminati”, ci lasceranno almeno la libertà se aderire a una loggia di Rito Scozzese Antico o a una loggia dell Grand’Oriente? 🙂
Chi si affanna a dimostrare segni di rottura traumatica con il passato, certo non li puo’ trovare nell’atteggiamento dei Papi e della Chiesa nei confronti di Maria.
Una continuità perfetta, di sostanza e di ruolo, che attraversa gli ultimi sei pontificati.
Come in tutto il resto, peraltro.
Si ripropone il tormentone.
Parlava Benedetto, e ci si sorbiva il brodazzone di Ferrara.
Parla Francesco, e ci si sorbisce il brodazzone di Scalfari.
Con tutta la simpatia per i due gloriosi tromboni, c’abbiamo Benedetto e c’abbiamo Francesco.
Il resto è colore che c’entra come i cavoli a merenda.
Ma non c’è bisogno di nessuna rivoluzione, di nessun “illuminato”.
Bastono i cattolici frignoni, i Picconatori Anonimi che non lasciano passar giorno senza mormorare& calunniare& demolire.
Loro, la Chiesa , la stanno già distruggendo.
E la sognano, e la vedono, già a pezzi.
Bischeri. Non basta tutto il fango della terra. la Chiesa è sopravvissuta a tutto, sopravviverà anche a quattro tafani.
“…..come fece San Giovanni Paolo II nell’aprile del 1993, invoco sull’Albania la protezione di Maria, madre del Buon Consiglio, affidando a Lei le speranze dell’intero popolo albanese.”
Eh no! Eh no no no!
Così non va, caro papa Francesco.
Guarda che qui abbiamo fior di commentatori devoti, preparatissimi e pii, cattolicissimi, loro ( loro sì, caspita, che dicono qualcosa di cattolico(?!!) ogni santo giorno), che dubitano pubblicamente che tu possa mettere alcunché sotto la protezione della Santa Madre di Dio ( il fatto che tu ci abbia messo l’intero tuo pontificato a partire dal momento della elezione? Non è funzionale alla tesi fangarola, lo si è prontamente dimenticato) e che sospettano sospirosi che anche la Madonna sta diventata una figura marginale, se non addirittura un’antesignana “profetessa di sventura”….
Dunque, bada a quello che fai, che rompi loro lo schemino!!!
(bzzzzzz, bzzzzzzzzzzz, bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, bzzzzzzzzzz.
ronzano, i tafani ronzano
“Singolare affermazione ,no dire che il Papa cattolico non crede nell‘immortalita‘dell‘anima?…
Francesco di‘qualcosa di cattolico,per pieta‘ !!! ” (Discepolo)
Discepolo, di’ qualcosa di vero, per pietà.
Non stralciare da un intero discorso di Barbapapà (mica sei originale nel chiamare Scalfari così) solo una o due frasi che farebbero al caso tuo. Inseriscile nel contesto più ampio, altrimenti porti a travisare tutto, e non è onesto.
No cara, non è onesto per niente.
Scalfari non ha detto che il Papa cattolico non crede nell‘immortalita‘dell‘anima. Ha detto tutt’altra cosa.
Ha detto , per l’esattezza, questo: ” La dottrina tradizionale insegnava che l’anima è immortale. Se muore nel peccato lo sconterà dopo la morte del corpo. Ma per Francesco evidentemente non è così. Non c’è un inferno e neppure un purgatorio. Per le anime che NON SONO SCOMPARSE NEL NULLA c’è la beatitudine d’essere ammesse alla luce del Dio che le ha create. E quando la nostra specie cesserà di esistere, “la luce di Dio sarà tutta in tutti”. Questa è la visione di Francesco. Non è certo il primo ad averla avuta, ma veniva soprattutto dai mistici e da alcune alte figure del monachesimo. ”
Ora, posto che invece mi sembra di ricordare che il Papa qualche volta abbia parlato di inferno, per cui Scalfari in questo sbaglia ( lo riconosco), lui tuttavia non dice che Francesco “non crede nell’immortalità dell’anima”.
Dice piuttosto, cara discepolo, che “per le anime che non sono scomparse nel nulla [e dunque sono immortali] c’è la beatitudine d’essere ammesse alla luce del Dio che le ha create. E quando la nostra specie cesserà di esistere, “la luce di Dio sarà tutta in tutti”.
Ovvero, il Papa, come tanti altri autorevoli mistici e monaci anche in passato sostenevano, ritiene ( o riterrebbe) che alla fine dei tempi le anime che si saranno salvate, e non si saranno dissolte nel nulla a causa della loro distanza da Dio nella gravità dei loro peccati, “la luce di Dio sarà tutta in tutti”.
Come si può vedere, la sostanza del discorso del giornalista è ben diversa dalla lettura che ne ha dato discepolo, la travisatrice per eccellenza.
E a me piace credere, ma non da oggi, che effettivamente le cose stiano più o meno così. Se poi sarà diverso, lo vedrò quando sarò di là.
Nel frattempo constato che nessuno è venuto da quel mondo a dirci come stanno davvero le cose.
Io, Scalfari e Ferrara non li leggo mai.
Buona Domenica a tutti!
Stamane è stato molto interessante seguire in Tv il papa nel suo viaggio in Albania.
Non mi meraviglierei se qualcuno
su qualche rivista o blog o sito
fosse interessato a fare un’analisi
della religiosità propugnata da “discepolo”.
Ormai le sue uscite che si contano come i fagioli in damigiana,
possono incuriosire a capire
cosa sottostà
alle sue pessimistiche omiletiche riflessioni.
Non vorrei che Sara vedesse questo come
una presa in giro offensiva,
ma
alla pari delle riflessioni di Ubi
anche “discepolo”
andrebbe analizzata,
culturalmente,
contestualizzata.
Certo,
non su una rivista di aggiornamento ecclesiale,
non mi pare quello spazio,
ma io se fosse per me
offrirei uno spazio
per una analisi possibilmente seria.
Dopo essermi sorbito, con fatica, l’ennesimo racconto fantasy di Scalfari sulla storia della Chiesa, e le sue parimenti fantasiose e interessate interpretazioni di frasi estrapolate dal mare magnum dei discorsi di Papa Francesco, mi è venuta spontanea una domanda, che ardisco rivolgere al nostro padrone di casa, quale decano e illustre vaticanista. Perché nessun vaticanista ha trovato ancora l’ardire di spiegare al buon ottuagenario Fondatore che sta scrivendo da mesi delle emerite fregnacce che non stanno né in cielo né in terra? Che la sua ignoranza, non dico della Bibbia, del Catechismo, ma anche della storia della Chiesa è abissale? Che se uno studente ne ripetesse solo una all’esame di Storia della Chiesa verrebbe cacciato fuori?
http://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/antigiudaismo-negli-articoli-di-eugenio-scalfari/
Accusato di antisemitismo dagli ebrei stessi e del resto a forza di bollare la “legge” come retrograda, farisaic, e di motivo di ostacolo alla fede si dimentica l’importanza del decalogo per gli ebrei e si ricade nel più trito marcionismo.
Gli studi esegetici più recenti tendono tra l’altro a ricordare le radici giudaiche di San Paolo e ad attenuare il contrasto tra legge e grazia.
Ma infatti, Gianrinaldo, il problema non è Scalfari con i suoi pezzi.
E’ un grande del giornalista, è pure un grande trombone.
Uno puo’ leggerlo, e spernacchiarlo allegramente.
Scalfari è ateo, e non è tenuto a sapere alcunché della Bibbia, del Catechismo, della storia della Chiesa. Il papa , per un ateo, non è null’altro che un personaggio pubblico al pare di qualunque altro, e , dunque, come io posso fare spezzatino e poi chiappare un bocconcino qua e uno là di quanto detto da Sofia Loren in varie interviste, così lui puo’ legittimamente fare lo stesso col “mare magnum”- come dici tu- delle parole di Francesco.
Il problema sono i cattolici che prendono cattolicamente sul serio considerazioni non cattolich; e, ancor più, i Picconatori Anonimi che non vedono l’ora di gettare qualche fascina umidiccia sul fuoco delle polemiche anti papa: non sia mai che passi qualche giorno senza che non si alzi la cortina nero fumo e tossica della delegittimazione.
Anche Scalfari va bene: tutto fa brodo.
Io Ferrara l’ho letto per anni: parlo di Maurizio (il padre).
Il 21 settembre di 24 anni or sono veniva ucciso dalla mafia il Giudice Rosario Livatino, Magistrato, servitore dello Stato, fratello in Cristo.
Buona domenica al “pianerottolo” !
Roberto 55
P.s.: Lorenzo, sei grande !
Macchi-se-ne-frega di Scalfari !
ps.
ciao Roberto,
sei sempre sobio,
per fortuna
🙂
Grazie e un bell’abbraccio a Roberto per il ricordo di Rosario Livatino, Servo di Dio, di cui è in corso la causa di beatificazione.
Piu’ che un ricordo, una bella boccata d’aria fresca ( e anche un invito a svegliarsi dall’incantesimo delle ciarle ).
Bravo Roberto e grazie, per Livatino e pure per Maurizio Ferrara…
Tutto vero (o quasi) ciò che dice Lorenzo Cuffini. Però…se un onesto giornalista deve scrivere un pezzo su un qualsiasi argomento, ha il dovere di documentarsi. Ma forse Scalfari non è più un giornalista…è solo un trombone, che non va preso sul serio…Però….scrive sul giornale più letto in Italia e i suoi articoli sono letti da milioni di persone…e commentati…. Ripeto, come mai nessuno dei vari vaticanisti ha l’onestà intellettuale di scrivere che le sue sono fregnacce (non certo dal punto di vista dell’opinione (che è libera, almeno finora…) ma dei contenuti. Non si possono scrivere continuamente bugie storiche, facendole passare per verità…. Ed anche che uno (il Papa…. abbia detto una cosa, mentre ne ha detta un’altra….
Grazie a Roberto55 per aver ricordato il giudice Rosario Livatino, fratello in Cristo della Diocesi di Agrigento e, servitore dello Stato.
“il problema non è Scalfari con i suoi pezzi.” Basterebbe scrivesse meno corbellerie il cattolicesimo non c’entra c’entra il giornalismo (presente: si riportano informazioni vere, insomma quella roba lì)
“Alcuni giorni fa ho incontrato – ma ci vediamo spesso perché ci lega un’antica amicizia – Vincenzo Paglia, attualmente presidente del Consiglio vaticano della famiglia. ”
Paglia, Martini Ravasi il Papa sarà una periferia esistenziale Scalfari ma sempre alti prelati frequenta. (per la serie “ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar”)
http://www.youtube.com/watch?v=iU0QU2kIHQQ
Sì sì presente.Ma in quello, e riguardo a quel che dice il Papa, Scalfari non è l’unico giornalista a prendersi voli ben larghi e a mescolare detto-poco- e reinterpretato da lui- quasi tutto-.
Morale: per ” sapere” quello che dice il Papa, leggere direttamente le parole del Papa.
Non è nemmeno complicato.
A maggior ragione: se si vuole la notizia, tenersene alla larga.
….tenersi alla larga non dalla notizia, ma dal giornalista che ha le frequentazioni alte e introdotte ….
Da quando ho letto ciò che scrive e dice e soprattutto da quando ho potuto parlare direttamente con lui, mi sono convinto che la sua non è una riforma della Chiesa, ma una rivoluzione.
Il Papa ritiene che, se l’anima d’una persona si chiude in se stessa e cessa d’interessarsi agli altri, quell’anima non sprigiona più alcuna forza e muore. Muore prima che muoia il corpo, come anima cessa di esistere.
La dottrina tradizionale insegnava che l’anima è immortale. Se muore nel peccato lo sconterà dopo la morte del corpo. Ma per Francesco evidentemente non è così. “Non c’è un inferno e neppure un purgatorio. Per le anime che non sono scomparse nel nulla c’è la beatitudine d’essere ammesse alla luce del Dio che le ha create. E quando la nostra specie cesserà di esistere, “la luce di Dio sarà tutta in tutti”. Questa è la visione di Francesco. Non è certo il primo ad averla avuta, ma veniva soprattutto dai mistici e da alcune alte figure del monachesimo. È molto raro che sia venuta a un pontefice, il vescovo di Roma successore dell’apostolo Simone-Pietro. In realtà la visione che Francesco ha evoca le comunità cristiane dei primi secoli. La Chiesa come lui la concepisce è il popolo di Dio e i vescovi successori degli apostoli. Può sembrare e anzi è un paradosso quello di costruire una Chiesa profondamente diversa da quella esistente recuperando il modo d’essere delle antiche comunità cristiane. Ma questa appunto è la sua rivoluzione.”
🙂 🙂 🙂
Beh !, “sobrio”, Matteo, per un veneto è parola grossa ed impegnativa -))))))))
Un caro saluto a te ed a tutti gli amici del “blog” !
Roberto 55
“la luce di Dio sarà tutta in tutti”. Questa è la visione di Francesco.
Ci aveva pensato 2000 anni fa San Paolo.
Comunque è interessante l’anima è immortale solo se è buona, se è buona va in paradiso in caso contrario evapora.
http://archiviostorico.corriere.it/2008/gennaio/09/inferno_solitudine_ecco_abisso_dell_co_9_080109066.shtml
Francesco avrà cercato di spiegare una cosa simile e Scalfari l’ha capita così.
Mah, nemmeno Borghezio con l’Islam fa certe caricature…..
Appunto.
E che ci perdiamo tempo e occhi a leggerle e commentarle?
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/esteri/2014/06/11/news/papa_francesco_inferno_per_corrotti_schiavisti_e_fabbricanti_armi-88638924
Il bello che gli basterebbe leggere il suo stesso giornale.
🙂
Vero Lorenzo ma in realtà mi spiace per lui, capisco l’entusiasmo ma così si rende ridicolo.
🙁
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/esteri/2014/06/11/news/papa_francesco_inferno_per_corrotti_schiavisti_e_fabbricanti_armi-88638924
Ops avevo dimenticato il link
“Il Papa ritiene che, se l’anima d’una persona si chiude in se stessa e cessa d’interessarsi agli altri, quell’anima non sprigiona più alcuna forza e muore. Muore prima che muoia il corpo, come anima cessa di esistere.”
Non so se corrisponda esattamente al pensiero del Papa, ma se fosse solo il pensiero di Scalfari, direi che per averle dette un ateo, queste parole non sono mica da gettare alle ortiche, come molti ( compreso Lorenzo) oggi si sono sbizzarriti a fare con sprezzo e aria di superiorità.
Non è forse vero che un’anima chiusa in se stessa perde vitalità e non dice un bel niente? Un’ anima così è lontana dall’amore di Dio perché non ha capito nulla dell’amore predicato da Gesù.
Magari dice venti volte al giorno “Signore, Signore”, ma resta chiusa all’amore verso gli altri, e inaridisce.
Altro che faccette sorridenti!
Purtroppo il problema non sono gli altri: i media, gli atei, i giornalisti ecc..questi, semmai ,non essendo né caldi né freddi, lasciano il tempo che trovano. Invece, il problema della Chiesa, oggi ,è l’ ignoranza grassa, il secolarismo, l’ingenuità che impera tra le fila dei cattolici i quali son quasi convinti che la Grazia sia un diritto acquisito anziché un dono da chiedere sempre, che han perduto il discernimento e non si accorgono della presenza delle molte forze luciferine che non hanno mai perso il gusto di insidiare il cammino della Chiesa. Forse è questo il motivo per il quale tra gli operai della vigna si sono mai calmanti coloro che reagiscono con ferocia nei confronti di chi vede le cose in un’altra prospettiva e che, forse, al contrario di loro – romantici e buonisti- “annusano” la presenza nefasta e la denunziano .
La verità è che se non ci si prostra ai piedi della croce saremo tutti umanamete perdenti e non apporteremo alcun contributo: sterili, incapaci anche di quel poco cui Dio ci chiama a dare. Tra i cristiani c’è separazione, scisma, dileggio, non si tenta alcun contatto intellettuale, morale con gli altri, e se anche le idee non dovessero collimare nessuno ha il diritto di mortificare, come fate continuamente voi: i vari Matteo, lorenzo & compagnia bella, bravi figli della Chiesa che vi comportate come se questa fosse una setta, mentre al contrario bandisce ’uniformità e omologazione.
Dunque, e lo dico ai soliti noti che tergiversano col desiderio malvagio di inveire: è vero, indubbiamente, che il desiderio della Chiesa moderna e dei suoi accaniti sostenitori è mettere l’uomo al centro di tutto: stesso errore di lucifero, di Adamo, del popolo dell’antica Babele, di Sodoma e di tutti i farisei pensatori e teologi moderni e contemporanei i quali, anziché Cristo , pongono loro stessi scioccamente e ignorano che Dio può “trarre un figlio di Abramo, anche da una pietra”…
E’ il rischio che corre ogni buon ateo devoto.
Entusiasmandosi non per le cose come sono, ma per come lui si persuade che siano, e come -in quel campo- finalmente (!) siano, ne danno una rappresentazione enfatica e gonfiata…
Tra i cristiani c’è separazione, scisma e dileggio?
Certo: se ce lo porto io,c’è. Delegittimando ogni giorno Papa e Chiesa , perché mi fanno male i calli, e ergendomi, non si sa in base a che, al di sopra di Papa e Chiesa stessi.
Il vaccino immediato e alla portata di tutti, per evitare di mettere se stessi al centro di tutto, è semplicissimo. Fidarsi ed affidarsi alla Chiesa di Cristo,( che è Cristo stesso nella storia) e al Papa che essa affidandosi allo Spirito, si è data.
Quando al contrario si sceglie di incarnare un Lord o Lady Spocchia, lì sono cavoli acidi assai
“E che ci perdiamo tempo e occhi a leggerle e commentarle?”
Mi spiace tanto per te, Lorenzo, ma io non ritengo mai perduto il tempo passato ad ASCOLTARE gli altri, TUTTI GLI ALTRI, specie se intelligenti considerati “tromboni”. Ognuno guardi le strombazzature proprie prima di giudicare gli altri.
Oggi, per esempio, io ho ascoltato attentamente le parole di un prete che mi inducevano ad andare via. Un prete ( giovane) ma, riguardo a fede, del tempo di Noè.
Ma le ho sopportate con pazienza, nonostante tutto. E pensare che ad un certo punto ha perfino riesumato il catechismo di Pio X.
Meno male che è stato trasferito in un’altra chiesa. Che sollievo!
E quante strombazzature in questo blog! Ma quante!
Ma ascoltiamo tutti, Marilisa.
Ma sapendo che stiamo ascoltando, nel caso di Scalfari ad esempio, le idee di Scalfari, e nient’altro. Che possono anche essere affascinanti, ma c’entrano-come si vede una volta- con la realtà del Papa, di cui lui si è fatto un filòm tutto suo che, obiettivamente, in moltissimo non sta né in cielo né in terra.
Quanto al prete, che ci piaccia o no, quello è un paio di maniche tutto diverso.
Perché, a me cattolico, Scalfari o un plurilaureato o premio Nobel non mi puo’ né assolvere salvandomi l’anima, né portarmi la voce della Chiesa, né i segni e la presenza reale di Cristo. Cosa che l’ultimo e piu’ oscuro dei preti puo’ fare, e puo’ fare solo lui, in forza del suo essere incardinato nella Chiesa, e anche qualore a me stesse ferocemente sulle palle.
Quindi, il paragone non sta in piedi.
…c’entrano niente ( niente m’era rimasto nella tastiera)
“Fidarsi ed affidarsi alla Chiesa di Cristo,( che è Cristo stesso nella storia) e al Papa che essa affidandosi allo Spirito, si è data.”
Sì, mi affido al Papa, eccome se mi affido! Ma vedo che parecchi frequentatori con questo Papa che si attiene strettamente al Vangelo anche nella pratica non lo fanno per niente e gli gettano palate di fango addosso.
Ma la Chiesa, caro Lorenzo, per quanto istituita dal Cristo, i suoi begli errori li ha fatti nel tempo, essendo costituita da uomini– e non da altrettanti Gesù Cristo –che preferivano ascoltare se stessi e i propri convincimenti non certo desunti dal Vangelo. Lo Spirito Santo in certi casi sembrava dormicchiasse. Per cui, se permetti, io a lei mi affido meno.
I preti, qualunque scemata dicano, mi interessano nella misura in cui sono deputati a dare i sacramenti, soprattutto l’ Eucaristia . Ma per il resto, io bado molto a ciò che dicono e non li stimo tutti allo stesso modo.
E poi. a proposito di Scalfari, non è vero per niente che lui non conosca il Vangelo e la struttura della Chiesa. Sarà pure ateo ma non ignorante, questo è certo.
“non è vero per niente che lui non conosca il Vangelo ”
“Discutendone con don Paglia ho appreso una circostanza che ignoravo e che penso sia ignorata da gran parte delle persone: l’apostolo Pietro aveva moglie. In uno dei Vangeli sinottici si racconta che tra i vari miracoli fatti da Gesù ci fu anche la guarigione della suocera di Pietro che lui stesso aveva implorato al Maestro affinché si interessasse in favore di quella sua parente ammalata.”
🙂 🙂 🙂
Certo che la Chiesa non è perfetta ed è di uomini.
Eppure “credere” la Chiesa vuol appunto dire avere fiducia nel fatto che lei attraverso i suoi limiti e la sua capacità di sbagliare è una, santa, cattolica apostolica. Perché è Cristo stesso nella storia.
La Chiesa è la Chiesa di Cristo.
Ciascuno dei suoi componenti, se preso da solo e se va per conto suo, è un ciaparatti senza speranza.
Si delegittima la Chiesa, magari con le migliori intenzioni del mondo?
E che resta? Una massa di quaqquaraqua della fede, cioè noi, ciascuno dei quali convinto di aver Dio in tasca.
Bella roba.
Il tempo dovrebbe avercelo insegnato, anche questo.
“Ma sapendo che stiamo ascoltando, nel caso di Scalfari ad esempio, le idee di Scalfari, e nient’altro. ”
Ti posso assicurare, Lorenzo, che le idee di Scalfari sono condivise da alcuni teologi ed ecclesiastici. Io leggo molto, sai ? A me interessano le idee di tutti.
e così pure don Paglia ci fa la sua bella figurella….
🙂
sara
delle 22.03
🙂 🙂 🙂 🙂
mi ricordo tanti anni fa di aver letto un suo articolo dove confondeva l’immacolata concezione con il concepimento verginale di Gesù.
Ma insomma, Marilisa.
Ma leggiamo con obiettività le panzane di st’intervista!
Capisco la intelligenza a tutto tondo che nessuno mette in dubbio del soggetto, pari peraltro alla sua( per niente negata, ma anzi rivendicatissima) autostima stellare( in questo sta l’essenza di quello che definivo trombonaggine, non in altro)…. ma non è che se uno è intelligente, deve per forza distillare sapere sulla qualunque. Non è che se Scalfari si mette a parlare di fisica quantistica, ad ogni apertura di bocca esce un fumetto con una formula da premio Nobel….
Mi immagino padre Lombardi quando ha letto l’articolo…
Però dai povero nessuno gli può suggerire che è meglio lasciar perdere??
“Eppure “credere” la Chiesa vuol appunto dire avere fiducia nel fatto che lei attraverso i suoi limiti e la sua capacità di sbagliare è una, santa, cattolica apostolica. Perché è Cristo stesso nella storia.”
Nel momento in cui si riconosce che la Chiesa ha “la sua capacità di sbagliare” si deve avere il coraggio di dire che è meno “santa” di quanto si possa pensare.
Quello che tu hai formulato è esattamente ciò che l’Istituzione ha inculcato nella testa degli uomini. E non poteva essere diversamente. Così come ha formulato il dogma dell’infallibilità dei papi, che invece molto spesso hanno sbagliato indubitabilmente. Per cui quel dogma lì cade da sé se si ragiona.
Tu, Lorenzo, a mio parere sei un cristiano che dà un colpo al cerchio e uno alla botte.
Per quanto riguarda Scalfari, certo che non distilla sempre sapere ( non lo ritengo un superuomo, tanto per intenderci), ma andargli contro pregiudizialmente ogni volta che dice la sua in fatto di religione solo per il fatto che si è dichiarato ateo, mi pare sbagliato in partenza.
Non dimentichiamo che tutta questa discussione è nata da un intervento di discepolo che non aveva capito pressoché nulla dello scritto di Scalfari, essendo partita in quarta per attaccare ancora una volta il Papa.
E la volta precedente ( quella sul peccato) era stata la stessa identica cosa.
Ma dire di me che sono un cristiano che da un colpo al cerchio e uno alla botte è un eufemismo, e pure una scoperta dell’acqua calda, Marilisa.
Ma è proprio per questo, perché di me io non mi fido per niente, e men che meno in campo di fede et similia, io mi fido della Chiesa , mi fido dei dogmi, mi fido del Magistero, mi fido dei Papi come papi.
Capisco tutto? Figurarsi. Non colgo le contraddizioni della Chiesa struttura terrena e proseucione di Cristo . Le colgo tutte. Ma, tutto considerato e soppesato, “accetto” da me le mie incomprensioni ( comprese tutte, e sono tante, quelle a proposito di tanti aspetti del magistero) e mi fido pienamente, pienamente, della Chiesa e del Papa. E diffido assolutamente di me e delle mie convinzioni.
Capisco che possa essere ingenuo, ma è così che gira, qua.
“mi ricordo tanti anni fa di aver letto un suo articolo dove confondeva l’immacolata concezione con il concepimento verginale di Gesù.”
Picchio, prova a chiedere a tanti fedeli cattolici se hanno capito il significato della Immacolata Concezione. Verificherai che non hanno capito e che fanno lo stesso errore di Scalfari ,che però è ateo.
Ma che c’entra l’ateismo? Anche Cacciari è ateo però la teologia la conosce benissimo, non c’è solo la fede il cristianesimo ha anche una sua base “scientifica” la teologia o l’esegesi dei testi biblici sono un sapere ben preciso.
Se non lo conosci lascia perdere.
“Ma è proprio per questo, perché di me io non mi fido per niente, e men che meno in campo di fede et similia, io mi fido della Chiesa , mi fido dei dogmi, mi fido del Magistero, mi fido dei Papi come papi.”
Bene, Lorenzo, io non giudico nessuno. Fai come ti piace. Per quanto mi riguarda, io invece amo approfondire su tutto e leggo molto e seguo trasmissioni varie che possano chiarire le mie idee.
Praticamente la religione cristiana ( ma anche le altre) è il mio argomento preferito. Ho un’intera biblioteca di libri di spiritualità e di storia delle religioni.
Sapessi quanti aspetti dei rituali cristiani derivano da altre religioni di quelle terre in cui hanno avuto origine le tre religioni monoteiste. Non puoi immaginare quanti.
“Ma che c’entra l’ateismo?”
C’entra solo in quanto ho messo Scalfari a confronto con certi credenti cattolici che fanno gli stessi errori che possono fare, a maggior ragione, certi atei.
Inoltre, Cacciari è un filosofo e, se non lo sai, la religione fa parte anche della filosofia.
Quindi non mi meraviglia per niente che Cacciari conosca più di Scalfari la nostra religione. A me Cacciari piace moltissimo.
Si ma Scalfari è un giornalista, anzi è il fondatore di uno dei quotidiani più letti e venduti d’Italia, se scrivi cerca di scrivere corretto, un conto è dire: mi piacerebbe che l’inferno non esistesse ed esistesse solo il paradiso un conto è dire: il Papa ha detto che non esiste l’inferno.
Al di là del nostro pensiero, solo per correttezza appunto giornalistica.
Inoltre se conoscesse la “dottrina” dell’inferno saprebbe che in tanti sostengono che l’inferno è appunto questa morte nel silenzio e nel rifiuto all’amore dell’anima (che prosegue però dopo la morte) non è rivoluzionaria (ho postato il testo di Ratzinger) gli sembra rivoluzionaria perchè appunto non conosce nemmeno quella tradizionale.
Ma come fa ad eccitare così tanto
un’ articolo di Scalfari ?
Io non l’ho mai letto,
neppure per quelle interviste a Francesco,
e non ne ho sentito mai la mancanza.
Ma veramente credete che Scalfari sia argomento di fede ?
Mah !
Forse non sono un’intellettuale,
Forse alcuni hanno scoperto come dovere di fede
leggere gli articoli di Scalfari
e venirci ad urlare il loro scandalo !!!!!
Ma sti cavoli !!!!
+Vangelo e meno seghe mentali.
Infatti la fede non c’entra io ci ho buttato l’occhio per pura curiosità e mi hanno colpito le sparate tutto qua. (Se si trattava di altro argomento avrei detto uguale )
Correggo refuso di cui mi accorgo solo ora: ignoranza crassa !
Mi sa che lorenzo è un uomo “grasso”, non so perché ma, avevo in mente lui quando ho commesso il misfatto ortografico…
Lorenzo, si metta bene in testa che i picconatori nella Chiesa non sono i comuni cattolici,non sono le persone semplici, non sono io ,né lei, né discepolo, né elsa. Non siamo noi i picconatori : storia magistra vitae ! Chi sono i veri distruttori della Chiesa di Cristo? E’ una domanda che lei non si pone, si ostina a credere che…i nostri commenti , che possono al massimo fare il sollettico, gettino fango sulla Chiesa.
Mentre i picconatori, quelli che demoliscono dalle fondamentra la grande struttura temporale stanno ai vertici di Roma, caro lorenzo,occupano posti chiave e sono li, che si perpetuano, si ingrossano come spugne, cambiano via via casacca, cangiano a seconda delle “necessità”, ma sono li, fin dalla morte di Pio XII ben saldi, lo capisce o no che ormai non c’è più nessuno che pensi con la propria testa , che siamo tutti, tutti ,compresi i preti, come sorci in trappola…
Nessuno reagisce, nessuno oppone resistenza, per ignoranza crassa, appunto, passiva , appunto, si pensa che nella Chiesa di Francesco tutto vada bene, viva Dio!
Foglie di fico, caro Lorenzo, solo foglie di fico. Ma vede, è Dio che permette tutto questo. Rammento, se ce ne fosse bisogno, che in nome del “dialogo” francescano sono, attualmente, sotto inchiesta, destinati alla capitolazione i seguenti istituti religiosi:
kolbiani Francescani dell’Immacolata.
l’Istituto del Buon Pastore
Istituto di Gesù Sommo ed Eterno Sacerdote
Fraternità di San Pietro, che, malgrado la forte resistenza sta cedendo a colpi di clava.
Ma non mi meraviglio, che si abbraccino i pentecostali e si parli di “dialogo” ad ogni piè sospinto … Ma vede, Dio agisce così, trionfa mediante le sconfitte… Miserere nostri Domine! Caro Lorenzo
Io voglio bene a Papa Francesco, mi fido del Papa in osservanza assoluta al Magistero della Chiesa Cattolica..
…molto meno delle tante “volpi” e “volponi “che lo circondano e che finiranno con l’assediarlo presto o tardi, proprio come han fatto con il predecessore…
Sull’inferno come silenzio assoluto che porta alla morte dell’anima un vecchio articolo:
http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/000614d.htm
Interessante come in QUESTO condominio, mentre il Papa ricordava i martiri del sanguinario regime comunista albanese, si commemora il comunismo togliattiano degli anni ’50 e ’60.
Cose che capitano solo qui, da quelle stesse persone che normalmente discettano di teologia e morale cattolica e prendono posizione contro il magistero della Chiesa.
Nelle case del popolo di quegli anni magari si bestemmiava e si criticavano i “preti”, ma non si pretendeva di insegnare loro il loro mestiere…
commemorava
Cara Clodine,
il fatto che ora la Chiesa di Cristo si sia data Francesco come guida non mi cambia una virgola: le identiche cose le dicevo, le pensavo e le scrivevo con Benedetto e con Giovanni Paolo II.
I picconatori stanno altrove?
Come no?
E’ un giochino, quello dello scaricabarile, vecchio come il cucco, che ha un unico scopo: mettersi automaticamente dalla parte della ragione, e gettare la colpa a non meglio definiti altri.
Preoccupiamoci di non picconare NOI: e consideriamo spassionatamente che ogni palata di fango che tiriamo sul grugno del Papa e della Chiesa è tirata direttamente in faccia a Cristo. Poi facciamo il conto delle palate gettate ogni giorno, moltiplichiamole per il numero dei giorni, moltiplichiamole per il numero potenziale di gente che puo’ assistere in diretta a questo nostro, personale, voluto, cercato, calcolato,sfangamento virtuale, e poi proviamo a ripetere che le ferite della Chiesa non dipendono da noi….se ci riusciamo.
Potremmo anche stare prostrati davanti alla Croce night&day, ma se poi non tiriamo su lo sguardo e non guardiamo il lerciume che rovesciamo addosso a Chi ci sta inchiodato sopra, sarà servito a un tubo assoluto.
Ma che deve ancora fare, Lui, per farcelo capire?
Interessante l’articolo postato da Sara.
“Concludiamo con le famose parole di Balthasar che tanto han fatto discutere: l’ipotesi che l’immensa misericordia di Dio possa rendere l’inferno vuoto. Una speranza, lui diceva…[mi sarebbe piaciuto leggere gli omissis]
“Non possiamo assolutamente dire che l’inferno non c’è.
Dobbiamo dire che è una realissima possibilità; sono parole stesse di Balthasar. Dio ci ha lasciato nel mistero appunto perché è una cosa così ardua da capire che è davvero inutile che stiamo a perdere la testa per vedere se è vera o quanto è vera. E io dico che l’inferno è una realissima possibilità che noi stessi scegliamo, è una possibile situazione definitiva che noi stessi ci siamo costruiti con la nostra vita, con le nostre scelte per il bene o per il male. In questi senso noi saremo quello che abbiamo voluto essere”.
Ho conosciuto anni fa un prete,teologo, che riteneva che l’inferno fosse vuoto proprio pensando all’amore di Dio che ci ha portato all’ esistenza.
Ora, perché non credere che i grandi peccatori, purché siano consapevoli dei loro peccati e non pentiti, siano loro stessi (le anime) a tenersi lontani dal Dio-Amore, di cui non hanno condiviso l’amore verso gli altri? O che addirittura vengano annientate nel Nulla assoluto (annichilazione)?
Molti cristiani invece credono fermamente nell’ inferno come luogo in cui la giustizia di Dio “punisce” i peccatori alla stessa stregua in cui i giudici terreni condannano al carcere i colpevoli di un qualsiasi reato.
La “punizione” è la categoria tutta umana a cui si appellano anche per quella divina. La trovo una visione angusta, e anche un po’ cattiva, della giustizia divina.
Ah! già,
non dimentico,
devo trovare il tempo per rispondere pan per focaccia a
quel commento nell’altro post dei giorni scorsi
quando ho preferito lasciar perdere,
ma lo farò a casa mia.
Veramente , Federico,qui c’è stato chi ha commemorato Rosario Livatino.
Altro martire di altro “regime” altrettanto sanguinario.
Vorresti citare esattamente le parole con cui sarebbe stato commemorato il comunismo togliattiano degli anni 50 e 60?
Perchè altrimenti, questo si chiama cacciare balle.
Piuttosto che l’annichilimento (sa un po’ di ottimistica scommessa pascaliana se c’è un dopo oltre la morte lo scopro solo se ho operato bene se ho operato male al massimo finisce lì) è meglio l’apocastasi (http://it.wikipedia.org/wiki/Apocatastasi) che mi ispira molta simpatia (ma è stata condannata come eretica) in pratica è l’esito definitivo della dottrina della grazia vista come così potente da poter da attirare a sé e ristabilire Satana stesso.
Sono discussioni teologiche note da tempo Scalfari in effetti ha fatto un minestrone un po’ confuso di tante cose diverse (capendoci anche poco).
E’ un peccato che simili sottigliezze debbano essere divulgate così male.
Apocatastasi scusate.
Queste idee sono sempre in zona Mancuso:
Venendo poi a parlare dell’inferno, Mancuso dedica praticamente tutto il capitolo (ben 35 pagine) alla confutazione del dogma dell’eternità dello stesso. Anche qui, saltando da Agostino a Tommaso fino a von Balthasar, egli approda alla lapidaria affermazione per cui “parlare di eternità dell’Inferno è una contraddizione assoluta” (p. 263), oltre che poco evangelico. Si tratta dunque di scegliere tra apocatastasi e annichilazione dei reprobi: dopo aver a lungo esposto il pensiero di P. Florenskij, egli resta, per così dire, “anceps”, dopo aver fatto un peana dell’antinomia annunciata. Il lettore noterà la mancanza di analisi delle numerose affermazioni del Nuovo Testamento, con l’introduzione di errori teologici anche non lievi (19). Precisiamo qui, se fosse necessario, che la dottrina dell’apocatastasi, oltre che sempre condannata dal Magistero, è anche insostenibile fintantoché si vuol mantenere la reale libertà di ogni essere spirituale anche di fronte all’appello di Dio.
Dopo aver definito il purgatorio “una salutare invenzione”, Mancuso afferma che l’unica modalità che gli appare “razionalmente legittima” è di concentrarlo nell’istante della morte (p. 279). La parusia infine è da lui definita come maggiormente bisognosa di essere ripensata (cfr p. 289). In definitiva il testo sostiene che non ci sarà alcun ritorno del Gesù glorioso; le frasi corrispondenti del Nuovo Testamento sono errori di Gesù e di Paolo. Per Mancuso è semplice anche spiegare perché “Dio non è mai intervenuto direttamente nella storia” e perché “non tutta la bibbia è parola di Dio”!
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/189243
p.s. Magister sarà fazioso, ma al bisogno è utile come pochi.
🙂
“oltre che sempre condannata dal Magistero, è anche insostenibile fintantoché si vuol mantenere la reale libertà di ogni essere spirituale anche di fronte all’appello di Dio.”
In effetti è il solito vecchio problema di come conciliare la grazia con il libero arbitrio. (che è uno dei più interessanti dal punto di vista speculativo)
@Lorenzo,
c’è stato chi ha rimpianto il giornalista Maurizio Ferrara, direttore dell’Unità di quei tempi e dirigente del PCI togliattiano. Mi è parso stridente rispetto al ricordo a Tirana delle vittime del regime comunista albanese.
Si possono criticare i giornalisti di oggi (si discuteva di Ferrara e Scalfari), senza rimpiangere un’epoca e un’ideologia che vanta più ombre che luci.
Non sto a richiamare i commenti parola per parola e chi li ha scritti per evitare ulteriori polemiche.
Può darsi benissimo che le intenzioni fossero altre, ma ho colto una stonatura e, dato che non era la prima volta, mi è sembrato il caso di sottolinearla.
Ma caro Lorenzo, non ti sei accorto? Qualcuno di noi ha “nominato” Maurizio Ferrara”: e questo, per l’ottimo Federico, è sufficiente a configurare un bel reato di apologia del comunismo togliattiano. Se questo non è cacciare balle…
«…il giornalista Maurizio Ferrara, direttore dell’Unità di quei tempi e dirigente del PCI togliattiano»
Sì, Federico, e anche del Pci berlingueriano. E senatore della Repubblica. E ottimo poeta dialettale. Quindi?
Tu vuoi vedere da un occhio solo.
“Io Ferrara l’ho letto per anni: parlo di Maurizio (il padre).”
“Bravo Roberto e grazie, per Livatino e pure per Maurizio Ferrara…”
Non c’è una sola altra parola.
Dove stia ” la commemorazione” e dove sia “il rimpianto”, non è dato sapersi.
Magister è fazioso ed anche abbastanza ignorante.
Figurarsi cosa deve essere ai suoi occhi uno come Mancuso, l’ “eretico” per eccellenza, il quale, a mio parere, dice non poche verità. Qualcuno aveva detto qui , di Mancuso, che è un moscerino vicino a certi grandi teologi del passato ( che però hanno detto un bel po’ di scemenze tipo la “massa dannata” e la “concupiscenza che fa arrossire il matrimonio” di Agostino).
Pare che al giorno d’oggi mettere in discussione le verità asserite dal Magistero, fossilizzato in certi errori, sia assimilabile al peccato originale.
Non cominci per favore, Mancuso e’ un teologo mediocre però la risposta di civiltà cattolica chiariva bene i punti su cui stavamo parlando. (Per questo l’ho postata)
L’apoca. è stata proposta da Origene e giudicata eretica secoli fa eppure Mancuso rispetto a Origene e’ una caccoletta uguale.
Anche tra gli eretici ce ne sono di buoni e meno buoni…
“… è sufficiente a configurare un bel reato di apologia del comunismo togliattiano. Se questo non è cacciare balle…” ( Nicoletta)
Dire “balle” è poco quando si tratta di Federico che va in corto circuito quando sente solo nominare uno della sinistra. Ne prova una tale avversione che è capace di sputacchiare scemenze senza accorgersi che, se molte cose sono cambiate in meglio nel nostro Paese, lo si deve proprio alla sinistra. Un paraocchi da far paura.
“Mancuso rispetto a Origene e’ una caccoletta uguale.”
Una “caccoletta” lo sarà per te, ma non necessariamente per tantissime altre persone che invece lo apprezzano molto. E fra queste ci sono io. E vuol dire che molto di quel che dice è condivisibile. Punto.
Il fatto che Origene fosse stato giudicato eretico, non mi dice proprio nulla, Anche Galileo era stato dichiarato eretico, e poi abbiamo visto come è andata a finire.
Vorrei chiedere a Clodine, che riecheggia pressoché alla lettera Nitoglia , se , oltre alle varie idee bislacche da cui ha tratto ispirazione, condivida anche la seguente osservazione dello stesso autore, contenuta nello stesso articolo:
….“la trappola della mano tesa” dal “modernismo dal volto umano” dell’allora card. Joseph Ratzinger.
Tradotto: Benedetto un pericoloso modernista dal volto umano?!
http://doncurzionitoglia.net/2014/09/02/la-resistenza-anti-modernista-tenemose-a-vista/
È io che ho detto ? Che ci sono eretici interessanti e altri no (ammesso che Mancuso sia eretico cosa che in fondo nemmeno credo).
Comunque fa niente alla fine e’ impossibile parlare senza finire sempre nelle solite cose.
In realtà,non c’è nessuna volonàa distruttrice dell’era Bergoglio nei confronti di inermi inquisiti. Almeno in 2 casi su 4 di quelli citati da Clodine, i motivi di accertamento e di indagine partirono sotto Benedetto, e sono molto istruttive al riguardo alcune lettere facilmente reperibili su internet di personaggi dell’Istituto Buon Pastore ( in pieno marasma intestino con elezioni capitolari inficiate e picche e ripicche a non finire, tra l’altro) che ben prima dell’ultimo periodo avevano rifiutato tutte le proposte avanzate da J.Ratzinger( sempre lui) addirittura alla fine degli anni 80….segno che c’è sotto una lunga, travagliata storia , altroché ” sotto inchiesta” in nome del ” dialogo” francescano
L’anima e il suo destino,
ormai è una pubblicazione vecchia,
e
non capisco come mai sia ricicciata.
Magister non è teologo,
è incapace di speculazioni teologiche,
ma
è bravissimo a strumentalizzare a suoi fini il pensiero altrui,
e
anche ultimamente ci sta riuscendo benissimo,
Magister e Matzuzzi potrebbero metter su una bella casa editrice.
Comunque,
che d’è tutto sto interesse per Mancuso ?
Che festa è ?
Se vi mancano i problemi veri,
qualcuno può sobbarcarsi una cartella di Equitalia ricevuta venerdi sera
di 2300,00 euro.
Stamani l’ho passata a cercare di capire e contattare, a mandare mails.
Ci sono cose più concrete di tanta aria fritta,
e i problemi non mancano.
Come si fa a mettere insieme 2.300 euro da dare a Equitalia ?
Riuscirò a venire a capo dell’impiccio ?
Voi divertitevi con Mancuso, Scalfari…..
Senta, lorenzo, mi accorgo, leggendola che lei sta sempre li, attento a filtrare il moscerino e ingoiare allegramente il cammello. Non ho seguito il pellegrinaggio del papa in Albania e non posso entrare in merito alle sue richieste circa il commento di Federico. Del resto a che servirebbe, mi dica, la risposta che sollecita se non per polemizzare su tutto e tutti.
Anche lei ha preferito sorvolare sulla doppiezza che a volte emerge da questo pontificato, né mi ha dato uno straccio di spiegazione plausibile sulla soppressione violenta che si va compiendo sugli ordini religiosi che ho citato, e inoltre continua imperterrito ad accusare di sfascismo chi osa capirci qualcosa.
Un fatto è certo: se lei pretende che tutti vedano le cose con le sue lenti capirà bene che questo è impossibile, del resto neppure lei riesce a cambiarle, le sue, e crede di vedere benissimo, tanto da pensare che la Chiesa sia tutto perfetto, come se fosse non vi fosse più l’influenza del maligno e non si dovesse più attendere il regno escatologico che porterà a compimento la storia; insiste in un monologo noioso e continuo con una visione rigida e unilaterale che non rende giustizia alla Verità. Ha letto, ad esempio, l’articolo di Magister postato da sara sul falso maestro e teologo Mancuso ricusato, grazie a Dio , dalla Chiesa Cattolica? Ecco, di quei personaggi ce ne sono a decine…mine vaganti pronte a deflagrare, e alcuni in passato han causato danni enormi con il placet della gerarchia
Pensa che io non mi chieda dove sia la Vera Chiesa?
Certo che mi rispondo dicendo che la Chiesa concreta, empirica, non è assolutamente TUTTA la Chiesa che è, invece, un “corpus permixtum” dove l’appartenenza esterna e l’adesione interna non corrispondono, non coincidono a priori e accanto agli autentici membri ci sono i falsi maestri, gli ipocriti, i falsi teologi ,i falsi profeti . Perciò, egregio, di quale fango parla? Ma rifletta prima di dire sciocchezze, per favore…
Solo i grandi spiriti, si ricordi, riescono a intravedere con un colpo d’occhio la portata degli avvenimenti, mentre per i mediocri tutto e normale, tutto va bene.
E uno di questi avvenimenti eccezionali sono state le dimissioni di Ratzinger…caso analogo al crollo del muro di Berlino per capirci, o quello delle torri gemelle. Rinunciando al ministero, al munus petrino, ha aperto la porta ad un fenomeno terribile per la Chiesa: quella dei papi emeriti. La Chiesa è diventata fragile, vulnerabile, caro lorenzo, la conclusione logica per un osservatore attento della Chiesa, è il percepire che la Chiesa è in pericolo, e questo non vuol dire affatto “gettare fango”…
La Chiesa è di fatto dentro uno scisma…si documenti su cosa è la Chiesa in Germania, in Olanda, in Belgio, dove i preti hanno tutti la donna, hanno figli, benedicono pseudi matrimoni omosessuali ecc..
Su equitalia già ricevuta qualche mese fa prendetevela con chi aveva promesso il botto a settembre, per il resto non ho citato Magister ma l’articolo di civiltà cattolica da lui riportato (per questo dicevo serve alla fine tra un pettegolezzo e l’altro è una miniera) perché parlava della differenza tra annichilmento e apocatastasi.
Che stress.
@Lorenzo e Nicoletta,
“cacciare balle” un corno.
Senza voler fare processi alle intenzioni, tra le righe il messaggio chiaramente era: “Giuliano Ferrara non merita di essere letto, suo padre Maurizio invece meritava eccome (RIMPIANTO), a prescindere dalle idee di cui era divulgatore (COMMEMORAZIONE e APOLOGIA).
Dopo aver visto l’abbraccio tra il Papa e Don Ernest (18 anni in prigione e 10 di lavori forzati nell’Albania comunista), proprio non mi andava giù.
Una stonatura che poteva essere evitata.
Chiudo qui la polemica.
La signora Marilisa eviti di continuare a parlare male di me a sproposito o non potrò trattenermi dal commentare l’insulsaggine dei suoi interventi e il vuoto pneumatico di cui sono espressione.
Lorenzo, leggo solo ora la sua risposta [o presunta giustificazione ] per avallare, giustificare supinamente il commissariamento di tutti quei nuovi ordini religiosi e di quelli che cadranno dopo di loro come i birilli, uno ad uno…
Siamo nell ‘ ordine di 2 su 4 , che c’è di male: poteva andare peggio, vero?
Se questo è il suo criterio, il suo metro di giudizio, il suo acume nel discernere, allora, non mi meraviglio più di ninete, né delle cose che dice né di quanto scrive…
Difficile est calvum evellere!
E’ vero che le emergenze sono altre:
http://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/il-bimbo-nato-prematuro-verra-lasciato-morire-come-richiesto-dai-genitori/
Naturalmente se si fosse trattato di un orsacchiotto del Trentino la notizia avrebbe guadagnato tutte le prime pagine e commosso le coscienze.
Matteo, se a te certi argomenti non interessano ma ad altri sì, perché vai a criticare? Oltrepassa i commenti e basta. Forse non ti sei reso conto che in ogni thread si parte da un tema e poi magari si fanno delle divagazioni e si passa ad altri argomenti.
La teologia non ti va? Ad altri sì e dunque sopporta con pazienza.
E scusa il tono, mi raccomando.
“La signora Marilisa eviti di continuare a parlare male di me a sproposito o non potrò trattenermi dal commentare l’insulsaggine dei suoi interventi e il vuoto pneumatico di cui sono espressione.”
La signora Marilisa si è agganciata al termine “balle” usato da Nicoletta, e ha evidenziato quello che il signor Federico manifesta da una vita intera.
Se questo è l’ennesimo appiglio per manifestare il solito vittimismo, non so proprio che farci.
Commenti pure i miei interventi quando e come vuole. Saprò replicare nel modo in cui mi sembrerà opportuno di fare.
Per intanto rimando al mittente “l’insulsaggine” e il “vuoto pneumatico” del suo ultimo intervento.
Federico scrive,
22 settembre 2014 @ 14:08
A Federì. Punto. E basta.
A Nicolè,
per me era una parentesi aperta e chiusa alle 9.43.
Punto e basta.
😀
Cara Clodine,
vedo che lei ama suonarsela e cantarsela.
Da sola.
O con qualche altro tafanuccio.
Padrona.
Permetta solo: le lenti che io uso,non sono affatto le mie.
Me ne guardo bene. Sono le lenti della Chiesa.
Non tutto sarà perfetto?.
Sono le lenti della Chiesa.
Se da una parte io ho Giovanni XXII,Paolo VI, GPI,GPII, Benedetto, Francesco , dall’altra può esserci chi ci vuole: non me ne cale una beneamata fava.
Si deve attendere il regno escatologico che porterà a compimento la storia ?
Certo, ma nella Chiesa e con la Chiesa, non al di fuori e ( ah ah ah ah ah ah)
al di sopra di essa;;
Il mio è un monologo noioso e continuo?
Certo:ripeto e basta.
Che devo inventare, ci mancherebbe pure.
Lei si chiede dove sia la Vera Chiesa?
E’ dove è, dove deve essere, dove è sempre stata: nella Chiesa di Cristo.
Certo, se ci si inventa la strampalata panzana che la Chiesa è morta con PIO XII, certo che uno si fa certe domande, e- ahimé- si da certe risposte: tipo considerare papi eretici, o, modernisti dal volto umano.E ci si rappresenta una chiesa che non è piu’ la Chiesa, ma il cadavere di una mummia.
Ci sono i falsi maestri, gli ipocriti, i falsi teologi, i falsi profeti?
Certo: ci sono, sempre ci sono stati, sempre ci saranno.
E CHI puo’ decidere quali sono, se ci sono? La Chiesa di Cristo. Punto.
Non certo io, Clodine, Matteo, Luigi e compagnia a briscola.
Povero grande Benedetto: nemmeno da emerito ti risparmiano le polpette avvelenate . Anzi: te le moltiplicano.
“Modernista dal volto umano.”
“Rinunciando al ministero, al munus petrino, ha aperto la porta ad un fenomeno terribile per la Chiesa: quella dei papi emeriti.”
Mi sembra che le vedove, smesso il peloso lutto, stiano cominciando a cambiare prospettiva. D’altro canto,” Solo i grandi spiriti,, riescono a intravedere con un colpo d’occhio la portata degli avvenimenti”.
T’è capi’?
Col che, ti danno pure del miope.
Mah.
(bzzzzz, bzzzzzzzzzzzzzzzz, bzzzzzzzzzzzzzzzzz, bzzzzzzzzzzzzzzzzz)
Sicchè io mi inventerei una Chiesa personale lorenzo? Da dove l’ha dedotto. E attenderei il regno escatologico immersa in un ipotetico eone? Dove lo ha letto.
Ho forse mai detto che la Chiesa è morta con Pio XII ? Mi citi letteralmente dove lo avrei supposto.
No, io non l’ho mai detto, sono altre le cose che ho cercato di comunicarle …ma è come cavare il sangue da una rapa…tant’è…
Certemente, al contrario di lei, invocherò il dono del discernimento per capire dove s’insinua l’inganno e pregherò Dio che allontani da me, per quanto possibile, il lupo travestito d’agnello…lei può accomodarsi dove meglio crede.
Se essere prudenti come serpenti vuol dire essere considerati “tafani “, ebbene, me ne glorio.
Meglio tafani che stolti …
Non ho mai detto che Benedetto è “un modernista dal volto umano”, questo lo ha detto lei, “il gatto nella dispensa quello che fa pensa”….non prioetti le sue frustrazioni , i suoi odi sugli altri, lorenzo, se ha dei problemi con la sua religiosità, li approfondisca e cerchi di essere più umile…perchè dai suoi commenti emerge una tale carica di orgoglio e una superbia nell’accusare e giudicare tutti e tutto che fa rabbrividire.
Faccia così, che male non le fa di certo.
Anzi.
E accetti anche, per me e per lei, questo augurio sincero:
“….di nutrirsi della Parola di Dio e del Pane eucaristico per sentire cum Ecclesia”.
Lasci perdere il caravanserraglio, Clodine.
Si fidi della Chiesa , ci vuole così tanto?
Vedrà come spariscono serpenti e tafani, prodigiosamente.
Non credo di avere bisogno delle sue esortazioni in merito alla fedeltà alla Chiesa Cattolica, lorenzo, che è totale, né mi sognerei, neppure per ipotesi, di rinnegare la grandezza dei papi, i quali, ognuno a modo proprio è dono di Dio alla Chiesa imprescindibile…
Tuttavia è lei che da del tafano e altri simili epiteti ai fratelli nella fede, non io, e questo dovrebbe farla riflettere.
Nessun problema: ci rifletterò molto volentieri.
• Federico scrive, 15 settembre 2014 @ 15:49
@Sara,
diciamo anche che, stando ai TG, i nostri “fratelli della fede” perseguitati in odium fidei starebbero più a cuore degli italiani se fossero orsacchiotti del Trentino.
____________________
• Federico scrive,22 settembre 2014 @ 14:15
E’ vero che le emergenze sono altre:
http://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/il-bimbo-nato-prematuro-verra-lasciato-morire-come-richiesto-dai-genitori/
Naturalmente se si fosse trattato di un orsacchiotto del Trentino la notizia avrebbe guadagnato tutte le prime pagine e commosso le coscienze.
@Matteo,
si capisce che sono rimasto colpito dalla reazione dei media (e degli Italiani) alla caccia all’orsa Daniza nei boschi di Pinzolo?
Possibile che ci si mobiliti per gli orsetti e non per gli esseri umani?
C’è qualcosa che non torna..
GRAZIE, Matteo, per averlo evidenziato.
Non ti preoccupare
ti penso.
A ciascuno il suo
a tempo opportuno.
Numeri 14, 18
Minacce e intimidazioni?
E sono tollerate?
A tempo opportuno dacci dimostrazione di amore quotidiano, rispetto per il prossimo, capacità di dialogo tra diversi.
Lascia perdere le minacce.
Per qualcuno sono solo gli altri che devono “fare i cristiani”,
lui può invece fare quello che gli pare.
Io non ho mai minacciato nessuno, non ho mai linciato nessuno.
Tu sì, l’ultima volta poche ore fa.
Ho sicuramente ecceduto in qualche occasione, giudicando le idee e raramente le persone (sempre e comunque limitatamente a quanto scrivevano), ma ho certamente “incassato” molto più di quello che ho restituito. Posso migliorare come tutti, ma spero che altrettanto facciano coloro che mi hanno insultato e minacciato violentemente in questo blog e altrove.
Non ti chiedo di “fare il cristiano”, ma di essere coerente con quello che scrivi. Ti chiedo di dissentire da quello che scrivo senza insultarmi e senza minacciarmi. Ti chiedo di non bandire crociate contro di me.
Troppo?
Il messaggio delle 12.58, qui sopra, in buona sostanza contiene una maledizione “ad personam”. Non mi sorprende né mi scandalizza, considerato chi ne è l’autore, ma sarei curioso di sapere se l’atteggiamento di Luigi nei riguardi delle maledizioni è sempre lo stesso o se è cambiato negli ultimi tempi ( o se, pure quello, è “ad personam”).
Quanto scritto poco fa da Franti mi fa pensare che io non ho mai nemmeno “maledetto” nessuno e mi suggerisce una buona azione per compensare il tanto male espresso.
“Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”, Mt 5,44.
Stasera proverò a pregare per coloro che mi hanno massacrato in questo blog e li benedirò di cuore. Chissà che il Signore non aggiunga la sua benedizione e ci aiuti a ricominciare con uno stile più “cristiano”.
Vorrei però anch’io sapere cosa ne pensa Luigi.
“Stasera proverò a pregare per coloro che mi hanno massacrato in questo blog…”
Poi se si parla di “vittimismo”, non si ha ragione.
Cosa devo leggere, e non è la prima volta: il tenero Franti invoca l’intervento del maestro Perboni. Il mondo si è rivoltato, nemmeno le maschere sono più le stesse. Che confusione.
Questa è dedicata a discepolo, che aveva avanzato dubbi e timori in merito:
“Comunicato della Segreteria del Sinodo dei Vescovi
Domenica 28 settembre 2014 sarà dedicata alla preghiera per la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà dal 5 al 19 ottobre e ha come tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Si invitano le Chiese particolari, le comunità parrocchiali, gli Istituti di vita consacrata, le associazioni e i movimenti a pregare nelle Celebrazioni Eucaristiche e in altri momenti celebrativi, nei giorni precedenti e durante i lavori sinodali.
A Roma, ogni giorno si pregherà nella Cappella della Salus Populi Romani della Basilica di Santa Maria Maggiore. I fedeli possono unirsi nella loro preghiera personale a questa intenzione, soprattutto nelle famiglie. Viene raccomandata ai fedeli la recita del Santo Rosario per i lavori sinodali.”
L’ultimo capoverso lo segnalo a Clodine, che pareva assai dubbiosa anch’essa sulla capacità odierna di rivolgersi a Maria.
Matteo, leggo solo ora: attento , perché la a processione dove esce rientra. Devo dire che mi fai abbastanza schifo e se dovessi incontrarmi, eventualmente, in una delle strade della nostra bella Roma, evita di salutarmi…anche se il mio ricordo di te è talmente sbiadito che, probabilmente neppure ti riconoscerei, ma tu si, evidentemente, per via della chioma…ebbene, cambia strada! Ok?!
Tu e l’altra, la tua commarella, aspide e vipera insieme, siete veramente l’orrore, lo scandalo di questo blog…mai vista una cattiveria simile…mamma mia ! Non ci sono parole…no, non ci sono……
E’ gravissimo quello che hai fatto Matteo, il riferimento a quella maledizione è gravissimo…inaudito.
L’amministratore di questo blog avrebbe dovuto intercettare quell’intervento, e bannarlo . Spero lo faccia, Accattoli, anzi, invoco il suo intervento affinché quello schifo : @matteo 23 settembre 2014 @ 12:58 ,venga rimosso quanto prima.
Grazie Luigi per quanto farai
E tu Federico non lasciarti impressionare, nella vita s’ ncontrano persone avverse . Allora, nelle persecuzioni che vengono dalla malizia del prossimo, io recito questa, è molto efficace, parola mia :
Lava o Signore Gesù
nel Tuo Preziosissimo
Sangue i miei nemici
invia su di essi
continuamente
la Tua Santa Benedizione
e la benedizione di Maria Immacolata
unite a quelle
di tutti gli angeli e di tutti i Santi.
Anche io
mi unisco a queste benedizioni
e benedico me
e loro
nel Nome del Padre
e del Figlio
e dello Spirito Santo.
Amen.
Grazie Clodine, di cuore, per le parole e per la preghiera.
Non mi farò impressionare e non mi lascerò azzittire, però ti confesso che non immaginavo che il confronto tra diversi, per quanto aspro, potesse abbruttirsi così tanto.
Ho l’impressione che Luigi sottovaluti l’orrore di quella maledizione.
Cara Clodine,
quando ti incontrerò per una qualche strada di Roma,
continuerò a salutarti,
e se non sarò con la testa per aria,
appena ti vedrò, ti correrò incontro.
Dal vivo sei mille volte più onesta e corretta,
e non sei affatto
quella teologista
e quella bizzoghina
che purtroppo qui appari.
Invero,
la “Clodine “ di questi commenti,
è ben altro dalla donna che si può incontrare de visu,
se la si incontra dal vivo,
è mille volte molto più solare e amabile.
L’effetto web,
ha su di lei un chè di distruttivo,
un chè di Dark.
Spero sempre di incontrarti per Roma,
e
non nego che mi capita di pensarti.
Peccato che i rapporti-web tendano alla distruzione.
Un caldo bacio
Una benedizione da parte mia a Federico e un invito lasciar perdere, offrire tutto e guardare avanti.
Io invito invece Clodine, che magari un giorno incontrerò, a non lasciarsi ammaliare da questi discorsi che contemporaneamente ti leccano e ti graffiano.
Continua ad essere cara amica, la sincera, sanguigna e appassionata combattente di sempre.
Il cammino di fede ci chiede di separare coraggiosamente il grano dalla zizzania, la Parola di Vita dalla menzogna mortale e senza speranza. E noi tutti cristiani siamo tenuti a farlo nel grembo della Santa Chiesa, nostra madre e maestra.
A.M.D.G.
Grazie, Elsa, apprezzo molto le tue parole e la tua benedizione.
Tranquilla elsa. Figurati ! Direi a Matteo che è alquanto azzardato giudicare la mia personalità, ci siamo incontrati un paio di volte, a malapena. Io non sono mai doppia: la stessa sempre, sia virtualmente [tra l’altro è l’ìunico blog che frequenti] che personalmente. Sempre la stessa. Solare? Certamente, amabile? Ci mancherebbe, vorrei vedere, mamma dall’età di 17 anni, e pure nonna di tre nipoti…ma anche molto severa, con me stessa, soprattutto. Bizzoghina? Mah…punti di vista.Non mi offendo per così poco.
Tuttavia rinvierei garbatamente al mittente l’appellativo con il quale mi ha definita : “teologista”, ebbene se vuole, Matteo, un confronto sul tema, de visu come dice lui, probabilmente ne uscirebbe glabro, senza neppure un pelo!
Ciao elsa, spero tanto di poterti incontrare, e se Dio vorrà, accadrà!
Mammamia! Clodine,
con l’ascia jiadista innalzata !
Rimango della stessa idea,
ti preferisco dal vivo.
Baci
…mmm…