“Non ho nessun sentimento di odio per queste adolescenti e provo una grande pena per le loro famiglie, per i loro genitori. Quando ho saputo che mia sorella era stata uccisa la prima cosa che ho fatto è stata di andare a pregare per lei, ma anche per i suoi assassini. Quando ho appreso che a uccidere Laura erano state tre minorenni, ho provato un sentimento di grande sgomento, di orrore, di incredulità. Ho cristianamente perdonato fin dal primo momento, anche se la giustizia deve fare il suo corso”: parole di Amedeo Mainetti, fratello di Maria Laura Mainetti, la suora uccisa a Chiavenna (Sondrio) il 6 giugno 2000.
Vedi la storia di Maria Laura nel capitolo Nuovi martiri, al paragrafo Martiri della carità. Il perdono del fratello maggiore, 67 anni al momento dei fatti, fu espresso il 1° luglio 2000 a Roma, durante un incontro giubilare in Vaticano su Dono del Sangue. Linguaggio di una nuova solidarietà. Vedilo in Avvenire del 2 luglio 2000, p. 11.
[Giugno 2010]